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Transcript:

Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 194 Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale AUTOSTRADA A21, TRATTE PIACENZA MANERBIO, MANERBIO BRESCIA E DIRAMAZIONE PER FIORENZUOLA PIANO DI AZIONE 2013 2017 SINTESI NON TECNICA REVISIONE REDATTO DATA VERIFICATO DATA APPROVATO DATA 1 GENESIS 2016 06 06 FURCI 2016 06 06 SALVADORI 2016 06 06 0 ACP 2013 05 31 FURCI 2013 05 31 SALVADORI 2013 05 31 Descrizione degli aggiornamenti 05 04 03 02 01 2016 06 06 Revisione per consegna MATTM Giugno 2016 00 2013 05 31 Prima emissione Rev. Data Argomento Descrizione

INDICE 1 PREMESSA... 2 1 STRUTTURA DEL DOCUMENTO PREDISPOSTO... 3 2 INFRASTRUTTURE ANALIZZATE... 3 3 AUTORITÀ COMPETENTE... 5 4 CONTESTO GIURIDICO... 5 4.1 DIRETTIVA 2002/49/CE... 5 4.2 D.LGS. 194/05... 5 4.3 DPR 30/03/04 N. 142... 6 4.4 LINEA GUIDA MINISTERIALI... 6 5 VALORI LIMITE IN VIGORE AI SENSI DELL ART.5... 6 6 SINTESI DEI RISULTATI DELLA MAPPATURA ACUSTICA... 7 7 VALUTAZIONE DEL NUMERO STIMATO DI PERSONE ESPOSTE AL RUMORE, INDIVIDUAZIONE DEI PROBLEMI E DELLE SITUAZIONI DA MIGLIORARE... 8 7.1 STIMA DI EFFICACIA DEGLI INTERVENTI PREVISTI NEL QUINQUENNIO 2013 2017... 8 7.1.1 TRATTA PIACENZA MANERBIO... 8 7.1.2 TRATTA MANERBIO BRESCIA... 9 7.1.3 TRATTA DIRAMAZIONE PER FIORENZUOLA D ARDA... 9 8 RESOCONTO DELLE CONSULTAZIONI PUBBLICHE ORGANIZZATE AI SENSI DELL ARTICOLO 8... 9 9 MISURE ANTIRUMORE IN ATTO E IN FASE DI PREPARAZIONE, INTERVENTI PIANIFICATI PER I SUCCESSIVI CINQUE ANNI E STRATEGIA DI LUNGO TERMINE... 10 9.1 INTERVENTI REALIZZATI NEL QUINQUENNIO 2008 2012... 10 9.2 INTERVENTI PIANIFICATI NEL QUINQUENNIO 2013 2017... 10 10 INFORMAZIONI DI CARATTERE FINANZIARIO... 10 11 DISPOSIZIONI PER LA VALUTAZIONE DELL ATTUAZIONE E DEI RISULTATI DEL PIANO D AZIONE... 11 1 PREMESSA Il presente documento con i relativi allegati risponde a quanto previsto dal D.Lgs. 19 agosto 2005 Attuazione della Direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale secondo il quale (art. 4, c.3, lettera b) Le società e gli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, tenuto conto dei risultati della mappatura acustica di cui all'art. 3, elaborano e trasmettono alla regione od alla provincia autonoma competente i piani di azione e le sintesi di cui all'allegato 6, per gli assi stradali e ferroviari principali.. intendendosi per asse stradale principale (art. 1, c.2, lettera d) un'infrastruttura stradale su cui transitano ogni anno più di 3.000.000 di veicoli. Tale attività deve essere conclusa e trasmessa agli Enti interessati entro il 18 luglio 2013. Con «piani di azione» si intendono i piani destinati a gestire i problemi di inquinamento acustico ed i relativi effetti, compresa, se necessario, la sua riduzione (art. 1, c.2, lettera q). L'elaborazione e l'adozione dei piani di azione ha lo scopo di ridurre il rumore ambientale laddove si verificano degli esuberi rispetto ai limiti normativi, in particolare quando i livelli di esposizione possono avere effetti nocivi per la salute umana, nonché evitare aumenti del rumore nelle zone silenziose. E inoltre necessario assicurare l'informazione e la partecipazione del pubblico in merito al rumore ambientale ed ai relativi effetti. Il presente piano di azione ricopre il periodo temporale che va dal 2013 al 2017 recependo le risultanze già esposte nella mappatura acustica redatta nel 2012. IT_A_AP_MROAD0013_SNT.DOCX 2 / 11

1 STRUTTURA DEL DOCUMENTO PREDISPOSTO La documentazione è strutturata come segue: relazione tecnica allegati grafici sintesi non tecnica come previsto dalle Linee Guida Ministeriali file per la trasmissione al Ministero dell Ambiente ed alla Commissione Europea (DataFlow) La relazione tecnica sviluppa i capitoli previsti dalle Linee Guida Ministeriali; la struttura è analoga a quella delle sintesi non tecniche, ma gli argomenti vengono approfonditi anche dal punto di vista metodologico. Gli allegati grafici sono strutturati come segue: Mappatura valori limite in vigore e aree di superamento (PNZ 01, Scala 1:10.000). Sono riportate le fasce di pertinenza acustica e le aree di potenziale superamento dei limiti secondo il DPR 142/2004; le aree di potenziale superamento sono state determinate calcolando, per ogni ricettore, il massimo livello di esposizione a 1 metro di distanza dalla facciata più esposta e a 4 metri di altezza sul piano di campagna, considerando l effetto di riflessione della facciata stessa, come previsto dalla normativa italiana Mappatura L den Piano d Azione 2013 2017, interventi di mitigazione (PNZ 02, Scala 1:10.000). Il livello di esposizione è riportato per classi di 5 db secondo la scala cromatica prevista dalla norma UNI9884, in base al descrittore acustico L den. Mappatura L night Piano d Azione 2013 2017, interventi di mitigazione (PNZ 03, Scala 1:10.000). Il livello di esposizione è riportato per classi di 5 db secondo la scala cromatica prevista dalla norma UNI9884, in base al descrittore acustico L night. Mappa efficacia Piano d Azione 2013 2017 L den (PNZ 04, Scala 1:10.000). Per le sole tavole interessate dalla presenza di interventi di mitigazione previsti nel quinquennio, si riporta la stima di efficacia degli interventi, in base al descrittore acustico L den. Mappa efficacia Piano d Azione 2013 2017 L night (PNZ 05, Scala 1:10.000). Per le sole tavole interessate dalla presenza di interventi di mitigazione previsti nel quinquennio, si riporta la stima di efficacia degli interventi, in base al descrittore acustico L night. L allegato SNT è la sintesi non tecnica prevista dalla direttiva END. Sono inoltre allegati i DataFlow per il reporting europeo: DF6: interventi di risanamento attuati in passato DF7_10_APCoverage: elenco delle infrastrutture di trasporto oggetto del piano di azione, appartenenti alla rete del gestore DF7_10_Summary: Noise directive data flow: denominazione e sintesi del programma di contenimento 2 INFRASTRUTTURE ANALIZZATE I tratti stradali considerati sono quelli già analizzati in sede di mappatura acustica realizzata nell anno 2012; trattasi di viabilità con traffico superiore ai 3 milioni di veicoli all anno. La tabella ed il grafico seguente riassumono alcuni dati di tali infrastrutture tra cui il nome della stessa, i comuni attraversati, i tratti suddivisi per traffico omogeneo con codifica europea, lunghezza e traffico. IT_A_AP_MROAD0013_SNT.DOCX 3 / 11

Nome della infrastruttura stradale Tratti a traffico omogeneo Codice identificativo della sezione Lunghezza [km] Traffico medio [milioni di veicoli/anno] A21 Piacenza Manerbio IT_a_rd0013001 56,8 15 A21 Manerbio Brescia IT_a_rd0013002 16,9 12 A21 Diramazione Fiorenzuola IT_a_rd0013003 11,5 3,5 Tabella 1: Archi stradali con traffico superiore a 3 milioni di veicoli per anno Figura 1: Localizzazione delle infrastrutture oggetto di mappatura Come si vede, la rete stradale di competenza si inserisce all interno dell autostrada A21 Torino Brescia ed è suddivisa in due tratte lungo l asta principale della A21 Piacenza Brescia, con traffico superiore a 6 milioni di veicoli annui: La tratta Piacenza Manerbio è lunga poco più di 56 km (dal km 165 al km 221+495) e si sviluppa a due corsie per senso di marcia IT_A_AP_MROAD0013_SNT.DOCX 4 / 11

La tratta Manerbio Brescia si sviluppa fra le progressive chilometriche km 221+495 e km 238+355 e coincide esattamente con la parte del tracciato autostradale caratterizzato da una configurazione a tre corsie per senso di marcia, dallo svincolo di Manerbio circa, all autostazione di Brescia Centro. A queste si aggiunge la Diramazione per Fiorenzuola, che funge da bretella sud verso la A1 ed è caratterizzata da un traffico compreso tra 3 e 6 milioni di veicoli annui. La rete di competenza interferisce con gli agglomerati corrispondenti ai territori comunali di Piacenza (IT_a_ag0030) e Brescia (IT_A_ag0016). 3 AUTORITÀ COMPETENTE Il piano d azione è stato redatto dal gestore Centropadane SpA in particolare dall Ufficio Tecnico. E possibile contattare i referenti presso la sede di Cremona, Loc. San Felice. I riferimenti telefonici ed email sono: Dott. Ing. Roberto Salvadori roberto.salvadori@centropadane.it 0372 473 201; Geom. Giuseppe Furci giuseppe.furci@centropadane.it 0372 473 319. Per la redazione del piano, l ufficio tecnico si è avvalso del supporto specialistico di tecnici competenti in acustica ambientale della società Genesis SRL. 4 CONTESTO GIURIDICO I riferimenti giuridici per lo sviluppo del Piano di Azione sono sia di carattere europeo che nazionale; di seguito vengono riassunte le principali direttive e leggi. 4.1 DIRETTIVA 2002/49/CE La Direttiva 2002/49/CE è stata adottata dal Parlamento e dal Consiglio Europeo con lo scopo di ottenere un elevato livello di tutela della salute e dell ambiente anche attraverso la protezione dall inquinamento acustico, sviluppare e completare l attuale serie di misure comunitarie relative alle emissioni acustiche prodotte dalle principali sorgenti, giungere ad un concetto comune della problematica del rumore tra gli stati membri dell UE, attraverso la definizione di descrittori, valori limite e metodi di determinazione armonizzati. Definisce pertanto dei nuovi descrittori acustici (L den, L day, L evening, L night ) e i periodi di riferimento giorno (ore 7 19), sera (ore 19 23) e notte (ore 23 7) che gli Stati Membri hanno facoltà di adeguare gli orari dei periodi di riferimento accorciando la durata del periodo serale di 1 o 2 ore e spostando l orario di inizio del periodo diurno. I livelli acustici devono essere calcolati e/o misurati in corrispondenza degli edifici, a 4 m di altezza sul piano campagna, sulla facciata più esposta e in assenza delle riflessioni dell edificio stesso. Il risultato deve essere rappresentativo di un anno medio dal punto di vista dell emissione acustica e sotto il profilo meteorologico. 4.2 D.LGS. 194/05 Il Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 194 Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e gestione del rumore ambientale costituisce il recepimento italiano della direttiva europea sul rumore emanata nel 2002. Tale recepimento consiste sostanzialmente nella trasposizione degli articoli e degli allegati della norma comunitaria in un testo legislativo nazionale, con l aggiunta di un sistema sanzionatorio. IT_A_AP_MROAD0013_SNT.DOCX 5 / 11

Il piano d azione introdotto dalla norma europea è uno strumento che punta ad una complessiva riduzione dell inquinamento acustico e dei suoi effetti e si pone pertanto ad un livello superiore, strategico, rispetto ai piani di risanamento ai sensi del DM 29/11/2000. Pur avendo molti punti in comune con il piano di risanamento, il piano d azione non ha lo scopo di addentrarsi nei dettagli tecnici, bensì illustrare le politiche e le strategie con cui si vuole intervenire per la riduzione dell inquinamento da rumore, nonché gli elementi tecnici di massima per qualificare gli interventi stessi. Per questi elaborati i parametri di riferimento sono L den e L night (l adeguamento in termini di periodi temporali è stato effettuato portando il periodo day dalle 06.00 alle 20.00 e quello evening dalle 20.00 alle 22.00, mentre viene confermato l arco temporale europeo per il periodo night dalle 22.00 alle 06.00). Il livello (giorno sera notte) Lden in decibel (db), è definito dalla seguente formula: 14 10 Lden 10lg 4.3 DPR 30/03/04 N. 142 2 10 8 10 Lday / 10 ( Levening5) /10 ( Lnight10) /10 Il DPR 30 marzo 2004 n. 142, predisposto dall ufficio studi e legislazione del Ministero dei Lavori Pubblici, contiene le disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare a norma dell articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447. Il decreto definisce e classifica le infrastrutture stradali e le relative fasce di pertinenza acustica in armonia all art. 2 del DL 30 aprile 1992 n. 285 e sue successive modifiche e all Allegato 1 al decreto stesso. Il decreto stabilisce le norme per la prevenzione ed il contenimento dell inquinamento da rumore e, in particolare, fissa i limiti applicabili all interno e all esterno della fascia di pertinenza acustica e in ambiente abitativo. I limiti in ambiente esterno devono essere verificati in facciata agli edifici, a 1 m dalla stessa, in corrispondenza dei punti di maggiore esposizione, e devono essere riferiti al solo rumore prodotto dalle infrastrutture stradali. 4.4 LINEA GUIDA MINISTERIALI Il ministero dell Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare ha redatto le Linea guida per la redazione delle relazioni descrittive allegate ai piani di azione, destinati a gestire problemi di inquinamento acustico ed i relativi effetti (rev. 30/11/2012). Le linee guida sono state tenute in considerazione nella redazione del presente documento e della sintesi non tecnica. 5 VALORI LIMITE IN VIGORE AI SENSI DELL ART.5 L art. 5 del D.Lgs 194/2005 prevede che per la mappatura acustica siano utilizzati gli indicatori L den ed L night e che entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del decreto stesso siano determinati i criteri per la conversione dei valori limite previsti all'articolo 2 della legge n. 447 del 1995. Sempre all art. 5 viene stabilito che, fino all'emanazione di tali decreti, si utilizzano i descrittori acustici ed i relativi valori limite determinati ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 447 del 1995. In assenza dei decreti di conversione, pertanto, si applicano i limiti vigenti relativamente agli indicatori Leq (6 22) e Leq (22 6). In particolare, per le emissioni di rumore da infrastrutture di trasporto stradale, si applica il DPR 142/04 che definisce limiti specifici all interno delle fasce di pertinenza. In termini di priorità il DPR stabilisce all art. 5 che in via prioritaria l'attività pluriennale di risanamento dovrà essere attuata all'interno dell'intera fascia di pertinenza acustica per quanto riguarda scuole, ospedali, case di cura e case di riposo e, per quanto riguarda tutti gli altri ricettori, all'interno della fascia più vicina all'infrastruttura. 24 IT_A_AP_MROAD0013_SNT.DOCX 6 / 11

6 SINTESI DEI RISULTATI DELLA MAPPATURA ACUSTICA Nelle tabelle e nei grafici che seguono sono riportati i dati di sintesi della mappatura acustica 2012. Tratta Stradale <50 50 54 55 59 60 64 65 69 70 74 >75 IT_a_rd0013001 3'504 8'742 6'158 1'715 347 44 0 IT_a_rd0013002 574 4'482 3'814 675 140 4 0 IT_a_rd0013003 0 0 120 39 0 0 0 Tabella 2: Esposizione della popolazione per classi L den <45 45 49 50 54 55 59 60 64 65 69 >70 IT_a_rd0013001 6'463 7'981 3'817 706 228 0 0 IT_a_rd0013002 1'310 5'122 2'337 110 114 0 0 IT_a_rd0013003 0 0 96 25 0 0 0 Tabella 3: Esposizione della popolazione per classi L night IT_A_AP_MROAD0013_SNT.DOCX 7 / 11

7 VALUTAZIONE DEL NUMERO STIMATO DI PERSONE ESPOSTE AL RUMORE, INDIVIDUAZIONE DEI PROBLEMI E DELLE SITUAZIONI DA MIGLIORARE L individuazione delle aree critiche è stata effettuata secondo gli indicatori della normativa nazionale (DPR 142/04); per i ricettori residenziali la criticità maggiore risulta il periodo notturno dove, nonostante la riduzione di traffico rispetto al periodo diurno, non viene rispettato il limite. Le aree potenzialmente più critiche risultano essere quelle in prossimità dei centri abitati, come riportato nelle tavole PNZ01 allegate. 7.1 STIMA DI EFFICACIA DEGLI INTERVENTI PREVISTI NEL QUINQUENNIO 2013 2017 Nei paragrafi che seguono si riportano le stime di efficacia degli interventi previsti nel quinquennio 2013 2017 sulla rete di competenza, in termini di popolazione esposta, con aggregazione a livello di infrastruttura gestita. 7.1.1 TRATTA PIACENZA MANERBIO In seguito alla installazione delle barriere antirumore previste dal Piano di Risanamento Acustico per il quinquennio 2013 2017, si stimano i seguenti benefici sulla popolazione esposta. Scenario <50 50 54 55 59 60 64 65 69 70 74 >75 Anno 2012 3'504 8'742 6'158 1'715 347 44 0 Anno 2017 4'023 9'650 5'347 1'305 143 42 0 Tabella 4: classificazione del numero di persone esposte per classi di livello L den IT_a_rd0013001 Scenario <45 45 49 50 54 55 59 60 64 >65 Anno 2012 6'752 8'591 4'179 761 228 0 Anno 2017 7'610 8'880 3'344 597 79 0 Tabella 5: classificazione del numero di persone esposte per classi di livello L night IT_a_rd0013001 IT_A_AP_MROAD0013_SNT.DOCX 8 / 11

Complessivamente, lungo la tratta Piacenza Manerbio, è stato stimato che 818 persone sperimenteranno un miglioramento del livello di esposizione di oltre un db, per effetto degli interventi pianificati nel quinquennio 2013 2017. 7.1.2 TRATTA MANERBIO BRESCIA In questa tratta, oggetto di numerosi interventi di risanamento nel quinquennio 2008 2012, non sono previsti interventi nel quinquennio 2013 2017. Di conseguenza, la stima di efficacia in termini di popolazione esposta è zero. 7.1.3 TRATTA DIRAMAZIONE PER FIORENZUOLA D ARDA In questa tratta, in considerazione del basso indice di priorità rilevato nel piano di risanamento, non sono previsti interventi nel quinquennio 2013 2017. Di conseguenza, la stima di efficacia in termini di popolazione esposta è zero. 8 RESOCONTO DELLE CONSULTAZIONI PUBBLICHE ORGANIZZATE AI SENSI DELL ARTICOLO 8 Come previsto dall art. 8, c. 2 del D.Lgs. 194/05 il Gestore comunica, mediante avviso pubblico, le modalità con le quali il pubblico potrà consultare il piano; entro quarantacinque giorni dalla predetta comunicazione chiunque potrà presentare osservazioni, pareri e memorie in forma scritta in modo che il Gestore ne possa tener contro ai fini dell elaborazione definitiva del piano stesso. Il presente documento potrà quindi essere aggiornato/integrato/revisionato il base alle risultanze della consultazione pubblica. Il piano è pubblicato sul sito internet www.centropadane.it. L avviso viene pubblicato sulle seguenti testate: Giornale di Brescia; La Provincia di Cremona; Libertà di Piacenza. Al momento della redazione del presente documento, non sono state rilevate osservazioni al piano. IT_A_AP_MROAD0013_SNT.DOCX 9 / 11

9 MISURE ANTIRUMORE IN ATTO E IN FASE DI PREPARAZIONE, INTERVENTI PIANIFICATI PER I SUCCESSIVI CINQUE ANNI E STRATEGIA DI LUNGO TERMINE 9.1 INTERVENTI REALIZZATI NEL QUINQUENNIO 2008 2012 Nell ambito delle arterie stradali oggetto di mappatura acustica sono stati realizzati i seguenti interventi. Tratta Stradale Codice barriera Comune Lunghezza barriera (m) Altezza da p.s. (m) Carreggiata Inizio (Prog.km) Fine (Progr.km) Anno di installazione IT_a_rd0013002 BP LE 01 Leno 298 4.5 Sud 224+130 223+832 2009 IT_a_rd0013002 BP BM 02 Bagnolo Mella 231 4.5 Nord 226+279 226+510 2009 IT_a_rd0013002 BP BM 04 Bagnolo Mella 250 4.5 Sud 227+109 226+859 2009 IT_a_rd0013002 BP BM 05 Bagnolo Mella 301 4.5 Sud 228+523 228+222 2009 IT_a_rd0013002 BP BO 01 Borgosatollo 366 4.5 Nord 233+873 234+239 2009 È stato inoltre portato avanti il programma di regolare manutenzione dell asfalto. 9.2 INTERVENTI PIANIFICATI NEL QUINQUENNIO 2013 2017 Nel quinquennio 2013 2017 è prevista la realizzazione di alcuni interventi di mitigazione acustica, mediante l installazione di barriere antirumore. Nella tabella seguente vengono inquadrati i singoli interventi, come riportato dall aggiornamento del Piano di Risanamento Acustico. Tratta Stradale Codice barriera Comune Lunghezza barriera (m) Altezza da p.s. (m) Carreggiata Inizio (Prog.km) Fine (Progr.km) Anno di installazione IT_a_rd0013001 BE GC 01 BN GC 02 Gerre de Caprioli 455 4.0 Nord 189+696 190+151 2013 IT_a_rd0013001 BE GC 02 BN GC 01 BN GC 03 Gerre de Caprioli 630 4.0 Sud 189+613 190+243 2013 IT_a_rd0013001 BN CA 02 Caorso 889 4.5 Nord 174+252 175+141 2013 IT_a_rd0013001 BN CR 01 Cremona 479 4 Nord 194+725 195+204 2016 IT_a_rd0013001 BN CR 04 Cremona 324 4 Nord 195+245 195+569 2017 IT_a_rd0013001 BN CP 03 Castelvetro Piacentino 450 4 Sud 185+941 186+391 2017 10 INFORMAZIONI DI CARATTERE FINANZIARIO In questo paragrafo si riportano le stime di spesa per il piano di azione 2013 2017, relativamente alle sole voci di installazione di barriere antirumore. L importo dei lavori presunto, esclusi oneri specifici per la sicurezza e somme a disposizione della stazione appaltante, è complessivamente di Euro 4'638'312.09, tutti sulla rete stradale con traffico annuo superiore a 6 milioni di veicoli. IT_A_AP_MROAD0013_SNT.DOCX 10 / 11

11 DISPOSIZIONI PER LA VALUTAZIONE DELL ATTUAZIONE E DEI RISULTATI DEL PIANO D AZIONE Il piano di azione può essere valutato con due metodiche, quella di tipo sperimentale e quella previsionale. In fase di redazione del piano è stato utilizzato il secondo approccio, e quindi l effetto degli interventi programmati per i prossimi cinque anni viene stimato con calcoli acustici. Durante il periodo di attuazione del piano, si ritiene opportuno utilizzare il primo approccio. In particolare, saranno pianificate una campagna di indagini fonometriche focalizzata sulle aree a maggiore criticità ed in particolare in corrispondenza dei ricettori più sensibili individuati nelle aree su cui si prevede di intervenire nei prossimi 5 anni. Si ricorda inoltre che la realizzazione degli interventi necessita di fasi attuative, dal progetto preliminare al progetto esecutivo, il finanziamento dell opera, la gara di appalto, l affidamento dei lavori, la realizzazione ed il collaudo. Proprio in questa ultima fase dovrà essere verificata l efficacia dell opera in termini di livelli acustici post bonifica. In particolare, si ritiene opportuno non solo misurare con rilievi di lunga durata il livello di pressione sonora ante e post operam in facciata ai ricettori, ma anche eseguire delle misure di efficacia del singolo intervento, per arricchire le conoscenze tecniche di Centropadane e stabilire standard prestazionali. A titolo di esempio, potranno essere eseguite: - misure con tecnica SPB (statistical pass by method) e CPX (close proximity method) per valutare le prestazioni acustiche degli asfalti; - misure di fonoisolamento e fonoassorbimento per valutare le prestazioni acustiche delle barriere antirumore. Conclusi questi 5 anni sarà possibile effettuare un bilancio complessivo degli interventi. IT_A_AP_MROAD0013_SNT.DOCX 11 / 11