Dott. Stefano Roggero. 27 settembre 2014 TOPICS IN CLINICAL NUTRITION

Documenti analoghi
Epidemiologia della Malattia Renale cronica. Strutture della Rete Nefrologica Piemontese. Attività

Progetto per un protocollo di assistenza psicologica ai pazienti nefropatici dall'i.r.c., alla dialisi e al trapianto nella Regione Piemonte

Rodolfo Brun Psicologo Psicoterapeuta ASL TO4 Psicologia Ospedaliera - Ciriè

IL CASO DELL OSPEDALE BEL COLLE- ASL VITERBO

Il ruolo dell infermiere nelle cure palliative in nefrologia. Paola Chiappini U.O Nefrologia e Dialisi A.U.S.L. Piacenza

Stato di salute. Uscita di lista. Urgenza. Stato di salute post trapianto

Gli strumenti della Clinical Governance

A relazione dell'assessore Monferino:

I percorsi della Regione Toscana a supporto della salute dei minori

23 ottobre Ospedale San Raffaele, Milano. Come superare le barriere allo sviluppo del trapianto renale

Da Dicembre 2014 ad oggi (incarico triennale) Collegio IPASVI di Torino Via stellone 5 - Torino

l inserimento del paziente in dialisi peritoneale: esperienza del centro di Piacenza Paola Chiappini

La Sanità in Italia: Nuove prospettive. Giovambattista Capasso Presidente SIN

A.O. Ordine Mauriziano di Torino ORGANIGRAMMA

Migliorare l assistenza l infermieristica in ematologia : un futuro possibile. Infermiera Boccadoro Roberta Reggio Emilia 17 novembre 2007

Legenda Allegati: Allegato 3: Scheda per la notifica al CNT delle autorizzazioni rilasciate

La programmazione regionale per la tutela della salute in carcere

«Trapianto e adesso Sport» La prescrizione dell esercizio fisico per le malattie croniche non trasmissibili IL PROGETTO METTE RADICI IN PIEMONTE

WORKSHOP AGGIORNAMENTO IN TEMA DI TRAPIANTI DI RENE PER I REFERENTI DELLE U.O. DI NEFROLOGIA

REGIONE PIEMONTE BU3S1 21/01/2016

A cura dell Osservatorio regionale sulla Malattia Renale Cronica

Coordinamento Regionale per i Trapianti

IL DONATORE D ORGANI E TESSUTI IN SALA OPERATORIA. Centro Regionale Trapianti - Regione Lazio

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e Innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica

La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì

La continuità assistenziale fra ospedale e territorio. Modena 21 settembre 2006

A relazione dell'assessore Monferino:

DALL EVIDENZA SCIENTIFICA ALLA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI. CAMMARATA ISABELLA Italiana ESPERIENZA LAVORATIVA

IL CASO DELL OSPEDALE S.M.ANNUNZIATA (ASL 10, FIRENZE)

IL CASO DI TORINO NORD, L OSPEDALE SAN GIOVANNI BOSCO

Il ruolo del Ser.T. in conseguenza dell accertamento positivo di assunzione di sostanze stupefacenti. A. Iannaccone

Antonio Amoroso. Un ospedale dedicato ai trapianti

Attività del Centro di Riferimento Regionale PEDIATRICO di Torino. S.C. Pneumologia Ospedale Infantile Regina Margherita - Torino

L Obesità:attivitàdella Rete SODNC Piemonte

ATTIVITA AIRT Lorenza Ridolfi

CURRICULUM FORMATIVO E PROFESSIONALE

Fotografia Valdese al 31 dicembre 2012

PROTOCOLLO DI DIMISSIONE DEL PAZIENTE DIALIZZATO

PROVINCIA RELIGIOSA SAN PIETRO ORDINE OSPEDALIERO SAN GIOVANNI DI DIO PROCEDURE LAVORO DI EQUIPE NEL PROGETTO RIABILITATIVO EX. ART.

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica

Il counselling telefonico nella prevenzione dell'hiv e lo screening in anonimato: l' esperienza del Sud


F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

La gestione integrata del Diabete Tipo 2 in Piemonte

AUDIT CLINICO GRUPPI INTERDISCIPLINARI CURE TESTA-COLLO

F O R M A T O E U R O P E O P E R

INSERIMENTO IN LISTA DI TRAPIANTO CARDIACO ASPETTI PSICOLOGICI

IL PROGETTO DI SVILUPPO DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA MG NASINI, C.SCHELOTTO, P.RUSTIGHI, A.PRATO

Gian Piero Colombo. Comune di Canegrate (MI) - Area Servizi alla Persona Tel

Responsabile - AREA FARMACEUTICA OSPEDALIERA -ASP RAGUSA

La cornice organizzativa del progetto di prevenzione del suicidio. Il progetto G. Leggieri a Forlì.

La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative

MINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE N. 51 DEL 23/12/10

La Gestione del Rischio Clinico all interno dei servizi sanitari delle carceri toscane

Progetto Aziendale Interdipartimentale Ambulatorio Aziendale Malattie Trasmesse Sessualmente-MTS

CURRICULUM PROFESSIONALE SCIENTIFICO DIDATTICO. Giovanna LUCENTI

FORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI. Valenti Donato. ESPERIENZA LAVORATIVA. Nome Indirizzo. Telefono Fax

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. cornaglia maria rita Data di nascita 03/05/1957 coordinatrice infermieristica Amministrazione ASL TO 4

I Centri di senologia in Piemonte: siamo arrivati al fatidico 2016, cosa è cambiato? Quali sono le criticità?

Accreditamento Regionale Centri Trapianto Cornea

MALATTIE RARE: IPERTENSIONE POLMONARE ARTERIOSA E SCLEROSI SISTEMICA

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. CASERTA DOMENICO Data di nascita 08/10/1951. DI CASERTA Dirigente Medico - U.O.C. NEFROLOGIA E DIALISI

SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica

L esperienza degli ospedali in Campania

REGIONE PIEMONTE BU36 05/09/2013

Via Francesco Arese, Roma Telefono

CONVENZIONE CON LA FONDAZIONE ANT ITALIA ONLUS PER IL SERVIZIO DI OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE CURE PALLIATIVE ONCOLOGICHE ANNO 2014.

INIZIO PROCEDIMENTO (D UFFICIO, SU ISTANZA, ECC.)

I Disturbi Del Comportamento Alimentare: terapie, difficoltà al trattamento e questioni bioetiche

Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione

Giornata regionale della sicurezza e qualitàdelle cure 2015

Ampliamento Strategie Implementazione Integrazione Reti contro la violenza di genere e stalking. Evento Finale 19 novembre 2014

STATI GENERALI DELLE MALATTIE RARE UN ANNO DOPO

LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI

Ospedale Civile San Bortolo Vicenza. Unità operativa di Medicina Interna

I costi standard tra ospedale e territorio: l esperienza nella salute mentale

AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE DELLA SARDEGNA ARPAS DETERMINAZIONE N. 116 DEL 24/10/2011

La giornata mondiale delle Malattie Rare in Toscana

DGR de 21/12/2009

La gestione del paziente con scompenso cardiaco tra territorio e ospedale

dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale

IL CASO DEL P.O. DI S. MARTA E S. VENERA ACIREALE, ASP 3 CATANIA

Resp. Trattamento dati: Cinzia Groppi

PROTOCOLLO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO DEL PAZIENTE PSORIASICO: LO STATO DELL ARTE IN REGIONE TOSCANA. Direttore UOC Dermatologia Az USL 6 - LIVORNO

Presidio Ospedaliero Centrale U.O.: Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura Direttore F.F. Dott. Pierluigi Botarelli

Carta dei Servizi Trapianto di Rene

EPATITE DA HBV: DIAGNOSI, PROFILASSI E TERAPIA SALA CONFERENZE AORN CARDARELLI NAPOLI 27 SETTEMBRE 2013

Azienda Sanitaria Locale n 12. Polo Oncologico di Biella. Progetto CROSS OVER. Responsabile:... Dott. Mario Clerico Polo Oncologico Biella

AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO Ente di rilievo nazionale e di alta specializzazione D.P.C.M

CURRICULUM. Dott. FAVARETTO Gerardo Nato a Preganziol ( TV) il 6 dicembre 1955

ORGANIZZAZIONE TOSCANA TRAPIANTI

RETE REGIONALE DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE PROGRAMMA REGIONALE DI POTENZIAMENTO

DGR de 21/12/2009

1. Elenco delle strutture di ricovero pubbliche e accreditate

Il trapianto di rene: aspetti clinici

Centri di 1 livello Approvati con D.G.R. n del 11 luglio 2006

AIFA Onlus Associazione Italiana Famiglie ADHD Astrid Gollner Aifa Onlus Lombardia

Transcript:

Dott. Stefano Roggero 27 settembre 2014 TOPICS IN CLINICAL NUTRITION

Gli obiettivi RAZIONALIZZAZIONE DEI PROCESSI DI IMMISSIONE IN LISTA, per arrivare ad aprire il programma tx rene da donatore cadavere ai pazienti in fase predialitica Iniziare prima Ridurre i tempi uniformemente sul territorio regionale Tempo esami e preparazione cartella D LAT Tx INCREMENTO DEL TRAPIANTO DA VIVENTE, in particolare preemptive

Le tappe Avvio della fase pilota: 11 centri coinvolti AOU S. Giovanni Battista Az. Osp. CTO - Maria Adelaide Osp. San Giovanni Bosco A.O. Ordine Mauriziano Presidio ospedaliero Martini giugno 2011

Le tappe Indagine sull organizzazione dell assistenza ai pazienti in IRC avanzata in un campione di centri nefrologici piemontesi Evento formativo «Ambulatorio Ma.Re.A.: un aiuto per tracciare la rotta» indirizzato a nefrologi, infermieri e psicologi dei centri pilota 2011-2012

Le tappe Riunioni plenarie con i referenti dei centri pilota e le diverse figure professionali: andamento attività, criticità emergenti, nuove implementazioni del sistema informativo. Incontri presso tutti i centri pilota per discutere le criticità organizzative locali, eventuali proposte. Elaborazione di una bozza di opuscolo informativo sulle terapie sostitutive, che pone il trapianto sullo stesso piano delle altre opzioni terapeutiche. 2011-2012

Le tappe Incontri con funzionari della Regione per illustrare i risultati del progetto pilota e mentre si lavora alla stesura della Delibera Riedizione dell evento formativo «Ambulatorio Ma.Re.A.: un aiuto per tracciare la rotta» per nefrologi, infermieri e psicologi dei centri che non avevano partecipato alla fase pilota Incontri presso tutti i centri non pilota 2013

Le tappe Sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte viene pubblicata la DGR n. 88-6290 del 2.8.2013 Consolidamento delle attività relative all ambulatorio per la malattia renale avanzata in applicazione del percorso di diagnosi e terapia sull avvio del trattamento sostitutivo della funzione renale da progetto MaReA a programma MaReA 5 settembre 2013

Le tappe Entro tale data varo del programma di trapianto renale preemptive da donatore cadavere 5 luglio 2014

Ambulatorio MaReA: l equipe nefrologo infermiere psicologo dietologodietista assistente sociale

Il sistema informativo

Risultati Immissione in lista e programma pre-emptive Periodo Totale IDC n PE n D < 1aa n D 1aa 01/06/2014 23/09/2014 01/06/2013 23/09/2013 74 27 23 24 + 23% 60 11 21 28 al 23/09/2014 3 tx PE da donatore cadavere 24 pz PE in lista (5,6 % della lista) XXXVIII Congresso nazionale della Società Italiana Trapianti d Organo - Siena, 24-26 settembre 2014

Attività di segnalazione pz MaReA 1600 Inserimenti MaReA (cumulativo). Totale pazienti 1846. Dati aggiornati al 11 marzo 2014. II trimestre 2014 1669 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 Trim2 Trim3 Trim4 Trim1 Trim2 Trim3 Trim4 Trim1 Trim2 Trim3 Trim4 Trim1 2011 2012 2013 2014

Attività psicologi 400 350 300 250 200 150 100 50 Colloqui psicologici (cumulativo). Totale 386. Dati aggiornati al 11 marzo 2014. 0 Trim2 Trim3 Trim4 Trim1 Trim2 Trim3 Trim4 Trim1 Trim2 Trim3 Trim4 Trim1 2011 2012 2013 2014

Psicologi per MaReA Stabili Instabili Lavori in corso Presidio Molinette Presidio CTO Osp. San Giovanni Bosco A.O. Ordine Mauriziano Osp. Martini MONDOVI

La collaborazione dei dietologi Grande partecipazione! Avvio rete dietologica per MaReA

Conclusioni Aspetti positivi: Percorso di accesso alla lista omogeneo su tutto il territorio regionale Accesso alla lista accelerato Programma PE da donatore cadavere attivo, 3 tx fatti Incremento Tx da vivente Criticità: Valutazioni per tx da vivente non aumentate Continuità presenza psicologi specificamente formati nel campo del trapianto (rete PSI-Nefro) nelle SCND Nucleo di pz con lunghi tempi di preparazione per immissione in lista (causa probabile: età) In cantiere: «Cruscotto» per programmaz. sanitaria e valutazioni epidemiologiche Avvio rete dietologi/dietisti per Ma.Re.A.

Guardando al futuro Pazienti in trattamento dialitico Proiezione