Collaborazioni offensive: blocchi singoli lontano dalla palla

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Transcript:

Collaborazioni offensive: blocchi singoli lontano dalla palla I postulati ci aiutano ad organizzare in maniera funzionale l allenamento, e sono: Autonomia Collaborazione Equilibrio Spazio Tempo Autonomia e collaborazione che non vanno visti in antitesi ma come due facce della stessa medaglia. Con autonomia definiamo la capacità dell allenatore, giocatore e squadra di avere una visione cosciente, sulla base della quale operare le giuste scelte nell interesse proprio e della squadra. Per collaborazione intendiamo la capacità dell allenatore, giocatore e squadra di condividere uno scopo comune anche a costo di sacrificare il proprio al fine di mantenere un unità di gruppo. Spazio e tempo sono postulati dettati dal contesto, dal campo, dai regolamenti, ed indicano il luogo ed il momento in cui esprimiamo il gioco. L equilibrio ci aiuta a mettere tutto quanto insieme, in senso tecnico tattico e strategico, ma non solo l equilibrio è pure quello di natura fisica con le sue capacità cooordinative. La pallacanestro quindi vista come attività fisica, mentale e tecnica correlate tra loro in maniera logica (pallacanestro integrata).

Questo modello di pallacanestro quindi si basa sul concetto di vantaggio spazio/temporale, vantaggio da conquistarsi e poi mantenere per infine concretizzarlo. Esempio: quando un attaccante batte il diretto avversario crea presumibilmente una situazione di aiuto difensivo ed ottiene quello che noi definiamo prendere un vantaggio, ma solo questo non è sufficiente per prendere un tiro ad alta percentuale. Per mantenere questo vantaggio c è bisogno che i compagni senza la palla collaborino giocando negli spazi liberi e nei tempi giusti, con un corretto utilizzo dei fondamentali senza palla. E necessario infine concretizzare il vantaggio realizzando un canestro e per fare questo potrebbe essere necessario che chi riceve il passaggio di scarico, se non può tirare, non giochi una seconda penetrazione con l area intasata ma realizzi quello che viene chiamato extra pass per dilatare ulteriormente il vantaggio creatosi (visione periferica, equilibrio, collaborazione). Esempio con la difesa: difensore dell attaccante interno gravato da falli e quindi con l attacco che cerca di ottenere vantaggio da questa situazione. L attacco ha l iniziativa, ha la palla in mano, e la difesa per ribaltare questa situazione deve mettere forte pressione sulla prima linea di passaggio impedendo la ricezione e magari mantenere questo vantaggio forzando la palla sul lato opposto. Anticipo vuol dire lettura anticipata della situazione e il recupero della palla è la sua concretizzazione Per parlare correttamente di collaborazioni offensive non possiamo prescindere dai postulati di collaborazione e di autonomia precedentemente ricordati. prendere e mantenere un vantaggio di squadra, guardare il gioco a 5 senza perdere di vista l individuo, Per questo i fondamentali sono determinanti, i cambi di velocità (con e senza palla) servono per acquisire un vantaggio ed il passaggio serve a mantenerlo. Gli aspetti da curare a priori sono:

1. lo spazio: inteso come spaziatura in campo, distanza tra i giocatori 2. il tempo: (timing) nel gioco fatto di azioni e reazioni è importantissimo il concetto di mentre ; mentre completo un azione ne inizio un altra così da aver più probabilità di mantenere un vantaggio 3. la visione periferica: che ci consente di relazionarci con i compagni 4. la precedenza: chi è in possesso della palla ha la precedenza Nelle collaborazioni offensive troviamo: 1 vs. 1 con e senza palla Blocchi lontano dalla palla Blocchi sulla palla Blocchi lontano dalla palla Quando parliamo di blocco lontano dalla palla dobbiamo tenere in considerazione tre componenti: 1. bloccato: chi deve ricevere il blocco deve giocare contro il proprio avversario per provare a prendersi un vantaggio. Vantaggio che si riferisce per primo al fatto che costringiamo il difensore a perdere il contatto visivo con la palla, e per secondo al fatto che do un chiaro riferimento a chi mi deve portare il blocco. 2. bloccante: che deve andare a bloccare con uno sprint mentre la palla è in volo arrestarsi e curare l angolo di blocco; da ogni blocco vogliamo due linee di passaggio e quindi il bloccante deve avere la capacità di aprire questa seconda linea che sarà alternativa e distinta a quella che apre il giocatore bloccato. 3. passatore: che ricopre un ruolo decisivo per il mantenimento del vantaggio precedentemente acquisito avendo come riferimento la lettura della posizione del difensore del bloccato mediante lettura spazio/tempo utilizzando il

palleggio per la ricerca di un angolo migliore di passaggio. Spesso le letture su queste situazioni di blocco potrebbero essere poco chiare e per questo ci può aiutare l utilizzo della finta di passaggio per esasperare la reazione difensiva e fare una lettura corretta. Difensore che sbatte bloccato: uscire a 45, camminando fino al blocco dove una volta eseguita la lettura esce sprintando per ricevere. bloccante: a seconda della soluzione scelta dal bloccato va a rimbalzo o crea la seconda linea di passaggio alla palla.

Difensore che insegue bloccato: l attaccante effettua un ricciolo (curl) e aggrappandosi sul bloccante (comunicazione non verbale) fa perno su di lui togliendo così al suo difensore lo spazio per recuperare la linea del passaggio. bloccante: migliora l angolo di blocco, si allarga esterno per dare la seconda linea di passaggio. Se il bloccato esce con un ricciolo alto il bloccante va verso il fondo ed il passatore si allarga in palleggio per migliorare l angolo di passaggio oltreché per ricreare il giusto spacing in campo Difensore passa in mezzo bloccato: va in allontanamento (fade) posizionandosi dietro il blocco utilizzando le mani per una comunicazione non verbale. bloccante: migliora l angolo di blocco e dà la seconda linea di passaggio dentro l area. passatore: si sposta in palleggio per ridurre la lunghezza del passaggio, ed usare il

passaggio con due mani sopra la testa Difesa cambia bloccato: deve dilatare le distanze il più possibile uscendo dalla linea dei tre punti bloccante: divide il cambio rubando spazio al difensore del bloccato mentre la difesa effettua il cambio. passatore: passaggio a due mani sopra la testa o laterale Blocchi stagger orizzontali Sono due blocchi in rapida successione e vengono utilizzati per ottenere un ampio vantaggio sulla difesa. I blocchi si posizionano uno dietro all altro in sequenza ma non allineati. Obiettivo del secondo bloccante è quello di punire la scelta del difensore del bloccato effettuata sul primo blocco. La distanza tra i due blocchi deve essere adeguata e deve permettere al secondo blocco di giocare contro la scelta difensiva: uno spazio ristretto non darebbe il tempo materiale al secondo blocco di adeguare il suo posizionamento, il suo angolo di blocco. Blocchi stagger verticali Stessa situazione per uno stagger verticale dove la differenza è che l uscita dal secondo blocco, è sul lato debole.

Doppio blocco Non sono situazioni molto utilizzate nella pallacanestro moderna perché difficilmente riescono ad ottenere un vantaggio netto e spesso solo una disattenzione difensiva produce un reale beneficio.