IL SECOLO XIX
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IL SECOLO XIX SHIPPING ON LINE
IL SECOLO XIX
LA REPUBBLICA Il nucleo di polizia della Capitaneria ferma un attimo prima dell imbarco un container diretto in Sardegna e carico di acido cianurico Merci pericolose, sequestrata una "bomba" da cinque tonnellate Quando ha cercato di entrare nella stiva del traghetto, ha trovato ad attenderlo gli uomini della Capitaneria, quelli delle dogane e il chimico del porto. Così quel container diretto a Cagliari è stato bloccato e posto sotto sequestro: al suo interno, cinque tonnellate di merce pericolosa non dichiarata, altamente infiammabile e in grado quindi di diventare una potenziale bomba all interno della nave. Da giugno a oggi, dopo i controlli a tappeto voluti dall ammiraglio della Capitaneria Ferdinando Lolli, sono già venti le infrazioni riscontrate in materia di sicurezza e di rispetto delle norme ambientali. L ultimo episodio la settimana scorsa con il sequestro del container. Era diretto a Cagliari e se non fosse stato per quel "sospetto" degli uomini della Capitaneria di porto, si sarebbe tranquillamente infilato nella stiva del traghetto. Eppure, dentro a quel container in apparenza così anonimo, c erano cinque tonnellate di prodotti molto pericolosi, acido tricloisocianurico e policloruro di alluminio. Merce che può prendere fuoco a qualunque temperatura (anche a meno dieci) e che può avere dentro alla nave che la trasporta l effetto di una bomba. È accaduto la scorsa settimana in porto, ma quel container pirata carico di merci pericolose non dichiarate rappresenta un episodio che la Capitaneria non può e non vuole assolutamente far passare in secondo piano, anche perché da giugno a oggi sono già venti le infrazioni sanzionate in materia di sicurezza e rispetto dei parametri ambientali. «Oggi abbiamo riferito tutto al magistrato (Biagio Mazzeo n. d. r.) che sta coordinando l inchiesta sull incendio dell Athara e a settembre torneremo a confrontarci su un fenomeno che desta preoccupazione» spiega il comandante Domenico Napoli, del nucleo di polizia portuale coordinato dal maresciallo Ivan Gaiola. Il punto di partenza di questa azione di controllo è l incendio di gennaio a bordo del traghetto della Tirrenia, quando prese fuoco merce pericolosa che era invece stata imbarcata come "merce varia". «Dopo l Athara è accaduto al Florio, ora abbiamo bloccato questo container - continua Napoli - È chiaro che problemi come questi vanno affrontati a monte della catena logistica, perché il porto è solo il terminale». Aumentare i controlli, insomma, anche se è palese come non sia possibile controllare tutto. Ma l azione voluta dall ammiraglio Ferdinando Lolli, comandante della Capitaneria, tende proprio a monitare con la maggiore attenzione possibile tutti i movimenti di merce all interno dello scalo. «Spesso il carico viene imbarcato sulla base di un foglio che viene spuntato prima della partenza - continua Napoli - Non si può certo aprire ogni singolo container. Ma quello che noi vogliamo capire è se siamo di fronte a un illecito che non è episodico e che invece, per tanti motivi, comincia a essere numericamente rilevante». Per controlli come questo è fondamentale il coordinamento con le altre forze, le dogane e il chimico del porto. «Traffici come quelli delle merci pericolose vengono ormai affidati a veri e propri specialisti - commenta Piero Lazzeri, presidente di Fedespedi, l associazione che riunisce tutte le case di spedizione italiane - Non conosco il caso specifico, ma so per certo invece che i furbi ci sono in tutti i settori, anche in questo. Come fare per evitare che queste cose non accadano più? Rifiutare certi tipi di merce a volte può già essere un deterrente. Ma è chiaro che in parallelo l azione di controllo degli enti preposti è fondamentale».
L AVVISATORE MARITTIMO
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INFORMARE Alla fine di settembre Maersk Line ristrutturerà alcune rotte transpacifiche Cancellazione del servizio TP2 e modifiche alle linee TP5, TP7 e TP8 Proseguendo nel proprio programma di allineamento dell'attività al calo della domanda determinato dalla recessione economica mondiale, oggi la compagnia di navigazione Maersk Line ha annunciato variazioni ai servizi transpacifici, sia operati autonomamente sia nell'ambito di un vessel sharing agreement con le compagnie Mediterranean Shipping Company (MSC) e CMA CGM, che verranno attuate alla fine del prossimo mese. Maersk ha reso noto che il servizio Trans-Pacific 2 (TP2) sarà cancellato e sostituito con altre rotte (TP6, TP5 e TP7) del network transpacifico della compagnia. Inoltre al servizio TP5 sarà aggiunto uno scalo a Long Beach. Le toccate eastbound del TP5 includeranno Kwangyang, Busan, Qingdao, Nagoya, Yokohama, Long Beach, Oakland e Dutch Harbor, mentre la relazione westbound scalerà a Long Beach, Oakland, Dutch Harbor, Yokohama, Kwangyang, Busan e Qingdao. Le attuali toccate del TP5 a Shimizu e Kobe saranno operate con altri servizi. Dal servizio TP7 sarà rimosso lo scalo a Busan e la rotazione eastbound toccherà i porti di Yantian, Hong Kong, Kaohsiung, Yokohama, Balboa, Miami, Savannah, Charleston e Newark, mentre quella westbound scalerà Newark, Savannah, Miami, Balboa, Los Angeles, Oakland, Yantian, Hong Kong e Kaohsiung. Verrà rinnovata anche la rotazione del servizio TP8, che toccherà Dalian, Xingang, Shanghai, Ningbo, Los Angeles e Oakland.
INFORMARE In crescita il traffico dei passeggeri nei porti settentrionali della Sardegna Nei primi sei mesi del 2009 Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres hanno registrato rispettivamente incrementi del 3,1%, 13,4% e 14,6% A pochi giorni dall'inizio del secondo mandato di Paolo Piro alla presidenza dell'autorità Portuale del Nord Sardegna, ufficializzato lo scorso 22 luglio con la notifica del decreto siglato il 9 luglio dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, l'ente portuale sardo ha reso noto il trend del traffico registrato nei porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres nel primo semestre del 2009, che è stato positivo per il comparto passeggeri e negativo per quello delle merci. Ad Olbia, nonostante una riduzione del numero degli scali delle navi di linea a 3.110 unità (-5,1%), è stato totalizzato un incremento del 3,1% del numero dei passeggeri attestatosi a 1.203.645 unità. Ancor più rilevante a Golfo Aranci il divario tra il trend del movimento marittimo delle navi, che hanno totalizzato 605 scali (-30,1%), e quello del traffico dei passeggeri, che è cresciuto del 13,4% a 254.516 unità. Positivo anche l'andamento della movimentazione delle auto e dei camper, che ad Olbia è stato di 409.882 unità (+7,9%) e a Golfo Aranci di 98.348 unità (+15,9%). Nel porto di Porto Torres è aumentato sia il traffico di navi ro-pax, che è salito del 23,4% a 1.008 unità, che quello dei passeggeri e delle autovetture, attestatisi rispettivamente a 356.445 unità (+14,6%) e 99.344 unità (+9,7%). In decisa flessione, invece, i dati statistici del traffico delle merci. Ad Olbia le merci varie sono diminuite del 12,3% a 2.736.293 tonnellate e i veicoli industriali sono calati dell'8,4% a 166.282 unità. Pressoché azzerato il traffico di Trenitalia Cargo su Golfo Aranci, dove le merci varie sono ammontate a 2.117 tonnellate (-98,7%) e i carri ferroviari a 181 unità (-97,1%). A Porto Torres i carichi trasportati su rimorchi e semirimorchi sono diminuiti dell'8,3% a 696.404 tonnellate, mentre i veicoli industriali sono cresciuti del 10,8% a 31.231 unità; i traffici di rinfuse secche e liquide sono diminuiti rispettivamente del 37,4% e del 34,7% a 751.968 tonnellate e 809.219 tonnellate.
INFORMARE Grandi Navi Veloci registra un incremento del 13% dei passeggeri trasportati Nei primi sette mesi del 2009 il fatturato è cresciuto dell'11% Oggi Grandi Navi Veloci (GNV) ha reso noto di aver registrato un incremento del 13% dei passeggeri trasportati nei primi sette mesi di quest'anno rispetto al corrispondente periodo del 2008. In crescita anche il fatturato, che è salito dell'11%. La scorsa settimana il consiglio di amministrazione della compagnia ha sancito la nomina a presidente di Silvano Cassano, già amministratore delegato di GNV.