Anno XIX IL QUOTIDIANO ON-LINE PER GLI OPERATORI E GLI UTENTI DEL TRASPORTO

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1 Anno XIX IL QUOTIDIANO ON-LINE PER GLI OPERATORI E GLI UTENTI DEL TRASPORTO Mercoledì 16 settembre 2015 Piazza Matteotti 1, Genova - Tel , Fax Direttore responsabile Bruno Bellio admin@informare.it Ad agosto il traffico delle merci nel porto di Barcellona è diminuito del -8,9% Forte contrazione dei volumi di rinfuse. In aumento le merci in container e le merci convenzionali Lo scorso mese il porto di Barcellona ha movimentato 3,5 milioni di tonnellate di merci, con un calo del -8,9% rispetto ad agosto La flessione è stata determinata dalla riduzione dei volumi di rinfuse, con i carichi liquidi che sono diminuiti del -22,6% a 908mila tonnellate, di cui 714mila tonnellate di idrocarburi (-17,4%) e 194- mila tonnellate di altre rinfuse liquide (-37,1%), e con le rinfuse secche che sono scese del -41,3% a 256mila tonnellate. Nel settore delle merci varie il traffico è cresciuto del +4,4% a più di 2,3 milioni di tonnellate, di cui 1,6 milioni di tonnellate di merci containerizzate (+3,1%) totalizzate con una movimentazione di container pari a 169mila teu (-0,4%) e 767- mila tonnellate di altre merci varie (+7,2%). Ad agosto 2015 il traffico dei passeggeri nel porto catalano è stato di 621mila persone (+6,4%), di cui 336mila crocieristi (+3,2%) e 285mila passeggeri dei traghetti (+10,5%). Nei primi otto mesi di quest'anno il traffico delle merci si è attestato complessivamente a 30,1 milioni di tonnellate, con una contrazione del -0,8% rispetto a 30,4 milioni di tonnellate nel periodo gennaioagosto del Globalmente il comparto delle merci varie ha registrato un incremento del +6,1% con un totale di 19,5 milioni di tonnellate, di cui 12,3 milioni di tonnellate di carichi in container (+5,6%) realizzati con una movimentazione di contenitori pari a quasi 1,3 milioni di teu (+4,0% grazie all'incremento del +9% sia delle esportazioni che delle importazioni ammontate rispettivamente a teu e teu, mentre il traffico di transhipment è diminuito del -14,9% a teu) e 7,2 milioni di tonnellate di altre merci varie (+6,9%). Le rinfuse liquide sono diminuite del -10,3% a quasi 7,9 milioni di tonnellate, di cui 6,0 milioni di tonnellate di idrocarburi (-3,1%) e 1,9 milioni di tonnellate di altre rinfuse liquide (-27,3%): Le rinfuse secche sono calate del -14,7% a 2,7 milioni di tonnellate. Nei primi otto mesi di quest'anno i passeggeri sono stati 2,5 milioni (+6,2%), di cui 1,6 milioni di crocieristi (+6,6%) e 892mila passeggeri delle linee regolari (+5,5%). Il gruppo armatoriale MSC ha acquisito il 45% della Trieste Marine Terminal La società gestisce il container al Molo VII del porto di Trieste Il gruppo armatoriale ginevrino Mediterranean Shipping Company (MSC), attraverso la Marinvest Srl, holding che controlla le compagnie marittime MSC Crociere e Snav, ha acquisito dalla livornese T.O. Delta il 45% del capitale della Trieste Marine Terminal (TMT), società terminalista che gestisce il container terminal al Molo VII del porto di Trieste. T.O. Delta, che detiene il restante 55% di TMT, gestisce il terminal giuliano dal Lo scorso anno Trieste Marine Terminal ha ottenuto dal Comitato Portuale di Trieste il via libera al rinnovo della concessione per una durata di 60 anni, procedura di rinnovo che lo scorso aprile è stata approvata dalla Direzione Generale Mercato interno e servizi della Commissio- Pagina 1 di 5

2 ne Europea (informare del 29 luglio 2014 e 24 aprile 2015). Attualmente il gruppo armatoriale MSC, oltre ad una rete di circa 30 terminal portuali in cinque continenti operati attraverso la Terminal Investment Limited (TIL), è presente nel mercato terminalistico italiano principalmente attraverso una partecipazione del 40% nel La Spezia Container Terminal (LSCT) del porto della Spezia, una partecipazione del 50% nel Medcenter Container Terminal (MCT) del porto di Gioia Tauro, una quota del 50% nel Consorzio Napoletano Terminal Containers (CO.NA.TE.CO.) del porto di Napoli e attraverso una quota del 33% nel Terminal Lorenzini del porto di Livorno. Nel secondo trimestre del 2015 è stato registrato un aumento del +2% delle merci trasportate attraverso le Alpi svizzere L'incremento è interamente ascrivibile alla ferrovia (+4,3%) che ha più che compensato la diminuzione del trasporto stradale (-1,3%) Nel primo semestre di quest'anno il volume complessivo delle merci trasportate su strada e ferrovia attraverso le Alpi svizzere ha registrato una crescita del +0,4% essendo stato pari a 19,85 milioni di tonnellate rispetto a 19,78 milioni nella prima metà del L'incremento è stato determinato dalla progressione del +2,0% totalizzata nel solo secondo semestre del 2014, quando i volumi trasportati sono stati pari a 10,16 milioni di tonnellate, che ha più che compensato il calo del -1,3% avvenuto nel trimestre precedente, quando il traffico è stato di 9,70 milioni di tonnellate. Inoltre - ha reso noto oggi l'ufficio federale elvetico dei trasporti - nel primo semestre 2015 la ferrovia ha incrementato la propria quota di mercato rispetto alla strada raggiungendo il 69,2%, che è il valore percentuale più elevato mai rilevato dopo l'introduzione nel ha ricordato l'uft - della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) e del limite delle 40 tonnellate che hanno cambiato le condizioni quadro per il traffico merci attraverso le Alpi. In particolare, nei primi sei mesi di quest'anno le merci trasportate attraverso le Alpi su ferrovia sono ammontate a 13,73 milioni di tonnellate, in aumento del +2,4% sulla prima metà del 2014, con 7,00 milioni di tonnellate trasportate nel solo secondo trimestre del 2015 (+4,3% sul periodo aprilegiugno del 2014) e 6,73 milioni di tonnellate nel primo trimestre del 2015 (+0,5%). Le merci trasportate su strada nel primo semestre del 2015 sono state pari a 6,12 milioni di tonnellate (-3,8%), di cui 3,16 milioni di tonnellate nel secondo trimestre (-2,7%) e 2,97 milioni di tonnellate nel primo trimestre (-4,9%). Nei primi sei mesi del 2015 sui valichi alpini svizzeri sono transitati mezzi pesanti, pari a un calo del -1,4%. L'UFT ha specificato che tale flessione è minore di quella del volume complessivo dei trasporti via strada perché è stato impiegato un numero maggiore di camion e autotreni con carichi inferiori alle loro capacità. Istanza del gruppo Spinelli per l'estensione di anni della scadenza della concessione con cui opera nel porto di Genova Previsti investimenti fino a 270 milioni di euro per incrementare il traffico a 610mila teu all'anno Come anticipato nei giorni scorsi a seguito di un chiarimento richiesto dal presidente dell'autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in tema di proroga delle concessioni demaniali portuali, chiarimento a seguito del quale l'ente genovese ha annunciato che per darne massima pubblicità e trasparenza avrebbe pubblicato per un periodo di 60 giorni le singole istanze di proroga avanzate dai terminalisti (informare del 26 agpsto e 2 settembre 2015), l'authority genovese ha iniziato la pubblicazione di tali istanze con quella avanzata lo scorso 21 luglio dalla società Industrie Rebora del gruppo Spinelli. Il gruppo Spinelli, attraverso la società Industrie Rebora che è ora oggetto di una fusione per incorporazione nella società Spinelli Pagina 2 di 5

3 Srl, gestisce dal 2001 il Genoa Port Terminal (GPT) ed è concessionario sino al 31 dicembre 2020 nello scalo genovese, per l'esercizio di attività terminalistiche (ex art. 18, legge 84/94), di aree ed edifici per metri quadri tra Ponte ex-idroscalo ponente e Calata Massaua. Industrie Rebora ha presentato istanza, che sarà affissa all'albo del Comune di Genova dal 19 settembre al 19 novembre prossimi, per svolgere interventi infrastrutturali con connessa proroga della scadenza concessoria per la durata di 60 o 40 anni, a seconda degli interventi eventualmente autorizzati. In particolare, Industrie Rebora precisa che la limitazione del termine di scadenza della concessione ad una durata di 40 anni è relativa all'ipotesi «in cui non venisse approvato il nuovo Piano Regolatore Portuale che consenta la realizzazione del riempimento di Calata Inglese». Nell'istanza si evidenzia che lo scorso anno Industrie Rebora ha movimentato nel terminal un traffico pari a teu, con un incremento del +23% sul 2013 e che al 31 dicembre scorso la società ha effettuato investimenti per oltre 38,2 milioni di euro. Per il 2015 è previsto un traffico pari a circa teu (nei primi cinque mesi dell'anno è stato registrato un aumento del +16%) ed entro il 2019, sulla base di un tasso di crescita medio del settore del +4-5%, è atteso un incremento del traffico fino a circa teu con conseguente progressiva saturazione del terminal. Sulla base di tali previsioni Industrie Rebora ha elaborato un progetto di ottimizzazione dell'attuale capacità di stoccaggio e movimentazione nonché di ampliamento delle aree e banchine utile a far fronte alla crescita naturale del mercato e ad acquisire ulteriori quote di traffico. Tale piano d'impresa prevede uno sviluppo dell'attività del terminal genovese con un aumento dei traffici e dell'occupazione, giungendo a regime ad una movimentazione annua pari a teu e a una forza lavoro di 232 unità rispetto alle attuali 150. Nell'istanza Industrie Rebora spiega che nel 2014 non ha potuto soddisfare domande di traffico per ulteriori teu che - sottolinea l'azienda - in caso di realizzazione degli interventi indicati nel piano d'impresa, rappresentano invece una prospettiva di crescita certa per gli anni futuri. Il piano d'impresa include un piano di investimenti di 270 milioni di euro (con 116 milioni nei primi 12 anni), di cui investimenti iniziali per 67 milioni in infrastrutture portuali, 42 milioni in interventi parainfrastrutturali (transtainer ferrati - RMG) e 35 milioni in equipment (macchinari, equipaggiamenti, gru, mezzi), a cui si aggiungono con il piano d'impresa sviluppato per un arco di tempo di 60 anni - precisa Industrie Rebora - investimenti per oltre 126 milioni di euro per il rimpiazzo delle immobilizzazioni e per sostenere l'incremento dei volumi. Nell'istanza Industrie Rebora ricorda che istanze di contenuto analogo «sono già state accolte nei porti di La Spezia e, più recentemente, Trieste con la conseguenza, tra l'altro - specifica l'a- Pagina 3 di 5

4 zienda - che è lecito pretendere da parte del concessionario una parità di trattamento e una omogenea applicazione dei parametri di legge; la stessa Autorità Portuale di Genova, peraltro - ricorda Industrie Rebora - ha a suo tempo concesso la gestione del Porto di Voltri per una durata di 60 anni» e ciò - sottolinea la società del gruppo Spinelli - a fronte di investimenti parametrabili, in rapporto all'estensione delle aree, a quelli oggetto del piano d'impresa presentato da Industrie Rebora con l'istanza. Viene inoltre chiesta la riduzione dei canoni demaniali attraverso deduzione degli investimenti effettuati. Domenica prossima si terrà l'open Day del porto di Trieste L'evento, organizzato dall'autorità e dalla comunità portuale, ha già registrato il tutto esaurito Domenica prossima si terrà l'open Day del porto di Trieste, l'evento che ha l'obiettivo di far conoscere alla città il suo scalo portuale, che è il motore dell'economia e del lavoro del territorio. La manifestazione si articolerà in un momento di presentazione generale, previsto all'interno del Museo Ferroviario di Campo Marzio, seguito da un tour in pullman attraverso lo scalo portuale organizzato in sei tappe: Terminal Ro-Ro (Samer Seaports & Terminal Srl); Terminal multimodale (EMT Europa Multipurpose Terminals Spa); Terminal container (Trieste Marine Terminal Spa); Silocaf (Pacorini Silocaf Srl); Scalo Legnami (General Cargo Terminal Spa) e infine Canale Navigabile (Frigomar Srl, Seametal - partecipata di Wärtsilä Italia Spa, Redaelli Tecna Spa). Le visite saranno effettuate in cinque turni da 50 persone ciascuno, in partenza rispettivamente alle ore 10, 11, 14, 15 e 16 dal Museo Ferroviario. L'Open Day, che è organizzato dall'autorità Portuale di Trieste assieme a tutte le associazioni di categoria, agli operatori e alla comunità portuale, è stato ideato in modo che i visitatori possano vedere i terminal principali, scoprire tante notizie sulle merci in transito, su cosa contengono i container e dove sono diretti. Sarà inoltre l'occasione per illustrare che il porto di Trieste è un porto a vocazione ferroviaria, strettamente collegato alla produzione industriale e manifatturiera. Si potrà inoltre entrare in alcuni magazzini di caffè ed osservare le celle frigorifere e la conservazione delle merci. «Pochi - ha sottolineato il commissario Straordinario dell'autorità Portuale di Trieste, Zeno D'Agostino - sono i luoghi al mondo con una forte integrazione tra la città e il porto e sono per lo più stranieri. L'obiettivo dell'open Day 2015 del porto di Trieste è fare in modo che i cittadini diventino sempre più consapevoli di come anche qui il rapporto sia da sempre molto positivo e di quanto lo scalo, in passato ma anche oggi, sia il motore economico e occupazionale del territorio. E siamo particolarmente orgogliosi che in poco più di 24 ore dall'annuncio dell'open Day abbiamo raggiunto il tutto esaurito dei 250 posti disponibili. Per questo motivo, abbiamo già deciso che il prossimo Open Day dovrà essere organizzato quanto prima, presumibilmente a maggio 2016, e strutturato per accogliere ancora più visitatori». «Tutti pensano - ha rilevato il presidente dell'associazione degli Spedizionieri del Porto di Trieste, Stefano Visintin - che a Trieste il luogo più visitato sia Miramare. In realtà il numero degli accessi al porto è maggiore. Solo esigenze di security impediscono un libero accesso alle sue aree». «Senza il porto - ha aggiunto il presidente dell'associazione degli Agenti Marittimi FVG, Pietro Busan - Trieste non avrebbe futuro. Questo è il messaggio che tutti noi vogliamo fare passare. Nel mondo l'80% delle merci viaggia via mare e il mercato marittimo vale 14,7 trilioni di dollari, con un incremento del +100% negli ultimi 10 anni. A Trieste ogni anno ci sono marittimi, che generano indotto sulla città e sul suo territorio». «Da sempre, secondo Confindustria Venezia Giulia - ha concordato il presidente dell'associazione degli industriali, Sergio Razeto - lo scalo marittimo di Trieste è l'asset più strategico per lo sviluppo del territorio, sia per ciò che è in grado di generare nel suo perimetro, sia per le ricadute sul tessuto circostante. Dal punto di vista industriale l'area è caratterizzata da una positiva integrazione tra la logistica e la manifattura pesante, che vede i suoi punti di forza nella presenza di fondali profondi e di professionalità e strutture in grado di movimentare anche carichi particolarmente imponenti. Ad esempio, far transitare su strada corpi di 300 tonnellate, come possono essere i motori Wärtsilä o le bobine di funi Redaelli, sarebbe non solo un'impresa tecnicamente complessa e molto costosa, ma anche difficilmente realizzabile». Obiettivo di Open Day - ha spiegato il presidente dell'associazione Nazionale Terminalisti Portuali FVG, Fabrizio Zerbini - è «far sentire che il porto è vicino alla città e che la città è vicina al porto, questo è lo spirito dell'evento. L'Open Day - ha ribadito Zerbini - sarà poi l'occasione per chiarire ancora una volta a tutti che la vocazione dello scalo di Trieste è internazionale, caso unico in Italia, e che i suoi occupati, persone complessivamente, ne fanno l'azienda più grande di tutta la regione». Rickmers ha preso in consegna le prime due di una serie di tre nuove portacontainer da teu Le navi sono state noleggiate alla CMA CGM La società armatoriale tedesca Rickmers Reederei ha preso in consegna le prime due di una serie di tre nuove portacontainer da teu in costruzione presso il cantiere navale sudcoreano STX Shipbuilding. Le tre navi, che sono state comprate dal gruppo tedesco lo scorso aprile quando ancora erano in via di realizzazione, sono state noleggiate a lungo termine alla francese CMA CGM. Pagina 4 di 5

5 Il Bureau International des Containers ha attribuito sette borse di studio Premiati tre studenti di Singapore, due statunitensi, uno ghanese ed uno indonesiano Il Council of Intermodal Shipping Consultants (C.I.S.Co.), quale referente italiano del Bureau International des Containers et du Transport Intermodal (BIC), ha comunicato che, in occasione della Genoa Shipping Week attualmente in svolgimento a Genova, il Bureau ha attribuito sette borse di studio ad altrettanti studenti universitari dei corsi di laurea triennale e magistrale in materie attinenti allo shipping. Tre studenti di Singapore, due statunitensi, uno ghanese ed uno indonesiano sono stati premiati con una borsa di studio di euro per contribuire a migliorare la conoscenza e la diffusione di buone pratiche nel settore dello shipping. C.I.S.Co. confida che nel 2016 vengano attribuiti premi anche in Italia. Line (NCL). L'unità, che è la prima di due navi gemelle per NCL e verrà completata nella primavera del 2017, avrà una stazza lorda di tonnellate, sarà lunga 330 metri, larga 41,4 metri, potrà ospitare circa passeggeri e navigare ad una velocità di oltre 23 nodi. Meyer Werft inizia la costruzione della nave da crociera Norwegian Bliss Sarà lunga 330 metri, larga 41,4 metri e potrà ospitare circa passeggeri Oggi nel cantiere navale tedesco Meyer Werft è stata avviata, con il taglio della prima lamiera, la costruzione della nave da crociera Norwegian Bliss per conto della compagnia Norwegian Cruise Pagina 5 di 5