D e Ricerca Sociale Economia della conoscenza, Lavoratori della conoscenza e Impresa rete di Federico Butera
Tesi 1 La conoscenza e il fattore chiave per la competitivita delle imprese italiane e per una effettiva trasformazione della pubblica amministrazione le componenti manifatturiere si spostano in paesi a basso costo del lavoro il valore dei prodotti/servizi sta nel differenziale di conoscenza il valore di conoscenza dei servizi periferals: postvendita l innovazione nella P.A. non è solo materia di legge ma di conoscenze per gestire il cambiamento il mercato potenziale sta in prodotti e servizi per bisogni insoddisfatti di 8/10 del pianeta le brainpower industries, quelle a più alta crescita, indipendenti dal luogo e dalle risorse (Thurow)
Tesi 1 Conoscenze chiave per l innovazione e il cambiamento Non solo conoscenza esperta tecnico-scientifica per la R&S, ma anche: conoscenza esperta socio-organizzativa, conoscenza tacita e contestuale, knowing per programmi di innovazione e cambiamento. Convergenza di TLC, IT e media Biotech industries Utilities Distretti industriali Nascita e sviluppo medie imprese Reinventing government
Tesi 2 Investire in conoscenza è profittevole e strategico... investimenti in conoscenza hanno ROI doppio rispetto a quelli in attrezzature: es. Microsoft (Cusumano) il valore di transazione di imprese knowledge intensive è fino a 10 volte il valore di libro: es. Lotus passare da follower a leader reclutando i migliori cervelli che studiano all estero: es. Samsung spostare investimenti dalle spese militari al reinventing government genera convergenza dell industria e dei servizi, reddito e occupazione, mentre semplifica la burocrazia: es. Al Gore...ma e difficile tutti sanno contare le mele una volta cresciute ma... come conoscere le radici? (Edvinsson)
Tesi 3 Knowledge management è gestire la convergenza fra conoscenza commodificata e conoscenza delle persone Embedded knowledge: Encoded knowledge: routine, sistemi, etc. libri, brevetti, software, etc. Embrained knowledge: sapere esperto Embodied knowledge: sapere come {Encultured knowledge: culture condivise, comunicazione
CHE COS E IL KNOWLEDGE MANAGEMENT Knowledge management vuol dire identificare, gestire e valorizzare cosa l organizzazione sa o potrebbe sapere: skill ed esperienze delle persone, archivi, documenti e biblioteche, relazioni con i clienti e fornitori, e altri materiali archiviati in database elettronici (Davenport) Programmi in atto Programmi in atto in Skandia, Coca Cola, Hewlett Packard, Buckman, Ford, Pfizer, Xerox, Microsoft, Boeing, British Petroleum, Texas Instruments etc
Tesi 3 Knowledge management come strategia, struttura, attività Strategia Capitale strutturale e capitale umano: il Navigator di Skandia Dalla vendita dei prodotti alla fornitura di conoscenza: il K-Netix di Buckman Struttura Attività Reingegnerizzazione dei processi di conoscenza (Davenport) Knowledge Creating Organization (Nonaka) Network organizations (Dioguardi) Organizzazione del lavoro esperto (Abbott) Comunità di pratica (Seely Brown) Ruoli ad hoc: Chief Knowledge Officer (Davenport), Intellectual Capital Director) Sistemi professionali (Butera) Dal knowledge al knowing (Brown e Rogers)
La risposta alle sfide: SEI PIANI DI AZIONE MESSI IN ATTO DALLE IMPRESE Le risposte delle imprese innovative alle esigenze di knowledge management: Strategie di knowledge management Programmi di empowerment Piani di comunicazione e cultura Progettazione sistemi di knowledge management Diagnosi bisogni ed esigenze Assessment piani e progetti
La gestione delle conoscenze attraverso un approccio socio-tecnico La gestione delle conoscenze è un problema che richiede un approccio di tipo socio-tecnico: tutti gli aspetti dell organizzazione sono toccati e coinvolti, non solo gli aspetti tecnologici Processi Comunità di lavoro Sistema di gestione (Conoscenze condivise, Comunicazione estesa, Cooperazione intrinseca) Prestazioni del sistema Ruoli e professioni ICT Struttura organizzativa (team, progetti, reti)
Tesi 4 I lavoratori della conoscenza diventano la classe centrale nel mondo del lavoro Manager professionali, o manager integratori Professionals, o esperti dotti Tecnici, o esperti pratici Operativi qualificati, o operatori di processo es: project leader, team leader, process owner, etc. es. ricercatori, esperti, engineers, etc. es. tecnici di assistenza, tecnici di prodotto, tecnici commerciali es. conduttori di impianto, case manager, front-line manager In Usa: 31% technicians, 65% managerial e professionals (inclusi anche craft, service, sales), nel 1900 erano il 16% Polarizzazione e discriminazione: Rifkin Cooperazione fra diversi tipi di knowledge workers: Nonaka Effetto locomotiva e generalizzata diffusione: Thurow
Le occupazioni ad alta qualificazione crescono 0,35 0,3 0,25 0,2 0,15 0,1 Usa Francia Germania 0,05 0 1977 1982 1987 1991 1995
Alcuni dati quantitativi Confronto USA - Italia USA 1995 ITALIA 1995 managerial, professionals e technicians 31% dirigenti, professioni intellettuali, professioni tecniche i primi + craft, service, sales 65% 27% i primi + artigiani, operai specializzati, vendite e servizi 68% Fonte: Bureau of Census; ISTAT
Tesi 5 Contenuti di lavoro e stratificazione si trasformano: i nuovi sistemi professionali Dal lavorare per funzioni (cooperazione estrinseca) a lavorare per processi face-toface o remoti (cooperazione intrinseca) Dalla stratificazione rigida manager - capi intermedi - tecnici - operai/impiegati (codice civile, classificazione) ad un continuum di ruoli a diverso livello di conoscenze e competenze (sistemi professionali, sistemi di competenze)
Tesi 5 Contenuti di lavoro e stratificazione si trasformano: i nuovi sistemi professionali Manager professionali: stimolare, ideare, integrare, insegnare, coaching (Drucker, Moss Kanter) Professionals: da knowledge provider a knowledge integrator (Nohria); da specialisti a professionisti d azienda (Butera) Capi intermedi: da supervisori gerarchici a team leader, coach, animateur-formateur Tecnici: da solisti risolutori di problemi a membri di squadre composite (Barley) Operai: da titolari di mansioni a operatori di processo (Butera) Impiegati: da addetti a procedure a case manager (Davenport)
TIPI DI NUOVI RUOLI System integrator Brand manager Venture manager Project leader Project manager Program manager Networker Team leader Coach Internal consultant Trainer Counselor Process associate Process facilitator Process owner Case manager Case worker Case leader Empowerment manager Plant-within-a plant manager Techniciens agents de maitrise Market development engineer Project manager
I PRINCIPALI FINDINGS della ricerca Chi sono i lavoratori della conoscenza?
I principali findings I knowledge workers sono sia tecnici che professionals; in entrambi i casi essi non sono solo provider di conoscenze specialistiche ma sono integratori di conoscenze (71%) e risorse aziendali. Integratori 71% Provider 29%
i principali findings L 80% dei knowledge workers ha relazioni con altre funzioni dell impresa o addirittura con soggetti dell ambiente competitivo rilevante per l impresa (fornitori, clienti,...). Ad essi vengono inoltre assegnati obiettivi economici o strategici per l azienda. Relazioni nell impresa o all esterno 85% Relazioni nel gruppo 15% obiettivi tecnici/di servizio strategici/economici
I principali findings I ruoli dei knowledge workers sono caratterizzati da una combinazione di requisiti non solo cognitivi ma anche sociali ed emotivi. In alcuni casi i requisiti sociali ed emotivi prevalgono sui primi. Combinazione di requisiti 13% cognitivi + emotivi Requisiti prevalentemente cognitivi (21%) 65% cognitivi + sociali
I principali findings L attività dei knowledge workers implica la capacità di combinare e integrare le proprie conoscenze con le conoscenze proprietarie dell organizzazione. Prevalente applicazione di conoscenze astratte e capacità personali 21% Combinazione di conoscenze personali e organizzative 65% Prevalente applicazione di conoscenze organizzative (procedure, routine, database) 14%
Tesi 6 L economia della conoscenza richiede organizzazioni a rete attivate da cooperazione, conoscenza,comunicazione, comunità
L impresa rete I concetti chiave Centralità dei processi governati da strutture flessibili Carattere strategico delle competenze di controllo e di sviluppo dei processi Organizzare oltre i confini dell impresa Sviluppare strategie che includano strategie autonome altrui L impresa rete come modello di progettazione dell impresa che opera fra mercato e gerarchia
L impresa rete Gestisce i processi di rete Controlla la rete del valore Genera e sviluppa sia unità organizzative interne che operano come quasi-imprese sia imprese economicamente autosufficienti ( nodi vitali ) Configura, seleziona e tiene attive le connessioni multiple tra unità organizzative interne e imprese esterne ( connessioni di rete ) È insieme: una struttura gerarchica, un mercato, un sistema informativo, un sistema logistico, un sistema di comunicazione, una cultura, un sistema politico ( strutture composite e coesistenti ) E un sistema di governo fra mercato e gerarchia economy of scope economy of scale strategic agency
L impresa rete L impresa rete si sviluppa per conseguire competitività strutturale in un contesto di concorrenza globale Competitività strutturale Raggiungere e mantenere nel tempo prestazioni competitive in virtù di caratteristiche intrinseche della forma di impresa e dei processi organizzativi Per far ciò: La forma di impresa con ampia esternalizzazione di attività manifatturiere e elevate forniture esterne=( impresa Transazionale ) La struttura aziendale con ridotti livelli gerarchici e risorse di coordinamento ( azienda corta ) Si è evoluta Verso la forma dell impresa rete
Obbiettivi principali dell impresa rete Realizzare valore per il cliente Esternalizzare i costi e non il valore interno Organizzare sia all interno che all esterno Internalizzare strategie di altri, ampliando l impatto sul mercato Favorire lo sviluppo di organizzazioni flessibili, ad alto livello di impegno di chi lavora Valorizzare le risorse umane in tutta la rete Sviluppare associazione fra l impresa e gli stakeholders : fedeltà dei clienti, affidabilità dei fornitori, lealtà dei partner, senso di appartenenza di collaboratori interni ed esterni, fiducia dei collaboratori istituzionali Creare sia valore economico che visibilità istituzionale e rafforzare il rapporto fra impresa e società
L impresa rete connette processi, persone e conoscenze ntranets Codesign Data base Customer Service Acquisti Produzio ne Logistica R&S Knowledge Management Impresa rete Processi di business Cooperazione Conoscenza condivisa Comunicazione estesa Comunità professionale
I principali findings La maggior parte dei knowledge workers lavora in gruppo e si avvale di tecnologie di supporto alla comunicazione e alla cooperazione. Teamwork O.d.l. tradizionale 59% 41% personal computer database o knowledge base tecnologie di cooperazione *Fonte del dato: mappa sui Knowledge workers
Nomi dei nuovi tipi di organizzazione operativi Work group Semi autonomous work group Autonomous work group Self directed team Self managing team Customer support team Process team Case team Hot groups Support team Equipe operationelle Lean production team Isole di produzione Business team Executive team Joint design task force Comunità di pratiche Virtual team Cross functional team Product development team
La gestione delle conoscenze attraverso IL MODELLO DELLE 4C In una varietà di organizzazioni di servizio, di produzione, di ricerca e sviluppo emerge un nuovo modello di organizzazione: IL MODELLO DELLE 4C (BUTERA, 1998) Una Comunità Professionale che consegue risultati attraverso la Cooperazione intrinseca e la Comunicazione estesa di Conoscenze condivise
IL MODELLO DELLA ORGANIZZAZIONE 4C Una Organizzazione 4C è una Comunità Professionale orientata ai risultati attraverso la Cooperazione intrinseca e la Comunicazione estesa di Conoscenze condivise* Comunità professionale performante Business (clienti, partner) Imprese Processi e Micro-strutture Persona Cooperazione intrinseca Conoscenza condivisa Comunicazione estesa *Il modello si applica a vari livelli (processi, impresa, business) e ha al suo centro la persona 1998 BUTERA IRSO-BEP
IL MODELLO DELLE 4C: la comunità professionale 4C-Una Comunità professionale orientata a conseguire risultati: obiettivi, significati, risultati in parte comuni valori condivisi un comune senso di partecipazione interessi condivisi o positivamente mediati lealtà multiple ai processi, alla professione, all organizzazione di appartenenza appartenenza sia alla comunità locale che ad una comunità professionale passaggio dalla comunità come organizzazione informale clandestina per proteggere l individuo a piccola società per sostenere la crescita e le performances delle persone.
IL MODELLO DELLE 4C: la cooperazione intrinseca 4C-La Cooperazione intrinseca: lavorare insieme con obiettivi comuni e condivisi, con comunita di pratiche, con regole sviluppate in parte dai membri stessi dell organizzazione; si manifesta attraverso una multipla leadership, con una partecipazione diretta nel definire perche, dove, come, cosa e necessario per realizzare gli obiettivi.
IL MODELLO DELLE 4C: la comunicazione estesa 4C-Una Comunicazione estesa: basata su flussi a due vie di informazioni comprensibili, accessibili e presentati in formato usabile; costitutiva dell organizzazione a rete; di proprietà di persone e gruppi sociali che hanno sviluppato competenze, orientamento, meccanismi sociali per rendere aperta e significativa la comunicazione; serve ad aumentare il sensemaking condiviso nel vedere gli obbiettivi, i processi, i risultati; componente del servizio reso ad altre unità o persone ( la palla va passata ).
IL MODELLO DELLE 4C: la conoscenza condivisa 4C-La Conoscenza condivisa: è prima di tutto nella testa delle persone è un flusso visibile di condivisione e scambio tra le persone e l organizzazione è situata nei team, nell organizzazione, nella rete è un attributo delle comunità attiva tutti i tipi di conoscenza: dati, informazioni, esperienza, skill, valori, vision, ecc. riconcilia sia conoscenza oggettivata (nei testi, nel software, ecc) e conoscenza personale (nella testa delle persone) sia quella esplicita che quella tacita proveniente dalla pratica impegna tutti nei processi di reperimento, acquisizione, distribuzione, condivisione e valorizzazione delle conoscenze opera un passaggio dalla conoscenza al conoscere ( knowing )