Verso la VAS del Piano Urbanistico Comunale di Castelfranci (AV) Analisi del contesto territoriale e ambientale e proposte per un turismo sostenibile



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Transcript:

PROGETTO MONITOR La condivisione dei dati a supporto delle valutazioni ambientali Esperienze nei comuni Verso la VAS del Piano Urbanistico Comunale di Castelfranci (AV) Analisi del contesto territoriale e ambientale e proposte per un turismo sostenibile Ing. Francesco Gregorio Assistente sul territorio per la Regione Campania Provincia di Avellino Roma 8 novembre 2010

Comune di Castelfranci: Strumenti vigenti di pianificazione urbanistica Il Comune di Castelfranci (AV) è dotato di: P.R.G. adottato con D.C. n.188 dell 11/04/1987 ed approvato con decreto Sindacale del 17/04/1989 Regolamento Edilizio adottato con D.C. n.188 dell 11/07/1987 ed approvato con decreto Sindacale del 17/04/1989 Piano di Zona approvato con D.C. n.129 del 01/10/1981 Piano di Recupero approvato con D.C. n.129 del 01/10/1981 P.I.P. approvato con D.C. n.129 del 01/10/1981 Roma 8 novembre 2010 2

Verso il Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.) del Comune di Castelfranci (AV) Il Comune di Castelfranci (AV) con Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale n.45 del 29/05/2009, avente ad oggetto: Redazione del P.U.C. avvio del procedimento di conferimento incarico Direttive incarica il Responsabile dell U.T.C. ad avviare le procedure previste dalla vigente normativa per la redazione: del Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.) del Regolamento Edilizio Urbanistico Comunale (R.U.E.C.) della Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) degli Atti di Programmazione degli Interventi del Comune Roma 8 novembre 2010 3

Verso il Piano Urbanistico Comunale (P.U.C. ) del Comune di Castelfranci (AV) In data 08/10/2009 l U.T.C. pubblica il bando di gara per l affidamento dell incarico di redazione del P.U.C., R.U.E.C., V.A.S., Atti di Progr. Il criterio di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa di cui all'art.83 del D.Lgs n.163/2006 e s.m.ed i. Importo stimato a base di gara: 70.000,00 (al netto degli Oneri previdenziali ed I.V.A.) In data 08/06/2010 prot. n.2342 l arch. Salvatore Palmieri, in qualità di R.U.P., preso atto del verbale della commissione aggiudicatrice, rende nota la graduatoria provvisoria demandando l aggiudicazione definitiva con successiva determina dirigenziale Alla data dell 08/11/2010 ancora non è avvenuta l aggiudicazione definitiva Ad oggi non sono stati definiti atti di indirizzo per la predisposizione del P.U.C. ed individuati gli obiettivi di piano Roma 8 novembre 2010 4

Proposta per il Piano Urbanistico Comunale: Promozione e Valorizzazione per un turismo sostenibile IL PRINCIPIO DI INTEGRAZIONE: AMBIENTE E TURISMO solo un ambiente di qualità attira domanda turistica e solo un turismo sostenibile garantisce il mantenimento del patrimonio ambientale, culturale e artistico. CULTURA AMBIENTE PATRIMONIO ARTISTICO Roma 8 novembre 2010 5

Avvio della V.A.S.: Percorso Metodologico Individuazione di proposte per gli obiettivi di Piano legati al turismo sostenibile Analisi coerenza con indirizzi degli strumenti di pianificazione sovraordinata: Piano Territoriale Regionale (P.T.R.) e Linee guida per il Paesaggio approvati con Legge regionale del 13 ottobre 2008 n.13 (B.U.R.C. n.45 bis del 10 novembre 2008) Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) adottato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n.51 del 22/04/2004 Analisi del contesto territoriale e ambientale di interesse per gli specifici obiettivi di piano proposti Definizione azioni di Piano legate al turismo sostenibile Valutazione preliminare dei potenziali effetti delle azioni di Piano Monitoraggio degli effetti Roma 8 novembre 2010 6

Proposta: Obiettivi ed azioni di Piano legate al turismo sostenibile Obiettivo generale: Introdurre nel sistema turistico locale principi e aspetti del turismo sostenibile Obiettivi specifici: 1. Creare un offerta di turismo sostenibile AZIONE 1.1. GESTIONE AMBIENTALE NELLE STRUTTURE RICETTIVE 1.2. SERVIZI E INFRASTRUTTURE PER IL TURISMO SOSTENIBILE 1.3. TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLA QUALITA AMBIENTALE 2. Creare e stimolare la domanda di turismo sostenibile AZIONE 2.1. SENSIBILIZZAZIONE DI TURISTI E CITTADINI 2.2. PROMOZIONE DELL IMMAGINE Comune di Castelfranci: meta turistica ad alta qualità ambientale e tradizione locale Roma 8 novembre 2010 7

Contenuti del Piano Territoriale Regionale Il P.T.R. definisce: a. il quadro generale di riferimento territoriale per la tutela dell integrità fisica e dell identità culturale del territorio, come definite dall articolo 2 e connesse con la rete ecologica regionale, fornendo criteri e indirizzi anche di tutela paesaggistico-ambientale per la pianificazione provinciale; b. gli indirizzi per lo sviluppo sostenibile e i criteri generali da rispettare nella valutazione dei carichi insediativi ammissibili sul territorio, nel rispetto della vocazione agro-silvo-pastorale dello stesso; c. gli elementi costitutivi dell armatura territoriale a scala regionale, con riferimento alle grandi linee di comunicazione viaria, ferroviaria e marittima, nonché ai nodi di interscambio modale per persone e merci, alle strutture aeroportuali e portuali, agli impianti e alle reti principali per l energia e le telecomunicazioni; d. i criteri per l individuazione, in sede di pianificazione provinciale, degli ambiti territoriali entro i quali i comuni di minori dimensioni possono espletare l attività di pianificazione urbanistica in forma associata; e. gli indirizzi per la distribuzione territoriale degli insediamenti produttivi e commerciali; f. gli indirizzi e i criteri strategici per la pianificazione di aree interessate da intensa trasformazione o da elevato livello di rischio; g. la localizzazione dei siti inquinati di interesse regionale ed i criteri per la bonifica degli stessi; h. gli indirizzi e le strategie per la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse culturali e paesaggistiche connesse allo sviluppo turistico ed all insediamento ricettivo. Roma 8 novembre 2010 8

Contenuti del Piano Territoriale Regionale Il P.T.R e le Linee Guida per il Paesaggio rappresentano il quadro di riferimento unitario per tutti i livelli della pianificazione. Il P.T.R definisce 5 Quadri Territoriali di Riferimento: 1. Il Quadro delle reti 2. Il Quadro degli ambienti insediativi 3. Il Quadro dei Sistemi Territoriali di Sviluppo 4. Il Quadro dei Campi Territoriali Complessi 5. Il Quadro delle modalità di cooperazione istituzionale e delle raccomandazioni per lo svolgimento di buone pratiche Roma 8 novembre 2010 9

Cartografia del P.T.R. La cartografia di piano costituisce indirizzo e criterio metodologico per la redazione dei P.T.C.P e dei P.U.C. Essa comprende la carta dei paesaggi della Campania che rappresenta il quadro di riferimento unitario per la pianificazione territoriale e paesaggistica, la verifica di coerenza e la valutazione ambientale strategica dei P.T.C.P e dei P.U.C. La cartografia di piano comprende i seguenti elaborati: 1 QTR Rete ecologica 1 QTR Rischio sismico e vulcanico 1 QTR Rete infrastrutturale 2 QTR Livelli di urbanizzazione 2 QTR Ambienti insediativi 3 QTR Sistemi territoriali di sviluppo dominanti 4 QTR Campi territoriali complessi Carta dei Paesaggi - Risorse naturali e agroforestali Carta dei Paesaggi - Sistemi del territorio rurale e aperto Carta dei Paesaggi - Carta delle strutture storico-architettoniche Carta dei Paesaggi - Schema di articolazione dei paesaggi della Regione Campania Roma 8 novembre 2010 10

P.T.R. - 1 QTR Rete ecologica La Rete ecologica ha come corridoio di connessione principale quello costituito dal sistema di parchi naturali che si snoda lungo i rilievi carbonatici posti sull asse longitudinale regionale da nord-ovest a sud-est. Un secondo corridoio di grande importanza strategica fa parte del corridoio tirrenico costiero, risalito dall avifauna migratoria Roma 8 novembre 2010 11

P.T.R. - 1 QTR Rete ecologica: Dettaglio Il PTR prevede il potenziamento di tutti quei corridoi trasversali e longitudinali che connettono la fascia costiera con le zone interne in direzione della Puglia, della Basilicata e dell Adriatico, così come quelli che risalgono l Appennino arenaceo argilloso in direzione del Molise Castelfranci ricade in un corridoio regionale da potenziare legato al fiume Calore, in direzione nordovest - sud Roma 8 novembre 2010 12

P.T.R. - 1 QTR Rischio sismico e vulcanico Castelfranci, data la presenza di faglie attive in Irpinia, è classificato come Comune ad elevata sismicità Un efficace mitigazione del rischio sismico può essere raggiunta attraverso l applicazione dell OPCM n.3274 del 20/03/2003 in materia di nuove costruzioni e il graduale adeguamento delle costruzioni antecedenti il 1980, soprattutto attraverso la verifica degli edifici e delle opere infrastrutturali di interesse strategico Roma 8 novembre 2010 13

P.T.R. - 1 QTR Rete infrastrutturale I principali elementi della rete infrastrutturale sono: Porti: Napoli, Salerno Aeroporti: Napoli, Salerno Rete Stradale: A1 (MI-NA), A16 (NA-BA), A30 (SA-CE), A3 (NA-RC) Rete Ferroviaria: Ferrovie ad Alta Velocità-Alta Capacità, Ferrovie principali/secondarie, Circumvesuviana, MetroCampania NordEst, SEPSA Roma 8 novembre 2010 14

P.T.R. - 1 QTR Rete infrastrutturale Collegamenti Avellino - Castelfranci: Rete stradale SS 7 Rete ferroviaria Roma 8 novembre 2010 15

P.T.R. - 2 QTR Livelli di urbanizzazione I Complessi vulcanici (Somma Vesuvio, Campi Flegrei) rappresentano il 2,5% del territorio regionale, ma contengono il 14% delle aree urbanizzate regionali; il grado di urbanizzazione nel sottosistema del Somma-Vesuvio è intorno al 32%, in quello dei Campi Flegrei intorno al 47% Il grado medio di urbanizzazione nelle aree di pianure è del 16%, con valori intorno al 20% nelle pianure costiere e al 24% in quelle pedemontane Roma 8 novembre 2010 16

P.T.R. - 2 QTR Livelli di urbanizzazione: Dettaglio Castelfranci è caratterizzato da altissima percentuale del territorio ad uso agricolo/boschivo Presenza di 2 centri dislocati, oltre al centro urbano, nel tessuto urbano coincidenti con le contrade Vallicelli e Baiano Roma 8 novembre 2010 17

P.T.R. - 2 QTR Ambienti insediativi Il territorio Regionale è suddiviso in nove ambienti insediativi in rapporto alle caratteristiche morfologico-ambientali e alla trama insediativa. Gli ambienti insediativi individuati contengono i tratti di lunga durata, gli elementi ai quali si connettono i grandi investimenti. Sono ambiti subregionali per i quali vengono costruite delle visioni cui soprattutto i piani territoriali di coordinamento provinciali ritrovano utili elementi di connessione Castelfranci fa parte del quadro n. 6: l Irpinia Roma 8 novembre 2010 18

P.T.R. - 3 QTR Sistemi Territoriali di Sviluppo I Sistemi Territoriali di Sviluppo (STS) sono individuati sulla base della geografia dei processi di auto-riconoscimento delle identità locali e di autoorganizzazione nello sviluppo, confrontando il mosaico dei patti territoriali, dei contratti d area, dei distretti industriali, dei parchi naturali, delle comunità montane e privilegiando tale geografia in questa ricognizione rispetto ad una geografia costruita sulla base di indicatori delle dinamiche di sviluppo Castelfranci è compreso nel Sistema Territoriale di Sviluppo A12 Terminio Cervialto a dominante naturalistica Roma 8 novembre 2010 19

P.T.R. - 4 QTR Campi Territoriali Complessi I campi territoriali complessi possono essere definiti come punti caldi del territorio regionale, aree oggetto di trasformazioni intense (in alcuni casi in fase di realizzazione) Castelfranci è vicino all area Avellinese in cui sono previste Azioni trasformative in atto: Asse attrezzato Lioni-Ariano Irpino-Faeto-Foggia Roma 8 novembre 2010 20

CARTA DEI PAESAGGI - Risorse naturali ed agroforestali In considerazione della complessa articolazione del territorio rurale e aperto, si possono individuare le seguenti partizioni fisiografiche: le aree montane le aree collinari i complessi vulcanici le aree di pianura la fascia costiera e le isole Roma 8 novembre 2010 21

CARTA DEI PAESAGGI - Risorse naturali ed agroforestali: Dettagli Il territorio comunale presenta le seguenti risorse naturali ed agroforestali: B1 - Aree forestali dei rilievi collinari B2 - Praterie dei rilievi collinari B3 - Aree agricole dei rilievi collinari B4 - Mosaici agricoli ed agroforestali dei rilievi collinari, ed aree agricole a più elevata complessità strutturale i complessi vulcanici le aree di pianura G Corpi idrici (fiume Calore) D1 Aree forestali della pianura D2 Praterie della pianura Roma 8 novembre 2010 22

CARTA DEI PAESAGGI - Sistemi del territorio rurale ed aperto Il territorio ricade a cavallo dei Sistemi del territorio rurale ed aperto A24 - Colline della Bassa Irpinia ed A22 - Colline dell Ofanto Roma 8 novembre 2010 23

CARTA DEI PAESAGGI - Carta delle strutture storico - architettoniche Il territorio regionale presenta una serie di attrattive storicoarchitettoniche. L area di sviluppo turistico è legata principalmente ad Avellino e Napoli La proposta progettuale si inserisce in ambito sovracomunale, intercettando numerose attrattive storico-culturali-naturalistiche Roma 8 novembre 2010 24

CARTA DEI PAESAGGI - Carta delle strutture storico-architettoniche: Dettaglio Le principali strutture storico architettoniche nei territori limitrofi sono: Ponte Romano (S. Mango sul Calore) Abbazia di S. Guglielmo al Goleto (S. Angelo dei L.) Convento di San Marco (S. Angelo dei L.) Convento di S. Francesco a Folloni (Montella) S. Michele Arcangelo (Volturara) Centro storico di Nusco NUSCO Roma 8 novembre 2010 25

CARTA DEI PAESAGGI - Schema articolazione dei paesaggi della Campania Castelfranci ricade nell Ambito di paesaggio n.30 Monte Terminio Roma 8 novembre 2010 26

Turismo: contenuti e previsioni del P.T.C.P. La Proposta preliminare di indirizzi programmatici per la redazione del Piano Territoriale di Coordinamento nel paragrafo che ha per titolo: Risorse culturali di interesse turistico Itinerari, sottolinea che nell ambito della pianificazione dello sviluppo territoriale un elemento significativo è rappresentato dalla valorizzazione delle emergenze storico-artistiche ed architettoniche e dalle risorse culturali di interesse turistico Tali risorse vanno individuate, organizzate ed aggregate in specifici itinerari, allo scopo di mettere in moto la filiera rappresentata dal turismo, dall ambiente e dai beni culturali La filiera, per le sue componenti intrinseche, necessita di investimenti di una certa entità e diffusi sul territorio ed è in grado di creare consistenti ricadute anche occupazionali Nel documento si sostiene che una delle caratteristiche del territorio irpino è da identificare nella mancanza dei grandi attrattori che da soli sono capaci di movimentare flussi turistici di notevole dimensione Roma 8 novembre 2010 27

P.T.C.P. - Percentuale utilizzazione superficie territoriale ai fini agricoli Castelfranci presenta una percentuale di utilizzazione della superficie territoriale ai fini agricoli tra il 40% ed il 60%. Tale percentuale riguarda anche gli altri Comuni limitrofi interessati dalla proposta sovracomunale tranne che per Villamaina dove la percentuale sale oltre il 60% Prodotti a Denominazione di Origine Protetta e Garantita: Olio extravergine di oliva Irpinia-Colline dell'ufita (DOP) Taurasi DOCG Irpinia DOC (anche con l'indicazione della sottozona Campi Taurasini) Campania IGT Roma 8 novembre 2010 28

P.T.C.P. - Edifici religiosi Sono presenti i seguenti edifici religiosi: La chiesa di Santa Maria del Soccorso La chiesa di San Nicola La chiesa di San Pietro Roma 8 novembre 2010 29

P.T.C.P. - Edifici civili di pregio Sono presenti i seguenti edifici civili di pregio: Palazzi Juliani Palazzo Celli Palazzo Cieri Palazzo Vittoli Nei dintorni lungo il fiume Calore sono presenti tre mulini: il mulino ex baronale del XVI-XVII secolo, il Muliniello del 1806 situato in località Costa del Vallone e il mulino Pescone Marini costruito nel 1834 presso il bosco comunale Baiano Roma 8 novembre 2010 30

P.T.C.P. - Strutture alberghiere A Castelfranci non sono presenti strutture alberghiere Nei Comuni limitrofi sono presenti strutture ricettive quali: Hotel Girifalco (Torella dei Lombardi) Terme di S. Teodoro (Villamaina) Roma 8 novembre 2010 31

P.T.C.P. - Castelli e strutture difensive A Castelfranci non sono presenti strutture difensive Nei Comuni limitrofi sono presenti le seguenti strutture difensive: Castello Candriano e Torre Normanna (Torella dei Lombardi) Castello Gesualdo (Gesualdo) Castello di Montemarano (Montemarano) Roma 8 novembre 2010 32

P.T.C.P. - Imprese artigiane attive al 2000 Numero di imprese/aziende per settore al 2001 (Fonte ISTAT) Industrie: 18 Commercio: 40 Servizi: 39 Artigianato: 30 Istituzionali: 5 Agricoltura: 301 Roma 8 novembre 2010 33

P.T.C.P. - Classificazione sismica Castelfranci rientra fra i Comuni a Sismicità Elevata-catastrofica (Zona 1) Roma 8 novembre 2010 34

Turismo sostenibile: Coerenza con il P.T.R. ed il P.T.C.P. P.T.R. I cambiamenti nelle attività agricole verificatisi negli ultimi decenni e l evoluzione socio-economica della società europea hanno modificato la funzione dell agricoltura e le aspettative della società nei confronti di questo settore. Esiste oggi una crescente domanda di quei beni e servizi, non commerciali, che l agricoltura fornisce a bassi costi in aggiunta alla sua funzione primaria di produzione di beni agricoli. Di questo sono importanti testimonianze la riscoperta e valorizzazione di antiche pratiche o di prodotti locali tipici, la crescente espansione dell ecoturismo e del turismo rurale, l interesse per le culture e le tradizioni locali P.T.C.P. lo studio del sistema turismo, che include anche la parte relativa ai beni architettonici ed archeologici, è finalizzato alla comprensione della rete di attrattori che pur non contraddistinguendosi per rilevanza possono contribuire significativamente all innalzamento della qualità diffusa del patrimonio naturale ed antropizzato, attraverso interventi di valorizzazione, recupero e riqualificazione creazione di una filiera turismo-ambiente-beni culturali Roma 8 novembre 2010 35

CASTELFRANCI: Analisi Contesto Territoriale ed Ambientale Dati socio-economici: Demografia/territorio Roma 8 novembre 2010 36

CASTELFRANCI: Analisi Contesto Territoriale ed Ambientale Dati socio-economici: Demografia/territorio Roma 8 novembre 2010 37

CASTELFRANCI: Analisi Contesto Territoriale ed Ambientale Uso del Suolo Il territorio comunale presenta: Territori agricoli (in prevalenza) Territori boscati (area prospiciente al Comune di Nusco - SIC) Territori modellati artificialmente (centro urbano) Roma 8 novembre 2010 38

CASTELFRANCI: Analisi Contesto Territoriale ed Ambientale Aree Protette Castelfranci non presenta Aree Protette Nei Comuni limitrofi sono presenti: SIC (Quercete dell Incoronata, Alta Valle del Fiume Ofanto,..) ZPS (Picentini) EUAP (Parco Regionale Monti Picentini) Monte Tuoro Querceta dell Incoronata (Nusco) Piana del Dragone Alta Valle del Fiume Ofanto Parco Regionale Monti Picentini Roma 8 novembre 2010 39

CASTELFRANCI: Analisi Contesto Territoriale ed Ambientale Ambiente idrico superficiale Il territorio comunale presenta: Corso d acqua principale (fiume Calore) che scorre al confine con Montemarano e Paternopoli Piccoli rivoli e/o valloni di minore importanza Roma 8 novembre 2010 40

CASTELFRANCI: Analisi Contesto Territoriale ed Ambientale Geologia Dal punto di vista geologico i complessi che caratterizzano il territorio comunale sono i seguenti: M 4-2 Marne grigiastre, grigio-gialle-verdastre O 3 C Complesso argilloscisti vari colori Roma 8 novembre 2010 41

CASTELFRANCI: Analisi Contesto Territoriale ed Ambientale Piano Assetto Idrogeologico Il territorio comunale rientra nei limiti dell AdB Liri-Garigliano e Volturno Il territorio è interessato da numerose frane in atto (vedi progetto IFFI) Molte sono le aree a Rischio Frana Molto Elevato (R4) Roma 8 novembre 2010 42

CASTELFRANCI: P.R.G. esistente Gran parte del territorio comunale è a destinazione agricola Zona di verde a salvaguardia ambientale legata alla presenza del fiume Calore Insediamento urbano Presenza di un area P.I.P. Roma 8 novembre 2010 43

Azione proposta: Servizi e infrastrutture per il Turismo Sostenibile Microattrattori esistenti Cantine e aziende agricole n. 3 cantine vitivinicole e circa 10 aziende agricole (Castelfranci) n. 2 cantine vitivinicole e circa 10 aziende agricole (Montemarano) n. 1 cantina vitivinicola e circa 10 aziende agricole (Paternopoli) circa 15 aziende agricole (Torella dei Lombardi e Villamaina) Attrattive Naturali Parco Territoriale Bosco Girifalco (Torella dei Lombardi) Sorgente fiume Ofanto (Torella dei Lombardi) SIC: Monte Tuoro (Montemarano), Piana del Dragone (Volturara I.) Querceta dell'incoronata, Alta Valle del Fiume Ofanto (Nusco) ZPS: Picentini (Montemarano, Nusco) EUAP: Parco regionale Monti Picentini (Montemarano, Lioni, Nusco) Valle D Ansanto e Terme di S. Teodoro (Villamaina) Mefite (Rocca S. Felice) Roma 8 novembre 2010 44

Azione proposta: Servizi e infrastrutture per il Turismo Sostenibile Microattrattori esistenti Attrattive Storico-architettoniche Ponte Romano (S. Mango sul Calore) Abbazia di S. Guglielmo al Goleto (S. Angelo dei L.) Convento di San Marco (S. Angelo dei L.) Convento di S. Francesco a Folloni (Montella) S. Michele Arcangelo (Volturara) Centro storico di Nusco Castello Candriano (Torella dei Lombardi) Castello Gesualdo (Gesualdo) Microattrattori proposti Percorsi Strada del Vino Percorso naturalistico (sentiero natura) Strutture Museo del Vino Outlet del gusto Roma 8 novembre 2010 45

Azione proposta: Servizi e infrastrutture per il Turismo Sostenibile: microattrattori ESISTENTI E PROPOSTI Roma 8 novembre 2010 46

Azione proposta: Servizi e infrastrutture per il Turismo Sostenibile: microattrattori ESISTENTI E PROPOSTI Outlet del Gusto Roma 8 novembre 2010 47

Azione proposta: Servizi e infrastrutture per il Turismo Sostenibile: microattrattori ESISTENTI E PROPOSTI Outlet del Gusto Zone territoriali omogenee D Zone industriali e zone per insediamenti produttivi (P.I.P. redatto ai sensi degli artt. 28 e 55 della Legge 219/81) Roma 8 novembre 2010 48

Azione proposta: Servizi e infrastrutture per il Turismo Sostenibile: microattrattori ESISTENTI E PROPOSTI Outlet del Gusto: Caratteristiche area P.I.P. Roma 8 novembre 2010 49

Azione proposta: Servizi e infrastrutture per il Turismo Sostenibile: microattrattori ESISTENTI E PROPOSTI Outlet del Gusto: Accessibilità Roma 8 novembre 2010 50

Azione proposta: Servizi e infrastrutture per il Turismo Sostenibile: microattrattori ESISTENTI E PROPOSTI Museo del Vino Roma 8 novembre 2010 51

Azione proposta: Servizi e infrastrutture per il Turismo Sostenibile: microattrattori ESISTENTI E PROPOSTI Museo del Vino Zona di verde a Salvaguardia Ambientale: in tali aree non è consentita alcuna edificazione di tipo residenziale o per altri usi. Si prevede l intervento pubblico previa redazione di Piano Particolareggiato. Roma 8 novembre 2010 52

Valutazione preliminare degli effetti delle azioni di Piano Proposta indicatori Roma 8 novembre 2010 53

Valutazione preliminare degli effetti delle azioni di Piano Proposta indicatori Roma 8 novembre 2010 54

Valutazione preliminare degli effetti delle azioni di Piano Proposta indicatori Roma 8 novembre 2010 55

Valutazione preliminare degli effetti delle azioni di Piano Proposta indicatori Roma 8 novembre 2010 56

Conclusioni Estensione del metodo agli altri obiettivi e azioni di piano Utilizzo dei dati condivisi per i processi VAS in avvio presso i vicini comuni con problematiche e caratteristiche vicine a quelle di Castelfranci: Montemarano Paternopoli Torella dei Lombardi Villamaina Roma 8 novembre 2010 57