La trasformazione delle imprese italiane negli anni della crescita zero Roma, Università La Sapienza,, 20 Giugno 2007 Pietro Modiano Direttore Generale, Intesa Sanpaolo 1
I segnali del declino - Crescita reale del PIL 4,5% 4,0% 3,5% 3,0% 2,5% 2,0% 1,5% 1,0% 0,5% 0,0% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Italia 3,6% 1,8% 0,4% 0,0% 1,2% 0,0% 1,9% Area Euro 3,8% 3,7% 0,8% 0,7% 2,0% 1,4% 2,7% Italia Area Euro 2
I segnali del declino - Peso Italia su PIL mondiale Quota sul PIL mondiale (prezzi 1996) 5,3% 5,0% 4,5% 4,7% Cina 4,0% 4,2% 4,2% 4,1% 4,1% 4,1% 4,0% 3,9% 3,8% 3,7% 3,6% 3,5% 3,6% 3,0% 3,1% 2,5% 2,0% 1,5% 1,0% 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Fonte: Elaborazioni su dati FMI 3
L analisi del declino : specializzazione Principali settori: distribuzione % delle esportazioni nel 2006 Italia Germania Francia Cina Agroalimentare 6,9 4,9 11,1 3,0 Tessile, abbigliamento, cuoio 12,7 3,0 4,4 20,4 Mobili 2,7 0,9 0,7 1,8 Meccanica 20,7 15,4 8,9 7,5 Minerali per l'edilizia 3,0 1,3 1,4 1,7 Metalli 11,6 10,2 8,9 8,7 Chimica e farmaceutica 9,6 12,4 15,6 4,5 Elettrotecnica 9,3 17,6 14,1 36,8 Autoveicoli 8,2 19,9 13,4 2,1 Altri mezzi di trasporto 2,8 3,6 9,5 1,8 Altro 12,5 10,9 12,1 11,6 Totale 100 100 100 100 Fonte: Elaborazioni su dati degli istituti nazionali di statistica 4
L analisi del declino : dimensione Distribuzione degli occupati nell'industria per classi di addetti delle imprese 100% 80% 60% 40% 20% 0% Belgio Germania Spagna Francia Irlanda Italia Paesi Bassi Austria Portogallo Regno Unito Fonte: elaborazioni su dati ISTAT Meno di 50 addetti Fra 50 e 249 addetti 250 addetti e oltre 5
L analisi del declino : controllo Legame di parentela fra i soggetti controllanti dell'impresa classe di addetti 1-19 20-49 50-199 200-499 500-999 1000 e oltre Totale NO 39 22,5 36,1 44,8 57,1 66,7 35,4 SI 61 77,5 63,9 55,2 42,9 33,3 64,6 100 100 100 100 100 100 100 Fonte: Banca d'italia su Indagine Esetra2 (2003) 6
La tesi del declino - Andamento della produttività 115 Valore aggiunto a prezzi costanti/numero ore lavorate Germania 110 Stati Uniti 105 Francia 100 95 Spagna Italia 90 Regno Unito 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Fonte: nostre elaborazioni su dati Eurostat e BEA 7
La tesi del declino - problema di competitività Tassi di cambio effettivi reali nel settore manifatturiero (calcolati sul CLUP*,, 2000=100) 130.0 120.0 110.0 100.0 90.0 80.0 70.0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 ITALIA SPAGNA FRANCIA UK GERMANIA USA GIAPPONE * Costo del lavoro per unità di prodotto 8
I segnali del declino - Perdita di quota sulle esportazioni mondiali 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 4,4 4,1 4,1 3,9 3,8 3,8 3,6 3,4 3,1 2,9 2,7 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 in volume (prezzi 2000) Fonte: Elaborazioni su dati FMI 9
Considerazioni: selezione darwiniana Saldo numero imprese manifatturiere (Nuove - Cessate) su un totale di 636 000 imprese nel 2006 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006-2.500-3.658-3.062-6.500-7.815-7.780-10.500-14.500 Saldo imprese 2000-2006: 59 733-11.395-12.048 Creazione nuove imprese 2000-2006: 219 000, nascono circa il 5% delle imprese manifatturiere all anno Imprese cessate 2000-2006 : 278 000, muoiono circa il 6% delle imprese manifatturiere all anno -13.975 10
I segnali di trasformazione: selezione darwiniana 2000=100, Indice delle imprese attive 120 Alimentare; 120,1 100, Metalli; 104,7 Strum. precisione; 103 Meccanica; 102,6 Edilizia; 100,4 Industria; 99,4 80 Pelli; 87,3 Abbigliamento; 86,1 Legno; 85,7 Tessile; 83,3 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 11
I primi segnali della trasformazione: crescita tendenziale del PIL Variazione sul relativo trimestre dell anno precedente 3 2,8 2,3 2 1,7 1,6 1,6 1,3 1,3 1 0,6 0,8 0,6 0,7 0-0,1-0,1 0,0-0,2 0,1 0,3-1 2003_Q1 2003_Q2 2003_Q3 2003_Q4 2004_Q1 2004_Q2 2004_Q3 2004_Q4 2005_Q1 2005_Q2 2005_Q3 2005_Q4 2006_Q1 2006_Q2 2006_Q3 2006_Q4 2007_Q1 Fonte: ISTAT 12
I primi segnali della trasformazione: la ripresa della esportazioni Variazione sul relativo trimestre dell anno precedente 14 12 10,2 12,6 11,6 11,5 11,0 10 8 8,8 6,8 8,1 8,4 6 4 2,3 5,1 4,0 4,9 2 0 0,6-1,1-0,5-2 -4 2003_Q1 2003_Q2-4,4 2003_Q3 2003_Q4 2004_Q1 2004_Q2 2004_Q3 2004_Q4 2005_Q1 2005_Q2 2005_Q3 2005_Q4 2006_Q1 2006_Q2 2006_Q3 2006_Q4 2007_Q1-6 Fonte: ISTAT 13
I segnali della trasformazione: il fatturato ricomincia a crescere 130 125 120 115 Indici di produzione industriale e fatturato (nazionale ed estero) dell'industria manifatturiera (2000=100) 110 105 100 95 90 85 80 Produzione Industriale Fatturato Estero Fatturato Domestico 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Fonte: ISTAT 14
I primi segnali della trasformazione: le sofferenze sono a livelli storicamente senza precedenti Sofferenze/impieghi (%) 10 8 9,1 9,0 8,0 6,4 6 4 4,9 4,5 4,5 4,7 4,3 3,6 2 0 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Fonte: Banca d'italia 15
I segnali della trasformazione: la redditività rimane in linea con i concorrenti Costo del Lavoro / Fatturato 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 I-III trim Germania 17,4 17,1 17,1 17,0 16,2 15,9 15,6 Spagna 11,8 12,1 12,3 12,4 11,9 - - Fancia 11,2 11,2 11,0 11,1 11,8 11,1 11,1 Italia 9,9 9,9 10,2 10,7 10,3 10,8 10,8 Regno Unito 16,4 16,7 16,9 16,5 15,8 16,8 17,1 Fonte: Eurostat, Industry Trade and Services Statistics Margine operativo Lordo / Fatturato 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 I-III trim Germania 8,3 8,1 8,3 8,3 9,0 10,3 10,9 Spagna 12,0 12,1 12,3 12,2 11,9 - - Francia 9,2 8,7 8,2 7,9 8,8 8,0 7,6 Italia 13,9 13,8 13,5 13,3 12,6 12,2 11,9 Regno Unito 14,2 14,1 13,8 13,6 13,5 12,1 - Fonte: Eurostat, National Accounts 16
Inizia il ricambio generazionale nelle imprese 17
I primi segnali della trasformazione: aumento dei prezzi delle esportazioni 110 Valori unitari delle esportazioni (2000=100) Italia 105 Spagna Francia Germania 100 95 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat 18
I primi segnali della trasformazione : Migliora la qualità delle esportazioni italiane 130 120 Made in Italy VMU esportazioni 110 100 Quota esportazioni in valore 90 80 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Quota esportazioni in volume Fonte: Elaborazioni su dati Istat 19
I primi segnali della trasformazione: tenuta delle quote a prezzi correnti Quote dell'italia sulle esportazioni mondiali 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 in valore in volume (prezzi 2000) Fonte: Elaborazioni su dati FMI 20
I primi segnali della trasformazione: lo spostamento verso attività a maggior intensità tecnologica 150 Strumenti di precisione; 142,2 140 130 128,3 Macchine Specializzate; 124,8 120 117,1 114,6 Manifattura; 123,9 110 100 100,0 100,0 109,6 106,4 104,2 108,2 108,9 103,1 103,0 102,7 99,9 109,2 107,5 113,2 90 80 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 21
Considerazioni: Problemi di misurazione Produzione industriale per prezzi alla produzione e fatturato 180,0 170,0 160,0 150,0 140,0 130,0 120,0 Dal 2000, la forbice tra fatturato e produzione industriale moltiplicata per prezzi alla produzione si allarga notevolmente 110,0 100,0 90,0 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Produzione industriale* Prezzi alla produzione fatturato 22
Considerazioni: Problemi di misurazione 115 110 Valore aggiunto a prezzi costanti/numero ore lavorate Germania Stati Uniti Francia 105 100 Italia ricalcolata 95 Spagna 90 Italia da contabilità nazionale Regno Unito 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 *Valore aggiunto deflazionato con la media dei deflatori di Francia e Germania Fonte: nostre elaborazioni su dati Eurostat e BEA 23
Le imprese tornano a investire Tasso d investimento delle imprese* 17,0 16,0 15,0 14,0 13,0 12,0 11,0 Francia Spagna Stati Uniti Italia Germania 10,0 9,0 Regno Unito 8,0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 * Investimenti fissi in macchinari e attrezzature / Valore aggiunto manifatturiero Fonte: nostre elaborazioni su dati Eurostat e BEA 24
. anche all estero Italia, Investimenti diretti in uscita, manifattura 1.200 1.000 1986=100 800 600 400 200 0 1986 1991 1996 2001 2006 Investitori Occupati all'estero Fonte: Reprint, Politecnico di Milano-ICE 25
anche quelle piccole 10 0 % Distribuzione degli addetti all'estero per classe dimensionale dell'impresa investitrice 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10 % 0% 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2005 5.000 e oltre 83 81 76 70 68 61 56 48 41 42 500-5.000 10 12 17 16 16 2 0 2 5 2 7 3 3 2 7 < 500 7 7 8 14 16 19 2 0 2 5 2 6 3 1 Font e: Reprint, Polit ecnico di Milano - ICE 26
Le banche hanno contribuito alla ripresa, offrendo credito abbondante 100% 90% 80% 70% 60% Impieghi in percentuale del PIL 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Il peso degli impieghi sul prodotto interno lordo è cresciuto nell ultimo decennio in media di circa 4 punti percentuali all anno, accelerando nell ultimo biennio Nell ultimo triennio è scesa di circa due punti percentuali la percentuale di imprese che dichiara di non essere riuscita a soddisfare la propria domanda di indebitamento. (Indagine sulle imprese industriali e dei servizi della Banca d Italia, 2006). Fonte: elaborazioni su Banca d Italia ed Eurostat 27
L offerta di credito è risultata superiore a quella dei partner europei Negli ultimi 4 anni i prestiti alle imprese sono cresciuti del 35 percento in Italia, del 23 in Francia e sono diminuiti in Germania. 140 Prestiti alle imprese (2002=100) 130 120 DE FR IT 110 100 90 80 Fonte: BCE 2002 2003 2004 2005 2006 2007 28
Le banche hanno sostenuto attivamente i processi di ristrutturazione aziendale in funzione anticiclica 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0-5,0 Credito alle società non finanziarie a MLT (var. a/a) -10,0 dic-00 dic-01 dic-02 dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 Fonte: Banca d Italia investimenti in macchinari prestiti >= 5 anni L ampia disponibilità di liquidità e il basso livello dei tassi di interesse, sia in termini nominali che reali, hanno incentivato lo sviluppo dell attività a lungo termine. I flussi di prestiti a lunga scadenza sono stati prevalentemente finalizzati alla trasformazione di debiti a breve termine (limitando così l emersione di nuove sofferenze) e alla necessità di finanziamento di operazioni di finanza straordinaria. Tra il 2000 e il 2005 si sono concretizzati processi di ristrutturazione e di concentrazione aziendale, volti ad aumentare la capacità competitiva 29
consentendo una significativa ricomposizione delle passività verso il lungo termine Passività finanziarie imprese (in di prestiti + titoli) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% Alla fine del 2006 il peso dei debiti finanziari a lungo termine delle imprese si attestava al 51,3 del complesso delle passività costituite da prestiti e titoli (era il 40,4 a fine 2000) 30% 20% 10% 0% 2000 2006 debiti a lungo termine debiti a breve termine titoli Fonte: Banca d Italia, Conti Finanziari 30
rimuovendo il vincolo di offerta dato da spread sul medio-lungo termine più bassi che sul breve termine Spread su prestiti alle imprese per scadenza 1,8 1,6 1,4 1,4 1,6 1,2 1,0 0,8 1,1 0,9 1,1 1,0 1,2 0,6 0,4 0,7 0,6 0,5 0,2 0,0 2003 2004 2005 2006 2007 Breve termine Medio-lungo termine 31
Il rendimento degli immobili ha garantito la qualità del credito Fonte: Nomisma, Ance, Banca d Italia, ISTAT 32
L andamento dei prezzi ha sostenuto il livello delle garanzie reali 33
Rimangono margini per un ulteriore rafforzamento Le PMI italiane presentano un grado di capitalizzazione inferiore alla media dell Area Euro. Le banche sono ancora il principale canale di finanziamento. 40 30 20 10 0 31,8 Italia 36,4 Area Euro Fonte: Banca dati Bach Patrimonio/Attivo 34