Le sfide della crisi per il Pillar II. Rischio di concentrazione e rischio sistemico Emilio Barucci Dipartimento di Matematica Politecnico di Milano Roma 4 Maggio 2010
Outline: 1. La crisi finanziaria: fallimento della regolazione 2. I problemi di questa crisi: vecchi e nuovi 3. Pillar II 4. La risposta 5. Rischio concentrazione 6. Rischio sistemico-correlazione 7. Leverage ratio 8. Conclusione
1. La crisi finanziaria: fallimento della regolazione Trend della regolazione degli intermediari finanziari dagli anni 80: Apertura mercati Banca universale Controlli decentralizzati (pillar II) Capitale-risk weighted assets (pillar I)
Fallimento della regolazione: Qualità-livello del capitale Controllo del rischio Liquidità Mercati
2. I problemi di questa crisi: vecchi e nuovi Vecchi: Asset valutati non in modo corretto Elevato leverage Nuovi: Crisi endogena e non esogena Forte interconnessione-omogeneità Difficoltà di produrre informazione via mercato: rischio=commodity Instabilità mercati efficienti Deficit informativo delle autorità
Incidenza delle svalutazioni al terzo trimestre 2008 (% sull attivo 2007) su rischiosità regolamentare degli attivi (RWA su total assets al dicembre 2007) 3,5% 3,0% UBS CITI WF 2,5% 2,0% 1,5% CS 1,0% 0,5% DB CA DEX 0,0% FOR ING SG RBS LLO BAR BNP CMZ HSBC BOFA JPM HBOS UC SAN ISP MPS 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90%
3. Pillar II Controllo del rischio non ha funzionato a dovere. Punti centrali: il rischio può essere valutato correttamente? (fattori di rischio) I problemi di asimmetrica informativa possono essere risolti adeguatamente? I sistemi di controllo interni/esterni sono in grado di fornire garanzie? La crisi sembra dire NO. Problema serio: attacco al cuore del sistema Basilea II
4. La risposta Basilea III (documenti BIS): Qualità del capitale: misure stringenti TIER 1, TIER2, Controllo del rischio: forte attenzione sul ruolo del risk management, dettagliata definizione per il calcolo EPE(wrong way risk, CVA), attenzione a rischio di modello Liquidità: nuova regolazione Spostare da mercati over the counter a regolamentati agendo sull intermediario
Leverage ratio Vigilanza macroprudenziale Impostazione: Colmare le lacune su tutti i fronti Stabilità: capitale, liquidità, leverage Rimettere assieme i cocci del vaso rotto Si entra significativamente nel bilancio Sovrabbondanza, incoerenza, difficoltà di realizzazione.
5. Rischio concentrazione La crisi non è originata da un problema di rischio di concentrazione classico: large exposure vs. un single name Poco spazio: attenzione nel processo di back testing e stress test La crisi è originata dalla commistione tra rischio di mercato e rischio di concentrazione: esposizione via cartolarizzazioni al settore dei mutui La crisi si è propagata per la commistione di rischio di concentrazione e altre forme di scambio (too big or too interconnected)
6. Rischio correlazione-sistemico Necessità di tenere conto della correlazione tra mercati-fattori di rischio 1. Wrong way risk: correlazione tra EAD e PD (127-134) rischio tasso e rischio credito rischio di mercato e rischio di credito Problemi nuovi metodologici, nuova modellistica. Richieste molto invasive. 2. Correlazione aumentata di un fattore 1.25 per le esposizioni verso le grandi società di intermediazione finanziaria (135-139)
7. Leverage ratio Obiettivo: Limitare il too big to fall Porre un freno all eventuale non corretta valutazione assets (rischio di modello o failure agenzie di rating) L input viene dalla politica e poi dai regolatori Se è stringente è un cambiamento significativo rispetto a Basilea II Proposta ancora in versione preliminare.
Problemi: Effettiva efficacia: se non diverrà una misura di Pillar I sarà depotenziato Deve essere applicato a tutti? Contrasto con misure RWA Armonizzazione a livello paesi sui principi contabili altrimenti rischia di divenire un fattore di forte differenziazione competitiva Limitarlo a fasi di boom?
Occorre evitare il deleveraging in fasi negative? Deve essere una misura chiara in un ottica di Pillar III Contrasto con la regolamentazione sulla liquidità Denominatore: TIER 1 o parte di esso Numeratore: asset liquidi di elevata qualità.
7. Conclusione Un Basilea III è possibile o si deve tornare a vincoli dall alto? La credibilità del sistema finanziario e delle autorità di regolazione è in gioco in questa fase di predisposizione della riforma di Basilea Sovrabbondanza di misure. Occorre far funzionare le misure senza mortificare il sistema finanziario e l economia.