Giovanni Gandini, Finance & Risk Stefano Bonini, Finance & Risk
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1 Giovanni Gandini, Finance & Risk Stefano Bonini, Finance & Risk
2 Agenda Contesto di riferimento Implicazioni normative e possibili azioni 2
3 Introduzione e obiettivi del documento Il credito e il rischio ad esso legato rappresentano un elemento da sempre cruciale nell attività bancaria per le ripercussioni sulla gestione della stessa e il relativo capitale L esigenza del regulator di perseguire armonizzazione delle regole e una miglior raffrontabilità dei requisiti patrimoniali porta ad analizzare cambiamenti normativi, sempre più mirati ad una omogeneizzazione delle metodologie di stima dei parametri di rischio Le indicazioni contenute nel Consultative Document di Marzo 2016 Reducing variation in credit risk-weighted assets - constraints on the use of internal model approaches impongono una ricognizione degli interventi necessari, nonchè una valutazione dei relativi impatti Obiettivo del presente documento è illustrare le implicazioni e le possibili azioni che i players dovranno intraprendere per adeguarsi ad un contesto normativo di omogeneizzazione sempre più «europeo» Copyright 2016 Accenture. All rights reserved. 3
4 L analisi di compressione degli attivi delle principali banche validate europee (italiane ed estere) mostra un elevato grado di disomogeneità tra Paesi, oltre che all interno dei confini nazionali Contesto RWA su Totale Attivo Banche validate (al ) Key Facts 44% 52% 45% 42% 42% 37% Perimetro Italia xx Perimetro Estero xx 32% 53% 44% 32% 24% 23% 15% % RWA/ Tot. attivo Banche italiane % RWA/ Tot. attivo Banche estere Compressione degli attivi su banche validate disomogenea, anche a parità di tipologie di impieghi / operatività Effetto attribuibile a variabili esogene (risposta diversa dei Paesi alla fase recessiva) e a variabili endogene legate al diverso tessuto economico (PMI vs Big Corporation), nonché a prassi gestionali diverse (es. trattamento dei default immateriali) Altro fattore rilevante di differenziazione è legato a scelte metodologiche nella stima e applicazione dei parametri di rischio Copyright 2016 Accenture. All rights reserved. 4
5 Standard Error (%) Un studio recentemente pubblicato da parte del Comitato di Basilea richiama l opportunità di valutare interventi normativi atti a mitigare disomogeità ascrivibili più a differenze «practice-based» che di rischio Disomogeneità dei parametri di rischio: Overview 20% 15% 10% 5% 0% Mutui 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Variabilità dei modelli in fase di backtesting (*) SME Retail PD LGD EAD Volatilità RWA / Esposizione per asset class (*) Mutui SME Retail Rotative al dettaglio Rotative al dettaglio SME Corporate SME Corporate Lo studio del Comitato di Basilea mette in evidenza una buona capacità di fitting dei modelli di PD e maggiore variabilità dei risultati nel caso di LGD ed EAD in fase di backtesting, con una tendenza alla sovrastima Tali evidenze possono essere, in parte, attribuibili anche al fattore di downturn che, nel modello di PD è embedded nelle stime o effetto indotto della calibrazione Nei modelli di LGD / EAD è legato ad un add-on applicato a stime legate a periodi temporali limitati L europeizzazione dei parametri di rischio dovrà prevedere la revisione dei modelli con l obiettivo di favorirne la comparabilità e la corretta inclusione degli scenari economici Copyright 2016 Accenture. All rights reserved. (*) Elaborazioni Accenture dati da «RCAP Analysis of risk-weighted assets for credit risk in the banking book», Marzo
6 L analisi dei Pillar 3 dei principali players validati europei mostra valori di PD disomogenei tra Paesi anche in controtendenza con gli scenari macroeconomici propri Disomogeneità dei parametri di rischio: livelli di PD media PD media per ptf. Regolamentare Corporate (%)* 3,0 3,0 PD media per ptf. Regolamentare Retail (%)* 2,5 4,1 3,1 3,3 1,1 0,8 Esposizione v/pmi 1,5 2,3 2,3 2,9 2,0 2,5 2,0 Al netto di una metodologia statistica consolidata, possono esserci differenze in: Profondità storica delle informazioni e nell identificazione dei campioni di stima e del default Principali driver Anni di stima e validazione dei modelli diversi Adozione di filosofie di calibrazione diverse (PIT vs TTC) Diverse metodologie di identificazione della Central Tendency di calibrazione (storica vs prospettica) Esposizioni garantite da immobili Esposizioni non garantite da immobili Copyright 2016 Accenture. All rights reserved. 6 (*) Elaborazioni Accenture su dati pubblici
7 Anche i valori di LGD si attestano su livelli diversi sia cross Paese, sia confrontando i players italiani già validati all utilizzo dei modelli interni Disomogeneità dei parametri di rischio: livelli di LGD media 21 LGD media per ptf. Regolamentare Corporate (%)* LGD media per ptf. Regolamentare Retail (%)* Esposizione verso imprese (Altre imprese) Principali driver Approcci diversi nella stima della LGD (workout per le banche italiane, stima sulla componente unsecured per le banche estere) Prassi nazionali nelle procedure legali / recupero dei crediti in contenzioso e pre-contenzioso Approcci differenziati per il calcolo del tasso di attualizzazione Profondità storiche non sempre allineate e spesso non sufficienti per identificare tutti i flussi di cassa, con necessità di trattamento delle «incomplete workout» Diversa valutazione delle garanzie Fattore di downturn come add-on Trattamento delle cartolarizzazioni (intra / extra bilancio) Esposizioni garantite da immobili Esposizioni non garantite da immobili Copyright 2016 Accenture. All rights reserved. 7 (*) Elaborazioni Accenture su dati pubblici
8 I modelli di EAD mostrano differenze rilevanti, sebbene il panel sia limitato, considerando il ristretto numero di banche con modello di EAD validato Disomogeneità dei parametri di rischio: livelli di CCF medi 22 CCF medio Corporate (%)* CCF medio Retail (%)* Principali driver Differenti approcci di stima: fattore K (stima dell EAD relativa ai limiti di utilizzo) o CCF (stima dell EAD relativa al margine non utilizzato) Adozione di approcci diversi nella costruzione della popolazione di riferimento: coorti, a orizzonte fisso, a orizzonte variabile Approcci difformi nella identificazione dei floor e dei cap di applicazione Stime basate su serie storiche solitamente limitate senza un intero ciclo economico, cui si aggiunge un fattore di downturn come addon 32 Copyright 2016 Accenture. All rights reserved. 8 (*) Elaborazioni Accenture su dati pubblici
9 Agenda Contesto di riferimento Implicazioni normative e possibili azioni Indicazioni del Consultative Document Scoring e Filosofia di Calibrazione Storico vs Prospettico LGD «secured / unsecured» EAD 9
10 Lo scorso marzo il Comitato di Basilea ha pubblicato un nuovo Consultative Document che fornisce indicazioni su come intervenire su ambiti specifici di modeling Indicazioni del Consultative Document Cambio perimetro NO IRB: Corporate attivo >50bln, Banche, Altre Ist. Fin, Equities; NO AIRB: Corporate attivo <50bln e fatturato >200M Implicazioni Revisione logiche segmentazione per Corporate Ridefinizione perimetro di applicazione Possibili ripercussioni nel calcolo coverage ratio (laddove i portafogli LDP siano rilevanti) Impatti operativi Impatti patrimoniali Principali indicazioni Calibrazione PD Rafforzamento logica di stabilità dei rating nel tempo Focus slide LGD Stima LGD in ottica «secured / unsecured» Focus slide 13 Revisione logiche di calcolo degli anchor point Almeno 10 anni di storia di default Approcci che garantiscano maggiore stabilità Identificazione effetto di stagionalità ai fini di costruzione di una variabile ad hoc Necessità di identificare preventivamente la quota di esposizione garantita/ non garantita Criticità nell identificazione dei movimenti da recupero da garanzia Revisione logiche di applicazione del modello EAD Adozione di logica di stima a orizzonte fisso e nuovo perimetro di stima Focus slide 14 Revisione perimetro di stima (e applicazione) Revisione logiche di costruzione della popolazione attraverso l utilizzo di una logica a orizzonte fisso Tra le novità introdotte dal Consultation Paper, rilevante è anche la revisione dei floor in applicazione Copyright 2016 Accenture. All rights reserved. Legenda = Impatto elevato Impatto medio 10
11 La tendenza del Regulator, come confermato dal recente Consultation Paper, è di aumentare l enfasi sulla calibrazione per la stima delle PDs in funzione del modello di rating sottostante Scoring e Filosofia di Calibrazione PIT TTC Sviluppo componente di «ranking» Scoring Stima delle PD Probabilità di default Tasso di migrazione Alto Basso Orizzonte temporale (1 anno, multi - anno) Periodo di osservazione (3 mesi, 12 mesi) Natura variabili indipendenti (andamentale vs bilancio) Struttura variabili indipendenti (ultimo dato, la media dei dati) Definizione di default Inclusione di variabili macroeconomiche nelle PD stimate Scelta portafoglio calibrazione (ultimo anno del campione di stima, anni recenti) Scelta periodo «Long Run» e calcolo Central Tendency Stabilità Rating Volatilità PD stimata Volatilità tasso default Basso Alto Basso Alto Basso Alto Approccio di stima del modello e ruolo componente judgemental Correlazione Basso Alto L approccio di calibrazione, nel non alterare la rischiosità «stimata» di un portafoglio, deve renderla nel contempo non volatile e stabile, anche con l obiettivo di contenere i fenomeni di migrazioni tra classi Copyright 2016 Accenture. All rights reserved. 11
12 Variazione PIL L evoluzione verso approcci sempre più «forward looking» richiede un abbandono graduale di metodologie di calibrazione che ancorano le PDs a tassi di default storici a favore di logiche di tipo prospettico Storico vs Prospettico La Central Tendency (CT) è calcolata come media (semplice o ponderata) di lungo periodo dei tassi di default osservati, eventualmente corretta per tener conto di discontinuità temporali In assenza di dati interni sufficienti, è possibile ricorrere a tecniche di ricostruzione basata su dati esterni* Risulta fondamentale definire l arco temporale su cui calcolare la Long Run e definire correttamente il ciclo economico di riferimento 6,0% 4,5% 3,0% 1,5% 0,0% -1,5% -3,0% -4,5% Approccio storico Variazione Annuale % PIL Approccio prospettico L approccio prospettico consente di legare in maniera diretta le grandezze macroeconomiche al tasso di default medio Si può ricorrere a una regressione logistica del tipo: TD t log( ) = α + β Y 1 TD t j t in cui Y _(t j) rappresenta un set di variabili macroeconomiche (e.g. PIL o sue variazioni), eventualmente ritardate di uno o più periodi L output è una stima periodale della PD media di portafoglio PD _t; tale valore potrebbe essere successivamente aggregato in modo da ottenere una stima multiperiodale di portafoglio Presuppone un analisi preliminare per determinare il miglior lag temporale da introdurre nelle variabili esplicative La practice e gli ultimi documenti EBA/Comitato di Basilea si concentrano sull identificazione del periodo di «long run», da non intendersi solo come storica, ma che possa includere anche scenari prospettici in coerenza con la nuova normativa di impariment Copyright 2016 Accenture. All rights reserved. (*) Consultation Paper EBA Novembre 2014, Consultation Paper Comitato Basilea Marzo
13 Fonte informativa Approcci \ L adozione di una logica «secured/unsecured» permette di catturare il reale contributo del recupero della garanzia e richiede un evoluzione nella metodologia e specifiche informazioni sulle garanzie LGD «secured / unsecured» AS IS TO BE Dummy presenza/ assenza garanzie Correttivi judgemental per determinare coverage/ LGD LGD per «assets» a garanzia Approcci inferenziali Blanco LGD Quota coperta non disponibile Quota coperta disponibile in applicazione Quota coperta disponibile in serie storica Mapping garanzie/ recuperi (fonte esterna) Mapping garanzie/ recuperi (movimenti analitici) Movimenti Importo Causale Tipo Data riferimento Flag recupero da garanzia Descrizione Flag contabile/ extracontabile Valore di realizzo garanzia Garanzie Macro tipologia Importo nominale Presenza/ assenza Valore di mercato Importo gravame Data di riferimento del valore/ valutazione La LGD è un parametro con forte impatto economico. Al fine di limitare le variazioni derivanti da un differente approccio metodologico sarà necessario dotarsi di base dati solide, con un fattivo coinvolgimento delle divisioni addette al workout Copyright 2016 Accenture. All rights reserved. 13
14 Modelli interni di EAD, nel nuovo framework normativo europeo, avranno impatti economico/patrimoniali derivanti dalle logiche di costruzione della popolazione e dall esclusione dei prodotti con CCF normativo pari al 100% Exposure At Default La stima dei CCF dovrà tenere conto delle dinamiche di utilizzo 12 mesi antecedenti il default t 4 CCF 2 Default t 3 CCF 3 t 2 CCF 1 Default t 1 Periodo di osservazione Default CCF 4 t 0 Default Il perimetro su cui stimare i CCF non dovrà tener conto dei margini sui prodotti che attualmente ricevono un CCF normativo pari a 100% Trattamenti della variabile target mediante: Utilizzo dati che riflettono prodotto, cliente e prassi gestionali Eliminazione dei casi limite con margine nullo Nessun limite superiore alla distribuzione dei CCF, in modo da includere interessi di mora e sconfini Principali implicazioni Necessità di adeguare le architetture dati per l identificazione delle esposizioni La costruzione della popolazione necessita di cicli annuali completi L orizzonte fisso garantirà stime maggiormente omogenee e non affette da fenomeni di stagionalità, a discapito degli impatti economici derivanti dall adozione di un modello di EAD interno La variazione del perimetro richiederà la «ricalibrazione» dei modelli gia validati o in fase di realizzazione L adozione di un floor richiede la revisione dei modelli, nel caso in cui non fossero stati adottati, a discapito di un innalzamento dei valori medi Nell ultimo anno banche validate o in corso di validazione hanno avviato un percorso di stima di modelli di EAD sia per portafogli Retail sia Corporate ed è pertanto imprescindibile identificare immediatamente i gap metodologici delle soluzioni intraprese, nonché valutare i possibili impatti sia in termini operativi sia patrimoniali Copyright 2016 Accenture. All rights reserved. 14
15 Conclusioni e prossime sfide Ultimata la consultazione si attiveranno i passaggi volti al consolidamento del nuovo framework normativo sul Credit Risk Modeling Per gestire al meglio il percorso di cambiamento risulterà cruciale una attenta ricognizione interna dei propri sistemi di rating interno (dai dati ai modelli) in modo da identificare gli ambiti maggiormente impattati e pianificarne gli interventi Anche al fine di agevolare il confronto con il Regulator ed anticipare al meglio eventuali riflessioni, crescente attenzione dovrà essere posta ad un coinvolgimento attivo e indipendente dell unità di Convalida Interna Copyright 2016 Accenture. All rights reserved. 15
16 GRAZIE PER L ATTENZIONE Contatti: Giovanni Gandini giovanni.gandini@accenture.com Stefano Bonini stefano.bonini@accenture.com Copyright 2016 Accenture. All rights reserved. 16
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