Università degli Studi di Foggia A.A. 2014/2014 Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di laurea in: Scienze delle Attività Motorie e Sportive

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Università degli Studi di Foggia A.A. 2014/2014 Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di laurea in: Scienze delle Attività Motorie e Sportive Insegnamento di: Codice Insegnamento Sem Ore CFU M-EDF/02 Teoria Tecnica e Didattica degli Sport Individuali 1 /2 140 14 Prof. Domenico Di Molfetta Obiettivi del corso di teoria Negli sport individuali gli atleti possono esprimersi mediante il confronto diretto o attraverso il conseguimento di una performance. Per raggiungere questi obiettivi i tecnici devono saper dirigere una preparazione strutturata e sistematica che va dall apprendimento della tecnica sportiva delle varie discipline allo sviluppo delle capacità fisiche condizionali ad esse correlate. Obiettivo del corso è di portare gli allievi alla capacità di analizzare le discipline sportive per giungere alla definizione dei relativi modelli di prestazione. I prerequisiti necessari per una proficua frequenza del corso sono acquisibili dallo studio della Fisiologia dello Sport e della Teoria del Movimento. Il corso è, a sua volta, propedeutico e complementare allo studio della Teoria e Metodologia dell Allenamento, dei Sistemi di Valutazione delle Attività Motorie. OBIETTIVI FORMATIVI: Individuare i fondamentali comuni ai diversi sport per trarne i principi di riferimento teorici, tecnici e didattici. Individuare e distinguere le caratteristiche trasversali degli sport individuali. Individuare e distinguere le metodologie didattiche degli sport individuali. Distinguere i diversi metodi di valutazione per ogni singola disciplina. Progettare ed organizzare un percorso didattico relativo a sport individuali dall atleta di medio livello a quello d alto livello. Saper organizzare programmare l allenamento. Avvalersi delle conoscenze degli altri insegnamenti per supportare la teoria e la didattica degli sport individuali. CONTENUTI: Tappe dello sviluppo tecnico-didattico dei gesti fondamentali o di base. Differenziazioni dei diversi aspetti del gesto tecnico in ordine all attività: Programmazione e valutazione del gesto tecnico sportivo. Progettazione e percorsi didattici per gli sport individuali. Organizzazione delle diverse discipline e protocolli di lavoro individuale per atleti di diversa qualificazione. OBBLIGHI DI FREQUENZA: Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% del monte orario previsto. MODALITÀ DI VERIFICA: Intermedia: eventuale prova scritta (questionari a scelta multipla o differenziati) e pratica. Finale: orale o scritto comprensivo delle tematiche svolte in teoria e nei moduli.

Prof. Domenico Di Molfetta Università degli Studi di Foggia A.A. 2014/2014 Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di laurea in: Scienze delle Attività Motorie e Sportive INSEGNAMENTO di Teoria, tecnica e didattica degli sport individuali Premessa: Il Corso sarà articolato con insegnamento teorico e pratico (ATLETICA LEGGERA, ATTREZZISTICA, RITMICA, ATTIVITA IN AMBIENTYE ACQUATICO, i programmi di studio di tali insegnamenti completano e fanno parte integrante del presente programma teorico) Obiettivi: definire i fondamenti epistemologici degli sport individuali; distinguere i modelli di prestazione sportiva; applicare le metodologie d insegnamento distinte per fasce d età; progettare percorsi didattici per gli sport più rappresentativi. Prove in itinere: prove scritte con risposte a scelta multipla; prove teorico-pratiche per ciascun modulo pratico Prova d esame: prova orale; discussione di un eventuale elaborato. Le valutazioni ottenute nei moduli concorrono alla definizione del VOTO d ESAME ed alla assegnazione dei relativi crediti TEORIA PROGRAMMA 1) Concetto di tecnica sportiva Preparazione fisica generale e preparazione fisica speciale Elementi della tecnica sportiva Efficienza della tecnica Terminologia tecnica Elementi di biomeccanica nella tecnica del gesto sportivo 2) Capacità coordinative negli sport individuali Definizioni di Capacità coordinative Le classificazioni in capacità coordinative generali o speciali e loro influenza Il ruolo della percezione ambientale nelle capacità coordinative metodi per l allenamento delle capacità coordinative 3) La resistenza negli sport individuali Aspetti psicologici delle motivazioni agli sport di resistenza Implicazioni biologiche e sviluppo della resistenza Classificazione della resistenza ed implicazioni biologiche 4) La seduta di allenamento e i suoi contenuti: Classificazione delle sedute I contenuti: riscaldamento, lavoro in circuiti, potenziamento L atmosfera didattica, il feedbak nella correzione Principi generali dell allenamento 5) La supercompensazione Il carico fisico Carichi di allenamento e cicli di lavoro 6) Breve richiamo sulle fonti energetiche: Realizzazione dei movimenti e Contrazione muscolare Meccanismi energetici e risintesi dell ATP Evoluzione delle teorie sui meccanismi energetici 7) La Forza Aspetti meccanici ed aspetti fisiologici della forza

Vari tipi di forza Lo sviluppo della forza e le sue fasi sensibili 8) La rapidità e velocità Il tempo di latenza, La frequenza, La velocità di spostamento La velocità negli sport ciclici La velocità nei movimenti aciclici 9) Mobilità articolare e flessibilità: Sviluppo e mantenimento della mobilità La mobilità delle diverse articolazioni 10) Cenni sugli aspetti riguardanti la verifica Significato e scopi della valutazione Le osservazioni sul lavoro I test: caratteristiche generali; approccio normativo La analisi dei risultati, i percentili 12 Peculiarità degli sport presi in considerazione, esempi di allenamento approfondimenti della tecnica

Programma ATLETICA LEGGERA PRATICA o Esercitazioni per l'apprendimento della tecnica di corsa. o Le staffette: regole e tecnica di cambio. o Esercitazioni con gli ostacoli e tecnica di passaggio. o Tecnica della partenza dai blocchi per le gare di velocità. o La marcia :tecnica e utilizzo come mezzo di allenamento. o Esercitazioni per l'apprendimento della tecnica del salto in alto. o Esercitazioni per l'apprendimento della tecnica dei salti in estensione(lungo e triplo). o La poli concorrenza come valido mezzo di allenamento. o Il lancio del giavellotto:esercitazioni per l'apprendimento della tecnica di base. o Il vortex : allenamento propedeutico al lancio del giavellotto. o Nella prima valutazione gli studenti saranno valutati su un circuito che comprende l'effettuazione di o esercizi tecnici della corsa, una partenza dai blocchi e una prova di corsa con passaggi centrali o di quattro ostacoli. o Nella seconda valutazione gli studenti saranno valutati sulle prove di velocità corta, salto in lungo, o lancio del vortex e staffetta 4x100.

Programma ATTREZZISTICA- PRATICA Conoscenza della materia e attrezzi in uso Teoria sulle assistenze dirette ed indirette Codice dei punteggi Elementi di biomeccanica applicata all attrezzistica Potenziamento ed allenamenti specifici 1. SUOLO: rotolamenti vari capovolta avanti capovolta dietro tuffo tuffo e capovolta verticale verticale e capovolta capovolta e verticale ruota rondata propedeutici ed assistenza per ogni tecnica SALTI ARTISTICI 2. CAVALLO VOLTEGGIO: fasi di volo framezzo flesso framezzo teso 3. PARALLELE SIMMETRICHE oscillazioni ritte e brachiali,capovolta,sedute slancio appoggio,uscita semplice dietro e avanti 4. PARALLELE ASIMMETRICHE Entrata Sottoentrata capovolta bascule Giro addominale uscita 5 TRAVE Contatto, primi passi e sensibilizzazioni. Componente artistica ed acrobatica. Esercizi di confidenza, posizioni fondamentali ecombinazioni. Entrate uscite

Programma ATTIVITÀ MOTORIA IN AMBIENTE ACQUATICO CULTURA DELL ACQUA: l uomo e l acqua; aspetti educativi dell attività in acqua; schemi motori terrestri e schemi motori acquatici; evoluzione dei comportamenti acquatici; sviluppo della sensopercezione; multilateralità; costruzione di abilità motorie negli sport (nuoto, salvamento, sincro, pallanuoto). PROCESSO DI COSTRUZIONE DEL NUOTATORE: passaggi obbligati; ambientamento e acquaticità; galleggiamenti, spostamenti e scivolamenti; postura e propulsione. TECNICA E DIDATTICA RELATIVA ALLE QUATTRO NUOTATE. - Stile libero:posizione del corpo in acqua, movimento arti superiori, respirazione, movimento arti inferiori, rapporto braccia-gambe, coordinazione, distanze di gara, regolamenti FIN. - Rana: posizione del corpo in acqua, movimento arti superiori, respirazione, movimento arti inferiori, rapporto braccia-gambe, coordinazione, distanze di gara, regolamenti FIN. - Dorso: posizione del corpo in acqua, movimento arti superiori, respirazione, movimento arti inferiori, rapporto braccia-gambe, coordinazione, distanze di gara, regolamenti FIN. - Delfino posizione del corpo in acqua, movimento arti superiori, respirazione, movimento arti inferiori, rapporto braccia-gambe, coordinazione, distanze di gara, regolamenti FIN. ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA NATATORIA: aspetti organizzativi; sicurezza in piscina; figura e ruolo dell istruttore;organizzazione di una singola lezione; organizzazione del corso di scuola nuoto, differenziazioni didattiche. ALTRI MODI DI NUOTARE: il trudgen, la farfalla, la rana subacquea, il side stroke e over. IL SALVAMENTO:il nuoto al servizio della sicurezza. Il NUOTO SINCRONIZZATO: adattamento delle nuotate classiche: elementi di base. LA PALLANUOTO: valenza educativa di un attività ludica in acqua. GINNASTICA IN ACQUA: obiettivi e benefici. PROPOSTE DI ATTIVITA IN ACQUA PER UTENZE SPECIALI: prima infanzia, terza età, gestanti, diversamente abili

* nel modulo di M-EDF/02 Teoria Tecnica e Didattica degli Sport Individuali 1 /2 anno 140 ore - 14cfu, sono inserite n 6 ore di teoria di nuoto ove vengono trattati i seguenti argomenti specifici: - cultura dell acqua; - aspetti tecnici delle nuotate. OBIETTIVI DELL INSEGNAMENTO: Comprendere gli effetti fisici dell acqua; Condurre una lezione di un attività acquatica per le diverse fasce di età; Progettare un percorso didattico; Essere in grado di utilizzare le metodologie, i mezzi, e i fini didattici necessari per l apprendimento delle abilità acquatiche per le diverse fasce di età e per le diverse utenze; Conoscere gli elementi di base della teoria dell allenamento applicata al nuoto; Conoscere le nuotate del salvamento, di avvicinamento e le tecniche di recupero; Conoscere gli elementi di base per il primo soccorso acquatico Conoscere gli elementi fondamentali del sincronizzato e della pallanuoto; RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI: Utilizzo della terminologia specifica appropriata; Conoscenza e competenza delle attività acquatiche; Comprensione del ruolo e della figura dell istruttore/educatore di nuoto; Capacità di saper organizzare e programmare corsi di nuoto per le diverse fasce di età; MODALITA DI VERIFICA DELL APPRENDIMENTO: Valutazione in ingresso e in uscita delle capacità natatorie; Valutazione della partecipazione attiva alle lezioni dell insegnamento; Valutazione orale sugli argomenti trattati nel programma. Programma RITMICA - PRATICA OBIETTIVI GENERALI Obiettivi. Conoscenze di base della materia- saperi specifici e trasferibili del ritmo Obiettivi specifici. Educazione al ritmo Tempo e sua suddivisione Passi ritmici Corpo libero Spostamenti nello spazio Il corpo in posizione statica e dinamica Elementi coordinativi di base assi e piani

Applicazioni e combinazioni vari elementi Piccoli attrezzi Esercizi di riporto Attrezzo come mezzo per lo studio del ritmo Tecnica di base dei piccoli attrezzi Combinazione degli elementi Attrezzo e impostazione attivià collettiva Attività collettiva Coppia e terziglia Corpo spazio piccoli attrezzi Ricevimento degli studenti presso sede corso di Laurea il martedi possibilmente concordando gli appuntamenti alla mail moldigiga@gmail.com TESTI CONSIGLIATI: TITOLO AUTORE CASA EDITRICE INTRODUZIONE ALLA TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO YURIJ VERCHOSHANSCKIJ CONI SCUOLA DELLO SPORT ROMA 2001 LA PREPARAZIONE FISICO SPECIALE LA MODERNA PROGRAMMAZIONE DELL ALLENAMENTO SPORTIVO L ALLENAMENTO OTTIMALE LA FORZA MUSCOLARE: ASPETTI FISIOLOGICI ED APPLICAZIONI PRATICHE YURIJ VERCHOSHANSCKIJ YURIJ VERCHOSHANSCKIJ JURGEN WEINECK CARMELO BOSCO CONI SCUOLA DELLO SPORT ROMA 2001 CONI SCUOLA DELLO SPORT ROMA 2001 CALZETI E MARIUCCI SOCIETA STAMPA SPORTIVA -ROMA APPROFONDIMENTI BIBLIOGRAFICI Di molfetta D. Silvaggi N.- LA VALUTAZIONE DELLA FORZA MUSCOLARE - Pubblicato Da Atletica Studi- C.S.R. Fidal Roma - N 2-- 2004- Di molfetta D. Silvaggi N.- LA FORZA MUSCOLARE:ASPETTI SULLA NEUROFISIOLOGIA MUSCOLARE - Pubblicato Da Atletica Studi- C.S.R. Fidal Roma - N 1-- 2004- Di molfetta D. Silvaggi N.- LA FORZA MUSCOLARE: METODI DI SVILUPPO DELLA FORZA, L ALLENAMENTO DELLA FORZA MASSIMALE ED ESPLOSIVA -Pubblicato Da Atletica Studi- C.S.R. Fidal Roma - N 1-- 2004- Di molfetta-aa.vv.- Il Manuale Dell allenatore- volumi 1-2 -3- Pubblicato Da Atletica Studi- C.S.R. Fidal Roma - supplementi 2002

Di molfetta-aa.vv.- Il Manuale Dell istruttore- seconda edizione. Pubblicato Da Atletica Studi- C.S.R. Fidal Roma - supplemento 1999. D. Di molfetta. - monografia - Il Lancio Del Giavellotto :tecnica metodologia e didattica - Pubblicato Da Atletica Studi- C.S.R. Fidal Roma - - supplemento 1995. Di molfetta-aa.vv.- STUDI E RICERCHE IN SCIENZE DELLE ATTIVITA MOTORIE E SPORTIVE: Nuovi orientamenti nell allenamento d alto livello, aspetti metodologici ed esperienze pratiche -Edizioni Pensa Multimedia- 2004 pp.gg. 163-174 AA.VV. Mondo Nuoto ed. Calzetti e Mariucci. Docenti Federali F.I.N. Manuale per Allievo Istruttore di Nuoto ed. Multimedia Sport Service. Docenti Federali F.I.N. Manuale per Istruttore di Base ed. Multimedia Sport Service. M.Andolfi e M. Parigiani Scuola Nuoto, esperienze dal bordo vasca ed. Zanichelli. Docenti Federali F.I.N. Tecniche di Salvamento- Manuale per Assistenti Bagnanti FIN Sez. Salv. Docenti Federali F.I.N Cultura e Sicurezza in Acquatica - Fin Sezione Salvamento IL DOCENTE PROF. DOMENICO DI MOLFETTA