Media come piattaforme a due versanti



Documenti analoghi
Indagine conoscitiva sul settore dei servizi internet e sulla pubblicità online

Nel futuro c è l ebook e non solo

Fare business sul web: 5 regole fondamentali per le PMI

L EVOLUZIONE DELL'AUDIENCE ONLINE E IL VALORE DEL MOBILE

IAB Forum 25 novembre 2014 L EVOLUZIONE DELL'AUDIENCE ONLINE E IL VALORE DEL MOBILE. Enrico Gasperini Presidente di Audiweb

RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI DEL GRUPPO ESPRESSO AL 30 GIUGNO 2015

Audiweb pubblica i dati della mobile e total digital audience del mese di aprile 2014

Politiche Sanitarie Comparate Lezione 3

I mercati a due versanti

utenti inserzionisti aziende L utente L inserzionista Servizi business per le aziende

CORSO DI WEB MARKETING E SCRITTURA SUL WEB

Audiweb pubblica i dati della total digital audience del mese di gennaio 2015

semplice, potente, vicino a te

Media Monthly Report. Giugno 2009

Come realizzare campagne di branding online attraverso le nuove piattaforme di marketing digitale e aumentare la visibilità del tuo brand

Casa.it Innovazione e cultura come volano del Real Estate

COMUNICATO STAMPA PRICE SENSITIVE AI SENSI DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA E DEL REGOLAMENTO CONSOB

Andare oltre a Google. Le informazioni sulle imprese

SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA

Audiweb pubblica i dati della total digital audience del mese di giugno 2015

Misurare il digitale - Enrico Gasperini, Presidente Audiweb

martedì 17 aprile 12 1

Tipologie e strategie di traffico.

GUIDA ALLA RILEVANZA

Approfondimento su Schengen

L evoluzione dell audience online. Enrico Gasperini Presidente Audiweb

real estate next indagine di idealista.it sul rapporto tra gli operatori immobiliari e la tecnologia digitale 25 febbraio 2014

Il consumatore italiano e la multicanalità: scene da un matrimonio? Cetti Galante, The Nielsen Company

MONDADORI PERIODICI DOTT. FRANCESCO BARBARO

Marco Muraglia. Presidente Audiweb

Il sistema monetario

GRUPPO EDITORIALE L ESPRESSO

La Stampa in Italia ( )

Workshop Nielsen. TV+Web: l'analisi dell'audience cross-mediale

Casi concreti PREMESSA casi concreti completa e dettagliata documentazione nessun caso concreto riportato è descritto più di una volta

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato

Il Nuovo Affaritaliani.it Milano, 12 Novembre 20114

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONOSCI I TUOI CLIENTI?

Audizione sulla Legge annuale per il mercato e la concorrenza A.S X Commissione Industria, commercio e turismo Senato della Repubblica 18

Internet e social media per far crescere la tua impresa

Audiweb pubblica i dati della total digital audience del mese di ottobre 2015

Vuoi aumentare le tue vendite?

COMUNICATO STAMPA PRICE SENSITIVE AI SENSI DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA E DEL REGOLAMENTO CONSOB

Il funzionamento di prezzipazzi, registrazione e meccanismi

Onere fiscale elevato in Svizzera

Attività federale di marketing

CORSO DI WEB MARKETING E SCRITTURA SUL WEB PER TRADUTTORI

Offerta Televisiva. Generalità

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Audiweb pubblica i dati della total digital audience del mese di novembre 2014

L e-commerce come strumento per le aziende italiane. Associazione Italiana del Commercio Elettronico

Audiweb pubblica i dati della total digital audience del mese di dicembre 2014

In commercio il coupon è un biglietto o un documento che può essere scambiato per uno sconto all atto dell acquisto di un prodotto/servizio.

SINTESI DATI DELLA TOTAL DIGITAL AUDIENCE DI Giugno 2015

Listino 2012/

I fondi. Conoscerli di più per investire meglio. Ottobre Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne

Il nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani. Direttamente dal produttore al consumatore

CONOSCI I TUOI CLIENTI?

La tv digitale: innovazione ed economia

Controversia sui dividendi. dott. Matteo Rossi

CAR SHARING cos è e perché serve a Trieste

LE NUOVE OPPORTUNITA PER IL

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Listino 2012/

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI

Analisi dell evoluzione dell informazione online in Italia

Belowthebiz idee in rete

IAB Forum 2014: Audiweb presenta i dati sull evoluzione dell'audience online

Audiweb pubblica i dati della total digital audience del mese di ottobre 2015

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO?

I documenti di Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2

I social network. Intanto sfatiamo subito un po di miti: La sola pubblicità sui social non porta a grandi risultati. Non esiste il miracolo

IAB Seminar Mobile presenta i trend dello scenario internet in Italia e illustra il programma di sviluppo Audiweb 2.0

Il Video Advertising in Italia: fruizione, numeri e proiezioni

Audiweb pubblica i dati della total digital audience del mese di marzo 2015

REGOLAMENTO, DISCLAIMER e MANLEVA della CITTA ideale

La prima pagina uno schema fisso La testata manchette

Nuovi Media, strumenti di condivisione. Prof. Roberto Maldacea

Introduzione. Fonte: European Energy & Transport - Trends to 2030

Le forme di promozione nei mercati esteri. Michela Floris

25.05 INTERNET E NOI

Su di noi TRIG SOCIAL

LA PIATTAFORMA PER IL PERSONAL BUSINESS

Dalla Calabria al Mondo

Artigiani di Podcast. Lezione del 8 febbraio Fabio P. Corti

Studio JAMES. Come i giovani utilizzano i media digitali

Fabio Vaccarono Quotidiani economico finanziari Carta/ Web

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

L individuazione del lock-in

Internet e il World Wide Web. Informatica di Base A -- Rossano Gaeta 1

LE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS NEL SETTORE DELL ABBIGLIAMENTO INDIANO

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

Mercati finanziari e valore degli investimenti

Luciano Camagni. Condirettore Generale Credito Valtellinese

IL SUO NOME SEMPRE IN PRIMO PIANO Aderendo ad uno dei nostri prodotti/servizi il suo nome sarà sempre in evidenza e nelle prime posizioni;

Audiweb pubblica i dati di audience del mese di giugno 2011 e i risultati della Ricerca di Base sulla diffusione dell'online in Italia

S earche ngineo ptimization

Acquista in sicurezza online Contratti a distanza - aggiornamento normativa di riferimento

Transcript:

Elena Argentesi e Lapo Filistrucchi Media come piattaforme a due versanti

Di cosa parleremo Media come piattaforme Perché piattaforme? Cosa caratterizza una piattaforma? Perché i media non sono molto diversi da una discoteca? Chi paga i prodotti/servizi di una piattaforma? Diversi modelli di business nei media I quotidiani La guerra di prezzo in Gran Bretagna negli anni 90 La free press I mercati radiotelevisivi (La riforma francese: TV pubblica senza pubblicità) I quotidiani online

Perché una piattaforma? Perché offre un luogo di interazione tra l inserzionista pubblicitario e il lettore/spettatore/ascoltatore/navigatore Impresa Media Prezzo per il contenuto lettori/ spettatori/ ascoltatori contenuto Prezzo per la spazio pubblicità pubblicitario Messaggio pubblicitario inserzionisti pubblicitari

Un mercato a due versanti È un mercato dove le imprese : agiscono come piattaforme offrono due prodotti a due gruppi di clienti diversi e riconoscono che la domanda di un gruppo dipende dalla domanda dell altro gruppo e viceversa mentre i clienti quando scelgono il prodotto non si curano dell effetto che la loro scelta avrà un effetto sui clienti dell altro gruppo Quindi, per un economista, una piattaforma è un tipo particolare di impresa multi-prodotto è diversa da un impresa che vende prodotti complementari

Perché i media sono simili ad una discoteca? Oltre alle imprese media, altri esempi di piattaforme sono: Le carte di pagamento come American Express (clienti e negozi) I sistemi operativi come Windows (utenti di computer e sviluppatori di programmi) Le case d asta come Sotheby s (venditori e acquirenti) I mercati virtuali come Ebay (venditori e acquirenti) Le discoteche (uomini e donne)

Chi paga di più in un mercato normale? In generale in un mercato, il prezzo che un impresa può fare per il proprio prodotto dipende dall elasticità della domanda, cioè da quanto i consumatori reagiscono ad un aumento di prezzo. Se reagiscono molto (elasticità alta), allora il prezzo sarà basso; viceversa, se reagiscono poco (elasticità bassa), allora il prezzo sarà alto. Un prodotto, a parità di costo di produzione e distribuzione, può quindi essere venduto da una stessa impresa ad un prezzo diverso in mercati diversi o a gruppi di consumatori diversi.

Chi paga di più in un mercato a due versanti? Questo vale anche in un mercato a due versanti Su ogni lato il prezzo dipende da quanto i consumatori reagiscono ad un aumento di prezzo del prodotto a cui sono interessati (elasticità della domanda) Ma non solo Il prezzo dipende anche da quanto i clienti da un lato sono interessati a quelli dall altro lato (effetto di rete indiretto) In generale, se i consumatori dai due lati reagiscono in modo uguale ad un aumento di prezzo del prodotto a cui sono interessati (uguale elasticità della domanda al prezzo), allora il gruppo di consumatori maggiormente interessato all altro pagherà di più Può così capitare che uno dei due gruppi di consumatori non paghi.

Media: diversi modelli di business Tra i media osserviamo diversi modelli di business: 1. Entrambi i lati a pagamento: giornali, pay TV 2. L audience non paga: giornali gratuiti, internet, TV commerciale, radio 3. Finanziamento pubblico (canone, contributi all editoria) Da cosa dipende la scelta del modello di business? a) dalle caratteristiche della domanda (elasticità, effetti di rete) b) dalla tecnologia c) dagli interventi legislativi

Una guerra di prezzo All inizio degli anni 90 in Gran Bretagna il prezzo dei quotidiani di qualità era abbastanza stabile: il Times, l Independent e il Guardian costavano 45p e il Daily Telegraph 48p Il 6 settembre 1993 il Times abbassò il prezzo da 45p a 30p Il 12 ottobre 1993 l Independent alzò il prezzo da 45p a 50p Il 23 giugno 1994 l Independent apparve in offerta a 20p e il direttore scrisse in prima pagina Restiamo dediti ad un giornalismo della più alta qualità. I lettori capiranno che questo non può costare poco. Il 23 giugno 1994 il Daily Telegraph passò da 48p a 30p Il 24 giugno 1994 il Times passò da 30p a 20p. Il 1 agosto 1994 l Independent passò da 50p a 30p. Dal luglio 1995 i prezzi ripresero a salire.

I prezzi dei quotidiani reapri_guardian -.55 1.45 reapri_times.2.25.3.35.4.45 1990m1 1992m1 1994m1 1996m1 1998m1 2000m1 months reapri_independent.3.35.4.45.5 reapri_daily_telegraph.3.35.4.45.5 1990m1 1992m1 1994m1 1996m1 1998m1 2000m1 months 1990m1 1992m1 1994m1 1996m1 1998m1 2000m1 months 1990m1 1992m1 1994m1 1996m1 1998m1 2000m1 months

Un attacco all Independent Independent? L Indipendent sosteneva di essere vittima di un tentativo da parte del Times di estrometterlo dal mercato in quanto l abbassamento del prezzo del Times prima a 30p e poi a 20p equivaleva ad una perdita per il Times di 18m e di 30m all anno rispettivamente. Secondo l Independent, il Times poteva permettersi una tale perdita solo perché il gruppo di Murdoch aveva maggiori disponibilità finanziarie.

Il margine di profitto del Times pcprofits_times_ter 0.2.4.6.8 1 1990m1 1992m1 1994m1 1996m1 1998m1 2000m1 months Fonte: elaborazione su dati Nielsen Media Research UK e ABC UK

I profitti del Times varprofits_times_ter 200000 400000 600000 800000 1000000 1990m1 1992m1 1994m1 1996m1 1998m1 2000m1 months Fonte: elaborazione su dati Nielsen Media Research UK e ABC UK

I profitti dell Independent varprofits_independent_ter 150000 200000 250000 300000 350000 400000 1990m1 1992m1 1994m1 1996m1 1998m1 2000m1 months Fonte: elaborazione su dati Nielsen Media Research UK e ABC UK

Le vendite dei giornali 200000 400000 600000 80000010000001200000 1990m1 1992m1 1994m1 1996m1 1998m1 2000m1 months reacir_guardian reacir_times reacir_independent reacir_daily_telegraph Fonte: ABC UK

Gli spazi pubblicitari 0 200 400 600 800 1990m1 1992m1 1994m1 1996m1 1998m1 2000m1 months advvol_guardian advvol_times advvol_independent advvol_daily_telegraph Fonte: NMR UK

I prezzi della pubblicità 10000 20000 30000 40000 1990m1 1992m1 1994m1 1996m1 1998m1 2000m1 months advpri_guardian advpri_times advpri_independent advpri_daily_telegraph Fonte: NMR UK

Gli spazi pubblicitari 0 200 400 600 800 1990m1 1992m1 1994m1 1996m1 1998m1 2000m1 months advvol_guardian advvol_times advvol_independent advvol_daily_telegraph Fonte: NMR UK

Percentuale ricavi da vendita copie.2.4.6.8 1990m1 1992m1 1994m1 1996m1 1998m1 2000m1 months percrearev_guardian percrearev_independent percrearev_times percrearev_daily_telegraph Fonte: elaborazione su dati NMR UK e ABC-UK Forse Murdoch aveva solo capito prima di altri che, data la crescita del mercato pubblicitario sui quotidiani, era ottimale un mix di finanziamento diverso.

Quotidiani: ricavi da pubblicità e da vendite (2008) Pubblicità % Vendite % Belgio 56,1 43,9 Canada 76,7 23,3 Danimarca 38,0 62,0 Germania 52,9 47,1 Irlanda 65,0 35,0 Italia 51,7 48,3 Norvegia 51,4 48,6 Olanda 45,3 54,7 Regno Unito 51,2 48,8 Spagna 53,4 46,6 Svezia 53,0 47,0 USA (2006) 80,1 19,9 2009: pubblicità 48,3% vendite 51,7% Fonte: FIEG su dati WAN, World Press Trends 2009.

I quotidiani gratuiti Il mix ottimale di finanziamento può anche prevedere che un lato non paghi. I quotidiani gratuiti sono un prodotto differenziato rispetto ai quotidiani tradizionali: A. Lato dell offerta Diversa qualità dell informazione (articoli più brevi, news, no approfondimento) Diversi canali distributivi Staff editoriale molto ridotto (1/10 dello staff editoriale dei quotidiani a pagamento) Outsourcing della stampa

Copie di quotidiani a pagamento e gratuiti diffuse per 1000 abitanti adulti A pagamento Gratuiti Giappone 624,1 0,8 Norvegia 580,3 - Finlandia 491,0 45,7 Svezia 449,0 152,5 Svizzera 354,6 221,3 Austria 344,8 83,4 Regno Unito 308,0 50,5 Germania 290,5 1,7 Danimarca 279,8 367,5 Olanda 267,9 129,5 USA 212,6 13,1 Francia 153,9 51,6 Italia 112,4 81,0 Spagna 109,5 120,2 Cina 107,6 1,1 Portogallo 74,7 62,7 Fonte: FIEG su dati WAN, World Press Trends 2008.

I quotidiani gratuiti B. Lato della domanda a) Audience: pubblico giovane, lettori occasionali, classe socio-economica e livello di scolarizzazione inferiori, multihoming (circa 60% dei lettori di un quotidiano gratuito legge anche gli altri due) audience meno appetibile per gli inserzionisti b) Inserzionisti: - A livello internazionale, tipicamente più pubblicità locale e piccoli inserzionisti, no classificata. - In Italia invece è soprattutto nazionale (65% contro 47% delle testate a pagamento; fonte FCP-FIEG)

Confronto tra quotidiani a pagamento e gratuiti per classi di età dei lettori 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 CORRIERE DELLA SERA LA REPUBBLICA LA STAMPA CITY LEGGO METRO Fonte: Audipress 2008/1. 14-24 anni 25-44 anni 45-64 anni 65 anni e oltre

Confronto tra quotidiani a pagamento e gratuiti per titolo di studio dei lettori 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 CORRIERE DELLA SERA LA REPUBBLICA LA STAMPA CITY LEGGO METRO Fonte: Audipress 2008/1. Laurea Dip. media superiore Lic. media inferiore Lic. elementare Nessun titolo

Confronto tra quotidiani a pagamento e gratuiti per classe socio-economica dei lettori 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 CORRIERE DELLA SERA LA REPUBBLICA LA STAMPA CITY LEGGO METRO Fonte: Audipress 2008/1. Superiore Media Inferiore

I quotidiani gratuiti Effetti sui quotidiani a pagamento: Possibili effetti: sostituzione, accumulazione, allargamento del mercato Effetto promozionale: a Londra, Metro promuove Evening Standard e Daily Mail con un sistema di buoni; effetto weekend La quota pubblicitaria della free press è bassa rispetto a quella dei quotidiani a pagamento Evoluzione recente Calo di diffusione della free press maggiore rispetto ai quotidiani a pagamento (-5,1% contro -1,9% dal 2007 al 2008, fonte AGCOM) Calo investimenti pubblicitari nella free press molto maggiore rispetto alle testate a pagamento (-28,6% contro -15,8% dal 2008 al 2009, fonte FCP-FIEG) Questione aperta!

Investimenti pubblicitari per mezzo (Italia, 2009) Cinema Affissioni Radio Internet Quotidiani Periodici Quotidiani gratuiti Totale TV Fonte: Nielsen Media Research.

TV commerciale e radio Nella TV commerciale e nella radio via etere non è possibile escludere dal consumo gli spettatori o ascoltatori che non pagano (bene pubblico) Non è infatti possibile criptare il segnale analogico Solo la TV via cavo, nei paesi in cui era presente, poteva escludere dalla ricezione del segnale disconnettendo il cavo, e quindi far pagare gli utenti Con il passaggio al digitale l impossibilità di criptare il segnale via etere viene meno e si osserva che anche l audience paga (es. TV via satellite e digitale terrestre).

Le fonti dei ricavi TV in Italia 2007 2008 % % Var. % Mil. Mil. 2007 2008 08/07 Canone 1567 1603 19,3 18,9 +2,3 Pay TV 2384 2671 29,3 31,5 +12,0 Pubblicità 3967 3929 48,8 46,4-1,0 Ricavi da altri operatori 218 270 2,7 3,2 +24,0 TOTALE 8136 8473 100,0 100,0 +4,1 Fonte: AGCOM su dati Idate. Calo dei ricavi pubblicitari negli ultimi anni: aumento della pay-tv a scapito della free-to-air

Le fonti dei ricavi TV nel mondo (2008 in %) Pubblicità 48,8% Canone 9,7% Pay-TV 41,5% (Totale: 271,5 mld ). Fonte: AGCOM su dati Idate.

Gli interventi legislativi Contributi all editoria Sostegno diretto (cooperative giornalistiche e testate politiche) basato su tirature e costi (distorsioni) Sostegno indiretto (tariffe postali agevolate per abbonamenti, tariffe telefoniche ridotte del 50%, IVA al 4%, quota del 60% pubblicità istituzionale) Per una discussione critica: Michele Polo, Notizie SpA, Laterza. Canone televisivo a volte riscosso direttamente, altre volte ritrasferito dal bilancio statale a volte in cambio alla rinuncia alla pubblicità (BBC), più spesso no, ma in molti paesi proposte di abolizione della pubblicità nella TV pubblica (Italia, Spagna)

TV pubblica senza pubblicità? Nel gennaio 2008 il presidente francese Sarkozy ha annunciato l intenzione di togliere alla TV francese la possibilità di trasmettere pubblicità. La disposizione, implementata prima volontariamente dal management della TV pubblica francese e poi approvata dal parlamento, ha portato al divieto di mostrare pubblicità dalle 20.00 alle 6.00 del mattino a partire dal 5 gennaio 2009. E previsto che il divieto sia progressivamente esteso alle altre fasce orarie. L obiettivo è la completa sparizione della pubblicità dalla TV pubblica entro la fine del 2011, data prevista per la fine delle trasmissioni analogiche.

TV pubblica senza pubblicità? L aspettativa generale era che l eliminazione della pubblicità dalla TV pubblica avrebbe avvantaggiato principalmente la TV privata commerciale. L idea era che chi aveva fino ad allora fatto pubblicità tra le 20.00 e le 6.00 sulla TV pubblica avrebbe fatto pubblicità nella stessa fascia oraria su quella privata o in alternativa che il prezzo della pubblicità sulle TV private commerciali sarebbe salito. Per questo parte dell opinione pubblica francese, per la maggior parte contraria secondo i sondaggi alla disposizione, aveva letto la decisione del presidente francese come un regalo fatto alla TV privata, che lo aveva sostenuto nella campagna elettorale. Le cose sono (per ora) andate diversamente.

14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 Ricavi pubblicitari sulle TV Ricavi pubblicitari sulle TV pubbliche tra le 20.00 e le 6.00 Stagione 2007-2008 Stagione 2008-2009 seconda settimana di gennaio Week 43 Week 45 Week 47 Week 49 Week 51 Week 1 Week 3 Week 5 Week 7 Week 9 Week 11 Week 13 Week 15 Week 17 Week 19 Week 21 Week 23 Week 25 Week 41 Week 39 Week 37

70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 Ricavi pubblicitari sulle TV private Ricavi pubblicitari sulle TV private tra le 20.00 e le 6.00 Stagione 2007-2008 Stagione 2008-2009 Week 25 Week 39 Week 41 Week 43 Week 45 Week 47 Week 49 Week 51 Week 1 Week 3 Week 5 Week 7 Week 9 Week 11 Week 13 Week 15 Week 17 Week 19 Week 21 Week 23 Week 37

Ricavi pubblicitari sulle TV pubbliche tra le 6.00 e le 20.00 18.000 16.000 Stagione 2007-2008 Stagione 2008-2009 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 seconda settimana di Gennaio 0 Week 37 Week 39 Week 41 Week 43 Week 45 Week 47 Week 49 Week 51 Week 1 Week 3 Week 5 Week 7 Week 9 Week 11 Week 13 Week 15 Week 17 Week 19 Week 21 Week 23 Week 25

Week 25 Week 39 Week 41 Week 43 Week 45 Week 47 Week 49 Week 51 Week 1 Week 3 Week 5 Week 7 Week 9 Week 11 Week 13 Week 15 Week 17 Week 19 Week 21 Week 23 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 Ricavi pubblicitari sulle TV private tra le 6.00 e le 20.00 Stagione 2007-2008 Stagione 2008-2009 Week 37

TV pubblica senza pubblicità? Sembrerebbe quindi che: - gli inserzionisti pubblicitari abbiano semplicemente sostituito la pubblicità sulla TV pubblica tra le 20.00 e le 6.00 con la pubblicità sulla TV pubblica tra le 6.00 e le 20.00 (la ragione potrebbe essere che gli spettatori della TV pubblica sono percepiti dagli inserzionisti pubblicitari come diversi da quelli della TV privata più di quanto gli spettatori della fascia 6.00-20.00 siano percepiti come diversi da quelli della fascia 20.00-6.00) Inoltre, contrariamente alle aspettative, l audience della TV pubblica non è aumentata (anzi è leggermente diminuita), mentre quella delle TV private non è diminuita ma anzi leggermente aumentata. Sembrerebbe quindi che l avversione del pubblico alla pubblicità sia molto minore di quello che comunemente si crede (la ragione potrebbe essere l abitudine e/o la pratica dello zapping).

TV pubblica senza pubblicità? È verosimile che la qualità della programmazione della stagione 2008-2009 non sia variata tra subito prima e subito dopo il 5 gennaio Rimane però da vedere se il semplice calo (anche senza l abolizione) dei ricavi pubblicitari porterà la TV pubblica francese a una programmazione di minor costo, ad una perdita di audience e quindi ad un ulteriore perdita di ricavi pubblicitari. La lezione da trarre è che quello che succede (o non succede) in un mercato a due versanti dipende dal comportamento dei clienti da ambedue i lati. Gli effetti di una riforma in un mercato a due versanti non sono quindi così scontati come potrebbero apparire a prima vista. Tanto più quando si tratta di un mercato dinamico, quale quello dei media, dove l apparizione di internet ha rimescolato le carte in tavola

Internet e media tradizionali La tecnologia ha di fatto reso disponibile un nuovo mezzo, su cui è possibile trasmettere ogni cosa codificabile in forma digitale: musica, radio, video, voce e notizie. Che effetto ha avuto e avrà sui media tradizionali? Oggi ci concentriamo sull effetto sui quotidiani. La questione centrale è se le notizie online e giornali tradizionali siano sostituti o complementi. Studi accademici sembrano essere giunti alla conclusione che i siti di notizie online rubano lettori alle edizioni cartacee quando offrono contenuti simili [Gentzkow (2007) e Kadiyali & Simon (2009) per gli USA, Filistrucchi (2005) per l Italia].

Qual è l effetto dei quotidiani online sulle edizioni cartacee? Gentzkow (AER, 2007): studio sui lettori di quotidiani cartacei e online nell area di Washington, DC. Due questioni: 1. L edizione online e l edizione cartacea sono sostitute o complementari? Risposta: sono sostitute: l edizione online cannibalizza la cartacea 2. È sostenibile far pagare un prezzo per l edizione online? Risposta: data la crescita del mercato pubblicitario negli anni in oggetto (2000-2003), alla fine del periodo i guadagni potenziali derivanti dall introduzione di un prezzo per l edizione online sarebbero stati nulli.

Quotidiani online La questione è se i quotidiani riusciranno a trasferirsi online con successo. La domanda di news online è molto elevata (semmai il problema è quello del collo di bottiglia dell attenzione di cui parlerà Paul Seabright domenica). Per i giornali il problema è quindi trovare un modello di business redditizio online.

Accessi internet nel giorno medio Utenti unici Pagine viste MSN/WindowsLive/Bing 5.048.679 57.339 Virgilio 2.780.687 42.015 Libero 2.644.512 68.302 Yahoo 2.194.364 33.601 La Repubblica 1.278.599 12.706 Corriere della Sera 963.605 8.704 Mediaset.it 741.355 9.545 Tiscali 680.046 13.612 ilmeteo.it 663.355 3.838 La Gazzetta dello Sport 619.846 4.772 Leonardo.it 613.444 7.075 SeatPG Directories Online 499.983 3.376 Aprile 2010. Fonte: Audiweb.

Categorie di siti più visitate Da PC Utenti unici Var. Apr. 09/Apr. 10 Da Mobile Utenti unici (000) (000) Search 22.193 17% General interest portals & 20.651 15% communities Member Communities 19.542 19% E-mail 15.328 9% Videos/movies 15.201 22% Software manufacturers 14.211 15% Current events & global 14.055 25% news Internet tools/web services 13.666 18% Research tools 13.589 20% Targeted portals & communities 12.168 16% Portals 9.536 Search 5.629 E-mail 4.088 News & current events 3.600 Instant messaging 2.873 Entertainment 2.450 Weather 2.277 Social networking 1.968 Music 1.839 Sports 1.798 Aprile 2010. Fonte: Nielsen.

Uso di internet: motivazioni Valori % Mi permette di acquisire informazioni su qualunque argomento Posso usufruire di servizi a distanza, velocemente (pubblica amministrazione, università, prenotazione viaggi, ecc.) 46,1 26,8 Ci sono cose che si trovano solo su internet 25,4 Lo studio e il lavoro diventano più divertenti/efficaci Mi piace aggiornarmi in tempo reale sui principali avvenimenti di cronaca Mi piace mettermi in contatto con molte persone in ogni parte del mondo 22,7 22,4 18,5 Fonte: Audiweb, AW Trends 2008-2009.

Un nuovo modello di business? Ancora una volta occorre stabilire quale lato far pagare (di più). Le possibilità sono: a) Far pagare i contenuti online? Sì, se sono sufficientemente differenziati (se no impossibile far pagare per qualcosa che si trova anche gratis) e se il copyright può essere fatto valere (se no free-riding da copia e incolla ) Caso Google Italia (indagine AGCM in corso): FIEG sostiene che Google News esercita abuso di posizione dominante aggregando le news dei giornali online. Ma Google sottrae davvero notizie ai siti web dei giornali?

Da dove provengono gli accessi ai siti dei quotidiani (USA)? Fonte: H. Varian su dati comscore.

Un nuovo modello di business? b) Far fruttare meglio la pubblicità? Targeted advertising. Ma internet ha anche introdotto nuovi servizi finanziati attraverso la pubblicità (motori di ricerca, Facebook), quindi anche su internet c è concorrenza per la torta pubblicitaria. In effetti Google, interpellata dall Autorità Antitrust Olandese in un caso di fusione tra pagine gialle, sulla concorrenza tra chi offre pubblicità online e chi la offre nei mercati tradizionali, ha risposto semplicemente: Concorriamo tutti per il budget degli inserzionisti pubblicitari.

Conclusione Abbiamo visto che: i media sono piattaforme a due versanti e in questo sono simili ad imprese che operano in mercati molto diversi questa loro caratteristica determina i modelli di business possibili sia per i vecchi che per i nuovi media ma anche la tecnologia e gli interventi legislativi svolgono un ruolo la struttura a due lati del mercato ha implicazioni anche per i contenuti interventi al Festival di Marco Gambaro e Riccardo Puglisi

Implicazioni della struttura a due lati sui contenuti Qual è il ruolo della pubblicità nella determinazione dei contenuti? Studio sul mercato televisivo americano (Wilbur, 2008): stima della domanda sui due lati del mercato. Risultati: Interrelazione tra i due lati del mercato: l audience è sensibile alla quantità di pubblicità nei programmi e d altra parte la disponibilità a pagare degli inserzionisti dipende in maniera cruciale dall ampiezza dell audience. La presenza dei due lati incide anche sulle scelte di programmazione delle reti: i generi preferiti dal pubblico (azione e notizie) costituiscono solo il 16% del palinsesto, mentre i generi preferiti dagli inserzionisti (reality e commedie) costituiscono il 47% del palinsesto.

Grazie dell attenzione! Elena Argentesi Dipartimento di Scienze Economiche Università di Bologna Piazza Scaravilli, 2 40126 Bologna elena.argentesi@unibo.it http://www2.dse.unibo.it/argentes Lapo Filistrucchi Dipartimento di Scienze Economiche Università di Firenze Via delle Pandette, 9-50127 Firenze lapo.filistrucchi@unifi.it http://www.dse.unifi.it/cmpro-v-p-97.html