C.I.S.M.A.I. Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l Abuso all Infanzia



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C.I.S.M.A.I. Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l Abuso all Infanzia PROGETTO PER UNA RICERCA-AZIONE SULL'ADEGUATEZZA DELL ALLONTANAMENTO DEI MINORI DALLA FAMIGLIA NEI CASI DI GRAVE DISFUNZIONALITA' GENITORIALE IN COLLABORAZIONE CON L UFFICIO DEL GARANTE PER L INFANZIA E L ADOLESCENZA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Premessa È universalmente noto e condiviso il dato che il bambino trova nel contesto familiare l ambiente più favorevole per il suo sviluppo psico-affettivo quando gli adulti di riferimento si dimostrano adeguati a corrispondere con scelte e comportamenti idonei alle sue necessità di cura, educazione, orientamento, protezione. In alcune situazioni, purtroppo, queste condizioni non sono garantite, rendendo indispensabile, dopo gli imprescindibili interventi per comprendere la radice delle disfunzionalità della coppia genitoriale e la verifica della sua recuperabilità, il ricorso all allontanamento dalla famiglia. In queste situazioni, infatti, l'allontanamento rappresenta l unica strada per proteggere il bambino dalla reiterazione di vittimizzazioni lesive della sua salute psicofisica. È altrettanto nota e condivisa la convinzione che questa scelta può avere ricadute traumatiche per il soggetto in via di sviluppo e che suscita, spesso, nei genitori e nell opinione pubblica reazioni oppositive. Questi fattori rendono più difficili gli interventi di sostegno alla coppia, per il recupero delle sue prerogative genitoriali, senza sottovalutare il fatto che la creazione e/o il ripristino di una genitorialità adeguata necessita di un accompagnamento e di sostegno terapeutico che coinvolga contemporaneamente genitori e figli. 1

Il documento: Preventing Child Maltreatment: a guide to taking action and generating evidence pubblicato dall OMS nel 2006 e tradotto in lingua italiana nel 2009 (a cura della Regione Emilia- Romagna e del Comune di Ferrara): Prevenire il maltrattamento sui minori, indicazioni operative e strumenti di analisi, presenta un modello per una individuazione precoce delle situazioni a rischio di maltrattamento sui bambini con la messa in atto di strumenti alternativi che riducono gli allontanamenti dal nucleo familiare, questo modello è già sperimentato in varie nazioni con il risultato di ridurre del 30% gli allontanamenti (Prevenire, pag. 33). In Italia alcuni tentativi (nella Regione Emilia Romagna a Ferrara già da quattro anni e a S. Marino in fase di avvio) sono stati attivati, in forme diverse (vedi Caf di Milano), con buon successo. L ufficio del Garante regionale per l infanzia e l adolescenza e il CISMAI hanno avviato una collaborazione che ha permesso di condividere le finalità e le azioni da realizzare nell ambito di una Ricerca- Azione che comprende, connettendoli, l aspetto formativo e quello della contestuale indagine quali-quantitativa sugli allontanamenti attuati sul territorio regionale nei casi di grave disfunzionalità genitoriale che provano danni ai figli. In particolare il progetto di Ricerc-Azione intende proporre una riflessione su questa tematica allo scopo di implementare le possibilità di realizzazione di interventi preventivi all'allontanamento. L attività di formazione sarà suddivisa in due fasi: una iniziale nel periodo settembre-dicembre 2013 e una finale nel periodo gennaio-aprile 2014. Obiettivo generale L'obiettivo è quello di creare in Regione un sistema di prevenzione attivo (secondo i criteri di efficacia, efficienza ed economicità richiesti dalla L.R. 14/2008, art. 23.c.1), tale da consentire l intervento dei servizi socio-sanitari a livello di RISCHIO ( prevenzione secondaria) anziché, come accade prevalentemente ora, intervenire sul DANNO ( prevenzione terziaria). Questo obiettivo richiede una serie di interventi progressivi, dalla conoscenza/raccolta delle prassi di intervento attuate dai servizi territoriali nella regione Emilia-Romagna, dalla specializzazione degli operatori fino alla promozione di una cultura della prevenzione nella cittadinanza, passando per gli ambiti più significativi e più direttamente interessati: ad esempio i reparti di ostetricia e neonatologia degli Ospedali, i Pronto soccorso, la pediatria e la medicina di base. Oltre a questi, l impostazione presentata dal documento sopra citato prevede un sistema di monitoraggio sulla popolazione adulta a rischio di maltrattamento genitoriale (per pregresse situazioni familiari disfunzionali, per dipendenze, per adolescenze difficili, cfr, Di Blasio, 2005), che consenta una conoscenza epidemiologica del territorio. Per questo, che sarà l obiettivo finale, cioè la stabilizzazione di una cultura della prevenzione del maltrattamento all infanzia e dei disagi familiari a essa inevitabilmente correlati, già la Regione dispone di un Osservatorio, affidato a operatori competenti, con il quale l ufficio del Garante ha già in essere una fattiva collaborazione per fornire dati quanti-qualitativi che saranno di supporto per l'attuazione del presente progetto. 2

Obiettivi del progetto 1. Implementare la qualificazione professionale degli operatori della tutela, dei servizi socio-sanitari (settembre- dicembre 2013) Dare senso e suscitare interesse nei confronti della qualificazione/specializzazione degli operatori delle professioni di aiuto nei servizi dedicati ai cittadini di età minore e alle loro famiglie (Servizi tutela minori, consultori familiari, ecc.) sulla tematica della prevenzione : Azioni - attraverso un approccio critico alla pratica dell allontanamento dei bambini/ adolescenti dai contesti familiari che provoca loro danni alla salute psico-fisica, per capire quali cause lo rendono spesso indispensabile e se sono individuabili e possibili misure alternative almeno in alcuni casi e a quali condizioni. - ragionando, sulla base del documento OMS, sulla possibilità di individuare modalità appropriate di intervento a protezione dei bambini e a sostegno delle famiglie in difficoltà. - approfondendo il senso della proposta dell OMS denominata Home Visiting che si basa sulla ricerca di assicurare protezione ai bambini a rischio di maltrattamento, e sostegno alle famiglie in difficoltà educativa, prevenendo l allontanamento con l offerta alla famiglia di un aiuto educativo domiciliare non al solo bambino, ma a tutto il nucleo. La formazione rivolta agli operatori dei Servizi socio-sanitari andrà nella direzione di implementare le competenze in termini di prevenzione e nel concreto permetterà la selezione di casi in cui potrebbe essere possibile attivare un assistenza educativa domiciliare nelle situazioni di rischio. Questo primo step prevede tre giornate di formazione/studio, replicate nelle tre aree interprovinciali del territorio regionale: Nord (Piacenza, Parma e Reggio Emilia), Centro (Modena Bologna e Ferrara), Sud (Rimini, Ravenna, Forlì). I temi da sviluppare nel corso delle tre giornate, nell ottica di approfondimento degli indicatori di rischio, sono legati all'individuazione delle condizioni compatibili e non compatibili con un servizio di educazione domiciliare alla genitorialità: - Presentazione della Ricerc-Azione: finalità ed organizzazione dell iniziativa, presentazione dei dati (ufficio del Garante regionale) - Inquadramento giuridico: la tutela dei diritti nelle situazioni di allontanamento (ufficio del Garante regionale) 3

- Analisi degli indicatori di rischio sociale: età dei figli; presenza di disabilità; altri servizi coinvolti; disponibilità o meno dei soggetti al sostegno; pregressi maltrattamenti; conflittualità con la famiglie allargate; mancanza di reti amicali affidabili; rischio di esclusione sociale, ecc. (docente assistente sociale: dott.ssa Monica Benati e dott.ssa Cinzia Pagnoni, che si alterneranno, a seconda delle disponibilità, nella conduzione della prima lezione.) - Analisi degli indicatori di rischio psicologico e relazionale: l attenzione alla storia famigliare delle figure genitoriali e individuazione delle possibili esperienze traumatiche i cui segni di disturbo post traumatico da stress (DPTS) possono condizionare la qualità delle cure genitoriali (docente psicologa: dott.ssa Maria Teresa Pedrocco Biancardi). - Analisi degli indicatori di rischio psicologico e relazionale: valutazione delle conseguenze delle Esperienze Sfavorevoli Infantili sui modelli di attaccamento, sula cura ed educazione dei figli; valutazione della qualità della relazione coniugale; valutazione del contesto relazionale della famiglia d'origine: danno o risorsa (docente psicologa: Gloria Soavi ) Impegno di spesa previsto 2.500 per le giornate di formazione, preparazione, conduzione e documentazione, che si prevedono di circa 6 ore. 2 Conoscere l appropriatezza degli interventi di sostegno all infanzia maltrattata, in particolare degli allontanamenti,mediante una ricerca qualitativa (settembre- dicembre 2013). Questo progetto, che prende corpo dalle indicazioni proposte dall Organizzazione Mondiale della Sanità, costituisce una possibilità di conoscenza, rilevazione e verifica in termini di efficacia, efficienza ed economicità (L.R.14/2008, art. 23, c. 1) sugli esiti degli allontanamenti con inserimento in struttura residenziale. Azione L indagine quantitativa verrà svolta attraverso la rilevazione e analisi dei dati disponibili dal sistema informativo regionale SISAM in collaborazione con l Osservatorio Regionale per l infanzia e l adolescenza, e fornirà i dati di contesto relativi alla popolazione minorile residente sul territorio regionale, alla presa in carico da parte dei servizi territoriali, con particolare attenzione alle persone di minore età seguite con provvedimento dell Autorità Giudiziaria e ai soggetti allontanati su mandato del Trinunale per i Minorenni o in via urgente secondo l' art. 403. L indagine qualitativa sarà svolta attraverso una ricerca sul campo, per individuare l'adeguatezza delle prassi adottate negli interventi di protezione attuati allontanando i minori che hanno subito maltrattamenti nelle famiglie d'origine, mediante l analisi approfondita di alcuni casi afferiti ai centri di accoglienza. A questo scopo saranno selezionati due centri (comunità e case famiglia) per ogni provincia del territorio regionale, individuati dagli operatori che fanno parte della Commissione Regionale CISMAI. Il presupposto è che gli allontanamenti, se da una parte raggiungono lo scopo di protezione, se adottati senza la sufficiente prudenza, possono produrre ricadute dolorose sui protagonisti ed effetti 4

controproducenti sul piano delle risorse umane ed economiche dei servizi territoriali e sull immagine dei servizi stessi. La rilevazione sarà condotta mediante un questionario appositamente formulato, somministrato ai Responsabili delle Comunità selezionate per individuare il livello di appropriatezza degli allontanamenti eseguiti e la loro efficacia rispetto alla situazione sulla quale è stato realizzato l intervento. I questionari saranno raccolti, analizzati e valutati. La ricerca sarà condotta da una ricercatrice, specializzata nel settore dott.ssa Nadia Taroni. Le aree da indagare si possono così sintetizzare: - Le cause degli allontanamenti - Le modalità attuate - Le caratteristiche dei minori e delle famiglie interessate - Gli interventi realizzati (con quali tempi, quale tipo di collocazione e perché, valutazione della recuperabilità dei genitori, azioni di sostegno/ cura alla genitorialità e alla persona di minore età, regolamentazione dei rapporti). - Tempi del progetto La ricercatrice utilizzerà come dati di confronto quelli del SISAM relativi all'anno 2011, che l'osservatorio regionale metterà a disposizione attraverso un'indagine qualitativa concordata. Impegno di spesa prevista 5.000 per la progettazione della ricerca, formulazione e somministrazione dei questionari, analisi dei risultati. 3. Restituzione dei dati della ricerca ai territori e progettazione ( gennaio-aprile 2014) Dopo la valutazione dei risultati della ricerca sarà importante restituire ai singoli raggruppamenti di territori le conoscenze acquisite, che potranno essere utilizzate per ulteriori riflessioni sugli interventi da progettare nell'ottica della prevenzione. Tutte le azioni poste in essere dal progetto di ricerca saranno, in ogni loro fase, debitamente documentate sia da un punto di vista contenutistico sia per quanto attiene la presenza e il contributo dei diversi territori coinvolti. L insieme del materiale raccolto verrà diffuso sia tramite il sito web del Garante per l infanzia e l adolescenza, che attraverso eventuali pubblicazioni cartacee e/o multimediali che si ritenesse opportuno predisporre e diffondere anche in ragione dei bisogni espressi dai territori medesimi. Azione Una giornata di studio nelle tre aggregazioni territoriali di restituzione dei risultati della ricerca e per eventuali progettazioni di azioni preventive. La giornata sarà condotta in collaborazione fra l ufficio del 5

Garante regionale e le relatrici del CISMAI Emilia Romagna, che avranno effettuato la prima fase di formazione. Impegno di spesa previsto 2.500 per le 3 giornate di formazione previste e per ulteriori approfondimenti, se ritenuti necessari. Ulteriori e possibili passaggi saranno concordati fra il Garante dell'infanzia e il CISMAI Regionale. Per il perfezionamento degli accordi economici si prega di prendere contatto con la Segreteria Nazionale del CISMAI (segreteria@cismai.org) 4. Promuovere una cultura dei diritti delle persone di minore età che sensibilizzi alla prevenzione di fenomeni di maltrattamento e abuso All'interno della collaborazione fra Ufficio del Garante Regionale dell'infanzia e CISMAI per promuovere una cultura dei dei diritti delle persone di minore età (diritto all ascolto, alla salute, alla protezione.) e la prevenzione dei fenomeni di maltrattamento e abuso all'infanzia, l ufficio del Garante intende organizzare un iniziativa seminariale. Nella giornata dell' 11 ottobre 2013 rivolta agli operatori dei servizi socio-sanitari, ad operatori ed esperti giuridici, insegnanti e studenti delle scuole superiori ed università verrà rappresentata l opera teatrale della scrittrice Dacia Maraini Per proteggerti meglio figlia mia e a cui seguirà una tavola rotonda sul tema del maltrattamento, alla presenza di rappresentanti istituzionali dei servizi regionali, dell autorità giudiziaria, dell avvocatura, del CISMAI. Ferrara 5.7.2013 6