Nascere a. Incontri aperti per conoscere il percorso in Ospedale. Caterina Masè Ospedale Santa Chiara -Trento

Documenti analoghi
STRUMENTI DELL ASSISTENZA OSTETRICA E LORO UTILIZZO

La scelta del parto attraverso il

UN LETTONE PER IL PARTO FISIOLOGICO L ESPERIENZA DEL PUNTO NASCITA DI EMPOLI

Dall organizzazione ai risultati materno-neonatali. Il punto di vista di

Il ruolo dell ostetrica nel percorso nascita territoriale

Il percorso di assistenza al parto: dalla modalità di accesso all assistenza alla nascita. Ost. Elsa Sgarbi Ost. Anna Pilati

Dott.ssa G.Gamberini AUSL Rimini

Parto cesareo: cosa pensano le donne italiane?

L allattamento al seno in Regione Emilia-Romagna

ROOMING IN Corso di accompagnamento alla nascita e supporto nel post-parto

Corso preparto e di accompagnamento alla nascita a Bologna Un corso pratico condotto da un Ostetrica Mamma di 3 figli!

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI TRUDU GIANLUIGI. Genova Ostetricia Istituto Giannina Gaslini

La valutazione del percorso nascita come strumento di governance

Il ginecologo e gli altri operatori del territorio nella salute perinatale. Lavoro di équipe e competenze specifiche

TABELLE DATI REGIONALI

Giuliana Musso SI PUO FARE CAPITOLO 4

Corso di accompagnamento alla nascita

la diversità dei contesti: le priorità

Comprende: PRESIDIO OSPEDALIERO DI BUSTO ARSIZIO STRUTTURA COMPLESSA DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA RESPONSABILE DR. PAOLO BERETTA

DELL OMO JENNIFER Via Piave 65, Monterotondo (RM)

Applicazione delle nuove linee guide NICE/OMS per il travaglio e parto fisiologici: valutazione degli esiti materno-neonatali

IL PERCORSO NASCITA. Franca Rusconi Lorenza Borgatta

Il percorso nascita del piano sanitario della regione Lazio. Sara Farchi e Simona Asole, Laziosanità-ASP

Positivo. A chi si può rivolgere. Ambulatorio della gravidanza (servizio che segue solo le donne in gravidanza)

Gruppo della Commissione Nascita regionale Assistenza al travaglio parto : programma di attività. Prof. G. Masellis Bologna 8 Novembre 2011

Accoglienza e valutazione Fase Responsabile N. A. N. V. SI Attività/documentazione da rilevare Note Presenza in cartella di documentazione comprovante

Il cammino verso l Autonomia dell ostetrica nel percorso nascita

Progetto regionale MISURE AFFERENTI ALLA DIAGNOSI, CURA E ASSISTENZA DELLA SINDROME DEPRESSIVA POST PARTUM. Regione Emilia-Romagna

Prepararsi alla nascita Una scelta serena e consapevole. Azienda Ospedaliera degli Infermi di Biella S.C. Ostetricia e Ginecologia

New Mother Quality of Care questionnaire (NEMOQC ) La sua opinione è di fondamentale importanza per il miglioramento continuo del servizio sanitario.

07 NEONATOLOGIA NEONATOLOGIA

Il percorso Nascita nel Progetto Obiettivo Materno Infantile. 28/04/2010- Dott.ssa DANIELA COLOMBO

IL PARTO EXTRAOSPEDALIERO IN EMILIA-ROMAGNA. ALESSANDRO VOLTA

Le informazioni su gravidanza, parto e neonati

SI PUO FARE CAPITOLO 5 # dimmicomeèandata dall ospedale Valduce di Como, Annalisa Gibotti, ostetrica L ascolto sistematico delle donne.

L ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità

L AUTONOMIA DELL OSTETRICA NELLA GESTIONE DELL AMBULATORIO DI GRAVIDANZA A BASSO RISCHIO

# raccoglieredati #celapossiamofare, da Acquaviva delle Fonti (Bari) Imma Andrisani e le ostetriche del Miulli

U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSPEDALE RAMAZZINI CARPI (MO)

FUCCI, CIRACÌ, POLVERINI, VIGNALI

La nostra esperienza di parto-analgesia è iniziata circa venticinque anni fa e tutt oggi rappresenta una parte della nostra attività in sala parto.

ASSISTENZA ALLA GRAVIDANZA A BASSO RISCHIO: IL PIANO DI CURA DAY-SERVICE AUSL Rita Vessichelli-Marilena Toscani Modena 31 marzo 2012

La gravidanza fisiologica o presunta tale: il ruolo del Territorio

Flori Degrassi Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria Sala Liri, Regione Lazio, 21 novembre 2014

L esperienza della AUSL di Reggio E. vista dal ginecologo del territorio

Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli, Erba (Co)

Modena, 2 e 3 Ottobre. Ostetrica Bertani Benedetta

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

Educazione Continua in Medicina

ATTIVITÁ DI ANESTESIA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA

Servizio Sanitario della Toscana. Quello che i cittadini devono sapere. Il Dipartimento Materno Infantile

IL PARTO VAGINALE NELLE PAZIENTI PREECLAMPTICHE: GLI STRUMENTI DELLA FISIOLOGIA APPLICATI ALLA PATOLOGIA

Corso di Medicina transculturale. * L accoglienza della donna straniera nei servizi territoriali.

La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici. Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita

Appendice 1. Criteri universali per l Iniziativa Ospedale Amico del Bambino

CONSULTORIO FAMILIARE Percorso nascita. 13 dicembre 2014

Il corso comprende: Una lezione con lo Psicologo: Diventare genitori. Una lezione con l Ostetrica su Allattamento esclusivo al seno

Modello Standard CAN. 27 Settembre 2013 Novara

. Come e quando si diventa Comunità Amica dei Bambini per l Allattamento Materno (BFCI)?

Sessione 30 MODIFICARE LE ROUTINE. Valutare e modificare routine. Come svolgere l esercizio:

OPEN WEEK PROGRAMMA OSPEDALE DI TREVISO

INDAGINE CONOSCITIVA SUL PERCORSO NASCITA, 2002 ASPETTI METODOLOGICI E RISULTATI NAZIONALI

P.zza Tarquinia, 5/D Roma tel fax web:

ACCOMPAGNARE E SOSTENERE DOPO LA NASCITA

UNITÀ OPERATIVA DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA - OSPEDALE MAGGIORE DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato DORINA BIANCHI. Norme per la promozione del parto indolore

Clinica Mangiagalli - Milano parti all anno 12% TC

Curriculum Vitae di PAOLA RAVAGNI PROBIZER

E' stato presentato stamane, a Iglesias, il piano di trasferimento del reparto di Ostetricia e Ginecologia dal Sirai di Carbonia al Cto di Iglesias.

Consultori familiari

Una serena attesa e un dolce inizio

Appendice 2. Strumento di autovalutazione per l Iniziativa Ospedale Amico del Bambino

L Epidurale che non c è

N Legislatura 16º - Disegno di legge N Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA

Direttiva alle Aziende sanitarie in merito al programma percorso nascita.

Unità Operativa Consultorio Familiare Distretto 1 RESPONSABILE DOTT. M. MENIGHETTI Percorso Nascita Protocollo operativo

Il rapporto nascita: nati nel 2009

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N Norme per la promozione del parto indolore. d iniziativa della senatrice BIANCHI

MEDICINA INTEGRATA per la qualità di vita delle donne. Percorso Nascita. Carla Dazzani ArOA Consultoriale Bologna

LA DANZA DELLA VITA. Allattamento e puerperio: le buone pratiche. Ost. Mariacristina Lottici. Parma, 19 maggio 2018

LA PROMOZIONE DELLA SALUTE PERINATALE: UNA PROSPETTIVA MULTIDISCIPLINARE

Dalla prevenzione nutrizionale alla presa in carico del bambino sovrappeso/obeso

PROPOSTA DI LEGGE N Presentata dal consigliere Ciriani. <<Disposizioni regionali in materia di parto indolore>>

PERNAFELLI ALESSANDRA.

Il rapporto nascita in Emilia Romagna

Tappe essenziali nella proposta di diagnosi prenatale SAPERE PER SCEGLIERE

LE PROVE DA SOLE NON PRENDONO DECISIONI

Mamme in forma Villa Pineta 16 Ottobre 2010

Strategie per ridurre il numero di TC. Giuseppe Battagliarin

Il percorso nascita nella Regione Emilia-Romagna

Richieste assistenziali particolari potranno essere valutate contattando la Coordinatrice Infermieristica al numero telefonico

PROCEDURA. ACCOGLIENZA E TRASFERIMENTO IN SICUREZZA DI PAZIENTI DALLA UOC di GINECOLOGIA E OSTETRICIA DEL P.O. DI TEMPIO A QUELLA DEL P.O.

Partorire dopo il parto cesareo

benvenuti in parto accovacciata parto sulla sedia parto tradizionale parto senza dolore

Analisi dell evento nascita - Anno 2010

Convegno Percorso Nascita Indagine nazionale

REGIONE SICILIA AZIENDA OSPEDALIERA PAPARDO. Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia. Direttore: Dott: S. Caudullo

LA MISURAZIONE DELLA QUALITA DELL ASSISTENZA PERCEPITA NELLA U.O. DI GINECOLOGIA E OSTETRICIA PERCORSO NASCITA

12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica

Mamme libere dal fumo. Progetto integrato Ospedale /Territorio ULSS 2 - Feltre

Transcript:

Nascere a. Incontri aperti per conoscere il percorso in Ospedale Caterina Masè Ospedale Santa Chiara -Trento

Il contesto:. ANCORA INFORMAZIONI? donne che già frequentano i corsi di preparazione alla nascita ( 55%), che hanno già ricevuto informazioni attraverso letture o siti internet ( 85%) e dal proprio ginecologo di fiducia ( 20%)

avevo già letto in internet dell importanza dell allattamento al seno ma il mio ginecologo mi aveva detto ma

. ANCORA INFORMAZIONI? Bisogno di confermare le Informazioni già avute venendo nel luogo del parto e incontrando una o più figure che si faranno carico del loro percorso in H Informazioni ancorate alla realtà, all esperienza diventano sapere della donna

avevo bisogno di sentirmele dire da chi lavora li..avevo bisogno di vedere il luogo, di vedere le facce di chi ci sarebbe stato

QUALI INFORMAZIONI Percorso dall ingresso in ospedale alla dimissione Ruoli del personale coinvolto (chi incontreranno quando/dove) Modello assistenziale adottato (fisiologia/pat) Protocolli in uso Posizioni nel travaglio e nel parto, modalità libere di spinta, riduzione episio, contatto pelle a pelle x due ore, RI 24/24. Risorse e limiti della struttura (es. di risorsa es di limite) per ridurre aspettative irrealistiche (es epidurale) Dati (vedi dopo) Invito al confronto Risposte alle domande Richiesta di un rimando dopo la nascita (valutazione)

ero preoccupato di assistere al parto perché svengo anche solo quando faccio un esame del sangue.. Ma vedo che posso farcela

mi sembra veramente incredibile ma allora non è meglio fare un cesareo!

Per arrivare all incontro Esplicitazione dei modelli e dei contenuti ( cosa si fa e quando, chi fa cosa) condivisa con il gruppo di operatori Realizzazione di un filmato che presenta Un modo Un luogo L incontro così preparato e la proiezione del video rappresentano un impegno per gli operatori nel restare coerenti al modello proposto

ma allora si può veramente non partorire sul letto!!!!!!

ho letto molte cose e mi hanno dato tante informazioni sull allattamento al seno ma queste immagini mi hanno emozionato voglio proprio allattare

PER I PROFESSIONISTI Per rendere razionale un comportamento definendo ruoli, protocolli e modelli di riferimento valorizzando le competenze Per ridurre la casualità e la soggettività dei comportamenti e uniformare le informazioni che vengono date alle donne/coppie Per rendere evidente il modo in cui si lavora ( dati) Per rimettere al centro la donna/coppia e il neonato Per favorire una scelta informata e un patto assistenziale Per favorire e promuovere il cambiamento (impegno ad assistere in coerenza col modello presentato) A CHI SERVE? ALLE COPPIE Per restituire alle donne la possibilità di una scelta consapevole Per verificare l aderenza delle proprie aspettative all offerta della struttura e conoscere le mediazioni possibili Per ancorare le informazioni all esperienza /conoscenza (= a ciò che accade realmente) Per contenere l incertezza e favorire l instaurarsi di un rapporto di fiducia Per favorire una scelta informata e un patto assistenziale Per favorire e promuovere il cambiamento (poter segnalare le aspettative disattese, in itinere e alla fine)

I DATI Quasi 2 donne su 10 (16,4% ) sono state sottoposte ad induzione di travaglio per indicazioni mediche ( gravidanza oltre il termine, rottura pre travaglio delle membrane oltre le 24 ore, rialzo della pressione, riduzione della quantità di liquido amniotico..) Il tasso complessivo di taglio cesareo nel 2011 ( al 30 settembre) è stato del 28,3 %. La probabilità di una donna al primo figlio, in travaglio insorto spontaneamente di essere sottoposta a taglio cesareo è di 1 su 10, mentre se il travaglio è stato indotto il numero sale a 3 donne su 10. Il tasso di cesarei, in donne con più figli in travaglio insorto spontaneamente è pari allo 2,3 %, mentre in caso di travaglio indotto è pari al 5,9 % ( meno di 1 donna su dieci). L 1,7 % delle donne è stato sottoposto a spinte sulla pancia ( Kristeller) in periodo espulsivo ( rispetto al 30-70% degli ospedali italiani) Solo al 8,5 % delle donne viene praticata l episiotomia (rispetto al 40-80% degli ospedali italiani) : ciò significa che meno di una donna su 10 viene sottoposta a tale intervento. A tutte le donne è stata garantita l assistenza una a una da parte di un ostetrica per tutta la durata del travaglio/parto. All arrivo in reparto,l accoglienza è assicurata dall ostetrica che viene avvisata dal Pronto Soccorso,con l attivazione di un cicalino,dell imminente arrivo di una paziente ( nel 2010 le consulenze inviate dal pronto soccorso presso la nostra UO sono state 6750). Con la raccolta dell anamnesi si individuano le situazioni a basso rischio che possono essere seguite in autonomia dall ostetrica da quelle a medio/alto rischio seguite dal medico e dall ostetrica in collaborazione con eventuali altri specialisti.