Immagini di parole. di Michele Bertolini

Documenti analoghi
SCUOLA DELL INFANZIA IMMAGINI, SUONI E COLORI

Istituto Comprensivo Rignano Incisa Valdarno REVISIONE CURRICOLO VERTICALE DI ARTE E IMMAGINE. Sezione 3 anni scuola infanzia

LAUREA TRIENNALE DAMS A.A. 2018/2019 Scansione in anni (consigliata)

Istituto Comprensivo Rignano Incisa Valdarno CURRICOLO VERTICALE DI ARTE E IMMAGINE

LETTERATURA CONTEMPORANEA E ARTI VISIVE

Istituto Scolastico Cattolico Paritario Vincenza Altamura CURRICOLO VERTICALE ARTE E IMMAGINE CURRICOLO VERTICALE ARTE E IMMAGINE

Antonio Costa. 1ccola Biblioteca Ein udi. rte. Architettura. Teat. Cinema. Musica

I.C. AMEDEO DI SAVOIA AOSTA Martina Franca (Ta) Disciplina: arte e immagine a.s

I.C. VIA CASALOTTI, 259

LO SPAZIO DELLA PAGINA, LA MENTE DEL LETTORE:

DISCIPLINA: ARTE E IMMAGINE

CURRICOLO di ARTE E IMMAGINE COMPETENZE SPECIFICHE CONOSCENZE ABILITA ABILITA DI BASE

1.ANALISI DELLA CLASSE: Discrete

DISCIPLINA: ARTE E IMMAGINE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTI DISCIPLINARI COORDINATORE PROF. NOLO ROSARIA A.S PRIMO BIENNIO

Programmazione annuale a. s

Anno Scolastico 2018/2019. Insegnante: Andrea Bertoni. Classe IV BSE

ISTITUTO COMPRENSIVO GROSSETO 2 PERCORSO DI RICERCA-AZIONE PER LA PROGETTAZIONE DI CURRICOLI VERTICALI

QUADRO DI RIFERIMENTO

COMUNICAZIONE E DIDATTICA DELL ARTE. Accademia di Belle Arti di Brera - Milano

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO E STORIA

Michele Cometa Letteratura e cultura visuale: il caso italiano Berlino, 12 gennaio 2009

Ambiti di formazione universitaria richiesti per materia per l Ammissione al Master

Corso di Laurea in Metodi e tecniche delle interazioni educative a.a. 2017/2018. INSEGNAMENTO: Estetica

Ambiti di formazione universitaria richiesti per materia per l Ammissione al Master

UNIVERSITÀ DEGLI STUDIO DI BERGAMO PIANI DI STUDIO. PRIMO anno

ISTITUTO COMPRENSIVO PADRE MARIO POZZA ANNO SCOLASTICO CURRICOLO PER COMPETENZE CLASSE I SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ARTE E IMMAGINE

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

LETTERATURA CONTEMPORANEA E ARTI VISIVE

Istituto Tecnico - Settore Tecnologico

Occhi, sguardi, spettatori

ISTITUTO COMPRENSIVO MARGHERITA HACK CASTELLALTO

IC BARBARA RIZZO SSI R. ROSSELLINI ANNO SCOLASTICO 2017/2018 DIPARTIMENTO LINGUAGGI NON VERBALI CURRICOLO MUSICA-ARTE IMMAGINE

PROGETTAZIONE ANNUALE: ARTE E IMMAGINE Classe 3 Scuola Secondaria di 1 grado

Protocollo dei saperi imprescindibili. Ordine di scuola: liceo artistico

FACOLTA DI LETTERE ANNO ACCADEMICO 2016/2017

ARTE E IMMAGINE - CLASSE PRIMA Scuola Primaria. COMPETENZE ABILITÁ CONOSCENZE - Esplorare immagini, forme e oggetti presenti Percettivo visive

COMPETENZE SPECIFICHE Livello essenziale Livello standard Livello essenziale Livello standard

ARTE IN CLASSE. Un progetto per le Scuole Primarie

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: ARTE E IMMAGINE

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ COMPETENZE primaria(continua) AMBITI DI CONTENUTO CLASSE /I CLASSE PRIMA E SECONDA

ISTITUTO COMPRENSIVO PADRE MARIO POZZA ANNO SCOLASTICO CURRICOLO PER COMPETENZE CLASSE III SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ARTE E IMMAGINE

L oltre. Tensione rinviante e specie creativa

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE ESPRESSIONE ARTISTICA

Protocollo dei saperi imprescindibili. Ordine di scuola: liceo artistico a.s

Finalità (tratte dalle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione)

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

VISITE E ATTIVITÀ DIDATTICHE. De Nittis e Tissot, pittori della vita moderna PER LE SCUOLE

In questa prima parte il laboratorio verte sulla narrazione di sé e della propria storia e ha come obiettivo la realizzazione di un collage, un libro

CURRICOLO CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ARTE E IMMAGINE TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

CURRICOLO DISCIPLINARE PER COMPETENZE SCUOLA PRIMARIA CLASSE TERZA

Corso di Studio in METODI E TECNICHE DELLE INTERAZIONI EDUCATIVE a.a. 2018/2019 INSEGNAMENTO: ESTETICA

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI DI GERMIGNAGA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA MATERIA OGGETTO DELLA PROGRAMMAZIONE ARTE E IMMAGINE

ISTITUTI PARITARI D. DIDEROT Casoria (Na) PROGRAMMAZIONE DIDATTICA. Terza, quarta e quinta Liceo delle Scienze Umane.

ITALIANO - CLASSI IV

PIANI DI STUDIO. PRIMO anno

L educazione estetica per l integrazione

CURRICOLO DISCIPLINARE di DISEGNO E STORIA DELL ARTE

GRAFICA. Accademia di Belle Arti di Brera - Milano

IIS FEDERICO II DI SVEVIA MELFI

SCUOLA: ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROBBIO- SCUOLA PRIMARIA CLASSE I DISCIPLINA: ARTE E IMMAGINE AMBITO CONOSCENZE OBIETTIVI OPERATIVI COMPETENZE

SCUOLA PRIMARIA ARTE E IMMAGINE

ITALIANO PRIMA LINGUA

Documento dipartimentale di sintesi della programmazione per competenze

- ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA, L ARTIGIANATO ED I SERVIZI SOCIALI E. LOI CARBONIA - SANT ANTIOCO. Materia ITALIANO

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA MEDIA STATALE ALLENDE Paderno Dugnano. Linee progettuali disciplinari a.s. 2014/2015. classi III AREA DISCIPLINARE : LINGUAGGI NON VERBALI

digilander.libero.it/pieropolidoro Interpretazione e cooperazione nei testi visivi

Prototollo dei saperi imprescindibili. Ordine di scuola: Liceo artistico A.S

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi. Liceo Artistico M. Festa Campanile CLASSE II AR. Programmazione di ITALIANO. a. s

Università di Pisa Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea Triennale in Cinema Musica Teatro

MEDIA E INFANZIA 0-6 RAPPRESENTAZIONI SOCIALI E PROSPETTIVE DI INTERVENTO. Michele Marangi Firenze, 27 maggio 2017

LE COMPETENZE ESSENZIALI DI ITALIANO

TEORIE E TECNICHE DELL INFOGRAFICA

Dr. mag. Lorenzo Oropallo

disciplina classe indirizzo ore settimanali ITALIANO QUINTA TUTTI QUATTRO

Nome Cognome. Matricola

LETTURA SCRITTURA ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO

ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE, GEOMETRI E PER IL TURISMO-LICEO G. B. FALCONE - A C R I - PROGRAMMAZIONE

Giugno 2000 AMBITO ARTISTICO LETTERARIO ARGOMENTO: Il male di vivere nella poesia e nell Arte del Novecento. A cura di SIMONETTA PERLATO

ISTITUTO COMPRENSIVO P.M.POZZA LUSIANA CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA ARTE E IMMAGINE

Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.

In copertina Spazio 10 Tecnica: Finto filo piombo foglia argento tempera piuma organica sanguigna Dimensione: 60X80 Anno: 2018

BASI PSICOLOGICO RELAZIONALI

PER GLI STUDENTI IMMATRICOLATI ENTRO L A.A

Protocollo dei saperi imprescindibili

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

ISTITUTO COMPRENSIVO P.M.POZZA LUSIANA CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA ARTE E IMMAGINE

Competenza: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

Classe LM-89: Storia dell arte. Piano di studio a.a. 2016/2017

LICEO ARTISTICO STATALE M. FESTA CAMPANILE MELFI a.s. 2018/19 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE CLASSE II AR

PIANO DI STUDIO. PRIMO ANNO (SOLO per immatricolati a.a. 2015/2016)

Transcript:

Immagini di parole di Michele Bertolini bertolinimichele@fastwebnet.it Recensione: Convegno internazionale: Al di là dei limiti della rappresentazione. Letteratura e cultura visuale. Palermo, 24-26 settembre 2012. Nella prestigiosa sede del Grand Hotel Piazza Borsa a Palermo, dal 24 al 26 settembre si è tenuto, a cura della Facoltà di Scienze della Formazione e del Dipartimento di Studi culturali dell Università degli Studi di Palermo, il convegno internazionale Al di là dei limiti della rappresentazione: letteratura e cultura visuale, che idealmente prosegue la ricerca sui rapporti fra la letteratura e le altre arti e sui dispositivi della visione, temi affrontati in altri convegni organizzati in collaborazione con l Università degli Studi di Bologna (coordinati dalla professoressa Silvia Albertazzi) e l Università degli Studi dell Aquila (coordinati dal professor Massimo Fusillo). Come ricordato nell introduzione ai lavori dal professor Michele Cometa, coordinatore del progetto, il rapporto fra testo e immagine, da diversi anni al centro di studi interdisciplinari che coinvolgono la letteratura comparata, gli studi di cultura visuale, l estetica, la pedagogia, è stato affrontato a partire dalla sollecitazione teorica di un celebre saggio di John Hollander 1. Quest ultimo ha individuato nella categoria di notional ékphrasis (ékphrasis nozionale) lo spazio per una descrizione letteraria capace di fondare e istituire l opera d arte nell atto stesso del racconto: una descrizione letteraria quindi che inventa un opera d arte pittorica, fotografica o cinematografica, traendo spunto da opere d arte esistenti, o mescolando realtà e finzione all interno del testo letterario. Da qui, attraverso la problematizzazione del rapporto fra notional éckphrasis e actual ékphrasis (ékphrasis mimetica), si apre lo spazio teorico per una più generale riflessione sulle relazioni fra te- 1 Cfr. J. Hollander, The poetics of ekphrasis, Word & Image, 4, 1988, pp. 209-219. Itinera, N. 5, 2013. Pagina 341

sto e immagine, capace di superare la pur suggestiva concezione di Mitchell sul rapporto agonale e conflittuale fra visivo e verbale 2. In questa direzione, nel primo intervento curato da Liliane Louvel, Fooling the Eye: Inventing/Discovering/Uncovering images-in-texts, è stato affrontato il problema dei limiti della rappresentazione verbale, attraverso l esempio di romanzi (Wilde, Banville, Consolo, Soldati) che inventano quadri e immagini che non esistono, assegnando al lettore la possibilità di una creazione immaginativa capace di trasformare la lettura in visione e sguardo. La lettura di un ékphrasis si rivela in questo caso come un esperienza liminare e maieutica, una soglia della rappresentazione che a rigore non è né un immagine né un testo, ma una specifica esperienza iconica intermediale in cui il testo scompare per far apparire un immagine assente. Al centro di questa riformulazione del concetto di iconotesto, che sfuma la distinzione fra ékphrasis nozionale ed ékphrasis mimetica, emerge come terzo elemento decisivo lo spazio della ricezione mentale del lettore-spettatore, che la complessa nozione di pictural, elaborata da Louvel, cerca di riassumere. La natura anfibia e intermedia dell ékphrasis apre la strada a una progressiva e dilagante invasione del visuale nel verbale, come testimoniato dalla relazione di Alain Montandon, dedicato ai Dispositifs visuels du narratif. Attraverso alcuni esempi ricavati dalla letteratura ottocentesca (Hoffmann, Balzac, Maupassant, Poe), è possibile individuare nel dispositivo visuale quell elemento scopico che genera la narratività del racconto, organizzando la totalità del testo sia sul piano semantico sia a livello formale. La presenza dell immagine nel testo, dalla pittura alla fotografia (come nel caso di America di Kafka), svolge una funzione narrativa, non semplicemente documentaria, in quanto ogni rappresentazione, implicando la ripetizione e la duplicazione di una porzione della realtà, introduce una dimensione seriale, che vincola lo sguardo del lettore e costruisce il racconto. La descrizione ecfrastica non si confina tuttavia nei limiti di una pratica testuale e letteraria, ma può emergere all incrocio di un insieme di saperi, tecniche, sguardi e codici visibili e verbali sempre connotati storicamente. 2 Cfr. W.J.T. Mitchell, Picture Theory, The University of Chicago Press, Chicago-London 1994. Itinera, N. 5, 2013. Pagina 342

Esemplare in questo senso risulta il caso della Gradiva di Jensen, al centro dell intervento di apertura della seconda giornata del convegno, Ekphrastic hysteria di Alessandra Violi, che ripercorre la complessa genesi della costruzione di un immagine esemplare dell isteria, al di là del semplice rapporto fra testo letterario e opera d arte, e al di là quindi della ben nota analisi freudiana. Il bassorilievo della Gradiva costituisce un caso esemplare di immagine costruita e scolpita non solo dal testo freudiano (e prima di esso dal racconto di Jensen), ma generata da un insieme di pratiche culturali ossessionate negli stessi anni dal tentativo di rendere presente l evidenza del corpo malato: la fotografia archeologica, la ricerca medica e clinica, la storia dell arte, lo sviluppo dei media tecnologici svolgono un ruolo decisivo nel processo di promozione culturale della Gradiva, nella misura in cui tale immagine intercetta le preoccupazioni fondamentali del tempo. Una vertiginosa interrogazione dei limiti della descrizione ecfrastica è stata proposta da Filippo Fimiani che, nella relazione Spazi vuoti, istruzioni per l uso. Tra mondo dell arte e mondo della vita, si è confrontato con Le vide di Yves Klein, spazio vuoto di un esperienza sensibile, estesica che rinuncia volontariamente a qualsiasi dispositivo mediale esterno che possa fungere da supporto per una relazione estetica tra il fruitore e l opera d arte (ancora presente nei monocromi dello stesso Klein). La radicale operazione dell artista francese sposta l attenzione sul titolo e sulla concisa descrizione fornita dallo stesso autore: la dimensione para-operale (il contesto, la cornice, l atmosfera) dell arte funziona come un attivatore in grado di generare un esperienza sensibile, corporea nel fruitore ben distinta dalla poetica modernista dello spazio vuoto o dalle declinazioni concettuali dell arte contemporanea. Si pone qui l enigmatica possibilità di un esperienza estesica dell arte che sfugge alle maglie della relazione estetica fra opera e fruitore. Un tipo particolare di descrizioni è costituito dalle immagini interiori, dalle visioni e allucinazioni prodotte dal cervello in uno stato intermedio tra il sonno e la veglia, classificate dalla psichiatria francese ottocentesca come immagini ipnagogiche, quali spunto e fonte di ispirazione per forme narrative specifiche nell opera di Goethe, Hofmannstahl e Proust. L intervento di Helmut Pfotenhauer, Die Sprache der inneren Bilder. Von Goethe bis Hof- Itinera, N. 5, 2013. Pagina 343

mannsthal und Proust, concentrandosi sul ruolo delle fantasie visive interiori nella creazione letteraria, pone alcuni interrogativi decisivi allo statuto della teoria delle immagini, nella misura in cui essa si fonda sulla distinzione fra image e picture, fra immagini interiori e immagini incarnate in un dispositivo visuale esterno. A un contesto culturale tedesco si ricollega anche l intervento di Gabriella Catalano, Grammatica delle immagini. Iconografie goethiane da Egmont ai Wanderjahre, che muove dalla nota familiarità di Goethe verso le immagini e le opere d arte per analizzare la loro funzione all interno della stessa produzione goethiana. In assenza di citazioni di originali chiaramente decifrabili, l opera letteraria e drammatica di Goethe (dalle Affinità elettive al Wilhelm Meister, da Egmont al Faust) libera una circolazione produttiva fra prototipi e variazioni, fra tipi ed esempi, dove le numerose immagini evocate, che possono essere interpretate come copie di originali assenti, interagiscono dinamicamente con le diverse esigenze narrative di volta in volta presenti. In opposizione al modello morfologico goethiano, che trova una feconda applicazione anche nella sua opera letteraria e che pensa la variazione come una manifestazione della vita delle forme culturali, il testo teatrale novecentesco di Heiner Müller, Bildbeschreibung, si presenta come un gesto iconoclasta che interpreta la descrizione dell immagine, richiamata dal titolo della pièce, come una continua sovrapposizione di immagini sfuggenti, incompiute, che finiscono per cancellare il loro oggetto. L intervento di Francesco Fiorentino, L immagine è un pretesto: Bildbeschreibung di Heiner Müller, si è concentrato sull analisi di questo testo teatrale che cerca di smontare la retorica dell ékphrasis, liberando le implicazioni politiche implicite nel rapporto fra visibile e verbale. L ultima giornata del convegno si è aperta con la relazione di Fernando Hernández, Researching on images, researching with words. Revealing which remains invisible in visual culture pedagogies, che ha affrontato il problema delle implicazioni pedagogiche delle pratiche della visualità occidentale. Attraverso l esempio della rappresentazione dell infanzia come età dell innocenza fra Ottocento e Novecento, l intervento ha evidenziato la cen- Itinera, N. 5, 2013. Pagina 344

tralità delle immagini, non solo artistiche, nella produzione di un immaginario sociale e culturale condiviso e nella costruzione dell identità soggettiva. Le immagini funzionano in questo senso come spazi di risonanza e di vibrazioni fra il visibile e l immaginario, come prassi che generano modi di agire sociali e culturali, modellando la soggettività dei fruitori: proprio per questo la questione della libertà e della consapevolezza degli osservatori di fronte alle immagini della cultura visuale dominante si pone al centro della riflessione pedagogica e di ogni politica delle immagini. La relazione di Andrea Pinotti, La leggenda del pittore cinese. A partire da Benjamin, ha affrontato la questione della soglia di confine fra realtà e rappresentazione partendo dall immagine leggendaria del pittore cinese che scompare nel quadro da lui dipinto, ricorrente in due passi dell opera di Walter Benjamin, ma citata anche negli scritti di Bloch, Adorno, Kracauer, Balázs. L opposta valutazione che l autore tedesco assegna a questo momento topico della fruizione estetica, come positiva identificazione del soggetto con la rappresentazione o come modello negativo di una ricezione puramente contemplativa, auratica e borghese, apre la strada a un interrogazione sulla tensione dialettica fra empatia e distanza nell éckphrasis e sul ruolo delle diverse modalità sensoriali (ottiche, tattili) coinvolte nella percezione dell arte contemporanea. Il convegno si è concluso con la relazione di Vittoria Borsò, Tra parole in movimento e immagini in azione. L evento della visualità in Honoré de Balzac e Charles Baudelaire, che ha toccato un ulteriore aspetto della capacità dell immagine, in quanto sapere eccedente, di porsi al di là della rappresentazione. Il capolavoro sconosciuto di Balzac e Il pittore della vita moderna di Baudelaire costituiscono due testi decisivi della prima modernità che interrogano la pittura nella sua volontà di catturare la vita nella sua immediatezza e intensità, al di là della separazione fra soggetto e mondo e di ogni rassicurante mìmesis naturalistica. Il problema dell éckphrasis si rivela come uno degli orizzonti critici più stimolanti per la riflessione teorica contemporanea sulle arti, sia che venga considerato come archivio visivo interno alla letteratura sia che sia interpretato come dimensione contestuale inseparabile dalle arti visive o come spa- Itinera, N. 5, 2013. Pagina 345

zio intermedio fra il visibile e il verbale e momento di superamento dei limiti della rappresentazione. Itinera, N. 5, 2013. Pagina 346