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UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE (Lauree di primo livello D.M. 509/99 e D.M. 270/04 e Diploma Universitario) SEZIONE B - Seconda sessione 2013 PRIMA PROVA SCRITTA DEL 28 NOVEMBRE 2013 SETTORE INDUSTRIALE Tema n. 1 Il candidato descriva alcuni esempi di meccanismi articolati piani utilizzati nelle macchine industriali per generare particolari movimentazioni ed illustri le principali metodologie che vengono utilizzate in sede di progetto per effettuare l analisi cinematica di tali dispositivi. Tema n. 2 Il candidato illustri i principali meccanismi di corrosione nonché le tecniche di prevenzione e protezione per tale fenomeno.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE (Lauree di primo livello D.M. 509/99 e D.M. 270/04 e Diploma Universitario) SEZIONE B - Seconda sessione 2013 SECONDA PROVA SCRITTA DEL 29 NOVEMBRE 2013 SETTORE INDUSTRIALE (classe di laurea 10 - Ingegneria industriale, classe L9 - Ingegneria Elettrica) Tema n. 1 (ambito ING. MECCANICA e ING. ELETTRICA) Si supponga di dover realizzare il nastro trasportatore rappresentato in Figura 1. Ipotizzando che il nastro debba funzionare in modo continuativo ad una velocità assegnata (stabilita dalle esigenze produttive dell impianto in cui la macchina è inserita), il candidato illustri le principali fasi progettuali necessarie per la realizzazione del sistema, ponendo particolare attenzione alle metodologie di scelta e di verifica del motore elettrico e della trasmissione. Fig.1 Tema n. 2 (ambito ING. MATERIALI) Facendo riferimento ad un acciaio a scelta, il candidato esponga brevemente le microstrutture che si possono ottenere in funzione dei possibili trattamenti termici applicabili alla lega ferrosa in esame ed illustri almeno un esempio applicativo in cui si evidenzi la correlazione tra microstruttura e proprietà meccaniche. Tema n. 3 (ambito ING. MECCANICA) Il candidato analizzi le principali metodologie per la misura dello stato di sollecitazione e di deformazione in strutture e organi meccanici e, utilizzando un esempio applicativo, descriva le principali problematiche riguardanti gli effetti interferenti e modificanti delle grandezze ambientali (temperatura, vibrazioni, ecc.), nonché le soluzioni da adottare per risolvere i problemi suddetti.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE (Lauree di primo livello D.M. 509/99 e D.M. 270/04 e Diploma Universitario) SEZIONE B - Seconda sessione 2013 PROVA PRATICA DI PROGETTAZIONE DEL 16 GENNAIO 2014 SETTORE INDUSTRIALE (classe di laurea 10 - Ingegneria industriale, classe di laurea L9 Ingegneria elettrica)

Tema n.1 (Ambito: Ing. dell Automazione, Ambito: Ing. Elettrica) In figura 1 è rappresentata schematicamente una macchina per eseguire prove di fatica su molle elicoidali di acciaio. La macchina è costituita dai seguenti componenti: servomotore brushless con controllo elettronico di velocità; riduttore di velocità; manovellismo ordinario centrato; molla elicoidale da sottoporre a test di fatica. Il controllo di velocità consente di mantenere costante la velocità di rotazione del motore al variare del carico, fornendo una corrente (e quindi una coppia) variabile durante il ciclo di lavoro. La molla viene montata con il manovellismo nella posizione di punto morto esterno (corrispondente all'angolo di manovella α=0); in tale posizione la molla risulta scarica (vedi Fig.2). Con questo tipo di montaggio la molla di prova viene sollecitata solo a trazione. motore brushless α riduttore azionamento elettronico Fig.1 r l molla scarica x=0 α β x molla tesa Fig.2

Domande Dimensionare il manovellismo (calcolando la lunghezza della manovella e della biella) in modo che siano soddisfatte le seguenti due condizioni: a) corsa della slitta:... =80 mm b) max. inclinazione della biella sull'orizzontale:... =15 Scegliere la velocità di rotazione del motore in modo che la macchina lavori alla frequenza di 360 cicli/min. Considerando un intervallo di tempo pari ad un ciclo completo, determinare l'andamento nel tempo delle seguenti grandezze: a) Forza elastica b) Forza d inerzia sulla massa in moto alterno c) Coppia erogata dal motore d) Potenza erogata dal motore Nota 1: Per semplicità si supponga che la biella e la manovella abbiano massa trascurabile. Si presentino i risultati in forma grafica utilizzando diagrammi in scala e tracciando i grafici per punti. Per agevolare il tracciamento dei grafici si consiglia di predisporre opportune tabelle in cui inserire i valori numerici da riportare sui grafici. Nota 2: Per il calcolo della rigidezza k della molla elicoidale si utilizzi la formula seguente: = 8 Il significato dei simboli e i corrispondenti valori numerici sono di seguito riportati. Dati Modulo di elasticità tangenziale dell'acciaio... =80000 MPa Diametro del filo con cui viene realizzata la molla... =4 mm Diametro medio della spira della molla... =35 mm Numero di spire attive della molla... =7 Massa in moto alterno... =8 Rapporto di trasmissione del riduttore... =1/10

Tema n.2 (Ambito: Ing. dell Automazione, Ambito: Ing. Elettrica) J M R T τ, η J J T f v r M J r α Fig.1 L'argano rappresentato schematicamente in figura 1 viene utilizzato per sollevare un carrello lungo un piano inclinato. Il carrello possiede quattro ruote e si muove lungo una rotaia fissata al piano inclinato. Il tamburo rotante sul quale si avvolge la fune che trascina il carrello è azionato da un motore asincrono trifase tramite un riduttore di velocità. Domande 1. scegliere il motore ed il riduttore in modo tale che, in condizioni di regime, il carro abbia una velocità non inferiore a 3 m/s; 2. verificare che sia possibile avviare il sistema sotto carico; 3. utilizzando i dati relativi al motore ed al riduttore scelti, calcolare, in condizioni di regime, i valori effettivi delle seguenti grandezze: coppia motrice; velocità angolare del motore; potenza motrice; velocità di traslazione del carrello; 4. calcolare la legge di moto del carrello durante il transitorio di avviamento e determinare il tempo di avviamento; 5. effettuare il dimensionamento della fune. Nota: Si tenga presente che le specifiche di progetto richiedono il collegamento diretto del motore asincrono trifase alla rete elettrica; pertanto non è ammesso l uso di convertitori di frequenza per regolare la velocità dell argano.

Motori asincroni disponibili Tipo M1 Tipo M2 Tipo M3 Tensione alim. 400 V 400 V 400 V Frequenza 50 Hz 50 Hz 50 Hz Numero di poli 4 4 6 Coppia nominale 42,3 Nm 41,6 Nm 34 Nm Coppia max. 85 Nm 92 Nm 82,3 Nm Coppia di spunto 34,5 Nm 74,8 Nm 52,4 Nm Momento d inerzia (J M ) 2 x10 3 kgm 2 1,8 x10 3 kgm 2 0,7 x10 3 kgm 2 Le curve caratteristiche dei tre motori sono riportate a fondo pagina. Riduttori disponibili Tipo R1 Tipo R2 Tipo R3 Rapp. di trasmissione (τ) 1/20 1/30 1/15 Rendimento (η) 0.87 0.84 0.81 Dati Massa del carrello (ruote comprese)... M = 200 kg 2 Momento d'inerzia delle ruote del carrello... J = 0,7 kg m Raggio delle ruote del carrello... r = 250 mm Momento d'inerzia del tamburo... J T = 1,5 kg m Raggio del tamburo... R T = 320 mm Inclinazione del piano rispetto all'orizzontale... α = 40 2 Coeff. di attrito volvente fra le ruote del carrello e la rotaia (con r espresso in metri)... 0,026 f v = 2r Coppia [Nm] 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 Motore M2 Motore M3 Curve caratteristiche dei motori Motore M1 5 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 10 15 20 velocità angolare [rad/s]