L economia dei beni ambientali
Layout presentazione Parte 1. L economia dei Cambiamenti Climatici CC international framework La Stern review L economia e l ambiente Parte 2. Approcci e strumenti in uso Il Valore Economico Totale dei beni ambientali I Costi Ambientali e della Risorsa (WFD) Parte 3. Limiti e considerazioni
A. CC international framework B. Stern review C. L economia e l ambiente
A. CC international framework UNFCCC - United Nation Framework Convention on Climate Change (Rio 1992) Climate common resource Expressed by Protocol (Kyoto) Obj. GHG reduction 5,2% (1 period) Italy 6,5% EU Leadership position: 2010 «DG Climate» - ECCP European Climate Change Plan Europa 2020 (climate-energy 20-20-20) Europa 2030 (GHG reduction 40% - 27% renewables) Roadmap 2050 (GHG red. 80/95% rispetto al 1990)
B. La Stern review (2006) Hp) Il cambiamento climatico indotto dall uomo è causato dalle emissioni di biossido di carbonio (CO2) e altri gas serra (GHG) che si sono accumulati nell atmosfera soprattutto negli ultimi 100 anni. I costi dell azione non sono proibitivi e saranno molto minori dei danni che si potranno evitare Stime Perdita complessiva del Pil del 20% pari all impatto negativo delle due ultime guerre mondiali messe assieme Sostenere costi equivalenti all 1% del Pil mondiale entro il 2050. Ridurre di ¾ le emissioni potenziali che si accumulerebbero al ritmo di crescita attuale Effetti (Globali..) Guerre per l'acqua e per il cibo in tutto il mondo (etica, ambientale, benessere, mari, malnutrizione, migrazioni, ecosistemi)
La Stern review Obiettivo Creare una strada climate-friendly per favorire la crescita economica Economia «low carbon» Strumenti Agire su deforestazione e trasporti (energia) Carbon market - commercio delle quote di emissioni di Co2 (i Paesi che inquinano accumulano debiti che pagano verso quelli che non inquinano e accumulano crediti) Coinvolgere il settore privato tecnologie Rivoluzione energetica (e industriale..) Innovazione - investimenti occupazione
La SR e le politiche economiche Gli economisti descrivono il cambiamento climatico indotto dall uomo come una esternalità e il clima globale come un bene comune (non escludibile e non rivale nell uso..) La teoria fondamentale delle esternalità e dei beni pubblici è il punto di partenza delle analisi economiche sul cambiamento climatico (impatti globali) Economia ha un ruolo chiave: si può essere verdi e crescere!
C. L economia e l ambiente L economia è solitamente definita coma la disciplina che studia le modalità di allocazione di risorse scarse (rispetto alla domanda) tra usi alternativi CAPITALE NATURALE RISORSA ECONOMICA a)irreversibilità delle trasformazioni di alcune risorse naturali, le cui caratteristiche di unicità e irriproducibilità impediscono ogni forma di sostituzione con il capitale umano; b) Stabilità (capacità del sistema di mantenere il suo equilibrio di fronte alle fluttuazioni ed ai cicli dell ambiente circostante) ; c) Resilienza (capacità di un sistema di mantenere la propria struttura di fronte a stress esterni, ovvero la sua capacità di adattarsi al cambiamento degli ecosistemi).
L evoluzione della teoria economica (ambientale..) L Economia tradizionale (Neoclassica) I prezzi relativi delle merci sono determinati in termini di equilibri di domanda ed offerta Prezzi di equilibrio. Il mercato garantisce efficiente allocazione delle risorse Nessun operatore (produttore o consumatore) può influire sui prezzi!!! Teoria Neoclassica (beni ambientali) concorrenza perfetta solo di rado realizzata a causa di anomalie ed imperfezioni del mercato - FALLIMENTI DEL MERCATO Beni ambientali: disponibilità esternalità futuro - prezzo rappresenta una misura della scarsità del bene Economia Ambientale - Ri-allocazione delle risorse verso i settori e i prodotti meno inquinanti (impattanti). Economia Ecologica - approccio transdisciplinare, (etica, biologia, ecologia, ingegneria, scienze mediche e sanitarie) - sviluppo sostenibile
A. Il Valore Economico Totale dei beni ambientali B. I Costi Ambientali e della Risorsa (WFD) Corso
A. Il Valore Economico dei beni ambientali Valore economico di una risorsa ambientale - Attribuzione di un corrispettivo monetario ad essa. Valutazione di un bene ambientale pone problemi sostanzialmente diversi dai tradizionali beni economici analisi tradizionale delle curve di domanda ed offerta Misurare, attraverso una qualche unità di misura convenzionale, la capacità di un bene di essere utile e quindi di soddisfare determinati bisogni. LE ACQUE UTILIZZATE NELL INDUSTRIA DEI DISPOSITIVI MEDICI - ISS, 11/12 dicembre 2014
Le caratteristiche dei beni ambientali l irreversibilità del bene - se il bene non viene preservato, le possibilità di rigenerazione sono assai complesse e i tempi ancor più lunghi (ciclo naturale delle acque); l incertezza - in quanto il futuro non è noto e gli attuali errori di gestione della risorsa possono generare dei costi potenziali futuri difficili da determinare (Cambiamenti Climatici Rapporto Stern); l unicità - il bene in questione non è facilmente sostituibile, si preferirà quindi la preservazione piuttosto che lo sfruttamento indiscriminato.
Benefici e Disponibilità a Pagare (DAP) L idea fondamentale per la misurazione in termini monetari dei benefici è che gli individui rivelino le loro preferenze per i beni ambientali mostrando la loro disponibilità a pagare (DAP) o la disponibilità ad accettare una compensazione (DAC) DAP lorda = prezzo di mercato + surplus del consumatore La DAP, quindi, rappresenta un indicatore monetario immediato delle preferenze individuali.
Il Valore Economico Totale di un bene ambientale (VET) VALORE D'USO USO DIRETTO USO INDIRETTO OPZIONE VALORE ECONOMICO TOTALE QUASI OPZIONE VALORE DI NON USO LASCITO ESISTENZA
Il Valore Economico Totale di un bene ambientale (VET) Valore d uso diretto - fruizione diretta della risorsa naturale indiretto - benefici indiretti che gli individui ricevono dall utilizzo della risorsa valore di opzione - assicurare la disponibilità del bene per un potenziale utilizzo futuro valore di quasi opzione - possibilità di preservare la risorsa per utilizzi futuri non ancora identificati Valore di non uso valore di lascito - anche le generazioni future potranno godere di determinate risorse ambientali valore di esistenza - utilità per il solo fatto che le risorse continuano ad esistere
Metodi di stima del VET Basati sulla produttività METODI DI STIMA DEL VALORE ECONOMICO DEI BENI AMBIENTALI METODI Market Oriented Basati sui costi Mercati espliciti Mercati impliciti METODI Survey Oriented Valutazione Contingente
MARKET ORIENTED Basate sulla Produttività tecniche orientate alla produttività considerano l ambiente naturale come fattore di produzione Q = f(k, L, E) Q rappresenta il prodotto, K il capitale, L il lavoro, E un indicatore di qualità ambientale.
MARKET ORIENTED Basate sui Costi (mercati espliciti) tecniche orientate a mercati espliciti sono basate su dati di prezzo e quantità ricavati da mercati effettivi: costo di ripristino (riportare i beni ambientali danneggiati alla situazione precedente il danno). costo di sostituzione (beni prodotti dall uomo che possano sostituire i beni o i servizi ambientali compromessi), costo del progetto ombra (creare un progetto alternativo alla risorsa ambientale danneggiata), costo di rilocazione (spostare altrove le attività economiche danneggiate a causa della riduzione della qualità ambientale), spese difensive (evitare o prevenire impatti sulle componenti ambientali).
MARKET ORIENTED Basate sui Costi (mercati impliciti) tecniche orientate a mercati impliciti, dove dati di prezzo e quantità sono ricavati da mercati di beni surrogati rispetto a quello ambientale da valutare: prezzi edonici (particolari beni succedanei complementari ai beni ambientali) costi di viaggio (spese sostenute dagli individui per raggiungere una determinata località)
SURVEY ORIENTED le tecniche orientate a mercati ipotetici, o di Valutazione Contingente: basate su interviste attraverso le quali viene stimata la disponibilità a pagare (DAP) degli individui, o di un insieme di individui, per particolari beni e servizi ambientali. molto complesse, tempi molto lunghi e richiedono indagini specifiche
B. I costi ambientali ed i costi della risorsa (WFD) Costi ambientali (danno ambientale) Costi legati ai danni che l utilizzo stesso delle risorse idriche causa all ambiente, agli ecosistemi ed a coloro che usano l ambiente (ad esempio una riduzione della qualità ecologica degli ecosistemi acquatici o la salinizzazione e degradazione dei terreni produttivi); Costi legati alla alterazione/riduzione delle funzionalità degli ecosistemi acquatici o al degrado della risorsa (sia per le eccessive quantità addotte sia per la minore qualità dell acqua), tali da danneggiare alcuni usi dei corpi idrici (ad esempio la produzione, il consumo, la pesca sportiva) o il benessere derivante dal valore assegnato al non-uso di una certa risorsa (ad esempio gli effetti sull utilità connessa alla contemplazione di un lago pulito o di un parco naturale).
I costi ambientali ed i costi della risorsa Costi della risorsa (costo opportunità) Costi delle mancate opportunità imposte ad altri utenti in conseguenza dello sfruttamento intensivo delle risorse al di là del loro livello di ripristino e ricambio naturale (ad esempio legati all eccessivo emungimento di acque sotterranee) che tengano conto della disponibilità idrica spazio temporale, dei fabbisogni attuali e futuri, della riproducibilità della risorsa e della qualità della stessa; dei vincoli di destinazione e degli effetti economico - sociali e ambientali producibili dai diversi usi e non usi (impatto sull economia, effetti sull indotto, impatto ambientale, benefici sociali). Concorrono alla scelta dell uso o non uso a cui destinare l acqua, la scarsità della risorsa da utilizzare, la qualità della stessa e la rinuncia ai benefici dell uso alternativo rispetto a quello scelto.
La valutazione dei Costi Ambientali
La valutazione dei Costi della Risorsa
Stern review È un rapporto governativo e come tale va considerato Stime del danno elevatissime (tasso di sconto 0,1..) Critiche da economisti del Clima: Richard S.J. Tol - Univ Amburgo (scenari più pessimistici) William D. Nordhaus Univ Yale (valutazioni diventano poco attendibili, soprattutto dopo il 2100) Utilizzo di 1 solo modello di simulazione (facile da esporre ma «parziale»)
Beni pubblici ed esternalità Def. Beni pubblici: si definiscono in base ai concetti di rivalità ed escludibilità nel consumo Assenza di rivalità nel consumo - il consumo di un bene pubblico da parte di un individuo non implica l'impossibilità per un altro individuo di consumarlo Non escludibilità nel consumo - una volta che il bene pubblico è prodotto, è difficile o impossibile impedirne la fruizione da parte di consumatori I beni non-escludibili e non-rivali sono detti beni pubblici (puri), mentre i beni che presentano entrambe le proprietà sono chiamati beni privati (puri). Def. Esternalità: ogniqualvolta un individuo (o un impresa) compie una azione che ha effetti su un altro individuo (o su un altra impresa) senza che quest ultimo paghi o riceva un indennizzo per tali effetti Quando le azioni di alcuni hanno effetti negativi su altri soggetti si parla di esternalità negative (es. le emissioni prodotte da attività industriali, l inquinamento idrico, ecc.). al contrario, qualora tali azioni producano dei benefici, si parlerà di esternalità positive (es.l effetto esercitato dalle attività agricole tradizionali sulla qualità del paesaggio, lo sviluppo locale indotto dalla presenza di attività produttive, ecc). La presenza di esternalità, sia positive che negative, rende inadeguato il meccanismo di mercato, nel senso che le scelte degli individui sono effettuate sulla base di prezzi e di costi che non riflettono il valore effettivo dei beni prodotti e consumati.
Approcci e strumenti in uso Le metodologie di valutazione VET market oriented permettono di stimare, prevalentemente, solo il valore d uso, diretto ed indiretto, dei beni ambientali; survey oriented, malgrado permettano di individuare sia il valore d uso che il valore di non uso, risultano altamente arbitrarie. I Costi ambientali e della risorsa: Difficoltà di quantificazione; Legati a valori d uso e di non uso (VET = «Costo pieno»); Se considerati in tariffa (FCR) prezzo acqua elevato
Stefano Fabiani, CREA-PB, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l analisi dell Economia Agraria Centro Politiche e Bioeconomia Contatti: Tel. 0647856275, Mob. 333.3121424 Twitter. @Stefab77 Mail. fabiani@inea.it, stefano.fabiani@entecra.it