LE ISTITUZIONI EUROPEE

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Transcript:

LE ISTITUZIONI EUROPEE

Cos è l Unione europea E una FAMIGLIA di paesi europei DEMOCRATICI che collaborano per MIGLIORARE la vita dei loro cittadini e per creare un mondo migliore. In poco più di 50 anni, l UE ha portato in Europa: stabilità e prosperità coniato una moneta unica (l euro) creato un mercato unico senza frontiere, all interno del quale beni, servizi, cittadini e capitali possono CIRCOLARE LIBERAMENTE

Introduzione L Unione europea (UE) non è una federazione di stati come gli Stati Uniti, né un semplice organismo per la cooperazione tra i governi, come le Nazioni Unite; è un organismo unico nel suo genere. I paesi che costituiscono l UE, definiti Stati membri, uniscono le loro sovranità per guadagnare una forza è un influenza mondiale che nessuno di loro potrebbe acquisire da solo. Nella pratica, mettere insieme le sovranità significa che gli Stati membri delegano alcuni dei loro poteri decisionali alle istituzioni comuni da loro stessi create, in modo che le decisioni su questioni specifiche di interesse comune possano essere prese democraticamente a livello europeo

I trattati, base per una cooperazione democratica e fondata sul diritto 1952 Comunità europea del carbone e dell acciaio 1958 Trattati di Roma: Comunità economica europea Comunità europea dell energia atomica (EURATOM) 2009 Trattato di Lisbona 1987 Atto unico europeo: nasce il Mercato unico 2003 Trattato di Nizza 1999 Trattato di Amsterdam 1993 Trattato sull Unione europea Maastricht

Allargamento: da 6 a 27 paesi In occasione dell adesione di nuovi paesi all UE sono stati modificati i Trattati istitutivi 1952 1973 1981 1986 1990 1995 2004 2007

Il trattato di Lisbona per traghettare l Europa nel XXI secolo Il trattato di Lisbona DEFINISCE chiaramente: le competenze dell UE le competenze dei paesi membri la competenze condivise OBIETTIVI: più democratica più efficiente Il trattato renderà l Unione europea: Un più forte ruolo del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali, iniziativa dei cittadini, Carta dei diritti fondamentali, ecc. Procedure più semplici, presidente del Consiglio a tempo pieno, ecc. più sicura più trasparente più unita sulla scena mondiale Nuove possibilità di lotta al cambiamento climatico e al terrorismo, sicurezza dell approvvigionamento energetico, ecc. Vengono chiarite le competenze, migliora l accesso del pubblico ai documenti e alle riunioni, ecc. Alto rappresentante per la politica estera, ecc.

Il trattato di Lisbona per traghettare l Europa nel XXI secolo 1. UN EUROPA PIÙ DEMOCRATICA E TRASPARENTE Per rafforzare il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali Per offrire ai cittadini maggiori possibilità di far sentire la loro voce Per chiarire la ripartizione delle competenze a livello europeo e nazionale 2. UN EUROPA PIÙ EFFICIENTE Per semplificare i suoi metodi di lavoro e le norme di voto Per dotarsi di istituzioni più moderne e adeguate ad un Unione con 27 paesi Per disporre di una maggiore capacità di intervenire nei settori di massima priorità per l Unione

Il trattato di Lisbona per traghettare l Europa nel XXI secolo 3. UN EUROPA DI DIRITTI E VALORI, DI LIBERTÀ, SOLIDARIETÀ E SICUREZZA Per promuovere i valori dell Unione e integrare la Carta dei diritti Per prevedere nuovi meccanismi di solidarietà Per garantire una migliore protezione di cittadini europei 4. UN EUROPA PROTAGONISTA SULLA SCENA INTERNAZIONALE Raggruppando gli strumenti comunitari di politica estera

Le istituzioni dell UE Il trattato di Lisbona non modifica l architettura istituzionale dell UE, che resta fondata sul triangolo parlamento, Consiglio e Commissione Consiglio europeo (vertice) Parlamento europeo Consiglio dei ministri (Consiglio dell UE) Commissione europea Corte di giustizia Corte dei conti Comitato economico e sociale Comitato delle regioni Banca centrale europea Agenzie Banca europea per gli investimenti

Il processo legislativo nell UE Cittadini, gruppi d interesse, esperti: dibattito e consultazione Commissione: prepara una proposta formale Parlamento e Consiglio dei ministri: decidono insieme Autorità nazionali o locali: attuazione Commissione e Corte di giustizia: controllano l attuazione

Il processo decisionale dell UE Le decisioni a livello dell Unione europea vengono prese da diverse istituzioni dell UE, ossia: il Parlamento europeo (PE, Parlamento), il Consiglio dell Unione europea e la Commissione europea. Normalmente la Commissione europea propone le nuove leggi dell UE, mentre il Consiglio e il Parlamento hanno il compito di adottarle. Le principali forme assunte dal diritto dell UE sono le direttive e i regolamenti. Le direttive stabiliscono un obiettivo comune a tutti gli Stati membri, ma lasciano alle autorità nazionali la responsabilità di decidere riguardo alla forma e ai mezzi per raggiungerlo. Di norma, agli Stati membri sono concessi uno o due anni per attuare una direttiva. I regolamenti sono direttamente applicabili nell intera UE appena entrano in vigore, senza ulteriori interventi da parte degli Stati membri.

Il processo decisionale dell UE (segue) Le tre principali procedure per promulgare nuove leggi sono la «codecisione», la «consultazione» e il «parere conforme». La codecisione è la procedura più utilizzata, il Parlamento condivide il potere legislativo con il Consiglio. Si ricorre alla procedura di consultazione in settori quali l agricoltura, l imposizione fiscale e la concorrenza. Per assumere alcune decisioni di particolare importanza, soprattutto, per accordi con paesi terzi, compresi gli accordi che permettono a nuovi paesi di aderire all UE, il Consiglio deve ottenere il consenso del Parlamento europeo. L accettazione o «parere conforme» deve avvenire a maggioranza assoluta.

La procedura di CODECISIONE Introdotta dal trattato di Maastricht sull'unione europea (1992), è stata ampliata e adeguata dal trattato di Amsterdam (1999) per rafforzarne l'efficacia. Con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona il 1 dicembre 2009, tale procedura, ribattezzata procedura legislativa ordinaria, è diventata la principale procedura legislativa del sistema decisionale dell'ue. La procedura legislativa ordinaria conferisce lo stesso peso al Parlamento europeo e al Consiglio dell'unione in numerosi ambiti (ad esempio, governance economica, immigrazione, energia, trasporti, ambiente, protezione dei consumatori, ecc.). La stragrande maggioranza delle leggi comunitarie è adottata congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio.

La procedura di CONSULTAZIONE E anche detta procedura del parere semplice è la forma originaria della procedura legislativa della Comunità europea. Il Consiglio dell'unione Europea delibera su proposta della Commissione sentito il Parlamento europeo (e in alcuni casi anche il Comitato delle regioni e/o il Comitato economico e sociale). Il parere del Parlamento è obbligatorio ma non vincolante. Questa procedura ora si applica "solo" nei casi in cui non sono previste la procedura di cooperazione o la procedura di codecisione, tra questi: provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali (art. 13 trattato CE) disposizioni intese a completare i diritti connessi con la cittadinanza dell'unione europea (art. 22 TCE) regolamenti, direttive e decisioni per l'attuazione della politica agricola comune (art. 37 TCE) direttive volte alla liberalizzazione di un determinato servizio (art. 52 TCE) regolamenti e le direttive utili a favorire la concorrenza disposizioni che riguardano l'armonizzazione delle legislazioni relative alle imposte indirette (art. 93 TCE) raccomandazioni agli stati membri relativi alle politiche in materia di occupazione (art. 128 TCE) disposizioni e misure in campo ambientale (artt. 174-175 TCE)

La procedura di PARERE CONFORME Nella procedura di parere conforme è prevista la formulazione da parte del Parlamento Europeo di un parere obbligatorio e vincolante in merito alla proposta di legge da parte della Commissione europea. La portata vincolante e obbligatoria del parere si manifesta nei confronti della arbitrarietà del Consiglio dell'ue, il quale è obbligato ad emettere l'atto normativo relativo alla proposta della Commissione nei limiti e nella portata del parere espresso dal Parlamento. La particolarità della procedura è che, come nella procedura di codecisione, il Parlamento gode di un sostanziale diritto di veto che influisce sul potere legislativo del Consiglio. Le principali materie in cui è prevista la procedura di Parere Conforme sono Compiti e obiettivi dei Fondi Strutturali Accordi di associazione e di ammissione di nuovi stati membri

Tre istituzioni principali Il Parlamento europeo - la voce del popolo Il Consiglio dei ministri - la voce degli Stati membri La Commissione europea - l interesse comune

Il Parlamento europeo, la voce dei cittadini Il Parlamento europeo (PE) viene eletto (dal 1979 direttamente) dai cittadini dell Unione europea per rappresentare i loro interessi. I membri eletti del Parlamento europeo (eurodeputati) non sono organizzati in blocchi nazionali, ma in gruppi politici dell UE. Rappresentano tutte le posizioni sull integrazione europea. Le sedi del Parlamento europeo sono tre: Lussemburgo: è la sede degli uffici amministrativi (il «segretariato generale») Strasburgo (Francia): riunioni dell intero Parlamento note come «sessioni plenarie» Bruxelles (Belgio): riunioni delle commissioni e anche, a volte, le riunioni del Parlamento Il trattato di Lisbona dispone che il numero massimo di eurodeputati sia di 751 (750 più il presidente); ciascun Stato Membro non può avere meno di 6 o più di 96 deputati.

Il Parlamento europeo (segue) Il Parlamento ha tre funzioni principali: 1. approva le leggi europee. Il fatto che esso sia eletto a suffragio diretto dai cittadini dell UE contribuisce a garantire la legittimità democratica del diritto europeo; 2. esercita un controllo democratico su tutte le istituzioni dell UE e in particolare sulla Commissione. Ha il potere di approvare o respingere la nomina dei commissari e ha il diritto di censurare collettivamente la Commissione; 3. il potere di bilancio: il Parlamento condivide con il Consiglio il potere di bilancio dell UE e può pertanto modificare le spese dell UE. Adotta o respinge il bilancio nel suo complesso. Il trattato di Lisbona consolida i poteri in materia legislativa, finanziaria e di approvazione degli accordi internazionali;

Il Consiglio dell Unione europea, la voce degli stati membri Il Consiglio è il principale organo decisionale dell UE, rappresenta gli Stati membri e alle sue riunioni partecipa un ministro di ciascun governo nazionale degli Stati membri. Esistono, in tutto, nove diverse configurazioni del Consiglio: 1. Affari generali e relazioni esterne; 2. Affari economici e finanziari (Ecofin); 3. Giustizia e affari interni; 4. Occupazione, politica sociale, salute e tutela dei consumatori; 5. Concorrenza; 6. Trasporti, telecomunicazioni ed energia; 7. Agricoltura e pesca; 8. Ambiente; 9. Istruzione, gioventù e cultura. Ciascun ministro del Consiglio è autorizzato a impegnare il proprio governo, inoltre, ciascun ministro in sede di Consiglio è responsabile del suo operato davanti al suo parlamento nazionale e ai cittadini che tale parlamento rappresenta.

Il Consiglio dei ministri la voce degli Stati membri Un ministro per ciascun paese dell UE Presidenza: a rotazione ogni sei mesi Vota le leggi dell UE e il bilancio, insieme al Parlamento Gestisce la Politica estera e di sicurezza comune

Il Consiglio dell Unione europea, la voce degli stati membri (segue) Il Consiglio ha sei responsabilità principali: 1. approvare le leggi dell UE, congiuntamente con il Parlamento europeo in molti settori politici; 2. coordinare le politiche economiche e sociali generali degli Stati membri; 3. concludere accordi internazionali tra l UE e altri Stati od organizzazioni internazionali; 4. approvare il bilancio dell UE insieme al Parlamento europeo; 5. elaborare e attuare la politica estera e di sicurezza comune dell UE (PESC) sulla base degli orientamenti definiti dal Consiglio europeo; 6. coordinare la cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale.

Il Consiglio dell Unione europea, la voce degli stati membri (segue) La presidenza del Consiglio viene assunta a turno dagli Stati membri ogni sei mesi. In pratica, ogni paese dell UE si fa carico dell agenda del Consiglio e presiede tutte le riunioni per un periodo di sei mesi, promuovendo le decisioni legislative e politiche e negoziando compromessi tra gli Stati membri. Le decisioni in sede di Consiglio vengono prese per votazione; sulla maggior parte delle questioni si decide a «maggioranza qualificata». A partire dal 2014: il 55% degli Stati membri con il 65% della popolazione In alcuni settori particolarmente delicati come la politica estera e di sicurezza comune, l imposizione fiscale, le politiche d asilo e di immigrazione, le decisioni del Consiglio devono essere prese all unanimità. In altre parole, in tali settori ciascuno Stato membro ha il potere di veto.

Il vertice del Consiglio europeo La sua funzione è quella di dare slancio alla politica dell UE. Vertice dei capi di Stato e di governo di tutti i paesi UE Si tiene almeno 4 volte l anno Definisce le linee generali delle politiche dell Unione Col Trattato di Lisbona diventa un istituzione, senza però ricevere nuove attribuzioni.

La Commissione europea l interesse comune 27 membri indipendenti, uno per ogni paese La Commissione europea assolve quattro funzioni fondamentali: Propone la nuova legislazione propone gli atti legislativi al Parlamento e al Consiglio; Organo esecutivo dirige ed esegue le strategie politiche e il bilancio dell Unione; Guardiana dei trattati vigila sull applicazione del diritto dell UE (insieme con la Corte di giustizia); Rappresenta l UE sulla scena internazionale rappresenta l Unione europea a livello internazionale, per esempio nei negoziati con paesi terzi per la conclusione di accordi.

La Commissione europea, promotrice dell interesse comune La Commissione è indipendente dai governi nazionali. Il suo compito è quello di rappresentare e sostenere gli interessi dell UE nel suo complesso. Redige proposte di nuove leggi europee, che presenta quindi al Parlamento europeo e al Consiglio. È anche l organo esecutivo dell UE, quindi è responsabile dell attuazione delle decisioni del Parlamento e del Consiglio e gestisce gli affari correnti dell Unione europea, l attuazione delle sue politiche, la gestione dei suoi programmi e la spesa dei suoi fondi. I membri della Commissione (uno per ciascun paese dell UE) sono chiamati informalmente «commissari». Hanno generalmente ricoperto cariche politiche nei rispettivi paesi d origine, in qualità di membri della Commissione si impegnano ad agire nell interesse generale dell Unione e non accettano istruzioni dai governi nazionali. La Commissione viene nominata ogni cinque anni, entro sei mesi dalle elezioni del Parlamento europeo.

La Corte di giustizia la tutela del diritto 27 giudici indipendenti, uno per ogni paese Norme sull interpretazione del diritto comunitario Garantisce l applicazione uniforme del diritto comunitario in tutti i paesi Il trattato di Lisbona amplia il suo campo di intervento, specie in materia di cooperazione penale e di polizia e introduce alcune modifiche procedurali.

La Corte di Giustizia, garante del diritto La Corte di giustizia delle Comunità europee ha sede a Lussemburgo. Suo compito è garantire che la legislazione dell UE sia interpretata e applicata allo stesso modo in tutti i paesi dell UE. Essa garantisce, ad esempio, che i tribunali nazionali non si pronuncino in modo diverso sulla stessa questione. La Corte garantisce, inoltre, che gli Stati membri e le istituzioni dell UE agiscano secondo la legge. Dirime le controversie fra Stati membri, istituzioni dell UE, imprese e cittadini. La Corte si compone di un giudice per Stato membro, in modo da rappresentare tutti i 27 ordinamenti giuridici nazionali dell UE. Per ragioni di efficienza, raramente si riunisce in seduta plenaria: generalmente si riunisce in una «grande sezione» di solo 13 giudici o in sezioni di cinque o tre giudici.

Un alto rappresentante per gli affari esteri e la sicurezza Questa figura è una delle principali innovazioni istituzionali del Trattato di Lisbona; è anche vicepresidente della Commissione; e con questa figura la coerenza dell azione esterna dell UE dovrebbe risultare rafforzata; È assistito da un servizio europeo per l azione esterna, composto da funzionari del Consiglio, Commissione e servizi diplomatici nazionali Doppio ruolo: presiede le riunioni del Consiglio affari esteri e di sicurezza comune (PESC)+ vicepresidente della Commisione, responsabile delle relazioni esterne (vale a dire incaricata di gestire la politica estera e la politica di difesa comune) Presiede il Consiglio Affari Esteri Capo del servizio europeo per l azione esterna Rappresenta l UE sulla scena internazionale per le materie che rientrano nella PESC

La Corte dei conti europea: dove va il denaro dei contribuenti 27 membri indipendenti Controlla l uso corretto dei fondi dell UE Può esaminare qualunque persona od organizzazione che gestisce fondi UE

La Banca centrale europea: la gestione dell euro Gestisce l euro e la politica monetaria Garantisce la stabilità dei prezzi Controlla la massa monetaria e fissa i tassi d interesse Agisce in modo indipendente dai governi

Il Comitato economico e sociale europeo: la voce della società civile 344 membri Rappresenta sindacati, datori di lavoro, agricoltori, consumatori ecc. Formula pareri sulle nuove leggi e le politiche dell UE Promuove la partecipazione della società civile alle questioni europee

Il Comitato delle regioni: la voce degli enti locali Rappresenta i comuni e le regioni Formula pareri sulle nuove leggi e le politiche dell UE Promuove la partecipazione degli enti locali alle questioni europee

Il cambiamento climatico: un problema mondiale Per fermare il riscaldamento globale, nel 2007 l UE ha deciso di: ridurre le emissioni di gas serra del 20% entro il 2020 (del 30% se si attiveranno anche altri paesi industrializzati) migliorare l efficienza energetica del 20% entro il 2020 portare la quota di energia rinnovabile al 20% entro il 2020 (eolica, solare, idroelettrica, biomassa) col Trattato di Lisbona si introduce il principio di solidarietà, così che se un Paese si trova in gravi difficoltà per l approvvigionamento energetico possa contare sull aiuto degli altri Stati membri

Migliorare la salute e l ambiente Il Trattato di Lisbona sviluppa ulteriormente le politiche sanitarie, prevedendo la possibilità di introdurre misure volte a tutelare le politiche sanitarie (es. in relazione all uso del tabacco e all abuso di alcool). Il Trattato prevede la possibilità di predisporre misure di sorveglianza e di allarme contro gravi minacce per la salute di carattere transfrontaliero (es. l influenza aviaria) Van Parys Media L inquinamento non conosce frontiere : serve un azione coordinata (es. acque balneari più pulite, benzina senza piombo, smaltimento sicuro e gratuito degli apparecchi elettronici usati, norme severe sulla sicurezza degli alimenti dal produttore al consumatore, più agricoltura biologica e di qualità, registrazione e controllo di tutte le sostanze chimiche (REACH))

La solidarietà in campo: la politica di coesione dell UE Il Trattato di Lisbona riconosce il ruolo dei servizi pubblici ai fini della coesione sociale e regionale: trasporti, scuole e assistenza sanitaria sono servizi ritenuti indispensabili, un apposito protocollo stabilisce i principi e le condizioni che consentono di garantire servizi di interesse generale efficaci e adeguati. Il Trattato consolida la coesione economica, sociale e territoriale nell UE, rafforzando il ruolo delle regioni e stabilendo l intervento solo se gli obiettivi dell azione prevista possono essere meglio conseguiti a livello di UE.

Il mercato unico libertà di scelta Il Trattato di Lisbona è volto a garantire un commercio libero ed equo estendendo l applicazione della politica commerciale europea agli investimenti esteri diretti e agevolando la protezione uniforme della proprietà intellettuale in tutta l UE. Quattro libertà di circolazione: dei beni dei servizi delle persone dei capitali

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