Capitolo 9. Il mercato del lavoro e i salari

Documenti analoghi
Corso di Economia del lavoro Specialistica Scienze Economiche Giovanni Sulis Equilibrio

Economia del Lavoro 2010

Microeconomia 2/ed David A. Besanko, Ronald R. Braeutigam Copyright 2012 The McGraw-Hill Companies srl

Politica economica: Lezione 13

6014 Principi di Economia

Capitolo 7. La concorrenza perfetta

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010

Lezione 12 Costi marginali, salario e produttività marginale del lavoro. Curva di domanda e

Economia del Lavoro 2010

IL MERCATO DEL LAVORO

Capitolo 14 Mercati dei fattori. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl

Mercati dei fattori produttivi (Frank, Capitolo 14)

Economia del Lavoro 2010

Il tasso naturale di disoccupazione

Economia Politica II H-Z Lezione 5

concorrenza perfetta vs. monopolio

IL MERCATO DEL LAVORO

Fattori di produzione

OFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010

LEZIONE SU MODELLO AD-AS

Le imprese nei mercati concorrenziali

Organizzazione del capitolo

Economia del Lavoro 2010

L ANALISI BENEFICI-COSTI LA CONVENIENZA NEI PROGETTI PUBBLICI

MODELLO AD- AS. Docente: G.M.C. Talamo. Università KORE, Enna

Capitolo 5 Mercato del lavoro e disoccupazione

Economia del Lavoro 2010

Il tasso di disoccupazione: confronti internazionali

L ECONOMIA DEI MERCATI DEL LAVORO

Economia del lavoro a.a. 2010/2011. Gruppo 12 Assoni Diana Caterina, Borelli Nicolò Patrick, Pierro Caterina, Santomassimo Michele

Economia Politica. L offerta e l equilibrio. Cap 4b

6014 Principi di Economia Il monopolio (Cap. 15)

OFFERTA DELL INDUSTRIA

Occupazione e disoccupazione

Economia del Lavoro 2010

Il modello AD-AS. Modello semplice

Sindacati e mercato del lavoro

Economia del Lavoro 2010

Capitolo 6. La disoccupazione. Capitolo 6: La disoccupazione 1

Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) CORSO DI LAUREA IN TECNOLOGIE FORESTALI E AMBIENTALI

Economia Politica. Il monopolio. Cap 15. Appunti delle lezioni Raffaele Paci

UD 7.3. La disoccupazione

ECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) La domanda di lavoro

LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE

Economia del Lavoro 2010

Il Capitale Umano. Adam Smith, 1776

Il Mercato del Lavoro. determiniamo l equilibrio nel mercato del lavoro e il tasso naturale di disoccupazione

Alessandro Scopelliti.

L irto cammino verso la parità. La segregazione occupazionale tra uomini e donne in Svizzera. Dr. Ilaria Finzi

Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 4

Capitolo 6. Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto

Macroeconomia. Economia nel breve periodo: Introduzione alle fluttuazioni cicliche. Luca Deidda. UNISS, CRENoS, DiSEA

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11)

Economia del Lavoro 2010

ESERCITAZIONE novembre 2012

Elementi di Economia a.a Facoltà di Scienze Politiche - CdL in Sociologia Esercitazione del 16 Marzo 2011

LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE

MERCATI, DOMANDA E OFFERTA. Barbara Martini

Economia del Lavoro 2010

Capitolo 12 Il monopolio

Concorrenza imperfetta. Cap.9

Produzione e tasso di cambio nel breve periodo

Prova di Esame di Microeconomia (2 Novembre 2005)

Esercitazione II. Capp. 6-10, 13-14

Economia del Lavoro 2010

Offerta dell impresa e mercato di concorrenza perfetta

Introduzione all economia. Scelta individuale. Trade-off (scelte tra alternative)

Economia del Lavoro 2010

il mercato del lavoro

Commercio internazionale con mercati non concorrenziali. Giuseppe De Arcangelis 2015 Economia Internazionale

FATTORI PRODUTTIVI E DISTRIBUZIONI DEL REDDITO PROF. MATTIA LETTIERI

Che cos è l impresa? istituzione input output

Economia del Lavoro 2010

Il commercio internazionale

L aumento dei differenziali salariali di genere in Italia durante la crisi economica

Economia Politica. Retribuzioni e disuguaglianza. Cap 19 e 20. Appunti delle lezioni Raffaele Paci

Lezioni di Microeconomia

Riassunto della Concorrenza Perfetta (LP=lungo periodo):

Economia Politica. Efficienza dei mercati. Cap 7. Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi

Introduzione all economia

L analisi dei mercati concorrenziali

INDICE. Introduzione XIII

Università degli Studi dell Aquila

ESERCIZI SVOLTI. Part I. 1. Esercizio: Ripasso IS LM. Facoltà di Economia POLITICA ECONOMICA (N.O crediti) (RELATIVI AL 1 MODULO) 1.1.

APPROFONDIMENTI DI MACROECONOMIA

6 + 2Q = 30 4Q. da cui: Q = 4 Sostituendo Q nella funzione di domanda (o nella funzione di offerta), si ottiene: p = 14

Che cosa è l Economia Nozioni preliminari e principi fondamentali

Ripasso di microeconomia: concorrenza, monopolio e oligopolio. Unit 03

Potere di mercato. Sommario. Monopolio. Monopolio

Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 LA DISOCCUPAZIONE.

Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2012 Capitolo I, lezione 1 Il problema e alcune premesse

Introduzione all Oligopolio

Gli investimenti, il tempo e il mercato dei capitali

Lezioni di Economia Politica

Le principali forme di mercato. Offerta. Molti operatori. Pochi operatori. Concorrenza libera. Oligopsonio. Monopsonio

p = p p = 440

MODELLO DI PORTER 12/05/2014

Transcript:

Capitolo 9 Il mercato del lavoro e i salari

La spiegazione dei differenziali salariali è uno dei problemi che si può affrontare dopo avere compreso il funzionamento dei mercati del lavoro. I mercati del lavoro Il mercato del lavoro è uno dei mercati delle risorse, dove le famiglie offrono risorse e le imprese domandano risorse. (Figura 1) Tratteremo i mercati del lavoro alla stregua dei mercati dei prodotti. Il salario gioca il ruolo del prezzo di equilibrio nel mercato dei prodotti.

I mercati del lavoro concorrenziali Tre condizioni: numero elevato di acquirenti (imprese) e compratori (individui) tutti gli individui sono uguali per le imprese assenza di barriere all'entrata e all'uscita Il salario di equilibrio Figura 2: il salario di equilibrio viene determinato dalla domanda e dall'offerta

La domanda di lavoro è inclinata negativamente: ad un salario più elevato, una impresa desidera assumere meno lavoratori. Questo per due motivi: salario costi marginali quantità che massimizza il profitto numero di lavoratori necessario salario incentivo a sostituire il fattore lavoro con altri inputs. L'offerta di lavoro è inclinata positivamente: all'aumentare del salario aumenta il numero di persone disposte a lavorare.

Questo avviene per due motivi: Ogni individuo non è disposto a lavorare a qualsiasi salario. Esiste un livello critico di salario al di sotto del quale un individuo non lavorerebbe, e al di sopra del quale sarebbe disposto a lavorare. All'aumentare del salario, questo raggiunge il livello critico di un numero maggiore di persone. All'aumentare del salario in un mercato, alcuni lavoratori si sposterebbero in quel mercato. In un mercato del lavoro perfettamente concorrenziale, la domanda e l'offerta determinano il salario di equilibrio, a cui corrisponde un livello di occupazione di equilibrio.

Perchè i salari differiscono? Esistono differenze salariali tra occupazioni (un medico ha un salario più elevato di un cassiere), e differenze salariali all'interno della stessa occupazione (non tutti i medici hanno lo stesso salario) (Tabella 1) Per comprendere queste differenze consideriamo un mondo immaginario, in cui: eccetto per le differenze salariali, tutti i lavori attraggono allo stesso modo tutti i lavoratori; tutti i lavoratori hanno le stesse capacità di svolgere un qualsiasi lavoro tutti i mercati del lavoro sono perfettamente concorrenziali

In un mondo con queste caratteristiche, nel lungo periodo non esistono differenziali salariali Figura 3 Inizialmente esistono differenziali salariali, ma per le nostre ipotesi, nel lungo periodo in entrambi i mercati si pagherebbe lo stesso salario di equilibrio Possiamo quindi spiegare i differenziali salariali nel mondo reale come violazione di una o più delle tre ipotesi

I differenziali compensativi Nella realtà, non tutti i lavori sono attraenti allo stesso modo Un differenziale salariale compensativo, è la differenza di salario che rende due lavori ugualmente attraenti Caratteristiche non monetarie: pericolosità, distanza da casa, prestigio sociale, ecc. Torniamo alla figura 3: se assumiamo che tutti preferiscano il lavoro del maestro, e che il differenziale compensativo sia pari a 10, allora la situazione iniziale è un equilibrio.

A parità di altre condizioni, un lavoro meno attraente pagherà un differenziale salariale compensativo positivo. Differenze nel costo della vita: le città dove i prezzi sono più alti, avranno dei salari più elevati (a parità di altre condizioni) Differenze di capitale umano: i lavori che richiedono un percorso formativo sono meno attraenti, quindi dovranno pagare salari più elevati, rispetto ai lavori che non lo richiedono. Se torniamo alla Figura 3 e ci immaginiamo un confronto tra insegnanti e medici, allora non ci sarebbe uno spostamento di lavoratori da un mercato all'altro, perchè gli insegnanti hanno meno capitale umano dei medici

Differenze di capacità: tipicamente gli individui hanno diverse abilità (capacità di concentrazione, velocità, perseveranza, ecc.) Importanti per spiegare le differenze all'interno di una categoria professionale Contribuiscono a spiegare i compensi delle superstar (attori, sportivi, ecc.) Le barriere all'entrata Torniamo alla Figura 3: se esistesse una barriera all'entrata nel mercato degli analisti, essi potrebbero mantenere un salario più elevato

Le licenze professionali: per svolgere alcune professioni, serve una licenza concessa dallo stato (avvocati, architetti, ingegneri, ecc.) Figura 4: mercato dei medici negli USA La associazione americana dei medici (AMA) può: restringere l'offerta: introducendo ad es. esami severi per potere svolgere la professione aumentare la domanda: per esempio impedendo la concorrenza dei non-medici risultato: il salario dei medici americani è notevolmente più alto di quello concorrenziale

I sindacati: una delle attività principali dei sindacati è fare ottenere salari più elevati ai propri iscritti. Spesso le imprese li concedono per timore di scioperi Vediamo le conseguenze: Figura 5 Risultato: l'opera del sindacato genera differenziali salariali positivi per i lavoratori dei settori sindacalizzati E' possibile che i sindacati, reclamando salari più elevati di quelli concorrenziali, contribuiscano al mancato raggiungimento del pieno impiego.

La discriminazione e i salari Discriminazione: si ha quando i membri di un gruppo di individui hanno opportunità differenti a causa di caratteristiche che prescindono dalle loro capacità. Distinguiamo: pregiudizio: avversione emozionale nei confronti di un determinato gruppo discriminazione: si riferisce alle limitate opportunità offerte a un gruppo

I pregiudizi dei datori di lavoro Figura 6: nel settore A le imprese decidono di non assumere più le donne. Se i mercati sono perfettamente concorrenziali (libertà di ingresso e uscita), non si avrebbero differenziali salariali basati sul pregiudizio Questo può non essere vero se sono i lavoratori ad avere dei pregiudizi: ad es. non vogliono avere come supervisori donne o stranieri Oppure sono i clienti: ad es. non vogliono avere come meccanico una donna

La discriminazione statistica Esempio: dovete assumere 10 lavoratori. Sapete che le donne hanno una probabilità doppia rispetto agli uomini di lasciare il lavoro entro due anni (ad es. per avere figli) Rimpiazzare lavoratori è costoso Si presentano 20 candidati: 10 uomini e 10 donne (stesse capacità, titoli di studio, ecc.) Il vostro obiettivo è massimizzare il profitto: che fate? Risposta: assumete 10 uomini

Questo è un caso di discriminazione statistica: una persona viene penalizzata per la probabilità che il gruppo a cui appartiene abbia una certa caratteristica, anche se essa non la possiede. In principio, questo non ha a che fare con il pregiudizio, in pratica la discriminazione statistica può comunque nascondere un pregiudizio

Riassumendo: se all'origine della discriminazione c'è un pregiudizio dell'imprenditore, allora il mercato può agire in modo da eliminare gli eventuali differenziali salariali. Se all'origine della discriminazione c'è un pregiudizio dei lavoratori o dei clienti, o siamo in presenza di discriminazione statistica, allora il mercato agisce in modo da rafforzare le conseguenze della discriminazione Rimedi: ad es. leggi che obbligano tutte le imprese ad assumere le donne (o un certo numero)