ESAME DI STATO 2010 SECONDA PROVA SCRITTA PER IL LICEO SCIENTIFICO DI ORDINAMENTO



Documenti analoghi
3. Sia g(x) = 4. Si calcoli l area del triangolo mistilineo ROS, ove l arco RS appartiene al grafico di f(x) o, indifferentemente, di g(x).

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi proposti. 1. Determinare lim M(sinx) (M(t) denota la mantissa di t)

RETTE, PIANI, SFERE, CIRCONFERENZE

ESAME DI STATO 2010 SECONDA PROVA SCRITTA PER IL LICEO SCIENTIFICO DI ORDINAMENTO

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2014

B. Vogliamo determinare l equazione della retta

ESAME DI STATO 2002 SECONDA PROVA SCRITTA PER IL LICEO SCIENTIFICO DI ORDINAMENTO

FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI

Proposta di soluzione della prova di matematica Liceo scientifico di Ordinamento

a) Si descriva, internamente al triangolo, con centro in B e raggio x, l arco di circonferenza di π π

PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA

Elementi di topologia della retta

15 febbraio Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...

b) Il luogo degli estremanti in forma cartesiana è:

Corso di ordinamento Sessione straordinaria - a.s ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO SESSIONE STRAORDINARIA

LICEO SCIENTIFICO STATALE G.GALILEI CATANIA A.S. 2006/2007 SIMULAZIONE DI II PROVA - A

Funzioni inverse Simmetrie rispetto alla bisettrice dei quadranti dispari. Consideriamo la trasformazione descritta dalle equazioni : = y

ELEMENTI DI GEOMETRIA ANALITICA: LA RETTA.

SOLUZIONI D = (-1,+ ).

MATEMATICA p = 4/6 = 2/3; q = 1-2/3 = 1/3. La risposta corretta è quindi la E).

Corrispondenze e funzioni

Rette e piani con le matrici e i determinanti

DOMINIO E LIMITI. Esercizio 3 Studiare gli insiemi di livello della funzione f, nei seguenti casi: 1) f(x,y) = y2 x 2 + y 2.

Definisci il Campo di Esistenza ( Dominio) di una funzione reale di variabile reale e, quindi, determinalo per la funzione:

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito.

Liceo G.B. Vico Corsico

Trasformazioni Geometriche 1 Roberto Petroni, 2011

Nicola De Rosa, Liceo scientifico di ordinamento sessione suppletiva 2011, matematicamente.it

Raccolta degli Scritti d Esame di ANALISI MATEMATICA U.D. 1 assegnati nei Corsi di Laurea di Fisica, Fisica Applicata, Matematica

Esercitazione del Analisi I

Coordinate Cartesiane nel Piano

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R

0 < a < 1 a > 1. In entrambi i casi la funzione y = log a (x) si può studiare per punti e constatare che essa presenta i seguenti andamenti y

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2002 Sessione suppletiva

FUNZIONE REALE DI UNA VARIABILE

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA.

e l insieme delle soluzioni, dopo le analoghe riduzioni del caso n = 2, si scrive come

3 GRAFICI DI FUNZIONI

CONI, CILINDRI, SUPERFICI DI ROTAZIONE

Esercizi svolti. 1. Si consideri la funzione f(x) = 4 x 2. a) Verificare che la funzione F(x) = x 2 4 x2 + 2 arcsin x è una primitiva di

esame di stato 2014 seconda prova scritta per i licei scientifici di ordinamento

FUNZIONE. Si scrive: A B f: A B x y=f(x) (si legge: f funzione da A in B) x f y= f(x)

Calcolo differenziale Test di autovalutazione

Massimi e minimi vincolati di funzioni in due variabili

Guida pratica per la prova scritta di matematica della maturità scientifica

Consideriamo due polinomi

Studio di funzioni ( )

2 Argomenti introduttivi e generali

7 - Esercitazione sulle derivate

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2001 Sessione suppletiva

Funzioni. Il concetto di funzione nasce da quello di corrispondenza fra grandezze. Tale corrispondenza può essere data in svariati modi:

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ODINAMENTO Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 10 quesiti scelti nel questionario 1.

4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI

Maturità Scientifica PNI, sessione ordinaria

1 Serie di Taylor di una funzione

Pitagora preso in giro (tondo).

esame di stato 2012 seconda prova scritta per il liceo scientifico di ordinamento

Le funzioni elementari. Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia... A.A Analisi Matematica - Le funzioni elementari - p.

la funzione è definita la funzione non è definita Si osservi, infatti, che la radice di un numero negativo non esiste nel campo dei numeri reali.

2 FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE

VERIFICA DI MATEMATICA. CLASSI TERZE (3AS, 3BS, 3CS, 3DS, 3ES) 2 settembre 2013 COGNOME E NOME.. CLASSE.

a) Il campo di esistenza di f(x) è dato da 2x 0, ovvero x 0. Il grafico di f(x) è quello di una iperbole -1 1

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2008

LA RETTA. Retta per l'origine, rette orizzontali e verticali

Matematica generale CTF

esame di stato 2013 seconda prova scritta per il liceo scientifico di ordinamento

Esercizi svolti sui numeri complessi

Funzioni. Parte prima. Daniele Serra

DERIVATE DELLE FUNZIONI. esercizi proposti dal Prof. Gianluigi Trivia

Funzioni. Funzioni /2

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2011

Analisi Matematica 2 per Matematica Esempi di compiti, primo semestre 2011/2012

Soluzione del tema d esame di matematica, A.S. 2005/2006

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

Algebra Lineare e Geometria

risulta (x) = 1 se x < 0.

I PROBLEMI ALGEBRICI

PROVA N Elencare gli elementi che conviene esaminare per tracciare il grafico di una funzione y=f(x) PROVA N 2. è monotona in R?

FASCI DI RETTE. scrivere la retta in forma esplicita: 2y = 3x + 4 y = 3 2 x 2. scrivere l equazione del fascio di rette:

PROBLEMI DI MASSIMO E MINIMO ESEMPI INTRODUTTIVI ELEMENTARI. PROBLEMA 1: Tra i rettangoli di perimetro 20 cm, determina quello di area massima.

INdAM QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA

Siano f e g due funzioni, allora x D f D g, cioè appartenente all intersezione dei loro domini, possiamo definire

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 2 CORSO DI ORDINAMENTO x 2, con dominio R (infatti x per ogni ( x) = x 2

SIMULAZIONE DI PROVA D ESAME CORSO DI ORDINAMENTO

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE e CONTINUITA Roberto Argiolas

Prof. Silvio Reato Valcavasia Ricerche. Il piano cartesiano

1.2 Funzioni, dominio, codominio, invertibilità elementare, alcune identità trigonometriche

Inserimento di distanze e di angoli nella carta di Gauss

Funzione reale di variabile reale

FUNZIONI / ESERCIZI SVOLTI

ESAME DI STATO 2009/10

a) Osserviamo innanzi tutto che dev essere x > 0. Pertanto il dominio è ]0, + [. b) Poniamo t = log x. Innanzi tutto si ha:

LIVELLO STUDENT S1. S2. S3. S4. S5. S6.

Forze come grandezze vettoriali

LEZIONE 7. Esercizio 7.1. Quale delle seguenti funzioni è decrescente in ( 3, 0) e ha derivata prima in 3 che vale 0? x x2. 2, x3 +2x +3.

Transcript:

Archimede ESAME DI STATO SECONDA PROVA SCRITTA PER IL LICEO SCIENTIFICO DI ORDINAMENTO ARTICOLO Il candidato risolva uno dei due problemi e risponda a 5 quesiti del questionario. Sia ABCD un quadrato di lato, P un punto di AB e γ la circonferenza di centro P e raggio AP. Si prenda sul lato BC un punto Q in modo che sia il centro di una circonferenza λ passante per C e tangente esternamente a γ..se AP =, si provi che il raggio di λ in funzione di è dato da PROBLEMA f( ) = +..Riferito il piano ad un sistema di coordinate O, si tracci, indipendentemente dalle limitazioni poste ad dal problema geometrico, il grafico di f(). La funzione f() è invertibile? Se sì, quale è il grafico della sua inversa?.sia g ( ) =, R; quale è l equazione della retta tangente al grafico di + g() nel punto R (, )? E nel punto S (, )? Cosa si può dire della tangente al grafico di g() nel punto S?.Si calcoli l area del triangolo mistilineo ROS, ove l arco RS appartiene al grafico di f() o, indifferentemente, di g(). PROBLEMA Nel piano, riferito a coordinate cartesiane O, si consideri la funzione f definita da f() = b (b >, b )..Sia G b il grafico di f() relativo ad un assegnato valore di b. Si illustri come varia G b al variare di b.. Sia P un punto di G b. La tangente a G b in P e la parallela per P all asse intersecano l asse rispettivamente in A e in B. Si dimostri che, qualsiasi sia P, il segmento AB ha lunghezza costante. Per quali valori di b la lunghezza di AB è uguale a?. Sia r la retta passante per O tangente a G e (e = numero di Nepero). Quale è la misura in radianti dell angolo che la retta r forma con il semiasse positivo delle ascisse?.si calcoli l area della regione del primo quadrante delimitata dall asse, da G e e dalla retta d equazione = e. 75

ARTICOLO Archimede QUESTIONARIO. Sia p() un polinomio di grado n. Si dimostri che la sua derivata n-esima è p (n) ()= n! a n dove a n è il coefficiente di n.. Siano ABC un triangolo rettangolo in A, r la retta perpendicolare in B al piano del triangolo e P un punto di r distinto da B. Si dimostri che i tre triangoli PAB, PBC, PCA sono triangoli rettangoli.. Sia γ il grafico di f()= e +. Per quale valore di la retta tangente a γ in (, f()) ha pendenza uguale a?. Si calcoli: lim sin. 5. Un serbatoio ha la stessa capacità del massimo cono circolare retto di apotema 8 cm. Quale è la capacità in litri del serbatoio? 6. Si determini il dominio della funzione f()= cos. 7., Per quale o quali valori di k la funzione h ( ) = k > è continua in =? 8. n n n Se n > e,, n n n sono in progressione aritmetica, qual è il valore di n? 9. Si provi che non esiste un triangolo ABC con AB =, AC = e ABC = 5. Si provi altresì che se AB =, AC = e ABC =, allora esistono due triangoli che soddisfano queste condizioni..si consideri la regione delimitata da =, dall asse e dalla retta = e si calcoli il volume del solido che essa genera ruotando di un giro completo intorno all asse. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l uso della calcolatrice non programmabile. Non è consentito lasciare l Istituto prima che siano trascorse ore dalla dettatura del tema. RISOLUZIONE DEL PROBLEMA. Ricordando che due circonferenze tangenti esternamente hanno i centri allineati con il punto di tangenza, detto T quest ultimo, si ha PT = AP =, PB =, con (fig. ). Analogamente, indicato con il raggio della circonferen- 76

Archimede za λ, si ha CQ = QT =, BQ =, con. Ricaviamo in funzione di applicando il teorema di Pitagora al triangolo rettangolo PBQ. Si ha: da cui e infine = PQ = ( + ) = ( ) + ( ) PB + BQ +. ARTICOLO D C λ A γ P T Q B f() = + Figura Figura Osserviamo che una costruzione con riga e compasso della circonferenza λ è possibile ma non immediata. Comunque, l esistenza di una (e una sola) circonferenza nelle condizioni descritte si dimostra rapidamente con considerazioni di continuità (si parte da una circonferenza di raggio «piccolo» e lo si ingrandisce fino a che risulti tangente a γ); del resto, i calcoli precedenti costituiscono una dimostrazione algebrica dell esistenza di λ.. La funzione definita da f ( )= f : (, ) (, + ) R ha per grafico un iperbole (fig. ) di centro (, ) e avente per asintoti le rette = ed + =. Si parla talvolta, in questi casi, di funzione omografica perché f induce una proiettività da una retta proiettiva in sé. Come risulta chiaro dal grafico, l immagine della funzione è (, ) (, + ). Dunque è possibile considerare f :(, ) (, + ) (, ) (, + ) in modo da rendere la funzione suriettiva. Poiché la derivata f' ( )= è sempre negativa, si potrebbe essere tentati di concludere che la funzione è strettamente decrescente e quindi iniettiva. Tale ragio- ( + ) namento, tuttavia, si basa su un teorema che richiede tra le ipotesi che la funzione sia definita su un intervallo, cosa che nel nostro caso non avviene. Conviene allora usare direttamente la definizione di funzione iniettiva. 77

ARTICOLO Archimede Infatti: da ovvero =, (, ) (, + ) f ( )= f ( ) + + segue ( )( + ) = ( )( + ); svolgendo i calcoli si ottiene e = dunque la funzione è iniettiva. Essendo sia iniettiva che suriettiva, la funzione risulta biunivoca e di conseguenza invertibile. Semplici calcoli mostrano che con f f ( )= ( ) ( + ) ( ) ( + ) +, :,,,,. Poiché la funzione f() coincide con la funzione f (), coincidono anche i loro grafici. Alternativamente, si poteva notare che la relazione fra le variabili ed è simmetrica per motivi geometrici, come del resto è confermato per via algebrica dall equazione prima ottenuta ( + ) = ( ) + ( ). Quindi, se ad un valore di (diverso da ) corrisponde un certo valore di, allora a quest ultimo valore corrisponde il valore iniziale. se <. Poiché g ( )= + in un intorno del punto R(, ) si ha se < oppure > + g( )= f( ) dunque g' ( )= f' ( )=. Quindi l equazione della retta tangente è = ( ) ovvero = +. Nel punto S(, ), invece, la funzione g non è derivabile. Infatti facendo il limite del rapporto incrementale destro e sinistro per che tende a, si ottiene: g g g g lim ( ) ( ) = che è diverso da lim ( ) ( ) =. Pertanto in S la + funzione presenta un punto angoloso. R S = f() Figura 78

. L area richiesta, illustrata in fig., corrisponde a f( ) d, ovvero Archimede ARTICOLO = + + + = + + d d ln [ ] ln( ) ln. e [ ] = + = RISOLUZIONE DEL PROBLEMA. I grafici richiesti sono quelli usuali delle funzioni esponenziali: l andamento cambia a seconda della base (si vedano la fig. per b > e la fig. 5 per < b < ). G b G b Figura Figura 5. Sia P(a, b a ) un generico punto di G b ; tenendo conto che f'( ) = ln( b) b, si trova che la retta tangente in P ha equazione b a a = ln( bb ) ( a). La retta per P parallela all asse ha equazione = a; evidentemente B(a, ) (fig. 6). Per determinare le coordinate del punto A basta risolvere il sistema = ottenendo A a Dunque la misura del b,. b b a a ln( ) = ln( ) ( a)+ b segmento AB è a a Tale misura, non dipendendo da a, b = ln( ) ln( b). non dipende dalla scelta del punto P. Per concludere, osserviamo che AB = se e solo se, ovvero se b = e oppure b = ln( b ) =. e.poniamo come richiesto b = e. In tal caso, l equazione della retta tangente calcolata al punto precedente diviene e a a = e ( a). Imponendo il passaggio per l origine, si ottiene a =, per cui la retta richiesta ha equazione = e. Ricordando che il coefficiente angolare di una retta coincide con la tangente trigonometrica che la stessa forma con il semiasse positivo delle ascisse, si ha, indicato con θ l angolo richiesto, tan( θ) = e, ovvero θ = arctan( e). 79

ARTICOLO Archimede G e t G e P = e e R A B Figura 6 Figura 7. Per calcolare l area richiesta, determiniamo dapprima le coordinate del punto R di intersezione tra G e e la retta di equazione = e (fig. 7). Risulta R(, e). L area è data da ( ) = e e d e e = ( e e) + =. RISPOSTE AL QUESTIONARIO.Si veda la soluzione del quesito nel tema PNI..Si veda la soluzione del quesito nel tema PNI..La funzione data è ovunque derivabile. Ne segue che la pendenza della retta tangente nel punto di ascissa coincide con f e '( ) =. Pertanto si ha e =, da cui = ln..ricordando il limite notevole lim sin( ) =, operiamo il cambiamento di variabile t =. Si ha: lim sin t = lim sin( ) =. t t 5.Dato un cono circolare retto (fig. 8), siano l altezza, r il raggio di base e a (lungo 8 cm = Figura 8 = 8 dm) l apotema. Abbiamo trasformato i a centimetri in decimetri poiché le capacità nel SI sono misurate in dm (o equivalentemente, come richiesto dal testo, in litri); omettendo nel corso dei calcoli l unità di misura, troviamo r = a = 6. r 8

Archimede Dalla formula V = πr che fornisce il volume del cono, si ottiene la funzione V ( )= π( 6 ) con 8 (nei casi = e = 8 il cono de- genera rispettivamente in un cerchio o in un segmento). Poiché la funzione è polinomiale, essa è continua. Essendo il suo dominio chiuso e limitato, per il teorema di Weierstrass essa ammette massimo e minimo. Inoltre la funzione è derivabile ovunque e, quindi, i punti di massimo e di minimo vanno ricercati tra i punti stazionari interni e gli estremi del dominio. Per i punti stazionari, essendo V '( ) = π( 6 ), si ha solo per = 8 Poiché V'( ) =. V 8 e V() = V(8) =, si conclude che la capacità massima = π 7 π richiesta è dm. 7 6.Imponendo la condizione cos( ), si trova che il dominio richiesto è π + + kπ, π kπ. k Z 7.Per definizione, la funzione data risulta continua nel punto = se si ha h() = lim h( ). Ora h() = ; essendo lim ( k ) = 6k 9 ed ovviamente lim ( ) =, si ha che il limite lim h ( ) esiste ed è uguale a ze- + ro se e solo se 6k 9 =, ovvero per k = 9 6. 8. Una successione numerica si dice progressione aritmetica se, a partire dal secondo termine della successione, la differenza fra ogni termine e il precedente è costante. Pertanto si deve avere con n >, n n n n n = n n n ovvero n n n n Tenendo presente l uguaglianza n n n =. n k = n n n n = possiamo scrivere l equazione precedente come k, =. Sviluppando i calcoli si perviene a nn ( 9n+ ) = ; quest ultima equazione ammette le soluzioni,, 7. Poiché n è un numero naturale maggiore di, l unica soluzione accettabile risulta n = 7. 9.Applicando il teorema dei seni al triangolo ABC (fig. 9), per β = 5 si ha:, da cui sin( γ ) =. Ma, essendo >, un tale triango sin( γ ) = / lo non può esistere. ARTICOLO 8

ARTICOLO Archimede A Ripetendo i calcoli analoghi con β=, si ottiene sin( γ ) = / da cui sin( γ ) = ; poiché <, B β esistono due angoli (uno acuto e l altro ottuso) la cui somma con β C è minore di 8 ; quindi i triangoli che soddisfano la condizione Figura 9 posta sono due. Si può dare risposta al quesito anche per via geometrica. Si tracci l altezza AH relativa a BC. Nel primo caso l impossibilità risulta dal fatto che si avrebbe AH AB = = > = AC cosa palesemente impossibile visto che un cateto, di un triangolo rettangolo deve essere minore dell ipotenusa. Nel secondo caso invece, ripetendo i calcoli, si ha AH AB = = < = AC, che è compatibile con la situazione geometrica. In tal caso, esistono due punti C e C' simmetrici rispetto ad H che soddisfano la richiesta (si tratta delle intersezioni della circonferenza di centro A e raggio con la retta BH)..Il solido richiesto (fig. ) è la differenza tra un cilindro, avente raggio di base e altezza, e il solido ottenuto facendo ruotare intorno all asse il grafico di = con, ovvero il grafico di = con. = V B = V A V c Figura 8

Svolgendo i calcoli per i volumi, si trova Archimede ARTICOLO 5 8 V = V V = π 6 π d= C π π = π π = π. 5 5 5 Per un metodo risolutivo diverso si veda la soluzione del quesito del tema PNI, che riguarda lo stesso solido. CONSIDERAZIONI E COMMENTI Il tema proposto quest anno per il Liceo Scientifico di ordinamento non era particolarmente complesso e di certo era alla portata degli studenti preparati. Vediamo alcune osservazioni entrando nello specifico. Nel problema il punto ha ingannato perfino alcuni risolutori delle prove nel dimostrare che la funzione è iniettiva. Difatti, il grafico della funzione induce (erroneamente!) a pensare che si tratti di una funzione strettamente decrescente e quindi ad applicare una delle conseguenze del Teorema di Lagrange. Nel problema il punto ci pare mal formulato. La richiesta di quale sia la retta tangente nel punto S precede la domanda successiva, che induce a riflettere sulla non derivabilità della funzione in tale punto. Nel problema il punto prevede il calcolo dell area di un triangolo mistilineo individuato dal grafico di f : non è chiara la necessità (e nemmeno l opportunità) di far eventualmente riferimento al grafico di g che, peraltro, non è richiesto in alcuno dei punti precedenti. Nel problema il punto ci pare sostanzialmente nozionistico, visto che si chiede solo di discutere come varia il grafico di una funzione esponenziale al variare della base. Forse si è persa l occasione per vedere quanti studenti hanno riflettuto sulle ragioni di opportunità che suggeriscono di escludere il caso della base uguale a (ad esempio per garantire l invertibilità). Nel quesito si parla di limite per. Ora, nelle nostre scuole l introduzione del simbolo risulta meno diffusa dell introduzione dei due simboli e +. Non si tratta di una semplice questione di gusti (o peggio di due cose equivalenti, come spesso pensano molti studenti). Difatti in R { }, oltre alla struttura algebrica, si perde anche la struttura di ordine, mentre quest ultima viene preservata in R {, + }. Ciò comporta differenze sul piano topologico e, quindi, sulla definizione di limite e sul relativo calcolo. Il quesito 6 ci appare più elementare degli altri e di calcolo pressoché immediato. Il quesito 8, al pari di numerosi altri quesiti di calcolo combinatorio proposti negli anni scorsi, richiede semplicemente la conoscenza delle formule e non il significato dei coefficienti binomiali. 8

ARTICOLO Archimede Il quesito 9 ci pare interessante poiché può essere risolto sia in termini geometrici elementari sia in termini trigonometrici. A nostro avviso si tratta di un quesito non banale per gli studenti, visto che viene formulato in termini di impossibilità. Al di là di queste osservazioni specifiche, vogliamo cogliere ancora una volta l occasione per ribadire l auspicio di un esplicita indicazione dei punteggi per ogni singola parte della prova, nonché di una proposta di griglia di correzione, al fine di rendere più oggettiva la valutazione degli studenti. Roberto Porcaro Liceo Artistico «V. Cardarelli», La Spezia profrporcaro@gmail.com 8