L ITTERO OSTRUTTIVO. 1.0Scopo...2. 2.0Campo di applicazione...2. 3.0Terminologia e abbreviazioni...2



Documenti analoghi
IL NODULO TIROIDEO SINGOLO

L IMAGING DELLE VIE BILIARI. Barbara Omazzi UO Gastroenterologia Azienda Ospedaliera G.Salvini Rho Corso aggiornamento MMG 11 Novembre 2006

NOTA INFORMATIVA PER IL PAZIENTE

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI

LA PATOLOGIA MAMMARIA

PROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8. Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio

INDICE. 1.0Scopo Campo di applicazione Terminologia e abbreviazioni...2

Esami strumetali. Ematochimici. Ematochimici. Imaging Endoscopia Biopsie. flogosi. anemizzazione. sepsi. shock. acidosi. alcalosi

Check-up personalizzati

GRUPPO DI STUDIO TUMORI DEL PANCREAS ITER DIAGNOSTICO ITTERO

VADEMECUM PER ESECUZIONE CHECK-UP INFORMAZIONI GENERALI

La TC. e il mezzo di. contrasto

AGOASPIRATO ECO-GUIDATO DI TESSUTI E ORGANI SUPERFICIALI

PROCEDURA PER LA GESTIONE E ASSISTENZA AMBULATORIO DI ISTEROSCOPIA DIAGNOSTICA

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi, Albano Laziale (Roma) Tel Fax

DOTT. FEDERICO DI TIZIO OCULISTA

Fondo mètasalute Piano Sanitario 2015

Esercitazione di gruppo

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL TIROCINIO 2 ANNO

PROCEDURA PER LA PREOSPEDALIZZAZIONE

Endoscopia Digestiva Branca dell endoscopia inerente la diagnosi e la terapia endoscopica delle affezioni dell apparato digerente.

ALTRI TUMORI PRIMITIVI DEL FEGATO

Interventistica Radiologica

Unità Operativa di. Gastroenterologia. Endoscopia digestiva. Carta dei Servizi rev. 2 del 2 settembre 2012

la C.P.R.E. a cura di: Emilio Di Giulio INTRODUZIONE VALUTAZIONE E PREPARAZIONE DEL PAZIENTE PRIMA DELLA PROCEDURA

Il Modello Organizzativo per la Radiologia Interventistica

Diretto tramite il servizio 118

Radiologia Interventistica Informazioni per il Paziente

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

Titolo della relazione: Ruolo dell infermiere professionale nella testistica" (*) Relatore: Babini Elide ( ), UOS Endocrinologia ASL Ravenna

PROCEDURA IDENTIFICAZIONE DEL NEONATO

Azienda Sanitaria Firenze. Dorella Donati - Infermiere Coordinatore - RTI SMN

La gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future. Marina Picca. Milano.

I modelli: l esperienza nel Lazio

PREVENTIVO DI SPESA IN MERITO ALLA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI DIPENDENTI. (D.Lgs. n 81 del e successive. modifiche ed integrazioni)

ALLEGATO Scheda Presidio. Istruzioni per la compilazione. 1.1 Fac simile scheda presidio

PIANO SANITARIO Integrativo FASI Dirigenti

INFORMATIVA PAZIENTI

PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013

ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA. Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015

CERTIFICAZIONE delle TECNICHE del CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI

Unità Operativa di Chirurgia Generale Protocollo Diagnostico-Terapeutico Patologia neoplastica esofagea PT-NE Rev. 1 del 20/10/2007 INDICE

DOTT. FEDERICO DI TIZIO MEDICO CHIRURGO - SPECIALISTA IN OFTALMOLOGIA

1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE RESPONSABILITÀ DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI MODALITÀ DI INVIO DEI CAMPIONI AL LABORATORIO...

DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI

GUIDA ALL ASSISTITO - CAMPAGNA PREVENZIONE

Convenzione Sanitaria. con sede a Palermo in via San Lorenzo, 75/b

Procedura Aziendale. Attivazione Guardia Radiologica. Procedura Aziendale. Attivazione guardia radiologica

Percorso del paziente sottoposto ad indagine diagnostico/interventistica

Si effettuano esami in regime di ricovero, ambulatoriale, o in libera professione.

La sicurezza: un presupposto imprescindibile

CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P.

PREPARAZIONE ESAMI ECOGRAFIA ADDOME SUPERIORE ECOGRAFIA EPATICA

Emergenza / Urgenza in Radiologia

Documento 02 Tipologia di Prodotto/Servizio Sezione Ematologia. Documento 02 Tipologia di Prodotto/Servizio Sezione Ematologia

Mini Guida Informativa per i dipendenti

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

Struttura del Centro. Reparto di degenza

GARA PER LA FORNITURA DI SISTEMI PER ENDOSCOPIA PER REPARTI VARI DELL AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA CAPITOLATO TECNICO

ASP di CATANIA P.O. «S. MARTA E S. VENERA» - ACIREALE. U.O.C. di UROLOGIA. Direttore: Dr. Giuseppe Salvia

Scheda Valutativa Tirocinio. Formativo

SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA

EMISSIONE PREPARATA VERIFICATA APPROVATA. Afd Moreno Saccon Coordinatore Infermieristico Direzione Medica. Copia in distribuzione controllata

DIPARTIMENTO AREA MEDICA UNITA OPERATIVA

PROTOCOLLO ASSISTENZIALE PRE E POST IMPIANTO PACEMAKER DEFINITIVO

IMPIANTO TRANSCATETERE ( FEMORALE E TRANSAPICALE) DELLA VALVOLA AORTICA : GESTIONE ASSISTENZIALE PRE, INTRA E POST. Lantero Patrizia Giovannini Elda

PROCEDURA REV. 0 Pag. 1 / 8. Corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e della procedura chirurgica

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI

Corso di Gastroenterologia ed Epatologia per MMG

Incident Reporting e specificitàdel Dipartimento di Diagnostica per Immagini: Esperienze Regionali e Linee di Sviluppo

CASO CLINICO 2. Presenter: R. Bicocchi. Discussant: P. Bassi

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

MA 28. DAI NEUROSCIENZE UOC di PSICHIATRIA du Borgo Roma SCHEDA INFORMATIVA UNITÀ OPERATIVE CLINICHE. Rev. 1 del 22/10/2011 Pagina 1 di 7. pag.

frattura sternale ed un minimo versamento pleurico di AVV. FURLAN - Il Policlinico ha una Chirurgia Toracica e una

Gestione domiciliare del paziente respiratorio critico. Relatore: Salvatore Matarrese Infermiere presso la Rianimazione del P.O.

Le Nuove Sfide Scientifiche, Tecniche ed Organizzative in Medicina di Laboratorio

Dott. Vinicio Penazzi Ortopedia Delta Lagosanto Primario Dott- R.Faccini

Schema generale del documento:

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO -

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLE PAZIENTI CON PATOLOGIA DELLA MAMMELLA

PREPARAZIONI PER ESAMI RADIAGNOSTICI

ENUCLEAZIONE PROSTATICA TRANSURETRALE MEDIANTE LASER AL TULLIO (TULEP)

DIPARTIMENTO MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO UNITA OPERATIVA COMPLESSA NEUROLOGIA PROCEDURA OPERATIVA RACHICENTESI

Lavoro di gruppo su: scheda di rilevamento delle non conformità

I traumi addominali sono la terza causa di morte per trauma nei paesi industrializzati Vengono suddivisi in traumi chiusi e traumi aperti L anatomia

Endoscopia bronchiale operativa

PIANO SORVEGLIANZA SANITARIO (D.Lgs 81/2008)

LA RADIOPROTEZIONE NELL AMBIENTE SANITARIO

Centro Regionale Trapianti - Regione Lazio. La rete nazionale per la sicurezza della donazione di organi

Il sondaggio Gastrico

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO PER PAZIENTI CON NODULO EPATICO DI NATURA DA DEFINIRE

Assistenza infermieristica alla persona sottoposta ad alcune procedure diagnostiche I bisogni infermieristici nella persona con problemi respiratori

M. Ciampi. Consiglio Nazionale delle Ricerche Dipartimento delle Tecnologie dell Informazione e delle Comunicazioni

Bocca e Cuore ooklets

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CHIRURGICO IN AREA AMBULATORIALE

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

La radiochirurgia tramite Gamma Knife Informazioni per i pazienti

ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA Servizio Territoriale di Cagliari

Transcript:

L ITTERO OSTRUTTIVO Prof. A. Forlini, Dott. D. Benavoli, Prof. A.L. Gaspari U.O. Chirurgia Generale, Università Tor Vergata - Roma Indice 1.0Scopo......2 2.0Campo di applicazione...2 3.0Terminologia e abbreviazioni...2 4.0Descrizione...3 4.1Obiettivi del protocollo...3 4.2Diagnostica......3 4.2.1Preparazione del paziente alla CPRE...5 4.2.2Esecuzione della CPRE...5 4.2.3Post Procedura......5 5.0Apparecchiature, strumenti e materiali...6 6.0Registrazioni/Moduli/documenti...7 7.0Riferimenti / Bibliografia....7 ALLEGATO 1 Esami Ematochimici Standard Preoperatori...8 1

1.0 Scopo L obiettivo che ci si prefigge di raggiungere è la diagnosi di natura (benigna o maligna, calcolotica o neoplastica) dell ittero ostruttivo con metodiche possibilmente non invasive per decidere la terapia più idonea alla patologia del paziente (endoscopica, chirurgica o di radiologia interventistica). 2.0 Campo di applicazione I processi diagnostico-terapeutici interessano il personale medico ed i medici in formazione specialistica che svolgono la propria attività presso l Unità Operativa di Chirurgia Generale dell Azienda Policlinico di Tor Vergata. 3.0 Terminologia e abbreviazioni PTV: UOCG: SNB: EGDS: CPRE: SE: CRM: VB: VBP ECG: ETG: TC: CC Policlinico Tor Vergata Unità Operativa Chirurgia Generale Sondino nasobiliare Esofagogastroduodenoscopia Colangiopancreatografia retrograda endoscopica Sfinterotomia endoscopica Colangiopancreatografia Risonanza Magnetica Vie biliari Via biliare principale Elettrocardiogramma Ecotomografia (Ecografia) Tomografia computerizzata Cartella Clinica 2

4.0 Descrizione Il paziente con ittero ostruttivo generalmente si ricovera nella U.O. di Chirurgia Generale inviato dal Pronto Soccorso (ma può arrivare anche trasferito da altra Unità Operativa di degenza del PTV) e può costituire una vera e propria urgenza clinica, soprattutto se il livello di bilirubinemia è elevato e se sono presenti segni di infiammazione acuta (colangite e pancreatite). 4.1 Obiettivi del protocollo Arrivare al più presto ad una diagnosi di natura con mezzi diagnostici possibilmente non invasivi. 4.2 Diagnostica Il paziente viene ricoverato con diagnosi di ittero ostruttivo nel Reparto degenza della UOCG generalmente per il tramite del Pronto Soccorso del PTV o perché trasferito da altra U.O. del PTV al Reparto UOCG. Vengono quindi eseguiti gli esami ematochimici standard preoperatori (come da Allegato 1), l Rx del torace e l ECG con eventuale consulenza cardiologica (se non eseguiti in precedenza nella U.O. di provenienza). Viene posizionata una linea venosa per la fluidoterapia e viene ordinato di solito il digiuno assoluto. La prima indagine strumentale specifica cui il paziente deve essere sottoposto è la ETG epato-bilio-pancreatica seguita poi dalla TC addomino-pelvica se esiste il fondato sospetto clinico di neoplasia perivateriana (ampollare, coledocica o pancreatica). Se il paziente presenta caratteri d urgenza (ittero ostruttivo con colangite e/o pancreatite) e le VB sono dilatate alla ETG, si procede a CPRE in regime di urgenza. Se viceversa il caso clinico non ha i caratteri della 3

urgenza e le VB appaiono dilatate si procede a CRM per approfondimento diagnostico non invasivo. Oggi, infatti, la CPRE tende principalmente ad essere utilizzata come procedura terapeutica/operativa visto che rappresenta una metodica invasiva gravata da complicanze e mortalità specifiche e non è più giustificabile eticamente e medico-legalmente la sua esecuzione ai soli scopi diagnostici. Problematica Infettivologica Nella maggior parte dei casi di ittero ostruttivo colestatico è presente una contaminazione batterica reflua biliare di grado variabile e con segni clinici variabili, da quasi assenti (rilevabile solo con aumento della VES e della PCR) allo stato settico conclamato. Per tale motivo nell ittero ostruttivo non si può parlare propriamente di profilassi antibiotica, ma più giustamente di terapia antibiotica ab inizio. In caso di paziente già seguito in ambulatorio prima del ricovero, bisogna iniziare terapia antibiotica con amoxicillina/acido clavulanico cp, 1 gr 4 volte/die per os + metronidazolo cp, 500 mg 4 volte/die per os. In caso invece di paziente già ricoverato, viene impostata terapia con ampicillina/sulbactam 1,5 gr 4 volte/die e.v. + metronidalzolo 500 mg 3 volte/die e.v., da iniziare possibilmente tre giorni prima dell intervento. Per i pazienti che vengono ricoverati in condizioni di urgenza è bene iniziare la terapia almeno 30 minuti prima dell intervento programmato con ampicillina/sulbactam 1,5 gr 4 volte/die e.v. + metronidalzolo 500 mg 3 volte/die e.v.. Tale terapia deve essere continuata per almeno sette giorni dopo l intervento, durante il quale si porrà attenzione a prelevare tramite catetere sterile un campione di bile da inviare al laboratorio per coltura per germi aerobi ed anaerobi (procurarsi il contenitore idoneo per 4

gli anaerobi, in assenza del quale è possibile iniettare il prelievo di bile in un flacone per emocoltura). E opportuno inoltre richiedere una consulenza infettivologica in I giornata post-operatoria od anche prima se il paziente è già in trattamento antibiotico e non presenta segni clinici o laboratoristici di miglioramento, oppure se è presente una complicanza come la pancreatite acuta biliare. Quest ultima rappresenta la più grave e letale delle complicanze successive a manovre endoscopiche eseguite in presenza di itteri ostruttivi, ed è normalmente di natura infettiva. 4.2.1 Preparazione del paziente alla CPRE - Sono necessari gli esami ematochimici standard preoperatori (Allegato 1) e gli esami diagnostico-specialistici - Rx torace - ECG con eventuale videat specialistico cardiologico - Visita anestesiologica - Digiuno da 12 ore - Eventuale profilassi antiproteasica e antisecretiva - Modulo di consenso informato alla procedura 4.2.2 Esecuzione della CPRE La procedura viene eseguita con il paziente sottoposto dall anestesista a sedazione profonda o ad anestesia generale con intubazione orotracheale a seconda dei casi. Generalmente è preferita quest ultima modalità per cui il paziente rimane in decubito supino sul tavolo radiologico durante tutta la procedura endoscopica. Alternativamente in sedazione profonda, il paziente può rimanere in decubito laterale sinistro. 4.2.3 Post Procedura Una volta portata a termine la procedura della CPRE il paziente rientra in Reparto e viene somministrata fluidoterapia endovenosa ed 5

antibioticoterapia per via parenterale, mantenendo il digiuno per 12-24 ore. In alcuni casi viene inserito al termine della procedura un SNB che necessita di lavaggi con 20 cc di soluzione fisiologica sterile 2 volte al giorno (drenaggio biliare a caduta). Attraverso il SNB può essere effettuata una Rx colangiografia di controllo dopo qualche giorno, se ritenuto clinicamente necessario. La presenza del sondino e l esecuzione di lavaggi può condizionare l insorgenza di una colangite reflua da batteri multi-resistenti ospedalieri e, di conseguenza, deve essere effettata solo in caso di assoluta necessità, con operatori esperti nel mantenimento dell asepsi dei fluidi e del catetere. Un improvviso peggioramento dello stato clinico del paziente deve essere di conseguenza interpretato come possibile sepsi biliare da agenti multi-resistenti. Il giorno successivo alla procedura CPRE vengono eseguiti gli esami ematochimici di controllo (Allegato 1) con in aggiunta di VES, PCR, PCT. Se non si osservano complicanze post-procedura il paziente può riprendere l alimentazione il giorno successivo alla esecuzione della CPRE. La mortalità della CPRE è stimata intorno a 0,5-1%, mentre la morbilità è di circa il 10%. 5.0 Apparecchiature, strumenti e materiali Duodenoscopio a visione laterale dotato di largo canale operativo completo di colonna di videoendoscopia. Bisturi elettrico settato per sfinterotomia endoscopica. Papillotomi di varie misure e tipologie. Fili guida idrofili isolati elettricamente e non di varie forme e misure. Palloncini di Fogarty. 6

Cestelli di Dormia di varie tipologie e misure. Protesi biliari e pancreatiche di varie tipologie e misure. Sondini nasobiliari di varie tipologie e misure. Dilatatori biliari. Spazzolino per esame citologico (brushing) e pinze bioptiche per esame istologico. Aghi da sclerosi per eventuale emostasi con adrenalina (1:10000). Clips per emostasi. 6.0 Registrazioni/Moduli/documenti - CC prestampata compilata in tutte le sue parti - Modulo per il consenso informato per atti medici, diagnosticiterapeutici e trattamento dati sensibili (retro cartella clinica) - Modulo per il consenso informato specifico per CPRE debitamente compilato in ogni sua parte e sottoscritto dal medico e dal paziente - Cartellino Anestesiologico con il modulo del consenso informato all anestesia debitamente compilato in ogni sua parte e sottoscritto dal medico e dal paziente 7.0 Riferimenti / Bibliografia Freeman M, Di Sario JA, Nelson DB, Fennerty MB, Lee JG et al. Risk factors for post ERCP pancreatitis: a prospective, multicenter study. Gastrointest Endosc 2001; 54:425-34. Alder DG, Baron TH, Davila RE, Egan J, Hirota WK, Leighton JA, et al. ASGE guideline: The role of ERCP in diseases of the biliary tract and the pancreas. Gastrointest Endosc 2005 Jul; 62(1): 1-8 7

ALLEGATO 1 Esami Ematochimici Standard Preoperatori Emocromo completo con formula Azotemia e creatininemia Glicemia Elettroliti (Na, K, Cl, Mg, Ca) Bilirubinemia totale e frazionata Protidemia con protidogramma elettroforetico Transaminasi GOT - GPT Fosfatasi alcalina Gamma GT Amilasi Test della coagulazione PTT, PT, INR, Fibrinogeno VES Test di gravidanza in pazienti potenzialmenti fertili Esame urine chimico-fisico e microscopico 8