Mettiamoci alla prova

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Pietro Cataldi Elena Angioloni Sara Panichi La letteratura e i saperi Mettiamoci alla prova a cura di Mariateresa Sarpi e Raffaele Messina E Esercitazioni per la prova di italiano dell INVALSI G. B. PALUMBO EDITORE

Pietro Cataldi Elena Angioloni Sara Panichi La letteratura e i saperi

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Pietro Cataldi Elena Angioloni Sara Panichi La letteratura e i saperi Mettiamoci alla prova a cura di Mariateresa Sarpi e Raffaele Messina E Esercitazioni per la prova di italiano dell INVALSI G. B. P A L U M B O E D I T O R E

indice Ai docenti Struttura e obiettivi del volume VII La valutazione INVALSI come valutazione esterna nazionale di sistema VII Le prove INVALSI nella secondaria di secondo grado VIII Come sono strutturate le prove INVALSI VIII La prova di Italiano VIII Oggetti della prova e classificazione dei quesiti Ix Tipologia dei quesiti x VII introduzione Suggerimenti allo studente per lo svolgimento delle Prove 1 Gli esercizi a risposta aperta 1 Gli esercizi strutturati 2 Altri suggerimenti 3 Prova 1 5 A TESTo letterario 6 B TESTo non letterario 9 C QuESiTi GrAmmATiCAli 13 Prova 2 17 A TESTo letterario 18 B TESTo non letterario 24 C QuESiTi GrAmmATiCAli 26 Prova 3 29 A TESTo letterario 30 B TESTo non letterario 34 C QuESiTi GrAmmATiCAli 37 Prova 4 41 A TESTo letterario 42 B TESTo non letterario 47 C QuESiTi GrAmmATiCAli 50 Prova 5 53 A TESTo letterario 54 B TESTo non letterario 57 C QuESiTi GrAmmATiCAli 61 Prova 6 65 A TESTo letterario 66 B TESTo non letterario 71 C QuESiTi GrAmmATiCAli 75

indice Prova 7 79 A TESTo letterario 80 B TESTo non letterario 84 C QuESiTi GrAmmATiCAli 87 Prova 8 89 A TESTo letterario 90 B TESTo non letterario 94 C QuESiTi GrAmmATiCAli 97 Prova 9 101 A TESTo letterario 102 B TESTo non letterario 106 C QuESiTi GrAmmATiCAli 109 Prova 10 111 A TESTo letterario 112 B TESTo non letterario 115 C QuESiTi GrAmmATiCAli 119 Prova 11 123 A TESTo letterario 124 B TESTo non letterario 129 C TESTo non letterario 131 D QuESiTi GrAmmATiCAli 133 Prova 12 135 A TESTo letterario 136 B TESTo non letterario 141 C QuESiTi GrAmmATiCAli 145

Ai docenti Struttura e obiettivi del volume Se il titolo racchiude il messaggio, quello del presente volume, Mettiamoci alla prova, è un invito e, insieme, uno strumento per affrontare con serenità la prova nazionale di Italiano, predisposta dall INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione) allo scopo di monitorare le competenze di lettura e le conoscenze e competenze grammaticali degli studenti. Il volume è costituito da dodici Prove per esercitazioni allo svolgimento del suddetto test nazionale. Tutte le Prove sono state elaborate secondo le indicazioni fornite dall INVALSI nella più aggiornata elaborazione del Quadro di riferimento di Italiano (febbraio 2011), illustrate sinteticamente di seguito. Il presente volume, pertanto, vuole essere uno strumento di esercitazione, attraverso il quale gli studenti possano familiarizzare con varie tipologie di prove che solo in parte sono presenti nella pratica didattica corrente e che richiedono l attuazione di processi e di compiti prevalentemente cognitivi, associati a comportamenti, come il rispetto delle procedure di somministrazione e di svolgimento, o dei tempi assegnati nello svolgimento delle prove, che non sempre sono presenti con lo stesso rigore o nelle stesse forme nella tradizionale routine scolastica. In particolare, ogni prova è costituita da tre sezioni: A Testo letterario (circa 15-20 quesiti) B Testo non letterario (circa 15-20 quesiti) C Quesiti grammaticali (circa 10), talvolta introdotti da un breve testo-stimolo. Tutte le prove comunque presentano complessivamente quaranta quesiti, ripartiti variamente nelle sezioni che la costituiscono. A conclusione di ciascuna Prova, una tabella consente di registrare i risultati di ciascuno studente, sia per ogni sezione della prova (relativamente al testo letterario, al testo non letterario, ai quesiti grammaticali) in rapporto al numero dei quesiti, sia complessivamente. Inoltre, è possibile, se il docente lo ritiene opportuno e utile, riportare in decimi il punteggio raggiunto. La valutazione INVALSI come valutazione esterna nazionale di sistema Fin dal 2003 la legge di riforma degli ordinamenti scolastici n.53 ha previsto la valutazione del sistema scolastico nazionale, come attività valutativa distinta da quella didattica degli apprendimenti, che resta di competenza dei docenti. L esigenza di una valutazione di sistema scaturisce fondamentalmente dall attuazione dell autonomia scolastica e si pone vari scopi: verificare e garantire la sostanziale eguaglianza della qualità e dell efficacia dell offerta formativa a livello nazionale individuare e superare eventuali criticità valorizzare e diffondere buone pratiche. Questi scopi sono realizzabili attraverso l acquisizione di dati ampi e significativi, scaturiti da rilevazioni attendibili scientificamente e statisticamente. Dal 2003 in poi, successivi atti normativi hanno portato alla costituzione dell INVALSI e, al suo interno, del Servizio Nazionale di Valutazione (SNV), a cui è affidata, con apposita Direttiva del Ministro dell Istruzione, l elaborazione delle prove, l organizzazione della loro somministrazione agli studenti delle classi individuate come destinatarie delle prove stesse, la raccolta dei risultati e l elaborazione di un Rapporto nazionale sugli esiti della rilevazione. L INVALSI restituisce inoltre alle singole scuole e solo ad esse i dati riguardanti i risultati conseguiti nelle prove dai loro studenti, dati esaminabili anche secondo molteplici variabili di contesto. Il Rapporto nazionale, la restituzione dei risultati alle scuole sono strumenti di diagnosi che hanno dunque lo scopo di favorire il miglioramento del sistema nel suo insieme ma anche delle pratiche didattiche delle singole comunità scolastiche.

Ai docenti I destinatari dei Rapporti sono dunque, da una parte, i decisori politici, dall altra docenti, dirigenti scolastici, studenti e i cittadini tutti. Le prove INVALSI nella secondaria di secondo grado Dall a.s. 2010-11, secondo quanto previsto dalla Direttiva 67 del 2010, le prove INVALSI sono state introdotte anche nella scuola secondaria di secondo grado, oltre che in tutto il primo ciclo e negli esami di licenza media. Il loro svolgimento è obbligatorio e, per la secondaria superiore, ha coinvolto tutti gli studenti delle seconde classi di tutti gli indirizzi, in coincidenza con la conclusione dell obbligo di istruzione. La Direttiva citata ha previsto inoltre che l INVALSI avvii una ricerca mirante a introdurre prove nazionali nell esame di Stato conclusivo della secondaria di secondo grado, analogamente a quanto già attuato nell esame di stato della secondaria di primo grado, su competenze fondamentali sia per il proseguimento degli studi che per l inserimento nella vita sociale e lavorativa. Per quanto riguarda l Italiano, la prova per la II classe è unica per tutte le tipologie di scuola (licei, istituti tecnici e professionali) e per tutti gli indirizzi di studio, perché è costruita per misurare e verificare il possesso di apprendimenti comuni a tutti i corsi di studio della scuola secondaria di II grado. Le conoscenze e le competenze previste in esito ai dieci anni di istruzione obbligatoria presuppongono, infatti, l equivalenza formativa di tutti i percorsi, pur nelle diverse curvature che esse assumono nei curricoli dei diversi indirizzi di studio. Come sono strutturate le prove INVALSI Il campo di indagine privilegiato dalle prove INVALSI è quello delle competenze, come sintesi di conoscenze e capacità/abilità che si applica a contesti reali. Lo strumento di tale indagine è costituito da prove oggettive standardizzate finalizzate a misurare i livelli di apprendimento degli studenti in rapporto a specifici aspetti delle competenze di Italiano e Matematica. Tali aspetti sono esplicitati nei cosiddetti Quadri di riferimento. Dalla loro lettura è possibile ricavare quali contenuti, quali tipi di quesiti, quali criteri di correzione sono previsti per le prove, quali processi cognitivi e quali compiti vi siano implicati. La conoscenza dei Quadri di riferimento delle diverse discipline da parte dei docenti è perciò indispensabile per capire quale funzione possono avere le prove riguardo alla conoscenza del sistema scolastico, ai tipi e ai livelli di apprendimento misurati, ma anche per chiarire che le prove rispecchiano la situazione degli apprendimenti solo per gli aspetti esplicitati nei Quadri di riferimento. Tali aspetti a loro volta sono stati individuati tenendo conto sia degli obiettivi di apprendimento previsti dalle Indicazioni nazionali per il curricolo nei vari gradi scolastici, sia dei riferimenti normativi vigenti 1, sia della letteratura scientifica sugli aspetti oggetto della prova, sia delle esperienze internazionali e nazionali in merito alle rilevazioni degli apprendimenti degli studenti. Per i docenti è inoltre molto utile approfondire i Quadri di riferimento per confrontare con essi la propria attività didattica, per riflettere su alcuni nodi disciplinari, sui possibili criteri per formulare domande e per correggerle, per saper guidare l esercitazione dei propri allievi nello svolgimento di prove analoghe a quelle INVALSI. La prova di Italiano Come si evince dal Quadro di riferimento, la prova di Italiano, nell ambito della rilevazione della competenza più generale della padronanza linguistica, è strutturata in due parti: comprensione della lettura e quesiti grammaticali. 1. In merito al primo biennio della secondaria superiore il riferimento è alle competenze di base nei quattro assi culturali in cui si articola il documento tecnico allegato al Decreto 139 del 2007 sull innalzamento dell obbligo di istruzione a dieci anni; per tutti i curricoli della secondaria superiore il riferimento normativo è costituito dai DPR 15 marzo 2010 di riordino dei licei, dell istruzione tecnica e di quella professionale.

La competenza di lettura è competenza di accesso a tutte le altre competenze. Il suo possesso o meno condiziona significativamente il successo o l insuccesso scolastico degli studenti. La competenza grammaticale, in quanto relativa al codice comunicativo nella lingua italiana, è anch essa fondativa, come strumento primario di comprensione e comunicazione di saperi. La prova di comprensione della lettura si articola su testi letterari e non letterari. Per la scelta del testo letterario nelle prove del 2010-11 per la classe seconda della secondaria superiore si è privilegiato il testo narrativo, ma il Quadro di riferimento prevede anche la possibilità di scegliere testi poetici e/o teatrali. Per questo motivo nelle prove proposte nel volume sono presenti anche tre esempi di comprensione di testi poetici (nelle Prove 3, 8, 10). Per testi non letterari si indicano le seguenti tipologie: espositivo, narrativo, descrittivo, conativo, argomentativo. Il formato dei testi può essere: continuo (cioè interamente verbale), non continuo (con la presenza di linguaggi non verbali come immagini, grafici, schemi, ecc.), misto. Oggetti della prova e classificazione dei quesiti Nel Quadro di riferimento per la prova di Italiano in due tabelle sono riassunti gli aspetti della lettura e gli ambiti grammaticali che costituiscono gli oggetti dei quesiti e ne consentono la classificazione attraverso l assegnazione di un numero di codice. Come si può facilmente rilevare dalla loro lettura, il linguaggio delle tabelle è tecnico, perché i destinatari principali dei Quadri di riferimento sono i docenti e gli esperti in genere. Si riportano di seguito le due tabelle. A Aspetti della competenza di lettura per la classificazione dei quesiti 1 Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni; riconoscere le relazioni tra parole. 2 Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. 3 Fare un inferenza diretta, ricavando un informazione implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall enciclopedia personale del lettore. 4 Cogliere le relazioni di coesione (organizzazione logica entro e oltre la frase) e coerenza testuale. 5a Ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse. 5b Ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse. 6 Sviluppare un interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/o dalla sua forma, andando al di là di una comprensione letterale. 7 Valutare il contenuto e/o la forma del testo alla luce delle conoscenze ed esperienze personali (riflettendo sulla plausibilità delle informazioni, sulla validità delle argomentazioni, sulla efficacia comunicativa del testo, ecc.). B Ambiti grammaticali per la classificazione dei quesiti 1 Ortografia.Uso di accenti e apostrofi, maiuscole e minuscole, segmentazione delle parole (gliel ho detto), uso delle doppie, casi di non corrispondenza tra fonemi e grafemi (uso dell h, della q, dei digrammi, ecc.). 2 Morfologia.Flessione (tratti grammaticali: genere, numero, grado, modo, tempo, persona, aspetto, diatesi); categorie lessicali (nome, aggettivo, verbo, ecc.) e sottocategorie (aggettivo possessivo, nome proprio, ecc.). 3 Formazione delle parole.parole derivate; parole alterate; parole composte; polirematiche (ferro da stiro, asilo nido).

Ai docenti 4 Lessico e semantica.relazioni di significato tra parole; polisemia; campi semantici; famiglie lessicali; usi figurati e principali figure retoriche; espressioni idiomatiche; struttura e uso del dizionario. 5 Sintassi. Accordo (tra articolo e nome, tra nome e aggettivo, tra soggetto e predicato,ecc.); sintagma (nominale, verbale, preposizionale); frase: minima, semplice (o proposizione), complessa (o periodo); frase dichiarativa, interrogativa, ecc.; elementi della frase semplice: soggetto (esplicito o sottinteso, in posizione preverbale o post-verbale), predicato, complementi predicativi e altri complementi; gerarchia della frase complessa: frase principale, coordinate, subordinate (diverse tipologie); uso di tempi e modi nella frase. 6 Testualità. Segnali di organizzazione del testo e fenomeni di coesione: anafora, connettivi, punteggiatura, ecc.; aspetti pragmatici del linguaggio (fenomeni del parlato, funzioni dell enunciato, ecc.). Nel fascicolo Risorse per il docente ogni quesito è contraddistinto dal corrispondente numero di codice, secondo le indicazioni del Quadro di riferimento. Ciò consente non solo di individuare l oggetto dei quesiti, ma anche di avere un quadro più chiaro dei punti di forza e di debolezza degli studenti quale risulta dalle risposte e, quindi, di programmare gli opportuni interventi di recupero e sostegno agli studenti e adattamenti del piano di lavoro personale. Tipologia dei quesiti I quesiti sono diversi non solo per contenuto ma anche per grado di difficoltà, affinché sia effettivamente possibile individuare livelli diversi di apprendimento. A livello statistico, nel Rapporto dell INVALSI, i punteggi delle risposte possono così collocarsi lungo una scala in grado di rappresentare tutti i risultati degli studenti, da quelli più bassi a quelli più alti. Il formato dei quesiti è costituito da: Scelta multipla semplice (con almeno quattro risposte) Scelta multipla complessa Risposta aperta univoca Risposta aperta articolata Per ulteriori approfondimenti, materiali per esercitazioni, documenti sul Quadro di riferimento e sulle Prove del Sistema Nazionale di Valutazione si rinvia al sito web dell INVALSI: www.invalsi.it