VARIAZIONI MORFOLOGICHE E MODELLO DIGITALE DELLA GRANDE FRANA DEL VAJONT (PN, 9 OTTOBRE 1963)

Documenti analoghi
VAJONT, IL PERCHE DI UNA FRANA

Franco Cucchi Dipartimento di Matematica e Geoscienze Università degli Studi di Trieste

Longarone, 6-7 Ottobre 2013 LA FRANA DEL VAJONT: LE NUOVE CONOSCENZE GEOLOGICHE A 50 ANNI DAL DISASTRO. Paolo Paronuzzi

I DATI EVOLUTIVI DELLA DINAMICA URBANA

INDAGINE IDROGEOLOGICA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÀ DI INGEGNERIA

Conversione urbana dei suoli in Italia

4.2 Strà-Marinasco-La Spezia (SP)

Edoardo Semenza e la frana del Vaiont

LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA

FOTO LAVORI DIGA. Lavori in fondazione diga preparazione del piano d imposta. Lavori in fondazione diga

Metodologia applicata per la valutazione della vocazione olivicola del territorio e primi dati sull analisi socio-economica

Cartografie tematiche: principi e modalità di realizzazione. Mauro Giovanni Univ. di Trieste

FRANA SULLA STRADA PROVINCIALE 52 DI SAN MAURO CASTELVERDE

Analisi radar e GPS per lo studio dei ghiacciai Alpini

Studio geofisico della grande frana del Vajont

Università della Calabria

LETTURA, RAPPRESENTAZIONE E INTERPRETAZIONE DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI L AQUILA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di studio in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio.

La frana del Vajont Un fenomeno naturale trasformato dall uomo in tragedia. di Alessandro Annovi

COMUNE DI PAVIA STUDIO PER LA DEFINIZIONE DELLA COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE ED AMBIENTALE FACOLTA DI INGEGNERIA

CAMPIONATO NAZIONALE UNDER 15 LEGA PRO stagione sportiva 2016/2017 CALENDARIO Girone A

DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA

LA GEOMATICA PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO. A. Albertella (DICA Sezione di Geodesia e Geomatica)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA

Sistemi GIS: metodologie e casi applicativi

Il mercato del Prosecco DOC: tendenze recenti

CORSO BASE Formazione del Volontariato di Protezione Civile. Il Sistema di Protezione Civile. Arch. Andrea Pascucci

CORSO DI TOPOGRAFIA I

Sequenza sismica in Italia centrale: scarpate di faglia prodotte dall evento del 30 ottobre 2016

Registrazione ed elaborazione dei parametri meteomarini nella Laguna di Venezia

Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci

Padova underground: a geoarchaeological investigation of the roots of the city

CARTOGRAFIA 2 V 1 LA CARTA TRADIZIONALE. È la rappresentazione sul piano della superficie terrestre secondo determinate norme e segni convenzionali

Corso di: GESTIONE FAUNISTICA. Prof. Bernardino Ragni

Regione Siciliana - Presidenza Dipartimento della Protezione Civile Servizio Sicilia Orientale U.O.B. XIV - RISCHIO IDROGEOLOGICO

TERREMOTO CENTRO ITALIA: SEQUENZA SISMICA LUNGA RILIEVI SUL TERRENO E SULLE ACQUE COMPLESSI

Voc. Campetti, 124/A Via Cesare Correnti, 2. Regolamento di attuazione della Legge Regionale FVG 6 dicembre 2004, n. 28

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Aggiornamento dell area di espandimento dello scenario basso in data 10 aprile 2014

La rappresentazione dello spazio terrestre.

Università degli Studi di Brescia Dipartimento DICATA. Università degli Studi di Brescia. Giorgio Vassena. Lorenzo Cavallari

SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI IN GEO- LOGIA

Ambito estrattivo 3S - Scalello

INDICE GENERALE. - TAV.6 : Stralcio Carta delle Pericolosità Geologiche e della Vulnerabilità dell Ambiente - scala 1:5.000

ELEMENTI DI FOTOGRAMMETRIA

Cenni sui parametri dinamici delle pareti perimetrali degli edifici e relativi obblighi di legge

La frana. Lunghezza del fronte m. Altezza media 150 m. Superficie 2 kmq. Volume mc. Velocità km/h

2.5 Cembrano- Maissana (SP)

Università degli Studi di Napoli Federico II

ORTOFOTO ED AGGIORNAMENTO DELLA CARTOGRAFIA NUMERICA DELLA REGIONE CAMPANIA - LEVATA 2004/05

Monica Ghirotti Università di Bologna. La frana del Vajont, insegnamenti

REDAZIONE DI P.Z.E.V. DI BASE CON RELAZIONI E CARTOGRAFIE REVISIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO VALANGHE P.Z.E.V. DI BASE ANALISI E PERIMETRAZIONI

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

: il profilo dei laureati triennali negli anni

MONITORAGGIO E ANALISI NUMERICA DEL COMPORTAMENTO DI UNA PARATIA BERLINESE IN ROCCIA

Tesi di laurea PIANIFICAZIONE AMBIENTALE NEI PAESAGGI DELL EROSIONE: LA RISERVA DEI CALANCHI DI ATRI

COMUNE DI GRIGNO PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO ATTUATIVO FOLOGNI NUMERAZIONE EDIFICI

DOTT. GIANLUCA CANTARELLI GEOLOGO

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza

Piano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile

ATS SERVIZI topografia rilievo rappresentazione

Sismicità storica e recente in Val d Agri

PDB. 183 T. LAVAGNA MODIFICA PUNTUALE FRANA IN LOC. NOVELLEIA LORSICA

Verifica termoigrometrica.

Analisi del rischio tsunami applicata ad un tratto della costa Ligure

Giornata di Lavoro sulle attività di: Verifica sismica delle arginature in sponda destra del fiume Po da Boretto (RE) a Ro (FE) Parma, 11 aprile 2012

2.11 Ville S.Pietro- Borgomaro (IM)

STUDIO IDROGEOLOGICO PER OPPORTUNI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO E RISANAMENTO DELL IMMOBILE EX ALBERGO ATERNO

Variazioni volumetriche dei Ghiacciai del Lys e del Ruitor

POLITECNICO DI TORINO II FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea Magistrale in Architettura (ambiente e paesaggio) Tesi meritevoli di pubblicazione

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE TECNICA URBANISTICA

GHIACCIAIO DEL GRAND ETRÈT BILANCIO DI MASSA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE

PROGETTO PRELIMINARE. Verrayes. Impianto idroelettrico Champagne con utilizzo di acque irrigue C.M.F. Ru de Joux

Piano di gestione pilota del SIC Val Viola Bormina Ghiacciaio di Cima dei Piazzi (Sondrio, Lombardia)

CONTO GESTIONE AGENTE CONTABILE ANNO 2014

DI GEOLOGIA. Via Cesarini Martignano (TRENTO) GEOLOGICHE applicate

Precipitazioni (mm.) ,6 875,4 571,4 727,5 463,6 391,8 208,4 511,2 465,6 806,6

Il forte temporale osservato a Trento nella giornata del 5 luglio 2004

Villa Minozzo Comune di Villa Minozzo Lineamenti generali

Regione Siciliana - Presidenza Dipartimento della Protezione Civile Servizio Sicilia Orientale U.O.B. XIV - RISCHIO IDROGEOLOGICO

ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA

Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci

Dalla rappresentazione cartografica storica a un ambiente digitale 3D: esperienze su una carta. (gabriele.bitelli,

Variante di adeguamento PAI. Valutazione della stabilità dei versanti. Territorio Comunale. - Relazione E -

COMUNE DI VOGHERA. PCC / RB 9 Strada Vaticano

Esempi di applicazioni GIS. Laboratorio di Geodesia, Geomatica e GIS DICCA

Modelli Digitali del Terreno (DTM)

SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI LA GEOREFERENZIAZIONE

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo

Modellazione numerica a scala di bacino del fiume Ledra

Importanza del dato altimetrico nei GIS Alessandro Carosio Politecnico federale di Zurigo

Sommario RILIEVO TOPOGRAFICO DELLO STATO DI FATTO... 2 METODI... 2 RISULTATI... 5

Esercizio 2 Domi di esfoliazione (Yosemite National Park, California, USA) Domande

DATI SULLA PRODUZIONE ED OFFERTA DI ENERGIA ELETTRICA

La gestione e monitoraggio del fiume Adige nella prospettiva dei cambiamenti climatici

COMUNE DI RAVASCLETTO Via Edelweiss, Ravascletto (UD) LIVELLAZIONI E RILIEVI TOPOGRAFICI DI PRECISIONE. Relazione Tecnica Conclusiva

Transcript:

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria dell Ambiente e delle Risorse VARIAZIONI MORFOLOGICHE E MODELLO DIGITALE DELLA GRANDE FRANA DEL VAJONT (PN, 9 OTTOBRE 1963) Relatore: Prof. Dr. Paolo PARONUZZI Laureando: Erik MIORINI

INTRODUZIONE La grande frana avvenuta il 9 otobre 1963 nella valle del Vajont (PN), ha sempre destato un grande interesse sia da parte della popolazione che da parte della comunità scienjfica per la sua grandiosità. A parjre dal 1963 la frana è stata esaminata nei suoi vari aspeq da moljssimi studiosi, ma oggi possono essere effetuate analisi più sofisjcate ujlizzando i più recenj approcci tecnologici ed informajci per elaborare i daj acquisij immediatamente prima o subito dopo la catastrfe. Carta geologica + Da7 dell epoca Digitalizzazione e produzione del DTM precedente alla catastrofe Elaborazione digitale dei da7 e confronto IERI vs. OGGI

LA PALEOFRANA DEL M. TOC Foto: E. Semenza, 1 setembre 1959 Versante N del M. Tòc Diga Rio Massalezza Pian della Pozza

LA GRANDE FRANA DEL VAJONT (9 otobre 1963) Versante N del M. Tòc Circa 2 KM Diga Rio Massalezza Pian della Pozza

LA CARTA GEOLOGICA DI ROSSI E SEMENZA (1965) Carta geologica precedente allo scivolamento del 9 otobre 1963 D. Rossi ed E. Semenza, 1965

COSTRUZIONE DEL DTM (Digital Terrain Model) PRECEDENTE AL 1963 2D Polilinee quotate Densità di puj campionaj: 1 punto ogni 166 mq

COSTRUZIONE DEL DTM (Digital Terrain Model) PRECEDENTE AL 1963 3D Polilinee quotate viste in 3D Carta geologica (D. Rossi ed E.Semenza, 1965)

TRASFORMAZIONE DEI DATI Dal disegno Autocad al file di coordinate dei punj digitalizzaj

ELABORAZIONI DIGITALI DEI DATI DAL DTM Dai daj numerici alle elaborazioni grafiche con Surfer Fessura perimetrale (ot 1960) Densità di puj campionaj: 1 punto ogni 10 mq Superficie topografica 3D Post 1963 Superficie topografica 3D Pre 1963 Densità di puj campionaj: 1 punto ogni 166 mq!

VARIAZIONI PLANIMETRICHE Localizzazione dei caposaldi superficiali monitoraj (05/1960-07/10/1963)

VARIAZIONI PLANIMETRICHE SpostamenJ dei punj osservaj fino al 7 otobre 1963 SpostamenJ orizzontali dei caposaldi [cm] ZONA OCCIDENTALE Cs02 Cs03 Cs04 Cs05 Cs06 Cs07 Cs58 Cs62 Cs63 Cs64 Cs65 Localizzazione dei caposaldi presi in considerazione. Inizio monitor. 05/60 05/60 05/60 11/60 05/60 05/60 11/60 11/60 11/60 12/60 04/61 Tot a Dic 60 140.0 107 76.0 104 125 107 15.0 19.0 12.0 6.5 - Tot a Ott 61 153.0 115 81.5 112 136 115 24.0 27.0 17.5 14.0 - Tot a Feb 63 286.0 242 169 237 272 242 116 134 134 133 129 Tot a Set 63 372.5 326 227 335 362 326 187 213 221 230 220 Tot al 7 Ott 63 392.0 364-405 - 364 218 260 269 - - ZONA ORIENTALE Cs10 Cs11 Cs13 Cs14 Cs15 Cs50 Cs51 Cs52 Cs54 Inizio monitor. 05/60 05/60 05/60 05/60 12/60 11/60 11/60 11/60 11/60 Tot a Dic 60 68.5 58.0 52.0 76.0 1.5 4.0 11.5 16.5 13.0 Tot a Ott 61 75.5 64.0 56.0 81.0 4.5 7.5 15.5 20.0 20.0 Tot a Feb 63 164.0 138.0 124.0 178.0 4.5 46.0 62.0 95.0 88.0 Tot a Set 63 225.0 189.0 170.0 242.5-72.0 92.0 144.0 138.0 Tot al 7 Ott 63 - - - - - 94.0 107.0 164.0 -

VARIAZIONI PLANIMETRICHE Isolinee di spostamento SpostamenJ Mag 1960-30 SeT 1963

VARIAZIONI PLANIMETRICHE Isolinee di spostamento SpostamenJ Mag 1960-7 OT 1963

VARIAZIONI ALTIMETRICHE Carte delle differenze di quota Forra del T. Vajont 2D Nicchia di distacco della frana!

VARIAZIONI ALTIMETRICHE Carte delle differenze di quota 3D Forra del T. Vajont Nicchia di distacco della frana

VARIAZIONI VOLUMETRICHE Tracce delle sezioni ricostruite Sezioni sovrapposte Pre 1963 Post 1963

VARIAZIONI VOLUMETRICHE Volumi e variazioni relajve delle sezioni ricostruite Aree e variazioni relajve delle sezioni ricostruite VOLUME MEDI AREE IO DELLE DEL CORPO SEZIONI VOLUME VARIAZIONE MEDIO DEL CORPO VARIAZIONE VARIAZIONE DI FRANA PRE63 DI FRANAA POST63 nome_sezione area_media area_sezione_pre63 volume_medio [mq] area_sezione_post63 area_media [mq] volume_medio variazione_area delta_volume [mq] intervallo_sez Sez1 [mq] [mc] 16312 [mq] 0[mc] [mc] -16312 Sez 1-2 Sez2 123876 231440 18581432 107240 214479 16085939-16961 -2495494 Sez 2-3 Sez3 205384 179328 30807644 185331 156184 27799721-23144 -3007923 Sez 3-4 Sez4 180121 180913 27018083 157125 158067 23568778-22846 -3449304 Sez 4-5 Sez5 171748 162584 25762242 154312 150558 23146873-12025 -2615369 Sez 5-6 Sez6 176175 189766 26426251 174034 197510 26105137 7744-321114 Sez 6-7 Sez7 166480 143194 24972060 185839 174167 27875819 30973 2903759 Sez 7-8 Sez8 160497 177799 24074487 180088 186009 27013256 8211 2938769 Sez 8-9 Sez9 169361 160923 25404094 184666 183322 27699857 22400 2295763 Sez 9-10 Sez10 163642 166362 24546316 182931 182539 27439616 16178 2893301 Sez11 139967 140338 371 Sez 10-11 153164 22974663 161439 24215829 1241167 Sez12 143976 121136-22840 Sez 11-12 141972 21295748 130737 19610593-1685155 Sez13 104026 78892-25133 Sez 12-13 124001 18600140 100014 15002153-3597987 Sez14 2578 17177 14599 Sez 13-14 53302 7995261 48035 7205182-790079 Sez15 723 12358 11634 Sez 14-15 1650 165048 14767 1476714 1311666 Sez16 625 15873 15248 Sez 15-16 674 67408 14115 1411546 1344138 Sez17 1299 6803 5504 Sez 16-17 AREA MEDIA 962 117754 96195 11338 117377 1133806-377 1037611 VOLUME 298787072 VOLUME 296790820-1996252

CONCLUSIONI Confrontabilità dei daj Per poter fare delle ipotesi più precise rispeto al passato e trarre delle conclusioni mirate, era necessario avere a disposizione degli strumenj di confronto ed elaborazione che tratassero i daj in modo univoco. Ricostruzione del Modello Digitale del Terreno (DTM) precedente allo scivolamento del 9 ot 1963 con i daj topografici della carta geologica di Rossi e Semenza (1965). Variazioni planimetriche Osservando le tabelle e le carte degli spostamenj risulta che la componente orizzontale del movimento dei punj di misura, misurata dal maggio del 1960 fino allo scivolamento del 9 otobre 1963, è compresa tra circa 0,90 m ad Est e 4,00 m ad Ovest. A seguito dello scivolamento, invece, il corpo di frana ha percorso una distanza compresa tra circa 150 m ad Est e 450 m ad Ovest.

CONCLUSIONI Dinamica di scivolamento I valori di spostamento del corpo di frana durante lo scivolamento, maggiori ad ovest e minori ad est, evidenziano chiaramente una roto- traslazione in direzione NNE. Dal confronto tra le foto aeree e le relajve ricostruzioni digitali emerge la parjcolare unitarietà della massa franata (in blocco) che ha caraterizzato lo scivolamento del 9 otobre 1963. Variazioni aljmetriche Dall osservazione delle carte delle variazioni di quota si evince che gli incremenj maggiori si sono verificaj in prossimità della forra con dei valori massimi di circa +320 m. I decremenj maggiori, invece, si possono osservare alla base della porzione visibile della nicchia di distacco e sono quanjficabili in circa - 220 m. La differenza di quota calcolata sulle parj stabili risulta di circa +1,2 m.

CONCLUSIONI Volumetria della frana del 9 otobre 1963 Volume totale sjmato della frana: 300 milioni di mc circa Variazione di volume tra le situazioni pre e post frana circa nulla Autore Anno Volume [milioni di m 3 ] Modalità di calcolo Kiersch 1964 >240 non definita Selli e Trevisan 1964 300 (280-300) da 8 sezioni Carloni e Mazzanti 1964 280-300 da Selli e Trevisan Ciabatti 1964 300 da Selli e Trevisan Mϋller 1964 270 (250-300) non definita Semenza 1965 270 non definita Kenney 1967 250 non definita Mϋller 1968 270 non definita Chowdhury 1978 250 non definita Hendron e Patton 1985 270 non definita Mϋller 1987 275 non definita Chowdhury 1987 270 non definita Cruden 1996 250 non definita Semenza 2001 250 non definita Kilburn e Petley 2003 270 non definita Genevois e Ghirotti 2005 270 non definita Superchi et al. 2009 270 non definita Bolla 2010 300-340 da 3 sezioni Alonso e Pinyol 2010 280 non definita MIORINI 2010 300 da 17 sezioni DTM

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria dell Ambiente e delle Risorse VARIAZIONI MORFOLOGICHE E MODELLO DIGITALE DELLA GRANDE FRANA DEL VAJONT (PN, 9 OTTOBRE 1963) Relatore: Prof. Dr. Paolo PARONUZZI Laureando: Erik MIORINI

Vajont: la storia......non si può cancellare.