La Mediazione Culturale nella scuola STATO, PROSPETTIVE E MEDIAZIONE G2 A CURA DI: NORA LONARDI RES RICERCA E STUDIO, TRENTO
Mediazione interculturale. Prima apparizione: normativa nazionale art. 36 e art. 40 della legge 40 del 6 marzo 1998. In seguito recepita delle disposizioni di legge seguenti in tema di immigrazione nonché da numerose circolari ministeriali e politiche locali Dibattito tuttora in corso. Ruolo fondamentale nelle politiche di integrazione. Ambiente scolastico. Luogo privilegiato di ricerca, sperimentazione, sviluppo
Mediazione interculturale. Aree di attenzione ACCOGLIENZA E INSERIMENTO ALUNNI STRANIERI. SITUAZIONE E PROSPETTIVE PROCESSI MIGRATORI. CONOSCENZE, OPINIONI, ATTEGGIAMENTI EDUCAZIONE INTERCULTURALE. INTERPRETAZIONI, APPLICAZIONI VALORI E ORIENTAMENTI SOCIALI
Mediazione interculturale nella scuola. Cosa non è (e non dovrebbe essere): Traduttore/interprete; accompagnatore; operatore di pronto soccorso ; sostituto facente funzioni dell'insegnante; rappresentante delle varie culture di origine
Mediatore interculturale nella scuola. Cosa è (o dovrebbe essere) Figura centrale all interno di una strategia di mediazione, dove interagiscono vari soggetti con ruoli e funzioni diversificate e complementari, con il compito di: garantire il rispetto delle pari opportunità allo studio, alla formazione e alla partecipazione; ideare, progettare e attuare modalità concrete che permettano l'instaurarsi di relazioni simmetriche, negoziali e democratiche fra il servizio educativo, gli alunni stranieri e le relative famiglie; promuovere l educazione interculturale (educazione alla convivenza e alla cittadinanza) come sfondo integratore dell istruzione e dell apprendimento
CNEL, Consiglio Nazionale dell Economia e del Lavoro, Osservazioni e proposte sulle politiche per l immigrazione (www.portalecnel.it) La mediazione culturale è una dimensione di tutte le politiche di integrazione, dall accesso ai servizi,all inserimento lavorativo, alla promozione d impresa, in particolare cooperativa e alle prestazioni sociali ed è quindi da valorizzare nei diversi contesti..(...) Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome Riconoscimento della figura professionale del Mediatore interculturale (Roma. 8 aprile 2009) Le disposizioni scolastiche sul tema hanno affrontato la questione della mediazione non solo come dispositivo per l accoglienza degli alunni stranieri, nonché del rapporto scuola - famiglia, ma anche come processo per la promozione e sviluppo dell educazione interculturale, indipendentemente dalla presenza nei contesti scolastici degli alunni stranieri..
SOGGETTI E PAROLE CHIAVE Alunni stranieri Situazione, accoglienza, inclusione Scuola Preparazione, progetti, clima Mediatore Famiglie Investimento, apporti, progetti Territorio Programmazione, clima politicosociale
Soggetto Alunni: Elementi critici per le seconde generazioni Rischio di crescere una generazione separata e con opportunità diversificate sulla base dello status iniziale o familiare Impedimenti e ostacoli nel percorso scolastico e formativo di questi giovani, spesso motivati e determinati, legati al fattore L2. L apprendimento dell italiano rappresenta un obiettivo, in nessun caso deve costituire un requisito. I percorsi di eccellenza scolastica nelle seconde generazioni sono sempre più numerosi e riconoscibili. Resta il fatto che la maggioranza degli alunni stranieri, anche fra quelli nati in Italia, risulta a maggior rischio dispersione e si orienta prevalentemente verso la formazione tecnica e soprattutto professionale. variabili : ritardo al momento dell iscrizione (questo per i nuovi arrivati) povertà familiare (carriere scolastiche brevi e a rapida immissione nel mondo del lavoro) competenze linguistiche e sociali familiari difficoltà e tempi oggettivi necessari ad acquisire la lingua studio per un percorso scolastico qualificato
Soggetto: Famiglie Fattori Attese Condizioni di partenza e percorso migratorio Smarrimento (sociale, culturale, psicologico) Precarietà ( incubo permesso di soggiorno ) Futuro dei figli: maggiore possibilità di integrazione attraverso lo studio e il raggiungimento di posizioni sociali insperate da parte dei genitori. Ai figli viene affidata la potenzialità di realizzare il sogno dei genitori e di lavorare nei settori sbarrati alla prima generazione
Soggetto: Famiglie Ostacoli nel rapporto generazionale e possibili effetti Mancata mediazione fra contesti diversificati Inversione ruolo genitori-figli Carente possibilità di accesso economico per opportunità e attività sociali inerenti anche i figli (abbigliamento e accessori, gite, animazione, aggregazione nel periodo estivo...). Figli spesso consapevoli delle difficoltà economiche (e non solo) della famiglia: Reazioni osservabili: a) non si risentono, non pretendono, riconoscono i sacrifici dei genitori, accettano le limitazioni che ne derivano e puntano su traguardi futuri, possibilmente sull istruzione e futuro lavorativo; b) provano frustrazione e senso di ribellione, con atteggiamenti di odio/amore verso famiglia e nuovo ambiente
AZIONI POSSIBILI Verso e con la scuola: verifica del materiale didattico e dei contenuti educativi dei programmi scolastici ai fini di adeguarli alla presenza degli alunni stranieri valutare l'anno di iscrizione e la collocazione nelle classi, definire e rivalutare le fasi dell'inserimento sostenere gli insegnanti nell'attività di accoglienza e nei programmi di educazione interculturale attività finalizzate alla valorizzazione della lingua e cultura d'origine Interventi in classe per informare/sensibilizzare/rimuovere stereotipi e pregiudizi Verso e con gli alunni stranieri e le loro famiglie: individuare bisogni, riconoscere e valorizzare competenze di alunni e famiglie veicolare e facilitare informazioni, regolamenti e modulistica costituire e fornire esempi positivi per incoraggiare il senso di autostima e di partecipazione di alunni e famiglie incentivare la famiglia al recupero delle proprie risorse educative al fine di sostenere il ruolo genitoriale.
SOGGETTO: SCUOLA E INSEGNANTI L esperienza di Lunetta Accoglienza e inserimento Il lavoro con gli insegnanti Rapporti con le famiglie
SOGGETTO: TERRITORIO Livelli di attenzione Quadro normativo Amministrazioni locali Informazione Clima politico Servizi Clima operativo Organismi privato sociale Popolazione Clima sociale Coesione comunità locale
SOGGETTO: SCUOLA E INSEGNANTI Il ruolo dei mediatori G2 Particolare attenzione: Fattore coetanei/classe. Clima e orientamenti giovanili