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fig. 3.1 schema idrografico PGT di Castelleone - Relazione geologica generale La falda Come visto in precedenza nel territorio di Castelleone, il flusso idrico generale della falda è orientato prevalentemente in direzione NS. Si possono distinguere aree con differenti caratteristiche di livello della falda, fortemente influenzata dalla presenza di corsi d acqua a carattere drenante come Serio, Serio Morto e Adda e dalla variabilità altimetrica e morfologica locale. La falda nella valle principale del Serio Morto e nelle zone più depresse sarebbe naturalmente Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 21

affiorante, provocando impaludamenti stagionali, se non fosse stata drenata dalle secolari opere di bonifica. Nonostante ciò, durante il trimestre irriguo giugno/luglio/agosto, la falda rimane prossima al piano campagna con livello minimo anche inferiore ad 1 m (da 0.75 a 1.00m) in prossimità dell alveo del Serio Morto e del canale scaricatore Serio Morto, nella zona immediatamente ad est di Castelleone, nell area depressa tra Guzzafame e La Villa e lungo le linee in cui attualmente si colloca il bacino del cavo Casso-Retorto presso Pellegra. La stessa sorte riguarda anche tutte le aree depresse localizzate nel settore settentrionale ed orientale del territorio comunale di Castelleone. Le zone marginali del terrazzo morfologico principale presentano una soggiacenza della falda variabile tra 1.00 e 1.50 m. Le aree più stabili della valle del Serio Morto prossime alle superfici terrazzate delle valli fluviali antiche e le stesse valli terrazzate nei pressi del Santuario della Misericordia, nella zona a nord e ad est di Corte Madama e a sud di C.na Castello, sono caratterizzate da una soggiacenza della falda variabile da 1.50 a 2.50 m. Tutte le restanti zone morfologicamente più rilevate rispetto alle precedenti, presentano un livello della falda molto profondo, ovunque superiore a 2.50 m. 4.4 rifiuti rifiuti urbani Nel Comune di Castelleone nel 2006 assistiamo ad un decremento della produzione totale di rifiuti urbani di ben 5,88%. La produzione pro capite annua del 2006 è pari a 432 kg/ab, vale a dire il 15,6% sotto il dato medio provinciale. raccolta differenziata A Castelleone il dato del 2006 porta una percentuale del 69,44% di raccolta differenziata sul totale di RU prodotti, vale a dire il 12,7% sopra il dato medio provinciale che comunque è superiore alla media della Lombardia. Le figure seguenti mostrano l andamento della produzione di rifiuti urbani e della raccolta differenziata in tutti i comuni della Lombardia paragonando i dati del 1998 con i dati relativi all anno 2006. Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 22

fig. 4.1 produzione di rifiuti urbani giornalieri procapite. L anno 2006 a confronto con l anno 1998. Si può notare come Castelleone non abbia aumentato la produzione giornaliera pro capite negli anni restando nella fascia 0,9 1,2 kg/ab al giorno. Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 23

fig. 4.2 percentuale di rifiuti urbani trattati con la raccolta differenziata. L anno 2006 a confronto con l anno 1998 Si può notare come Castelleone abbia incrementato fortemente la percentuale di raccolta differenziata passanto in 8 anni dal 25-35% a superare il 50%. Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 24

4.5 rumore Nel febbraio del 2004 il Comune di Castelleone ha affidato alla società A.Tec srl l incarico di predisporre una studio tecnico finalizzato alla definizione delle caratteristiche del territorio Comunale ai fini dell'applicazione delle norme di prevenzione dell'inquinamento acustico. Il presente capitolo si basa dunque sui contenuti del documento Zonizzazione acustica del territorio del comune di Castelleone (CR), febbraio 2004 i cui rilevamenti fonometrici sono iniziati nel mese di febbraio 2003 e terminati nell aprile 2003. Lo studio ha consentito la redazione di una proposta di classificazione acustica del territorio comunale utilizzando dati e informazioni acquisite tramite rilievi sul campo che hanno consentito di stabilire i livelli attuali di inquinamento acustico, in periodo diurno e notturno e le cause che determinano tali livelli. CLASSE I Aree particolarmente protette E stata proposta la in classe (I) per l area occupata dalla Casa di Riposo di via Beccadello e non per i complessi scolastici spesso inseriti in un contesto incompatibile con le esigenze di silenziosità che richiede l appartenenza alla classe. Livelli consentiti per le aree di Classe I aree particolarmente protette: Diurno 50 Notturno 40 CLASSE II Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale Fanno parte di questa classe le aree residenziali con assenza o limitata presenza di attività commerciali, servizi, etc., afferenti alla stessa. In particolare sono classificate in classe 2 le zone residenziali a sud del centro storico di Castelleone, alcuni quartieri a est di via XXV Aprile, ad altri a sud est del cimitero lungo le vie Mazzini e IV Novembre; oltre che gli insediamenti scolastici di ogni ordine e grado. Livelli consentiti per le aree di Classe II - Aree prevalentemente residenziali: diurno 55 notturno 45 CLASSE III Aree di tipo misto Sono classificate come miste tutte le aree rurali dove sono utilizzate macchine agricole. A Castelleone troviamo la classe III in quasi tutto il centro storico e nelle aree di separazione del centro dalla fascia di decadimento della SS Paullese. Tutte le frazioni sono state così classificate poiché costituite da piccoli agglomerati di case inserite in un più vasto contesto agricolo. Livelli consentiti per le aree di Classe III - Aree di tipo misto: Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 25

diurno 60 notturno 50 CLASSE IV Aree di intensa attività umana Fanno parte di questa classe le fasce di pertinenza (mt. 50 per parte) delle strade Provinciali e dell infrastruttura ferroviaria, diverse aree produttive di piccole dimensioni distribuite sul territorio con prevalenza lungo la SP 415, una vasta area, anche residenziale, tra la ferrovia e viale Europa / via Verdi e via Solferino oltre che le fasce di decadimento attorno alle zone propriamente produttive. Livelli consentiti per le aree di Classe IV - Aree di intensa attività umana: diurno 65 notturno 55 CLASSE V Aree prevalentemente industriali Fanno parte di questa classe alcune aree ad est della SP 415 in prossimità del canale colatore del Serio Morto; una vasta area a nord del paese fra la ferrovia e la SP 415 che si congiunge con una medesima in territorio di Madigano; due insediamenti produttivi minori e est della ferrovia vicino a via Predazzo. Livelli consentiti per le aree di Classe V - Aree prevalentemente industriali: diurno 70 notturno 60 CLASSE VI Aree esclusivamente industriali Fanno parte di questa classe tutte le zone industriali presenti sul territorio. Livelli consentiti per le aree di Classe VI - Aree esclusivamente industriali diurno 70 notturno 70 4.6 trasporti e infrastrutture Il territorio di Castelleone è interessato da una infrastruttura di trasporto principale con funzioni territoriali, a sviluppo Nord/Ovest Sud/Est (SS 415 Paullese) che collega Milano con Cremona. A completamento del sistema infrastrutturale viario primario si individuano, con analogo orientamento, la SP 14 per Montodine, la SP 89 per Soresina e la SP 52 per Ripalta Arpina. La mobilità in quest area è fortemente condizionata dalla presenza della SS 415, che rappresenta una barriera fisica con forti impatti sul territorio. Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 26

fig. 6.1 estratto della Tavola 10-5 Classificazione funzionale delle strade stato futuro Piano della viabilità della provincia di Cremona Le previsioni della provincia introducono il nuovo tracciato della SpexSS591 che raccoglie anche il traffico della odierna SpexSS415 nel tratto Crema-Castelleone e introduce una seconda strada della Rete principale di interesse regionale. Vengono declassate la 415 nel tratto Crema-Castelleone a semplice strada della Rete locale e la SP89 che passa dal 1 livello P1 al 2 livello P2 della Rete secondaria di interesse provinciale. La composizione dei flussi rilevata sulle singole direttrici evidenzia percentuali in linea con gli standard tradizionali ad eccezione della componente biciclette, che presenta un Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 27

valore che a livello nazionale è più facile ritrovare nelle realtà con una forte tradizione ciclistica. La comprensione e l interpretazione dei risultati delle indagini, nonché l analisi dei fenomeni in sede storica, forniscono alcune indicazioni chiarissime circa le criticità emergenti e i temi strategici da sviluppare sul fronte della viabilità locale. Il primo dato importante riguarda l entità del traffico di attraversamento del centro storico. Il secondo dato significativo riguarda il sistema dei parcheggi. Il terzo dato che merita attenzione riguarda l incidentalità. Il quarto ed ultimo dato riguarda il ruolo della bicicletta. A fronte di questa analisi si segnalano alcune azioni da avviare per rispondere alle esigenze individuate: 1) la definizione di percorsi esterni al Centro Storico funzionali, fluidi, sicuri e ben leggibili da parte degli automobilisti; 2) la regolamentazione delle aree di sosta su suolo pubblico; 3) l irrinunciabile recupero ambientale delle strade più critiche e degradate; 4) il consolidamento di un trend storico fortemente decrescente dell incidentalità; 5) l'incentivazione della mobilità urbana a due ruote. 4.7 aziende a rischio di incidente rilevante Sul territorio comunale è presente una azienda a rischio di incidente rilevante ai sensi del DPR 175/88 e del DL 65/95. Si tratta dell impianto di produzione e/o deposito di gas tecnici Eurogas s.r.l. situato in via Pradazzo 22. Il Comune nel maggio 2000 ha redatto un Piano di emergenza comunale che individua la zona di sicuro impatto interna allo stabilimento, la zona di impatto e la zona di attenzione. Il Piano individua inoltre la viabilità d'emergenza con la localizzazione dei posti di blocco / cancelli. 4.8 natura e biodiversità Gli elementi naturali della flora e della fauna del territorio di Castelleone sono ben rappresentati nel Parco locale di interesse sovracomunale Valle del Serio Morto. Le anse del corso d acqua originario accolgono una ricca vegetazione acquatica palustre e di ripa. Il patrimonio vegetazionale è interessante, specie dove l instaurarsi di ambienti umidi ha determinato lo sviluppo di alneti, anche di discreta estensione. Agli alneti, caratterizzati prevalentemente dalla presenza di salice bianco, platano comune e pioppo grigio, si affiancano pioppeti e robinieti. All interno del Parco merita particolare attenzione il Bosco didattico Stazione di ecologia applicata e Centro Studi Naturalistici Monticelli cascina Stella sorto nel 1997 su un area di cava di sabbia e ghiaia dismessa da oltre un ventennio. Il Bosco didattico è inserito nella Stazione sperimentale per la conservazione della Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 28

flora di pianura, costituita dalla Provincia di Cremona e dalla Regione Lombardia allo scopo di proteggere le specie vegetali della Pianura Padana. All'interno dell'area del Bosco didattico si trova la Cascina Stella, che accoglie un Centro per la cura e la riabilitazione della fauna selvatica in difficoltà gestito dal WWF; il Centro non è visitabile, ma il pubblico può assistere alla liberazione degli animali guariti durante l'apertura domenicale del Bosco Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 29

5. valutazione del Documento di Piano In questa fase sono esaminati tutti quei punti che nelle Matrici di valutazione evidenziano una interazione negativa o presumibilmente tale con i Criteri di sostenibilità definiti. Per ogni azione che genera un impatto negativo o presunto tale viene svolto un approfondimento per stabilire la effettiva esistenza dell impatto negativo, la sua possibile mitigazione o, se non sufficiente, l individuazione di misure di compensazione. Si procede dapprima all analisi della coerenza delle azioni di piano con gli obiettivi strategici del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). A questo fine si utilzzano i 15 criteri prioritari di riferimento riportati dal PTCP per verificare gli eventuali scostamenti dei contenuti del PGT dagli obiettivi fissati dal PTCP. i 15 criteri di riferimento del PTCP 1 Contenimento consumo di suolo agricolo e priorità al riuso di suolo già urbanizzato 2 Contenimento della crescita urbana entro limiti endogeni ed esogeni definiti 3 Compattazione e riconoscibilità della forma urbana, evitando la saldatura tra diversi nuclei abitati 4 Incremento delle superfici boscate 5 Miglioramento della qualità complessiva dei corsi d acqua e tutela della falda 6 Tutela della risorsa idrica e del reticolo idrico 7 Potenziamento della funzione paesaggistica dei margini urbani 8 Salvaguardia e potenziamento delle aree naturalistiche esistenti 9 Sviluppo e attuazione del progetto di rete ecologica e potenziamento funzioni paesaggistiche delle aree agricole 10 Recupero delle aree intercluse, degradate o in stato di abbandono 11 Sostegno alla competitività delle aziende agricole insediate salvaguardia territorio ad elevato valore agroforestale 12 Supporto alla diversificazione dell economia rurale 13 Valorizzazione dei centri storici e del patrimonio di interesse storico architettonico 14 Incremento quota modale di trasporto pubblico 15 Sviluppo del sistema a rete delle piste ciclabili Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 30

L applicazione delle Matrici di valutazione ha riscontrato la incompatibilità con il Criterio n 1 - Contenimento del consumo di suolo agricolo e priorità al riuso di suolo già urbanizzato delle scelte legate alla realizzazione di nuova viabilità e di nuove espansioni residenziali e produttive. L approfondimenti effettuato ha potuto evidenziare che lo scostamento dai criteri di riferimento provinciali per quanto riguarda: - le scelte viabilistiche interessa la viabilità provinciale che in quanto tale non deriva da esigenze espresse dal comune di Castelleone. Il piano ha recepito questa indicazione e confrontandosi con la Provincia ha introdotto quelle varianti che tendevano da una parte ad avvicinare gli interessi di Provincia a quelli della cittadinanza di Castelleone, dall altra a limitare il più possibile gli impatti negativi sul territorio locale che i tracciati precedentemente discussi avrebbero provocato. - le nuove espansioni residenziali nel territorio vanno inserite in una più ampia visione strategica che tende a stimolare una maggior consapevolezza del territorio da parte della cittadinanza e che nelle intenzioni del piano porteranno ad una maggiore coscienza ecologica e civile. L intervento è ampliamente compensato dall ampliamento del PLIS esistente e dall istituzione del nuovo PLIS delle Basiliche. - il nuovo insediamento industriale sovracomunale di Oriolo sono annullati dalla razionalità di una operazione che concentra i generatori di disturbo e li allontana dai centri abitati. E inoltre previsto l utilizzo di energia generata dal trattamento di materie organiche (rifiuti urbani, scarti degli allevamenti suinicoli). Si procede poi all analisi della coerenza delle azioni di piano con i criteri di sostenibilità del Manuale per la valutazione ambientale dei piani di sviluppo regionale e dei programmi dei fondi strutturali dell Unione Europea contestualizzati come illustrato nel capitolo 2.2. L applicazione delle Matrici di valutazione ha riscontrato alcuni effetti potenzialmente negativi in prevalenza con i criteri A razionalizzare il consumo di suolo e con quei criteri legati alla inevitabile quota di inquinanti che verranno prodotti dai nuovi insediamenti (C contenere la produzione di rifiuti, H - contenere l inquinamento acustico e atmosferico). L approfondimento ha portato alle medesime conclusioni di cui sopra per ciò che riguarda le espansioni residenziali e il nuovo polo industriale sovracomunale di Oriolo. In aggiunta gli effetti negativi dei nuovi quartieri residenziali viene mitigato dalla non dispersione e non frammentazione delle aree che vengono destinate all uso pubblico. Per ciò che riguarda le scelte viabilistiche, in aggiunta a quello che si è detto sopra l approfondimento ha concluso che il consumo di suolo generato: - dall individuazione di un nuovo tracciato per la SP 415 in ambito urbano viene mitigato dagli indubbi vantaggi in termini di vivibilità del centro consolidato dati dall eliminazione del traffico pesante e di alto volume nel tratto urbano della SP 415 che viene riqualificato e riguadagnato alla città. Il nuovo tracciato, a differenza delle ipotesi precedentemente discusse, salvaguarda l area naturalistica del Serio Morto e le aree individuate come facenti parte della rete ecologica provinciale dal PTCP. - dall eliminazione dell incrocio a raso per SanLatino sulla SP 415 viene sicuramente compensato dalla messa in sicurezza di un incrocio tra i più pericolosi della provincia Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 31

- dal nuovo collegamento tra via Quadelle e la SP 415 Paullese è valutato almeno paragonabile ai miglioramenti derivanti dall eliminazione di gran parte del traffico su viale Santuario, resa possibile dall attuazione di questa previsione. Rimane un ultimo effetto negativo legato ai nuovi insediamenti potenziali derivanti dall individuazione di aree pubbliche che possano recepire richieste di operatori per interventi edilizi socialmente utili. Anche in questo caso l approfondimento ha concluso che gli impatti negativi generati da eventuali nuovi insediamenti devono essere presi in carico dalla comunità in quanto interventi dedicati alle fasce deboli. A mitigazione degli impatti sara previsto l utilizzo di tecnologie edilizie sostenibili e si curerà particolarmente la progettazione assicurando la non frammentazione degli spazi pubblici e la massima fruibilità e permeabilità dei suoli a titolo compensativo Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 32

6. il monitoraggio Il monitoraggio di un piano è indicato come passaggio di rilevante importanza dalla Direttiva Europea, in quanto strumento centrale per introdurre la valutazione del piano come effettivo supporto dei percorsi decisionali in tutte le fasi del processo di pianificazione (sviluppo, attuazione, gestione, valutazione di efficacia, e quindi nuovo sviluppo di varianti). Il monitoraggio di un piano ha come finalità principale di misurarne l efficacia degli obiettivi nel tempo al fine di proporre azioni correttive, e permettere quindi ai decisori di adeguarlo in tempo reale alle dinamiche di evoluzione del territorio. Il monitoraggio non ha solo finalità tecniche, ma anzi presenta rilevanti potenzialità per le informazioni che può fornire ai decisori, e per la comunicazione ad un pubblico più vasto, di non addetti ai lavori, attraverso la pubblicazione di un report che contiene informazioni e considerazioni. E pertanto utile in termini di comunicazione predisporre e pubblicare periodicamente il rapporto di monitoraggio. 6.1 gli indicatori per il monitoraggio Il set di indicatori che è qui proposto è stato elaborato partendo da una analisi degli Obiettivi Generali del PGT e delle azioni del PGT e sfruttando studi compiuti per occasioni simili. Va evidenziato che, nella maggior parte dei casi, gli obiettivi di Piano non prevedono il raggiungimento di target prefissati, pertanto, in questi casi, gli esiti del processo di monitoraggio sono associati ad una linea di tendenza qualitativa: si andrà quindi a misurare la direzione verso cui il Piano si muove attraverso l attuazione dei suoi progetti e delle sue azioni. obiettivo ruolo strutturale del verde nuove centralità indicatore principale Andamento delle aree protette e delle aree a verde realmente fruibili alla comunità Valorizzazione e ampliamento dei percorsi e degli spazi di uso pubblico indicatori di approfondimento Realizzazioni nuove aree PLIS Attuazione nuove aree a verde pubblico nel centro consolidato e nelle aree di trasformazione Riqualificazione delle piazze e dei viali urbani Valorizzazione dei percorsi extraurbani ciclopedonali e degli spazi vuoti anche nel centro storico Indicatori quantitativi e qualitativi Ha di aree PLIS Mq/ab di aree verdi attuate Mq/ab di aree verdi pubbliche attuate negli ambiti di trasformazione Realizzazione delle riqualificazioni di viale Santuario, via Bressanoro, piazza Borgo Isso, piazza Stazione, il Dosso Estensione in km della rete ciclabile riconosciuta e attrezzata Mq di aree verdi resi fruibili nel centro storico Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 33

progettare uno scenario per Castelleone politiche di intervento per la residenza mobilità urbana e extraurbana attuazione delle aree di trasformazione e del recupero delle porzioni di centro urbano consolidato Minimizzazione del consumo del suolo agricolo e attuazione dei risparmi energetici Interventi di edilizia sociale Gestione della nuova viabilità provinciale e mitigazione del peso del traffico locale di attraversamento Realizzazione degli interventi residenziali Attuazione del recupero del quadrilatero industriale Concretizzazione del recupero dei Borghi Realizzazione del polo industriale di Oriolo Osservanza delle regole insediative per le aree di trasformazione Adesione agli incentivi per i comportamenti virtuosi in tema di edilizia sostenibile La Commissione d ornato Tutela morfologica del tessuto urbano consolidato Realizzazione di un mix sociale Realizzazione della variante alla 415/591 secondo i desiderata dell Amministrazione Comunale Realizzazione di nuove viabilità di circonvallazione Riqualificazione del tratto urbano della 415 Mq di edificazione nuova realizzata Realizzazione del recupero del quadrilatero industriale in tutte le sue parti N. di alloggi recuperati / mq di nuova costruzione nei Borghi Realizzazione del nuovo polo industriale di Oriolo e mq di nuovi insediamenti produttivi insediati Variazione superficie urbanizzata / superficie territoriale Report sui lavori della Commisione d ornato circa l applicazione delle normative disegnate per i nuovi insediamenti e per i recuperi Incentivi erogati / risparmi energetici realizzati Mq slp residenziale / mq slp edilizia sociale Realizzazione nuova 591 Riqualificazione incroci via Bodesine, San Latino, Ripalta Arpina Realizzazione viabilità di attraversamento Quadelle- Soresina Realizzazione viabilità locale San Latino-Soresina Riqualificazione del tratto urbano della 415 Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 34