LA COMUNICAZIONE (Attività creativa)

Documenti analoghi
LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta

Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza

Giovanna Colli, Tecniche di comunicazione dei servizi commerciali Clitt

Arbitraggio & Comunicazione. L assertività come stile comunicativo efficace

Parte 1: Princìpi generali e primo assioma della Comunicazione

D.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor

La competenza Comunicativa nell ottica di un Curricolo verticale.

Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie. Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea

EDUCAZIONE FISICA SCUOLA PRIMARIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

La comunicazione Medico-paziente

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

ELEMENTI di sociologia della comunicazione

LA DIMENSIONE COMUNICATIVA E TECNICHE DI ASCOLTO FINE

Abilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa

A cura di Fabrizio M. Pellegrini SAPER INSEGNARE

LA COMUNICAZIONE NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI. Anna Zunino

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO. MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012

Cos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo

CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

ELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO

COMUNICAZIONE DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE

LA COMUNICAZIONE. mettere in comune. La radice etimologica della parola vuol dire. Comunicare è:

PROGETTO DI PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE ANNO SCOLASTICO

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

COMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO

COMUNICAZIONE & INSEGNAMENTO

JEROME SEYMOUR BRUNER

UNITÀ DI APPRENDIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA

ISTITUTO COMPRENSIVO ANGELO MUSCO. Il teatro a scuola DESCRIZIONE MODALITA ORGANIZZATIVA SCUOLA PRIMARIA PROGRAMMAZIONE ATTIVITA

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo

DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE. (Tugnoli, 2015)

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016

SCHEDA PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

Psicologia della comunicazione Fondamenti. Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio

MODELLO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE al termine della scuola primaria e secondaria di 1^ grado. anno scolastico 20 /20

I processi partecipativi: il ruolo del facilitatore dei gruppi

SCIENZE UMANE PRIMO BIENNIO LINEE GENERALI E COMPETENZE

COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali

Commissione didattica. Progetto educativo nazionale

Skills for life. Abilità e competenze per la vita. di Pasquale Malva

Disegno e Storia dell'arte

PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione

Protocollo dei saperi imprescindibili

TERAPIA. Danza Movimento Terapia

prevenzione, salute e benessere. a. Partecipa alle attività di gioco rispettando le regole. b. Organizza giochi spontanei con l utilizzo di attrezzi.

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche.

Istituto Comprensivo Completo «Silvio Pellico» Vedano Olona

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE Programmazione 2016/2017

OBIETTIVO BENESSERE: GESTIRE LE EMOZIONI E LE RELAZIONI IN RSA

PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE

CURRICOLO TRASVERSALE SCUOLA PRIMARIA a.s

lyondellbasell.com Comunicazione efficace

Il comportamento del consumatore

Programmazione educativo-didattica -anno scolastico 2011/2012

CONSAPEVOL-MENTE a.s

Unità di apprendimento. Crescere attraverso il teatro

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO EDUCAZIONE FISICA DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

Università degli Studi di Torino Scuola di Medicina Corso di Laurea in Infermieristica Torino. Laboratorio

dr.ssa Lorella Gabriele

COMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA

Gestione della classe e problematiche relazionali

Competenze europee. Fonti di legittimazione

Fondamenti e tecniche di comunicazione non verbale

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA CLASSE QUINTA:

La.Pro.Di. TREKKING A PONZA

IL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI

A SCUOLA DI... EMOZIONI

Progetto: insegnamento e apprendimento della musica emozionale

ISTITUTO COMPRENSIVO VESPUCCI-CAPUANA-PIRANDELLO - CATANIA SCUOLA DELL INFANZIA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE

FORMAZIONE INSEGNANTI

Integrazione scolastica Dott.ssa M.Cristina Cornia A.S.L. Modena

PERCORSO FORMATIVO. Cantù 28/04/2011

Comunicazione non verbale

Contributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto

Elementi di psicologia sociale

LABORATORIO. Classi quarte Anno scolastico /

COMUNICAZIONE DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE

Il Liceo Vittorio Emanuele II

Podcasting: la scuola esce dalla scuola

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012

Classe: 1 A/OS Docente: Marianna Brizzi PIANO Di LAVORO

CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ

Liceo G. Galilei Trento

Presentazione. LOGOS - Comunicazione e Sviluppo P.zza U. Giordano, Foggia tel

CORSI DI FORMAZIONE SULLE RELAZIONI INTERPERSONALI E I COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

Ufficio Stampa Miur Roma, 29 gennaio 2015 Le Scienze Umane (Antropologia,

CSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

Istruzione e formazione per la cittadinanza attiva, contro le disuguaglianze SEMINARIO DEL GRUPPO DI LAVORO DEI DOCENTI DI SCIENZE UMANE

Cosa sono le scienze umane. Il sapere antropologico

MARIO MAVIGLIA Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale Di Brescia Coordinatore Regionale Ispettori Tecnici Ufficio Scolastico Regionale Lombardia

Transcript:

LA COMUNICAZIONE (Attività creativa) La comunicazione è una delle grandi problematiche del terzo millennio: infatti, nelle potenzialità tecniche, nell utilizzo, nella valenza sociale assorbe gran parte dell attenzione dell uomo contemporaneo. E moltissime sono le definizioni formulate da vari esperti o scuole, che in generale sono concordi nel definire (provvisoriamente) la comunicazione umana come processo circolare di significazione, nel senso che il ricevente è implicato non in una risposta meccanica, ma interpretativa. Le implicazioni di questa definizione sono molteplici, interessanti e tutte da rivalutare: tuttavia, nel primo approccio, ci limiteremo a poche considerazioni di ordine generale, per poi affrontare i termini concettuali ed esperienziali di specifiche situazioni nelle problematiche dello sport e delle attività motorie. La competenza comunicativa e relazionale rappresenta una delle maggiori prerogative nelle relazioni umane, professionali e didattiche. Questa competenza leva dell innovazione e della creatività personale e di gruppo aiuta ad essere soggetti generatori di nuove energie, culture e valori (quindi di consenso). IL PROCESSO COMUNICATIVO (CIRCOLARITÀ) RELAZIONE E(R) Emittente (Codifica) Messaggio Canale/Codice R(E) Recettore (Decodifica) FEEDBACK 1

Dallo schema si evince che si è emittenti (E) e recettori o riceventi (R) nello stesso tempo e che la comunicazione attiva delle reazioni (feedback): per entrare in sintonia (interazione) bisogna verificarle. Ogni rapporto umano è un rapporto di comunicazione; tuttavia, la competenza comunicativa, cioè la capacità di mettersi in relazione con gli altri base del progresso umano e della riflessione didattica e pedagogica non sempre è conseguita spontaneamente: si costruisce nel tempo in rapporto a personali predisposizioni, ma anche con appropriati studi ed esperienze. Creare il rumore o le barriere comunicative (specialmente quelle di carattere psicologico) e rendere la stessa relazione incerta e conflittuale non costituisce un rischio remoto. Ad es., adottare uno stile comunicativo dominante, polemico significa parlare contro l altro e non con l altro. La comunicazione può essere esplorata nei vari aspetti di: comunicazione interpersonale; comunicazione di massa; interazione uomo-macchina. In questa sede, l attenzione è sulla comunicazione interpersonale, nella consapevolezza che una buona comunicazione può non essere una buona comunicazione didattica. A riguardo, riportiamo, in maniera molto sintetica, alcuni concetti essenziali. I principi della comunicazione: non si può non comunicare. Se il comportamento è comunicazione, non si può non comunicare. Si comunica anche con il silenzio; la comunicazione ha due aspetti: di contenuto, il che cosa comunico (componente verbale intenzionale, consapevole). Verbale (7%); di relazione, come comunico (componenti non verbali non intenzionali, non controllabili, inconsapevoli, fondamentali nella relazione, ambigui). Non verbale (93%). La comunicazione non verbale può essere distinta in: a paraverbale (38%): tono della voce, volume, ritmo (cambiano il senso della comunicazione); b del corpo (55%): gestualità, postura, abbigliamento, orientamento spaziale, distanza interpersonale, mimica facciale. Il livello di contenuto (il cosa) ed il livello di relazione (il come) 2

si devono equilibrare, sottolineando che il come qualifica il cosa. La comunicazione efficace esige pure la coerenza tra le modalità verbale/non verbale; ascolto attivo (empatia). Sospendere il giudizio, mettersi dal punto di vista dell altro, ascoltare con gli occhi, comprendere i significati nascosti. L ascolto empatico elemento fondante della relazione e, quindi, di aiuto è la capacità non invasiva di entrare nel mondo dell altro, creando intorno a sé un vuoto fertile, per comprendere a fondo ed in modo autentico quanto l altro sta dicendo. L ascolto attivo elimina le barriere comunicative, incoraggia l apertura e la scoperta dell altro, favorisce l accoglienza e la reciprocità. GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA COMUNICAZIONE CONTESTO LO STESSO REFERENTE Ciò a cui si riferisce il LO STESSO EMITTENTE Chi invia il CANALE (Contatto) Il mezzo fisico che consente il passaggio del MESSAGGIO Ciò che si comunica L informazione il contenuto della comunic. CANALE (Contatto) Il mezzo fisico che consente il passaggio del RECETTORE Chi riceve il NOTO CODICE L insieme dei segni in cui è formulato il NOTO 3

Per una comunicazione efficace, è necessario che l E ed il R in ogni atto comunicativo abbiano chiara la funzione di questi elementi sistemici. L attività didattica si fonda sulla relazione e il docente deve essere un professionista della comunicazione e della relazione, per cui riaffermando la centralità dell atleta deve avere la consapevolezza che: nella comunicazione, l ascolto è prioritario; parlare non vuol dire comunicare; la comunicazione è nel feedback; la buona comunicazione è quella attivata dal R; nella comunicazione l E intende 100, ma trasmette 70; mentre il R ascolta 50, comprende 20, trattiene 10; l efficacia della comunicazione è direttamente proporzionale ai prerequisiti (cognitivi, affettivi, emotivi, motivazionali), agli interessi ed allo stile comunicativo e di apprendimento di chi ascolta; la buona comunicazione è assertiva, ma non priva di calore umano; si comunica soprattutto ciò che siamo; nella comunicazione è devastante comunicare stress; la buona comunicazione è nella disponibilità di esprimersi in forma concreta, comprensibile, sincera; nella comunicazione didattica è fondamentale utilizzare tutti i linguaggi e tutte le tecnologie interattive. Inoltre, la comunicazione deve: essere strategia, azione, creazione; deve infondere energia psicofisica, promuovere accoglienza, avere forte valenza di animazione. Alcuni accorgimenti nella comunicazione didattica: enunciazioni normative, tecniche e scientifiche (prevalenza degli aspetti cognitivi); attività di istruzione e formazione (equilibrio degli aspetti cognitivi ed emotivi); argomentazioni letterarie ed artistiche (prevalenza degli aspetti emotivi). La multimedialità Per multimedialità si intende l intreccio tra diverse fonti e canali della comunicazione (con struttura non sequenziale, ma reticolari), nella constatazione che la moltiplicazione dei mezzi favorisca lo stimolo alle intelligenze, ai linguaggi e, quindi, alle componenti della personalità. Infatti, l uomo è multimediale, cioè naturalmente predisposto all interattività pluri sensoriale finalizzata alla conoscenza. La multimedialità nonostante i discordi pareri degli esperti sulla limitata relazionalità ha conferito un formidabile impulso alla didattica e da cui sembra in futuro non si possa prescindere. E una strategia comunicativa che utilizza 4

diversi media, non abolendo quelli precedenti, ma definendone le nuove funzioni. Dal punto di vista didattico risultano fondamentali, perché stimolano tutti i sensi dell uomo, aggiungendo una diversa interattività e nuove modalità di apprendimento, come la formazione a distanza (FAD). La multimedialità nelle sue molteplici forme, in velocissima evoluzione non è facile da padroneggiare: è un mezzo tecnologico, per cui è decisiva la modalità di utilizzo. L aspetto educativo resta nelle mani di chi, in possesso di solide competenze psicopedagogiche, opera nello sport. Esempio di due diverse modalità di comunicazione didattica all interno di un gruppo sportivo (Es.: Spinning): la prima (A), con limitata valenza relazionale; la seconda (B), con elevata valenza relazionale. Purtroppo, questa seconda modalità non sempre è attuata, anche quando vi sono le condizioni tecniche. (A) Atleti disposti per file parallele (B) Atleti disposti in forma circolare (gruppo) La multimedialità DOCENTE DOCENTE 30 relazioni tra gli atleti + 40 relazioni con il docente Totale numero di relazioni: 70 Minimo potenziale fidelizzante Numero di relazioni = n. persone x (n 1) = 21 x (21-1) = 21 x 20 = 420 Totale numero di relazioni: 420 Massimo potenziale fidelizzante 5