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Proviinciia Massa Carrara Settore Formazione Professionale e Politiche del Lavoro Servizio Politiche del Lavoro Elaborazione dati sul Mercato del Lavoro al 30 settembre 2011 Rev.. 03 08 novembrre 2011 1/26

Indice 1 I DATI DEI CENTRI PER L IMPIEGO AL 30 SETTEMBRE 2011... 3 1.1 LE ISCRIZIONI... 3 1.2 GLI AVVIAMENTI... 6 1.3 LE CESSAZIONI... 9 2 MOBILITÀ... 14 2.1 LA MOBILITÀ 236... 14 2.2 LA MOBILITÀ 223... 16 3 CIG IN DEROGA... 18 4 I CONTRATTI DI SOMMINISTRAZIONE LAVORO... 19 5 LA CASSA INTEGRAZIONE (DATI INPS)... 22 6 ALLEGATI... 26 6.1 INDICE GRAFICI E TABELLE... 26 2/26

1 I dati dei Centri per l Impiego al 30 settembre 2011 1.1 Le iscrizioni Al 30 settembre 2011 il numero di nuovi iscritti al Centro per l Impiego è stato pari a 5.039 unità 1. Rispetto al 2010 i dati di flusso evidenziano una diminuzione delle iscrizioni (-8,7%) prevalentemente dovuto alla riduzione delle iscrizioni degli uomini (-12,6%) mentre più contenuta la riduzione delle iscrizioni femminili (-4,7%). Tabella 1:Confronto iscrizioni 30 settembre 2010-2011 Dati al 30 Dati al 30 Genere settembre settembre Differenze 2011/2010 2010 2011 valore assoluto % Femmine 2.707 2.580-127 -4,7% Maschi 2.812 2.459-353 -12,6% Totale 5.519 5.039-480 -8,7% In termini di genere, gli iscritti sono composti in leggera prevalenza da donne (51,2%) rispetto agli uomini (48,8%). Grafico 1: Iscritti al Centro per l Impiego per genere 30 settembre 2011 Femmine; 51,2% Maschi; 48,8% Il picco di iscrizioni si è registrato nel mese di settembre (789); significative anche le quote di iscrizioni rilevate a luglio (780) e gennaio (711). Disaggregando il dato in base al genere si rileva che tra le donne il maggior numero di iscrizioni ha riguardato i mesi di luglio (480) e settembre (440) mentre tra gli uomini il mese di gennaio (376). 1 Elaborazioni IDOL del 13-10-2011 3/26

Grafico 2: Il numero degli iscritti ripartiti per mese di iscrizione e genere 30 settembre 2011 800 700 600 500 400 300 200 100 0 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre Femmine 335 249 244 204 205 219 480 204 440 Maschi 376 228 257 247 260 241 300 201 349 Totale 711 477 501 451 465 460 780 405 789 Circa il 28% degli iscritti rientra nella fascia di età 25-34 anni; significativa la quota di iscritti (25,7%) con un età compresa tra i 45 ed i 60 anni. I giovani (under 25) rappresentano il 18% del totale. Grafico 3: Iscritti al Centro per l Impiego per classe di età 30 settembre 2011 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 16-18 anni 19-24 anni 25-34 anni 35-44 anni 45-60 anni > 60 anni Femmine 1,0% 16,1% 30,0% 26,9% 24,3% 1,6% Maschi 1,3% 17,4% 26,2% 25,6% 27,1% 2,4% Totale 1,2% 16,8% 28,2% 26,3% 25,7% 2,0% Il 76% degli iscritti è costituito da cittadini italiani, il restante 24% è rappresentato da cittadini stranieri equamente distribuiti tra cittadini comunitari (12%) ed extracomunitari (12%). 4/26

Grafico 4: Iscritti al Centro per l Impiego per nazionalità - 30 settembre 2011 Extracomunitari; 12% Comunitari; 12% Italiani; 76% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego In analogia con le precedenti annualità, tra gli stranieri la nazione più rappresentata è la Romania (508 iscritti), seguono il Marocco (171 iscritti) e l Albania (113 iscritti). 5/26

1.2 Gli avviamenti Al 30 settembre 2011 il numero di avviamenti sono stati complessivamente 18.062; valore che presenta una contrazione rispetto al dato del 2010 (-3,5%). In termini di genere i dati del 2011 evidenziano una forte riduzione del numero di assunzioni femminili (-6,7%) mentre di segno positivo la variazione degli avviamenti maschili (+0,6%). Tabella 2:Confronto avviamenti al 30 settembre anni 2010-2011 Differenze 2011/2010 dati al 30 dati al 30 Genere settembre 2010 settembre 2011 valore % assoluto Femmine 10.358 9.661-697 -6,7% Maschi 8.353 8.401 48 0,6% Totale 18.711 18.062-649 -3,5% Complessivamente, il 53,5% delle assunzioni del periodo ha riguardato le donne. Grafico 5: Gli avviamenti per genere al 30 settembre 2011 Femmine; 53,5% Maschi; 46,5% L andamento degli avviamenti a livello mensile conferma la forte concentrazione del numero di assunzioni a ridosso del periodo estivo ed in particolare nel mese di giugno (2.824 assunzioni). 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 Grafico 6: Il trend mensile degli avviamenti al 30/09/2011 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre Femmine 956 867 921 1336 1197 1489 1144 594 1157 Maschi 847 753 785 1081 1071 1335 970 606 953 Totale 1803 1620 1706 2417 2268 2824 2114 1200 2110 6/26

L età media degli avviati al lavoro è di 37,2 anni, senza significative differenza tra il dato maschile e quello femminile. Circa il 29% degli assunti ha un età compresa tra i 25 ed i 34 anni. Le assunzioni giovanili (under 25) rappresentano il 16,4% del totale. Grafico 7: Gli avviamenti per classe di età 30 settembre 2011 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 16-18 anni 19-24 anni 25-34 anni 35-44 anni 45-60 anni > 60 anni Femmine 1,1% 13,9% 28,2% 27,7% 26,7% 2,4% Maschi 1,5% 16,6% 29,6% 24,4% 23,3% 4,6% T otale 1,3% 15,1% 28,9% 26,2% 25,1% 3,4% La tabella seguente riporta l articolazione degli avviamenti per macrosettore economico di riferimento. Tabella 3: Avviamenti per settore economico al 30 settembre 2011 Settore Donne % Uomini % Totale % agricoltura, silvicoltura e pesca 52 0,5% 131 1,6% 183 1,0% estrazione di minerali da cave e miniere 5 0,1% 146 1,7% 151 0,8% attività manifatturiere 333 3,4% 1458 17,4% 1791 9,9% fornitura energia elettrica, gas, vapore 7 0,1% 94 1,1% 101 0,6% fornitura di acqua; reti fognarie 10 0,1% 65 0,8% 75 0,4% costruzioni 54 0,6% 1554 18,5% 1608 8,9% commercio 823 8,5% 558 6,6% 1381 7,6% trasporto e magazzinaggio 228 2,4% 375 4,5% 603 3,3% servizi di alloggio e di ristorazione 2487 25,7% 1254 14,9% 3741 20,7% servizi di informazione e comunicazione 128 1,3% 116 1,4% 244 1,4% attività finanziarie e assicurative 135 1,4% 76 0,9% 211 1,2% attività immobiliari 30 0,3% 15 0,2% 45 0,2% attività professionali scient. tecniche 239 2,5% 93 1,1% 332 1,8% noleggio, agenzie viaggio, serv imprese 557 5,8% 600 7,1% 1157 6,4% amministrazione pubblica; assicurazioni 179 1,9% 175 2,1% 354 2,0% Istruzione 1927 19,9% 384 4,6% 2311 12,8% sanità e assistenza sociale 338 3,5% 124 1,5% 462 2,6% attività artistiche, sport, intrattenimento 804 8,3% 802 9,5% 1606 8,9% altre attività di servizi 478 4,9% 153 1,8% 631 3,5% attività di famiglie e convivenze 668 6,9% 67 0,8% 735 4,1% n.d. 179 1,9% 161 1,9% 340 1,9% Totale 9661 100% 8401 100% 18062 100% 7/26

I dati consentono di evidenziare che: in analogia con quanto rilevato nelle precedenti annualità, gli avviamenti si concentrano prevalentemente nel settore servizi di alloggio e di ristorazione (20,7%) anche a conferma del carattere stagionale di una significativa quota dell occupazione del periodo (confermata dal picco di assunzioni rilevata per il mese di giugno); il settore manifatturiero ha assorbito il 9,9% di avviamenti; il settore delle Costruzioni ha assorbito l 8,9% degli avviamenti, mentre il Commercio si attesta al 7,6%. In relazione alla tipologia del rapporto di lavoro, nel corso del 2011 si è fatto principalmente ricorso al contratto a tempo determinato (66%) ed, in misura minore, al contratto a tempo indeterminato (19,7%). L apprendistato ha riguardato il 7,5% degli avviamenti mentre il 5,4% dei casi è relativo a contratti a progetto o occasionali. Grafico 8: Gli avviamenti per tipologia di contratto di lavoro al 30 settembre 2011 Tempo Indeterminato; 19,7% Altre forme; 1,1% Apprendistato; 7,5% Contratto a progetto e occasionale; 5,4% Tempo Determinato; 66,3% Disaggregando il dato per genere, non si rilevano significative differenze. Tabella 4: Gli avviamenti per tipologia di contratto di lavoro e per genere al 30 settembre 2011 Tipo di contratto Donne % Uomini % Totale % Tempo Determinato 6471 67,0% 5500 65,5% 11971 66,3% Tempo Indeterminato 1950 20,2% 1607 19,1% 3557 19,7% Apprendistato 628 6,5% 730 8,7% 1358 7,5% Contratto a progetto e occasionale 491 5,1% 481 5,7% 972 5,4% Altre forme 121 1,3% 83 1,0% 204 1,1% Totale 9.661 100% 8401 100,0% 18062 100,0% 8/26

1.3 Le cessazioni Al 30 settembre 2011 sono state complessivamente registrate 16.260 cessazioni di rapporti di lavoro; rispetto allo stesso periodo del 2010, i dati evidenziano un decremento significativo (- 3,2%). La diminuzione ha riguardato sia gli uomini (-5,3%) che le donne (-1,3%). Tabella 5:Confronto cessazioni al 30 settembre anni 2010-2011 Differenze 2011/2010 dati al 30 settembre dati al 30 settembre Genere 2010 2011 valore % assoluto Femmine 8.796 8.682-114 -1,3% Maschi 8.004 7.578-426 -5,3% Totale 16.800 16.260-540 -3,2% In termini percentuali, la quota di cessazioni femminili (53,4%) è stata superiore a quella rilevata tra gli uomini (46,6%). Grafico 9: Le cessazioni per genere al 30 settembre 2011 Femmine; 53,4% Maschi; 46,6% Come evidenziato nel seguente grafico, il trend mensile delle cessazioni ha avuto un incremento considerevole nel mese di settembre 2011, periodo in cui sono state rilevate 3.365 cessazioni pari al 20,6% del totale. In tale mese si concentra la quota maggiore di cessazioni sia tra gli uomini (1632) che tra le donne (1733). 9/26

Grafico 10: Cessazioni per mese e genere al 30 settembre 2011 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 Gennaio febbraio marzo Aprile Maggio Giugno luglio agosto settembre Femmine 696 677 845 783 851 1185 716 1196 1733 Maschi 624 543 676 708 719 1002 765 909 1632 Totale 1320 1220 1521 1491 1570 2187 1481 2105 3365 La tabella seguente riporta le cause di cessazioni rilevate al 30 settembre 2011; oltre la metà delle cessazioni (52%) ha riguardato la chiusura automatica di contratti a tempo determinato; seguono le dimissioni (21%). Tabella 6:Causa di cessazione al 30 settembre 2011 Femmine Maschi Totale Causa di cessazione v.a. % v.a. % v.a. % chiusura automatica tempo determinato 5060 58% 3362 44% 8422 52% dimissioni 1575 18% 1891 25% 3466 21% licenziamento per giustificato motivo oggettivo 501 6% 836 11% 1337 8% altro 623 7% 572 8% 1195 7% mancato superamento del periodo di prova 124 1% 170 2% 294 2% cessazione attivita' 130 1% 142 2% 272 2% pensionamento 109 1% 153 2% 262 2% modifica del termine inizialmente fissato 96 1% 89 1% 185 1% risoluzione consensuale 123 1% 59 1% 182 1% licenziamento individuale 128 1% 53 1% 181 1% licenziamento collettivo 46 1% 89 1% 135 1% licenziamento giusta causa 36 0% 64 1% 100 1% decesso 59 1% 25 0% 84 1% dimissione durante il periodo di prova 32 0% 30 0% 62 0% licenziamento per giustificato motivo soggettivo 13 0% 23 0% 36 0% dimissioni giusta causa 16 0% 15 0% 31 0% decadenza dal servizio 11 0% 5 0% 16 0% Totale complessivo 8682 100% 7578 100% 16260 100% I dati consentono di evidenziare che: tra le donne, il 58% delle cessazioni è dovuta alla chiusura automatica del rapporto a tempo determinato; seguono le dimissioni (18%). tra gli uomini le cause prevalenti riguardano: la chiusura automatica del rapporto a tempo determinato (44%), le dimissioni (25%) ed i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo (11%). 10/26

In analogia con le precedenti rilevazioni, appare opportuno evidenziare come il 60% delle cessazioni si riferisca a rapporti di lavoro avviati nel corso del 2011; il restante 40% riguarda rapporti di lavoro instaurati nelle annualità precedenti. Grafico 11: Le cessazioni al 30 settembre 2011 in base al periodo di avviamento del lavoro 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Cessazioni di avviamenti antecedenti al 2011 Cessazioni di avviamenti del 2011 Cessazioni 40% 60% Come evidenziato nella seguente tabella, oltre la metà delle cessazioni (51%) si riferisce a contratti molto brevi, con una durata compresa tra zero e tre mesi. Grafico 12: Le cessazioni al 30 settembre 2011 in base alla durata del contratto 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Durata 19% 32% 16% 14% 7% 3% 10% I dati consentono, inoltre, di evidenziare che: < 1 mese 1-3 mesi 4-6 mesi 7-12 mesi 13-24 mesi 25-36 mesi oltre 36 mesi l 81% delle cessazioni ha riguardato rapporti di lavoro della durata massima di 12 mesi; nel 19% dei casi il rapporto di lavoro ha avuto una durata inferiore ad 1 mese; il 10% dei contratti prevedeva una durata di oltre 3 anni. Disaggregando il dato in base al genere emerge come il 24% delle cessazioni femminili sia riferibile a contratti di lavoro di durata inferiore al mese; quota che raggiunge il 55% se si considera l intervallo 0-3 mesi. 11/26

Grafico 13: Le cessazioni al 30 settembre 2011 in base al genere ed alla durata del contratto 40% 30% 20% 10% 0% meno di 1 mese 1-3 mesi 4-6 mesi 7-12 mesi 13-24 mesi 25-36 mesi oltre 36 mesi Femmine 24% 31% 15% 15% 6% 3% 8% Maschi 13% 33% 18% 13% 8% 4% 13% Con riferimento all età, il 28,6% delle cessazioni ha riguardato persone con un età compresa tra il 25 ed i 34 anni; i dati non evidenziano particolari differenze rispetto al genere. I giovani (under 25) costituiscono il 14,6% del totale. Grafico 14: Le cessazioni al 30 settembre 2011 in base alla classe di età 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 16-18 anni 19-24 anni 25-34 anni 35-44 anni 45-60 anni > 60 anni Femmine 0,7% 12,5% 27,9% 28,6% 26,6% 3,6% Maschi 1,0% 15,3% 29,3% 23,9% 24,6% 5,8% Totale 0,8% 13,8% 28,6% 26,4% 25,7% 4,6% La tabella seguente riporta la distribuzione per macrosettore economico di riferimento delle cessazioni rilevate al 30 settembre 2011. Tabella 7: Le Cessazioni per settore economico al 30 settembre 2011 Settore Donne % Uomini % Totale % agricoltura, silvicoltura e pesca 32 0,4% 69 0,9% 101 0,6% estrazione di minerali da cave e miniere 4 0,0% 118 1,6% 122 0,8% attività manifatturiere 321 3,7% 1413 18,6% 1734 10,7% fornitura energia elettrica, gas, vapore 2 0,0% 103 1,4% 105 0,6% fornitura di acqua; reti fognarie 5 0,1% 47 0,6% 52 0,3% costruzioni 56 0,6% 1477 19,5% 1533 9,4% commercio 757 8,7% 419 5,5% 1176 7,2% trasporto e magazzinaggio 174 2,0% 339 4,5% 513 3,2% servizi di alloggio e di ristorazione 2125 24,5% 1119 14,8% 3244 20,0% servizi di informazione e comunicazione 112 1,3% 86 1,1% 198 1,2% attività finanziarie e assicurative 149 1,7% 74 1,0% 223 1,4% attività immobiliari 29 0,3% 11 0,1% 40 0,2% 12/26

attività professionali scient. tecniche 255 2,9% 105 1,4% 360 2,2% noleggio, agenzie viaggio, serv imprese 495 5,7% 484 6,4% 979 6,0% amministrazione pubblica; assicurazioni 203 2,3% 224 3,0% 427 2,6% Istruzione 1857 21,4% 381 5,0% 2238 13,8% sanità e assistenza sociale 271 3,1% 83 1,1% 354 2,2% attività artistiche, sport, intrattenimento 738 8,5% 697 9,2% 1435 8,8% altre attività di servizi 545 6,3% 146 1,9% 691 4,2% attività di famiglie e convivenze 423 4,9% 51 0,7% 474 2,9% n.d. 129 1,5% 132 1,7% 261 1,6% Totale 8682 100% 7578 100% 16260 100 % I dati consentono di evidenziare che: le cessazioni si concentrano prevalentemente nel settore dei servizi di alloggio e di ristorazione (20%), seguono il comparto Istruzione (13,8%), le attività Manifatturiere (10,7%) e le costruzioni (9,4%); tra le donne il settore istruzione raggiunge il 21,4% del totale; tra gli uomini il settore costruzione rappresenta il 19,5% delle cessazioni. 13/26

2 Mobilità 2.1 La mobilità 236 Al 30 settembre 2011, la mobilità regolata dalla legge 236 (licenziamenti individuali) ha riguardato 965 persone, in prevalenza uomini (71%). Rispetto al 2010, i dati presentano una riduzione del 13,8%. Grafico 15: Lavoratori in mobilità L. 236 per genere (al 30 settembre 2011) Femmine; 29% Maschi; 71% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego In termini di età, la mobilità ha coinvolto in prevalenza (32%) lavoratori di età compresa tra i 36 ed i 45 anni; significativa anche la quota di over 45 anni (29%). Grafico 16: Lavoratori in mobilità L. 236 per età (30 settembre 2011) 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% < 25 anni 25-35 anni 36-45 anni 46-55 anni più di 55 anni Classi di età 6% 32% 32% 23% 6% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Il 91,5% dei casi il rapporto di lavoro era regolato da un contratto a tempo indeterminato. Grafico 17: Lavoratori in mobilità L. 236 per tipologia contratto di lavoro (30 settembre 2011) Tempo Determinato; 2,4% Tempo Indeterminato; 91,5% Apprendistato; 6,1% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego 14/26

Analogamente alle precedenti annualità, le due principali cause di ricorso alla mobilità L.236 sono state: la riduzione di attività e/o di lavoro dell impresa (36,3%) e la riduzione di personale (31,1%). Nel 20,6% dei casi la mobilità è riconducibile alla cessazione di attività. Tabella 8: I motivi del licenziamento dei lavoratori in mobilità L. 236 (30 settembre 2011) Motivazione totale % Riduzione di Attivita' o di Lavoro 350 36,3% Riduzione di Personale 300 31,1% Cessazione di Attività 199 20,6% Riorganizzazione Aziendale 63 6,5% Dimissioni Giusta Causa 28 2,9% Chiusura Unità Locale 19 2,0% mancato superamento periodo di prova 3 0,3% Liquidazione Attivita' 2 0,2% Sospensione Attivita' 1 0,1% Totale 965 100% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego I settori maggiormente interessati dalla mobilità L. 236 sono stati le costruzioni (24%) ed il metalmeccanico (20%). Grafico 18: Lavoratori in mobilità L. 236 per settore economico - (30 settembre 2011) Costruzioni Metalmeccanico Commercio Servizi in genere Turismo - pubblici esercizi Lapideo Spedizioni e Trasporti Legno Altro Chimica gomma vetro plastica Servizi alla persona Tessile 0% 5% 10% 15% 20% 25% Fonte: elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego 15/26

2.2 La mobilità 223 Al 30 settembre 2011, sono stati complessivamente 190 i lavoratori in mobilità regolata dalla legge 223 (licenziamenti collettivi); dato analogo a quanto rilevato per il 2010. In termini di genere prevale la quota di uomini (69%) anche se il dato femminile è in aumento rispetto alle precedenti annualità.. Grafico 19: Lavoratori in mobilità L. 223 per genere - (30 settembre 2011) Femmine; 31% Maschi; 69% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Nel 34% dei casi la mobilità ha riguardato lavoratori di età compresa tra i 36 ed i 45 anni; gli over 45 costituiscono il 46% del totale. Grafico 20: Lavoratori in mobilità L. 223 per età - (30 settembre 2011) 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% < 25 anni 25-35 anni 36-45 anni 46-55 anni più di 55 anni Classi di età 1% 19% 34% 32% 14% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego La principale causa del ricorso alla mobilità è rappresentata dalla cessazione di attività (71%) ed in misura minore dalla riduzione di attività (29%). 16/26

Grafico 21: Le motivazioni per la mobilità L. 223 (al 30 settembre 2011) riduzione di attività; 29% cessazione di attività; 71% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego I settori maggiormente interessati dalla mobilità L. 223 sono stati il metalmeccanico (47%) e l industria tessile (16%). Grafico 22: I settori coinvolti metalmeccanica industria industria tessile edili industria commercio altro 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 50% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego 17/26

3 CIG in Deroga Al 30 settembre 2011 i lavoratori interessati dalla Cassa Integrazione in deroga sono complessivamente 771; valore superiore del 3,8% rispetto al settembre 2010. Tabella 9: CIG in deroga Confronto iscrizioni 30 settembre 2010-2011 Dati al 30 Dati al 30 Differenze 2011/2010 Genere settembre settembre valore 2010 2011 % assoluto Maschi 469 442-27 -5,8% Femmine 274 329 55 20,1% Totale 743 771 28 3,8% In termini di genere, si rileva una prevalenza di uomini (57 %) anche se il dato delle donne presenta un significativo aumento rispetto ai valori del settembre 2010 (+20%). Grafico 23: CIG in deroga per genere Femmine; 43% Maschi; 57% Sono in tutto 165 le aziende che hanno fatto ricorso alla Cassa Integrazione in deroga;. 18/26

4 I contratti di somministrazione lavoro I contratti avviati Nel corso del 2011 sono stati complessivamente 938 il numero di contratti interinali attivati; il 70 % ha riguardato gli uomini. Grafico 24: Contratti interinali del 2011 per genere Femmine; 30% Maschi; 70% La tabella seguente riporta la distribuzione mensile dei contratti interinali avviati nel triennio. I dati evidenziano una distribuzione omogenea nell ambito dei mesi; il picco di avviamenti si è registrata nel mese di gennaio. Grafico 25: Contratti interinali 20111 per mese di riferimento 200 150 100 50 0 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre Avviamenti interinali 176 117 101 100 106 61 73 122 82 Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego La quasi totalità dei contratti (99,9%) ha riguardato rapporti a tempo determinato. Sono risultate prevalentemente 4 le Agenzie di lavoro per i contratti interinali attivi nella Provincia; in termini di avviamenti la principale è risultata la Gi group s.p.a che ha coperto il 51% dei contratti del triennio; seguono la Obiettivo lavoro (21%), la Lavorint risorse spa (15%) e la Men at work (12%). Il restante 1% ha riguardato due ulteriori agenzie. 19/26

Grafico 26: Contratti interinali per azienda di riferimento 2011 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% gi group s.p.a. obiettivo lavoro lavorint risorse spa men at work Serie1 51% 21% 15% 12% 1% altre Il 59% (pari a complessivi 551) dei contratti avviati nel corso del 2011 risultano già cessati al 30 settembre 2011. Nel 45,7% dei casi il rapporto si è concluso per la chiusura automatica del contratto a tempo determinato.. Tabella 10:Causa di cessazione dei contratti al 30 settembre 2011 Causa di cessazione Totale % altro 271 49,2% chiusura automatica tempo determinato 252 45,7% dimissioni 17 3,1% mancato superamento del periodo di prova 9 1,6% Cessazione attività 2 0,4% Totale complessivo 551 100% Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Le persone coinvolte I 938 contratti hanno riguardato complessivamente 532 persone, con una media di 1,8 contratti per persona stipulati nell arco dell anno (dato sostanzialmente omogeneo sia tra gli uomini che tra le donne). Tabella 11:Contratti interinali settembre 2011 per genere Genere Media Numero Numero avviamenti per avviamenti persone persona Maschi 658 383 1,7 Femmine 280 149 1,9 Totale 938 532 1,8 20/26

Rispetto al numero di contratti; il 62,8% delle persone ha stipulato un solo contratto interinale nell arco dell anno; nel 28,6% i contratti sono stati 2 o 3. In termini di genere i dati sono sostanzialmente omogenei tra gli uomini e le donne. Tabella 12: N. contratti interinali per persona-settembre 2011 Numero contratti N Donne % N. Uomini % Totale % 1 solo contratto 97 65,1% 237 61,9% 334 62,8% 2-3 contratti 37 24,8% 115 30,0% 152 28,6% 4-5 contratti 7 4,7% 20 5,2% 27 5,1% 6-10 contratti 6 4,0% 11 2,9% 17 3,2% 11-20 contratti 2 1,3% 0 0,0% 2 0,4% Totale persone 149 100,0% 383 100,0% 532 100,0% L età media degli assunti con contratto interinale è di circa 35 anni. Circa il 36% degli assunti ha un età inferiore ai 30 anni. Significativa la quota di persone con più di 45 anni (20,1%) Grafico 27: Gli utenti per classe di età settembre 2011 25% 20% 15% 10% 5% 0% 18-24 anni 25-29 anni 30-35 anni 36-40 anni 41-45 anni >45 anni Femmine 20,1% 16,1% 16,8% 16,1% 12,8% 18,1% Maschi 21,9% 14,6% 14,4% 15,9% 12,3% 20,9% Totale 21,4% 15,0% 15,0% 16,0% 12,4% 20,1% 21/26

5 La Cassa Integrazione (dati INPS) Complessivamente a settembre 2011 le ore di integrazione salariale autorizzate 2 sono risultate pari a 1.579.372. Rispetto allo stesso periodo del 2010 il numero di ore è in diminuzione (- 19%) ma con significative differenze a seconda della tipologia di intervento. A fronte della significativa diminuzione del ricorso alla CIG straordinaria (-67%), nel 2011 è aumentato il ricorso sia alla CIG ordinaria (+31%) che alla CIG in deroga (+19%). Tabella 13: CIG Ore Cassa Integrazione confronto settembre 2010 settembre 2011 dati al 30 settembre 2010 dati al 30 settembre 2011 Confronto settembre 2011- settembre 2010 CIG ORDINARIA 413.165 539.818 31% CIG STRAORDINARIA 876.121 285.779-67% CIG in Deroga 660.162 753.775 14% TOTALE 1.949.448 1.579.372-19% Fonte: Elaborazione su dati INPS Il picco di ore si è registrato per i mesi di aprile (301.250) e maggio (300.455); significativo anche il dato di settembre (275.032). Tabella 14: CIG Ore Cassa Integrazione per mese 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre CIGO 77.381 0 0 183.030 49.266 76.909 52.136 0 101.096 CIGS 0 22.037 0 84.516 109.674 56.920 9.752 0 2.880 Deroga 16.645 128.743 109.459 33.704 141.515 94.366 42.668 15.619 171.056 Totale 94.026 150.780 109.459 301.250 300.455 228.195 104.556 15.619 275.032 Fonte: Elaborazione su dati INPS Complessivamente il 48% delle ore autorizzate riguarda la CIG in deroga; la CIG straordinaria è scesa al 18% del totale mentre la CIG ordinaria rappresenta il 34%. 2 Estrapolazione dal portale INPS del 20/10/2011 ed aggiornamento del 04/11/2011 22/26

Tabella 15: CIG Ripartizione delle ore per tipologia Deroga; 48% Ordinaria; 34% Straordinaria; 18% Fonte: Elaborazione su dati INPS La CIGO Cassa Integrazione Ordinaria Per quanto riguarda la Cassa Integrazione Ordinaria, al 30 settembre 2011 sono state autorizzate 539.818 ore evidenziando un significativo incremento (31%) rispetto al dato del settembre 2010. La CIGO ha riguardato in netta prevalenza gli operai (93%) ed in misura più contenuta gli impiegati (8%). Grafico 28: Ripartizione della CIGO per qualifica Ore autorizzate agli Impiegati; 7% Ore autorizzate agli Operai; 93% Fonte: Elaborazione su dati INPS Il settore economico maggiormente interessato dalla CIGO è quello edile (61%). 23/26

Grafico 29: La CIGO per settore economico settembre 2011 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Industria Edilizia settore 39% 61% La CIGS Cassa Integrazione Straordinaria Fonte: Elaborazione su dati INPS Al 30 settembre 2011, il numero totale di ore autorizzate di cassa integrazione straordinaria è stato pari a 285.779 unità con un decremento del 67% rispetto al dato del settembre 2010. Il 72% delle ore autorizzate ha riguardato gli operai; il restante 28% gli impiegati. Grafico 30: Ripartizione della CIGS per categoria Ore autorizzate agli Impiegati; 28% Ore autorizzate agli Operai; 72% Fonte: Elaborazione su dati INPS Il 69% del monte ore ha riguardato l Industria, seguono l edilizia (26%) ed il commercio (5%). Grafico 31: La CIGS per settore economico al 30 settembre 2011 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Industria Edilizia Artigianato Commercio Settori vari Settore 69% 26% 0% 5% 0% Fonte: Elaborazione su dati INPS 24/26

La CIG in Deroga Il numero totale di ore autorizzate di cassa integrazione in Deroga è stato pari a 753.775 unità con un incremento del 14% rispetto al dato del settembre 2010. L 83% delle ore autorizzate ha riguardato gli operai; il restante 17% gli impiegati. Grafico 32: Ripartizione della CIG in Deroga per categoria Ore autorizzate agli Impiegati; 17% Ore autorizzate agli Operai; 83% Fonte: Elaborazione su dati INPS Il 47,3% del monte ore ha riguardato l Industria, seguono il commercio (26%) e l artigianato (21%). 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Grafico 33: La CIG in Deroga per settore Industria Edilizia Artigianato Commercio Settori vari Serie1 47,3% 5,4% 21,2% 26,1% 0,0% Fonte: Elaborazione su dati INPS 25/26

6 Allegati 6.1 Indice Grafici e Tabelle Tabella 1:Confronto iscrizioni 30 settembre 2010-2011... 3 Grafico 1: Iscritti al Centro per l Impiego per genere 30 settembre 2011... 3 Grafico 2: Il numero degli iscritti ripartiti per mese di iscrizione e genere 30 settembre 2011... 4 Grafico 3: Iscritti al Centro per l Impiego per classe di età 30 settembre 2011... 4 Grafico 4: Iscritti al Centro per l Impiego per nazionalità - 30 settembre 2011... 5 Tabella 2:Confronto avviamenti al 30 settembre anni 2010-2011... 6 Grafico 5: Gli avviamenti per genere al 30 settembre 2011... 6 Grafico 6: Il trend mensile degli avviamenti al 30/09/2011... 6 Grafico 7: Gli avviamenti per classe di età 30 settembre 2011... 7 Tabella 3: Avviamenti per settore economico al 30 settembre 2011... 7 Grafico 8: Gli avviamenti per tipologia di contratto di lavoro al 30 settembre 2011... 8 Tabella 4: Gli avviamenti per tipologia di contratto di lavoro e per genere al 30 settembre 2011... 8 Tabella 5:Confronto cessazioni al 30 settembre anni 2010-2011... 9 Grafico 9: Le cessazioni per genere al 30 settembre 2011... 9 Grafico 10: Cessazioni per mese e genere al 30 settembre 2011... 10 Tabella 6:Causa di cessazione al 30 settembre 2011... 10 Grafico 11: Le cessazioni al 30 settembre 2011 in base al periodo di avviamento del lavoro... 11 Grafico 12: Le cessazioni al 30 settembre 2011 in base alla durata del contratto... 11 Grafico 13: Le cessazioni al 30 settembre 2011 in base al genere ed alla durata del contratto... 12 Grafico 14: Le cessazioni al 30 settembre 2011 in base alla classe di età... 12 Tabella 7: Le Cessazioni per settore economico al 30 settembre 2011... 12 Grafico 15: Lavoratori in mobilità L. 236 per genere (al 30 settembre 2011)... 14 Grafico 16: Lavoratori in mobilità L. 236 per età (30 settembre 2011)... 14 Grafico 17: Lavoratori in mobilità L. 236 per tipologia contratto di lavoro (30 settembre 2011)... 14 Tabella 8: I motivi del licenziamento dei lavoratori in mobilità L. 236 (30 settembre 2011)... 15 Grafico 18: Lavoratori in mobilità L. 236 per settore economico - (30 settembre 2011)... 15 Grafico 19: Lavoratori in mobilità L. 223 per genere - (30 settembre 2011)... 16 Grafico 20: Lavoratori in mobilità L. 223 per età - (30 settembre 2011)... 16 Grafico 21: Le motivazioni per la mobilità L. 223 (al 30 settembre 2011)... 17 Grafico 22: I settori coinvolti... 17 Tabella 9: CIG in deroga Confronto iscrizioni 30 settembre 2010-2011... 18 Grafico 23: CIG in deroga per genere... 18 Grafico 24: Contratti interinali del 2011 per genere... 19 Grafico 25: Contratti interinali 20111 per mese di riferimento... 19 Grafico 26: Contratti interinali per azienda di riferimento 2011... 20 Tabella 10:Causa di cessazione dei contratti al 30 settembre 2011... 20 Tabella 11:Contratti interinali settembre 2011 per genere... 20 Tabella 12: N. contratti interinali per persona-settembre 2011... 21 Grafico 27: Gli utenti per classe di età settembre 2011... 21 Tabella 13: CIG Ore Cassa Integrazione confronto settembre 2010 settembre 2011... 22 Tabella 14: CIG Ore Cassa Integrazione per mese... 22 Tabella 15: CIG Ripartizione delle ore per tipologia... 23 Grafico 28: Ripartizione della CIGO per qualifica... 23 Grafico 29: La CIGO per settore economico settembre 2011... 24 Grafico 30: Ripartizione della CIGS per categoria... 24 Grafico 31: La CIGS per settore economico al 30 settembre 2011... 24 Grafico 32: Ripartizione della CIG in Deroga per categoria... 25 Grafico 33: La CIG in Deroga per settore... 25 26/26