Meccanismi di regolazione dell'attivazione dei basofili nelle malattie allergiche

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Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino DIPARTIMENTO AREA MEDICA S.S.D. D.U. IMMUNOLOGIA CLINICA ed ALLERGOLOGIA Dirigente Responsabile: Prof. Giovanni ROLLA Largo Turati, 62 Torino Telefono: 011/508. 2421 / 2926 e-mail grolla@mauriziano.it Relazione Annuale Assegno di Ricerca A.A. 2014-2015 Meccanismi di regolazione dell'attivazione dei basofili nelle malattie allergiche Introduzione. I basofili giocano un ruolo importante nella patogenesi delle malattie allergiche, sia come cellule effettrici, che come cellule dell immunità innata, capaci di condizionare la risposta linfocitaria in senso Th2. I meccanismi di regolazione dell attivazione e della degranulazione dei basofili sono solo parzialmente conosciuti. Il test di attivazione dei basofili (BAT) è diventato un importante test in vitro basato sulla citofluorimetria a flusso che permette di quantificare i basofili e la loro attivazione superando come efficacia e velocità i vecchi saggi di quantificazione di rilascio dei mediatori. I marker di attivazione dei basofili usati per il BAT test son il CD63 e il CD203c, e l analisi combinata di questi due marcatori con il contenuto e il successivo rilascio di istamina, possono essere studiati in citofluorimetria per valutare funzionalmente la risposta in vitro dei basofili dopo stimolazione. L ipotesi prevalente è che la degranulazione dei basofili sia un continuum, che inizia con una degranulazione minima persistente, che, in condizioni particolari, sfocia in una degranulazione massiva, detta anafilattica. Secondo questo modello, l espressione di CD63 sulla membrana dei basofili sembra essere correlato alla degranulazione anafilattica, mentre l espressione di CD203 rifletterebbe l attivazione dei basofili, senza necessariamente accompagnarsi ad un significativo rilascio di mediatori.

II Anno di Assegno di Ricerca: Espressione sulla membrana dei basofili dei recettori delle citochine epiteliali Th2 nei pazienti asmatici: rapporto con fenotipo e gravità. I basofili, insieme a mastociti ed eosinofili, sono le cellule effettrici più spesso associate con infiammazione delle vie aeree in pazienti con asma, e un marker di attivazione e differenziazione dei basofili, il CD203c, è stato correlato con le esacerbazioni dell asma. I basofili possono avere un ruolo importante nell'avvio della risposta infiammatoria Th2, venendo attivati direttamente dalle citochine tessutali (IL25, IL33 e TSLP) rilasciate dalle cellule epiteliali in risposta a segnali di danno causati da allergeni, batterici, virus o inquinanti. Il danno epiteliale delle vie aeree è frequente nei pazienti asmatici e le citochine tissutali rilasciate dall epitelio sono presenti nelle biopsie bronchiali di questi pazienti. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di studiare l espressione dei recettori delle citochine epiteliali (IL25 R, IL33 R e TSLP R) sulla membrana dei basofili in relazione alla gravità e al controllo dell'asma. Metodi. 20 pazienti asmatici (12 lievi/moderati, 8 gravi), 15 con asma eosinofilo e 5 con asma non eosinofilo, sono stati arruolati nello studio. L espressione sulla membrana dei basofili di IL25 R, TSLP R e IL33 R è stata analizzata prima e dopo la stimolazione con IgE, fmlp, LPS e LTA-SA ( Acido Lipoteicoico derivato sa S.Aureus). Risultati. L espressione di TSLP R e IL25 R era significativamente aumentata nei pazienti con asma eosinofilo rispetto a quelli con asma non eosinofilo in condizioni basali (TSLP R: 5.4±3 vs 2.1±1.7, p = 0.01; IL25 R: 13±6.7 vs 5.9±2.5, p = 0.01) e dopo stimolazione con IgE (TSLP R: 5.9±2.7 vs 2.6±1.4, p = 0.02; IL25 R: 34.2±15.5 vs 19.2±3.4, p = 0.05). L'atopia e la gravità dell asma erano associati ad una più bassa (9±4.3 negli atopici vs 18.1±7.3 nei non atopici, p=0.02) e più alta (8.8±4.3 nei lievi/moderati vs 15.6±7.8 nei gravi, p=0.05) espressione di IL25 R, rispettivamente. L espressione di IL33 R non era rilevabile.

Conclusioni e Prospettive Future L'elevata espressione dei recettori per le citochine di derivazione epiteliale (IL25 e TSLP) sulla membrana dei basofili dei pazienti con asma eosinofilo suggerisce l'importanza del ruolo delle citochine epiteliali nell indirizzare la risposta immunitaria verso il tipo Th2. Ulteriori studi sono necessari per capire esattamente questa nuova funzione biologica dei basofili, pensando all IL25 receptor come nuovo biomarker di gravità di malattia. I dati della presente ricerca svolta nell'ambito del contratto di collaborazione alla ricerca, stipulato in data 1/5/2013, relativo ad un assegno di ricerca biennale sono stati presentati nei seguenti congressi: Boita M, Nebiolo F, Raie A, Bussolino C, Fornero M, Bucca C, Heffler E. and Rolla G. Basophils membrane expression of Th2 epithelial cytokines receptors in asthma: relationship with phenotype and severity. Accettato per presentazione orale in una Poster Discussion Session all EAACI 2015, Barcellona, Spagna, 6-10/6/2014, sessione numero 11, titolo della sessione Origins of asthma, abstract numero 357. I dati della presente ricerca svolta nell'ambito del contratto di collaborazione alla ricerca, stipulato in data 1/5/2013, relativo ad un assegno di ricerca biennale sono stati pubblicati nelle seguenti riviste: 1. Boita M, Heffler E, Pizzimenti S, Raie A, Saraci E, Omedè P, Bussolino C, Bucca C, Rolla G. Regulation of B-Cell-Activating Factor Expression on the Basophil Membrane of Allergic Patients. Int Arch Allergy Immunol. 2015 Apr 22;166(3):208-212.

Abstract numero 3 Title: Espressione sulla membrana dei basofili dei recettori delle citochine epiteliali Th2 nei pazienti asmatici: rapporto con fenotipo e gravità. Boita M, Nebiolo F, Raie A, Bussolino C, Fornero M, Bucca C, Heffler E and Rolla G. Dipartimento di Scienze Mediche, Università di Torino, Torino, Italia Introduzione I basofili, insieme a mastociti ed eosinofili, sono le cellule effettrici più spesso associate con infiammazione delle vie aeree in pazienti con asma, e un marker di attivazione e differenziazione dei basofili, il CD203c, è stato correlato con le esacerbazioni dell asma. I basofili possono avere un ruolo importante nell'avvio della risposta infiammatoria Th2, venendo attivati direttamente dalle citochine tessutali (IL25, IL33 e TSLP) rilasciate dalle cellule epiteliali in risposta a segnali di danno causati da allergeni, batterici, virus o inquinanti. Il danno epiteliale delle vie aeree è frequente nei pazienti asmatici e le citochine tissutali rilasciate dall epitelio sono presenti nelle biopsie bronchiali di questi pazienti. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di studiare l espressione dei recettori delle citochine epiteliali (IL25 R, IL33 R e TSLP R) sulla membrana dei basofili in relazione alla gravità e al controllo dell'asma. Metodi 20 pazienti asmatici (12 lievi/moderati, 8 gravi), 15 con asma eosinofilo e 5 con asma non eosinofilo, sono stati arruolati nello studio. L espressione sulla membrana dei basofili di IL25 R, TSLP R e IL33 R è stata analizzata prima e dopo la stimolazione con IgE, fmlp, LPS e LTA-SA ( Acido Lipoteicoico derivato sa S.Aureus). Risultati L espressione di TSLP R e IL25 R era significativamente aumentata nei pazienti con asma eosinofilo rispetto a quelli con asma non eosinofilo in condizioni basali (TSLP R: 5.4±3 vs 2.1±1.7, p = 0.01; IL25 R: 13±6.7 vs 5.9±2.5, p = 0.01) e dopo stimolazione con IgE (TSLP R: 5.9±2.7 vs 2.6±1.4, p = 0.02; IL25 R: 34.2±15.5 vs 19.2±3.4, p = 0.05). L'atopia e la gravità dell asma erano associati ad una più bassa (9±4.3 negli atopici vs 18.1±7.3 nei non atopici, p=0.02) e più alta (8.8±4.3 nei lievi/moderati vs 15.6±7.8 nei gravi, p=0.05) espressione di IL25 R, rispettivamente. L espressione di IL33 R non era rilevabile. Conclusioni L'elevata espressione dei recettori per le citochine di derivazione epiteliale (IL25 e TSLP) sulla membrana dei basofili dei pazienti con asma eosinofilo suggerisce l'importanza del ruolo delle citochine epiteliali nell indirizzare la risposta immunitaria verso il tipo Th2. I nostri dati suggeriscono che l'espressione di IL25R potrebbe essere utilizzata come biomarker di gravità di malattia. Supported by a grant of Italian Ministry for University and Research and Fondazione Scientifica Mauriziana Onlus Torino (Italy)