Analisi Qualitativa nei processi di insegnamento apprendimento G. Cappuccio La ricerca scientifica in educazione La ricerca scientifica in educazione tiene conto delle istanze che sono alla base della ricerca scientifica nelle scienze umane. Senso comune e conoscenza scientifica I Requisiti della ricerca scientifica Il sapere scientifico 1
Tutti gli esseri umani costruiscono rappresentazioni del mondo intorno a loro servendosi degli strumenti conoscitivi dati dal senso comune. La conoscenza di senso comune potrebbe ad esempio portarci a dire che gli oggetti leggeri cadono più lentamente di quelli pesanti. In realtà il peso non è assolutamente influente sulla velocità della caduta, la quale dipende solo dalla resistenza dell'aria. Dove finisce la conoscenza di senso comune e dove inizia la conoscenza scientifica della realtà? La caratteristica principale della ricerca scientifica è che essa mira a produrre un sapere controllabile un sapere generato mediante procedure che il ricercatore deve rendere il più possibile chiare ed esplicite. Esplicitare tutti i passaggi logici ed empirici consente il controllo del suo lavoro da parte di altri ricercatori, ed eventualmente la ripetizione della ricerca, al fine di saggiare la consistenza dei risultati. Una ricerca che rispetti i canoni del metodo scientifico è quindi una ricerca in cui tutti i singoli passaggi e le singole scelte sono criticabili. 2
Requisiti della ricerca scientifica La ricerca scientifica è una forma di ricerca che mira a rispondere ai problemi conoscitivi sulla realtà mediante un sapere controllabile sulla base dell evidenza empirica Tre categorie essenziali i diversi modi di fare ricerca in campo didattico: l analisi fenomenologica di come si presenta la realtà del processo di insegnamentoapprendimento; la costruzione di categorie interpretative della realtà dell insegnamento-apprendimento mediante il collegamento delle azioni dei docenti con i cambiamenti osservati nei discenti; la formulazione di indicazioni orientative per la pratica dell insegnamento-apprendimento. 3
Approccio fenomenologico Da molto tempo la comunità scientifica dei pedagogisti ha evidenziato i limiti epistemologici della concezione positivistica dell unico metodo di ricerca quello ispirato al modello della Fisica da applicare ai diversi oggetti di studio, compresa l educazione e l istruzione, mediante la misurazione dei soli comportamenti esterni degli insegnanti e degli alunni. Per cogliere la ricchezza e la varietà della realtà educativa per come essa si manifesta in tutte le sue molteplici manifestazioni numerosi pedagogisti oggi fanno ricorso alla tradizione fenomenologica più che a quella positivistica e usano strumenti di indagine che consentono di cogliere, insieme a quella cognitiva, anche la dimensione affettivo-volitiva-relazionale dell evento educazione. 4
I metodi quantitativi di ricerca in campo educativo consentono di percepire con chiarezza la dimensione di un fenomeno quelli qualitativi permettono di effettuare delle analisi approfondite anche di un caso singolo. Nelle ricerche quantitative si va per lo più alla ricerca di possibili relazioni tra azioni diverse mentre in quelle qualitative si tenta di ricostruire descrivere e interpretare le azioni con criteri interni, quelli degli attori delle ricerche stesse Migliorare la realtà educativa Consapevoli del fatto che molte ricerche sperimentali avevano prodotto un accumulo di conoscenze risultate feconde per il progresso della scienza didattica ma non per il miglioramento della pratica dell insegnamento da oltre cinquanta anni molti ricercatori hanno iniziato a fare ricerca insieme agli insegnanti coinvolgendoli nella ricerca fin dalla fase di progettazione mediante la negoziazione paritaria. 5
Estensibilità dei risultati A differenza della sperimentazione classica, la ricerca qualitativa non si svolge su un campione rappresentativo con l intento di applicare successivamente i risultati ottenuti alla realtà scolastica da cui quel campione è stato estratto. Ma forse questo modo di concepire l applicazione dei risultati della ricerca non è possibile neppure nella sperimentazione classica. Ricerca svolta in ambiente naturale I partecipanti alla ricerca qualitativa vengono studiati nel loro ambiente naturale di vita. Il loro modo di vivere l esperienza di insegnamento è rispettato e integrato nel processo di ricerca. Tale approccio pone alcuni problemi epistemologici: fino a che punto il coinvolgimento personale del ricercatore e dei partecipanti nelle azioni inficia l attendibilità dei dati raccolti e la loro valutazione? Nella valutazione dei risultati, è possibile integrare le informazioni raccolte con strumenti quantitativi e con strumenti qualitativi? 6
Miglioramento degli insegnanti-ricercatori Quando si fa ricerca con gli insegnanti sul loro modo di lavorare si intende provocare in essi un miglioramento professionale e l innalzamento della qualità del servizio scolastico. Questo modo di avvicinarsi alla ricerca motiva fortemente il ricercatore e l educatore ma pone dei problemi epistemologici che si devono affrontare quando si studia come gli insegnanti insegnano utilizzando il paradigma della ricerca azione e integrandolo con quanto di meglio ha prodotto la sperimentazione classica in campo didattico. Problemi epistemologici Chi si è formato secondo i canoni della sperimentazione classica ha difficoltà ad accettare come scientifici i risultati che non si possono misurare ma solo descrivere Mentre in passato il ruolo del ricercatore era concepito come quello di un distaccato valutatore dei risultati per stabilire se le ipotesi formulate potevano essere accettate o rifiutate, nelle ricerche attuali il ricercatore è coinvolto in prima persona. 7
Chi fa ricerca educativo-didattica sul campo sa che la dinamicità della vita scolastica non gli consente di rispettare sempre tutte le procedure rigorosamente formulate nei protocolli di ricerca. Il ricercatore è costretto a fare continui recuperi e riformulazioni, che sono sempre possibili se ha chiarezza sulla direzione del percorso e consapevolezza dei limiti metodologici, ma specialmente se possiede una visione olistica dei problemi scolastici in tutta la loro complessità e articolazione. Alla ricerca qualitativa è stata obiettata la mancanza di distanza dei ricercatori e degli insegnanti dall oggetto di studio. Tale obiezione è servita per affinare gli strumenti e le tecniche della ricerca qualitativa. Le descrizioni delle attività fatte dagli insegnanti partecipanti, mentre esse si svolgono, il racconto del loro vissuto personale e la presentazione dei risultati fatta dagli attori della ricerca vengono oggi spesso integrate con misurazioni quantitative e con triangolazioni che richiedono l intervento di valutatori esterni al gruppo. 8
La validità ottenuta con la triangolazione si può qualificare come cumulativa perché consiste nella combinazione delle previsioni fatte precedentemente dal ricercatore e dall insegnante e delle interpretazioni dei risultati raccolti, con l osservazione sistematica, con le interviste e con la narrazione da parte dei protagonisti. nella ricerca qualitativa è necessario descrivere con molta precisione le caratteristiche della situazione educativa in cui gli insegnanti operano, le loro caratteristiche personali e professionali e il contesto in cui la loro scuola è inserita. I risultati di una ricerca qualitativa valgono per quel contesto in cui essa è stata realizzata e per quel gruppo particolare di insegnanti che vi hanno partecipato. Eppure ogni scienza progredisce mediante la riflessione degli studiosi sui dati scientifici accumulati. 9
La critica della scarsa attenzione agli standard di qualità e al rigore delle rilevazioni nella ricerca qualitativa ha provocato il perfezionamento degli strumenti di assesement, quali: - i resoconti sullo svolgimento del processo di insegnamentoapprendimento, - le interviste aperte e non strutturate, - i colloqui condotti con metodo narrativo, - l osservazione partecipante e quella esterna, - le schede aneddotiche, le tecniche dei focus group, - le storie di vita, - i diari e le narrazioni autobiografiche. Si tratta di strumenti utili per raccogliere informazioni mirate a ricostruire il senso di quello che l insegnante fa, mettendo tra parentesi provvisoriamente l interpretazione di quello che fa. Due ricerche parallele la ricchezza di informazioni raccolte su come il docente insegna viene completata con le informazioni sugli esiti educativi ottenuti dai suoi alunni La ricerca su come gli insegnanti insegnano è prevalentemente qualitativa, con alcuni elementi di tipo quantitativo; mentre spesso quella sull apprendimento degli alunni segue i canoni della sperimentazione classica perché mira a individuare delle possibili relazioni tra le azioni del docente e quelle dei discenti. 10
Ma anche con gli alunni è necessario utilizzare strumenti di tipo qualitativo che consentono di cogliere il loro vissuto mentre apprendono con l aiuto di un determinato insegnante 11