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La relazione tra l'immagine di sé e il disimpegno morale in un gruppo di adolescenti dell'area penale nella provincia di Teramo di Marcello Marcellini INTRODUZIONE Il costrutto dell immagine di sé In questo studio il costrutto psicologico del sé o dell immagine di sé è derivato principalmente dal lavoro di Daniel Offer 1 e del suo gruppo di lavoro. Esso fa riferimento alla modalità attraverso la quale l adolescente organizza i cambiamenti che intervengono nella sua sfera psicologica, sociale, familiare, corporea in una sintesi psicologica stabile che la letteratura ha definito come immagine di sé, percezione di sé, rappresentazione di sé o concetto di sé. L immagine di sé viene considerata in questa ottica come un dato psichico multidimensionale cioè è il luogo dove convergono più aspetti o aree del funzionamento psicologico che nel loro insieme realizzano una possibile continuità o una stabilità dell esperienza. In tal senso è possibile delineare un Sé psicologico all interno del quale l adolescente regola gli impulsi, equilibra la tonalità emotiva e organizza l esperienza del corpo. Un Sé sociale dove convergono le aspirazioni personali, l assimilazione delle istanze morali, etiche e le relazioni interpersonali. Un Sé di coping o adattivo attraverso il quale l adolescente sperimenta la fiducia nelle proprie risorse, realizza un adattamento possibile nel proprio ambiente di vita e dove si rivelano eventuali problematiche psicopatologiche. Il rapporto con la sessualità emergente attraverso il Sé sessuale o la percezione che l adolescente ha della sua famiglia con il Sé familiare. In questo approccio allo studio dell adolescenza la dimensione cognitiva si coniuga con quella affettiva. La convergenza del modello psicodinamico con il modello cognitivo attribuisce al concetto di sé un significato sostanzialmente fenomenologico 2. In tal senso quindi è concepibile un adolescente con problemi in alcune aree del sé che può tuttavia compensare attraverso altri ambiti di esperienza nei quali risulta bel organizzato e funzionale. La fase adolescenziale, pur rimanendo un momento della vita caratterizzato da turbamenti e gravi conflitti non sempre distinguibili da quelli presenti nelle vere e proprie patologie psichiatriche, può tuttavia rappresentare, per la gran parte degli adolescenti, un periodo in cui è possibile padroneggiare sufficientemente il disagio derivato dalla profonda riorganizzazione della personalità e quindi rispondere adeguatamente ai compiti psicosociali. La considerevole plasticità del sé adolescenziale postulata da Offer spiega come fragilità nel sè psicologico, ad esempio, possono essere compensate da un sé sociale soddisfacente o da un funzionamento familiare positivo. In tal senso l adolescente nel psicologo, criminologo clinico. Unità Operativa di Medicina Penitenziaria dell ASL di Teramo 1 Offer, D., Ostrov, E., Howard K.I. (1981), The Adolescent: A Psychological Self-Portrait. New York: Basic Books, Inc. 2 De Vito E.; Palazzi S.; Luzzati D.; A.Guerrini Il Sé e l'immagine di Sé nell'adolescenza, Età Evolutiva, febbraio 1989, n.32.

processo di individuazione, nel fronteggiamento della crisi adolescenziale rimaneggia continuamente la propria immagine di sé cercando di realizzare comunque un esperienza il più possibile stabile e continua. Le difficoltà più significative d integrazione della crisi adolescenziale in genere si associano a problemi rispetto alla capacità di rendere stabile e continua l esperienza del sé nel senso che l adolescente può presentare più aree dell immagine di sé che risultano difficili o non soddisfacenti e che possono concretamente prefigurare il rischio di un disagio al di fuori di quello fase-specifico. Il costrutto del disimpegno morale Il disimpegno morale è un concetto psicologico nato dai pionieristici studi di David Matza, sociologo del gruppo dei labeling theorists 3. Egli ipotizzò cinque strategie cognitive utilizzate da adolescenti autori di comportamenti devianti che definì tecniche di neutralizzazione della coscienza. Successivamente Albert Bandura ha dato al costrutto un forte impulso scientifico con ricerche, elaborazioni teoriche e risvolti applicativi. In Italia Gianvittorio Caprara e il suo gruppo di lavoro ha sviluppato ulteriormente la tematica all interno della più ampia teoria socialcognitiva, elaborata da Bandura, che vede il funzionamento umano come risultato di reciproche influenze tra comportamento, fattori personali e fattori ambientali (causazione reciproca triadica). Il disimpegno morale definisce strategie cognitive che il soggetto mette in atto nel tentativo di neutralizzare l azione della sfera morale interna, di attenuare il conflitto emotivo e le dissonanze cognitive che ne derivano. Gli otto meccanismi di disimpegno morale (vedi tabella 1) individuati da Bandura svolgono, in sostanza, il compito di controllare l ansia che deriva dal conflitto tra decisione morale e comportamento agito permettendo in tal modo al soggetto di mettere in atto comportamenti altrimenti inaccettabili alla sua coscienza morale. Tabella 1 Giustificazione morale Etichettamento eufemistico Confronto vantaggioso Dislocamento della responsabilità Diffusione di responsabilità Distorsione delle conseguenze Attribuzione di colpa Deumanizzazione della vittima Meccanismi di disimpegno morale Ridefinizione della condotta Deformazione della relazione tra causa ed effetti Considerazione della vittima Molti comportamenti adolescenziali di tipo aggressivo possono essere spiegati attraverso il costrutto del disimpegno morale. Questi comportamenti non sono sempre il risultato di un deficit morale del ragazzo, ma piuttosto di strategie cognitive che sono in grado di neutralizzare l azione del pensiero morale. Come ricordato da Caprara e altri (2006) non è un difetto di principi morali ciò che promuove e sostiene l esecuzione di condotte aggressive quanto sofisticate capacità di autogiustificazione e autoassoluzione che inducono a gravi violazioni di norme e valori 4. In tal senso l adolescente riesce ad annullare l ansia che può derivare dal conflitto tra comportamento aggressivo agito e il suo sistema valoriale-morale interno attraverso 3 David Matza e Gresham Sykes, A Theory of Delinquency, in «American Sociological Review», n. 22 (1957), pp. 646-70 e Matza, D. Come si diventa devianti, Bologna, Il Mulino, 1976 4 Caprara G.V.; Barbaranelli C.; Iafrate C.; Beretta M.; Steca P.; Bandura A.. La misura del disimpegno morale nel contesto delle trasgressioni dell'agire quotidiano ; Giornale Italiano di Psicologia, a.xxxiii, n.1, 2006, pag.84. 2

forme di pensiero che tendono a ridefinire la propria condotta oppure a deformare il rapporto tra cause ed effetti del comportamento o, infine, a riconsiderare il ruolo della vittima. In tutti questi casi avviene comunque una scissione tra giudizio e azione morale. Si tratta quindi di un concetto molto interessante per il lavoro psicologico con adolescenti coinvolti in situazioni di tipo penale proprio per la valenza che da all aspetto cognitivo dell azione e non solo ad una presunta carenza di assimilazione dell istanza morale. In ogni caso il disimpegno morale rappresenta un indicatore importante di adattamento dell adolescente che può essere usato nella fase valutativa per rappresentare la capacità complessiva del ragazzo di sintonizzare pensiero morale e azione e nella fase di trattamento psicologico come utile strumento di misura del cambiamento. OBIETTIVI E IPOTESI La ricerca ha messo in relazione l'immagine di sé e il disimpegno morale in un gruppo di adolescenti afferenti all'area penale minorile in carico al servizio psicologico (area penale esterna) dell'u.o.m.p. dell'asl di Teramo e all'ufficio di servizio sociale per i minorenni di L'Aquila sezione distaccata di Teramo. L'ipotesi di lavoro è quella di valutare se la stabilità o la discontinuità dell'immagine di sé si correla significativamente con il disimpegno morale e quali aree specifiche del sé sono in relazione con il disimpegno morale. METODO campione Il campione è formato da un gruppo di 36 adolescenti maschi, di età compresa tra i 15 e i 18 anni (media = 16,58, ds = 0,93). I ragazzi sono tutti residenti nella provincia di Teramo, sono stati denunciati per reati di diversa tipologia e sono stati sottoposti ad accertamenti da parte dell'autorità giudiziaria minorile. La maggioranza (81%) degli adolescenti del campione è italiana mentre gli adolescenti stranieri rappresentano il 19%. strumenti e procedure I dati della presente ricerca sono stati raccolti attraverso lavoro clinico svolto dal servizio psicologico attraverso due strumenti self-report che sono: il questionario OSIQ-R (Offer Self-immagine questionnaire Revised) 5 e il questionario del disimpegno morale nella formulazione del professor Caprara (2006). I questionari sono stati somministrati individualmente all'interno di un percorso valutativo strutturato in tre colloqui psicologici individuali di cui uno restitutivo. L'OSIQ-R e' uno strumento di personalità autodescrittivo composto da 129 asserzioni, particolarmente utile per indagare i sentimenti, gli atteggiamenti, le rappresentazioni di adolescenti - di età compresa tra i 13 e i 19 anni - in più aree del Sé. Il questionario indaga, attraverso 12 scale, cinque aree del Sé che sono schematizzate nella tabella che segue. 5 Offer D., Ostrov E., Howard K.I., Dolan S. Offer Self-Image Questionnaire Revised Manual - Western psychological Services, 1992 3

Tabella 2 aree e scale dell'offer Self-Image questionnaire-revised (da Tambelli e Volpi, 2005) Sé Psicologico Sé Sociale PS-1 Controllo degli impulsi PS-2 Tonalità emotiva PS-3 Immagine corporea SS-1 Funzionamento sociale SS-2 Valori etici SS-3 Attitudini vocazionali Sé Sessuale SX Atteggiamenti sessuali Sé Familiare FS Funzionamento familiare CS-1 Autofiducia Sé Coping CS-2 Salute mentale CS-3 Adattamento-Fiducia nel mondo esterno ID Idealismo Lo strumento restituisce un punteggio per ogni scala (o area del Sé) e un punteggio dell immagine di Sé Globale. La valutazione nel senso di un disturbo dell immagine di Sé viene fatta quando l adolescente presenta, in almeno tre scale, un punteggio standardizzato inferiore alla media di almeno una deviazione standard. L analisi intraindividuale permette inoltre di valutare i punti di forza e di fragilità dell immagine di sé mentre è possibile un approfondimento clinico per stabilire il livello di correlazione con gruppi clinici relativamente al campione normativo proposto nel manuale. Il questionario del disimpegno morale è uno strumento composto da 32 asserzioni, quattro per ognuno dei meccanismi di disimpegno morale individuati da Albert Bandura. La versione da me utilizzata è quella proposta da Gian Vittorio Caprara 6 applicata nella ricerca su un campione di adolescenti residenti nel Lazio. Il questionario restituisce un valore globale della misura del disimpegno morale che può essere considerato un buon indicatore del livello di adattamento/disadattamento con particolare riferimento al comportamento aggressivo e violento. Le validità interna e di costrutto della scala sono stata avvalorate da numerose ricerche nazionali 7 RISULTATI L'immagine di sé Per quanto riguarda i risultati dell'immagine di sé il 21,95% del campione di adolescenti presenta un disturbo dell'immagine di sé 8. Questi ragazzi pur non presentando una vera e propria psicopatologia sono portatori di un disagio in aree specifiche dell'esperienza del sé e sperimentano una varietà di sintomi, tra cui disforia e tensione, significativi a livello cognitivo e nelle relazioni interpersonali. Le problematiche relative al sé riscontrate nel campione di adolescenti teramani appaiono tuttavia minori rispetto a quelle evidenziate nello studio di De Vito e altri (1989) 9. Nella ricerca citata infatti, condotta su un campione ampio di adolescenti tutti residenti nell area Milanese 10, venne 6 Caprara G.V.; Barbaranelli C.; Iafrate C.; Beretta M.; Steca P.; Bandura A.. La misura del disimpegno morale nel contesto delle trasgressioni dell'agire quotidiano ; Giornale Italiano di Psicologia, a.xxxiii, n.1, 2006. 7 Caprara G.V.; Pastorelli C.; Bandura A. La misura del disimpegno morale in età evolutiva ; Età Evolutiva, n.51, 1995. 8 Con il termine Disturbo intendiamo ragazzi che nella valutazione psicologica con l'osiq-r hanno riportato, almeno in tre scale, punteggi bassi di una o più deviazioni standard dalla media del gruppo normativo. 9 De Vito E.; Palazzi S.; Luzzati D.; A.Guerrini opera citata 10 Gli adolescenti di questo studio provengono da cinque scuole diverse per ordine e indirizzo inserite nel territorio di San Donato Milanese, San Giuliano Milanese e Melegnano Il campione totale è costituito da 1271 soggetti (635 maschi e 636 femmine). Il valore mediano di età del campione è 15 anni. De Vito e altri opera citata. 4

trovato il 26,8% di adolescenti con un disturbo dell'immagine di sé. Nel presente studio le aree che hanno superato la media di una o più deviazioni standard sono riportate nella tabella 3. Tabella 3: Disturbo dell'immagine di Sé. Suddivisione del campione di adolescenti dell'area penale esterna minorile in base alle aree del sé con una o più deviazioni standard dalla media. Controllo impulsi 3,45% 2 Tonalità emotiva 5,17% 3 Immagine corporea 1,72% 1 Funzionamento sociale 5,17% 3 Valori etici 10,34% 6 Attitudini vocazionali 8,62% 5 Atteggiamenti sessuali 13,79% 8 Funzionamento familiare 6,9% 4 Autofiducia 10,34% 6 Salute mentale 8,62% 5 Adattamento/fiducia nel mondo esterno 13,79% 8 Idealismo 6,90% 4 Se Globale 5,17% 3 Dall analisi dei risultati esposti nella tabella sembrerebbe che gli adolescenti teramani entrati nel sistema penale minorile abbiano maggiori problemi con l area del Sé Adattivo, l area del sé che include le tre scale: dell autofiducia, della salute mentale dell adattamento fiducia nel mondo esterno. Il 13,79% ha significativi problemi di adattamento al proprio ambiente, è poco orientato alla riuscita personale, molto centrato sulla dimensione del presente e su obiettivi a breve termine. Ha una scarsa progettualità e percepisce gli obiettivi di lungo termine come fonte di fallimento. Il 10,34% si percepisce non in grado di portare a termine i compiti: non ha fiducia nelle proprie possibilità, pensa di non essere in grado di rispondere alle richieste esterne. Gli obiettivi sono percepiti come fonti di ansia ed ogni fallimento viene sperimentato come dovuto a una totale mancanza di capacità. L 8,62% presenta una sofferenza che può essere considerata significativa a livello clinico con presenza di sintomatologia in diverse aree di funzionamento psicologico (affettiva, relazionale, cognitiva). La sfera del Sé Sociale vede un 10,34% di adolescenti che fatica nell assimilazione delle istanze morali e valoriali della cultura di appartenenza. In generale sono ragazzi tendenzialmente portati a non tenere in considerazione il punto di vista degli altri e soggetti di più ad una organizzazione psicologica di tipo egocentrico. Un altro 8,62% avverte il fallimento, o una significativa insicurezza, nel proprio contesto educativo e scolastico. Ha, o ha avuto, difficoltà significative di apprendimento. Fatica nel progettare il proprio futuro lavorativo, non focalizza i propri obiettivi non ha la possibilità di costruire mentalmente un idea di sé proiettata nel futuro. Un 5.17% non ha realizzato soddisfacenti relazioni sociali, si sente solo e non sa mantenere o creare rapporti con i coetanei. Il Sé familiare vede un buon 6,9% di adolescenti che vive significativi disaccordi, tensioni e conflitti con la famiglia. Sono ragazzi che non riescono a percepire i genitori come supportivi, come figure alle quali dare e ricevere fiducia. Vivono piuttosto i genitori come persone dalle quali distanziarsi verso i quali l attaccamento si è sviluppato su un piano di insicurezza e ambivalenza affettiva. Il sé sessuale rappresenta un'altra area di criticità (il 13,79%). Questi adolescenti sperimentano sentimenti di paura e di ritiro nei confronti della sessualità emergente oppure manifestano il proprio disagio attraverso un eccessiva disinibizione rispetto alla 5

sessualità. Il Sé psicologico, che comprende le scale del Controllo degli impulsi, della Tonalità emotiva e dell immagine corporea, rappresenta l area meno problematica del campione preso in considerazione. Minori problemi nell organizzazione difensiva, oscillazioni emotivo/affettive meno frequenti e una buona integrazione dell immagine corporea. Il disimpegno morale I dati relativi al disimpegno morale, raccolti nelle tabelle 4 e 5, evidenziano valori medi migliori (cioè un più basso livello di disimpegno morale) rispetto a quello di altri studi italiani che hanno indagato la medesima fascia di età come ad esempio la ricerca citata di Caprara (2006) 11. La distorsione delle conseguenze e la giustificazione morale sembrano essere i meccanismi più rappresentativi negli adolescenti teramani. Il primo sta ad indicare una maggiore propensione a svalutare le conseguenze delle proprie azioni mentre il secondo la tendenza dell'adolescente a costruirsi morali soggettive nello spiegare i propri comportamenti riprovevoli. I meccanismi che agiscono sulla considerazione della vittima (attribuzione di colpa e deumanizzazione della vittima) cioè strategie cognitive che tendono a reificare, deumanizzare la vittima nel tentativo di giustificare l'agito aggressivo oppure che ribaltano la responsabilità attribuendola alla vittima stessa, sono quelli più rappresentativi del campione di adolescenti presi in considerazione nel nostro lavoro. Seguono i meccanismi che tendono a deformare la relazione tra causa ed effetti del comportamneto (dislocamento della responsabilità, diffusione di responsabilità e distorsione delle conseguenze). Sono processi mentali che si sviluppano all'interno di relazioni gruppali che mettono l'adolescente nella condizione di criptare la responsabilità attraverso il gruppo, di dissolverla attraverso il sentimento di appartenenza di gruppo. Tabella 4: meccanismi di disimpegno morale.(n=38) Media Ds Giustificazione morale 2,43 0,85 Etichettamento eufemistico 1,94 0,78 Confronto vantaggioso 1,47 0,70 Dislocamento della responsabilità 2,01 0,85 Diffusione di responsabilità 1,94 0,66 Distorsione delle conseguenze 2,42 0,87 Attribuzione di colpa 2,28 0,75 Deumanizzazione della vittima 2,11 0,92 Ridefinizione della condotta Deformazione della relazione tra causa ed effetti Considerazione della vittima Tabella 5: Disimpegno morale. Indicatori globali sul campione (n=38) Media Ds 2,07 0,54 11 Caprara G.V.; Barbaranelli C.; Iafrate C.; Beretta M.; Steca P.; Bandura A.. opera citata 6

Tabella 6: Correlazioni tra scale OSIQ e Disimpegno morale Disimpegno morale controllo degli impulsi -0,503** tonalità emotiva -0,137 immagine corporea -0,391* funzionamento sociale -0,375* valori etici -0,585** attitudini vocazionali -0,179 atteggiamenti sessuali 0,205 funzionamento familiare -0,322 autofiducia -0,202 salute mentale -0,145 Adattamento-fiducia nel mondo esterno -0,396* idealismo -0,557** Immagine di Sé Globale -0,475* * correlazione significativa a livello dello 0,05 ** correlazione significativa a livello dello 0,01 Analisi della relazione tra disimpegno morale e immagine di sé I risultati, raggruppati nella tabella 6, evidenziano le scale che presentano relazioni negative significative con il disimpegno morale come indicatore globale. Esse sono, nell ordine: la scala dei Valori etici (r=-0,585 per p<0,01); la scala dell'idealismo (r=- 0,557 per p<0,01) e la scala del Controllo degli Impulsi (r=-0,503 per p<0,01. Seguono con correlazioni significative allo 0,05 di p, nell ordine, la scala dell Adattamento/fiducia nel mondo esterno (r=-0,396); la scala dell Immagine corporea (r=-0,391) e la scala del Funzionamento sociale (r=-0,375). Infine anche la scala dell Immagine di sé globale è correlata al disimpegno morale (r=-0,475 per p<0,05). Tabella 7: Correlazioni tra le scale dell'immagine di Sè e i meccanismi di disimpegno morale (n=36) Giustificazione morale Etichettamento eufemistico Confronto vantaggioso Dislocamento della responsabi Distorsione delle conseguenz Diffusione di responsabilità Attribuzione di colpa Controllo impulsi -,384* -,381* -,476** -,369* -0,30-0,25 -,406* Tonalità emotiva -0,27 0,14-0,01 0,04 0,00-0,31-0,22 Immagine corporea -,499** -0,17-0,03-0,19 -,352* -0,29-0,07 Funzionamento sociale -,384* -0,09-0,14 -,339* -0,31-0,27-0,27 Valori etici -,400* -,396* -,408* -,604** -,567** -0,11 -,510** Attitudini vocazionali -0,25 0,09-0,18-0,23 0,10-0,32-0,24 Atteggiamenti sessuali 0,20 0,14 0,01 0,15-0,02 0,03 0,09 Funzionamento familiare -,433** -0,08-0,10-0,20-0,02-0,13 -,491** Autofiducia -0,19-0,06-0,23-0,02 -,367* -0,15-0,06 Salute mentale -0,16 0,09-0,03-0,08-0,05-0,14-0,33 Adattamento/fiducia nel mondo esterno -,445** -0,20 -,498** -0,16 -,409* 0,03-0,17 Idealismo -,438** -0,32-0,30 -,391* -,568** -,347* -0,14 Se Globale -,511** -0,14-0,29-0,30-0,30-0,27 -,436** **. La correlazione è significativa al livello 0,01 (2-code). *. La correlazione è significativa al livello 0,05 (2-code). 7

L'approfondimento rispetto al rapporto tra le scale del sé e meccanismi specifici di disimpegno morale conferma quanto più sopra osservato. Nella tabella 7 infatti è chiaro come la scala dei Valori Etici sia la scala maggiormente correlata negativamente con un numero più alto di meccanismi di disimpegno morale. Infatti se si esclude la diffusione di responsabilità tutti gli altri meccanismi risultano significativamente in relazione negativa con il controllo degli impulsi. Prevedibilmente seguono le scale del Controllo degli impulsi e dell Idealismo con cinque meccanismi di disimpegno su otto, mentre le scale della Tonalità emotiva, delle Attitudini vocazionali, degli Atteggiamenti sessuali e della Salute mentale non mostrano relazioni significative con alcun meccanismo specifico di disimpegno morale. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI Il confronto, a livello di significatività statistica, tra il campione di adolescenti teramani afferenti all area penale esterna, quello italiano indagato da De Vito (1988) e quello normativo americano i cui dati sono riportati sul manuale del test indica l'assenza di differenze significative. Il grafico più sotto inserito raffronta gli adolescenti teramani entrati nel circuito penale con il campione italiano (De Vito e altri, 1988) sulla base delle medie e deviazioni standard del campione normativo statunitense fornite dal manuale del test. Gli adolescenti della provincia di Teramo appaiono maggiormente equipaggiati nell area del sé psicologico (controllo degli impulsi, tonalità emotiva e immagine corporea) e del funzionamento sociale e più in difficoltà dal punto di vista del sé sessuale, del sé familiare e adattivo (autofiducia, salute mentale e adattamento fiducia nel mondo esterno). Tuttavia, come già accennato, queste differenze non sembrano assumere una significatività statistica. Così pure la differenza tra adolescenti disturbati e non disturbati, 21,95% per il campione teramano e il 26,8% per il campione italiano di ricerca (De Vito e altri, 1988) non è significativa a livello statistico 12. Confronto con il campione italiano maschile (De Vito e altri 1989) 100 90 80 70 60 53 50 40 55 53 55 50 48 40 48 43 48 43 30 20 10 0 controllo degli impulsi in Rosso in Nero tonalità emotiva immagine corporea funzionamento sociale adolescenti della provincia di Teramo campione di adolescenti Italiani valori etici attitudini vocazionali atteggiamenti sessuali funzionamento familiare autofiducia salute mentale Adattamento-fiducia nel mondo esterno 12 chi-quadro uguale a 0,71, p 0,3989 8

Gli adolescenti che afferiscono all area penale esterna della provincia di Teramo non sono portatori di un disagio psicologico significativamente maggiore rispetto ai coetanei che non hanno commesso reati. Lo studio evidenzia piuttosto come gli adolescenti del campione non incorrono nella denuncia penale sulla base di un disagio psicologico o di caratteristiche specifiche di personalità. Emerge invece una realtà adolescenziale sostanzialmente sovrapponibile, dal punto di vista dell'immagine di sé, a quella che si colloca fuori del sistema penale minorile 13. Più in generale questo studio sembra indicare che i ragazzi dell'area penale rientrano in quella che è stata definita normalità sofferente 14 e l evento reato non configura un originalità psicologica né, tanto meno, si realizza all'interno di una psicopatologia definita. Sul versante del disimpegno morale va segnalata una differenza tra le medie degli adolescenti dell area penale che presentano un disturbo dell immagine di sé e quelli non disturbati (si veda la tabella 8). Le differenze, nel senso di un maggior disimpegno morale nel gruppo degli adolescenti con disturbo, è riscontrabile oltre che nell indicatore di disimpegno globale, in tutti i meccanismi di disimpegno. Tabella 8 Confronto tra le medie degli adolescenti con disturbo dell'immagine di sé e adolescenti senza disturbo con disturbo n=9 senza disturbo n=28 medie ds medie ds t gl p Giustificazione morale 2,92 0,89 2,26 0,77 2,145 35 0,0390 *differenza tra le medie significativa per p<0,05 Etichettamento eufemistico 2,22 0,70 1,87 0,78 1,198 35 0,2390 Confronto vantaggioso 1,67 0,65 1,44 0,72 0,852 35 0,4001 Dislocamento della responsabilità 2,44 1,04 1,86 0,73 1,866 35 0,0705 Distorsione delle conseguenze 2,19 0,54 1,87 0,67 1,300 35 0,2022 Diffusione di responsabilità 2,67 0,94 2,36 0,84 0,937 35 0,3554 Attribuzione di colpa 2,64 0,95 2,14 0,64 1,806 35 0,0796 Deumanizzazione della vittima 2,47 1,04 1,96 0,85 1,484 35 0,1468 Disimpegno morale 2,40 0,54 1,97 0,51 2,171 35 0,0368 * differenza tra le medie significativa per p<0,05 Tuttavia, come riportato nella tabella 8, la differenza risulta significativa statisticamente, per un valore di p< di 0,05, nella scala globale del disimpegno morale e nel meccanismo della giustificazione morale 15. In sostanza gli adolescenti dell'area penale che presentano un disturbo dell'immagine di sé evidenziano un disimpegno morale significativamente più alto. Infine le correlazioni negative significative tra il disimpegno morale e le scale dei Valori Etici, dell'idealismo e del Controllo degli impulsi confermano i risultati emersi nella 13 Il confronto non è stato effettuato con un campione di adolescenti teramani fuori dal circuito penale, ma utilizzando i dati della maggiore ricerca italiana sull immagine di sé (De Vito e altri, 1988) e utilizzando i dati del gruppo normativo americano del test OSIQ-R. Ovviamente sarebbe auspicabile e molto più utile, per arrivare a conclusioni più aderenti alla realtà locale, utilizzare un campione di adolescenti della provincia di Teramo. 14 Daniela Gregori La Devianza minorile tra sanzione e recupero. Quali strumenti di recupero? Incontro Sudio, Trieste 27 novembre 2004. 15 Il test di significatività utilizzato è la t di student 9

già citata ricerca di Caprara (2006) 16 che ha evidenziato correlazioni negative significative con gli indicatori di disagio psicosociale in particolare con le scale dell'autoefficacia regolatoria e con la scala del comportamento prosociale. Gli adolescenti con più basse capacità regolative della pulsionalità, con fragilità nell'assimilazione delle istanze morali e con basso idealismo registrano un disimpegno morale più alto. I risultati sembrano suggerire che, negli adolescenti, la sintonia efficace tra giudizio morale e comportamento si realizza quando all assimilazione delle istanze morali si accompagna una sufficiente capacità elaborativa dell emozionalità e una quota di tensione ideale tale da promuovere un interesse autentico verso gli altri. Il mix di pensiero riflessivo, riferimento morale interno e capacità di riconoscere i bisogni degli altri rimane sostanzialmente centrale nel tenere basso il disimpegno morale nei ragazzi. BIBLIOGRAFIA Bandura, A. (1997), Autoefficacia: teoria e applicazioni. Tr. it. Erikson, Trento, 2000. Caprara G.V.; Barbaranelli C.; Iafrate C.; Beretta M.; Steca P.; Bandura A.. La misura del disimpegno morale nel contesto delle trasgressioni dell'agire quotidiano ; Giornale Italiano di Psicologia, a.xxxiii, n.1, 2006. Caprara G.V.; Pastorelli C.; Bandura A. La misura del disimpegno morale in età evolutiva ; Età Evolutiva, n.51, 1995. Daniela Gregori La Devianza minorile tra sanzione e recupero. Quali strumenti di recupero? Incontro Sudio, Trieste 27 novembre 2004. David Matza e Gresham Sykes, A Theory of Delinquency, in «American Sociological Review», n. 22 (1957), pp. 646-70 e Matza, D. Come si diventa devianti, Bologna, Il Mulino, 1976 De Vito E.; Palazzi S.; Luzzati D.; A.Guerrini Il Sé e l'immagine di Sé nell'adolescenza, Età Evolutiva, febbraio 1989, n.32. Offer D., Ostrov E., Howard K.I., Dolan S. Offer Self-Image Questionnaire Revised Manual - Western psychological Services, 1992 Offer, D., Ostrov, E., Howard K.I. (1981), The Adolescent: A Psychological Self- Portrait. New York: Basic Books, Inc. Tambelli, R., Volpi, B. (2005), Costellazioni familiari in adolescenza. Edizioni Kappa, Roma 16 Caprara G.V.; Barbaranelli C.; Iafrate C.; Beretta M.; Steca P.; Bandura A.. opera citata 10