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Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 UTILITÀ.

Transcript:

Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2009/2010 EFFICIENZA ED EQUITÀ Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@univpm.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi 14 dicembre 2009

Contenuti della lezione ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 2 / 11

Il sociale è misurato dalla somma del surplus del consumatore e del produttore, cioè dal surplus totale. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 3 / 11

Il sociale è misurato dalla somma del surplus del consumatore e del produttore, cioè dal surplus totale. Il raggiunge la situazione ottimale o efficiente quando le risorse sono allocate in modo da massimizzare il surplus totale. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 3 / 11

Il sociale è misurato dalla somma del surplus del consumatore e del produttore, cioè dal surplus totale. Il raggiunge la situazione ottimale o efficiente quando le risorse sono allocate in modo da massimizzare il surplus totale. L equilibrio del in concorrenza perfetta determina il massimo surplus totale, cioè un allocazione socialmente ottimale. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 3 / 11

Figura 1: e in concorrenza perfetta ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 4 / 11

Il sociale è misurato dalla somma del surplus del consumatore e del produttore, cioè dal surplus totale. Il raggiunge la situazione ottimale o efficiente quando le risorse sono allocate in modo da massimizzare il surplus totale. L equilibrio del in concorrenza perfetta determina il massimo surplus totale, cioè un allocazione socialmente ottimale. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 5 / 11

Il sociale è misurato dalla somma del surplus del consumatore e del produttore, cioè dal surplus totale. Il raggiunge la situazione ottimale o efficiente quando le risorse sono allocate in modo da massimizzare il surplus totale. L equilibrio del in concorrenza perfetta determina il massimo surplus totale, cioè un allocazione socialmente ottimale. La mano invisibile del : «Every individual endeavours to employ his capital so that its product may be of greatest value. He generally neither intends to promote the public interest, nor knows how much he is promoting it. He intends only his own security, only his own gain. And he is in this led by an invisible hand to promote an end which was not part of his intention. By pursuing his own interest he frequently promotes that of society more efficiently than when he really intends to promote it» [Smith, A., 1776, An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations]. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 5 / 11

: in un sistema economico di concorrenza perfetta, un equilibrio, se esiste, è Pareto-efficiente. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 6 / 11

: in un sistema economico di concorrenza perfetta, un equilibrio, se esiste, è Pareto-efficiente. Concorrenza perfetta: un regime di caratterizzato, dal lato della domanda e dell offerta, da: omogeneità del prodotto; ampia numerosità degli operatori; price-taking assenza di intese o accordi fra essi; libertà di entrata e di uscita; perfetta informazione. unicità del prezzo ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 6 / 11

: in un sistema economico di concorrenza perfetta, un equilibrio, se esiste, è Pareto-efficiente. Concorrenza perfetta: un regime di caratterizzato, dal lato della domanda e dell offerta, da: omogeneità del prodotto; ampia numerosità degli operatori; price-taking assenza di intese o accordi fra essi; libertà di entrata e di uscita; perfetta informazione. unicità del prezzo Equilibrio: è quella situazione nella quale esiste un prezzo a cui domanda e offerta si uguagliano. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 6 / 11

: in un sistema economico di concorrenza perfetta, un equilibrio, se esiste, è Pareto-efficiente. Concorrenza perfetta: un regime di caratterizzato, dal lato della domanda e dell offerta, da: omogeneità del prodotto; ampia numerosità degli operatori; price-taking assenza di intese o accordi fra essi; libertà di entrata e di uscita; perfetta informazione. unicità del prezzo Equilibrio: è quella situazione nella quale esiste un prezzo a cui domanda e offerta si uguagliano. paretiana: una situazione per cui, comunque ci si sposti da essa, non è possibile migliorare la soddisfazione di qualcuno senza peggiorare la soddisfazione di almeno un altro membro della collettività. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 6 / 11

I concetti di efficienza sono numerosi. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 7 / 11

I concetti di efficienza sono numerosi. Le definizioni più rilevanti riguardano l efficienza: ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 7 / 11

I concetti di efficienza sono numerosi. Le definizioni più rilevanti riguardano l efficienza: statica: ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 7 / 11

I concetti di efficienza sono numerosi. Le definizioni più rilevanti riguardano l efficienza: statica: efficienza paretiana (o allocativa); ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 7 / 11

I concetti di efficienza sono numerosi. Le definizioni più rilevanti riguardano l efficienza: statica: efficienza paretiana (o allocativa); efficienza x: scelta la tecnica produttiva efficiente, si tratta di massimizzare la quantità prodotta; ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 7 / 11

I concetti di efficienza sono numerosi. Le definizioni più rilevanti riguardano l efficienza: statica: efficienza paretiana (o allocativa); efficienza x: scelta la tecnica produttiva efficiente, si tratta di massimizzare la quantità prodotta; dinamica: ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 7 / 11

I concetti di efficienza sono numerosi. Le definizioni più rilevanti riguardano l efficienza: statica: efficienza paretiana (o allocativa); efficienza x: scelta la tecnica produttiva efficiente, si tratta di massimizzare la quantità prodotta; dinamica: efficienza adattiva: capacità di apprendimento graduale dei problemi e delle risposte agli stessi (es.: abbassare nel tempo i costi di produzione attraverso un appropriata utilizzazione delle tecniche esistenti); ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 7 / 11

I concetti di efficienza sono numerosi. Le definizioni più rilevanti riguardano l efficienza: statica: efficienza paretiana (o allocativa); efficienza x: scelta la tecnica produttiva efficiente, si tratta di massimizzare la quantità prodotta; dinamica: efficienza adattiva: capacità di apprendimento graduale dei problemi e delle risposte agli stessi (es.: abbassare nel tempo i costi di produzione attraverso un appropriata utilizzazione delle tecniche esistenti); efficienza innovativa: capacità di introdurre innovazioni di processo (tese alla riduzione dei costi) o di prodotto (volte all introduzione di nuovi prodotti). ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 7 / 11

Dire che una certa posizione del sistema economico è efficiente in senso paretiano non significa che essa sia buona o auspicabile, ma semplicemente che assicura efficienza globale rispetto a una data distribuzione iniziale delle risorse. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 8 / 11

Dire che una certa posizione del sistema economico è efficiente in senso paretiano non significa che essa sia buona o auspicabile, ma semplicemente che assicura efficienza globale rispetto a una data distribuzione iniziale delle risorse. In altre parole, il primo teorema non dà nessuna indicazione sull equità della distribuzione: una società può trovarsi in una posizione di ottimo paretiano, ma essere perfettamente disgustosa [Sen, A. K., 1970, Collective Choice and Social Welfare]. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 8 / 11

Dire che una certa posizione del sistema economico è efficiente in senso paretiano non significa che essa sia buona o auspicabile, ma semplicemente che assicura efficienza globale rispetto a una data distribuzione iniziale delle risorse. In altre parole, il primo teorema non dà nessuna indicazione sull equità della distribuzione: una società può trovarsi in una posizione di ottimo paretiano, ma essere perfettamente disgustosa [Sen, A. K., 1970, Collective Choice and Social Welfare]. Può allora un pianificatore sociale che giudichi certe posizioni di ottimo non auspicabili evitarle e raggiungere posizioni di maggiore equità distributiva attraverso i meccanismi di? ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 8 / 11

Dire che una certa posizione del sistema economico è efficiente in senso paretiano non significa che essa sia buona o auspicabile, ma semplicemente che assicura efficienza globale rispetto a una data distribuzione iniziale delle risorse. In altre parole, il primo teorema non dà nessuna indicazione sull equità della distribuzione: una società può trovarsi in una posizione di ottimo paretiano, ma essere perfettamente disgustosa [Sen, A. K., 1970, Collective Choice and Social Welfare]. Può allora un pianificatore sociale che giudichi certe posizioni di ottimo non auspicabili evitarle e raggiungere posizioni di maggiore equità distributiva attraverso i meccanismi di? : ogni posizione di ottimo paretiano può essere realizzata come equilibrio concorrenziale, previa un appropriata redistribuzione delle risorse (dotazioni iniziali) fra gli individui. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 8 / 11

Anche i concetti di equità sono numerosi. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 9 / 11

Anche i concetti di equità sono numerosi. In linea generale, una situazione distributiva viene considerata equa se essa assicura uguaglianza dei punti di partenza (ossia delle opportunità) o delle posizioni finali (ossia dei risultati del processo economico) per i membri di una collettività. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 9 / 11

Anche i concetti di equità sono numerosi. In linea generale, una situazione distributiva viene considerata equa se essa assicura uguaglianza dei punti di partenza (ossia delle opportunità) o delle posizioni finali (ossia dei risultati del processo economico) per i membri di una collettività. Vi è, peraltro, chi considera equa una situazione distributiva se ad essa si perviene rispettando procedure che assicurino il godimento dei diritti e delle libertà fondamentali degli individui [Nozick, R., 1974, Anarchy, State and Utopia]. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 9 / 11

I due teoremi presi congiuntamente ci dicono che, sotto certe ipotesi, non esiste trade-off tra equità ed efficienza. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 10 / 11

I due teoremi presi congiuntamente ci dicono che, sotto certe ipotesi, non esiste trade-off tra equità ed efficienza. In particolare, essi sono stati interpretati da molti economisti nel senso di suggerire una divisione di compiti fra e Stato: il primo assolverebbe un ruolo allocativo, mentre al secondo si assegnerebbe un obiettivo redistributivo. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 10 / 11

La mano invisibile del è realmente in grado di assicurare la massimizzazione del? ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 11 / 11

La mano invisibile del è realmente in grado di assicurare la massimizzazione del? In realtà, il meccanismo di può fallire nel perseguire un simile risultato. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 11 / 11

La mano invisibile del è realmente in grado di assicurare la massimizzazione del? In realtà, il meccanismo di può fallire nel perseguire un simile risultato. Si parla in questo caso di fallimento del. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 11 / 11

La mano invisibile del è realmente in grado di assicurare la massimizzazione del? In realtà, il meccanismo di può fallire nel perseguire un simile risultato. Si parla in questo caso di fallimento del. Il fallisce in presenza di almeno uno dei seguenti fenomeni: ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 11 / 11

La mano invisibile del è realmente in grado di assicurare la massimizzazione del? In realtà, il meccanismo di può fallire nel perseguire un simile risultato. Si parla in questo caso di fallimento del. Il fallisce in presenza di almeno uno dei seguenti fenomeni: mercati non concorrenziali; ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 11 / 11

La mano invisibile del è realmente in grado di assicurare la massimizzazione del? In realtà, il meccanismo di può fallire nel perseguire un simile risultato. Si parla in questo caso di fallimento del. Il fallisce in presenza di almeno uno dei seguenti fenomeni: mercati non concorrenziali; esternalità; ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 11 / 11

La mano invisibile del è realmente in grado di assicurare la massimizzazione del? In realtà, il meccanismo di può fallire nel perseguire un simile risultato. Si parla in questo caso di fallimento del. Il fallisce in presenza di almeno uno dei seguenti fenomeni: mercati non concorrenziali; esternalità; beni pubblici; ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 11 / 11

La mano invisibile del è realmente in grado di assicurare la massimizzazione del? In realtà, il meccanismo di può fallire nel perseguire un simile risultato. Si parla in questo caso di fallimento del. Il fallisce in presenza di almeno uno dei seguenti fenomeni: mercati non concorrenziali; esternalità; beni pubblici; informazione asimmetrica. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 11 / 11

La mano invisibile del è realmente in grado di assicurare la massimizzazione del? In realtà, il meccanismo di può fallire nel perseguire un simile risultato. Si parla in questo caso di fallimento del. Il fallisce in presenza di almeno uno dei seguenti fenomeni: mercati non concorrenziali; esternalità; beni pubblici; informazione asimmetrica. Nelle situazioni in cui il fallisce il policy-maker può intervenire per incrementare il, ma non sempre tale intervento è necessario e/o sufficiente. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 14 dicembre 2009 11 / 11