AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE N. 4 - TERNI PRESIDIO OSPEDALIERO S. Maria della Stella - ORVIETO RELAZIONE ATTIVITA

Documenti analoghi
AUDIT CLINICO GRUPPI INTERDISCIPLINARI CURE TESTA-COLLO

Breast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino

Le Cure Palliative erogate in Rete

Relazioni interdisciplinari in oncologia : come costruire la rete interna

ADENOCARCINOMA DEL RETTO

LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI

La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative

Inizio percorso: la diagnosi e le indagini di stadiazione. Rita Reggiani CPSI

[ Percorso formativo ] I corso

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N DEL 09/09/2014

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014

CURE SIMULTANEE IN ONCOLOGIA E INTEGRAZIONE OSPEDALE- TERRITORIO :la realizzazione di un progetto

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

Concetto di Rete di Patologia

La centralizzazione come elemento di sicurezza per i pazienti

Principi Generali. Appropriatezza Diagnostico Terapeutica in Oncologia. Prof. Francesco Cognetti

Breast Unit Regionali

IL PERCORSO ORTOGERIATRICO

ROV La Rete Oncologica Veneta. Pierfranco Conte Coordinamento Rete Oncologica del Veneto

BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara

DECRETO N Del 30/03/2015

Corso di Alta Formazione in Pneumologia

DIPARTIMENTI MATERNO INFANTILE e NEUROSCIENZE e NEURORIABILITAZIONE

Tumori: ovaio; da oggi alleanza oncologi-ginecologi Tumori: ovaio; da oggi alleanza oncologi-ginecologi 80% arriva tardi a diagnosi; documento per

GUIDA ALL UTENTE ESTERNO UO MEDICINA NUCLEARE PO SARONNO

Indagine conoscitiva a cura del gruppo di studio AIRO GI. ci siamo anche noi.. le vie biliari

G E N AI N2011 IL PAZIENTE CON ITTERO. Quaderni ASRI. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Rimini

I CRITERI DI APPROPRIATEZZA AUDIT CLINICO E STIMA DEL FABBISOGNO

PERCORSO BREAST UNIT INTEGRATA

PROGRAMMA PRELIMINARE

Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile

I PDTA ONCOLOGICI. Gabriele Luppi. DH Oncologico Azienda Ospedaliero-Universitaria Modena.

PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA DI RADIOTERAPIA IN AMBITO METROPOLITANO

PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA

La Bussola dei valori della Rete Oncologica Piemontese

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLE PAZIENTI CON PATOLOGIA DELLA MAMMELLA

19 GENNAIO 2016 RETE ONCOLOGICA LOMBARDA: PDTA TUMORI DELLA TESTA E DEL COLLO

Curriculum Vitae di MICHELA FRISINGHELLI

Approccio integrato: organizzazione ed esperienza multidisciplinare dell Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna

ADENOCARCINOMA DEL COLON-RETTO METASTATICO (algoritmo 2)

III CORSO TEORICO-PRATICO DI IMAGING DEI CARCINOMI DI RINO-OROFARINGE E CAVO ORALE: DALLA DIAGNOSI AL FOLLOW-UP

Accreditamento degli Screening

Le malattie rare: esperienze a confronto Genova, 15 dicembre 2016

Rete Oncologica Piemonte Valle d Aosta

La valutazione Multidisciplinare in Sanità dalla teoria alla applicazione pratica: modello di valutazione in oncologia

Standardizzazione e Informatizzazione delle prescrizioni delle terapie

ROMA, 14 MAGGIO 2015 VII RAPPORTO SULLA CONDIZIONE ASSISTENZIALE DEI MALATI ONCOLOGICI

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

organizzazione della prevenzione e dell assistenza in oncologia.

Tecnologia, Sanità e Industria: uno sguardo sulla strategia di governance della relazione ospedale fornitore

La Struttura Complessa di ONCOLOGIA MEDICA (A.O. Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi VARESE) Direttore: Graziella Pinotti

AZIENDA POLICLINICO UMBERTO I

PROFILO PROFESSIONALE

PIANO FORMATIVO 2017 PROVIDER FENIX ID 331. Corso residenziale

Redazione a cura della Commissione Tecnica Interaziendale Dimissioni Protette

Via M. Buonarroti, Rende (CS) Sesso F Data di nascita 13/06/1956 Nazionalità Italiana

Ospedale Ca Foncello di Treviso. Otorinolaringoiatria. Guida ai Servizi

Il percorso dell assistito con patologia acuta tra territorio e ospedale

L integrazione dell ANT nell assistenza territoriale del paziente neoplastico in fase avanzata di malattia. Dott.

PIANO DI PROGETTAZIONE

1 Incontro di AVEC sui tumori del torace

Allegato 1. Modificato a seguito del DCA n.80/2010

NON ESITARE!!! CONTATTACI

L ESPERIENZA DELLA RETE

I PDTA RUOLO DEL DIABETOLOGO. Dott.G.GIORDANO

La presa in carico nei Servizi di Unità Operativa di Neuropsichiatria per l Infanzia e l Adolescenza (UONPIA)

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE

Progetto Aziendale Interdipartimentale Ambulatorio Aziendale Malattie Trasmesse Sessualmente-MTS

Legnago (VR) Concorso Aziendale Qualità 2008

USL 7, Azienda Ospedaliera Senese Dipartimento Interaziendale di Programmazione Sanitaria Sistema integrato provinciale della diagnostica per immagini

Conferenza Programmatica Regionale per l Oncologia

Rete Oncologica della Regione Lazio

L esperienza della provincia di Venezia tra Ospedale e Territorio

2. TITOLO AZIONE Potenziamento A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata (AREA: ANZIANI e/o DISABILI)

Trattamento multidisciplinare del paziente con carcinoma uroteliale avanzato

UNITA OPERATIVA SCHEDA INFORMATIVA SERVIZI DIAGNOSTICI E SANITARI. PSICOSOMATICA e PSICOLOGIA CLINICA

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

1. Soggetto Proponente (Operante in Sardegna)

ACC Genomics per la Salute della Donna

SISTEMA DI GOVERNANCE INTEGRATA

PROVINCIA RELIGIOSA SAN PIETRO ORDINE OSPEDALIERO SAN GIOVANNI DI DIO PROCEDURE LAVORO DI EQUIPE NEL PROGETTO RIABILITATIVO EX. ART.

Carta dei Servizi. degli ISTITUTI PENITENZIARI

Per un Ospedale Sicuro: l approccio del Policlinico di Modena

DMT uno strumento per la gestione delle malattie e dei processi. Gian Andrea Rollandi

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

ALLEGATO 1 alla Deliberazione Disciplina delle prestazioni di cataratta e liberazione del tunnel carpale in regime ambulatoriale

UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA

dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale

INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ORGANIZZATIVA NEI PROCESSI DI LAVORO NELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: RIFLESSI SUL WORKFLOW. Elisabetta Borello

La gestione integrata del Diabete Tipo 2 in Piemonte

AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI Monaldi-Cotugno-CTO Sede: Via Leonardo Bianchi NAPOLI

Scheda per la stesura dei piani attuativi aziendali ASL RMB Piano Regionale di Prevenzione e Proroga 2013

Titolo. Unità Operativa di Chirurgia Senologica. Azienda Ospedaliera di Cosenza (A.O. CS.) Direttore: Dott. S. Abonante.

L ERBA DEL VICINO... GLI SCREENING ONCOLOGICI NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Marino Migazzi Dipartimento di Prevenzione APSS Trento

PERCORSI RIABILITATIVI in ETA EVOLUTIVA Veneto. Dott.ssa Anna Marucco Dipartimento di Riabilitazione U.L.S.S. 17 Monselice (PD)

Specialista in Radioterapia Oncologica

ECOGRAFIA CLINICA UNA DIAGNOSTICA SOSTENIBILE DANIELA CATALANO

REGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE -

Ospedale Civile San Bortolo Vicenza. Unità operativa di Medicina Interna

Transcript:

AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE N. 4 - TERNI PRESIDIO OSPEDALIERO S. Maria della Stella - ORVIETO RELAZIONE ATTIVITA GRUPPO ONCOLOGICO MULTIDISCIPLINARE Orvietano (G.O.M.Or) ANNO 2008

INDICE Pag. Indice 2 Gruppo Oncologico Multidisciplinare Orvietano (G.O.M.Or) 3 Premessa 4 Obiettivi 4 Metodologia adottata 5 Prestazioni erogabili 6 Casi clinici discussi suddivisi per organo ed indicazione terapeutica 7 Casi clinici discussi suddivisi per organo ed espressi in valore percentuale 8 Neoplasie cerebrali testa e collo 9 Neoplasie mammella e polmone 10 Neoplasie gastriche pancreas e vie biliari 11 Neoplasie del colon e del retto 12 Neoplasie del rene e vescica 13 Neoplasie prostata utero e ovaio 14 Sarcomi e melanomi 15 Neoplasie ematologiche 15 Ca squamosi e neoplasie a partenza sconosciuta 16 Risultati attesi 17 Risultati ottenuti 17 Documentazione utilizzata 17 Criticità rilevate 18 Proposte 19 Audit Oncologico 20 Allegato n. 1 21 Allegato n. 2 22 Allegato n. 3 23 2

Dr. Attilio Attioli S.C. Chirurgia Generale e d Urgenza AUDIT ONCOLOGICO Gruppo Oncologico Multidisciplinare Orvietano (GOMOr) Dr. Gaspare Fortunato S.C. Diagnostica per Immagini Dr. Mauro Berrettini Direttore S.C. Medicina Generale Dr.ssa Giulia Bonanno S.C. Diagnostica per Immagini Dr. Mauro Caiello S.C. Chirurgia Generale e d Urgenza Dr. Sandro Casadei S.C. Chirurgia Generale e d Urgenza Dr. Claudio Casoli S.C. Chirurgia Generale e d Urgenza Dr. Antonio Ugo Ciammella S.C. Diagnostica per Immagini Dr. Filippo Stefano Correnti Direttore S.C. Chirurgia Generale e d Urgenza Dr.ssa Federica Di Costanzo DH Oncologico P.O. Orvieto Dr. Nicola Foti S.C. Diagnostica per Immagini Dr. Lanfranco Livolsi Direttore S.C. di Diagnostica per Immagini Dr. Ernesto Maranzano Direttore S.C. Radioterapia Oncologica Azienda Ospedaliera S. Maria - Terni Dr. Jacopo Mazzetti S.C. Chirurgia Generale e d Urgenza Dr. Pietro Antonio Petroni S.C. Urologia Dr. Claudio Radicchia S.C. Urologia Dr. Mauro Sciarrini S.C. Chirurgia Generale e d Urgenza Dr. Fabio Trippa S.C. Radioterapia Oncologica Azienda Ospedaliera S. Maria - Terni Dr.ssa Bruna Di Girolamo DH Oncologico P.O. Orvieto 3

PREMESSA Il malato neoplastico richiede in genere un trattamento complesso, continuativo e multidisciplinare per cui dal momento della diagnosi deve essere seguito in modo assiduo. I progressi nel campo oncologico degli ultimi anni hanno dimostrato che le neoplasie, adeguatamente trattate, non presentano inevitabilmente una prognosi sfavorevole. L assistenza medica ai pazienti neoplastici si traduce in un trattamento spesso frammentato in diversi momenti diagnostici e terapeutici scollegati gli uni dagli altri senza che si abbia un organico approccio multidisciplinare. In campo oncologico, oltre che un maggiore sforzo in tema di prevenzione e di diagnosi precoce è indispensabile realizzare un approccio alla malattia neoplastica che garantisca da un alto la multidisciplinarietà e dall altro la creazione di un percorso assistenziale in cui il paziente sia considerato l elemento centrale per tutto il periodo della malattia. Partendo da questi presupposti e in linea con i principi ispiratori del Piano di Riordino dell Ospedale di Orvieto, al fine di offrire servizi di qualità al passo con le nuove esigenze dei pazienti e con la rapida evoluzione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche assicurando ai cittadini universalità ed equità di accesso ai servizi, in particolare a quelli di alta specializzazione delle Aziende Ospedaliere con protocollo n. 14840 del 12 febbraio 2008 la Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero di Orvieto ha proposto la istituzione di un Servizio Oncologico quale nuovo modello organizzativo-gestionale delle strutture sanitarie coinvolte nei processi clinicoassistenziali delle patologie oncologiche e finalizzato alla gestione globale del paziente dal momento della prima diagnosi sino al controllo ed al follow-up. A tale scopo, presso il Presidio Ospedaliero di Orvieto è stato costituito il Gruppo Multidisciplinare Oncologico (G.O.M.Or) quale nuova modalità operativa in grado di attivare una prima valutazione e di programmare il percorso clinico ottimale per i pazienti neoplastici. OBIETTIVI Multidisciplinarità nell approccio al paziente neoplastico Stabilire percorsi uniformi e condivisi per patologia attraverso la revisione della letteratura ed il continuo aggiornamento Integrazione e collaborazione interaziendale fra ASL ed Azienda Ospedaliera Centralità della persona 4

METODOLOGIA ADOTTATA Il modello operativo è basato sulla interdisciplinarietà come metodologia di approccio per la strategia diagnostico terapeutica e della sua realizzazione utilizzando come strumento la discussione collegiale dei casi. Il coinvolgimento delle diverse figure professionali che intervengono in modo integrato nel progetto assistenziale assicura al paziente una presa in carico continua, globale e stabile. Ogni decisione diagnostica, terapeutica e gestionale rispetta linee guida e protocolli condivisi e fa riferimento alle indicazioni della letteratura internazionale più recente. In tal modo, si offre al paziente il trattamento più adeguato ed in tempi sufficientemente rapidi con vantaggio sia clinico che psicologico. Con tale modello operativo tutte le diverse competenze specialistiche subentrano nel percorso diagnostico terapeutico. In particolare il G.O.M.Or : Prende in carico il paziente oncologico per tutto l iter diagnosticoterapeutico con eventuale prenotazione di esami e la definizione di un programma diagnostico-terapeutico Discute collegialmente i casi trattati con valutazione clinica di alcuni pazienti selezionati per peculiarità del caso clinico con definizione e applicazione di un iter diagnostico terapeutico univoco nel rispetto di protocolli e linee guida in vigore Inserisce eventualmente il paziente nei protocolli sperimentali regolarmente approvati Assicura la comunicazione con il paziente e con i suoi familiari nel rispetto del codice deontologico Al termine della valutazione viene compilato il referto collegiale su carta intestata del Centro di Riferimento Oncologico Regionale (CRO) e G.O.M.Or sottoscritto da tutti gli specialisti che hanno analizzato e discusso il caso. Tale referto viene allegato alla documentazione clinica del paziente Nell ambito del G.O.M.Or l oncologo è il referente cui è attribuito il compito di coordinare il gruppo, convocare le riunioni, stendere il verbale e curare la refertazione del caso. L erogazione dei trattamenti continua ad essere compito delle singole strutture sanitarie comunque sempre secondo il percorso diagnostico terapeutico deciso collegialmente. 5

PRESTAZIONI EROGABILI Visita oncologica Visita radioterapia (I visita) Valutazione collegiale multidisciplinare Si coordinano inoltre tutte le attività inerenti le diverse fasi della malattia oncologica I diagnosi Trattamento Controlli Follow up 6

CASI CLINICI DISCUSSI Neoplasie Casi trattati Radio Terapia Chemio Terapia Chirurgia BSC/F.U. Esami Strumentali/ Stadiazione Totale Cerebrali 4 1 1 0 0 2 4 Testa Collo 5 0 2 1 0 2 5 Mammella 54 23 12 6 1 12 54 Polmone 46 22 8 1 9 6 46 Gastrico 11 4 4 0 2 1 11 Pancreas Vie Biliari 14 1 0 3 5 5 14 Colon 49 5 9 17 6 12 49 Retto 26 9 2 4 4 7 26 Rene 15 4 4 3 1 3 15 Vescica 11 3 0 0 3 5 11 Prostata 14 10 2 0 1 1 14 Utero Ovaio 15 5 1 4 1 4 15 Sarcoma Melanomi 25 7 0 9 9 0 25 Ematologiche 7 4 0 1 1 1 7 Altro (Ca squamosi, partenza sconosciuta) 21 3 0 6 3 9 21 Totali 317 101 45 55 46 70 317 Tabella n. 1: Casi clinici discussi suddivisi per organo ed indicazione terapeutica 7

Grafico n. 1: Casi clinici discussi suddivisi per organo espressi in valore percentuale 8

Grafico n. 2: Neoplasie cerebrali suddivise per indicazione terapeutica. Nessuna neoplasia è stata inviata a chirurgia o a trattamento palliativo Grafico n. 3: Neoplasie del distretto testa-collo suddivise per indicazione terapeutica 9

Grafico n. 4: Neoplasie della mammella suddivise per indicazione terapeutica Grafico n. 5: Neoplasie del polmone suddivise per indicazione terapeutica 10

Grafico n. 6: Neoplasie gastriche suddivise per indicazioni terapeutiche Grafico n. 7: Neoplasie del pancreas e delle vie biliari suddivise per indicazione terapeutica 11

Grafico n. 8: Neoplasie del colon suddivise per indicazione terapeutica Grafico n. 9: Neoplasie del retto suddivise per indicazione terapeutica 12

Grafico n. 10: Neoplasie del rene suddivise per indicazione terapeutica Grafico n. 11: Neoplasie della vescica suddivise per indicazione terapeutica. Nessun caso è stato inviato a chemioterapia o a chirurgia 13

Grafico n. 12: Neoplasie della prostata suddivise per indicazione terapeutica Grafico n. 13: Neoplasie dell utero e dell ovaio suddivise per indicazione terapeutica 14

Grafico n. 14: Sarcomi e melanomi suddivisi per indicazione terapeutica Grafico n. 15: Neoplasie ematologiche suddivise per indicazione terapeutica 15

Grafico n. 16: Altre neoplasie non comprese nelle precedenti suddivise per indicazione terapeutica 16

RISULTATI ATTESI Uniformità e standardizzazione dei trattamenti Centralità del paziente che viene valutato in tempo reale Maggiore ordine nel lavoro dello specialista perché il caso è discusso collegialmente Maggiore qualità percepita dagli operatori Maggiore qualità percepita dagli utenti RISULTATI OTTENUTI Progressivo incremento di casi clinici portati in discussione prima di intraprendere un percorso diagnostico terapeutico Revisione critica della documentazione clinica da parte degli specialisti Continuo aggiornamento DOCUMENTAZIONE UTILIZZATA Il referto della valutazione collegiale viene trascritto su carta intestata con evidenza delle Istituzioni che partecipano al progetto e del Centro di Riferimento Oncologico (C.R.O). Il referto è firmato congiuntamente da tutti gli specialisti coinvolti nella discussione del caso (allegato n. 1). Viene effettuata anche una trascrizione sintetica su apposito registro di ogni caso clinico discusso riportando le indicazioni diagnostico-terapeutiche (allegato n. 2) 17

CRITICITA RILEVATE Formalizzazione intraospedaliera e aziendale del gruppo di lavoro con divulgazione ai Medici di Medicina Generale Mancanza di supporti informatici che permettano di visualizzare la documentazione dei pazienti, in particolare di indagini radiologiche sempre più frequentemente prodotte su CD Necessità di un diafanoscopio che permetta di esaminare i radiogrammi Necessità di una fotocopiatrice Necessità di un ambiente adeguato dove poter visitare i pazienti ambulatoriali Assenza agli incontri di alcune figure specialistiche quali l endoscopista, il ginecologo e l anatomopatologo Rapido accesso ai servizi dei pazienti i cui casi clinici sono stati discussi dal G.O.M.Or Assenza di un supporto informatico che permetta compilare direttamente la modulistica predisposta che sarà poi allegata alla documentazione clinica del paziente Assenza di supporto informatico che permetta la creazione di un data repository dei casi clinici discussi dal G.O.M.Or con relativa facile e completa rintracciabilità dei dati 18

PROPOSTE Istituzione formale con maggiore divulgazione dell attività svolta dal G.O.M.Or sia in ambito Ospedaliero che Extraospedaliero Formalizzazione dei percorsi per i pazienti esterni Dotazione di supporti informatici per la lettura delle indagini diagnostiche fornite su CD e per la creazione di un data repository dei casi clinici trattati e per la trascrizione sull apposito modulo delle decisioni collegiali prese Individuazione di un ambiente adeguato dove poter visitare i pazienti selezionati per le peculiarità del caso Coinvolgimento di tutti gli specialisti Abbonamenti on line a riviste specialistiche SEDE DELL ATTIVITA Le riunioni del G.O.M.Or si tengono con cadenza settimanale nei giorni di mercoledì a partire dalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso la sala riunioni della Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero di Orvieto. 19

AUDIT ONCOLOGICO Specialista Firma Dr. Attilio Attioli Dr. Mauro Berrettini Dr.ssa Giulia Bonanno Dr. Mauro Caiello Dr. Sandro Casadei Dr. Claudio Casoli Dr. Antonio Ugo Ciammella Dr. Filippo Stefano Correnti Dr.ssa Federica Di Costanzo Dr.ssa Bruna Di Girolamo Dr. Gaspare Fortunato Dr. Nicola Foti Dr. Lanfranco Livolsi Dr. Ernesto Maranzano Dr. Jacopo Mazzetti Dr. Pietro Antonio Petroni Dr. Claudio Radicchia Dr. Mauro Sciarrini Dr. Fabio Trippa 20

Ospedale di Orvieto REGISTRO G.O.M.Or. Gruppo Oncologico Multidisciplinare Orvieto Strutture Sanitarie Centro di Riferimento Oncologico Interaziendale Regione Umbria ONCOLOGIA MEDICA Orvieto S.C. MEDICINA Orvieto S.C CHIRURGIA Orvieto S.C. UROLOGIA Orvieto S.C. GINECOLOGIA Orvieto S.C. RADIOLOGIA Orvieto RADIOTERAPIA ONCOLOGICA A.O. TERNI Allegato n. 1 21

SEDUTA DEL ORA..inizio ORA..chiusura PRESENTI CASI CLINICI DISCUSSI Paziente Presentato da U.O. Indicazioni Allegato n. 2 22

Centro di Riferimento Oncologico Interaziendale Regione Umbria G.O.M.Or. Gruppo Oncologico Multidisciplinare Orvieto Abbiamo valutato collegialmente il Sig./ra Orvieto,li Oncologo Chirurgo Urologo Radiologo Radioterapista Oncologo Internista Ginecologo Endoscopista Pneumologo Allegato n. 3 23