Nota metodologica. Censimento k=1,..4 Licenza media. Laurea o titolo di. Variabile Livello di istruzione. Licenza media. Nessun titolo o licenza

Documenti analoghi
TAVOLA DI MORTALITÀ 2012

La speranza di vita o vita media Nella Provincia di Monza e Brianza edizione

Lezione VI COSTRUZIONE DELLE TAVOLE, FUNZIONI BIOMETRICHE, MISURE DI SINTESI. Agnese Maria Di Brisco

nella Provincia di Monza e Brianza e in Italia

Appendice:Materiali e metodi

Appendice B Indicatori statistici

Bruno FEDERICO Cattedra di Igiene

Lezione 11. Dal diagramma di Lexis alla costruzione di una tavola di sopravvivenza/eliminazione

Esercitazione 4: Tavole di mortalità. Calcolo e relazioni tra le principali funzioni biometriche delle tavole. Misure di sintesi.

MATERIALI DI LAVORO PER LA

pensionline Documento sull erogazione delle rendite Allegato alle Condizioni Generali di contratto di pensionline Genertellife S.p.A.

Decessi droga correlati

MATERIALI DI LAVORO PER LA

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia

Gli indicatori demografici e la piramide delle età (Fonte: ISTAT; dati aggiornati al 31-12

Previdenza Attiva. Documento sull erogazione delle rendite Allegato alle Condizioni Generali di contratto di BG Previdenza Attiva

PROFILO DEMOGRAFICO AMBITO 1.2 TRIESTE... 3

equazione della popolazione o bilancio demografico:

Struttura della popolazione Italiana Anni 1972, 2010, 2050

Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in località Cava dei Selci (Marino)

Mortalità generale nell ex AS 7 Anno 2007 A. Sutera Sardo, A. Mazzei, P. Mancuso, N. Sirianni,

XVII Riunione Annuale AIRTUM

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI

Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014)

Istituzioni di Statistica e Statistica Economica

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA. TAVOLE DI MORTALITÀ COSTRUITE COL METODO DELLE GENERAZIONI ESTINTE (coorti di nati ).

Potenzialità e criticità dei dati della statistica ufficiale. Alessandra Burgio, ISTAT

11/03/2014. Esempio. Il P-esimo percentile di una variabile ordinata è quel valore sotto il quale si trova il P % delle osservazioni

Tra vecchie e nuove disuguaglianze: la partecipazione scolastica degli studenti immigrati nelle scuole secondarie superiori in Italia

Luciano Petrioli DEMOGRAFIA. Fatti e metodi cli studio. della popolazione

Occupati e disoccupati Aprile 2010: stime provvisorie

DESCRITTIVE, TEST T PER IL CONFRONTO DELLE MEDIE DI CAMPIONI INDIPENDENTI.

ALLEGATO N. 2 PIANO DI ZONA Profilo demografico

3) In una distribuzione di frequenza si può ottenere più di una moda Vero Falso

Bilancio demografico regionale Anno 2004

U.O. Epidemiologia Registro Tumori ASL Lecce. Dati di incidenza e Mortalità

Capacità fiscale standard dei Comuni RSO (aggiornamento della base dati al 2013 e della normativa fiscale al 2016) Nota metodologica

METODI UTILIZZATI NEL SITO ATLANTEONLINE.ASLMI1.MI.IT

I DATI DELL ITALIA CHE CAMBIA

COMUNE DI BRESCIA UNITA DI STAFF STATISTICA Ufficio di Diffusione dell Informazione

Il calcolo del VAR operativo mediante la metodologia stocastica parametrica. Simona Cosma

Capitolo 2. Popolazione

Indagine sulle forze di lavoro nel Comune di Firenze. Nota metodologica

MODELLI DI SVALUTAZIONE

I NUMERI DI ROMA Numero 2 aprile/giugno 2007 Roma e i grandi comuni: crescita in controtendenza

Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto

I RAPPORTI STATISTICI: impiego come indicatori

OCCUPATI E DISOCCUPATI

Demografia CdLS Scienze delle professioni sanitarie - della riabilitazione (SNT-SPEC/2) - tecniche-diagnostiche (SNT-SPEC/3)

C omune di B evagna. Statistiche Demografiche. Dati aggiornati al 31 Dicembre 2010

ICI, IMU, TARSU, TIA, TARES, TARI

Comune di San Gregorio nelle Alpi. Bilancio demografico e popolazione residente al 31 dicembre. Anni

SISTAN Sistema Statistico Nazionale COMUNE DI CARPI Servizio Statistica ANNUARIO STATISTICO. Anno 2014 N. 35

La posizione contributiva Ricongiunzione, totalizzazione e riscatti

A1. LA DINAMICA DELLA POPOLAZIONE (I): IL QUADRO GENERALE

Tab a In quindici anni un calo demografico netto di 24mila unità

GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sull erogazione delle rendite (ed.

PSICOMETRIA. Corso di laurea triennale (classe 34) VERIFICA DELL IPOTESI CON DUE CAMPIONI

Servizio Sviluppo Economico, studi e statistica. Analisi dei redditi dei cittadini di Trento anno d imposta 2014

BILANCIO DEMOGRAFICO 2009 La popolazione del Piemonte nel 2009

STATISTICA: esercizi svolti su RAPPORTI STATISTICI E NUMERI INDICI

ELEMENTI DI DEMOGRAFIA

Indicatori Socio-Demografici della popolazione ASL TA (al Marzo 2014, Fonte: Istat)

PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI

Strumenti di base per l analisi descrittiva della mortalità a livello locale

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nella popolazione nata in Italia, residente a S. Polo e nel resto del comune di Brescia.

Elaborazione flash. Alternanza scuola lavoro in provincia di Vicenza

E = P(A) N. Teoria della probabilità. E = = 160 (numero atteso di soggetti con l influenza) E = = 390

Prof. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez Indicatori di dispersione

BILANCIO DEMOGRAFICO 2010 La popolazione del Piemonte nel 2010

OCCUPATI E DISOCCUPATI

CAPITOLO 4 VALUTAZIONE DEI TASSI DI MORTALITA NEI RESIDENTI NELLA ASL RM/A

Statistica Esercitazione. alessandro polli facoltà di scienze politiche, sociologia, comunicazione

Capitolo 11 Test chi-quadro

Medicina Sociale. La Demografia. Prof. Plinio Fabiani 2 a Lezione 9 Ottobre Cos è la Demografia

Il campionamento e l inferenza. Il campionamento e l inferenza

Bilancio demografico regionale Anno 2004

METODOLOGIE DI CALCOLO DELLA RISERVA AGGIUNTIVA PER RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE GARANTITO

Carico di cura dei figli e rischio di malattia coronarica in donne occupate a Torino

COMUNE DI BRESCIA UNITA DI STAFF STATISTICA Ufficio di Diffusione dell Informazione COMUNE DI BRESCIA

Fiscal News N Studi di settore: indicatori per i professionisti. La circolare di aggiornamento professionale

1. La popolazione residente

Scuola Secondaria II grado

OCCUPATI E DISOCCUPATI

4. La mortalità Tassi di mortalità generici e specifici

PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI

MECCANISMO PEREQUATIVO CONTENUTO NEL DECRETO LEGISLATIVO 57/2000

TAVOLE STATISTICHE PROVINCIALI SULLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO

Comune di Perarolo di Cadore. Bilancio demografico e popolazione residente al 31 dicembre. Anni

TRANSIZIONE DEMOGRAFICA.. E NON SOLO

L andamento demografico nel Distretto della Pianura Ovest. Comune di Bologna Settore Programmazione, Controlli e Statistica

Misure di dispersione (o di variabilità)

COMUNE DI CONSIGLIO DI RUMO

LA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE AL 1 GENNAIO 2007 IN ITALIA ED A FAENZA UN CONFRONTO

A proposito di valutazione scolastica

Cittadini italiani e stranieri morti a Brescia: analisi dell archivio dell anagrafe della popolazione residente dal 1990 al 2001

Dimissioni dagli istituti di cura per aborto spontaneo

RAPPORTI STATISTICI CHE SI RISOLVONO Appunti delle lezioni del Prof. Giuseppe Puggioni a cura di M. Marras e B. Pettinelli

La distribuzione del rischio di ricovero per Tumore maligno della Tiroide nella Provincia di Taranto

Bilancio demografico regionale

Transcript:

DISEGUAGLIANZE NELLA SPERANZA DI VITA PER LIVELLO DI ISTRUZIONE. ANNO 2012 1 Nota metodologica La stima della speranza di vita per livello di istruzione è stata ottenuta attraverso l integrazione tra l archivio dei decessi 1 ed il censimento della popolazione e delle abitazioni del 2011 implementando una procedura di recordlinkage individuale tra questi due archivi. Tale procedura ha permesso di associare l informazione del titolo di studio rilevata al censimento al 94.5 per cento dei deceduti nel 2012. L analisi della performance della procedura di record-linkage per le principali variabili demografiche ha evidenziato in generale una omogeneità per genere (maschi 94,8 per cento e femmine 94,1 per cento), titolo di studio (superiore al 94 per cento per tutti i livelli di istruzione) ed età (tra l 88 per cento per la classe 25-34 anni ed il 95,5 per cento per la classe di età 75-84 anni). Trattamento dei dati non linkati Per quei decessi che non si sono accoppiati con l archivio del censimento (d ) è disponibile solo l informazione del livello di istruzione (m) già presente sulla scheda di morte. Per tener conto della quota dei decessi non accoppiati sulla stima dei livelli di mortalità per titolo di studio (k al censimento), il numero dei decessi non linkati (d ) è stato redistribuito tenendo conto della duplice informazione sul titolo di studio presente nei decessi linkati (d l ) (Prospetto 1). Prospetto 1. Decessi linkati al censimento (d l ). Distribuzione d l m,k dei decessi per livello di istruzione presente nell archivio dei decessi (m) e nel censimento (k) (d l m,k). (es: m e k con 4 livelli di istruzione). Fonte Archivio dei decessi m=1, 4 Variabile Livello di istruzione Nessun titolo o licenza Laurea o titolo di studio superiore (4) Nessun titolo o licenza Censimento k=1,..4 Laurea o titolo di studio Totale d l 1,1 d l 1,2 d l 1,3 d l 1,4 d l 1,0 d l 2,1 d l 2,2 d l 2,3 d l 2,4 d l 2,0 d l 3,1 d l 3,2 d l 3,3 d l 3,4 d l 3,0 d l 4,1 d l 4,2 d l 4,3 d l 4,4 d l 4,0 A partire dal Prospetto 1 è stato possibile costruire la tabella dei fattori di ponderazione, ovvero delle frequenze relative di riga (Prospetto 2), dove il generico fattore di ponderazione per m e k è stato calcolato nel seguente modo: [a] p m,k = d l m,k dl m,0 1 Indagine sui decessi e cause di morte, Istat.

DISEGUAGLIANZE NELLA SPERANZA DI VITA PER LIVELLO DI ISTRUZIONE. ANNO 2012 2 Prospetto 2. Tabella dei coefficienti di ponderazione p m,k Fonte Censimento k=1,..4 Variabile Nessun titolo Livello di o licenza istruzione Scheda di morte m=1, 4 Nessun titolo o licenza Laurea o titolo di studio Laurea o titolo di studio p 1,1 p 1,2 p 1,3 p 1,4 p 10 p 2,1 p 2,2 p 2,3 p 2,4 p 2,0 p 3,1 p 3,2 p 3,3 p 3,4 p 3,0 p 4,1 p 4,2 p 4,3 p 4,4 p 4,0 Il numero di decessi stimato d m,k è stato ottenuto moltiplicando la frequenza dei decessi non linkati con livello di istruzione m (d m ) per il fattore di ponderazione p m,k : [b] d m,k = d m p m,k Fissato il livello di istruzione k, sommando i decessi stimati d m,k per i livelli di istruzione m si ottiene una stima dei decessi per livello di istruzione al censimento k dovuti al mancato linkage: [c] d k = n m=1 d m,k In questo modo la somma per k (dei livelli di istruzione al censimento) dei decessi stimati è uguale al numero totale dei decessi non linkati d = n k=1 d k. Il numero complessivo dei decessi con livello di istruzione studio k (d k ) si ottiene dalla somma della frequenza dei decessi linkati (d k l ) e della frequenza dei decessi stimati d k : [d] d k = d k l + d k La stima dei decessi per l anno 2012 è stata fatta per ogni livello di istruzione k, genere e per singola età x (compresa tra i 25 ed i 89 anni). Le probabilità di morte per titolo di studio La serie delle probabilità di morte prospettive per livello di istruzione è stata ottenuta applicando i rischi relativi di morte per titolo di studio (RR x,k ) alla tavola di mortalità della popolazione italiana del 2012 (1). In particolare le q def x,k per età e livello di istruzione k [e] sono state ottenute dal prodotto delle q x della popolazione italiana (q x demo ) (1) per gli RR x,k determinati dal record-linkage [cfr. paragrafo successivo]. [e] q def x,k = q x demo RR x,k per x= 25, 26 89

DISEGUAGLIANZE NELLA SPERANZA DI VITA PER LIVELLO DI ISTRUZIONE. ANNO 2012 3 Per le età inferiori ai 25 anni e superiori o uguali ai 90 anni sono state utilizzate le probabilità di morte della popolazione italiana già pubblicate per il 2012. Ciò in quanto, prima dei 25 anni molti individui devono ancora completare gli studi e dai 90 anni l esiguo numero di decessi nelle categorie più elevate di istruzione scolastica non consente l analisi della mortalità per titolo di studio. I rischi relativi di morte per età e titolo di studio Per la costruzione dei rischi relativi per titolo di studio si è partiti dalle probabilità di morte prospettive, ottenute dai dati del record-linkage, nell intervallo di età compresa tra 25 e 89 anni. Le probabilità di morte ad età x per titolo di studio k sono state ottenuta utilizzando l espressione: d [f] q x,k x,k = per x= 25, 26 89 pop x,k dove d x,k rappresentano i deceduti nel 2012, residenti in Italia e che al 1 gennaio 2012 avevano un età in anni compiuti uguale ad x e un titolo di studio k e pop x,k è il numero di individui rilevati dal censimento 2011 che al 1 gennaio del 2012 avevano la medesima età e titolo di studio, decurtato dei deceduti tra la data del censimento e il 31 dicembre 2011. Le q x,k così ottenute presentano tuttavia un elevata oscillazione che riguarda soprattutto le età più giovani dove la stima si basa su un numero esiguo di eventi. Per ovviare a questa problematica è stata applicata una procedura perequativa alle q x,k grezze [g] in analogia alla metodologia utilizzata per le tavole di mortalità per la popolazione italiana prodotte dall Istat (2). [g] q x,k = 1 21 [7q x + 6(q x 1 + q x+1 ) + 3(q x 2 + q x+2 ) - 2(q x 3 + q x+3 )] Questa procedura potrebbe aver allontanato le distribuzioni di probabilità per titolo di studio dal rispettivo ammontare assoluto di decessi. È stato quindi necessario fare in modo che ciascuna distribuzione esprimesse l ammontare dei decessi osservati, attraverso una tecnica di posizionamento che prevede l applicazione, alle probabilità perequate, di un fattore di correzione, dato dal rapporto tra il totale osservato di decessi (M oss ) e quello atteso (M att ) per ciascun titolo di studio [h] (2). [h] q x,k = q x,k M oss M att Queste tecniche hanno ridotto notevolmente l instabilità delle stime delle q x, riscontrata in particolare nelle età più giovani dove il numero di decessi per titolo di studio è ridotto. Le q x,k sono state utilizzate per il calcolo dei rischi relativi di morte specifici per titolo di studio (RR x,k ) [i]. [i] RR x,k = q x,k q x dove q x,k è la probabilità di morire nel 2012 di un individuo con età x al 1 gennaio 2012 e titolo di studio al censimento k, e q x è la probabilità di morte dell intera popolazione della stessa età ottenuta anch essa con i dati del record-linkage.

DISEGUAGLIANZE NELLA SPERANZA DI VITA PER LIVELLO DI ISTRUZIONE. ANNO 2012 4 Derivazione delle funzioni biometriche Le tavole di mortalità per titolo di studio e genere sono quindi costruite a partire dalle probabilità di morte per età calcolate come sopra illustrato. Semplificando la simbologia, è quindi possibile calcolare dalla serie delle q x anche quella dei sopravviventi, dei decessi, degli anni vissuti e delle speranze di vita. Sopravviventi (lx): Individui, provenienti dalla generazione iniziale fittizia di 100 mila nati, che sopravvivono ai vari compleanni: l x+1 = l x (1 q x ) Decessi (d x ):Individui che muoiono tra l età x e l età x+1: d x = l x q x Anni vissuti (L x ): Anni vissuti tra l età x e x+1 da parte dei soggetti che hanno raggiunto l età x. Il coefficiente utilizzato per la determinazione degli anni vissuti dai deceduti è 0.5, assumendo che i decessi avvengono a metà anno: L x = l x +1 + 0.5 d x ovvero si ottengono sommando i sopravviventi al compleanno x+1 con il numero di anni vissuti dai soggetti d x deceduti in età x. Solitamente si suppone che questi ultimi abbiano vissuto in mezzo anno quindi: Speranza di vita: numero medio di anni che un soggetto può ancora attendersi di vivere al compimento dell età x E x = T x l x Bibliografia 1. Tavole di mortalità della popolazione italiana, Istituto nazionale di statistica, anno 2012, http://demo.istat.it/unitav2012/note.html 2. Tavole di mortalità della popolazione italiana per provincia e regione di residenza, Istituto nazionale di statistica, anno 1998, http://www3.istat.it/dati/catalogo/20020731_00/volumemortalita.pdf

DISEGUAGLIANZE NELLA SPERANZA DI VITA PER LIVELLO DI ISTRUZIONE. ANNO 2012 5 Avvertenze Tavole di mortalità della popolazione residente in Italia - Anno 2012 La serie delle probabilità di morte per livello di istruzione è stata ottenuta applicando rischi relativi di morte per titolo di studio alla tavola di mortalità della popolazione italiana del 2012 (http://demo.istat.it/unitav2012/note.html) Funzioni biometriche: q x, probabilità che un individuo di età precisa x muoia prima di compiere l'età precisa x+1 l x, funzione di sopravvivenza, rappresenta il numero di individui, provenienti da un ipotetico contingente iniziale di 100.000 nati vivi, che sopravvivono all'età x d x, numero di decessi tra le età x e x+1 (valori arrotondati) L x, numero di individui di età x espressa in anni compiuti (valori arrotondati) e x, speranza di vita, esprime il numero medio di anni che restano da vivere a quanti sopravvivono all'età precisa x