Il trattamento a lungo termine con AcheI

Documenti analoghi
Il trattamento a lungo termine (LTT): quali evidenze per quali aspettative

Produttività, capacità di attrarre risorse e trasferibilità

STUDIO OSSERVAZIONALE MULTICENTRICO PER IL MONITORAGGIO DEI PIANI DI TRATTAMENTO FARMACOLOGICO CON INIBITORI DELLE COLINESTERASI NELLA DEMENZA DI

17 dicembre Farmaci per i disturbi cognitivi tra presente e futuro. Giuseppe Bellelli

R.O.T e Igiene del sonno Teatro S.Chiara Volterra, 30 Giugno D ott.aglaia Vara

U.O. RIABILITAZIONE. resp. dott. Bruno Passaretti

MEDICINA BASATA SULL EVIDENZA (EBM)

Dott.ssa Simona Mondino

ALLA RICERCA DELLA QUALITÀ DI VITA NEL PAZIENTE CON DEMENZA IN FASE AVANZATA: QUALI VALUTAZIONI?

Brescia, 30 maggio 2014 Pattern di prescrizione degli antipsicotici in RSA

Dott. Stefano Frara Prof. Andrea Giustina Università Vita-Salute, Ospedale San Raffaele Milano

Stato dell'arte e sfide future per la biostatistica nella ricerca clinica: la

Prevalenza e trattamento del dismetabolismo nel paziente anziano iperteso: evidenza del mancato controllo dei fattori di rischio cardiovascolare

PAZIENTI CON DEMENZA E LORO CAREGIVER Progetto Sperimentale: dati preliminari

NUOVE STRATEGIE TERAPEUTICHE PER LA MALATTIA DI ALZHEIMER. Gemma Lombardi

IV SESSIONE: Il contributo dei Centri Diurni-parte II Moderatore: R. Nicoli

Filippo Caraci & Filippo Drago

Malattia di Parkinson e Levodopa

CONGRESSO NAZIONALE CONACUORE 20 MAGGIO 2017 TAVI. Trattamento per via percutanea della stenosi aortica severa: quali pazienti?

Trattamenti farmacologici e qualità della vita (QoL) in pazienti affetti da demenze degenerative

Le UVA calabresi organizzazione rispetto alla prevenzione e alla terapia

Gli Antidepressivi nella depressione maggiore. Trieste, 26 Febbraio 2009

I pazienti con demenza

Le demenze nella persona molto anziana

Riabilitare l anziano depresso

Riabilitazione Respiratoria

Diagnosi precoce: utopia o realtà?

Studio PPP (Progetto Prevenzione Primaria)

La riabilitazione nella malattia di Parkinson: le evidenze in letteratura

"Può il trattamento osteopatico ridurre il dolore muscolo-scheletrico nei pazienti affetti da malattia di Parkinson?"

MALATTIA TROMBOEMBOLICA VENOSA 2014 : NUOVI FARMACI = NUOVI PERCORSI? Rino Migliacci

Nota 85. Dialogo sui Farmaci, update (1/8)

La famiglia e i primi sintomi di malattia

Il sostegno psicologico nella malattia di Parkinson: l intervento sul paziente e sul caregiver

Nuovi anticoagulanti orali punti di forza ed eventuali criticità. Edoxaban

53 Congresso Nazionale SIGG Firenze, Novembre L ORTOGERIATRIA: MODALITA DI ATTUAZIONE E RISULTATI Descrizione di Esperienze in varie Sedi

CIACCI CHIARA CV EUROPEO

Il Management delle Sindromi Coronarie Acute oggi Il paziente anziano e con IRC grave

Studio SENIORS Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza

S. Bernasconi. Clinica Pediatrica. Università di Parma.

Dimensioni del problema, criticità, costi. Modelli organizzativi gestionali

LA VALUTAZIONE DI ESITO DEI TRATTAMENTI PSICOLOGICI NEL SERVIZIO SANITARIO

ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia

Vaccinazioni antinfluenzale e outcome di salute: l esperienza di ASL Milano 1. Rho 3 ottobre 2015

Progetto Cronos: i risultati dello studio osservazionale

SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica

Coordinatori Catia Angiolini, Giovanni L. Pappagallo alias Gigi. -Le evidenze derivanti dalla letteratura Marta Pestrin

Reti di collegamento e percorsi tra i DSM Moderatori: Vincenzo Villari, Enrico Zanalda

JOURNAL CLUB 8 Maggio Marco Armando, Maria Pontillo Protocollo UHR/Esordi Psicotici

Demenza, Alzheimer e Stimolazione Cognitiva: Use it or Lose it Pubblicato da Alice Mannarino il 30 mar 2012

III Convegno Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza. Il Progetto IGEA

Palliative Care in Older Patients

II sessione Assistenza multidisciplinare dell anziano nel territorio. Moderatori Dott.ssa M. Loffredo, Dr. M. Parisi, Dott.ssa L.B.

Terza Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche. Studi Clinici. Lisa Pieri Università di Firenze

Contenuti CONSENSUS CONFERENCE. Andrea Mortara Andrea Di Lenarda. 1. Modelli di gestione esistenti

Conseguenze economiche con i NAO

Comparazione dello stress dei caregiver di pazienti affetti da Malattia di Alzheimer o Demenza Vascolare

La Radioterapia nel trattamento delle metastasi ossee: sempre la frazione unica? PierCarlo Gentile

Le persone affette da demenza al domicilio

COLINA ALFOSCERATO NELLA TERAPIA DEL DETERIORAMENTO COGNITIVO DELL ANZIANO

Studio Re.mo.te "A randomized clinical trial on home telemonitoring for the management of metabolic and cardiovascular risk in individuals with type

Paziente MMG Cardiologia Infermiere Dietista Distretto

LA RIDUZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTRAVERSO UNA TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE INTENSIVA

O.R.I.A. OSSERVATORIO RICERCA E INNOVAZIONE AZIENDALE. Reggio Emilia 4 giugno 2008

SCHEDA FARMACO. Fascia A. Farmaco sottoposto ad obbligo di compilazione di Piano Terapeutico.

La ricerca in psicologia di comunità. La valutazione

I NUOVI FARMACI ANTICOAGULANTI. Luca Degli Esposti, Econ D, PhD

Percorso per la presa in carico socio-sanitaria sanitaria delle persone con demenza nella ASL 2 Lucca. Marco Vista Marco Farne

LA RETE TERRITORIALE: INNOVAZIONE NELL ASSISTENZA AI PAZIENTI CON PATOLOGIE RESPIRATORIE E NELLA PRESA IN CARICO DEGLI STESSI

Curare e prendersi cura: la centralità della Qualità della Vita del paziente oncologico

I Sessione ore 9,30. La gestione integrata: il modello del Centro demenze Unità Alzheimer della IHG, realizzato nel territorio della ASL Roma G.

Diabete e cardiopatia ischemica cronica. Lorenzo Grazioli Gauthier MD Clinica Luganese Dip. Medicina Interna -Lugano

Mortalità a 12 anni in soggetti anziani con insufficienza cardiaca cronica: ruolo della fragilità-mortalità

LA DEPRESSIONE: E AMBIENTE

Il contributo dell HTA all appropriatezza degli interventi

POLIFARMACOTERAPIA NELL ANZIANO IN FVG: LETTURA CRITICA E PROPOSTE

La sindrome Metabolica Una sfida per l area endocrino metabolica. Cuneo, 8 e 9 ottobre 2004

SIMPOSIO SATELLITE BUDESONIDE: ALTRE INDICAZIONI DR.RAFFAELLO SOSTEGNI UOA GASTROENTEROLOGIA OSPEDALE MAURIZIANO UMBERTO I TORINO

IL MMG DI FRONTE AL PROBLEMA DELLE MALATTIA DI ALZHEIMER E DELLE DEMENZE

Gli alti dosaggi di inibitori dell acetilcolinesterasi: superiore efficacia funzionale nei pazienti con Alzheimer moderatamente grave

Problematiche psicogeriatriche nel paziente fratturato (depressione e sintomi depressivi) Renzo ROZZINI (Brescia)

NUOVE TERAPIE FARMACOLOGICHE?

Vertova 18-Settembre La terapia della malattia di Alzheimer Lo stato della ricerca e della terapia oggi.

Supplementazione orale nella prevenzione e nel trattamento della malnutrizione Alessandro Laviano

Angelo Bianchetti Gruppo di Ricerca Geriatrica, Brescia Istituto Clinico S.Anna, Gruppo San Donato, Brescia

HOT TOPICS MALATTIA. Terapia delle metastasi

Esercizio fisico nel diabetico 29 gennaio 2011

Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità assistenziale per le persone affette da demenza

Il Ruolo del Fisioterapista nel Centro Diurno Alzheimer

PROTOCOLLI GOIRC-SPONSORED FARM6PMFJM

EXPO 2015 IL FUTURO DELLA SALUTE MENTALE MILANO LUGLIO E la psicoterapia una scienza? E anche una scienza utile per la società?

Qualità di cura del Diabete Tipo 1 dagli Annali AMD

TITOLO TESTO

VIII Convegno Il contributo delle UVA nell assistenza dei pazienti con demenza

IL CENTRO DIURNO NELLA DEMENZA: possibili meccanismi implicati nella riduzione dello stress del caregiver

Il protocollo di ricerca

Takeda in cardiologia. Lo studio del Working Group della Società Italiana dell Ipertensione Arteriosa (SIIA) e della Fondazione SIIA (1)

L integrazione del programma COTiD nel distretto di Mirandola (MO) Alessandro Lanzoni Terapista Occupazionale Fondazione Boni Onlus - Suzzara (MN)

ATTIVITA MOTORIA E DETERIORAMENTO COGNITIVO NELL ANZIANO

Transcript:

Il trattamento a lungo termine con AcheI Torino, 29 novembre 2013 Massimiliano Massaia Ambulatorio di Psicogeriatria Unità Valutativa Alzheimer SC Geriatria e Malattie Metaboliche dell Osso Az. Ospedaliera Città della Salute e della Scienza - Torino

Trattamento a lungo termine Non esiste una definizione scientifica La durata del «lungo termine» è studiosoggettiva (in alcuni casi 6 mesi di trattamento sono considerati long-term!!!) Eccezione della Psicoterapia (5-7 anni)

poor adherence - long-term therapies Gravità dei sintomi e della malattia «Rate» di progressione della malattia Livello di disabilità Disponibilità di trattamenti efficaci Scarsi servizi sanitari e socio-assistenziali Rimborsabilità Inadeguato sistema di dispensazione Scarsa preparazione sanitaria nella gestione della patologia cronica Mancanza di capacità ad educare il caregiver e il paziente alla terapia a lungo termine Difficoltà nel pianificare i follow up Mancanza di conoscenza sui motivi della scarsa aderenza

Dropout in naturalistic study

Il trattamento prolungato con Ache-i Ha un significato clinico proseguire il trattamento con AChe-i per lungo tempo? porsi la domanda se questo abbia un impatto non solo sui sintomi cognitivi, ma anche sullo stato funzionale, sui BPSD, sui caregivers, sui costi della malattia

Il trattamento prolungato con Ache-i Numerosi studi verso placebo I pazienti che sono stati trattati con placebo hanno presentato maggiore declino funzionale e cognitivo alle scale/test di valutazione Azione di rallentamento della sintomatologia (quanto all occhio dell osservatore?)

Alla sospensione degli ache-i: Numerosi studi in letteratura la sospensione del trattamento con ache-1 determina un peggioramento dei sintomi neuropsichiatrici e delle prestazioni cognitive significativo sospensione degli ache-i determina dopo poche settimane la perdita del miglioramento cognitivo ottenuto con il trattamento

Cosa riferisce il caregiver a proposito di pazienti trattati per lunghi periodi: Minore apatia Maggiore collaborazione del paziente nelle attività relative alla cura della persona Migliore gestione dei problemi relativi alla continenza Minore agitazione

Attendibilità caregiver sulla qualità di vita del paziente trattato: influenzata dal burden soggettivo del caregiver e non effettivo

«Ogni qualvolta una teoria ti sembra essere l unica possibile, prendilo come un segno che non hai capito né la teoria né il problema che si intendeva risolvere.» (Karl Popper, Conoscenza oggettiva: un punto di vista evoluzionistico.)

nel corso degli anni è divenuto chiaro che possono esistere differenze tra l'efficacia "teorica" di interventi e terapie stimata negli studi clinici (efficacy) e l'efficacia degli stessi interventi e terapie nel mondo reale (effectiveness) gli studi osservazionali offrono un valore aggiunto significativo ai trials clinici la popolazione di un trial clinico è selezionata, omogenea e spesso più "sana" della popolazione che viene esposta allo stesso intervento o trattamento nel mondo reale e che è invece eterogenea, spesso affetta da malattie concomitanti I pazienti che partecipano ad un trial clinico sono trattati di solito in centri specializzati secondo un preciso protocollo terapeutico e sottoposti a regolari visite di controllo; nel mondo reale essi sono trattati dal medico curante (o da uno specialista), a volte da persone non qualificate (familiari, personale non medico) e non sempre si sottopongono a delle visite di controllo

Studio prospettico in aperto, non randomizzato, multicentrico 3 anni durata «The patients that completed all 3 years had significantly better preserved cognitive and functional abilities at the start of treatment than the non completers» 3-year completion rate of 43% «Lower cognitive ability at baseline, older age, higher education levels, and solitary living were identified as risk factors for faster decline in ADL ability, whereas a higher mean dose of ChEI during the study was associated with slower IADL decline»

Minore ricorso ad interventi socio-assistenziali nel corso di 3 anni Alti dosaggio degli AcheI Punteggi più alti alle IADL Vivere in famiglia

...benefits seen in patients starting donepezil therapy early in the course of Alzheimer s disease There was a trend for patients receiving continuous therapy to have less global deterioration These data support the long-term efficacy and safety of donepezil

Donepezil and rivastigmine are comparably tolerated and of similar clinical benefits in the real life population of non-selected patients

Estensione in aperto di un protocollo del 1998 high-dose rivastigmine therapy was safe and well tolerated over a 5-year period effective in terms of cognition, global functioning and activities of daily living was well tolerated,with no dropouts due to adverse effects past the initial titration period

STUDIO EXCEED

Change from baseline, ADCS-ADL Deterioration ADL: Rivastigmina superiore efficacia vs donepezil -11,5-12 Rivastigmine (n = 454) Donepezil (n = 475) Baseline -12,5-13 -12,79-13,5-14 -14,5-15 -14,87-15,5 p = 0.047

Efficacy and safety of the 13.3 mg/24 h rivastigmine patch: The OPtimizing Transdermal Exelon In Mild-to-moderate Alzheimer s disease (OPTIMA) study OPTIMA Study design 9.5 mg/24 h rivastigmine patch (10 cm 2 ) Functional decline* 2-point decline on MMSE from previous visit or 3-point decline on MMSE from baseline Decline Randomization of decliners to double-blind phase 13.3 mg/24 h rivastigmine patch (15 cm 2 ) 9.5 mg/24 h rivastigmine patch (10 cm 2 ) No decline Extended open-label phase 9.5 mg/24 h rivastigmine patch (10 cm 2 ) 24 48 week open-label phase Patients titrated up to study dose over a four-week period Patients maintained on target study dose for a maximum of 44 weeks Evaluation of decline at Weeks 24, 36, and 48 *Functional decline was assessed by the investigator. Decliners: 48-week double-blind phase Non-decliners: 48-week open-label phase minimo di 72 - massimo di 96 settimane sia per i decliners che per i non decliners

Efficacy: superiority of 13.3 mg/24 h patch at Weeks 16 48 on the ADCS-IADL (ITT[DB]-LOCF population)

ADCS-IADL Higher Level Functioning (HLF): <0.001 48w Autonomy Factors: <0.04 48w Conclusions: Greater efficacy of 13.3 versus 9.5mg/24h patch on ADL, including autonomy and HLF factors, supports this additional dosing option to prolong patients independence.

Alto dosaggio Demenza severa 6 mesi ADL

Efficacia nella gestione dei BPSD

Efficacia nel ridurre E nel prevenire insorgenza

Cost savings as a result of preventing cognitive decline Il rallentamento del declino cognitivo e funzionale ha un impatto di tipo economico più marcato nelle fasi moderato-severe piuttosto che in quelle lievi della malattia di Alzheimer. Farlow, M. R. Neurology 2005;65:S1-4S

Il trattamento con Ache-i nella demenza moderata-severa Tutti gli studi sono a 24-28 settimane un rallentamento significativo nel declino funzionale nelle attività strumentali e in quelle di base rispetto ai pazienti con placebo minor tempo di assistenza dedicato dai caregivers e ad un minor livello di stress. tollerabilità buona del trattamento

il trattamento farmacologico nel lungo termine e nelle fasi più avanzate della demenza richiede un approccio individualistico

Quando interrompere il trattamento? Problema aperto e dibattuto (effetti collaterali? Richiesta del parente?) La decisione deve essere basata su una attenta valutazione del singolo paziente nel proprio contesto clinico, familiare ed assistenziale

PROBLEMI APERTI capire chi sono i responders (sottogruppi?) In 15 anni di UVA non abbiamo dati sui responders (se non personali o aneddotici), abbiamo una più solida aspettativa terapeutica quando si usa un antipsicotico che non quando si utilizza un AcheI

CONCLUSIONI nonostante le evidenze in trials clinici resta ancora un criterio soggettivo valutare se trattare ancora un paziente in fase avanzata, se continuare il trattamento anche di fronte ad un peggioramento della cognitività o dello stato funzionale e/o comportamentale

John Maynard Keynes Economista inglese, 1883-1946 «Si utilizzano le statistiche come un ubriaco usa i lampioni: come supporto piuttosto che come illuminazione" Andrew Lang (letterato scozzese)