L esportazione dei prodotti alimentari in Europa e nel mondo Atti del Convegno



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L esportazione dei prodotti alimentari in Europa e nel mondo Atti del Convegno 14 maggio 2008 Bologna

L ESPORTAZIONE DEI PRODOTTI ALIMENTARI ITALIANI IN EUROPA E NEL MONDO Come realizzare la conformità di prodotto e di etichetta sotto il profilo legale, scientifico e di marketing Bologna Mercoledì 14 Maggio 2008

La conformità di prodotto nel comparto agroalimentare. Le responsabilità legali delle imprese alimentari che intendono operare sui mercati esteri. Analisi comparata del quadro normativo italiano, europeo e mondiale (focus USA, Canada, Giappone, Cina, Brasile, Russia, Australia). Relatore: Dott. Massimo Buonavita Responsabile Unità Legale di Total Quality Food Consultants

IL QUADRO GIURIDICO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI IN ITALIA, IN EUROPA E NEL MONDO Sintesi del quadro giuridico che regola la conformità dei prodotti agroalimentari in Italia, in Europa e nel mondo Definizione delle responsabilità legali delle imprese alimentari che intendono operare in Italia e sui mercati esteri Analisi comparata del quadro normativo europeo, ed extraeuropeo

SINTESI DEL QUADRO GIURIDICO CHE REGOLA LA CONFORMITA DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI IN ITALIA, IN EUROPA E NEL MONDO Il mercato italiano è dotato di una normativa alimentare fra le più complesse e corpose del mondo L Unione Europea ha una propria normativa unitaria, ma molti Stati Membri mantengono in vigore le proprie p norme nazionali non armonizzate L esportazione nei paesi extra UE, come USA, Canada e Giappone, Cina, Brasile, Russia e Australia, necessita il superamento delle barriere doganali e, quindi, richiede un analisi molto attenta del quadro normativo locale

Tavola 1: LE RESPONSABILITA LEGALI DELLE IMPRESE AGROALIMENTARI IN ITALIA E ALL ESTERO Tipo di responsabilità Conformità di prodotto Principali violazioni Principali conseguenze Conformità di Imballi non Sanzioni amministrative di bassa gravità prodotto conformi alle gamme richieste Parametri chimico fisici o ingredientistici difformi da quelli richiesti Presenza di additivi e aromi non ammessi Sanzioni amministrative di media gravità Blocco dei prodotti in dogana Controversie con i distributori locali Denunce da parte delle associazioni dei consumatori Consistenti sanzioni amministrative Blocco dei prodotti in dogana Controversie con i distributori locali Conseguenze penali Ritiro dal commercio dei prodotti Denunce da parte delle associazioni i i dei consumatori

LE RESPONSABILITA LEGALI DELLE IMPRESE AGROALIMENTARI IN ITALIA E ALL ESTERO Tavola 2: Conformità di etichetta tt Tipo di responsabilità Principali violazioni Principali conseguenze Conformità di etichetta Diciture obbligatorie di etichettatura riportate in modo errato Diciture obbligatorie di etichettatura assenti Denominazione di vendita errata Sanzioni amministrative di bassa gravità Controversie con i distributori locali Cattivo impatto del prodotto sul pubblico Sanzioni amministrative di media gravità Controversie con i distributori locali Cattivo impatto del prodotto sul pubblico Consistenti sanzioni amministrative Controversie con i distributori ib t i locali li Cattivo impatto del prodotto sul pubblico Conseguenze penali Denunce da parte delle associazioni dei consumatori

LE RESPONSABILITA LEGALI DELLE IMPRESE ITALIANE CHE INTENDONO OPERARE SUI MERCATI ESTERI Tavola 3: Pubblicità Tipo di responsabilità Lealtà e correttezza della pubblicità Principali violazioni Imitazione servile di prodotti concorrenti Presenza di affermazioni non rispondenti alle caratteristiche dei prodotti, o di claims e testi descrittivi non ammessi. Principali conseguenze Azioni da parte di concorrenti Pesanti sanzioni amministrative da parte degli organismi di controllo Consistenti sanzioni amministrative Azioni da parte di concorrenti Denunce da parte delle associazioni dei consumatori

ANALISI COMPARATA DEL QUADRO NORMATIVO DEI PRINCIPALI MERCATI INTERNAZIONALI Tavola 1a: ITALIA e UNIONE EUROPEA Mercato destinatario Comparto soggetto a normativa specifica Italia Recentemente in Italia sono state emanate normative su vari prodotti dolciari da forno da ricorrenza e su alcuni prodotti della salumeria Unione Europea E stato t pubblicato il Regolamento CE n 1924-2006 sui claims nutrizionali e salutistici, che avrà un influenza considerevole in tutti tti i comparti merceologici.

ANALISI COMPARATA DEL QUADRO NORMATIVO DEI PRINCIPALI MERCATI INTERNAZIONALI Tavola 1b: MERCATI COMUNITARI Mercato destinatario Comparto soggetto a normativa specifica Paesi membri UE Alcuni paesi mantengono in vigore normative nazionali Germania Francia Alcuni ingredienti, per poter essere dichiarati nella denominazione di vendita, devono essere contenuti in una certa percentuale minima. Esistono normative molto dettagliate sui prodotti da forno, sui gelati, sulle preparazioni di carne ecc. ecc. La denominazione crème per definire la farcitura di un prodotto da forno è ammessa solo in assenza di grassi diversi da quelli di origine lattea.

ANALISI COMPARATA DEL QUADRO NORMATIVO DEI PRINCIPALI MERCATI INTERNAZIONALI Tavola 2a: MERCATI EXTRACOMUNITARI Mercato destinatario Russia Stati Uniti d America damerica Comparto soggetto a normativa specifica Presenza di forti barriere d ingresso, come rigorosi parametri igienico sanitari per varie tipologie di prodotto e obbligo di ottenere una certificazione i (GOST-R) In molti Stati federati, la pasta può essere commercializzata solo se è stata arricchita di vitamine e minerali Il latte, lo yogurt ed i latticini in generale presentano normative molto dettagliate E stata recentemente approvata una nuova normativa sull indicazione degli allergeni

ANALISI COMPARATA DEL QUADRO NORMATIVO DEI PRINCIPALI MERCATI INTERNAZIONALI Tavola 2b: MERCATI EXTRACOMUNITARI Mercato destinatario Canada Comparto soggetto a normativa specifica Sono previste rigorose limitazioni per la vitaminizzazione degli alimenti e delle bevande, come nettari, succhi di frutta e prodotti lattiero - caseari. Giappone Non sono ammessi molti sali conservanti, e vengono imposti limiti rigorosi sui coloranti e gli agenti lievitanti, spesso utilizzati nei prodotti da forno

ANALISI COMPARATA DEL QUADRO NORMATIVO DEI PRINCIPALI MERCATI INTERNAZIONALI Tavola 2c: MERCATI EXTRACOMUNITARI Mercato destinatario Cina Brasile Australia Comparto soggetto a normativa specifica L ingresso nel paese di prodotti a base di carne prevede l apposita autorizzazione dello stabilimento di produzione italiano Sono presenti normative particolarmente rigorose in certi comparti merceologici, come le acque minerali naturali Sono presenti alcune normative particolarmente rigorose, come gli additivi coloranti utilizzabili nelle bevande analcoliche

CONCLUSIONI Si può quindi concludere affermando che: Il quadro giuridico delle normative alimentari italiane, europee e mondiali si presenta come estremamente complesso e variabile le responsabilità dell azienda agroalimentare italiana che intende operare in Italia e all estero possono comportare anche il ritiro dal commercio dei prodotti e l applicazione di sanzioni penali che, oltre alle conseguenze personali ed immediate, possono determinare la distruzione dell immagine di un azienda presso la clientela E sempre necessario monitorare le numerose evoluzioni normative in Italia, Europa e nel mondo, dal momento che le novità sono frequenti ed importanti

ESPORTAZIONE DEI PRODOTTI ALIMENTARI: Le problematiche di etichettatura dei prodotti alimentari in Italia e nel mondo. Presentazione e simulazione di un intervento tecnico, linguistico e legale su prototipi di etichette alimentari destinate ai mercati europei ed internazionali. Casi pratici. Relatori: Dott.ssa Silvia Scotton, Dott.ssa Sanna Kallio

LA CORRETTEZZA DELL ETICHETTA ETICHETTA E IMPORTANTE L etichetta è come un biglietto da visita dell azienda verso il consumatore: oltre ad essere una scheda obbligatoria di indicazioni legali un etichetta fatta bene viene associata ad una MAGGIORE QUALITÀ DEI PRODOTTI

LA REALIZZAZIONE DI UN ETICHETTA CONFORME PREVEDE La ricerca e l interpretazione delle normative La definizione linguistico-legale delle diciture obbligatorie e facoltative per ogni paese

PRIMA FASE QUADRO GIURIDICO PRODOTTO / PAESE la stesura del quadro giuridico richiede l analisi delle seguenti tematiche: Studio delle normative orizzontali e verticali nei paesi destinatari Definizione della denominazione legale di vendita Elenco delle diciture obbligatorie e loro corretta indicazione i Individuazione di procedure o registrazioni necessarie alla commercializzazione (segue)

PRIMA FASE Studio delle normative orizzontali e verticali nei paesi destinatari: per poter disporre di un quadro giuridico esatto e completo, è anzitutto necessario individuare sia le disposizioni in materia di etichettatura che si applicano a tutti i prodotti alimentari, indistintamente dalla categoria merceologica di appartenenza (c.d. norme orizzontali ) ), sia quelle che invece si applicano soltanto a certi comparti merceologici, e che si definiscono verticali (segue)

PRIMA FASE Studio delle normative orizzontali e verticali nei paesi destinatari: la ricerca va effettuata assicurandosi che le fonti consultate diano le seguenti garanzie: - sufficiente autorevolezza (fonti da Gazzetta Ufficiale o siti iiistituzionali i i lidelle Autorità iàcompetenti) - sufficiente livello di aggiornamento (il che implica un costante monitoraggio delle fonti)

PRIMA FASE Definizione della denominazione legale di vendita: - per individuare il nome legale di un alimento, ne va confrontata la composizione ingredientistica, chimico fisica, i nutrizionale i e merceologica con quello che le normative stabiliscono, - prima di tutto, è cioè necessario comprendere quali siano le caratteristiche tecniche del prodotto, - per questa ragione, l analisi legale delle normative non può prescindere da un approfondita conoscenza tecnica degli alimenti (segue)

PRIMA FASE Definizione della denominazione legale di vendita: una volta definite le caratteristiche del prodotto, la denominazione legale di vendita sarà quella individuata da: norme comunitarie norme nazionali del Paese destinatario i tradizioni, usi e consuetudini idonea descrizione del prodotto

PRIMA FASE Definizione della denominazione legale di vendita: L idonea descrizione del prodotto deve essere tale da poterlo distinguere da quelli similari. Per esempio, nel denominare un prodotto da forno, è necessario stabilire che tipo di prodotto esso sia, a mezzo di diciture che ne descrivano gli ingredienti caratterizzanti (es. prodotto da forno con farcitura alla nocciola ), la forma tipica (es. Cracker ) ecc. ecc.

PRIMA FASE Elenco delle diciture obbligatorie e loro corretta indicazione. A seconda del paese destinatario di un alimento e della sua categoria merceologica, si individuano le diciture obbligatorie di etichettatura. E una ricerca complessa, in quanto: a) In molti Stati, per tutti gli alimenti, vi sono diciture obbligatorie che in Italia sono facoltative, b) Per molti prodotti alimentari, le normative straniere stabiliscono ulteriori informazioni di carattere cogente (segue)

PRIMA FASE A) esempi di diciture obbligatorie per tutti gli alimenti che invece in Italia sono facoltative: - Negli USA, Canada, Australia, Brasile e altri Stati dell America Latina è obbligatoria la tabella nutrizionale, anche se non vengono fatti claims in etichetta, (segue)

Tabelle nutrizionali

PRIMA FASE A) esempi di diciture obbligatorie per tutti gli alimenti che invece in Italia sono facoltative: - Negli USA, Canada, Australia, Brasile e altri Stati dell America Latina è obbligatoria la tabella nutrizionale, anche se non vengono fatti claims in etichetta, - Negli Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e in altri Stati del Golfo Persico, è obbligatoria la data di produzione, (segue)

PRIMA FASE A) esempi di diciture obbligatorie per tutti gli alimenti che invece in Italia sono facoltative: - Negli USA, Canada, Australia, Brasile e altri Stati dell America Latina è obbligatoria la tabella nutrizionale, anche se non vengono fatti claims in etichetta, - Negli Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e in altri Stati del Golfo Persico, è obbligatoria la data di produzione, - Nella maggioranza dei paesi extracomunitari, è obbligatoria l indicazione dell importatore locale (segue)

PRIMA FASE B) esempi di ulteriori diciture obbligatorie a seconda del prodotto alimentare: - In Slovenia, per tutti i prodotti da forno contenenti alcool etilico in misura superiore allo 0,5%, è obbligatorio indicare la percentuale di tale sostanza ed un avvertenza che ne sconsiglia il consumo ai bambini,

PRIMA FASE B) esempi di ulteriori diciture obbligatorie a seconda del prodotto alimentare: - In Slovenia, per tutti i prodotti da forno contenenti alcool etilico in misura superiore allo 0,5%, è obbligatorio indicare la percentuale di tale sostanza ed un avvertenza che ne sconsiglia il consumo ai bambini, - In Finlandia, per molti prodotti alimentari (pane, preparazioni gastronomiche, prodotti a base di carne ecc. ecc) è necessario indicare la percentuale di sale,

PRIMA FASE B) esempi di ulteriori diciture obbligatorie a seconda del prodotto alimentare: - In Slovenia, per tutti i prodotti da forno contenenti alcool etilico in misura superiore allo 0,5%, è obbligatorio indicare la percentuale di tale sostanza ed un avvertenza che ne sconsiglia il consumo ai bambini, - In Finlandia, per molti prodotti alimentari (pane, preparazioni gastronomiche, prodotti a base di carne ecc. ecc) è necessario indicare la percentuale di sale, - Molti paesi extracomunitari (es. USA) hanno norme sull indicazione degli allergeni diverse e più rigorose delle nostre

USA allergeni

PRIMA FASE Individuazione di procedure o registrazioni necessarie alla commercializzazione Per esportare prodotti alimentari all esterno dell Unione Europea, è spesso necessario il compimento di particolari procedure e/o l ottenimento di specifiche autorizzazioni. Per esempio: - Tutti i prodotti destinati agli USA devono essere segnalati secondo le norme contenute nel Bioterrorism Act, - Tutti i prodotti esportati ti in Russia devono ottenere la certificazione GOST-R

PERCHE E PERICOLOSO TRADURRE LE ETICHETTE? Una semplice traduzione linguistica non risolve molti dei problemi fondamentali di etichettatura quali ad esempio la definizione di una denominazione corretta; l esatta indicazione degli ingredienti; diciture obbligatorie di legge diverse per ogni paese

L IMPORTANZA DELLE FONTI Nella formulazione di un etichettatura in lingua si ricorre a diverse fonti, ad esempio Normative Linee guida Codex Alimentarius Standard di settore Dizionari tecnici Studi di mercato

ALCUNE DIFFICOLTA NELLA REPARAZIONE DI UN ETICHETTA MULTILINGUA Non capire il significato del testo Caratteri e accenti particolari; font non occidentali Rispetto dei campi visivi e delle dimensioni Informazioni obbligatorie completamente diverse

ERRORI ORTOGRAFICI Possono cambiare il significato della parola Risultato non-professionale -> collegamento alla qualità del prodotto

ERRORI ORTOGRAFICI Pelze = peli Pilze = funghi naula = chiodi nauta = carne bovina mice flour = farina di topi rice flour = farina di riso

ERRORI INFORMATICI Caratteri sbagliati Problemi con la direzione del testo (da destra a sinistra) i Problemi con alfabeti non occidentali

ERRORI INFORMATICI Ailati:Ottodorp niittehgaps ettevab. Spaghetti bavette. Prodotto in: Italia

ERRORI INFORMATICI

ERRORI INFORMATICI

ERRORI DI DISTRAZIONE Le unità di misura Mancanza di diciture Confusione tra lingue o paesi

ESEMPI DI ERRORI DI DISTRAZIONE Valori nutrizionali medi per 100 g Valore energetico Proteine Carboidrati, di cui Zuccheri Amido Grassi, di cui Saturi Monoinsaturi Polinsaturi Colesterolo Fibre alimentari Sodio 375 kcal / 1587 kj 13,0 g 67,7 g 4,5 g 55,3 g 5,8 g 24g 2,4 2,0 g 1,4 g 1,3 g 7,5 g 0,6 g

ESEMPI DI ERRORI DI DISTRAZIONE Immagine di un ingrediente simile -> albicocca sulla varietà pesca Istruzioni di preparazione troppo vicini agli ingredienti -> 1l acqua, 100g pasta, 10g sale Numero di serie del prodotto troppo vicino alla quantità -> Penne rigate n 100

CONCLUSIONI Un etichetta conforme è fondamentale per la circolazione dei prodotti sui mercati esteri Per predisporre un etichettatura conforme, occorre prima accertare la conformità del prodotto Il risultato deve essere uno strumento che non solo permette di essere in regola con la legge, ma che ha anche un effetto positivo sul consumatore

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