Trade and Investment Partnership. Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti. Mario Deaglio Università di Torino

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Transcript:

Transatlantic Trade and Investment Partnership Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti Firenze 16 marzo 2016 Mario Deaglio Università di Torino

Come si articola questa relazione: - LE PREMESSE - LE TRATTATIVE - GLI ESITI E LE CONSEGUENZE POSSIBILI

LE PREMESSE Lo spostamento del baricentro economico del mondo da dove è venuta la crescita del periodo 2000-06: Cina + India + tigri asiatiche... 51,9% Giappone..... 2,4% Totale Asia Meridionale e Orientale... 54,3% Stati Uniti..... 14,4% Unione Europea (a 15)....... 11,0% Totale area atlantica...... 25,5% America Latina..... 5,8% Africa sub sahariana...... 3,1% Paesi ex-socialisti e altri.... 11,3%

Commercio internazionale di di prodotti ICT ICT (information and and communication technology) in miliardi in miliardi dollari di dollari export Stati Uniti export Cina L esportazione cinese di prodotti elettronici è oggi quasi doppia dell esportazione degli US! import Cina Fonte: The Economist, 8 novembre 2007 su dati OCSE Information Technology Outlook

Le quote del prodotto lordo mondiale in una prospettiva storica Stati Uniti oggi 19% Unione Europea Cina Giappone India Russia Institute for Research on World-Systems - University of California-Riverside

Con la crisi rinasce il protezionismo Si protegge la competitività delle esportazioni facendo scendere il cambio della propria moneta Si proteggono le proprie imprese considerate «irrinunciabili» con sostegni pubblici (US auto; ITALIA ILVA) Si fanno pressioni per evitare l ingresso di imprese estere non gradite (Alstom General Electric; AstraZeneca Bristol Myers Squibb)

Un mondo pieno di cancelli Fonte: The Economist, 12 ottobre 2013 Non si è verificata una ripetizione degli Anni Trenta ma si registra un cambiamento più sottile: i Paesi sono divenuti molto più attenti nelle scelta dei partner commerciali, molto più cauti nel concedere agli investitori, alle banche e ai capitali di altri Paesi l accesso ai loro mercati. Non hanno costruito compartimenti stagni ma stanno costruendo cancelli

Passa la globalizzazione, arriva la cattiveria i rapporti economici e politici hanno sottilmente cambiato natura (accordi bilaterali invece di accordi globali) il sistema che tiene assieme i mercati finanziari non è più lo stesso (riduzione del potere di indirizzo della Fed) la cooperazione economico-finanziaria tra i grandi Paesi non esiste quasi più (recenti decisioni sul franco svizzero) «l economia globale è ben lontana da una crescita forte, sostenibile e bilanciata non abbiamo nulla di cui poter essere fieri» (comunicato finale G20 finanziario di Sidney, 23 febbraio 2014)

I problemi europei vulnerabilità (energetica e non solo) attenuazione del «patto» economico-politico con gli Stati Uniti esclusione da molti sviluppi tecnologici (Internet) difficoltà presente (e futura) di stimolare la crescita

I tentativi americani di soluzione accordo NAFTA con Canada e Messico accordi FTA con una ventina di Paesi «quando questioni d interesse globale non pongono una minaccia diretta agli Stati Uniti la soglia per un azione militare deve essere più alta» * «no boots on the ground, ossia «nessuno stivale militare sul suolo straniero» * maggior uso di strumenti di pressione diplomatici ed economici e minor ricorso a grandi interventi militari * *Discorso del Presidente Obama all Accademia Militare di West Point il 28 maggio 2014

8,0% 7,0% 6,0% 5,0% 4,0% 3,0% 2,0% 1,0% L Atlantico diventa più largo e il Pacifico più stretto Quota sulle esportazioni degli Stati Uniti Anni 1999 2013 - valori percentuali 14,0% 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% Quota sulle esportazioni degli Stati Uniti Anni 1999-2013 - valori percentuali 0,0% 0,0% 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 20,00% 18,00% 16,00% 14,00% 12,00% F D I UK Tasso medio annuo di crescita delle esportazioni degli Stati Uniti - anni 2000-13 16,0% 14,0% 12,0% 10,0% 8,0% KOR MEX BR CHI IND Tasso medio annuo di crescita delle importazioni degli Stati Uniti - anni 2000-13 10,00% 8,00% 6,00% 4,00% 2,00% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% 0,00% Elaborazione su dati US Bureau of Economic Analysis Elaborazione su dati US Bureau Of Economic Analysis

8,0% 7,0% 6,0% 5,0% 4,0% 3,0% 2,0% 1,0% L Atlantico diventa più largo e il Pacifico più stretto Quota sulle esportazioni degli Stati Uniti Anni 1999 2013 - valori percentuali 14,0% 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% Quota sulle esportazioni degli Stati Uniti Anni 1999-2013 - valori percentuali 0,0% 0,0% 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 20,00% 18,00% 16,00% 14,00% 12,00% F D I UK Tasso medio annuo di crescita delle esportazioni degli Stati Uniti - anni 2000-13 16,0% 14,0% 12,0% 10,0% 8,0% KOR MEX BR CHI IND Tasso medio annuo di crescita delle importazioni degli Stati Uniti - anni 2000-13 10,00% 8,00% 6,00% 4,00% 2,00% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% 0,00% Elaborazione su dati US Bureau of Economic Analysis Elaborazione su dati US Bureau Of Economic Analysis

LE TRATTATIVE/1 2011 - prima idea concreta del Ttip come modo per uscire dalla crisi 2013 - incontri riservati tra esperti delle due parti a partire da metà anno marzo-aprile 2014 - idea avanzata pubblicamente dal Presidente Obama nel suo viaggio in Europa 14 ottobre 2014 Trattative diventano pubbliche. Renzi: - Il Ttip ha l appoggio totale e incondizionato del governo italiano Calenda: «il Ttip non è un accordo fatto per le multinazionali, con l obiettivo si abbassare gli standard di sicurezza sociali e regolamentari». I servizi pubblici non sono oggetto di negoziazione, così come non lo è la cultura o l accesso indiscriminato degli OGM, o ancora la possibilità di limitare la sovranità dei governi europei. Squinzi: il vero problema non sono le barriere tariffarie ma quelle regolamentari Camusso: «Il Ttip non sarà un vantaggio per l economia europea»

LE TRATTATIVE/2 Petizione anti-ttip supera il milione e mezzo di firme quasi un milione raccolte in Germania 12 dicembre 2014: Il relatore permanente agricolo al Parlamento europeo spiega che il nostro regolamento sugli Ogm non potrà mai essere modificato da un accordo commerciale. E aggiunge: C è una altissima probabilità che il Congresso americano voti contro il trattato» 19 dicembre 2014: Merry crisis, a Bruxelles manifestazione contro austerità e Ttip primi giorni di gennaio 2015: pareri fortemente negativi su ISDS Investor-State Dispute Settlement, meccanismo privato di soluzione delle divergenze stato-imprese 6 gennaio 2015 - Portavoce del commissario all Agricoltura abbiamo reso chiaro alla nostra controparte statunitense che la protezione delle indicazioni geografiche è una delle nostre principali priorità 19 gennaio 2015 -Timmermans: (VP Commissione Europea) Con Usa su Isds posizioni ancora lontane

LE TRATTATIVE/3 4 marzo 2015 La cancelliera Merkel in visita alla Commissione UE ha auspicato un accordo politico con gli Stati Uniti sul TTIP entro il 2015 12 marzo 2015 - Slow Food: Il no totale al Ttip è l unica soluzione 12 marzo 2015 Lisa Ferrarini (VP Confindustria per l Europa) «senza l accordo TTIP i flussi commerciali lungo le rotte del Pacifico diverranno l epicentro degli scambi mondiali. 14 marzo 2015 Dopo la fine di un «round»negoziale a Bruxelles, il prossimo si svolgerà in aprile a Washington. Il successivo è previsto per luglio.

LE PAURE DELL EUROPA Paure di carattere generale Diventare «satelliti» degli Stati Uniti Perdere i benefici di una moneta autonoma dal dollaro Abbandonare il sistema socio-economico europeo (sanità e scuola in parte gratuite, ecc.) Paure specifiche a livello di settore Introduzione di fatto di normative americane Predominio delle multinazionali americane Paure su argomenti specifici Regolamenti sanitari (vegetali OGM, carne agli ormoni) Normative relative a marchi, brevetti e concorrenza Privatizzazione di aziende locali

I POSSIBILI VANTAGGI PER L EUROPA Vantaggi di carattere generale Aumento di produzione e occupazione per l azione del principio dei vantaggi comparati Quest aumento potrebbe rivelarsi l arma più ragionevole per uscire davvero da una stagnazione prolungata Maggiori chances ai giovani Vantaggi specifici a livello di settore Riguardano soprattutto i settori manifatturieri, dall alimentare alla meccanica, nei quali un rapporto più stretto con il mercato americano consentirebbe un nuovo dinamismo Vantaggi specifici Superamento dei dazi punitivi americani, rilevanti soprattutto per gli alimentari

GLI ESITI POSSIBILI 1) La «soluzione lampo» conclusione di un accordo sul modello di quelli sottoscritti dagli Stati Uniti con altri partner (FTA e NAFTA) pare definitivamente tramontata anche solo per motivi di calendario (le trattative non sono ancora molto avanzate, si delineano opposizioni precise a singoli punti che richiedono tempo per essere approfondite). Potrebbe ritornare di attualità solo in uno scenario di grave emergenza (conflitti armati, ecc.) 2) Un TTIP molto piccolo: soluzione interlocutoria con lo scorporo di tutta la parte normativa di scarsa valenza pratica, potrebbe essere presentata come un successo politico, una volontà di rapporti più stretti in un mondo in ebollizione. Potrebbe ugualmente essere un primo passo per l esito 3. 3) Un progetto di lungo periodo appare ragionevole se si considera che la «finestra di opportunità» dell attuale amministrazione Obama arriva, al massimo, a fine 2015. Ogni ulteriore discussione diventerebbe parte del dibattito elettorale. In questi mesi, il nuovo Parlamento Europeo non pare affatto intenzionato ad affrettare le procedure.