la pianificazione dei servizi pubblici

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Modulo 1 Temi, strumenti, tecniche della pianificazione urbanistica la pianificazione dei servizi pubblici Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura e Società Corso integrato di Urbanistica Progettazione e tecnica urbanistica - Prof. Filomena Pomilio La pianificazione dei servizi pubblici Il tema dei servizi pubblici è uno dei temi alla base dei contenuti e soprattutto delle finalità della pianificazione urbanistica. Al piano urbanistico si richiede: il disegno della città pubblica la garanzia di un equilibrato rapporto tra insediamenti e servizi, ossia tra funzioni private e funzioni di pubblico interesse

La pianificazione dei servizi pubblici I servizi o le attrezzature pubbliche tradizionalmente oggetto di previsione e regolazione urbanistica: Strade Parcheggi Scuole Chiese Verde Attrezzature collettive (culturali, sociali, ecc.) Interpretazioni: la città pubblica disegnata Il disegno della rete degli spazi pubblici: strade, percorsi, aree verdi, viali, piazze, attrezzature pubbliche La trama (monumentale) della città

Interpretazioni: la città pubblica quantificata / dimensionata Si definiscono: un rapporto quantitativo tra funzioni e servizi (esistenti e da realizzare) lo standard da garantire: mq di aree per servizi (comunali e sovracomunali) in relazione al numero degli abitanti insediati e insediabili Gli standard urbanistici rappresentano la quantità di superfici da destinare a specifiche funzioni urbane (servizi) che garantiscano un prestabilito livello di qualità urbana Si esprimono attraverso un numero (di solito, il rapporto mq/abitante) Hanno carattere prescrittivo: la normativa assegna allo standard il valore di minimo inderogabile Gli standard urbanistici Attrezzature da destinarsi a ciascun abitante Spazio residenziale attribuito a ciascuna persona Dotazione di parcheggi privati negli edifici Rapporti edifici/lotti/tracciati stradali (distacchi) Mq/ab Vani/ab Mq/mc M D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 L. 94/82 (Legge Nicolazzi) D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 Superficie minima per lo standard da garantire (mq) = n abitanti x. (mq) Superficie pubblica totale (mq) = Superficie per Standard (mq) + Superficie per strade (mq) La superficie fondiaria (edificabile) si ricava sottraendo dalla superficie territoriale la superficie pubblica.

Gli standard urbanistici. Le zone residenziali Il D.M. 1444/68 stabilisce che lo standard per le zone residenziali è pari a 18 mq per abitante). ZTO Carattere Scuola Interesse comune Verde attrezzato Parcheggi pubblici A Zone storiche esistenti ed integrative del carattere storico 2,0 9,0 2,5 B Aree totalmente edificate senza carattere storico o con rapporto di copertura fondiario superiore al 12,5% e con densità territoriale di 1,5 mc/mq 2,0 9,0 2,5 C Inedificata, parzialmente edificata 2,0 9,0 2,5 Inedificata con presenze storiche, artistiche, archeologiche 2,0 15,0 2,5 Inedificata in Comuni con popolazione prevista inferiore a 10.000 ab. 8,0 Inedificata in Comuni con popolazione prevista superiore a 10.000 ab e densità fondiaria inferiore a 1,5 mc/mq 8,0 E Aree agricole 6,0 - - Gli standard urbanistici. Le zone non residenziali D Per le zone di nuovo insediamento industriale e ad esso assimilabile le aree per servizio sono pari al 10% della superficie fondiaria complessiva e sono articolate in verde pubblico parcheggi attrezzature collettive in generale

Gli standard urbanistici. Le zone per servizi sovralocali Il D.M. 1444 stabilisce che in aggiunta ai precedenti standard i comuni possono definire ZTO specifiche per servizi, attrezzature ed impianti di interesse generale, urbano e sovralocale (17,5 mq per abitante). F Istruzione superiore all obbligo 1,5 mq/ab Attrezzature sanitarie ed ospedaliere Parchi urbani e territoriali 1,0 mq/ab 15 mq/ab Temi problematici / di dibattito realizzabilità dei servizi da chi: attore pubblico, privato, settore volontario.. come: con quali risorse, strumenti.. dove: proprietà e diritti delle aree, accessibilità.. accessibilità e fruibilità dei servizi per chi: per quali utenti come: con quali modalità di fruizione, tempi..

Il Piano dei servizi Negli ultimi anni, per affrontare in maniera mirata e specifica il problema dei servizi urbani, si è diffuso un grande interesse per lo strumento piano dei servizi. Lo strumento non è nuovo nella tradizione urbanistica, ma è oggi in una fase di forte sperimentazione, grazie anche a una sua declinazione in alcune recenti leggi regionali ed esperienze sul campo. Il Piano dei servizi in Lombardia

Il Piano dei servizi in Lombardia Il Piano dei Servizi non è un Piano di Settore. La sua caratteristica principale è proprio una articolata e non facile intersettorialità che si estende dai servizi per la mobilità a quelli per la finanza, dalla sanità all istruzione includendo servizi alla persona ed alla impresa, servizi pubblici e privati I riferimenti legislativi per la pianificazione dei servizi in Lombardia Legge regionale 12/05 Legge per il governo del territorio (art. 9) Criteri Reg. Lombardia Modalità per la pianificazione comunale (dicembre 2005) Il testo unico della nuova proposta di legge urbanistica nazionale Principi in materia di governo del territorio (ddl 28.06.05): il piano urbanistico deve documentare lo stato dei servizi esistenti in base a parametri di utilizzazione e precisare le scelte relative alla politica dei servizi da realizzare, assicurandone un idoneo livello di accessibilità e fruibilità e incentivando l iniziativa dei soggetti interessati

Caratteri principali del PdS riconosce ai Comuni autonomia di valutazione della propria realtà insediativa e del grado di sufficienza ed efficienza dei servizi offerti alla collettività locale il sistema delle attrezzature e dei servizi non è più un sistema di vincoli ma un programma coordinato di opere l azione pianificatoria non deve puntare sulla delimitazione di aree a standard ma sulla progettazione e attuazione delle opere previste elimina categorie predefinite di standard e ne amplia la nozione sino a farla coincidere con quella di servizi di interesse pubblico e generale Caratteri principali del PdS valorizza ed incentiva le forme di concorso e coordinamento tra Comuni ed Enti per la realizzazione e la gestione delle strutture e dei servizi incentiva nuove forme di collaborazione pubblicoprivato, idonee a garantire l effettiva fruibilità dei servizi, con determinati livelli di qualità persegue l integrazione tra gli strumenti di programmazione ed indirizzo previsti dalle normative di settore ed il Piano dei Servizi

Caratteri principali del PdS Obiettivi e caratteristiche: è lo strumento di governo del territorio volto a programmare i servizi in funzione della domanda e delle linee di sviluppo dei singoli territori, superando la tradizionale disciplina degli standard urbanistici elaborato al fine di assicurare: una dotazione globale di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale eventuali aree per l edilizia residenziale pubblica dotazioni a verde, corridoi ecologici e sistema del verde di connessione tra territorio rurale e edificato una loro razionale distribuzione sul territorio comunale, a supporto delle funzioni insediate e previste Caratteri principali del PdS Criteri di fondo: sono servizi pubblici e di interesse pubblico o generale, quelli: realizzati direttamente o ceduti al comune privati regolati da atto di asservimento, da regolamento d uso o da atto di accreditamento la domanda/offerta di servizi è definita in base alla popolazione: stabilmente residente da insediare, come prevista dal documento di piano gravitante nel territorio (gli occupati nel comune, gli studenti, gli utenti dei servizi di livello sovracomunale, i turisti..)

Caratteri principali del PdS Contenuti: valuta prioritariamente l adeguatezza delle attrezzature esistenti, anche con riferimento a fattori di qualità, fruibilità e accessibilità indica le necessità di integrazione, prefigurandone le modalità di attuazione, i costi (esplicitandone la sostenibilità in relazione al PTOOPP, alle risorse comunali e a quelle derivanti dalla realizzazione degli interventi privati) individua la dotazione di servizi da assicurare nei piani attuativi e indica quelli da assicurare negli ambiti di trasformazione, con particolare riferimento a quelli caratterizzati da rilevante affluenza di utenti assicura la dotazione minima di 18 mq/abitante, insediato o da insediare prevede, per i comuni individuati dal PTC come poli attrattori, servizi aggiuntivi per la popolazione fluttuante e servizi di interesse sovracomunale a soddisfacimento della domanda espressa dal bacino di gravitazione Impostazione metodologica del PdS (criteri reg.) inquadrare il Comune nel contesto territoriale che rappresenta l ambito di riferimento per la fruizione dei servizi: valutare la presenza di un livello minimo di servizi, anche in funzione dell individuazione delle priorità d intervento da affrontare eventualmente in forma associata tra i Comuni formulare l inventario dei servizi presenti nel territorio: elaborazione di un progetto complessivo di servizi che abbia come presupposto la conoscenza approfondita dei servizi esistenti sul territorio; per una corretta e completa ricognizione dell offerta è opportuno considerare il servizio offerto quale sommatoria di due componenti: l attrezzatura e l attività

Impostazione metodologica del PdS (criteri reg.) determinare lo stato dei bisogni e della domanda di servizi: la metodologia di identificazione dei bisogni è analoga a quella di marketing, utilizzata per sondare le clientele e le loro attese, tenendo conto della specificità del territorio e delle caratteristiche della popolazione che vi abita confrontare l offerta e la domanda di servizi per definire una diagnosi dello stato dei servizi ed individuare eventuali carenze: effettuare un bilancio analitico della situazione dei servizi presenti nel territorio (verificare fruibilità, in termini di prestazioni, qualità e accessibilità) e circoscrivere le insufficienze e le necessità di miglioramento determinare il progetto e le priorità di azione: creare soluzioni adatte al territorio e identificare le priorità d intervento, economiche e sociali; identificare segmenti di servizio che pur non facendo parte dei servizi di base in senso stretto, sono prioritari per la popolazione di un territorio in rapporto alle sue specificità