Comunicato XVI Congresso Nazionale della Società Italiana per lo Studio dello Stroke (SISS), Savona sede dell evento che si terrà dal 22 al 24 Settembre. Savona, 19 Settembre 2016 Lo stroke, o ictus cerebrale, è la prima causa di invalidità, la seconda di demenza e la terza di morte nei paesi sviluppati come l Italia. Trattandosi di una patologia che colpisce soprattutto gli anziani, la tematica dello stroke è al centro dell attenzione della comunità medica soprattutto in Italia, e dunque anche in Liguria, dove l età media della popolazione è tra le più elevate a livello mondiale. Il 22, 23 e 24 settembre la Società Italiana per lo Studio dello Stroke (SISS) ha organizzato, presso la Fortezza del Priamar, il XVI Congresso Nazionale allo scopo di condividere le più aggiornate conoscenze scientifiche a tutti i professionisti coinvolti nella gestione delle malattie cerebrovascolari: neurologi e neuroradiologi in primis, ma anche cardiologi, internisti, geriatri, fisiatri, infermieri, fisioterapisti, logopedisti. Verranno illustrati i fattori di rischio nuovi e meno nuovi evidenziando l importanza della prevenzione, verranno approfondite le tematiche dell intervento, della diagnostica in fase acuta, delle complicanze e della riabilitazione post-stroke. Ad oggi gli interventi più efficaci in questo ambito sono rappresentati dalla creazione delle stroke unit (equipe multidisciplinari specificatamente dedicate a questa patologia), nonché dall utilizzazione in fase acuta di farmaci trombolitici e/o di trattamenti endovascolari in grado di riperfondere il tessuto cerebrale. spiega il Dott. Fabio Bandini, Presidente del Congresso e direttore della Struttura complessa Neurologia del S. Paolo- Inoltre non bisogna mai dimenticare l importanza della prevenzione primaria e secondaria. La ricerca scientifica è in rapido sviluppo e suggerisce nuove strategie terapeutiche, rese più sicure ed efficaci dalla disponibilità di tecnologie avanzate di neuroimaging, che devono essere coniugate ad un impiego razionale delle risorse per avere un effettivo impatto sulla pratica clinica. Sarà anche l occasione di illustrare e approfondire le potenzialità offerte dalle procedure più innovative; mi riferisco al contributo della genetica, all impiego delle cellule staminali, all ausilio delle nuove tecnologie in ambito riabilitativo, etc. 1
Un ampio spazio sarà dedicato alla discussione e all interazione tra i partecipanti, anche con l intenzione di valorizzare al massimo la partecipazione dei giovani conclude Bandini. Il congresso è in italiano ma la presenza, accanto ad autorevoli relatori italiani, di speakers internazionali, nell ambito dei congiunti XII Meeting of the Mediterranean Stroke Society e del Corso della Società Interdisciplinare NeuroVascolare (SINV), mette in luce l ambizione degli organizzatori di realizzare un evento di elevata qualità scientifica, che possa anche costituire la base di future collaborazioni scientifiche internazionali. 2
7 domande sullo Stroke Oggi sono disponibili terapie molto efficaci ma è fondamentale riconoscere i sintomi in tempi rapidi e intervenire precocemente Risponde il Dott. Bandini Direttore S.C. Neurologia Ospedale S.Paolo di Savona 1. Cosa si intende esattamente per stroke? Lo stroke o ictus cerebrale è una malattia vascolare del cervello causata dall'improvvisa chiusura o rottura di una arteria cerebrale e dal conseguente danno alle cellule cerebrali dovuto dalla mancanza di ossigeno e nutrimenti portati dal sangue (ischemia, 85% dei casi) o al sangue uscito dall arteria (emorragia cerebrale, 15% dei casi). 2. Qual è l incidenza nella popolazione italiana e ligure? In Italia si verificano circa 250.000 nuovi casi di ictus l anno (660 persone ogni giorno), con una mortalità del 25% e con il 50% di pazienti che non recuperano una sufficiente autonomia, cambiando radicalmente la loro vita e quella delle loro famiglie. Estrapolando dai dati italiani relativamente ad una popolazione di circa 1.600.000 abitanti, l incidenza dello stroke in Liguria è di 6700 nuovi casi annui. 3. Quali sono i campanelli di allarme? La caratteristica fondamentale di tutti i sintomi da ictus è la loro manifestazione improvvisa. I sintomi includono la perdita della sensibilità in un lato del corpo o del viso, la paralisi di un lato del corpo o del viso, la perdita della vista nel campo visivo sinistro o destro, la visione sdoppiata, le difficoltà del linguaggio o della articolazione delle parole. Si possono manifestare varie combinazioni di questi sintomi o magari uno soltanto. Il termine TIA ('transient ischemic attack') denomina un ictus ischemico transitorio i cui sintomi di cui sopra si risolvono entro 24 ore, spesso entro pochi minuti. Anche i TIA non sono assolutamente da sottovalutare, in quanto considerati di fatto assimilabili all pari di un ischemia e spesso annunciano la prossima manifestazione di un ictus ischemico definitivo con sintomi non reversibili. 4. Esiste una terapia per l ictus? Mentre per l ictus emorragico i progressi terapeutici sono stai minori, per l ictus ischemico ormai da qualche tempo l approccio 3
terapeutico è notevolmente migliorato analogamente a quanto avvenuto precedentemente per l infarto del miocardio. Essite una molecola (alteplase) che è in grado di sciogliere il coagulo che occlude il vaso arterioso (trombolisi). Il farmaco deve essere somministrato per via endovenosa il più precocemente possibile e, comunque, entro le 4 ore e mezza dall esordio dei sintomi (trombolisi endovenosa) Parallelamente alla trombolisi endovenosa si è sviluppato un approccio terapeutico innovativo, quello loco-regionale o intrarterioso. In questo caso l introduzione di un microcatetere attraverso l arteria femorale consente di raggiungere l arteria ostruita e di rimuovere direttamente il coagulo, ristabilendo il flusso di sangue prima che si determini un danno cerebrale irreversibile. La trombolisi (endovenosa e meccanica) ha migliorato significativamente la prognosi di un ictus ischemico. Tuttavia, ancora scarsa è l informazione della popolazione sulla necessità di estrema precocità dell intervento. A tal fine, è necessario intensificare campagne informative basate su uno slogan molto efficace mutuato da analoghi programmi anglosassoni: «Time is brain». 5. Cosa si intende per Stroke unit e quali vantaggi offre? Il Comunicato Stampa del Ministero della Salute del 2010 recita testualmente: la Stroke Unit è un area assistenziale di un ospedale che tratta i pazienti con ictus, dotata di personale specializzato in grado di garantire un approccio multidisciplinare coordinato ed esperto al trattamento ed all assistenza. Il trattamento effettuato in Stroke Unit, rispetto ad altri reparti, riduce la mortalità del 2%, la dipendenza del 5% e l istituzionalizzaizone del 2%. Si tratta di 1.800 morti in meno e persone 5000 guarite completamente in più. E fondamentale sottolineare che Il beneficio si ha in tutti i tipi di pazienti, indipendentemente da sesso, età, sottotipo e gravità dell ictus. La Stroke Unit è quindi un reparto specializzato dedicato alla cura dell ictus e non va, pertanto, confusa con la trombolisi, tanto è vero che le Stroke Unit sono nate più di 15 anni prima dell utilizzo della terapia trombolitica. In Liguria esistono 7 Stroke Unit. 6. Quali sono gli strumenti di prevenzione più efficaci? Ora si sa, e le più recenti terapie lo confermano, che l ictus è una patologia curabile, ma, soprattutto, prevenibile ed è quindi di fondamentale importanza che questo vitale messaggio e 4
soprattutto questa consapevolezza raggiungano sempre più persone nel mondo. Le possibilità di prevenire un ictus (oppure la prevenzione di un secondo ictus una volta che sia avvenuto il primo) sono notevoli e devono essere sfruttate. Valgono, in generale, gli stessi principi utili alla prevenzione dell'infarto cardiaco: eliminazione del fumo controllo dell'ipertensione diagnosi e controllo del diabete mellito controllo della obesità e della lipidemia tramite esercizio fisico, dieta o farmacoterapia diagnosi di eventuali occlusioni dei vasi del collo e della testa diagnosi di fibrillazione/flutter atriale o di altre cardiopatie utilizzo dei farmaci antiaggreganti (inibiscono l'aggregazione delle piastrine del sangue che formano i coaguli: acido acetilsalicilico, clopidogrel, dipiridamolo, ticlopidina) o anticoagulanti (inibiscono determinati fattori del sistema che attiva la coagulazione del sangue). Il giudizio e la guida del neurologo esperto rimangono essenziali nella prevenzione dell'ictus cerebrale. 5