Relazione finale Nadia Sensi classe F7 1. Contenuti, tempi, luoghi, fasi, modalità, strumenti e protagonisti Contenuti: Una prima fase dedicata alla progettazione ha individuato tra i contenuti, vari esempi di mappe concettuali presenti sul web. La bambina in situazione di handicap ha partecipato attivamente al progetto ed ha utilizzato, volta per volta, i prodotti rielaborati con l insegnante e realizzati in collaborazione con i compagni di classe. Le mappe concettuali, utili per il lavoro di memorizzazione di alcuni concetti o unità didattiche spiegate in classe, possono essere fruite da tutto il gruppo, come strumento di analisi dei singoli argomenti e come strumento di collegamento tra le fasi di teoria e di sperimentazione delle scienze naturali. Questo lavoro prende spunto dalla teoria delle mappe concettuali di Joseph D. Novak, che negli anni Ottanta sperimentò, tra le altre cose, lo strumento didattico dell audiotutoriale, destinato agli studenti. La finalità implicita di questa sperimentazione, è che attraverso le fasi investigative legate alla didattica scientifica laboratoriale, gli studenti con difficoltà di memorizzazione o di assimiliazione di contenuti teorici, possano scoprire anche i concetti utili per interpretare i risultati sperimentali. Questo metodo, studiato da Novak riprende la Teoria dell Assimilazione di Ausubel, relativa all apprendimento significativo, che può essere riassunta in tre condizioni essenziali: Produrre materiale significativo in cui i concetti vengono espressi chiaramente; Verificare che il soggetto discente possieda concetti e idee d appoggio (anchoring concept); Dare la possibilità al discente di apprendere il modo significativo integrando i nuovi concetti e le nuove affermazioni con quelle precedentemente acquisite. Il lavoro svolto nelle attività laboratoriali e nelle attività in classe favorisce quindi, soprattutto da parte della bambina in situazione di handicap ma utile a tutto il gruppo un apprendimento non meccanico, ma appunto significativo. La conciliazione integrativa sempre teorizzata da Ausubel e in seguito resa sperimentale da Novak avviene infatti quando le idee si integrano a nuove spiegazioni, ricerche ed esperienze verificate attraverso casi concreti e sperimentazioni. Nel caso di questo lavoro, si è cercato di non ripetere gli argomenti, per evitare condizioni di stanchezza e di calo motivazionale, ma si è cercato invece di ripetere alcuni esperimenti attraverso nuovi esempi. Perché l utilizzo delle mappe concettuali? Capitoli interi dedicati a unità didattiche possono essere trasformate in strutture gerarchiche contenute in poco spazio (un cartellone, una pagina di quaderno). È un potente strumento metacognitivo di rappresentazione delle conoscenze basato sulle idee epistemologiche costruttiviste. Le mappe vengono costruite attraverso la collocazione si singoli concetti nei nodi o negli ovali, connessi con linee o poche parole di collegamento. Il risultato finale è la visione dell enorme sviluppo ed affinamento delle conoscenze del bambino sull argomento trattato nel corso di tutta la sua attività scolastica. Sono inoltre utili per sviluppare la memoria dei concetti e un discorso orale attraverso punti di riferimento visivi scritti. Tempi:
Il progetto si è articolato tra il mese di Ottobre e il mese di Dicembre. Le ore a disposizione per le attività sono state individuate in 2 unità di laboratorio di informatica e in singole unità dedicate alle attività sperimentali in aula. Luoghi: Laboratorio di Informatica, aule Fasi: Fasi 1 2 3 Attività Prima settimana, Ottobre 2009 Una prima fase di lavoro individua modi e tempi per la progettazione. Vengono stabiliti incontri tra le insegnanti delle classi coinvolte per progettare il lavoro, per individuare le eventuali criticità in itinere. Gli incontri sono sempre positivi e volti alla collaborazione. Seconda settimana, Ottobre 2009 Una seconda fase, una volta individuate le modalità della gestione del progetto nelle due classi, è dedicata alla ricerca sul web - di prodotti multimediali simili. Questa ricerca consente di individuare esempi utili e di registrare le motivazioni e l entusiasmo dei bambini nell utilizzare risorse informatiche. Terza settimana, Ottobre 2009 Esercitazioni di videoscrittura e primi approcci alle mappe concettuali, sia prodotte dai bambini in forma cartacea che riprodotte al computer. 4 5 6 Prima settimana, Novembre 2009 Produzione e ricerca di materiali utilizzati per la realizzazione del progetto, sia sul web che su altri supporti, multimediali e non. Seconda settimana, Novembre 2009 Fase tecnica di progettazione delle mappe concettuali dedicate alla didattica delle scienze naturali. Vengono proposti alcuni argomenti che hanno suscitato particolare interesse nei bambini e si progettano le prime mappe in formato cartaceo, prima sui quaderni e poi, in un lavoro collettivo, su cartelloni da appendere in classe. Il lavoro viene quindi sviluppato in una prima fase secondo la comprensione individuale degli argomenti e poi in modo collaborativo. La bambina in situazione di handicap lavora con l insegnante e con un piccolo gruppo in classe. Terza settimana, Novembre 2009 Fase tecnica di progettazione delle mappe
7 8 9 concettuali. Vengono riprese le attività della settimana precedente con l individuazione di altri argomenti da sviluppare. Prima settimana, Dicembre 2009 Individuazione delle voci o parole chiave per la compilazione delle mappe concettuali. Ogni bambino o piccolo gruppo (in due fasi distinte) contribuisce all individuazione delle parole chiave, dopo una attenta lettura, in classe e a casa, degli argomenti da affrontare. L attività crea entusiasmo, soprattutto nella fase di assemblaggio delle diverse interpretazioni. Prima settimana, Dicembre 2009 Vengono fatte in classe alcune sperimentazioni sugli argomenti di scienze affrontati in classe. I bambini si dimostrano partecipativi, ogni gruppo si dedica successivamente alla stesura, fase per fase, dell esperimento condotto, contribuendo ad individuare concetti chiave e modalità tecniche per ripetere la sperimentazione. Viene individuato, a turno, un alunno con funzione di tutor, che si rende disponibile a raccogliere tutte loe informazioni dai compagni e a riportarle con l aiuto dell insegnante - in una mappa concettuale cartacea. In seguito la figura di tutoraggio viene assegnata alla bambina in situazione di handicap. Prima settimana, Dicembre 2009 Archiviazione dei materiali digitali per la creazione di un blog dedicato e per eventuali lavori di continuità del progetto di sperimentazione. Modalità: Il lavoro viene svolto interamente in classe e in Laboratorio di Informatica, nelle 2 ore settimanali a disposizione. Inoltre nelle ore dedicate alla disciplina di scienze vengono effettuati approfondimenti ed esperimenti, i bambini producono disegni e vengono registrati i concetti da inserire nelle mappe concettuali. Si tratta infatti di un progetto interdisciplinare. Strumenti: Distinguo gli strumenti in: didattici e multimediali Software specifico per la produzione di mappe concettuali CMap; Risorse multimediali da internet; Software per la scansione dei materiali utilizzati o prodotti dai bambini Per quanto riguarda gli strumenti didattici, essi sono costituiti da: 1. storyboard per la costruzione delle mappe concettuali 2. descrizione delle immagini e degli esperimenti condotti in classe 3. tutorial sul software per la creazione delle mappe concettuali
Protagonisti: la bambina con situazione di handicap, che è la principale destinataria delle mappe concettuali e i compagni di classe, che la aiutano nella costruzione degli strumenti per lei adatti allo studio ed alla memorizzazione. 2. Numero di classi coinvolte, di insegnanti, di ragazzi che hanno partecipato alla sperimentazione La sperimentazione ha coinvolto una classe quarta della Scuola Primaria (Istituto Comprensivo di Lucignano), composta da 13 bambini. Hanno partecipato alla realizzazione del progetto le insegnanti di educazione all immagine, lingua italiana, scienze, informatica. 4. Vantaggi e svantaggi La partecipazione attiva alla sperimentazione da parte dei bambini che si accostano agli strumenti tecnologici appositamente per creare è stata positiva. Il lavoro di gruppo ha consentito l espressione della creatività e in qualche caso ha permesso di individuare alcuni aspetti da approfondire e attività di rinforzo per quanto riguarda le discipline strettamente curricolari. Questa esperienza è partita, purtroppo, abbastanza tardi rispetto alla tabella di lavoro prefissata a giugno. Infatti l incarico scolastico dell anno precedente non ha avuto continuità con quello di questo anno corrente, per cui la sperimentazione ha dovuto prendere un altra strada, cambiare obiettivi e strategie di progettazione, soprattutto tenendo conto del fatto che si tratta di due classi prime. Il tempo per realizzare la sperimentazione, a partire dalla progettazione si è dimostrato stretto. I bambini, per poter utilizzare le nuove tecnologie e per integrarsi nel progetto, hanno impiegato tempo. 5. Abilità acquisite dagli insegnanti e dagli alunni La sperimentazione di questo progetto multimediale ha consentito agli insegnanti che vi hanno partecipato di acquisire competenze informatiche su vari livelli, a partire dall utilizzo dei software per la realizzazione di mappe concettuali, utili per qualsiasi disciplina. Gli alunni hanno acquisito le competenze base per l informatica, hanno imparato ad utilizzare il software, hanno potuto utilizzare programmi didattici come esempi per la sperimentazione, hanno condiviso un impegnativo lavoro di gruppo. 6. Modalità di relazione osservate tra alunno e docente (analogie e differenze con le altre situazioni d apprendimento) Il lavoro di gruppo è interessante dal punto di vista dell osservazione. È un occasione nella quale si possono osservare e valutare alcuni comportamenti legati alla cooperazione e alla convivenza, ma anche al dialogo e al confronto tra bambini in relazione alle loro individuali competenze acquisite.
Questa sperimentazione ha consentito di osservare almeno due categorie di comunicazione e relazione: la prima si riferisce al rapporto comunicativo e relazionale tra bambini, molto presente nelle attività prettamente laboratoriali, in particolare dopo le prime fasi di lavoro e pianificazione, quando ormai risulta chiara la progettazione e ognuno si rende consapevole del compito assegnato; la seconda si riferisce al rapporto tra insegnanti e alunni e soprattutto alla fase dell apprendimento e dell operatività: la spiegazione, la realizzazione di singole attività e soprattutto il rivedere che cosa è stato prodotto. Le attività laboratoriali evidenziano in effetti alcune differenze rispetto ad altre situazioni di apprendimento, poiché si lavora in gruppo e in modo sperimentale, in continuità con alcune discipline specifiche e ognuno contribuendo in modo personale. Ad ogni piccolo gruppo è stato infatti assegnato intenzionalmente un compito preciso, con funzioni operative ma anche di responsabilità, nonostante l età. Molto del materiale prodotto non compare nel progetto, ma è stato utilizzato per attività alternative e comunque ha un valore didattico e interdisciplinare evidente. La pubblicazione sul blog dell Istituto, allestito proprio in occasione di questa sperimentazione, per contenere i materiali prodotti dai bambini nelle ore di attività, saranno presto anche a disposizione delle famiglie, oltre che delle scuole che vorranno documentarsi con attività di questo tipo. 7 Valutazione delle tecnologie e del materiale usato Ricchezza/correttezza/interesse contenuti Funzionalità didattica Facilità d accesso e fruizione. Per la progettazione sono stati utilizzati i computer del Laboratorio di Informatica e altre attrezzature di cui i plesso è dotato, tra cui un computer portatile, utile nelle attività svolte all interno delle aule. Si tratta di attrezzature nuove e perfettamente funzionanti ed aggiornate. I contenuti della sperimentazione hanno entusiasmato i bambini, che hanno potuto visitare siti internet di applicazioni multimediali interessanti e formative. Il valore didattico dell esperienza è determinato anche dall interdisciplinarietà delle attività e dall aspetto comunicativo e collaborativo innescato nel gruppo. I bambini hanno accolto con entusiasmo il valore dell aiuto prestato ad una compagna in situazione di difficoltà. 8. Valutazione dell esperienza in termini di arricchimento professionale L esperienza di sperimentazione è certamente un occasione di accrescimento professionale, da diversi punti di vista, in particolare per due elementi: 1) la formazione tecnologica che un progetto multimediale consente; 2) la possibilità di osservare la funzione didattica e sociale di un lavoro complesso ed articolato: le dinamiche del lavoro di gruppo, la cooperazione nei diversi rapporti bambino/ bambino bambino/insegnante insegnante/insegnante. 9. Indicazioni circa una eventuale prosecuzione dell esperienza Con il clima incerto che la Scuola oggi propone a noi precari, pensare ad una prosecuzione dell esperienza risulta un impresa assai complessa. Sarebbe interessante proseguire la sperimentazione coinvolgendo più discipline e osservando un protocollo di
continuità delle classi già coinvolte, per rendere più completa la formazione nel settore delle nuove tecnologie e l insegnamento dell Informatica, non soltanto come disciplina ricreativa o orientata quasi esclusivamente alla letto-scrittura, ma anche come disciplina creativa.