SISCA CAFDAO 8 Perugia, febbraio La Riabilitazione Psiconutrizionale Donatella Ballardini

Documenti analoghi
La relazione terapeutica col paziente sovrappesoobeso: la relazione terapeutica classica vs l approccio integrato

Una bussola per orientarsi nella rete dei servizi

PROCEDURA DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI OSSERVAZIONE DIAGNOSTICA E PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE CON DGA (DISTURBO DA GIOCO D AZZARDO)

L esperienza del Programma DCA AUSL Parma. Chiara De Panfilis

Contributi a convegni scientifici

La Fondazione Gruber in collaborazione con ANSISA (Associazione Nazionale Specialisti Scienza Alimentazione) organizza

Un modello italiano di riabilitazione dei DCA: Riabilitazione Progressiva Psico nutrizionale - RPP

Programma Corso di formazione LA DIAGNOSI E IL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE E DEL PESO

L importanza del Sostegno a Domicilio nei pazienti affetti da Disturbo del Comportamento Alimentare. Relatore: Dott.ssa Alessia Lorenzetto

I Disturbi Del Comportamento Alimentare: terapie, difficoltà al trattamento e questioni bioetiche

ASL TERAMO. CENTRO di RIFERIMENTO REGIONALE DI FISIOPATOLOGIA della NUTRIZIONE SCUOLA DI FORMAZIONE CONTINUA SULLE PATOLOGIE ALIMENTARI ASL TERAMO

IL CORSO È APERTO AD UN NUMERO MASSIMO DI N. 15 PARTECIPANTI,

Disturbi del Comportamento Alimentare a Fermo 200 pazienti in cura

Introduzione: Strategie terapeutiche per il trattamento del BED

Paola Vizziello* Paola Francesca Ajmone* Federico Monti**

EXPO 2015 IL FUTURO DELLA SALUTE MENTALE MILANO LUGLIO E la psicoterapia una scienza? E anche una scienza utile per la società?

LA FORMULAZIONE DEL CASO: UN MODELLO MULTIDISCIPLINARE DI DISCUSSIONE DEL CASO CLINICO LA SEZIONE MEDICO-NUTRIZIONALE

Il ruolo dello psicologo

Individuazione del paziente a rischio di malnutrizione: una proposta collaborativa per la qualità dell assistenza

I Disturbi del Comportamento Alimentare e il sistema di cura

I Disturbi del Comportamento Alimentare

L Ambulatorio Multidisciplinare per i disturbi gastrointestinali legati agli alimenti

ISTITUTO SKINNER. Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

C O R S O D I L A U R E A I N I N F E R M I E R I S T I C A S E D E D I U D I N E

C O R S O D I L A U R E A I N I N F E R M I E R I S T I C A S E D E D I U D I N E ATTIVITÀ FORMATIVE CFU S.S.D. DIDATTICO

Approccio Multidisciplinare al trattamento dell Obesità

500 ore di studio individuale e realizzazione di almeno 3 Project Works su argomenti di interesse specifico

UNITA OPERATIVA SCHEDA INFORMATIVA SERVIZI DIAGNOSTICI E SANITARI. PSICOSOMATICA e PSICOLOGIA CLINICA

Ruolo del dietista nel Trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Dott.ssa Anna Pomarico

La ricerca in psicologia di comunità. La valutazione

MASTER UNIVERSITARIO IN TRATTAMENTO INTEGRATO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE E DELL IMMAGINE CORPOREA

PROGETTO DI FORMAZIONE

AZIENDA OSPEDALIERA DI DESIO E VIMERCATE

La continuità assistenziale

F O R M A T O E U R O P E O

S.S. di Psicotraumatologia e Riabilitazione Cognitiva

MASTER UNIVERSITARIO IN TRATTAMENTO INTEGRATO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE E DELL IMMAGINE CORPOREA

EPIDEMIOLOGIA DEL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ

Curriculum Vitae Elvira De Santis. Piazza ospedale Maggiore 3, Italia

ANNA MARIA DOZZA INFORMAZIONI PERSONALI. Nome

La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio

La presa in carico nei Servizi di Unità Operativa di Neuropsichiatria per l Infanzia e l Adolescenza (UONPIA)

Progetto disagio mentale SPRAR Breno e Psichiatria Territoriale: percorsi di cura e riabilitazione

ANEP MARCHE Monica Rizzieri

C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI CURRICULUM FORMATIVO DR. STEFANO BURELLI. Psicologo BRLSFN80A22C573R

ATTIVITA' DI COMPLEMENTO ALLA DIDATTICA

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

4 MED/25 Caratterizzante / Discipline specifiche della tipologia PSICHIATRIA: IL RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE AFP

Dott. Stefano Zucchini

2010-oggi - Direttore Unità Operativa Psichiatria Universitaria 2 Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana

Il medico di medicina generale e i DCA Dott. Graziella Raiteri, FIMMG, Torino

LA VALUTAZIONE DELLE CAPACITÀ GENITORIALI. STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE. Obiettivi formativi ECM e acquisizioni di competenze

Dialectical Behavior Therapy (DBT) Tecniche di rilassamento

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014

SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE

Esperienza di Palazzo Francisci di Todi e centro DAI di Città della Pieve

MASTER - TERAPIA E PREVENZIONE DEI DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE E DELL OBESITÀ

Il percorso riabilitativo educativo nella Regione Abruzzo Chieti, 12 Marzo 2016

MASTER - TERAPIA E PREVENZIONE DEI DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE E DELL OBESITÀ

Curriculum Vitae di RAFFAELLA RAMPONI

Con il Patrocinio della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU)e della ASL di Teramo

Attività libera professione a Bologna

DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO E CONFINI DIAGNOSTICI:

Il ruolo del medico di medicina generale nella gestione del paziente con Malattia di Parkinson

Milano, febbraio 2017

Curriculum Vitae di ALESSANDRO SALVI

T E T E R A P E U T I C A

I Disturbi del Comportamento Alimentare: prevenzione, diagnosi precoce e approccio integrato alla cura

UNITA OPERATIVA COMPLESSA PSICOSOMATICA E PSICOLOGIA MEDICA

Psicoterapia e/o Psicoterapie. Dr. Marco Vicentini Psicologo Psicoterapeuta CBT

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

5. Approfondimento: confronto stime Banca Dati Assistiti vs Sistema di Sorveglianza Passi 9 per Diabete e Cardiovasculopatia

Abbiocco postprandiale?

F O R M A T O E U R O P E O PER IL C U R R I C U L U M V I T A E

Il punto di vista del Pediatra di Libera Scelta

F O R M A T O E U R O P E O

Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è. diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione

CURRICULUM EUROPEO. Giuseppe Currieri Via San Giuseppe n. 37 Monreale Italiana Palermo, 24/01/2074

SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

Chi è e cosa fa lo Psicologo

Alimentazione come causa o prevenzione della malattia RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA. 1.Ruolo professionale. 2.Ruolo istituzionale

Suggerimenti per le azioni

Deliberazione n. 401 del 23 marzo 2010

DELL ANORESSIA-BULIMIA, DELL OBESITÀ E DELLE NUOVE DIPENDENZE

Dott.ssa Branka Vujovic

NON ESITARE!!! CONTATTACI

Via Francesco Arese, Roma Telefono

Curriculum Vitae di CLAUDIA TONINELLI

Indirizzo CPS/CRA Casalmaggiore (Cr) Telefono e Fax Cps.casalmaggiore@ospedale.cremona.it

L ASSISTENZA IN AMBITO TERRITORIALE ALLE PRINCIPALI PATOLOGIE C.P.S.I. AURORA SANTARELLI

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AD ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO DI BARLETTA

dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale

Casa della Salute di San Secondo

di servizi per la prevenzione e cura dei disturbi del comportamento alimentare. Integrazioni. LA GIUNTA REGIONALE

aspetti teorici, di ricerca e di assistenza

Anno III Edizione RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA DELLE DEMENZE MASTER ACCREDITATO ECM 50 CREDITI

PROVINCIA RELIGIOSA SAN PIETRO ORDINE OSPEDALIERO SAN GIOVANNI DI DIO PROCEDURE LAVORO DI EQUIPE NEL PROGETTO RIABILITATIVO EX. ART.

UN NUOVO APPROCCIO DI CURA BASATO SULLA RIELABORAZIONE DELL INFORMAZIONE TRAUMATICA. Disturbi del comportamento alimentare (DCA)

Transcript:

SISCA CAFDAO8 Perugia,22 23febbraio2012 LaRiabilitazionePsiconutrizionale DonatellaBallardini Dott.ssa Donatella Ballardini Medico Chirurgo Specialista in Scienza dell'alimentazione Specialista in Pediatria Responsabile Sanitario del Centro Gruber Servizio di Diagnosi e terapia dei Disturbi del Comportamento Alimentare Servizio di Diagnosi e Terapia dei Disturbi d'ansia e Psicosomatici Via Santo Stefano, 10 - Bologna Tel. 051 268690-268827 posta@centrogruber.it donatella.ballardini@yahoo.it NB:Lapresentetrattazioneèdiproprietàdell autrice. L utilizzo, con esclusione di quello personale a scopo didattico, e la riproduzione totale o parziale possonoessereeffettuatesoloconautorizzazionedell autrice. Gliapproccinutrizionalieidisturbidell alimentazione L incrementodellemalattiecollegateadalteratecondottealimentarièormaiun datodifatto.assistiamo,nelmondooccidentale,adunaveraepropriaepidemia di obesità ed eccesso ponderale e ad una grande diffusione dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), sia in forme conclamate che sottosoglia. Queste condizioni sono presenti in tutte le età e coinvolgono in grado diverso corpoemente.proprioperquestapeculiarecaratteristica,negliultimidecenni, la ricerca scientifica ha sempre più valorizzato un approccio terapeutico interdisciplinare, quale risposta di cura alla natura psico biologica di questi disturbi. Le linee guida per la cura dei disturbi dell alimentazione 1,2,3 danno una chiara indicazione sulla necessità di integrare l approccio medico nutrizionale con quello psicoterapico psichiatrico. Per rendere possibile tale integrazione occorre che il medico nutrizionista e il dietista comprendano la natura psicopatologica di questi disturbi e che le figure terapeutiche di area psi

(psicoterapeuti, psichiatri, psicologi) diventino consapevoli degli ostacoli biologicialtrattamentopsicoterapicostesso 4,oltrealfattocheilsoloapproccio psicoterapico e psichiatrico non dà nessuna garanzia di efficacia secondo le ricerchebasatesull evidenza 3. Nella strutturazione delle cure si è reso necessario un ampliamento delle tecniche di intervento nutrizionale e la creazione di un interrelazione con il mondo psicoterapico e psichiatrico attraverso la costruzione di modelli di trattamentocherispondesseroinmodospecialisticoaquesteesigenzedicura 4. Pochiperòsonosiaglistudicheimanualichenedelineanocontenutiemetodi. Il modello dietetico prescrittivo pone molti limiti alla sua applicazione nel campodeidca,esiaccompagnaadunelevatotassodiinsuccessiperlaterapia dell eccessoponderale.ladietaproponeilcambiamentoinun arealimitatadel vissuto,quandoleproblematichechespingonoilpazienteallealterazionidelle condottealimentari,sianoesseineccessocheindifetto,sonomoltopiùampiee complesse.altrimodellid interventochesibasanosuapprocciprevalentemente educativi sono l educazione alimentare e l educazione terapeutica. L educatore nutrizionalefornisceinformazionitecniche,ilsuointerventoèdibreveduratae altamente standardizzato. L obiettivo di tale intervento è fornire informazioni chepossanoessereutiliamigliorarelostatodisalutedelpaziente,presumendo che esso sia in grado di tradurre tali informazioni in comportamenti corretti; l educazione alimentare e i percorsi di educazione terapeutica, possono essere utilizzatiinformediobesitàesovrappesoconbassacomponentepsicogena,in particolarel educazioneterapeuticapuòtrovareapplicazionenellaprevenzione e del supporto alle terapie rivolte all obesità non BED ed eventualmente nella fasedelpost trattamentochirurgicodell obesità. Vainfinecitatoun approcciocheincentral interventosull attenzioneagliaspetti relazionaliedicomunicazionequaleilcounsellingnutrizionale 5. LaRiabilitazionePsiconutrizionale(RPN)

LaRPN 4 èunamodalitàterapeuticaspecificaperiltrattamentodeidisturbidel ComportamentoAlimentare(DCA)edelpeso,inparticolareèunapproccioper la correzione delle sintomatologie nutrizionali patologiche e la cura delle complicanze medico nutrizionali applicabile nei percorsi specialistici interdisciplinari,inparticolareinassociazioneallaterapiacognitivaecognitivocomportamentale (CT CBT). Partendo dalla valutazione in letteratura dei principali modelli terapeutici di trattamento specialistico è possibile affermare la necessità di un modello di RPN che possa presentare le caratteristiche e gli obiettivi di una terapia strutturata con orientamento alla ricerca clinica, identificazione delle linee guida di riferimento, degli aspetti di organizzazione delteamterapeuticocondefinizionedeiruoliedellepratichediintegrazionee strutturazionedeipercorsidicura 1,4. Dall analisi della letteratura scientifica emerge comunque che la valutazione delle componenti nutrizionali negli approcci terapeutici ai DCA, è resa difficoltosa dal fatto che queste non vengono chiaramente esplicitate. In una recentereviewhartetal.(2011) 6,hannoconclusochelapraticadell intervento nutrizionaleneidcanonèbendefinitaechepochisonoglistudid efficacia. Anche quando sono riportati approcci interdisciplinari sono forniti pochi dettagli sulle caratteristiche della cura nutrizionale oltre che sulle procedure d interazione con le altre strategie terapeutiche. In tutti i casi molti esperti sostengono la necessità di un intervento nutrizionale a carattere riabilitativo riportando l osservazione che vi è un incremento dell efficacia su sintomi riguardanti l area del comportamento alimentare quando alla CBT viene affiancatounospecificoprogrammadiriabilitazionenutrizionale 3. Quindi,ancheinassenzadistudirandomizzaticontrollatiefacendocomunque riferimentoallamedicinabasatasull evidenza,potremmoaffermarechelarpn affiancataallact CBT,èunametodologiacheattraversoricercaedesperienza, ha dato prova di condurre ai risultati desiderati. Per quanto riguarda la RPN potremmoorientarciversoladefinizionedibestpracticeprovataincampo,cioè

la pratica in questione ha dimostrato di lavorare in modo efficace e produrre risultati positivi supportati da studi con una buona struttura di ricerca oppure possiamoparlaredipraticapromettenteauspicandoun ampliamentodeglistudi in tal senso. La RPN si configura quindi come una modalità terapeutica specialistica applicabile alla terapia ambulatoriale, ai percorsi di terapia intensivagiornaliera,allaterapiasemidesidenziale(incontinuitàconlaterapia ambulatoriale o la fase post ricovero), infine possiede contenuti e moduli ampliabili per i percorsi riabilitativi residenziali 4. L applicazione della RPN necessita di competenze medico nutrizionali di base, di formazione nell approcciocognitivo comportamentaleenellarelazioned aiuto(costruzione diunarelazioneconilpazienteattraversotecnichedicounselling 4 ).Ilpercorso nutrizionalesiavvaledell integrazionedellavorodelmediconutrizionistaedel dietista. Fig. 1 Struttura delle fasi della Riabilitazione Psico-Nutrizionale in ambito clinico LaRPN(Fig.1)siarticolainunafasediagnosticaedunafaseterapeutica.Lafase diagnosticacomprendel assessmentmedico nutrizionalerivoltoallavalutazione dello stato nutrizionale e di salute. Attenzione va posta alle complicanze mediche 2 e all assessment psiconutrizionale mirato all individuazione degli elementi nutrizionali all interno della costruzione patogena del disturbo, in particolare comportamenti, cognizioni ed emozioni al riguardo delle aree cibopeso corpo, cioè quegli elementi cognitivi che associati ai sintomi biologici innescano e mantengono il circolo vizioso e le persistenza dei disturbi

dell alimentazione. L obiettivo della terapia psico nutrizionale è la ristrutturazioneditaliareepatogeneequindilasostituzionedeicomportamenti alimentaridisfunzionali,conunnaturaleesanoapproccioalcibo.e uncompito del trattamento medico nutrizionale il monitoraggio del peso e il suo riequilibrio,lacuradellealterazionidellostatonutrizionaleedellecomplicanze mediche, la prevenzione delle ricadute 1. La responsabilità della cura è quindi quella di educare il paziente ad un alimentazione normale, basata sui segnali fisici e libera da paura, colpa, ansia, cognizioni e comportamenti ossessivi; di accompagnareilpazienteadunostatonutrizionalestabileeadunpesosanoe ragionevoleedaiutarloadacquisirelestrategiepermantenerlo. Un fattore critico per la buona riuscita della cura è data dalla capacità di comunicazione e condivisione all interno del team terapeutico oltre che l adesioneapercorsistrutturaticonuncoordinamentoprogrammatodeidiversi specialistieuncoinvolgimentodellefamiglie 4,7. La riabilitazione nutrizionale si viene quindi a configurare come una vera e propriadisciplinachenecessitanonsolodellecompetenzemedico nutrizionali, ma anche di un accurata formazione per gli aspetti applicativi (Tab.1), per le necessità di strutturazione ed infine per gli aspetti di integrazione con gli approccipsicoterapicoepsichiatrico. Tabella1.Principaliareediformazioneperiterapeuticheorganizzano,supervisionanoed effettuanointerventidirpn. Centralitàalpazienteall internodelprocessodicura; costruzionediunarelazioned aiutoequindiformazionenelletecnichedicounselling; competenzemediche,nutrizionali,psicologiche,psichiatriche,socio culturalispecificheper idisturbidell alimentazione; gestionedeirapporticonifamigliari; motivazionealtrattamento; lastrutturazionedell intervento:presaincarico,diagnosi,trattamentoeprevenzionedelle ricadute. Bibliografia

1)AMERICANDIETETICASSOCIATION ADA.PositionoftheAmericanDietetcAssociation:NutritionInterventionin thetreatmentofanorexianervosa,bulimianervosa,andothereatingdisorders,jamdietassoc.2006;106:2073 2082. 2)ACADEMYFOREATINGDISORDERS AED(2011)EatingDidorders.CriticalPointsforEarlyRecognitionandMedical RiskManagementintheCareofIndividualswithEaringDisorders.Report,2 nd ed.aed 3) AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION APA (2006) Practice Guideline for the Treatment of Patients With Eating Disorders.(3 th ed.).washingtdc. 4) BALLARDINI D., SCHUMANN R.(2011) La Riabilitazione psiconutrizionale nei disturbi dell alimentazione. Roma:Carocci. 5)M.HERRIN(2003) NutritionalCounsellinginthetreatmentofeatingdisorders BrunnerRoontledge,NewYork 6)HARTS.,RUSSELLJ.,ABRAHAMS.(2011).Nutritionanddieteticpracticeineatingdisordermanagement.JHumNutr Diet,24,144 153. 7)NIZZOLIU.,COLLIC.,COVRIC.(2007).DCA:disturbidelcomportamentoalimentare.Manualeper operatori,insegnanti,genitori.roma:carocci.