Abbiocco postprandiale?
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- Valentina Annunziata Piazza
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2 Abbiocco postprandiale? cominciare? Posso
3 Il DIETISTA (Decreto Ministeriale 14/09/1994) Profilo: Professionista Tecnico-Sanitario competente per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell alimentazione e della nutrizione. In particolare:.collabora con altre figure al trattamento multidisciplinare dei Disturbi del Comportamento Alimentare
4 POSIZIONE DELL ANDID 2009 Ruolo del Dietista nella gestione nutrizionale del paziente affetto da disturbo alimentare (DA) il Dietista esperto provvede al Counseling Nutrizionale, riconosce i segni clinici e supporta il monitoraggio medico e la psicoterapia...
5 POSIZIONE DELL ANDID 2009 Ruolo del Dietista nella gestione nutrizionale del paziente affetto da disturbo alimentare (DA) la chiave della terapia si basa sulla riabilitazione nutrizionale (RN), affidata ad un Dietista esperto e su tecniche di approccio finalizzate a ristabilire un normale modello alimentare
6 La Riabilitazione Nutrizionale Obiettivi Raggiungimento o ripristino del peso entro limiti accettabili (corrispondenti almeno ricomparsa del ciclo mestruale nella donna) Normalizzazione dell alimentazione L acquisizione di normali sensazioni di fame e sazietà La correzione delle conseguenze biologiche e psicologiche della malnutrizione. Apa guidelines, 2006: Treatment of Patients with Eating Disorders
7 Riabilitazione nutrizionale: il destinatario sarà l'individuo o la famiglia
8 Riabilitazione nutrizionale: il destinatario è l'individuo o la famiglia? Nel trattamento ambulatoriale dei giovani pazienti con DCA i genitori sono UNA RISORSA per il paziente e per l equipe
9 Riabilitazione nutrizionale: il destinatario è l'individuo o la famiglia? UNA RISORSA per il paziente Responsabilità Genitoriale Legale Aiuto Materiale Organizzativo Sostegno Psicologico Affettivo Sociale
10 Riabilitazione nutrizionale: il destinatario è l'individuo o la famiglia? UNA RISORSA per l equipe Informazione Assessment Terapia Monitoraggio Supervisione Comportamenti Alimentari e Attività fisica Assistenza Rispetto del contratto terapeutico Preparazione e consumo dei pasti
11 Riabilitazione nutrizionale: il destinatario è l'individuo o la famiglia? INFORMAZIONI SU FAMIGLIA E I PASTI Quali erano/sono le ABITUDINI ALIMENTARI della FAMIGLIA? Viene data la GIUSTA IMPORTANZA all ALIMENTAZIONE all interno della FAMIGLIA attraverso MODALITA FORMALI E SOSTANZIALI? Quali sono le CONOSCENZE DEI GENITORI riguardo L ALIMENTAZIONE SALUTARE E I BISOGNI ALIMENTARI DEI FIGLI? Sono presenti errate credenze, pregiudizi? In casa c è QUALCUNO CHE SEGUE UNA DIETA PARTICOLARE? Qual è IL PESO della FAMIGLIA?
12 Riabilitazione nutrizionale: il destinatario è l'individuo o la famiglia? E SUI GENITORI E I PASTI DELLA FIGLIA COME ERANO I PASTI PRIMA DELL ESORDIO? COSA PENSANO I GENITORI delle attuali modalità alimentari della figlia? CHI SI OCCUPA dell alimentazione? DOVE MANGIA la figlia? Le altre Persone che si occupano dei PASTI (nonni, zii, fratelli maggiori, baby sitter, scuola) sono informate del PROBLEMA? QUALI INFORMAZIONI - INDICAZIONI - PRESCRIZIONI si aspettano i genitori da NOI?
13 Riabilitazione nutrizionale: il destinatario è l'individuo o la famiglia? E SE IL MALATO E UN FIGLIO, PERCHE COINVOLGERE TUTTA LA FAMIGLIA?
14 Riabilitazione nutrizionale: il destinatario è l'individuo o la famiglia? L andamento nell ultimo decennio, segnala esordi del disturbo sempre più precoci; ciò rende indispensabile che l azione di empowerment sia rivolta non solo al soggetto affetto dal disturbo, ma anche, a volte soprattutto, ai genitori. I DCA rappresentano un modello di patologia in cui l empowerment dei professionisti gioca un ruolo di primo piano nell efficacia della terapia
15 Riabilitazione nutrizionale: il destinatario è l'individuo o la famiglia? I genitori sentono un grande peso su di sé e davanti vedono una strada che non conoscono ma se li aiutiamo a comprendere e accettare il disturbo e la terapia, se si sentiranno capiti e sostenuti, potranno collaborare proficuamente e non essere un ostacolo alla terapia nutrizionale.
16 Riabilitazione nutrizionale: il destinatario è l'individuo o la famiglia? Empowerment Incremento delle possibilità di attuare le proprie scelte, attraverso le risorse esistenti e quelle che si possono ottenere Aiutare chi ha un disturbo alimentare significa fornire un sostegno nel processo di re-apprendimento di come: 1. Mangiare a sufficienza per i bisogni del corpo e per garantire la crescita 2. Mangiare con flessibilità e varietà 3. Mangiare nei contesti sociali
17 Riabilitazione nutrizionale: il destinatario è l'individuo o la famiglia? Empowerment Incremento delle possibilità di attuare le proprie scelte, attraverso le risorse esistenti e quelle che si possono ottenere Quali conoscenze/abilità dobbiamo trasmettere al paziente e ai suoi genitori per aumentare la loro capacità di cura?
18 Quali conoscenze/abilità trasmettere per aumentare la capacità di cura? Definire e spiegare il problema da un punto di vista nutrizionale: percentili, BMI, fabbisogni, rischi Mortalità PESO, IMC E RISCHI PER LA SALUTE L OMS ha correlato l IMC al rischio di morbilità e mortalità PESO SALUTARE
19 Quali conoscenze/abilità trasmettere per aumentare la capacità di cura? Definire e spiegare gli obiettivi a breve, medio, lungo termine (peso, movimento, modalità alimentari, metodi di compenso) Le Linee Guida dei DA consigliano di far aumentare il peso delle pazienti di 1 kg alla settimana se sono ricoverate in ospedale e 0,5 kg se non lo sono. Una tendenza costante all aumento del peso è, tuttavia, più importante dei risultati settimanali, specialmente in regime ambulatoriale.
20 Quali conoscenze/abilità trasmettere per aumentare la capacità di cura? Concordare e spiegare il piano alimentare di partenza e i suoi aggiornamenti (spigare le porzioni, i gruppi alimentari, il n e orari dei pasti, le dif ficoltà, ciò che è negoziabile) Piano alimentare Definizione delle porzioni Inserimento di cibi dei vari gruppi alimentari Esclusione, se possibile, di prodotti speciali Numero dei pasti (3 principali e 2-3 spuntini a seconda della capacità della paziente di accettare pasti più o meno copiosi) Contenuto energetico che aumenta progressivamente
21 Quali conoscenze/abilità trasmettere per aumentare la capacità di cura? Spiegare come affrontare le difficoltà e paure relative al cibo, al peso, all uso delle bilance, all inattività fisica, alle perdite di controllo, ai pasti sociali non capisco perché Giulia che è sempre diligente e fa quello che deve fare, col cibo non fa quello che dovrebbe (un papà) La persona con DA si è costruita delle regole che l aiutano ad affrontare l ansia o i sensi di colpa che il cibo, il peso le provocano per i nuovi significati che questi hanno assunto
22 Riabilitazione nutrizionale: il destinatario è l'individuo o la famiglia? Conoscere, sperimentare, verificare Esperimento: Mangio un biscotto al cioccolato: Penso a cosa mi può succedere Ho paura di perdere il controllo. Penso che il biscotto potrebbe piacermi talmente tanto da volerne mangiare un altro; poi però avrei sicuramente dei sensi di colpa. Sono un po agitata, ma decido di mangiarlo lo stesso. [ ] Conclusioni: L unico modo per eliminare, almeno in parte la paura di certi cibi è mangiarli. Sono soddisfatta di quel che ho fatto, domani ripeterò l esperienza, magari con biscotti diversi
23 Quali conoscenze/abilità trasmettere per aumentare la capacità di cura? Concordare delle modalità quasi normali di consumo dei pasti (clima, cosa fare se, offrire aiuto ) E infatti necessario aiutare l intera famiglia a ritrovare situazioni in cui il consumo dei pasti non sia vissuto come un incubo o una prova di esame o, peggio ancora, un pretesto per scatenare conflitti che originano o proseguano in altri ambiti.
24 Quali conoscenze/abilità trasmettere per aumentare la capacità di cura? Cambiare il comportamento dei genitori per cambiare quello del figlio essere calmi essere compassionevoli essere premurosi e interessati insegnare a spostare l attenzione dal cibo, dai dettagli all obiettivo non colludere, non farsi coinvolgere nelle rassicurazioni sulle calorie, sui grassi, sul peso. Atteniamoci al programma che ci hanno consigliato
25 Quali conoscenze/abilità trasmettere per aumentare la capacità di cura? Concordare l attività fisica strutturata, chiedere l osservazione dell attività fisica involontaria (stare in piedi, camminare in casa, fare inutilmente le scale, fare le pulizie in modo ossessivo ) I genitori possono essere i supervisori di questo aspetto e aiutare il figlio ad accorgersi del SUO movimento. Anche ai genitori è necessario spiegare che se la difficoltà ad accettare e attuare un alimentazione sufficiente è alta, il figlio deve stare a riposo
26 Il cammino è lungo e a volte traballante, ma unendo le forze e le conoscenze possiamo arrivare a toccare la luce.
27 Grazie per l attenzionel Adelina Zanella - Dietista
28 La Riabilitazione Nutrizionale La riabilitazione nutrizionale dei DA si propone di ristabilire le funzioni biologiche di regolazione dell alimentazione, aiutando le persone a riconoscere e ad affidarsi ai segnali interni (fame e sazietà) sospendendo diete inadeguate qualitativamente e quantitativamente, nonché i comportamenti dettati dalle regole del disturbo.
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