Istituto di Medicina e Psicologia Sistemica Scuola di Specializzazione in PSICOTERAPIA SISTEMICO RELAZIONALE Direttore: Prof. Giuseppe Ruggiero Via Francesco Giordani, 30 80122 Napoli Tel/Fax 081.2486244 E-mail: imeps@libero.it Sito Web: www.imeps.it
4 L anziano e la famiglia di fronte alla malattia e alla morte
"Il pomeriggio conosce cose che il mattino nemmeno sospettava" Proverbio svedese
Il mitologema del vecchio saggio La morte è l altro aspetto della vita, come l ombra è l altro aspetto della luce e la parola è l altro aspetto del silenzio. Se non ci fosse il silenzio, non ci sarebbe la parola, così come se non ci fosse la morte, non ci sarebbe la vita. T. Terzani
Il mitologema del vecchio stolto "Se una persona che invecchia riesce a confrontarsi con il deficit fisico, intellettuale e psichico, con gli aspetti orribili del decadimento senile, tutto ciò le conferisce una particolare qualità d'anima, che è molto più preziosa della banale decantata saggezza". Adolf Guggenbuhl - Craig
Cato Maior de Senectute Senectus ipsa morbus est Marcus Tullius Cicero (44 A.C.) Émile Durkheim (1858-1917) Se poi la vecchiaia è già di per se stessa una malattia, come potremo distinguere il vecchio malato dal vecchio sano? (Émile Durkheim, 1895: Regole relative alla distinzione tra normale e patologico)
Eventi e compiti di sviluppo della famiglia Eventi Critici con anziani spostarsi indietro di una posizione mantenendo un atteggiamen Nido Vuoto ensionamento iventare Nonni Malattia Compiti di Sviluppo Coniugali ed Intergenerazionali Morte Relazione Coniugale Impegno rinnovato nella coppia Far fronte alla malattia Accettare la morte del coniuge e prepararsi alla propria Relazione Genitoriale Aprire il proprio campo genitoriale per includere nuore e Riconoscere ai figli il ruolo genitoriale Fare spazio in modo attivo alla generazione successiva, ovvero intimità a distanza Relazione Filiale Sostenere e curare la prima generazione (della gen. di mezzo) Accogliere l eredità della generazione precedente Condividere l esperienza della morte dei propri genitori Condividere la cura del ricordo Contesto Sociale Interscambio Cooperativo col sistema delle cure
La cura del legame intergenerazionale La cura del legame intergenerazionale riguarda tre ambiti differenti: la cura del dialogo (l'adulto in quanto genitore) la cura della differenza (l'adulto in quanto coniuge) la cura della riconoscenza (l'adulto in quanto figlio) V. Cigoli
Perdita o acquisizione? Ciò che per certi aspetti è vissuto come perdita, secondo un'altra prospettiva, rappresenta un'acquisizione. Laddove qualcuno ha fatto un passo indietro, spetta a qualcun altro farne uno in avanti : nell'avvicendamento naturale dei ruoli sta il senso della reciprocità degli affetti familiari.
Diventare anziani Gli snodi: La morte del coniuge La perdita della centralità relazionale La perdita della pienezza della vita La perdita della vita
Itinerario della transizione: dalla perdita della centralità familiare all investitura della generazione successiva Coppia Anziana Figli Adulti Trasmettere il patrimonio Accogliere il patrimonio e rilanciarlo alle nuove generazioni Affrontare la morte come passaggio di eredità morali e materiali
L anziano e la famiglia di fronte alla malattia Passaggio tra le generazioni Inevitabilità del limite e del distacco Dipendenza dei genitori anziani dai figli Responsabilità e sollecitudine dei figli nel prendersi cura dei loro genitori Possibile avvicinamento tra le generazioni Rapporti tra famiglia e servizi socio-sanitari
Fattori di rischio per la transizione L invecchiamento dei genitori anziani si sovrappone a difficoltà che riguardano la relazione coniugale dei figli adulti. La malattia dell anziano assume forme croniche invalidanti. La morte del genitore anziano coincide con l adolescenza o l uscita dalla famiglia d origine dei nipoti.
Fattori facilitanti la transizione Qualità del legame coniugale Qualità del legame intergenerazionale Qualità del legame fraterno
Morire per te Uno studio ha scoperto che l ospedalizzazione del coniuge per una seria malattia aumenta il rischio di morte anche dell altro coniuge in buona salute, fino a due anni dopo il manifestarsi della malattia. Lo studio è stato commissionato dal National Institute on Aging (NIA), parte del National Institutes of Health (NIH) e pubblicato sul New England Journal of Medicine
Morire per te Dallo studio è emerso che la mortalità dopo il ricovero del coniuge varia in base alla diagnosi del coniuge e che le donne sembrano resistere meglio alla malattia del marito. Gli effetti interpersonali sulla salute hanno implicazioni psicologiche (preoccupazione, mancanza di affetto), e sociali (riduzione del reddito, mancanza di aiuti). I ricercatori concludono che sarebbe opportuno che, quando uno dei due coniugi anziani si ammala, i servizi intervenissero per sostenere anche l altro coniuge.