Comune di Modena. Ricerca presso familiari di persone colpite da Alzheimer o demenza Modena, settembre 2005
|
|
- Sofia Campo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Comune di Modena Ricerca presso familiari di persone colpite da Alzheimer o demenza Modena, settembre
2 Tre aree di ricerca Una fotografia l esistente I servizi Le principali attese 2
3 Una fotografia l esistente Chi ha il carico l assistenza: sesso intervistato n. % Maschio 83 27,6 Femmina ,4 Totale Età accorpata intervistato n. % , , ,6 75 e oltre Totale SCOLARITA' n. % Obbligo ,8 Superiore ,2 Totale PROFESSIONE n. % lav. Autonomo 29 9,6 lav. Dipendente 59 19,6 non occupato ,8 Totale
4 Rapporto di parentela rapporto di parentela con il malato n. % Figlio/a ,8 Coniuge 90 29,9 Nipote 7 2,3 Fratello/sorella 5 1,7 Genitore 1 0,3 Zio/a 3 1 Genero/nuora 29 9,6 Altro parente (specificare) 4 1,3 Totale Il carico maggiore è le donne (72,4%), circa il 70% dei care giver ha più di 55 anni. La maggior parte sono figli o coniuge. 4
5 Nucleo familiare Lei e la persona ammalata vivete nello stesso nucleo familiare n. % SI ,2 NO ,5 non risponde 4 1,3 Totale Da quante persone è composto il nucleo familiare paziente (compreso) n. % Solo dalla persona malata 79 26,2 Da due persone ,9 Da tre persone 44 14,6 Da quattro persone 15 5 Da cinque o più persone 14 4,7 non risponde 20 6,6 Totale Più la metà degli intervistati vive insieme al parente malato. Nel nucleo familiare non è inclusa l eventuale convivenza tra paziente e badante privata. 5
6 Tempo la malattia Da quanto tempo il familiare è ammalato n. % fino a 1 anno 20 6,6 da 1 a 2 anni 58 19,3 3 anni 50 16,6 4 anni 53 17,6 5 anni 32 10,6 6 anni 32 10,6 da 7 a 10 anni 40 13,3 oltre 10 anni 16 5,3 Totale ,9 44,8 29,2 Il tempo la malattia è piuttosto lungo: il 44,8% è ammalato da un arco di tempo che si aggira dai 3 ai 5 anni, il 29,2% da un tempo che va dai 6 ai 10 anni. 6
7 Tempo intercorso dai primi sintomi alla richiesta di un servizio Quanto tempo è intercorso fra i primi sintomi la malattia, percepiti in famiglia, e la richiesta di un servizio più di 2 anni 23,6 tra 1 e 2 anni 11,3 tra 6 mesi e un anno 20,9 meno di 6 mesi 34,6 non risponde 9, Circa un terzo dichiara che la richiesta di un servizio è avvenuta dopo oltre un anno dai primi sintomi. Non sempre i sintomi, che la famiglia percepisce, sono abbastanza chiari da far sì che si attivi un servizio in tempi brevi. 7
8 Tempo dedicato all assistenza Quanto tempo dedica normalmente alla cura l anziano più di 8 ore al giorno 41,5 da 1 a 4 ore al giorno 30,9 da 4 a 8 ore al giorno 8,3 qualche ora alla settimana 6,6 2-3 mezze giornate alla settimana 5 altro giorni alla settimana 3,3 non risponde 0, La cura di un anziano con tale patologia richiede un notevole impegno; il 41,5% dedica più di 8 ore al giorno (praticamente a tempo pieno). 8
9 Riceve aiuti Nell accudire il familiare, Lei riceve l aiuto di qualcuno? NO 23,3% non risponde 1,0% SI 75,7% La maggior parte le persone intervistate (75,7%) si avvale di un aiuto per accudire il proprio familiare malato. 9
10 Chi l aiuta Se, nell'acccudire il familiare, riceve l'aiuto di qualcuno, chi altri l'aiuta Multipla (casi 228 risposte 316) familiari 61 badante privata 39 struttura protetta 10,5 assistenza infermieristica domiciliare operatore di un organizzazione privata centro diurno amici/conoscenti assistenza domiciliare comunale volontari altro (specificare) 7 6,1 4,8 4,4 3,5 1,3 0,
11 Chi l aiuta Nel grafico precedente il totale è superiore a 100% in quanto erano possibili più indicazioni di aiuto ricevuto. Delle 316 risposte date (dai 228 che ricevono un aiuto) 139 indicano persone presenti nella rete familiare, 89 si avvalgono di una badante privata (43 in modo esclusivo, gli altri in combinazione con l intervento di altri familiari o operatori pubblici o privati). 11
12 Cosa è cambiato nella sua vita Cosa è cambiato nella sua vita TOTALE Area economica: a. Ho dovuto lasciare il lavoro 23 c. Ho venduto la mia casa 2 altro 5 30 Area organizzativa, cambio stile di vita: b. Mi sono trasferito presso il familiare 4 d. Ho dovuto prendere in casa mia il familiare 18 f. Non riesco a seguire i figli 8 altro annullamento di sé e. Non ho più tempo per me 117 altro area affettiva, la dedizione per amore 9 9 pressione psicologica tutto, sconvolgimento altro g. Niente di particolarmente importante Sono state date in totale 559 risposte riconducibili ad alcune aree tematiche. 12
13 cambiamenti Il cambiamento maggiore riguarda il completo assorbimento personale, di tempo e di attività (annullamento di sé); al secondo posto si registra un cambio di stile di vita e organizzazione individuale e familiare; a ciò si aggiunge un affermazione più assoluta che richiama uno sconvolgimento totale la propria vita. L'aspetto economico viene evidenziato quando in 23 casi si rileva la necessità di aver lasciato il lavoro. Va notato che in 21 casi su 23 (cioè il 91%) chi ha abbandonato il lavoro sono donne. 13
14 Utilizzo dei servizi Percentuale di intervistati che utilizzano o comunque conoscono ogni singolo servizio Medico di famiglia 99,7 Servizi Sociali Comune 80,8 Centro Esperto Demenze Estense Centro Esperto Demenze Policlinico 60,9 64,5 Centro Diurno Specialistico 9 Gennaio RSA Temporanea Specialistica (9 Gennaio) 51,5 54,8 Centro d Ascolto Solidalmente Caffè Alzheimer Nucleo Specialistico Ospedaliero c/o Villa Igea Gruppi di Auto-Mutuo Aiuto (G. P. Vecchi) Linea telefonica di Ascolto e Sostegno Emotivo (G. P. Vecchi) 38,5 38,2 34,3 32,9 31,5 Centro Diurno/Notturno Specialistico Aster (Gulliver) Centro Diurno Specialistico Mingucci (Co.Me.Ta. 99) 16 17,9 Teleassistenza di Co.Me.Ta. 99 Trattamento Riabilitativo di Co.Me.Ta , Una parte dei servizi meno conosciuti (specie nell area sollievo) sono di più recente costituzione 14
15 I servizi utilizzati (fatica) I servizi che ha utilizzato, quanto hanno cambiato la sua fatica? E' molto diminuita 7,0% non sa 4,7% non risponde 6,3% E' leggermente diminuita 21,9% Non è cambiata 60,1% Il peso è fortemente a carico care giver che deve affrontare, nel tempo, il procedere la gravità la malattia. Infatti il 60% degli intervistati dichiara che i servizi non hanno sostanzialmente cambiato la sua fatica. Circa il 30% dichiara una diminuzione la fatica. Va precisato che una parte dei servizi (es. di diagnosi) non hanno il compito specifico di diminuire il peso la fatica. 15
16 I servizi utilizzati E quanto i servizi hanno cambiato i seguenti aspetti nel suo compito di assistenza La sua conoscenza la malattia 37,5 43,5 11,3 7,6 Il sostegno psicologico 67,1 17,9 6,6 8,3 La sua capacità di gestire il suo familiare 43,2 39, % 25% 50% 75% 100% Non è cambiato E' un pò migliorato E' molto migliorato non risponde 16
17 quanto è cambiato: I servizi utilizzati hanno cambiato alcuni aspetti nel compito di assistenza: Per il 55% è migliorata la conoscenza la malattia, Per il 49% è migliorata la capacità di gestire il familiare, Per il 24% è migliorato il sostegno psicologico. 17
18 Le aree da potenziare Se fosse Lei a decidere in quale ambito potenzierebbe gli interventi a sostegno l'attività dei familiari - Multipla (482 risposte) Area assistenziale e sollievo 53,5 Area economica 46,8 Area supporto psicologico 17,9 Area Sanitaria 15,9 non sa 15 Altro (specificare)
19 dove potenziare Alla domanda se fosse Lei a decidere, in quale ambito potenzierebbe interventi, il 53,5% indica l area assistenziale e sollievo (operatori domiciliari, strutture protette, assistenza per brevi periodi); a seguire il 46,8% indica un sostegno in termini economici (contributi, esenzioni), seguono il supporto psicologico (sostegno telefonico, confronto con altre famiglie) e l area sanitaria (attrezzature sanitarie, diagnosi e cura da parte di specialisti). 19
20 Quale intervento sarebbe utile Potrebbe dirmi se c è un qualche intervento da parte dei Servizi che le sarebbe particolarmente utile per aiutarla nel suo impegno - aperta (% su totale risposte n 166) assistenziale e sollievo 21,7% area economica 18,7% miglioramento dei servizi: organizzazione, accessibilità, capacità di farsi carico supporto psicologico, informativo, confronto al momento non vi sono particolari problemi (o sono stati risolti) 14,5% 13,9% 15,7% altro, tutto, non saprei 10,2% area sanitaria 5,4% 0% 5% 10% 15% 20% 25% Anche nella risposta alla domanda aperta su quale intervento, da parte dei Servizi, sarebbe particolarmente utile, gli intervistati indicano per prima l area assistenziale e sollievo poi l area economica e a seguire le aree supporto psicologico e quella sanitaria. 20
21 Le cose importanti nei servizi un ordine di importanza 10 Quali di questi aspetti, nella sua esperienza, sono stati particolarmente importanti (media voto) 5 0 Informazione (sui servizi, sulle modalità di accesso) Facilità nell accesso e nell utilizzo dei servizi (fruibilità) Competenza professionale degli operatori Umanità degli operatori media voto 7,4 7,5 8,2 8,3 21
22 Le cose importanti nei servizi Nell esperienza degli intervistati gli aspetti importanti dei Servizi sono: l umanità degli operatori (8,3) la competenza professionale (8,2) la facilità nell accesso e nell utilizzo dei servizi (fruibilità) (7,5) l informazione (sui servizi, sulle modalità di accesso) (7,4). 22
23 Oliver Sacks L uomo che scambiò sua moglie per un cappello 1985, Aphi edizioni in un caso come questo non ci sono indicazioni scrisse Lurija- faccia tutto quello che le suggeriscono la sua intelligenza e il suo cuore. La speranza che egli recuperi la memoria è poca o nulla. Ma un uomo non consiste solo di memoria. Ha sentimenti, volontà, sensibilità, coscienza morale, tutte cose su cui la neuropsicologia non può dire nulla. Ed è in queste cose, che travalicano i confini di una psicologia impersonale, che lei può trovare il modo di arrivare al suo paziente e di cambiarlo dal punto di vista neuropsicologico, lei può fare poco o niente; ma nell ambito l individuale forse può molto 23
RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEI FAMILIARI DEGLI UTENTI DEI CENTRI DIURNI SPECIALISTICI SINTESI DEI RISULTATI
RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEI FAMILIARI DEGLI UTENTI DEI CENTRI DIURNI SPECIALISTICI SINTESI DEI RISULTATI Modena, settembre 23 INDICE Pagina INFORMAZIONI METODOLOGICHE Universo di riferimento 3
DettagliRILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI E LORO FAMILIARI DELLE CASE RESIDENZA AD ALTA INTENSITÀ ASSISTENZIALE SINTESI DEI RISULTATI
RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI E LORO FAMILIARI DELLE CASE RESIDENZA AD ALTA INTENSITÀ ASSISTENZIALE SINTESI DEI RISULTATI Modena, settembre 213 1 INDICE Pagina INFORMAZIONI METODOLOGICHE
DettagliLICIA BOCCALETTI ANZIANI E NON SOLO
LICIA BOCCALETTI ANZIANI E NON SOLO LA RILEVAZIONE 105 questionari Raccolti dal maggio 2011 al maggio 2012 Con la collaborazione dei servizi del territorio e delle associazioni di volontariato Obiettivo:
DettagliLa domiciliarità: le buone prassi Alzheimer Café
La domiciliarità: le buone prassi Alzheimer Café Dr.ssa Raquel Taddeucci 19 settembre 2009 Una persona, una malattia, un contesto Il momento della diagnosi, il primo contatto con una nuova realtà Il lavoro
DettagliCostellazione paziente, famiglia e professionista sanitario: spazi, regole e modi di convivenza assistenziale.
Costellazione paziente, famiglia e professionista sanitario: spazi, regole e modi di convivenza assistenziale. C Cartoni - Dipartimento di Ematologia, Azienda Policlinico Umberto I Roma Il ricovero in
DettagliQuestionario sui bisogni assistenziali integrati [IM SA Italiano ]
Self Assessment Questionario sui bisogni assistenziali integrati [IM SA Italiano 24.07.2015] Gentile Signore/a, Questo questionario aiuterà i suoi curanti ad avere un idea migliore delle conseguenze che
DettagliL appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse finanziarie
Genova, 23 ottobre 2012 Anziani e disabili: per un approccio riabilitativo alla non autosufficienza L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse
DettagliObiettivo specifico 5: Acquisizione di competenze di selfmanagement. Alzheimer e dei loro caregivers
SPERIMENTAZIONE DI PERCORSI ASSISTENZIALI INTEGRATI PER LA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER SULLA BASE DEL MODELLO AMPLIATO DEL CHRONIC CARE MODEL NELL ASP DI CZ Obiettivo specifico
DettagliComune di Brescia Settore Servizi Sociali NELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI. Per i parenti
ALLEGATO 2 Comune di Brescia Settore Servizi Sociali Servizio Istituti QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA DEL SERVIZIO NELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI Per i parenti COMUNE DI BRESCIA ISTITUTI
DettagliLudopatia tra bambini e adolescenti
Roma, Marzo 2014 TARGET E METODOLOGIA Ludopatia tra bambini e adolescenti Approccio di tipo quantitativo con interviste personali telefoniche Il campione è costituito da 1000 Genitori di bambini e ragazzi
DettagliAlimentazione e presa in carico globale del malato oncologico in setting di early palliative care
Alimentazione e presa in carico globale del malato oncologico in setting di early palliative care 10 OTTOBRE 2014 SALA A C. B E L L O N I, L. B U O N A C C O R S O, D. B O L O G N E S I, A. F A B B O,
DettagliL assistenza a domicilio della persona non autosufficiente
L assistenza a domicilio della persona non autosufficiente Risultati di una ricerca con i familiari degli anziani non autosufficienti in lista d attesa per l accoglienza nelle RSA di Rovereto Seminario
DettagliRILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI DEI CENTRI DIURNI TRADIZIONALI E LORO FAMILIARI SINTESI DEI RISULTATI
RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI DEI CENTRI DIURNI TRADIZIONALI E LORO FAMILIARI SINTESI DEI RISULTATI Modena, settembre 213 1 INDICE Pagina INFORMAZIONI METODOLOGICHE Universo di riferimento
DettagliRicoveri ospedalieri del pz con demenza
Ricoveri ospedalieri del pz con demenza Nel biennio 2013/14 su un totale di 402 DP, il 13% ha riguardato ricoveri per persone con diagnosi di M. di Alzheimer, demenza senile o di grave deterioramento cognitivo
DettagliRisultati di un indagine su aspettative e bisogni del caregiver
CONVEGNO Sostenibilità dell assistenza a domicilio: ruolo del caregiving familiare Risultati di un indagine su aspettative e bisogni del caregiver Fiorenza Comincini, Vice Pres. Centro Italiano per l Assistenza
DettagliLa soddisfazione utenti dei centri diurni tradizionali di Modena e loro familiari
01/10/2015 Settore Politiche sociali, sanitarie e per l integrazione Servizio di centro diurno Direzione Generale Ufficio Organizzazione, qualità e ricerche La soddisfazione degli utenti dei centri diurni
DettagliCASTELLEONE UNA CITTA AMICA DELLE PERSONE CON DEMENZA
UNA CITTA AMICA DELLE PERSONE CON DEMENZA Che cos'è una città amica delle persone con demenza? È una comunità che si prepara a includere le persone con declino cognitivo per conoscerle, accoglierle e sostenerle.
DettagliPROGETTO UP-TECH CARTELLA INTEGRATA PER L'ALZHEIMER Area socio-economica
INSERIRE LOGO SEDE SPERIMENTAZIONE PROGETTO UP-TECH CARTELLA INTEGRATA PER L'ALZHEIMER Area socio-economica Indice delle sezioni SEZIONE A. ANAGRAFICA DEL PAZIENTE SEZIONE B. CONDIZIONI SOCIO-AMBIENTALI
DettagliIl costo sociale delle lesioni croniche cutanee «Quality of Life Study in Wound Care»
Giuseppe Nebbioso - SIMITU Associazione per i diritti dei pazienti affetti da LCC Il costo sociale delle lesioni croniche cutanee «Quality of Life Study in Wound Care» Giuseppe Nebbioso Presidente SIMITU
DettagliQUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE DELLA RSA da consegnare entro il
QUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE DELLA RSA da consegnare entro il 05.02.2017 Indicare il Piano: A D Dati dell Ospite: Sesso: M F oppure Nucleo Alzheimer Età Compilato a cura di: Ospite Familiare specificare
DettagliQUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE DELLA RSA da consegnare entro il
QUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE DELLA RSA da consegnare entro il 09.02.2018 Indicare il Piano: A D Dati dell Ospite: Sesso: M F oppure Nucleo Alzheimer Età Compilato a cura di: Ospite Familiare specificare
DettagliIndagine quantitativa e qualitativa sulla violenza alle donne. Scheda per i responsabili dei servizi
Consigliera di Parità Ministero del Lavoro, della salute e delle Politiche Sociali Indagine quantitativa e qualitativa sulla violenza alle donne Scheda per i responsabili dei servizi Dati relativi alle
DettagliLa Rete dei Servizi. Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA
La Rete dei Servizi Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA Residenze Sanitarie Assistenziali La RSA è una struttura extraospedaliera finalizzata a fornire
DettagliIL SOSTEGNO DEL TERRITORIO, IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI DOTT.SSA MONICA CONZ PSICOLOGA PRESIDENTE ASSOCIAZIONE FAMIGLIARI ALZHEIMER ONLUS
IL SOSTEGNO DEL TERRITORIO, IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI DOTT.SSA MONICA CONZ PSICOLOGA PRESIDENTE ASSOCIAZIONE FAMIGLIARI ALZHEIMER ONLUS ASSOCIAZIONE FAMIGLIARI ALZHEIMER ONLUS: DOVE SI TROVA? CONEGLIANO
DettagliRILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEI FAMILIARI DEGLI UTENTI DEL SERVIZIO DI RIATTIVAZIONE SINTESI DEI RISULTATI
RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEI FAMILIARI DEGLI UTENTI DEL SERVIZIO DI RIATTIVAZIONE SINTESI DEI RISULTATI M o d e n a, f e b b ra io / m a rz o 2014 INDICE Pagina INFORMAZIONI METODOLOGICHE 3 CARATTERISTICHE
Dettagli16 maggio 2017 International Forum on Cancer Patients Empowermen
16 maggio 2017 International Forum on Cancer Patients Empowermen IDENTIKIT DEL PAZIENTE ONCOLOGICO I pazienti oncologici intervistati Profilo demografico Incidenza delle tipologie di tumori nel campione
DettagliGli italiani e l'epatite C
Gli italiani e l'epatite C 1 Giuseppe Venturelli Managing Director www.doxapharma.it Gli italiani e l'epatite C Livello di consapevolezza Prevenzione e diagnosi Rischio di contagio Come ci poniamo nei
DettagliPer informazioni contattare:
Lo sportello Alzheimer Caffè Sirmione Un primo accesso al servizio può essere effettuato mediante lo sportello attivo bimensilmente il 1 giovedì del mese e il 3 lunedì del mese dalle 16.00 alle 18.00.
DettagliAssistenza Domiciliare
FONDAZIONE IRCCS ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI ALL-DO-CP UCPD-05 Assistenza Domiciliare Guida del Servizio Documento redatto da Carla Silvia Gimignani Telefono 02.23902814 Il servizio di Assistenza Domiciliare
DettagliInformazioni generali
Gentile Signora/Gentile Signore, Le chiediamo di aiutarci ad offrire un servizio migliore e sempre più vicino alle Sue esigenze dedicando qualche minuto del suo tempo alla compilazione di questo questionario.
DettagliLe attività ludico-ricreative, il caffè Alzheimer e il sostegno
L assistenza ai pazienti con demenza: il Chronic Care Model Esempio di sanità d iniziativa Le attività ludico-ricreative, il caffè Alzheimer e il sostegno Francesca Frangipane Centro Regionale di Neurogenetica
DettagliInformazioni generali
Gentile Signora/Gentile Signore, Le chiediamo di aiutarci ad offrire un servizio migliore e sempre più vicino alle Sue esigenze dedicando qualche minuto del suo tempo alla compilazione di questo questionario.
DettagliAnalisi e strumenti qualitativi per la gestione dello stress dell operatore
Analisi e strumenti qualitativi per la gestione dello stress dell operatore Dott.ssa Loredana Locusta Psicologa esperta in Neuropsicologia Clinica - Responsabile Nucleo Alzheimer Villaggio Amico Stress
DettagliPRENDERSI CURA NELLA CRONICITA luci ed ombre in Emilia Romagna
PRENDERSI CURA NELLA CRONICITA luci ed ombre in Emilia Romagna Loredana Ligabue CONVEGNO REGIONALE AIOM In Italia nel 64% dei casi è la famiglia ad occuparsi della cura e dell assistenza della persona
DettagliI risultati della sorveglianza della popolazione con 65 anni e più PASSI d Argento nelle Marche. Dati
I risultati della sorveglianza della popolazione con 65 anni e più PASSI d Argento nelle Marche Dati 2014-2015 Convegno regionale «Le Sorveglianze di popolazione: PASSI e PASSI d Argento» Ancona 16 Dicembre
DettagliBrescia 10 Febbraio 2012 Dott.ssa Anna Bartoli - Centro Territoriale Malattie Rare A.S.L. di Brescia
Migliorare l offerta dei servizi ai malati di Corea di Huntington e alle loro famiglie: il progetto del CTMR Brescia 10 Febbraio 2012 Dott.ssa Anna Bartoli - Centro Territoriale Malattie Rare A.S.L. di
DettagliVERSIONE ITALIANA DELLA SESM, SCALA DEGLI UTENTI PER MISURARE L EMPOWERMENT NEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE (Ettore Straticò et al.
VERSIONE ITALIANA DELLA SESM, SCALA DEGLI UTENTI PER MISURARE L EMPOWERMENT NEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE (Ettore Straticò et al., 2007) MODULO A 1. Sigla strumento 2. Identificazione del paziente 3. Età
DettagliLa rete sociale: utilizzare le risorse esistenti
La rete sociale: utilizzare le risorse esistenti Nuovi strumenti di rete: al Consultorio per le Demenze figure professionali specifiche e di servizio alla rete formale e informale (psicologo, consulente
DettagliQUESTIONARIO BENEFICIARI INTERMEDI
QUESTIONARIO BENEFICIARI INTERMEDI Codice Data Operatore Sezione A : Storia personale 1. Nome dell'intervistato/a... 2. Lei è un assistito/a? 3. Se è un famigliare, qual è il suo rapporto con l assistito/a?
DettagliPiramide dei bisogni e reti
Piramide dei bisogni e reti Salendo la scala, i bisogni diventano. sempre meno materiali e tangibili. sempre più relazionali, caratterizzati da scambi con altri di tipo affettivo,emozionale, psicologico
DettagliDEMENZE Qualità e innovazione nell assistenza residenziale
DEMENZE Qualità e innovazione nell assistenza residenziale Bologna, Exposanità 26 maggio 2010 Clelia D Anastasio Responsabile Progetto Demenze AUSL di Bologna Responsabile UOS Centro Esperto Disturbi Cognitivi
DettagliIl progetto La famiglia che assiste a domicilio
LA FAMIGLIA CHE ASSISTE A DOMICILIO PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DELL INDAGINE CHE HA COINVOLTO FAMILIARI, INFERMIERI, FISIOTERAPISTI E MEDICI DI MEDICINA GENERALE Il progetto La famiglia che assiste a
DettagliCONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO SOCIO- SANITARIO
CONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO SOCIO- SANITARIO Il cambiamento L aumento dell incidenza delle malattie croniche è uno dei principali driver della necessità di riequilibrio ospedaleterritori. Occorre definire
DettagliLa continuità assistenziale fra ospedale e territorio. Modena 21 settembre 2006
La continuità assistenziale fra ospedale e territorio Modena 21 settembre 2006 Continuità assistenziale definizioni continuità della cura coordinazione della cura piano di dimissione case management integrazione
DettagliIl ruolo delle Associazioni: APM Parkinson Lombardia ONLUS. Francesca Saporiti Presidente APM Parkinson Lombardia ONLUS
Il ruolo delle Associazioni: APM Parkinson Lombardia ONLUS Francesca Saporiti Presidente APM Parkinson Lombardia ONLUS Si stima che in Italia ci siano circa 300.000 malati di Parkinson, un numero destinato
DettagliCOORDINA LOREDANA PIANTA
GIAMPAOLO BONFANTI COORDINA LOREDANA PIANTA MONTESILVANO MARINA 23 MAGGIO 2015 XX CONVEGNO IL CAPITALE UMANO LINFA DELL AVO PATRIMONIO DEL PAESE ACCOGLIENZA E CURA DELL ANZIANO Migliorare la qualità della
DettagliPaziente e familiari. Sig.ra Rita Vetere Tesoriera Salute Donna Onlus
1 Paziente e familiari Sig.ra Rita Vetere Tesoriera Salute Donna Onlus 2 IL CANCRO COME MALATTIA FAMILIARE Il cancro non riguarda mai solo la persona che si ammala, ma tutto il suo nucleo familiare e modifica
DettagliLa soddisfazione utenti del servizio di casa residenza di Modena e loro familiari
01/10/2015 Settore Politiche sociali, sanitarie e per l integrazione Servizio di casa residenza Direzione Generale Ufficio Organizzazione, qualità e ricerche La soddisfazione degli utenti del servizio
DettagliPROGETTO INDIVIDUALE ASSISTENZIALE P. A. I.
UCAM/ EOH AMBITO Territoriale 11 DGD n 6 del GARDA Distretto Socio Sanitario di SALO COMUNE di PROGETTO INDIVIDUALE ASSISTENZIALE P. A. I. Per il Sig./Sig.ra nato/a a il Residente a domiciliato/a a tel.
DettagliSecondo stime recenti un milione di ammalati di demenza in Italia. Ad ogni ammalato si affianca per anni almeno un caregiver.
Secondo stime recenti un milione di ammalati di demenza in Italia. Ad ogni ammalato si affianca per anni almeno un caregiver. I caregiver sono persone di tutte le età che si prendono cura (di solito non
DettagliPercezione e attese dei cittadini
Comune di Modena Ufficio ricerche 1967-2007 Le circoscrizioni a Modena Percezione e attese dei cittadini febbraio 2007 interviste telefoniche periodo di rilevazione 15-25 gennaio 2007 universo di riferimento
DettagliIndagine sulla salute, l invecchiamento e le pensioni in Europa
ID - Famiglia 2 2 0 0 0 ID - Intervistat Numero di serie: 999 Data dell intervista: ID intervistatore: Nome di battesimo dell intervistato: "Gli ultracinquantenni in Europa" Indagine sulla salute, l invecchiamento
DettagliRuoli di genere e conciliazione dei tempi della vita e del lavoro in Emilia-Romagna
Assessorato Europa, Cooperazione internazionale, Pari opportunità Assessorato Scuola, Formazione, Lavoro, Università Ruoli di genere e conciliazione dei tempi della vita e del lavoro in Emilia-Romagna
DettagliCentro Geriatrico per le Demenze ALOIS.
Centro Geriatrico per le Demenze ALOIS. Una realtà innovativa per la diagnosi e la presa in cura della Persona affetta da Demenza. Il Centro ALOIS rappresenta una novità assoluta nella realtà lombarda
DettagliREGIONE CALABRIA - ASP COSENZA
SCHEDA DI PROPOSTA PER L'ACCESSO Al SERVIZI TERRITORIALI Distretto socio-assistenziale n. 1 di Cosenza REGIONE CALABRIA - ASP COSENZA Scheda di proposta di accesso ai servizi territoriali (parte generale
DettagliCOMUNE DI CARPI. La conciliazione dei tempi di lavoro, di cura e di vita nelle famiglie di Carpi. Commissione Pari Opportunità.
marzo 2004 COMUNE DI CARPI Commissione Pari Opportunità La conciliazione dei tempi di lavoro, di cura e di vita nelle famiglie di Carpi Metodologia Indagine quantitativa realizzata con interviste telefoniche
DettagliGodiasco Salice Terme, 24 GENNAIO 2017
Godiasco Salice Terme, 2 GENNAIO 217 1 L indagine è stata svolta nel periodo NOVEMBRE/DICEMBRE 216; Il questionario è stato distribuito agli Ospiti ed ai familiari degli ospiti ed è stato restituito in
DettagliIl Consultorio Psicogeriatrico di Mirandola
Il Consultorio Psicogeriatrico di Mirandola Modello assistenziale a rete - 58 - Integrazione socio-sanitaria Rappresenta il raccordo tra politiche sociali e politiche sanitarie, coinvolge e valorizza tutte
DettagliFamigliari curanti: la situazione in Ticino
Famigliari curanti: la situazione in Ticino Prestazioni di sostegno ai famigliari curanti Incontro informativo con l Ufficio federale della sanità pubblica Martedì 18 settembre 2018 Francesco Branca Cantone
DettagliGiornata di studio. relazioni funzionali UVM, UVA e Medicina Generale. Firenze, 8 Maggio UF Integrazione socio sanitaria U.O.
Giornata di studio relazioni funzionali UVM, UVA e Medicina Generale Dott.ssa Patrizia Baldi Dott.ssa Rossella Mecacci UF Integrazione socio sanitaria U.O. Geriatria SdS Valdinievole ASL 3 Pistoia Firenze,
DettagliL ultimo tratto della vita nei Centri di Servizio per anziani dell ULSS n.6 Vicenza. Alcuni dati per rappresentare la situazione
L ultimo tratto della vita nei Centri di Servizio per anziani dell ULSS n.6 Vicenza Alcuni dati per rappresentare la situazione I luoghi del morire della popolazione anziana anno 2012 - popolazione ULSS
Dettagli..vivere con affetto con le persone che soffrono di Alzheimer.
Ci vuole una tutta città per.....vivere con affetto con le persone che soffrono di Alzheimer. Care amiche e cari amici, Quando il tempo della malattia scombina i nostri progetti, le parole, specie quelle
DettagliLA SITUAZIONE SOCIOSANITARIA IN TOSCANA NEL 2004 I RISULTATI DI UN INDAGINE DELLA FEDERAZIONE DEI PENSIONATI CISL DELLA TOSCANA
LA SITUAZIONE SOCIOSANITARIA IN TOSCANA NEL 2004 I RISULTATI DI UN INDAGINE DELLA FEDERAZIONE DEI PENSIONATI CISL DELLA TOSCANA Settembre 2004 La FNP CISL ha ripetuto, a quasi tre anni di distanza, l iniziativa
DettagliDOMANDA PER LA RICHIESTA D ACCESSO AI BENEFICI PREVISTI DALLA DGR X/2655 DEL 14/11/2014
DOMANDA PER LA RICHIESTA D ACCESSO AI BENEFICI PREVISTI DALLA DGR X/2655 DEL 14/11/2014 Spett.le ASL della Provincia di Bergamo CeAD del Distretto Socio Sanitario di La/Il sottoscritta/o Cognome Nome Nato/a
DettagliLE BADANTI E L ASSITENZA AGLI ANZIANI INDAGINE SU DIMENSIONE E PROSPETTIVE DEL FENOMENO NEL COMUNE DI VERONA. Report intermedio.
LE BADANTI E L ASSITENZA AGLI ANZIANI INDAGINE SU DIMENSIONE E PROSPETTIVE DEL FENOMENO NEL COMUNE DI VERONA Report intermedio Ottobre 2005 Indice Contesto di riferimento... pagina 1 Sezione I dell Indagine
DettagliLa situazione a Bergamo
La situazione a Bergamo Una indagine a campione nel territorio. Dal 1999 ad oggi; elementi di qualità e di criticità; il cambiamento nei prossimi anni Le r.s.a. evoluzione, attualità e prospettive Un servizio
DettagliNedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli
Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 1 Il nuovo welfare Empoli 15 Giugno 2012 Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 2 Transizione epidemiologica - Italia - 1890-1997
DettagliCurarsi e curare a 360 gradi: l importanza del rapporto medicopaziente. Bergamo, 27 gennaio 2017
Curarsi e curare a 360 gradi: l importanza del rapporto medicopaziente Bergamo, 27 gennaio 2017 A cura di Federica Facchin, Dottore di Ricerca in Psicologia, Psicoterapeuta, Università Cattolica di Milano
DettagliRUOLO DELLE BADANTI GIUSEPPE PAOLISSO SECONDA UNIVERSITA DI NAPOLI
RUOLO DELLE BADANTI GIUSEPPE PAOLISSO SECONDA UNIVERSITA DI NAPOLI Italian Granny Escape 400.000 Anziani Assistiti a Domicilio mediante spese pubbliche % 25 20 15 EUROPA 10 5 0 DATANALYSIS Gli Anziani
DettagliRICERCA SOCIALE - VALUTAZIONE E SVILUPPO QUALITÀ DEI SERVIZI. via Tagliamento, San Donato Milanese tel
CENTRO STUDI ALSPES RICERCA SOCIALE - VALUTAZIONE E SVILUPPO QUALITÀ DEI SERVIZI via Tagliamento, 2 20097 San Donato Milanese tel. 02.52.79.190 www.alspes.it Indagine di Customer Satisfaction sugli utenti
DettagliLa persona con Alzheimer fra caregivers, reti di aiuto e servizi sociosanitari
La persona con Alzheimer fra caregivers, reti di aiuto e servizi sociosanitari Dr.ssa Ornella De Vito Assistente Sociale Specialista, Centro Regionale di Neurogenetica I BISOGNI DEL PAZIENTE CON ALZHEIMER
DettagliIl Consultorio di Fidenza Bilancio e prospettive. Livia Ludovico Neurologa
Il Consultorio di Fidenza Bilancio e prospettive Livia Ludovico Neurologa Il contesto 1999 2000 Progetto Integrato di Consulenza e Formazione in Rete Distretto di Fidenza Area Anziani, art. 41, L.R. 2/85
DettagliBellinzona Lugano Locarno
Bellinzona Lugano Locarno La Lega ticinese contro il cancro...è un luogo di accoglienza dove trovare persone pronte all ascolto, a offrire aiuto e consulenza... I nostri scopi sono: l aiuto diretto e l
DettagliI servizi aziendali dedicati agli anziani
Programma Aziendale Demenze I servizi aziendali dedicati agli anziani Dati e riflessioni tratte dal BILANCIO DI MISSIONE 200 266 L INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA Gravità delle persone anziane in casa protetta
DettagliTelefono Fax Sesso Femmina Data di Nascita 16/05/1956 Nazionalità
INFORMAZIONI PERSONALI MARIA VICIANI Telefono 051-6813673 Fax 051-6813664 e-mail marialuisa.viciani@ausl.bologna.it Sesso Femmina Data di Nascita 16/05/1956 Nazionalità POSIZIONE RICOPERTA DIRIGENTE PSICOLOGO
DettagliProgetto sperimentale per lo sviluppo della teleassistenza nelle cure extraospedaliere
Progetto sperimentale per lo sviluppo della teleassistenza nelle cure extraospedaliere Approvato e finanziato della Reg. Veneto con DGRV 3836 del 12/12/2003 Descrizione: La sperimentazione dell ULSS n.3
DettagliIl Percorso del Paziente Oncologico Anziano Il parere del Palliativista
Il Percorso del Paziente Oncologico Anziano Il parere del Palliativista Dr. P. Bellingeri Responsabile Coordinamento UOCP ex ASL 22 Alessandria 28 Marzo 2013 L invecchiamento Continuità delle cure, per
DettagliFemmina Maschio CONVENZIONATO PRIVATO
QUESTIONARIO ANONIMO DI GRADIMENTO RSA LOCOROTONDO DATA INFORMAZIONI GENERALI Femmina Maschio CONVENZIONATO PRIVATO CHI RISPONDE AL QUESTIONARIO Assistito Familiare Specificare: L assistito con un familiare
DettagliConsulenza tecnica a cura di:
LA SCHIZOFRENIA E L IMPATTO SULLA QUALITÀ DI VITA DEI FAMILIARI DEI PAZIENTI Presentazione Risultati Quali Quali--Quantitativi Milano, 27 Setembre 2011 Consulenza tecnica a cura di: IL DISEGNO DELL INDAGINE:
DettagliLA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA
LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA Alberto Marsilio Medico di Famiglia Mira Venezia- Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA In Italia ogni anno ci sono
DettagliIndagine. Qualità percepita dagli anziani seguiti nel servizio di Teleassistenza in provincia di Ferrara
Indagine Qualità percepita dagli anziani seguiti nel servizio di Teleassistenza in provincia di Ferrara Premessa All inizio dell estate scorsa è stato somministrato un questionario agli utenti del servizio
DettagliLINEA VERDE ALZHEIMER 800 679 679
LINEA VERDE ALZHEIMER 800 679 679 Rilevazione dalla Linea Verde: 2009/2010 2010/2011 (base: circa 1500 2000) www.alzheimer-aima.it Profilo sociodemografico del caregiver Età del caregiver (media) 56 anni
DettagliIndagine sulla qualità percepita sull assistenza ospedaliera - URP anno 2016
Indagine sulla qualità percepita sull assistenza ospedaliera - URP anno 2016 Anche per il 2016, l Azienda Ospedaliera San Carlo, avvalendosi della struttura Affari Generali Servizio URP ha effettuato un
DettagliAmici dei cerebrolesi Campania
Amici dei cerebrolesi Campania LE PERSONE IN STATO VEGETATIVO E I PERCORSI DI ASSISTENZA POST-OSPEDALIERA Milano, 26 marzo 2009 Amici dei cerebrolesi Campania Presidente: Dr. Furlan Tullio c/o Fondazione
DettagliXLI Congresso Nazionale SICP BARI 13 OTTOBRE C.Arcidiacono. Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo
A family-centered program to optimize comunication and nursing health care delivery at the Centro cardiologico Pediatrico del Mediterraneo : a PILOT STUDY XLI Congresso Nazionale CP BARI 13 OTTOBRE 2011
Dettagli(omissis) LA GIUNTA REGIONALE. a voti unanimi... delibera
Bollettino Ufficiale n. 12 del 22 / 03 / 2000 Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 29-29519 Criteri di indirizzo per l adeguamento della DGR 41-42433/95 a quanto previsto dal D.Lgs 229/99
DettagliConvegno RIVIGE (rete integrata contro la violenza)
Belluno, 18 settembre 2010 Convegno RIVIGE (rete integrata contro la violenza) Francesca Quaglia (responsabile del Centro) dal 01/12/2004 al 16/09/2010 (=69,5 mesi) Nuovi contatti 283 in 6 casi il motivo
DettagliLA FRAGILITA DEL CARE GIVER FORMALE E INFORMALE
LA FRAGILITA DEL CARE GIVER FORMALE E INFORMALE Cinzia Pellegrini infermiera Istituto Europeo Oncologia Milano 16 giugno 2018 Cascina Brandezzata, Via Ripamonti 428 - Milano 800894561 Se credi che te stesso
DettagliSTART-UP INNOVATIVA A VOCAZIONE SOCIALE
START-UP INNOVATIVA A VOCAZIONE SOCIALE 1 Online da Maggio 2016 VillageCare.it Primo portale web nazionale dedicato ai figli di genitori anziani non più autonomi per trovare informazioni e soluzioni di
DettagliPAZIENTI LE TESTIMONIANZE DEI AFFETTI DA IPF RON, REGNO UNITO
LE TESTIMONIANZE DEI PAZIENTI AFFETTI DA IPF I pazienti con una diagnosi di IPF offrono i loro consigli sulla gestione della malattia: dalla diagnosi alle opzioni terapeutiche, fino alla convivenza con
DettagliL attività psicologica nei Dipartimenti di Salute Mentale: trend di attività e pattern di trattamento. Antonio Lora
L attività psicologica nei Dipartimenti di Salute Mentale: trend di attività e pattern di trattamento 2.500 2.000 Antonio Lora 1.500 1.000 500-1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 il
DettagliConsenso Informato e DAT, tra libertà di scelta e garanzia della cura
Consenso Informato e DAT, tra libertà di scelta e garanzia della cura «L orientamento della Deontologia Infermieristica rispetto le tematiche della legge 219/17» Lecco, 1/12/2018 Fabio Fedeli Presidente
DettagliPrendersi cura di un genitore anziano fragile. Se cerchi aiuto, puoi trovarlo qui
Prendersi cura di un genitore anziano fragile Se cerchi aiuto, puoi trovarlo qui COSA POSSIAMO FARE PER TE VillageCare è la prima piattaforma nazionale di orientamento per figli che assistono e curano
DettagliNome dell iniziativa buona pratica : Progetto Sollievo. Descrizione in sintesi:
Nome dei Centri: Associazione Socio Culturale Centro Anch io di Oriago di Mira (VE) e Associazione Socio Ricreativo Culturale A. Palladio di Mira (VE) Referente dell associazione Centro Anch io di Oriago
DettagliORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI TORINO
Il Consiglio dell Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino (OMCeO - TO) a seguito del documento approvato in data 6 luglio 2015 relativo all indifferibilità delle prestazioni
DettagliLa Regione Piemonte per concretizzare il progetto obiettivo nazionale Tutela della salute degli anziani ha istituito l Unità di Valutazione
Perchè L A.S.L. deve farsi carico dei costi sanitari derivanti dagli interventi assistenziali rivolti ad anziani non autosufficienti, pertanto si avvale della Commissione per avere una valutazione tecnica
DettagliL INTEGRAZIONE CON LA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI E LA CONTINUITA DI CURA OSPEDALE TERRITORIO
L INTEGRAZIONE CON LA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI E LA CONTINUITA DI CURA OSPEDALE TERRITORIO Alberto Aronica MMG ATS Milano Cooperativa Medici Milano Centro Milano, 21 dicembre 2016 The difference of
DettagliDEMENZE: FAMIGLIE E SOCIETA : QUALE RAPPORTO?
DEMENZE: FAMIGLIE E SOCIETA : QUALE RAPPORTO? Dott.ssa Alessia Ciccola Neuropsicologa Centro dei Disturbi della Memoria Ospedale Civile Rovigo, ULSS18 QUESITI A CUI RISPONDERE OGGI: : QUALE RAPPORTO? 1.
DettagliPaziente, Famiglia - malattia e dolore: una partita a scacchi con un Terapeuta Sistemico Relazionale
Paziente, Famiglia - malattia e dolore: una partita a scacchi con un Terapeuta Sistemico Relazionale Psicologo Clinico Psicoterapeuta Sistemico Relazionale Psiconcologo Mediatore Sistemico Relazionale
Dettagli