Fragola LISTE VARIETALI DEI FRUTTIFERI La fragolicoltura in Italia. Walther Faedi, Gianluca Baruzzi, Paolo Sbrighi

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Transcript:

LISTE VARIETALI DEI FRUTTIFERI 2004 Fragola Dislocazione dei campi sperimentali Bolzano Sondrio Trento Verona Walther Faedi, Gianluca Baruzzi, Paolo Sbrighi La fragolicoltura in Italia La fragola è una specie frutticola notevolmente influenzata dall ambiente di coltivazione e i diversi areali fragolicoli nazionali sono caratterizzati da diverse condizioni pedoclimatiche e quindi presentano un proprio standard varietale. Il calendario di produzione copre ormai l intero anno: si inizia già a gennaio nelle aree più calde del Paese () per raggiungere un picco nei mesi di aprile-maggio, quando si concentrano le produzioni campane, lucane, romagnole e venete, per poi proseguire in estate (produzioni di montagna piemontesi e trentine) fino al tardo autunno con il prodotto delle colture autunnali veronesi.. La coltura è principalmente concentrata nell area di Marsala. Il clima particolarmente mite e la protezione della coltura permettono di ottenere produzioni molto precoci già a partire da dicembre-gennaio. L impiego di piante fresche, rispetto alle frigoconservate, è aumentato negli ultimi anni e attualmente interessa oltre la metà della superficie; la pianta fresca a radice nuda, di provenienza da vivai spagnoli o polacchi, è quella più diffusa. Spesso, questo tipo di pianta viene però messo a dimora in campo troppo tardivamente, con conseguenze negative su precocità e produttività degli impianti. Va comunque evidenziato l aumento di piante fresche da cime radicate, in grado di fornire risultati produttivi anche superiori alle piante Tabella 1 - Standard varietale delle due principali regioni fragolicole meridionali (%) Campania (%) 1999 2000 2001 2002 2003 2004 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Camarosa 19 2 5 22 39 59 63 67 70 Carisma 1 1 1 2 2 Chandler 2 1 3 Eris 5 5 Miranda 13 22 7 11 8 22 17 11 2 Najad 3 9 11 5 4 Pajaro 39 32 27 23 26 22 46 31 12 7 Paros 4 9 18 14 14 Tethis 2 11 20 25 19 18 1 8 9 13 13 Tudla 19 26 27 14 19 6 4 6 7 4 3 Tud New 1 5 21 5 9 Ventana 4 0 9 Altre 1 3 5 5 0 4 1 9 1 2 Fonte: Cso, Ferrrara. Cuneo Arborea (OR) Cagliari Sestola (MO) Cesena Marsala (TP) Agugliano (AN) Parete (CE) Chieti Battipaglia (SA) Tipo di coltura: pieno campo (5 campi) protetta (12 campi) autunnale (1 campo) solo (3 campi) biologico (1 campo) Metaponto (MT) Lamezia Terme (CZ) a radice nuda, soprattutto nei mesi di gennaio e febbraio e se si adottano piantagioni più precoci (fine settembre). Lo standard varietale siciliano è dominato, da molti anni, dalla varietà spagnola Tudla, mentre Camarosa è coltivata su superfici molto ridotte.. Nella Piana di Lamezia (Catanzaro) si concentra quasi tutta la fragolicoltura calabrese. La coltura protetta da qualche anno ha ormai sostituito quella tradizionale di pieno campo. L impiego di piante fresche a radice nuda è prevalente in coltura protetta, in quanto consente di anticipare le produzioni (fine gennaio-febbraio) rispetto alle piante frigoconservate, più diffuse nelle colture di pieno campo. Lo standard varietale è dominato dalla varietà californiana Camarosa. Sardegna. Nella zona di Arborea (Oristano) è concentrata la fragolicoltura sarda, la cui produzione è finalizzata al mercato interno dell Isola. Sono prevalentemente utilizzate piante frigoconservate della varietà Tudla. La protezione della coltura consente produzioni già a partire dalla prima metà di marzo.. In regione, la terza in ordine di importanza, gli impianti sono realizzati in gran parte nel Metapontino, facendo prevalentemente ricorso alle tradizionali piante frigoconservate messe a dimora a fine agosto-inizio settembre. In quest ultima annata vi è stato un certo aumento delle superfici coltivate con piante fresche, seguendo la tendenza in atto in altre regioni fragolicole meridionali, al fine di anticipare le produzioni. Le aree più fredde del Metapontino appaiono però piuttosto a rischio a causa delle temperature, spesso molto basse, che si possono verificare nei mesi di febbraio e marzo. Lo standard varietale metapontino (tabella 1) è ancora dominato dalla vecchia cultivar californiana Pajaro (22%), anche se ha fatto registrare un calo del 4% nell ultimo anno. Tud New, di origine spagnola, è la seconda varietà del Metapontino, messa a dimora principalmente come pianta fresca sostituendo in gran parte gli impianti di Tudla in forte calo ( 13%). Le varietà italiane Tethis e Paros, sostanzialmente stabili, e Najad, in leggero aumento, completano la gamma varietale di questa area. Va evidenziata anche la presenza di limitate superfici coltivate con la nuova varietà californiana Ventana. Campania. La fragolicoltura è concentrata in due grandi aree: la Piana del Sele (Salernitano), dove continua la diminuzione delle superfici ormai in gran parte coltivate con piante fresche soprattutto di Camarosa, e l Agro Aversano (Napoletano e Casertano), dove invece la coltura è sostanzialmente stabile e le piante frigoconservate di Camarosa hanno un ruolo dominante sulle piante fresche, anche se queste ultime sono in continuo aumento (tabella 1). La varietà Tethis mantiene un ruolo importante soprattutto per produzioni tardive in autunno facendo ricorso a piante frigoconservate di grosse dimensioni. S UPPLEMENTO A L INFORMATORE A GRARIO 24/2004 23

Centro Italia. La coltura della fragola ha un ruolo piuttosto limitato: è presente soprattutto nel Lazio (area di Latina), in Abruzzo (aree di Francavilla nel Pescarese) e nelle Marche (Anconetano e Ascolano). In queste aree gli standard varietali spesso includono varietà che presentano la loro linea di confine (border line); ad esempio in Abruzzo, accanto alle varietà Marmolada e Madeleine adatte al Nord, sono diffuse Pajaro, Tethis e Tudla, adatte alle aree meridionali. Nelle aree di Latina, Terracina e Fondi va sottolineato il costante interesse per la vecchia cultivar francese Favette che soddisfa pienamente le esigenze dei consumatori laziali, romani in particolare.. La fragolicoltura è quasi tutta concentrata nel Cesenate, dove continua il trend negativo (30% di superficie in meno negli ultimi 4 anni). È l unica zona in cui è ancora prevalente la tradizionale coltura di pieno campo (70%), ma vi è un incremento della protezione dei fragoleti con tunnel posti in opera quando le piante sono in fine fioritura, finalizzati più a proteggere i frutti dalla pioggia che ad anticiparne la maturazione; in questa area vi è inoltre una sostanziale stabilità dei fragoleti coltivati in biologico (15%). Lo standard varietale è dominato da cultivar di origine italiana, frutto del breeding pubblico e privato (Civ di Ferrara e New Fruits di Cesena). Nonostante la riduzione del 6%, Onda è ancora la varietà dominante (19%), insieme ad Alba (19%), che nell epoca di maturazione precoce si è velocemente affermata a soli tre anni dalla diffusione commerciale. Sostanzialmente stabile la diffusione di Maya e Roxana, mentre continua il calo di Marmolada e Madeleine (tabella 2). Ormai limitata l importanza sia di Miss nel periodo precoce, sia di Idea in quello tardivo. Tra le nuove varietà va segnalato l ingresso di Arosa e Clery del Civ. Veneto. La fragola è principalmente concentrata nel Veronese, che si conferma il principale bacino di produzione nazionale ed è l unica zona in cui le superfici sono pressoché stabili. Sui tre quarti della superficie si adotta la coltura «autunnale veronese», che prevede l impiego di piante frigoconservate di grosse dimensioni o ripichettate (A+), in grado di avere un doppio ciclo di fruttificazione: il primo nel periodo autunnale, circa 50 giorni dopo la piantagione (2 a decade di agosto) e il secondo nella primavera successiva. Lo standard varietale (tabella 2) è dominato dalla varietà francese Darselect (26%), che ha fatto registrare un notevole aumento nell ultimo anno (+15%) soprattutto a scapito di Tethis ( 9%); Patty si conferma molto 24 S UPPLEMENTO A L INFORMATORE A GRARIO 24/2004 Tabella 2 - Standard varietale nelle tre principali regioni fragolicole settentrionali (%) (%) Veneto (%) 1999 2000 2001 2002 2003 2004 1999 2000 2001 2002 2003 2004 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Alba 4 10 2 19 Arosa 2 16 3 Clery 3 Darselect 5 3 6 7 9 26 Idea 18 13 9 7 6 3 Granda e Raurika 4 5 5 7 Madeleine 3 8 13 13 11 8 4 2 3 Marascor 2 4 4 2 3 3 Marmolada 52 46 39 18 10 4 45 36 31 27 15 9 33 36 30 18 13 9 Maya 2 21 32 32 2 9 13 15 16 1 5 Miss 28 35 36 27 22 11 10 11 13 10 7 5 11 11 8 6 7 Onda 2 6 4 13 20 20 25 19 1 1 Patty 1 2 5 5 3 7 17 23 25 Roxana 3 3 5 5 Tethis 1 9 17 23 24 23 14 Tudla 29 24 19 16 11 1 Cutivar rifiorenti 9 11 12 13 13 13 Altre 9 4 2 8 2 1 24 17 3 5 9 7 13 6 4 3 14 25 Fonte: Cso, Ferrrara. interessante per la coltura autunnale (25%), mentre continua il calo di Marmolada ( 4%).. La coltura è principalmente diffusa in provincia di Cuneo, nelle aree di Boves e Peveragno, ad altitudini variabili dai 550 m dei fondovalle di pianura fino ai 1.400 m. Le varietà unifere rappresentano più dell 80% degli impianti e fruttificano da giugno fino alla prima decade di luglio. Nel 2004 Maya si conferma la varietà dominante (32%), seguita da Arosa (16%) in forte aumento (+14% su 2003). Le varietà Miss (11%) e Marmolada (4%) confermano un netto ridimensionamento (rispettivamente 11% e 6% in meno). Come nel Cesenate si registra un deciso aumento di Alba (+6%). Lo standard varietale è completato da Granda, Raurika, Marascor e Roxana. Gli impianti di fragole rifiorenti rappresentano circa il 13%: le piante frigoconservate delle varietà californiane Seascape, Diamante e Aromas vengono messe a dimora nel mese di aprile e maggio per fruttificare in estate e autunno. Trentino. La fragolicoltura è stabile e concentrata principalmente in Valsugana e nell altopiano di Pinè, ad altitudini variabili da 400 a 1.200 m, mentre in Alto Adige le zone di produzione più importanti sono localizzate in Val Martello, Val d Ultimo, Val d Isarco tra Vipiteno e Bressanone e Val Pusteria. I produttori trentini producono principalmente nel periodo estivo: i fragoleti localizzati alle altitudini più basse hanno, come nel Veronese, un doppio ciclo di produzione utilizzando la stessa pianta (A+ o TP), mentre per gli impianti realizzati a quote più elevate si adotta la tecnica della coltura programmata, principalmente in 1 2 Alba* (foto 1) e Darselect* (foto 2) si sono rapidamente affermate rispettivamente nell areale romagnolo e nel Veronese, che prevede l impiego di piante di grosse dimensioni (TP o WB) messe a dimora da fine aprile a fine luglio. In questo modo si ha la fruttificazione per tutto il periodo estivo. La varietà dominante è Elsanta, particolarmente adatta a questa tecnica colturale, seguita a distanza da Darselect. In aumento gli impianti con le varietà rifiorenti Everest e Diamante. A differenza delle vallate trentine, in Alto Adige è poco diffusa la coltura (circa 10 ha), praticamente tutta concentrata in Val d Isarco. Elsanta è la varietà dominante seguita da Marmolada e Raurika.

Tabella 3 - in corso di valutazione nelle diverse aree Aiko Aires Alice Anaheim Andana Annapolis Belrubi Blomidon Bogota Bolero Brighton Calipso Capitola Carisma Cartcua Cartdos Cartuno Cavendish Cegnida Rem Chambly Cifrance Cigaelle Cigaline Cigoulette Cijosee piante fresche Adria Camino Real Candonga ( 2 ) Ciflon ( 2 ) Demetra Festival ( 2 ) Galante ( 2 ) Gloria ( 2 ) Irma Ma 22 Mareva Marianne Marlate Queen Elisa Rubea Simida ( 2 ) Sveva Ventana Yamaska In valutazione per la prima volta nel 2003. ( 2 ) In valutazione per la prima volta nel 2004. Tabella 4 - valutate negativamente nei 10 anni di vita del Progetto Cilady Ciloe Cirano Cireine Coral Cornwallis Creba Cuesta Dania Darboise Darestival Darleta Darline Darsidor Darsival Darstella Delmarvel Dorit Douglas Dover Durval Earliglow Elkat Elvira Emily Aree meridionali La lista fragola 2004 piante frigoconservate Campania Eros Etna Everest Favette Favor Filon Florence Francesco Gardena Gariguette Gaviota Gerida Gloscape Gorella Haruyoi Heiho Hera Hokowase Holiday Hope Jesco Jewel Joerica Joliette Joy Il Progetto «Liste di orientamento varietale» del Mipaf riunisce, per la fragola, le competenze di 17 Unità Aree settentrionali coltura tradizionale coltura autunnale coltura protetta pieno campo in (*) Veneto, e Marche e Marche Kabarla Kama Karmen Kent Kimberly Kore Laguna Lambada Latestar Lea Lincoln Linda Majoral Mamie Mara Des Bois Marabella Maraline Maraprime Marastil Marjolaine Marquise Mars Mira Mohawk Mrak autunno Muir Nadina Northeaster Nurit Nyoho Oda Ofra Oka Orion Pacific Pandora Parker Pegasus Premial Primetime Rachel Rapella Redcrest Reiko Rhapsody Rosalinda Rosie Savio Scotland Seal primavera autunno primavera Seneca Shuswap Sonia Sophie Startime Sumas Sunset Sweede Sweet Charlie Tangi Tango Teodora Thuriga Toyonoka Tud New Valeta Vicoda Viking Vilanova Vimatarda Vimazanta Yalova Yamaska Yolo Zincal Aree centrali (pieno campo Abruzzo) Tabella 5 - inserite in passato in Lista Addie Brighton Carezza Carlsbad Cesena Chandler Clea Cortina Dana Darflash Don Elsanta Eris Evita Fern Ferrara Gea Honeoye Irvine Laguna Linda Miranda Nike Oso Grande Selene Sella Selva operative che nel 2003 hanno operato su 22 campi sperimentali costituiti in 12 regioni. L Ivtpa di Milano ha condotto la valutazione sulle caratteristiche qualitative dei frutti appena raccolti e nel post-raccolta delle varietà presenti nei campi di Cesena, Verona e Cuneo. Diciannove campi sperimentali sono stati costituiti con piante frigoconservate moltiplicate in un unico vivaio localizzato nei pressi di Cesenatico (Forlì-Cesena). Negli altri quattro campi le varietà sono state poste a confronto con piante frigoconservate di grosse dimensioni (TP e A+) in coltura autunnale veronese (1 campo) e in (3 campi). In otto campi (Cesena, Cuneo, Metaponto, Parete, Battipaglia, Marsala, Cagliari e Lamezia Terme) si sono valutate, a confronto con piante frigoconservate, piante fresche da cime radicate ottenute secondo una tecnica ormai nota. Ogni varietà è rappresentata da una singola parcella di 10-14 piante oppure, in molti casi, da 4-5 parcelle, secondo uno schema sperimentale a blocchi randomizzati. I campi sperimentali sono stati coltivati secondo le tecniche tradizionali e i tipi di coltura (pieno campo, protetta, autunnale, e biologico) più diffusi nelle zone in cui si opera. Ogni Unità operativa ha effettuato rilievi sulle caratteristiche della pianta e dei frutti in base a un protocollo messo a punto fin dall inizio del Progetto (1993). Nella Lista 2004 non sono stati riportati i risultati dei campi sperimentali localizzati in Trentino e Alto Adige, in quanto attivi solo da un anno, e quelli di Sondrio in Valtellina e Sestola nel Modenese, in quanto gli impianti sono stati fortemente danneggiati dalle gelate invernali e primaverili. La Lista 2004 è il risultato finale del lavoro condotto su un totale di 198 cultivar valutate nei dieci anni di vita del Progetto. Nel 2003 si sono condotti rilievi su 70 varietà, di cui 19 non sono state ancora pienamente valutate (tabella 3); in questa tabella non sono più elencate le nuove varietà costituite dal Civ di Ferrara in quanto non è stata autorizzata la loro immissione nei campi sperimentali 2004-05. Gran parte delle varietà (75%) sono state valutate negativamente da tutte le Unità operative e non sono mai entrate nelle liste delle cultivar consigliate (tabella S UPPLEMENTO A L INFORMATORE A GRARIO 24/2004 25

Tabella 6 - Ambienti settentrionali e centrali: colture tradizionali (protetta e di pieno campo) e biologica (protetta) (media 2002 e 2003) Anni di valutazione (n.) Epoca di maturazione ( 2 ) coltura protetta, Produzione commerciale (g/pianta) pieno campo, Peso del frutto, Consistenza della polpa Residuo secco rifrattometrico ( Brix) Acidità titolabile (meq/100 g) Unifere Alba* 3 29-5 5-5 17-5 17-5 775 961 510 759 19,1 27,8 18,5 20,1 355 393 390 439 6,9 4,8 6,3 6,5 13,1 8,7 10,5 11,6 Granda * 6 9-6 538 25,3 398 5,8 9,7 Idea* 10 29-5 29-5 721 752 21,0 21,1 310 374 6,0 7 10,9 10,8 ( 5 ) ( 5 ) ( 5 ) ( 5 ) ( 5 ) ( 5 ) Madeleine 6 9-5 20-5 20-5 880 664 665 25,9 22,5 21,8 380 380 436 5,6 6,9 6,8 9,4 11,2 10,4 Civmad* ( 3 ) ( 3 ) ( 3 ) ( 3 ) ( 3 ) ( 3 ) Marascor 10 9-6 902 23,4 314 7,1 15,1 Maya* 7 4-6 12-5 22-5 22-5 737 920 960 675 20,7 25,5 19,0 20,1 286 302 317 410 7,1 4,4 5,3 6,2 12,2 8,5 9,6 9,9 ( 3 ) ( 5 ) ( 3 ) ( 5 ) ( 3 ) ( 5 ) ( 3 ) ( 5 ) ( 3 ) ( 5 ) ( 3 ) ( 5 ) Miss* 10 31-5 3-5 418 553 22,5 31,5 261 297 6,5 5,0 9,5 6,0 Onda* 7 6-6 11-5 25-5 25-5 562 634 639 587 25,2 26,5 22,2 22,9 376 307 329 441 7,7 5,3 5,9 6,3 9,5 7,8 8,5 8,1 ( 5 ) ( 5 ) ( 5 ) ( 5 ) ( 5 ) ( 5 ) Patty* 6 6-6 10-5 24-5 1-5 541 795 736 894 22,5 25,4 23,7 22,4 344 295 266 320 7,0 5,2 5,7 6,1 9,5 12,9 8,6 8,2 ( 5 ) ( 6 ) ( 6 ) ( 6 ) ( 6 ) ( 6 ) Raurika 3 11-6 653 27,6 266 5,8 8,9 Civka* Roxana* 5 9-6 16-5 26-5 26-5 982 1.160 636 894 27,7 32,2 23,1 22,6 270 293 290 337 6,7 6,3 5,7 4,6 11,8 8,0 10,0 9,5 ( 4 ) ( 5 ) ( 4 ) ( 5 ) ( 4 ) ( 5 ) ( 4 ) ( 5 ) ( 4 ) ( 5 ) ( 4 ) ( 5 ) Rifiorenti Aromas* 6 7-8 509 15,3 396 8,1 14,4 Diamante* 6 24-8 458 17,0 458 8,3 14,3 Seascape* 10 23-8 872 14,9 320 8,9 14,6 valutata negativamente. Il simbolo indica «marchio registrato»; il simbolo * che la cv è protetta.( 2 ) Data corrispondente all indice di preecocità di maturazione. ( 3 ) Escluso Veneto. ( 4 ) Escluso Marche. ( 5 ) Escluso Abruzzo. ( 6 ) Solo Abruzzo.,,, 4), mentre un altro gruppo (14%) è stato in passato inserito nelle Liste, ma attualmente non è più ritenuto di interesse (tabella 5). Le cultivar valutate positivamente nelle ultime due annate sono 21, di cui cinque adatte agli ambienti meridionali: Camarosa e Pajaro (californiane), Tudla (spagnola), Paros e Tethis (italiane). Ben 16 sono quelle adatte alle aree settentrionali, di cui 13 unifere (Alba, Granda, Idea, Madeleine, Marmolada, Maya, Miss, Onda, Patty, Raurika e Roxana di origine italiana; Darselect e Marascor di origine francese) e solo 3 rifiorenti neutrodiurne: Aromas, Diamante e Seascape (californiane) (tabelle 6, 7 e 8). Negli ambienti meridionali si è operato in coltura protetta con la tecnica di coltivazione che prevede l impiego di piante sia fresche che frigoconservate, a esclusione della dove si è operato solo con piante fresche. Negli ambienti settentrionali si è operato sia in coltura protetta, che in pieno campo, adottando la tecnica di coltivazione tradizionale che prevede la sola raccolta primaverile. Nel Veronese sono state 26 S UPPLEMENTO A L INFORMATORE A GRARIO 24/2004 invece condotte valutazioni, sia in che in, adottando la già citata tecnica di coltivazione autunnale. Impiegando questa tecnica si è operato anche nel Cesenate in coltura. Solo nel Cesenate si è operato in coltura biologica, così come solo nel Cuneese si è operato con varietà rifiorenti neutrodiurne in piantagione primaverile e fruttificazione nel periodo estivo-autunnale. Pregi e difetti delle cultivar in Lista Aree meridionali Camarosa*. Elevata produttività; grossa pezzatura; buon sapore; elevata consistenza della polpa; lunga shelf life. Eccessivo vigore (piante frigoconservate); frutti deformati; colore troppo scuro in concomitanza d innalzamenti termici. Pajaro *. Bella forma conica, sempre regolare; fioritura medio-tardiva (spesso sfugge ai ritorni di freddo primaverili); colore brillante; buon sapore. Fatta eccezione per Veneto e Abruzzo, Maya* è in Lista per il Centro-nord in coltura protetta e di pieno campo Limitato accestimento e spesso medio-scarsa produttività, in parte compensata dall aumento delle densità di piantagione. Paros*. Elevata produttività, notevole rusticità; grossa pezzatura; forma conica,

Tabella 7 - Ambienti settentrionali: coltura autunnale veronese (protetta) in e (media 2002 e 2003) Anni di valutazione (n.) Epoca di maturazione ( 2 ) Produzione commerciale (g/pianta) in in in in in no vera no vera no vera no vera no vera no vera no vera no vera no vera no vera Alba* 3 16-10 1-5 11-10 5-5 68 549 68 421 13,1 27,6 14,6 23,0 582 312 550 300 7,3 6,3 7 6,1 Darselect* 9 21-10 5-5 138 615 14,8 25,7 498 309 8,8 7,7 Marmolada 10 21-10 4-5 21-10 14-5 142 607 181 557 15,3 28,9 21,3 27,6 577 298 587 316 7,1 6,3 7,1 5,9 Onebor* Patty* 6 23-10 7-5 19-10 9-5 150 712 139 448 15,3 28,4 16,1 25,3 510 258 514 251 7,5 6 7,6 6,4 Roxana* 5 18-10 10-5 15-10 15-5 147 921 169 488 16,4 32,0 18,4 25,1 510 283 530 269 7,8 6,1 7,5 6,6 Tethis* 9 19-10 4-5 76 493 12,0 27,3 696 323 8,2 6,7 valutata negativamente. Il simbolo indica «marchio registrato»; il simbolo * che la cultivar è protetta. ( 2 ) Data corrispondente all indice di precocità di maturazione. Tabella 8 - Ambienti meridionali (media 2002 e 2003) Anni di valutazione (n.) Epoca di maturazione ( 2 ) Produzione commerciale (g/pianta) Peso del frutto Peso del frutto Consistenza della polpa Consistenza della polpa Residuo secco rifrattometrico ( Brix) Residuo secco rifrattometrico ( Brix) Acidità titolabile (meq/100 g) Piante fresche Camarosa* 9 22-3 7-4 382 610 18,7 22,5 550 565 6,7 8,1 10,2 10,5 Tudla Milsei* 10 13-3 30-4 277 410 17,5 23,3 304 326 7,5 7,3 11,1 11,2 Piante frigoconservate Camarosa* 9 11-4 4-5 510 610 20,1 22,2 557 592 7,1 7,9 10,1 9,5 Pajaro * 10 1-5 389 24,4 354 6,7 7,3 Paros* 7 29-4 643 29,1 408 5,7 10,1 Tethis* 9 3-5 477 25,6 448 7,3 9,3 Tudla Milsei* 10 8-4 29-4 459 453 19,5 24,5 340 373 8,0 7,4 11,2 10,8 valutata negativamente. Il simbolo indica «marchio registrato»; il simbolo * che la cultivar è protetta. ( 2 ) Data corrispondente all indice di precocità di maturazione. Impianto con piante fresche di Camarosa*, da preferirsi rispetto all utilizzo di materiale frigoconservato molto regolare; colore rosso, molto brillante, polpa consistente. Limitato sapore. Tethis*. Elevata produttività al Sud; grossa pezzatura; buon sapore; colorazione rosso brillante; polpa consistente. Poco adatta alla coltura autunnale veronese; suscettibilità ad antracnosi. Tudla Milsei*. Precocità di maturazione; elevata produttività; forma allungata dei frutti; buon sapore. Scarsa consistenza della polpa; delicatezza della superficie dei frutti; forma non sempre regolare; colore non sempre uniforme, soprattutto nella zona apicale. Aree settentrionali Alba*. Precocità di maturazione; grossa pezzatura; bella forma conica allungata, molto regolare; colore molto brillante. Medio-scarso sapore; non sempre elevata e costante produttività della pianta (soprattutto in coltura autunnale veronese). Darselect*. Ottime caratteristiche gustative; bella forma. Elevata suscettibilità a oidio e vaiolatura fogliare; non sempre elevata e costante produttività; poco adatta alla coltura autunnale; colorazione poco brillante dei frutti. Granda *. Notevole produttività e rusticità; tolleranza ai patogeni dell apparato radicale; grossa pezzatura del frutto. Suscettibilità della pianta e del frutto all oidio e ai marciumi; eccessivo vigore; incidenza di frutti deformati. Idea*. Elevata produttività e rusticità; tolleranza ai patogeni dell apparato radicale; colorazione rosso-aranciata del frutto, molto brillante; buon sapore. Limitata consistenza della polpa; frequente irregolarità della forma del frutto. Madeleine Civmad*. Elevata rusticità; buon sapore; elevata consistenza della polpa. Eccessivo vigore; colore scuro non sempre brillante, in particolare nella fase post-raccolta. Marmolada Onebor*. Elevata produttività e rusticità; grossa pezzatura; bella forma, molto regolare. Scarso sapore; colorazione troppo scura in concomitanza di innalzamenti termici; suscettibilità ai patogeni dell apparato radicale. Marascor. Forma conico-allungata, molto regolare; buon sapore; colorazione rosso-aranciata, brillante, stabile nella fase post-raccolta. Limitata consistenza della polpa. S UPPLEMENTO A L INFORMATORE A GRARIO 24/2004 27

Tabella 9 - Vivaisti autorizzati a moltiplicare cultivar protette Varietà Brevetto italiano (n.) Brevetto europeo (n.) Alba* 2002/1936 New Fruit, Cesena 34, 57 Alice* 10574 Hort. Res. Intern., Regno Unito Ariel* 2002/0984 Civ, Ferrara 20 Aromas* 6451 Zanzi Fruitgrowing Eq., Ferrara 20, 57 Arosa* 2001/1474 Civ, Ferrara 50, 58 Camarosa* 141NV/93 1849 Zanzi Fruitgrowing Eq., Ferrara 1, 3, 20, 33, 34, 40, 49, 50, 54, 57, 58, 67 Camino Real* 2002/1566 The Regent Calif. University, Usa Cifrance* 7732 Ciref, Francia Darselect* 1763 Darbonne, Francia 79 Diamante* 6452 Zanzi Fruitgrowing Eq., Ferrara 20, 57 Elsegarde Civri27* 2002/0338 Civ, Ferrara 50, 58 Granda * 9938 Crpv, Diegaro di Cesena 34, 51, 74 Idea* 1410 Crpv, Diegaro di Cesena 20, 33, 34, 50, 58, 67, 76 Kore Civos* 10427 Civ, Ferrara 50, 58 Madeleine Civmad* 9005 Civ, Ferrara 50, 58 Mareva* in corso Vivai A. Marionnet, Francia Marjolaine* in corso Vivai A. Marionnet, Francia Marlate* in corso Vivai A. Marionnet, Francia Marmolada Onebor* 1463 1119 Civ, Ferrara 20, 50, 58 Maya* 7818 New Fruit, Cesena 34, 57 Miss* 2095 Crpv, Diegaro di Cesena 20, 29, 33, 34, 51, 57, 63, 71, 76 Nadina* in corso Svizzera Naiad Civl35* 2001/1475 Civ, Ferrara 50, 58 Onda* 8885 Crpv, Diegaro di Cesena 20, 33, 34, 51, 57, 67, 70, 72, 73 Pajaro * 156NV/85 Zanzi Fruitgrowing Eq., Ferrara 1, 3, 20, 33, 34, 40, 49, 50, 51, 54, 57, 58, 67 Paros* 9586 Crpv, Diegaro di Cesena 20, 33, 34, 51, 67, 73, 75 Patty* 8889 Crpv, Diegaro di Cesena 20, 34, 51, 70, 71, 72, 73 Raurika Civka * 10428 Civ, Ferrara 50, 58 Roxana* 2001/0138 New Fruit, Cesena 34, 57 Seascape* 1440 Zanzi Fruitgrowing Eq., Ferrara 1, 3, 20, 33, 40, 49, 50, 54, 57, 58, 67 Tethis* 4558 Civ, Ferrara 20, 50, 58, 67 Tudla Milsei* 1382 Vivai F.lli Zanzi, Ferrara 67, 71, 79 Ventana* 2002/1565 The Regent Calif. University, Usa Yamaska* 2001/0154 Agric. and Agri-Food Canada Il simbolo indica «marchio registrato»; il simbolo * che la cultivar è protetta. ( 2 ) Per i riferimenti si rimanda alla tabella pubblicata a pag. 7. Roxana*, rustica e produttiva, ma con frutti di non elevato sapore Editore S UPPLEMENTO A L INFORMATORE A GRARIO 24/2004 Vivaista autorizzato ( 2 ) Aromas*, cultivar rifiorente con colorazione dei frutti molto intensa Maya*. Elevata produttività; bella forma allungata del frutto; colorazione brillante. Scarsa consistenza della polpa e re- 28 sistenza della superficie; forma irregolare (soprattutto nei primari); scarso sapore. Miss*. Precocità di maturazione; costante e grossa pezzatura dei frutti; colorazione rosso-aranciata, brillante. Suscettibilità della pianta ai patogeni dell apparato radicale e dei frutti ai marciumi; consistenza della polpa medio-scarsa. Onda*. Buona rusticità; grossa pezzatura, soprattutto nelle prime staccate; facilità di distacco dei frutti. Necessità di piantagioni anticipate per garantire elevata produttività; limitato sapore. Patty*. Buona adattabilità alla coltura autunnale; elevata produttività; tolleranza all oidio e ai patogeni dell apparato radicale; forma regolare e colore brillante del frutto. Limitata consistenza della polpa; difficoltà di distacco del frutto, facilità di distacco del calice (difetto per il consumo fresco). Raurika Civka*. Maturazione molto tardiva; elevata rusticità e tolleranza ai patogeni dell apparato radicale. Limitata consistenza della polpa; colorazione scura in concomitanza di innalzamenti termici e nella fase postraccolta. Roxana*. Elevata rusticità e produttività; grossa pezzatura; bella forma allungata, regolare. Scarsa resistenza della superficie e consistenza della polpa; colorazione dei frutti troppo scura, soprattutto in concomitanza di innalzamenti termici; scarso sapore. rifiorenti Aromas*. Elevata rusticità e buona tolleranza ai patogeni dell apparato radicale; buona capacità di rifiorire con elevate temperature; colorazione rossa della polpa. Colorazione spesso troppo scura e poco brillante; suscettibilità ad antracnosi. Diamante*. Elevata produttività nel periodo di fine estate; grossa pezzatura; bella forma; polpa consistente. Elevata suscettibilità ad antracnosi e a oidio sui frutti. Seascape*. Elevata produttività; buon sapore. Scarsa capacità di rifiorire in concomitanza dei periodi più caldi; limitata consistenza della polpa; colore molto intenso. Walther Faedi Gianluca Baruzzi Paolo Sbrighi Istituto sperimentale per la frutticoltura Sezione di Forlì