FOCUS MERCATO ITALIA. ITALIA - Struttura del mercato autovetture nuove. GIUGNO e GENNAIO/GIUGNO 2013

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Transcript:

ITALIA - Struttura del mercato autovetture nuove GIUGNO e GENNAIO/GIUGNO 2013 Nel mese di giugno sono state immatricolate 122 mila autovetture nuove, ancora in flessione del 5,5% rispetto allo stesso mese del. Si tratta del ventiduesimo calo consecutivo; non si prevede ancora un inversione di tendenza nei prossimi mesi, ma cali più contenuti. I SEMESTRE volumi var. % tendenziale peso % T su tot mercato 2001 1.421.896-1,2 59% 2002 1.238.851-12,9 54% 2003 1.254.150 1,2 56% 2004 1.291.552 3,0 57% 2005 1.227.831-4,9 55% 2006 1.329.531 8,3 57% 2007 1.422.274 7,0 57% 2008 1.263.132-11,2 58% 2009 1.130.705-10,5 52% 2010 1.165.397 3,1 59% 2011 1.014.823-12,9 58% 815.213-19,7 58% 2013 731.214-10,3 56% stima Nei primi 6 mesi dell anno in corso, il mercato ha totalizzato oltre 731 mila unità, in calo del 10,3% rispetto ad un anno fa, quando nel 1 semestre fu venduto il 58% dell intero mercato (84 mila vetture in più del 1 semestre 2013). Se si confronta il cumulato dei primi 6 mesi 2013 con l analogo del 2007 (anno record di vendite) il calo risulta del 48,6%. Dal 2001 ad oggi, nei primi 6 mesi si è immatricolato tra il 52% (2009) e il 59% (2001 e 2010) dell intero mercato. La media delle vendite dei primi 6 mesi degli anni 2008-2010 ammontava a 1,19 milioni di auto, mentre scende a 854 mila circa nel periodo 2011-2013. Gli ordini raccolti nei primi 6 mesi 2013 ammontano ad oltre 701 mila, in calo del 7,8% sull analogo periodo del. Nota positiva è che a partire dal mese di aprile la raccolta dei contratti ha segno positivo, +6,1%, seguono gli incrementi di maggio, +4,2% e giugno +6,8%. Complessivamente il 2 trimestre registra un incremento degli ordini del 5,6%. 1

ITALIA PIL Trend trim. Valori concatenati (anno di rif. 2005) Var. % su stesso trim. anno prec. Le previsioni di crescita per l Italia sono state riviste al ribasso dal FMI : -1,8% per il 2013 e +0,4% per il 2014 (dati diffusi a luglio 2013). Per il 2013 è previsto un mercato attorno a 1,3 milioni di unità, con una flessione tra il 7 e il 10%. La contrazione della capacità di spesa delle famiglie italiane e l elevato tasso di disoccupazione sul fronte dei consumi, la schiacciante pressione fiscale su famiglie e imprese e una permanente stretta creditizia sul fronte della crescita, non consentono nel breve periodo una netta inversione di tendenza a favore del mercato auto, che invece sarà molto graduale. Secondo le previsioni, solo nel 2017 il mercato raggiungerà di nuovo 1,8 milioni di autovetture nuove vendute, favorito dal progressivo invecchiamento del parco auto, che gli anni di crisi stanno determinando. ITALIA MERCATO AUTOVETTURE NUOVE VOLUMI E VAR.% 2

Mercato per alimentazione A giugno2013 le vetture ad alimentazione alternativa conquistano il 15,1% del venduto, nei primi 6 mesi 2013 le vetture ad alimentazione alternativa hanno raggiunto la quota del 14,9% e una variazione tendenziale positiva del 17,2%; sale la quota delle vetture alimentate a GPL dal 7,5% di un anno fa all 8,9% dei primi 6 mesi 2013, ma cala leggermente rispetto alla media d anno che fu del 9,1%. Le vetture a metano conquistano il 5% del mercato nel 1 semestre 2013 (1,4 punti in più rispetto a gennaio/giugno e 1,2 in più rispetto alla media ). TOTALE 2011 % TOTALE /11 Gen/Giu % Gen/Giu 2013 2013/12 DIESEL 965.769 55,2 745.495 53,1-22,8 438.129 53,7 389.724 53,3-11,0 BENZINA 685.220 39,2 468.620 33,4-31,6 284.097 34,8 232.461 31,8-18,2 BZ+GPL 54.709 3,1 127.883 9,1 133,8 60.830 7,5 65.176 8,9 7,1 BZ+METANO 35.598 2,0 48.250 3,4 35,5 26.712 3,3 30.500 4,2 14,2 METANO 2.693 0,2 5.375 0,4 99,6 2.364 0,3 6.035 0,8 155,3 ELETTRICA 291 0,0 524 0,0 80,1 296 0,0 402 0,1 35,8 IBRIDA BE 5.152 0,3 5.640 0,4 9,5 2.319 0,3 6.285 0,9 171,0 IBRIDA BT 80 0,0 92 0,0 15,0 31 0,0 4 0,0-87,1 IBRIDA GE 12 0,0 1.198 0,1-482 0,1 627 0,1 - TOTALE 1.749.524 100,0 1.403.077 100,0-19,8 815.260 100,0 731.214 100,0-10,3 ALIM. ALTERNATIVA 98.535 5,6 188.962 13,5 91,8 93.034 11,4 109.029 14,9 17,2 ITALIA - Mercato vetture nuove diesel - trend 2000-1600,0 70,0 1400,0 1200,0 1000,0 800,0 600,0 400,0 200,0 0,0 58,0 58,6 58,2 55,6 55,2 53,1 50,5 48,4 43,0 41,8 45,9 33,4 36,2 805,5 876,0 989,8 1090,7 1318,3 1314,0 1360,1 1386,3 1092,5 903,3 900,2 965,7 745,1 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 volumi in.000 quote 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 ANFIA-Studi e statistiche Nel 2011, i consumi di benzina erano scesi del 6% sul 2010, mentre quelli del gasolio auto erano leggermente cresciuti dell 1% e quelli del GPL del 4,4%. Nel i consumi di carburanti sono ancora calati del 10,8% per la benzina senza pb e del 10,4% per il gasolio auto, crescendo, invece, del 6,3% per il GPL. Nei primi 5 mesi 2013 i consumi di benzina e gasolio si contraggono rispettivamente del 5,2% e del 3,3%, mentre quelli del Gpl aumentano del 9,8%. 3

ITALIA - Prezzi medi alla pompa mensili dei carburanti - Euro/1000 litri 1.806 1.761 1.751 1.818 1.871 1.834 1.759 1.746 1.750 1.781 1.797 1.754 1.716 1.734 1.703 1.657 1.647 1.717 1.764 1.746 1.713 1.701 1.694 1.700 1.694 1.651 1.612 1.626 843 mag- 12 795 giu-12 742 769 lug-12 ago-12 818 851 873 880 872 857 842 812 set-12 ott-12 Composizione del prezzo medio alla pompa nel mese di giugno 2013 Prezzo Prezzo al nov-12 Inc. fiscale Industriale Iva Accisa consumo % Benzina senza pb 704,46 300,9 728,4 1733,76 59,4% Gasolio 726,78 282,28 617,4 1626,46 55,3% dic-12 gen-13 feb-13 mar- 13 774 753 FOCUS MERCATO ITALIA A giugno salgono i prezzi medi alla pompa di benzina e gasolio, rispetto ai cali registrati a maggio e aprile rispetto al picco di marzo 2013. Prosegue invece il calo per il prezzo medio alla pompa del GPL, in calo progressivo da inizio anno. L incidenza fiscale (accise+iva) sul prezzo medio alla pompa dei carburanti nel mese di giugno 2013 pesa per il 59,4% sul prezzo della benzina, per il 55,3% su quello del gasolio e per il 36,9% sul GPL. Alle accise nazionali si aggiungono anche quelle regionali (applicate in Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria). GPL 475,33 130,75 147,27 753,35 36,9% Ricordiamo che sui prezzi dei carburanti grava una lunga serie di accise (la prima risale al 1935). Si tratta di una forma di tassazione diretta, sicura e a costo zero per lo Stato. Le emissioni medie di CO2 attribuibili alle automobili immatricolate in Italia nel sono tra le piu' basse d'europa e - assieme a Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Irlanda, Malta, Olanda, Portogallo e Spagna - si trovano gia' al di sotto dei limiti fissati dalla Commissione Europea per il 2015. L'Italia ha ottenuto un risultato migliore di Paesi ritenuti molto piu' 'eco-responsabili' (come Belgio, Svezia, Austria, Lussemburgo e Finlandia) ed ha largamente distaccato, in questa classifica delle nazioni 'virtuose', la Germania, che ha una media di emissioni di CO 2 ben piu' alta (141,5 g/km) rispetto a quella italiana, pari a 126,2 g/km. Francia e Italia hanno registrato la media di emissioni più basse in Europa, seguite da Spagna e Gran Bretagna. Diversi fattori influenzano il risultato, tra questi il peso dell'auto (l'italia si colloca al 4 posto con 1311 kg), la potenza dei motori (l'italia si colloca al 2 posto con 77 kw pari a 103 CV), la diffusione di auto con alimentazione a GPL e metano. Nel 1 semestre 2013 le emissioni medie di C0 2 delle nuove auto vendute in Italia è pari a 121,89 g/km. apr-13 mag- 13 giu-13 Mercato per modalità d acquisto 4

In cinque anni dal 2007 al 2011 il potere d acquisto delle famiglie è crollato del 5% e del 4,9% nel sul 2011, secondo le indagini di Istat, e 6,7 milioni di italiani si trovano in forte difficoltà. Nel 2010 circa il 57 per cento delle famiglie residenti in Italia ha conseguito un reddito netto inferiore all importo medio annuo (29.786 euro, circa 2.482 euro al mese). Il tasso di disoccupazione si attesta a fine maggio 2013 al 12,2% (+0,2 punti su aprile e 1,8 punti in più nei dodici mesi). Il tasso di disoccupazione giovanile è passato dal 26,2% del 2000 al 29,1% del 2011, per raggiungere a fine il 35,3%. A maggio 2013 il tasso di disoccupazione giovanile raggiunge il 38,5% (+2,9 punti nel confronto tendenziale). Una fascia sempre più ampia della popolazione è poi esclusa dal mondo del lavoro e quindi senza possibilità di investire nel proprio futuro: nel 2009, anno di inizio della crisi, i Neet (Not in Education, Employment or Training), ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano, non sono in formazione e ormai, dopo molti tentativi non cercano più neppure un lavoro, erano il 19,5% di questo segmento di età. Due anni dopo (2011) erano cresciuti di oltre tre punti percentuali (22,7%). Sicuramente cresciuti anche nel. L incertezza sul futuro induce alla prudenza anche chi in realtà potrebbe o vorrebbe acquistare o cambiare l automobile. La mobilità automobilistica rappresenta comunque la quasi totalità della domanda di spostamento del nostro Paese (attorno all'80%). Gli italiani in generale preferiscono ancora l'automobile, tuttavia si registra un calo di consensi dovuto a diversi fattori: - costo dei carburanti - crisi finanziaria e credit crunch - calo del potere d'acquisto delle famiglie - crescita costante dei costi per l'utilizzo dell'auto (premi assicurativi, pedaggi autostradali, parcheggi, etc) - pesante imposizione fiscale sul bene auto (bollo, superbollo, imposta provinciale di trascrizione, IVA, accise sui carburanti, diritti vari di motorizzazione, etc). Aumentano gli spostamenti a piedi e in bicicletta, mentre la mobilità pubblica aumenta nelle grandi città, ma rimane invariata nei piccoli comuni. La disponibilità verso una mobilità sostenibile è più accentuata tra i residenti delle grandi città. Un altro importante fattore di mobilità è rappresentato dall intermodalità, che si presenta come uno degli ambiti più dinamici e in crescita dell intera domanda di mobilità urbana. Le vetture acquistate da privati (persone fisiche, leasing persone fisiche, taxi) sono passate dal 71,7% del 2010 al 66,5% del 2011 e a fine sono scese al 64%. E aumentata, per contro, la quota di vetture a noleggio, che passa dal 13,3% del 2010 al 18% del. A giugno 2013 le vetture intestate ai privati proprietari sono appena il 60,1% del totale immatricolato, mentre il noleggio il 20,7% e le società (proprietarie e leasing persone giuridiche) il 19,2%. Nel cumulato invece i privati pesano per il 63,3%, il noleggio per il 20,4% e le società per il 16,2%. La formula del noleggio potrebbe diventare interessante anche per i privati, una parte dei quali sembrano già indirizzati verso l affitto dell auto piuttosto che all acquisto. Saranno le offerte formulate dalle aziende ai cosiddetti codici fiscali che renderanno appetibile e praticabile questa strada. Pesa infine per tutto il comparto delle vetture intestate a società e noleggio, la sfavorevole fiscalità rispetto agli altri Paesi europei. In Italia la deducibilità è stata ridotta in pochi mesi (prima dalla Legge Fornero e poi dalla Legge di Stabilità 2013 ) dal 40% al 20%, mentre in ambito UE arriva fino al 100%. Inoltre, le soglie di deducibilità per le auto utilizzate da imprese e professionisti sono ferme addirittura al 1997, non essendo mai state rivalutate secondo gli indici Istat come, invece, previsto. Anche l Iva è detraibile solo al 40%, mentre nei principali Paesi UE la detraibilità arriva al 100%. Per queste ragioni, l incidenza delle auto aziendali in Italia è molto più bassa che in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. 5

TOTALE 2011 % TOTALE /11 Gen/Giu % Gen/Giu 2013 2013/12 Privati proprietari 1.135.754 64,9 873.463 62,3-23,1 503.430 61,8 449.426 61,5-10,7 Leasing persone fisiche 22.950 1,3 20.758 1,5-9,6 10.508 1,3 11.868 1,6 12,9 Società proprietarie 271.769 15,5 227.819 16,2-16,2 120.739 14,8 108.559 14,8-10,1 Leasing persone giur. 33.017 1,9 23.949 1,7-27,5 14.003 1,7 10.487 1,4-25,1 Noleggio 280.477 16,0 252.706 18,0-9,9 164.258 20,1 148.928 20,4-9,3 Taxi 5.062 0,3 4.096 0,3-19,1 2.205 0,3 1.805 0,2-18,1 Altri 495 0,0 286 0,0-42,2 117 0,0 141 0,0 20,5 TOTALE 1.749.524 100,0 1.403.077 100,0-19,8 815.260 100,0 731.214 100,0-10,3 Mercato per segmento Le superutilitarie pesano a giugno 2013 per il 19% del mercato e le utilitarie per il 29,9%, insieme arrivano al 48,9% del nuovo immatricolato. I SUV complessivamente rappresentano il 16,4% del totale e i Monovolumi l 11,9%. Nel cumulato cresce la quota di: Superutilitarie, 19,3% vs 18,5% di un anno fa; Medioinferiori, il 13,9 vs il 13,1%; SUV piccoli, 3,9% vs 2,7%; SUV compatti, 8,7% vs 8,4%; Monovolumi piccoli, 6,5 vs 4,6%. TOTALE 2011 % TOTALE /11 Gen/Giu % Gen/Giu 2013 2013/12 Superutilitarie 304.046 17,4 268.204 19,1-11,8 150.465 18,5 141.415 19,3-6,0 Utilitarie 557.986 31,9 427.096 30,4-23,5 251.148 30,8 215.781 29,5-14,1 Medio-inferiori 239.157 13,7 179.997 12,8-24,7 106.986 13,1 101.678 13,9-5,0 Medie 115.860 6,6 84.664 6,0-26,9 50.776 6,2 35.398 4,8-30,3 Superiori 26.942 1,5 19.490 1,4-27,7 11.384 1,4 8.800 1,2-22,7 Lusso 3.427 0,2 1.986 0,1-42,0 1.198 0,1 737 0,1-38,5 Sportive 12.899 0,7 7.299 0,5-43,4 4.976 0,6 2.737 0,4-45,0 SUV Piccoli 52.494 3,0 38.742 2,8-26,2 21.731 2,7 28.498 3,9 31,1 SUV Compatti 117.895 6,7 120.354 8,6 2,1 68.179 8,4 63.711 8,7-6,6 SUV Medi/ 66.001 3,8 53.776 3,8-18,5 31.509 3,9 23.210 3,2-26,3 SUV Grandi 22.235 1,3 14.153 1,0-36,3 8.453 1,0 5.531 0,8-34,6 Monovolumi piccoli 90.112 5,2 70.026 5,0-22,3 37.761 4,6 47.858 6,5 26,7 Monovolumi medi 90.950 5,2 79.309 5,7-12,8 47.565 5,8 37.757 5,2-20,6 Monovolumi grandi 11.047 0,6 7.871 0,6-28,7 5.312 0,7 3.267 0,4-38,5 Multispazio 29.377 1,7 22.738 1,6-22,6 13.284 1,6 11.199 1,5-15,7 Combi 9.096 0,5 7.372 0,5-19,0 4.533 0,6 3.637 0,5-19,8 TOTALE 1.749.524 100,0 1.403.077 100,0-19,8 815.260 100,0 731.214 100,0-10,3 6

Mercato per area geografica Nel sono aumentate le immatricolazioni nelle regioni autonome (vedi Valle d Aosta e Trentino Alto Adige), poiché non hanno adottato, grazie ai loro statuti speciali, gli obblighi di maggiorazione sull IPT previsti dalle Legge n. 148/2011 entrata in vigore il 17 settembre 2011 che avevano sostanzialmente abolito il beneficio della tassazione fissa sugli atti soggetti a Iva (in pratica, gli acquisti effettuati presso un commerciante di veicoli). Il successivo D.L. 10 ottobre, n. 174 art. 9, comma 2 convertito nella Legge 7 dicembre, n. 213 ha infatti ulteriormente rivisto la disciplina dell imposta provinciale di trascrizione consentendo di eseguire le formalità relative all IPT su tutto il territorio nazionale, con destinazione del gettito d imposta alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come avente causa (proprietario-acquirente) o intestatario del veicolo (il locatario nel caso di locazione finanziaria, il titolare del diritto di godimento nel caso di usufrutto, il cessionario nel caso di compravendita con patto di riservato dominio). Tuttavia, tale modifica non ha praticamente pesato sui noleggiatori, che hanno continuato ad aprire sedi nelle due province con IPT ridotta e a pagarla lì come effettivi proprietari dei veicoli. Le sole regioni che registrano incrementi di vendita nei primi 6 mesi 2013 sono il Piemonte, dove sono state immatricolate il 17,6% di autovetture in più rispetto ad un anno fa, grazie all incremento del noleggio, e la Toscana (+11,4%). TOTALE 2011 % TOTALE /11 Gen/Giu % Gen/Giu 2013 2013/12 VALLE D'AOSTA 31.018 1,8 36.693 2,6 18,3 29.200 3,6 2.724 0,4 90,7 PIEMONTE 174.209 10,0 148.382 10,6 14,8 78.855 9,7 92.706 12,7 17,6 LOMBARDIA 328.488 18,8 249.832 17,8 23,9 145.951 17,9 128.165 17,5 12,2 LIGURIA 39.262 2,2 29.429 2,1 25,0 16.963 2,1 14.939 2,0 11,9 ITALIA NORD-OVEST 572.977 32,8 464.336 33,1 19,0 270.969 33,2 238.534 32,6 12,0 FRIULI 34.470 2,0 25.409 1,8 26,3 14.118 1,7 12.398 1,7 12,2 TRENTINO ALTO ADIGE 32.797 1,9 171.718 12,2 423,6 113.184 13,9 100.515 13,7 11,2 VENETO 134.497 7,7 107.217 7,6 20,3 60.694 7,4 53.523 7,3 11,8 EMILIA ROMAGNA 143.049 8,2 114.391 8,2 20,0 63.143 7,7 61.678 8,4 2,3 ITALIA NORD-EST 344.813 19,7 418.735 29,8 21,4 251.139 30,8 228.114 31,2 9,2 TOSCANA 169.404 9,7 105.401 7,5 37,8 57.624 7,1 64.172 8,8 11,4 UMBRIA 23.976 1,4 18.771 1,3 21,7 10.559 1,3 9.147 1,3 13,4 MARCHE 41.305 2,4 32.216 2,3 22,0 18.002 2,2 16.332 2,2 9,3 LAZIO 288.385 16,5 135.509 9,7 53,0 77.565 9,5 63.572 8,7 18,0 ITALIA CENTRO 523.070 29,9 291.897 20,8 44,2 163.750 20,1 153.223 21,0 6,4 ABRUZZI 31.024 1,8 23.368 1,7 24,7 12.917 1,6 11.414 1,6 11,6 BASILICATA 7.264 0,4 5.351 0,4 26,3 2.950 0,4 2.719 0,4 7,8 CAMPANIA 73.661 4,2 54.222 3,9 26,4 31.431 3,9 26.715 3,7 15,0 MOLISE 4.288 0,2 2.998 0,2 30,1 1.707 0,2 1.504 0,2 11,9 PUGLIA 53.372 3,1 41.826 3,0 21,6 23.401 2,9 21.385 2,9 8,6 CALABRIA 28.768 1,6 21.933 1,6 23,8 12.182 1,5 10.906 1,5 10,5 SICILIA 79.345 4,5 55.430 4,0 30,1 31.532 3,9 25.645 3,5 18,7 SARDEGNA 30.942 1,8 22.981 1,6 25,7 13.282 1,6 11.055 1,5 16,8 ITALIA SUD-ISOLE 308.664 17,6 228.109 16,3 26,1 129.402 15,9 111.343 15,2 14,0 TOTALE 1.749.524 100,0 1.403.077 100,0 19,8 815.260 100,0 731.214 100,0 10,3 7

Trasferimenti di proprietà e radiazioni Nel sono stati registrati complessivamente 4,18 milioni di passaggi di proprietà lordi, il 10,7% in meno rispetto al 2011. Le minivolture (vendite temporanee al concessionario) sono state invece 1,67 milioni l 11,3% in meno. A giugno 2013, secondo i dati del Ministero dei Trasporti, i trasferimenti complessivi sono stati 322 mila, il 3,3% in meno rispetto a giugno e 2,14 milioni nei primi 6 mesi dell anno (+0,9%). Parco autovetture La riduzione dei volumi di vendita delle autovetture ha determinato una costante diminuzione del tasso di sostituzione (dal 6,3% del 2007 al 3,9% del ), causando un progressivo invecchiamento del parco circolante auto, che a fine per la prima volta è sceso a 37.078.274 (35.000 vetture in meno rispetto al 2011). Questa inversione di tendenza non preoccupante in sé, ma in quanto accompagnata dalla mancata sostituzione delle vetture rottamate o radiate, con conseguente invecchiamento del parco circolante - rischia di consolidarsi, visto che le previsioni 2013 stimano ancora un mercato in flessione rispetto a quello dell anno precedente (dal 7 al 10% in meno). La vita media di un auto è aumentata per la rinuncia o il rinvio dell acquisto/sostituzione dell auto per scelta o necessità. L utilizzo più moderato del mezzo (calo della percorrenza media) ha determinato anche un allungamento della vita tecnica dell auto. Negli anni 2000, 2001, 2002 sono state immatricolate complessivamente oltre 7,1 milioni di auto, pari ad una media d anno di 2,37 milioni di vetture, pertanto potenzialmente si tratta di mezzi con 10-13 anni di vita che potrebbero/dovrebbero essere sostituiti nel breve termine. Un invecchiamento progressivo del parco ha conseguenze negative in termini ambientali e di sicurezza. L'età mediana nel (in aumento rispetto al 2011) è pari a: - auto a benzina : 11 anni e 7 mesi - auto a gasolio : 7 anni - auto bz/gpl : 4 anni e 9 mesi - auto bz/metano : 4 a e 10 mesi. L'età mediana nel 2011 era pari a: auto a benzina : 10 anni e 11 mesi - auto a gasolio : 6 anni e 4 mesi - auto bz/gpl : 4 anni e 10 mesi - auto bz/metano : 4 a e 5 mesi. Nel 2005 le vetture circolanti con più di 10 anni erano il 34,5%, nel sono salite al 44,4%. Le auto con più di 20 anni erano l'8,3% del parco nel 2000, scese al 7,2% nel 2005 e salite al 12,2% nel. 8

Secondo la normativa Euro invece, le vetture circolanti Euro 0,1,2,3 sono il 53,9% dell intero parco, mentre le vetture Euro 4, 5, 6 sono il 46,1%. Euro 0, 1, 2, 3 = 53,9% del parco Euro 4, 5, 6 = 46,1% del parco 9