PROGRAMMA DI CONTROLLO (PC)



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REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI CAPRINO V.SE PROGETTO: PROGETTO PER LA RICONFIGURAZIONE E POTENZIAMANTO DI UN IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI INERTI NON PERICOLOSI MEDIANTE SELEZIONE, FRANTUMAZIONE E VAGLIATURA PROPRIETA : IMPRESA ECOINERTI CAMPAGNARI S.R.L CAPRINO V.SE (VR) PROGRAMMA DI CONTROLLO (PC) ALLEGATO 09 Il Committente ECOINERTI CAMPAGNARI s.r.l. Il tecnico Arch. Cinzia Frapporti. Verona, Giugno 2014 Sede legale: Tel./Fax 045 7550504 cell. 347 7912173 email: archapp@tiscali.it- pec: cinzia.frapporti@archiworldpec.it

SOMMARIO 1. PREMESSA... 2 2. DESCRIZIONE DELLE SEZIONI IMPIANTISTICHE... 2 3. RESPONSABILITÀ E COMPETENZE... 4 3.1. COMPETENZE DEL RESPONSABILE DEL PROGRAMMA DI CONTROLLO... 4 4 IL MONITORAGGIO E CONTROLLO AMBIENTALI... 5 5 CONTROLLI AMMINISTRATIVI... 7 6 MANUTENZIONE DELLE MACCHINE OPERATRICI... 8 Pag. 1 di 8

1. PREMESSA Il presente documento contiene il Programma di Controllo (di seguito PC) del Progetto per la riconfigurazione e potenziamento di un impianto di recupero di rifiuti inerti non pericolosi mediante selezione, frantumazione e vagliatura della Ditta EcoInerti Campagnari s.r.l in Loc. Serpelle Comune di caprino v.se. Definisce le responsabilità e competenze dei soggetti coinvolti nonché i criteri operativi per il controllo delle attività connesse con la gestione dell'impianto. Il PC sarà costantemente soggetto a revisione in occasione di ogni nuovo rilascio di autorizzazione all esercizio o a modifiche significative dell impianto e delle sue modalità di gestione, nonché a seguito di indicazioni delle Autorità di controllo o del responsabile del PC. 2. DESCRIZIONE DELLE SEZIONI IMPIANTISTICHE L attività di recupero si svolge all interno di una preesistente attività di cava. L impianto di lavorazione del fresato e di recupero materiale inerte, collocato in una posizione compatibile con quella precedentemente autorizzata, risulta cosi articolato: Tramogge di carico Vagli Mulini magli secondari Nastri convogliatori di distribuzione Nastri convogliatori elevatore Cabine quadri L impianto si servirà delle strutture già presenti in loco: uffici, pesa, impianti elettrici, parcheggi, viabilità, impianto lava ruote, ecc. Il complesso della superficie impermeabilizzata in cui si collocano le macchine di processo, aree di stoccaggio materiali in ingresso e lavorati, occupa un totale di circa 5400 mq. Per tali aree è stata prevista la raccolta delle acque di pioggia in continuo destinate a trattamento di dissabbiatura e disoleazione. A valle dei due impianti di trattamento viene prevista una rete di subirrigazione. Le vasche di raccolta e dissabbiatura sono state dimensionate con un volume netto di circa 500 mc complessivi. A valle delle vasche sono stati posti una coppia di desoleatori, dimensionati ponendo una velocità massima di scorrimento di 0,2 m/s per una portata massima di 289 l/s (0,29 metri cubi/sec), a cui fa seguito il sistema di subirrigazione precedentemente descritto. Le sezioni impiantistiche che saranno sottoposte ai controlli, saranno sia sezioni proprie sia sezioni appartenenti alle esistenti strutture all'interno del sito di cava che siano funzionali all'impianto: Pag. 2 di 8

Un esistente cancello d'ingresso alla cava, carrabile, con citofono collegato all'esistente locale ufficio; Una rampa di transito automezzi verso il cancello d'entrata al sito, dotata di n. 3/5 ugelli spruzzacqua, posti ad altezza di ca. 30/40 cm da terra e con interasse di 20 m tra di loro, per il progressivo lavaggio delle ruote posizionata di fronte al locale uffici connessi all attività di cava; Un'esistente autobotte da 10.000 litri che viene usata per combatter il sollevamento delle polveri giornalmente e più volte al giorno durante i mesi estivi; Un'esistente recinzione perimetrale continua alta almeno due metri, che circonda l'area di cava; Il locale ufficio è attrezzato con diverse apparecchiature, quali: stampanti, computer con software gestionale generico e per la gestione dei carichi e scarichi, telefoni fissi e mobili, interfaccia pesa. Le dotazioni antincendio sono composte da: - n. 3 estintori: - n.1 a polvere da 6 kg posto dietro il serbatoio del gasolio, accanto gli uffici per spegnimento di un eventuale incendio del quadro elettrico (cortocircuito) della macchina trattamento rifiuto (distante 30m dalla posizione dell'impianto trattamento rifiuti); - n.2 a schiuma posti attorno all'impianto di recupero asfalti (posti a distanza di 80m e su differente quota rispetto all'impianto trattamento rifiuti); - La presenza di 3 estintori a polvere vicini, rendono possibile ed efficace l'intervento presso l'impianto di trattamento del rifiuto. Invece, i 3 idranti sono posti a distanze eccessive ed a quote differenti rispetto a quella dell'impianto per pensare eventualmente di sfruttarli. Un piazzale adibito allo stoccaggio dei rifiuti sarà pavimentato in conglomerato cementizio dotato di rete di raccolta acque meteoriche di dilavamento con pozzetti e caditoie (griglie scolo acque), recapitante nell'impianto di trattamento acque di pioggia e scarico nel suolo tramite sistema di subirrigazione; Un impianto di illuminazione del piazzale, dei locali e dell'impianto; Una pesa di fronte al locale uffici connessi all attività di cava; Gli impianti di recupero composti da un mulino a martelli, da vagli rotanti e da vari nastri trasportatori, per la frantumazione, vagliatura e successiva selezione granulometrica del rifiuto per essere poi stoccati nelle aree autorizzate in cumuli. pavimentazione di manovra in conglomerato bituminoso; rete di raccolta con pozzetti e tubazione; dissabbiatore e disoleatore per il trattamento dell'acqua; vasche di accumulo; Pag. 3 di 8

rete di sub-irrigazione; Realizzazione sistema perimetrale di abbattimento polveri tramite nebulizzatori d acqua, collegato alle vasche di raccolta e riutilizzo delle acque di dilavamento raccolte. In caso di necessità il sistema di nebulizzazione viene alimentato da prelievo di acque da pozzo industriale a servizio dell attività di cava; saranno previste delle utenze tombinate, su cui allacciare una linea mobile (pivot), tale da raggiungere puntualmente i luoghi di maggior produzione di polvere; impianti elettrici di servizio agli impianti di processo, in ottemperanza alle norme di sicurezza. 3. RESPONSABILITÀ E COMPETENZE 3.1. COMPETENZE DEL RESPONSABILE DEL PROGRAMMA DI CONTROLLO Al responsabile del Programma dei Controlli (RPC) competono le seguenti attività: l'aggiornamento periodico del programma di controllo. In particolare, la verifica della necessità della revisione e/o correzione avverrà almeno ogni due anni, ovvero al rinnovo dei referti analitici del test di cessione di cui al D.M. 5 febbraio 1998 e potrà riguardare: - nuove indicazioni di campionamento dei rifiuti soggetti a test di cessione di cui allo stesso decreto; - nuove indicazioni di frequenza del test di cessione; - riferimenti a nuove metodiche standardizzate o riconosciute valide a livello nazionale, comunitario o internazionale per quanto riguarda la caratterizzazione dei rifiuti al fine di una loro analisi; - nuove procedure gestionali e tecnologiche per il recupero dei rifiuti; - ogni altro aspetto che possa riguardare l efficacia del piano di controllo, relativamente alla gestione dei rifiuti alla luce delle eventuali non conformità individuate tra le indicazioni del piano e la conduzione operativa dell impianto; l'esecuzione del programma di controllo con visite periodiche all'impianto di frequenza mensile o comunque adeguata alle verifiche da eseguire, durante le quali viene compilata la lista dei controlli. Questi possono anche risultare più frequenti in caso il Responsabile lo ritenga necessario (ad es. in occasione dell implementazione del sistema di monitoraggio, dei collaudi, dei fine lavori, di segnalazioni inconvenienti, su richiesta delle Autorità di controllo). Trasmissione, in caso di grave anomalia, di un rapporto al Settore Ecologia della Provincia di Verona; Il RPC, benché non sia direttamente responsabile della corretta realizzazione dell impianto, deve verificare che tutte le sezioni impiantistiche assolvano alle funzioni per le quali sono state progettate, in tutte le condizioni operative previste, che siano attuate correttamente ed eseguite le opportune verifiche sulla realizzazione delle opere, eseguendo se le ritiene necessarie, ulteriori proprie verifiche. Pag. 4 di 8

Il RPC sarà altresì disponibile ad incontri e comunicazioni periodiche con la Provincia, il dipartimento ARPAV di Verona ed il Comune di Verona per l esame di problemi relativi all'attività di vigilanza al fine di individuare congiuntamente la soluzione di non conformità e di possibili miglioramenti. Il RPC, durante la visita di controllo verifica su un campione casuale di rifiuti presi in carico: 1. l esistenza, la completezza e la correttezza di compilazione dei Formulari di identificazione del rifiuto; 2. la corrispondenza nel Registro di Carico e Scarico dei rifiuti; 3. la corrispondenza del codice europeo del rifiuto con le previsioni della autorizzazione della discarica nonché la presenza di eventuali ulteriori prescrizioni contenute. 4 IL MONITORAGGIO E CONTROLLO AMBIENTALI Il monitoraggio e il controllo degli aspetti ambientali sono costituiti da: campionamento ed analisi periodiche dello scarico delle acque meteoriche trattate di dilavamento del piazzale; campionamento ed analisi periodiche dei rifiuti in ingresso ed in uscita dall'impianto con esecuzione del test di cessione sull'eluato. Condizioni meteoclimatiche; taratura della pesa, che viene effettuata una volta all'anno. I prelievi e le analisi sono effettuati da laboratori competenti indipendenti, secondo le metodiche ufficiali. Nei controlli ambientali vengono prese in considerazione le attività da porre in atto al fine di rendere sempre efficaci i presidi ambientali volti alla mitigazione degli impatti stessi. Queste attività sono prevalentemente operazioni di manutenzione e di controllo degli strumenti messi in atto per raggiungere lo scopo. Pag. 5 di 8

COMPONENTI AMBIENTALI INTERAZIONI ESTERNE AZIONI DI MITIGAZIONE MANUTENZIONI CONTROLLI - VERIFICHE PERIODICITÀ DELLE VERIFICHE - Funzionalità della pompa di mandata agli irrigatori. ATMOSFERA Emissioni di polveri Abbattimento delle polveri mediante impianto di irrigazione - Corretta impostazione degli irrigatori per quanto riguarda la direzione e la SEMESTRALE distanza del loro raggio d azione - Efficacia del sistema di decantazione delle acque meteoriche e del pozzetto disoleatore ACQUE Piogge insistenti sul Raccolta, piazzale di lavorazione decantazione - Funzionalità della pompa SEMESTRALE di mandata agli irrigatori - Manutenzione della vasca di raccolta delle acque meteoriche - Efficacia dell impianto di irrigazione SEMESTRALE IMPATTO ACUSTICO Rumore generato dalle - - Piantumazione di attrezzature cortina arborea (per irrigazione e potatura) - Manutenzione e/o potatura della vegetazione sopra la duna BIENNALE - Indagine fonometrica periodica (per indagine fonometrica) VIABILITA' - Emissione di polveri Abbattimento delle polveri mediante irrigatori - Funzionalità della pompa SEMESTRALE di mandata agli irrigatori Pag. 6 di 8

- Aumento del traffico - Corretta impostazione degli irrigatori per quanto riguarda la direzione e la distanza del loro raggio Le operazioni di manutenzione parziale e/o totale degli impianti di abbattimento polveri e di raccolta e gestione delle acque, dovranno essere eseguite secondo le indicazioni fornite dal costruttore dei medesimi (libretto d'uso e manutenzione) e con frequenza tale da mantenere costante l'efficienza degli stessi. Le operazioni di manutenzione dovranno essere annotate in un registro dotato di pagine numerate, da tenere a disposizione degli organi di : controllo, ove riportare: la data di effettuazione; il tipo di intervento (ordinario, straordinario, ecc.); la descrizione sintetica dell'intervento. 5 CONTROLLI AMMINISTRATIVI I controlli amministrativi eseguiti dal personale amministrativo della Ditta sono essenzialmente i seguenti (ci si riferisca alle disposizioni del piano di gestione operativa): la tenuta del registro di Carico/Scarico dei rifiuti; l'ammissibilità dei rifiuti in impianto; la Procedura di Accettazione dei rifiuti; il controllo dei formulari d'identificazione dei rifiuti; la tenuta di un consigliato registro giornaliero di esercizio, dove annotare qualsiasi evento gestionale, intervento di manutenzione, guasti, allarmi, visite esterne, ecc. La Ditta è tenuta a comunicare al RPC ogni variazione, modifica o introduzione di nuovi CER. Il personale amministrativo è tenuto a conservare il piano di controllo ed a renderlo disponibile agli Enti ispettivi. Costituirà parte integrante di esso copia del documento di trasporto di ciascun carico di materiale in uscita dall impianto di recupero, dove si dà, tra le altre, indicazione della natura del materiale trasportato, così come prodotto dall impianto di recupero, del cessionario, del luogo di destinazione e della quantità trasportata. Pag. 7 di 8

6 MANUTENZIONE DELLE MACCHINE OPERATRICI Le macchine sono sottoposte periodicamente a controlli di routine, a causa della forte usura. La manutenzione, compresa quella straordinaria, avverrà a seconda delle necessità riscontrate ed i controlli verranno riportati su apposito registro delle manutenzioni. Pag. 8 di 8