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Report Agricoltura Febbraio 2015 (Utilizzo consentito per il notiziario della Società) Aggiornato al 17/02/2015 In questo numero Dollaro forte e petrolio debole Cina: minori importazioni e più mais OGM Italia: mais OGM resta al bando Gli svedesi entrano a gamba tesa sulle esportazioni francesi El Nino: rischio neutrale Mais, grano e soia: analisi di dettaglio Finestra sull Ucraina: situazione economica, produzione e prezzi Strategia di copertura Dollaro forte e petrolio debole Ne avevamo già parlato nello scorso numero di gennaio, la situazione di un dollaro forte e di un petrolio debole ha ovviamente un impatto sui prezzi dei prodotti agricoli. In primo luogo perché i maggiori mercati di contrattazione, ci stiamo riferendo in particolar modo ai mercati commodity, esprimono i prezzi delle materie prime in dollari; quindi è rispetto a questa valuta che tutti i prezzi vengono raffrontati. Ne consegue che le produzioni oltreatlantico sono più costose, mentre quelle europee lo sono meno; il che si traduce in una pressione aggiuntiva sul lato della domanda per l approvvigionamento in ambito europeo. Il secondo fattore è relativo al prezzo del petrolio; il forte calo dei mesi scorsi abbassa i costi di produzione con la conseguenza che, particolarmente in un contesto di scorte elevate, i prezzi hanno maggior spazio per scendere. Questo aspetto avrà maggior impatto nella prossima stagione, in quanto inciderà sui costi dei prossimi interventi di coltivazione. 1

Figura 1 Andamento cambio /$ dalla seconda metà del 2014 Cina: minori importazioni e più mais OGM I funzionari statunitensi diventano più cauti nello stimare le importazioni di mais nei prossimi anni da parte della Cina; secondo l USDA l importazione cinese potrebbe ridursi a 6,5 milioni di tonnellate entro 10 anni a causa di un maggiore raccolto interno e dell utilizzo di mais OGM. Particolarmente caldo in questo periodo è proprio il tema del mais transgenico a seguito dell approvazione cinese della varietà Syngenta MIR 162. Italia: mais OGM resta al bando Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso dell agricoltore Giorgio Fidenato prolungando il bando della coltura del mais Monsanto MON 810. Il 23 gennaio scorso il Governo ha varato un decreto, a firma dei ministri della salute Beatrice Lorenzin, delle Politiche Agricole Maurizio Martina e dell'ambiente Gianluca Galletti, che ha prorogato di 18 mesi il divieto nell attesa che entri in vigore la nuova normativa UE in materia. 2

Gli svedesi entrano a gamba tesa sulle esportazioni francesi La svedese Lantmannen riporta un forte incremento delle esportazioni di grano verso l Europa meridionale e l Africa, rubando quote di mercato ai francesi; secondo fonti della società questo si spiega con una produzione cresciuta lo scorso anno del 63% in Svezia e un raccolto francese di minore qualità. El Nino: rischio neutrale Torna neutrale la valutazione del rischio di sviluppo del fenomeno meteorologico El Nino da parte dell Australian Bureau of Meteorology, che pubblica una serie di rilevazioni fornendo poi un indicazione sintetica. Tuttavia il Southern Oscillation Index (SOI) continua ad oscillare in su valori che non escludono lo sviluppo de El Nino; l ultima lettura rilevata è di -9,9 (dove valori inferiori a 8 possono indicare un evento El Nino, mentre valori compresi tra -8 e +8 sono neutrali), si veda a tal proposito la Figura 2. Figura 2 Southern Oscillation Index 3

Mais Ancora incrementi delle stime di produzione mondiale, che raggiungono i 991 milioni di tonnellate, tuttavia le stime di consumo crescono con un passo maggiore; ne consegue che il rapporto fra scorte e consumo si abbassi, seppur lievemente. (mil. Tonn.) 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 (Gen) 2014/15 (Feb) Incr.% Feb-Gen Produzione 885,90 863,42 973,90 988,08 991,29 0,3% Consumo 882,53 861,50 950,30 971,16 975,45 0,4% Scorte finali 132,75 134,67 158,00 189,15 189,64 0,3% Scorte/consumo 15,0% 15,6% 16,6% 19,5% 19,4% -0,2% Mesi scorte 1,8 1,9 2,0 2,3 2,3-0,2% Tabella 1 Mais: produzione e consumo mondiali La Figura 3 mostra in modo evidente l evoluzione di produzione, consumo e scorte finali nel corso delle ultime 4 stagioni; l incremento per tutte le grandezze è stato notevole, in particolare le scorte hanno visto un costante aumento dal 2012 ad oggi. Figura 3 Mais: andamento di produzione, consumo e scorte mondiali Situazione differente invece se si restringe il campo di osservazione ai soli Stati Uniti, dove l uso di mais per la produzione di etanolo cresce di 75 milioni di bushel, mentre le scorte finali scendono di 50 milioni di bushel parzialmente sostenute da un minor impiego di mangimi e usi alimentari per 25 milioni di bushel. Le stime dei prezzi franco azienda agricola negli Stati Uniti vengono ristretti di 5 centesimi in un range tra 3,40 e 3,90 dollari per bushel. 4

Figura 4 Quotazioni del mais a Chicago Sia il mais quotato a Chicago che quello quotato a Parigi si trovano in un trend di medio periodo ribassista; ancora appare troppo presto per capire se questa tendenza di medio termine possa trasformarsi in lungo termine e puntare a raggiungere i prezzi minimi di inizio ottobre oppure se ci si possa attendere una reazione proprio a partire da questi livelli. Ma per iniziare vediamo come avevamo commentato la situazione di Chicago il mese scorso: attualmente [le quotazioni] si trovano poco sopra i 3,8 dollari livello che potrebbe fornire il sostegno necessario per tornare ad agganciare i 4 dollari; in alternativa le quotazioni potrebbero tornare ad appoggiarsi sui 3,5 dollari. In effetti la zona 3,7 (un leggero smarcamento rispetto a 3,8) ha fornito il sostegno per un rimbalzo, che però si sta rivelando piuttosto anemico; al momento le maggiori probabilità propendono per un permanere delle quotazioni fra 4,1 e 3,7 dollari; eventuali ribassi sotto 3,6 dollari potrebbero spingere le quotazioni in zona 3,2-3,3. Figura 5 Andamento del prezzo del mais al Matif di Parigi 5

Per il Matif di Parigi avevamo detto: pur non escludendo un breve appoggio a 150 euro, le quotazioni hanno buone possibilità di mantenersi in un area di oscillazione tra 155 e 170 euro per tonnellata. Eventuali superamenti di 170 muterebbero lo scenario di fondo fornendo una chiara impostazione rialzista con livelli di equilibrio posti nella fascia tra 170 e 190 euro per tonnellata. L appoggio a 150 euro è avvenuto nella seduta del 2 febbraio e dopo un allungo a 160 ora sono poco sotto a 155; il quadro di insieme si è leggermente deteriorato, ampliando lo spread fra le scadenze di marzo e quelle successive. Diventa quindi cruciale la tenuta del livello di 150, al di sotto del quale si potrebbero avere spinte sino a 140; possibile al momento un oscillazione tra 150 e 160 euro per tonnellata. Per quanto riguarda l esame delle curve forward, ricordiamo che nell ultima pagina di ogni report è possibile trovare il link a un articolo di spiegazione della curva forward e del suo significato pubblicato sul sito Mazziero Research. Le tre curve forward dei future di Chicago presentano il medesimo andamento; la più recente, linea azzurra, è di fatto sovrapposta a quella di tre mesi fa. Il quadro di insieme resta neutrale, mantenendo più un intonazione ribassista che rialzista. Figura 6 Curva forward del mais al CME di Chicago La curva di Parigi, invece, presenta un certo deterioramento rispetto al mese precedente; l intonazione sembrerebbe far propendere per uno scenario ribassista. 6

Figura 7 Curva forward del mais al Matif di Parigi Grano Anche per il grano aumentano le stime di produzione e di consumo mondiale; il risultato finale è che le scorte si incrementano a un ritmo maggiore portando il rapporto fra scorte e consumo al 27,7%. (mil. Tonn.) 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 (Gen) 2014/15 (Feb) Incr.% Feb-Gen Produzione 697,27 656,17 712,52 723,38 725,03 0,2% Consumo 697,31 679,28 702,44 713,19 714,65 0,2% Scorte finali 198,94 175,83 186,68 196,00 197,85 0,9% Scorte/consumo 28,5% 25,9% 26,6% 27,5% 27,7% 0,7% Mesi scorte 3,4 3,1 3,2 3,3 3,3 0,7% Tabella 2 Grano: produzione e consumo mondiali La Figura 8 presenta l evoluzione di produzione, consumo e scorte finali nel corso delle ultime 4 stagioni; è possibile osservare come produzione e consumo siano superiori a quelli delle 3 stagioni precedenti, mentre le scorte siano ritornate ai livelli del 2011. 7

Figura 8 Grano: andamento di produzione, consumo e scorte mondiali Esaminando la situazione negli Stati Uniti, le scorte per la stagione 2014/15 sono stimate in aumento per 5 milioni di bushel, dato che il calo di esportazioni ha più che compensato la riduzione delle importazioni. Il calo delle esportazioni è un fenomeno che sicuramente avrà un impatto di una certa durata a causa del recente rafforzamento del dollaro che rende più competitive le merci agricole europee. Le stime dei prezzi franco azienda agricola negli Stati Uniti sono diminuite di 5 centesimi per bushel in un range tra 5,85 e 6,15 dollari per bushel e riflettono proprio la perdita di competitività delle aziende agricole statunitensi. Figura 9 Quotazioni del grano a Chicago 8

Le quotazioni del grano appaiono più toniche rispetto al mais, prima di esaminare l andamento dei prezzi a Chicago rivediamo cosa era stato scritto nel precedente report: la nostra sensazione è che il ribasso sia ormai agli sgoccioli e da questi livelli si potrebbe sviluppare un tentativo di stabilizzazione tra 5,3 e 5,7-6 dollari; non possiamo però del tutto escludere, dopo un breve rimbalzo nella prossima settimana (19-25 gennaio) un ulteriore allungo al ribasso verso i 5 dollari che però a questo punto farebbe scattare i prezzi come una molla per ritornare verso i 5,5 dollari. Dopo il fallimento della spinta rialzista nella seduta del 22 gennaio, quello che è avvenuto è proprio l allungo al ribasso verso i 5 dollari, con un conseguente rimbalzo; attualmente ci sembra che si stia costruendo quel tentativo di stabilizzazione nella zona 5,3-5,7 dollari, che potrebbe poi sfociare in un movimento verso i 6 dollari. Figura 10 Andamento del prezzo del grano al Matif di Parigi Per quanto riguarda Parigi nello scorso report dicevamo: la situazione ora appare delicata in quanto le quotazioni hanno tutta l intenzione di superare i 200 euro, ma i tempi potrebbero non essere del tutto maturi e quindi potrebbero poi scontrarsi sul muro dei 210-215 euro. Meglio sarebbe un rafforzamento in zona 190-200. Fortemente negativa invece la caduta sotto i 180 euro che aprirebbe la strada per ulteriori ribassi. In effetti nelle sedute del 22-26 gennaio la quota dei 200 euro ha presentato un muro invalicabile, riportando i prezzi in una stretta zona tra 185 e 190 euro; la sensazione è che il grano stia caricando la molla per affrontare nuovamente i 200 euro, con probabilità di superarli che però sono ancora contenute. Da monitorare attentamente la tenuta di 180, la cui violazione aprirebbe la strada verso 165-170 euro per tonnellata. 9

Figura 11 Curva forward del grano al CME di Chicago La curva forward del grano di Chicago, la linea azzurra è quella più recente, inizia a inclinarsi negativamente sulle prime scadenze formando una leggera backwardation (si veda l articolo sul sito Mazziero Research link in ultima pagina per la spiegazione del termine). Seppur prematuro, questo è un primo segnale per una possibile evoluzione rialzista delle quotazioni. Figura 12 Curva forward del grano al Matif di Parigi Su Parigi, invece, inizia a formarsi una backwardation sulle scadenze successive alla prima; ciò fornisce un quadro abbastanza realistico per un futuro sviluppo rialzista delle quotazioni. 10

Spread grano e mais di Chicago Lo spread fra grano e mais si trova nella zona neutrale di 150, cioè nelle medesime condizioni del mese scorso; non vi sono indicazioni da questo elemento che rimane ancorato in uno scenario neutrale. Per maggiori informazioni su questo spread si rimanda alla spiegazione nell ultima pagina di questo Report. Figura 13 Spread grano-mais quotati al CME di Chicago Soia Incremento sia della produzione mondiale che del consumo, ma quest ultimo aumenta con un tasso quattro volte superiore; ne consegue che le stime delle scorte finali calano con un tasso dell 1,7%, che abbassa i mesi scorte a 3,7 dai precedenti 3,8. (mil. Tonn.) 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 (Gen) 2014/15 (Feb) Incr.% Feb-Gen Produzione 239,57 267,47 284,05 314,37 315,06 0,2% Consumo 257,58 258,77 269,00 286,25 288,53 0,8% Scorte finali 53,51 57,79 69,42 90,78 89,26-1,7% Scorte/consumo 20,8% 22,3% 25,8% 31,7% 30,9% -2,5% Mesi scorte 2,5 2,7 3,1 3,8 3,7-2,5% Tabella 3 Soia: produzione e consumo mondiali Malgrado ciò a livello grafico, nella figura successiva, resta evidente il continuo aumento di scorte, produzione e consumo mondiali nel corso delle ultime quattro stagioni. 11

350 300 250 200 150 100 50 0 Soia: Produzione mondiale 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 (Feb) Produzione Consumo Scorte finali 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Figura 14 Soia: andamento di produzione, consumo e scorte mondiali Negli Stati Uniti l offerta di soia è aumentata di 10 milioni di bushel, a 4.086 milioni, soprattutto per maggiori importazioni; tuttavia le esportazioni sono aumentate di 20 milioni di bushel, a 1.790 milioni. Questo aumento delle esportazioni deriva da un maggior ritmo delle spedizioni via nave in gennaio e contrasta con la forza del dollaro, che ha influenzato in modo contrario ad esempio il mais; tale fenomeno deve farci considerare come la soia sia ritenuto da alcuni paesi un alimento essenziale, il che ne limita la possibilità di forti cadute del prezzo. Le scorte finali negli Stati Uniti sono diminuite di 25 milioni di bushel rispetto al mese precedente. Le stime dei prezzi franco azienda agricola restano invariate in un range compreso tra 9,45 e 10,95 dollari per bushel per la soia e sono aumentate di 10 dollari per la farina di soia tra 350 e 390 dollari per short tonnellata. Figura 15 Quotazioni della soia a Chicago 12

Nello scorso report davamo probabilità rispettivamente del 60% e del 40% alle due ipotesi: 1. Una violazione al ribasso di 9,8 potrebbe aprire la strada verso 9,5 ed eventualmente sino a 9,2. 2. Il superamento di 10,9 potrebbe spingere le quotazioni verso 11,2 ed eventualmente verso 11,7. Effettivamente il ribasso è proseguito sino a fine gennaio in zona 9,6 dollari per poi recuperare nuovamente sino a 9,9. In buona sostanza le spinte ribassiste sembrano arginabili dalla zona di 9,5-9,6 dollari e quindi si aprono spazi per un recupero sino a 10,6 dollari; i due estremi potrebbero rappresentare un canale di oscillazione di media durata (due-tre mesi). Figura 16 Curva forward della soia al CME di Chicago La curva forward più recente, linea azzurra, è quasi esattamente sovrapponibile con quella di un mese fa; tale configurazione non fornisce particolari spunti e resta in condizione neutrale. Figura 17 Quotazioni della farina di soia a Chicago 13

Il mese scorso dicevamo: appare probabile quindi che le quotazioni continuino la loro discesa sino a 300 dollari, da dove potrebbero ritrovare la forza per nuovi spunti rialzisti; nel frattempo restano contenute eventuali spinte verso l alto dato che 350 dollari costituiscono ora una barriera difficilmente oltrepassabile. Il ribasso è effettivamente continuato, ma è stato arginato dalla zona di 320 dollari, da dove i prezzi stanno cercando di trovare una base prima di innescare un nuovo movimento rialzista. Spinte verso l alto potrebbero comunque essere respinte dai 350 dollari, ma il suo superamento aprirebbe la strada verso 360-380 dollari. Figura 18 Curva forward della farina di soia al CME di Chicago La curva della farina di soia inizia ad assumere una conformazione in backwardation; i ribassi potrebbero essere alle spalle ed aprirsi un periodo di prezzi moderatamente improntati al rialzo. Finestra sull Ucraina: situazione economica, produzione e prezzi Il cessate il fuoco in Ucraina, nel caso venisse rispettato per un tempo considerevole, potrebbe avere un effetto importante sulle esportazioni. Da un lato potrebbero abbassarsi i prezzi, per un minore premio al rischio, e dall altro potrebbero consentire le esportazioni da un maggior numero di zone di produzione. L Ucraina è il terzo esportatore mondiale di mais, dopo gli Stati Uniti e il Brasile, e la filiale di Kiev del Dipartimento americano USDA ipotizza un incremento a livelli record delle esportazioni, favorite sia dall elevata produzione sia dal prezzo particolarmente competitivo. Secondo l USDA le esportazioni ucraine di mais potrebbero raggiungere i 20 milioni di tonnellate nella stagione 2014-15, appena al di sotto di 5.000 tonnellate 14

rispetto al record di tutti i tempi, e potrebbero soffiare il secondo posto di maggior esportatore al Brasile, che si prevede si attesti ai 19,5 milioni di tonnellate a causa di uno spostamento di produzione dal mais alla soia dovuto all incentivo dei prezzi. Occorre inoltre rilevare che la hryvnia, la valuta ucraina, nell ultimo anno ha perso il 66% rispetto al dollaro; da un lato ciò ha penalizzato le importazioni, ma dall altro ha fortemente reso convenienti le merci provenienti dal Paese. Essendo il limite di esportazione piuttosto elevato per il mais (20,2 milioni di tonnellate) non sembrerebbe che questo limite possa determinare dei blocchi effettivi alle spedizioni. Secondo Brian Henry della Benson Quinn Commodities, intervistato da Agrimoney, gli esportatori stanno mantenendo delle offerte aggressive sulle spedizioni dal Mar Nero, con uno sconto di circa 0,2 dollari bushel rispetto al mais proveniente dagli Stati Uniti. Nella Tabella 4 vengono riportati i prezzi spot rilevati in Ucraina. Materia Prima Prezzo ($/ton.) Franco Mais 174,00 FOB Ucraina Grano 210,00 FOB Ucraina Soia - DAF Ucraina Tabella 4 Prezzi in $/tonnellata agricoli di provenienza Ucraina Nota 1: trattandosi di fonte non ufficiale, la Mazziero Research non può assumersi alcuna responsabilità sulla veridicità dei prezzi e sulla qualità della merce. Nota 2: per il significato delle sigle FOB e DAF si veda il Glossario in ultima pagina. Confronto prezzi Chicago, Parigi e Milano La Tabella 5 riporta i prezzi di mais, grano, soia e farina di soia rilevate a Chicago, Parigi, Rouen e Milano (Parigi non è presente per la soia e la farina in quanto non vengono contrattate al Matif). Le rilevazioni sono state fatte sui prezzi di chiusura di lunedì 16 febbraio, e di martedì 10 febbraio per Milano, con un cambio /$ pari a 1,135. ( /Tonn.) Chicago Parigi Rouen Milano Mais 134,93 152,75 147,00 165,00 Grano 174,82 188,75 179,00 196,00 Soia 322,76 373,00 Farina di Soia 326,81 412,00 Tabella 5 Confronto prezzi con cambio /$ a 1,135 15

Conclusioni La Tabella 6 riporta delle percentuali di copertura indicative ed è suddivisa per due tipologie: Per chi acquista: allevatori, grossisti, industrie di trasformazione, industrie alimentari. Per chi vende: agricoltori, grossisti, industrie di trasformazione, industrie alimentari. Per quanti sono sia acquirenti che venditori, ma in diversa quantità (es. agricoltore che svolge anche l attività di allevatore), è possibile calcolare percentualmente la propria esposizione raffrontando i volumi in acquisto e in vendita e successivamente applicando tali percentuali a quelle della Tabella 6. Nel caso i volumi di acquisto e vendita siano uguali, per calcolare la copertura indicativa è sufficiente sottrarre i valori percentuali delle righe 1 e 2 della Tabella 6 per ciascuna materia prima. Si ricorda che la costruzione di posizioni va fatta nel momento di quotazioni favorevoli alla propria attività, impostando così una strategia che tenga conto dello sviluppo a medio lungo termine dei prezzi. La strategia inoltre andrà attuata tenendo conto delle varie possibilità offerte dal mercato: Definizione di contratti fisici con consegna a termine. Apertura di contratti future sui mercati di Chicago e/o Parigi. Apertura di contratti di opzioni, con preferenza per le strutture collar a costo zero. Le ultime due strategie hanno il vantaggio di lasciar decidere sino all ultimo momento la controparte della transazione della merce fisica, aspetto che costituisce invece un legame nella prima strategia; per contro la prima strategia consente di programmare i contratti a termine su scadenze più ampie di quelle realisticamente attuabili nei mercati finanziari (si veda a tal proposito la Tabella 7). Nella predisposizione della strategia di copertura, occorre considerare che ogni realtà è differente; la Mazziero Research è in grado di svolgere valutazioni su richiesta e di accompagnare nella predisposizione personalizzata della strategia di copertura. Percentuali di copertura Mais Grano Soia Per chi acquista (utilizzatori) 75% 85% 80% Per chi vende (produttori) 5% 5% 5% Tabella 6 Percentuali di copertura Le percentuali della Tabella 6 rispetto al precedente Report sono: Per chi acquista: diminuite 5% per mais, aumentate 5% per mais e 10% per soia Per chi vende: invariate La Tabella 7 mostra, come di consueto, sino a quali scadenze è possibile impostare strategie di copertura con Future od Opzioni in funzione alla liquidità di ciascun singolo mercato. 16

Materia Prima Future Opzioni Mais Parigi nov-15 nov-15 Mais Chicago dic-16 mar-16 Grano Parigi mag-16 mag-16 Grano Chicago mar-16 dic-15 Soia Chicago nov-16 gen-16 Farina di soia Chicago mar-16 dic-15 Tabella 7 Scadenze idonee a copertura Rispetto al precedente report sono state allungate le scadenze delle opzioni sulla soia di Chicago e dei future sulla farina di soia. Strategie di copertura Corsi di formazione e consulenza La Mazziero Research è in grado di svolgere corsi di formazione sui mercati finanziari delle materie prime, fornendo tutti i concetti base per le strategie di copertura. La Mazziero Research può altresì affiancare le aziende nello studio di fattibilità, nella predisposizione e attuazione di una corretta strategia di copertura. 17

Conversione unità di misura: Acro: 0,405 ettari Bushel: Per il Mais: 25,40Kg.; Per Soia e Frumento: 27,22 Kg. Libbra: 0,454 Kg. Short Tonn.: 0,91 Tonn., misura precisa = 907,18474 kg. Glossario DAF: Delivered At Frontier, Reso frontiera FOB: Free on Board, Franco a bordo Ipervenduto Condizione tecnica momentanea di eccesso di vendite Ipercomprato Condizione tecnica momentanea di eccesso di acquisti Approfondimenti La curva forward dal sito Mazziero Research Spread grano e mais di Chicago Riportiamo di seguito per comodità alcuni dettagli sulla relazione fra il prezzo del grano e del mais; le componenti del grafico sono: La linea azzurra mostra i prezzi del grano di Chicago degli ultimi anni. La linea arancione mostra i prezzi del mais di Chicago degli ultimi anni. La linea grigia mostra la differenza (spread) fra i prezzi del grano e del mais di Chicago negli ultimi 10 anni. La linea gialla è un riferimento posizionato a 150. Osservando il grafico possiamo notare che: L andamento dei prezzi di grano e mais è generalmente stabile quando lo spread (linea grigia) si trova in prossimità o al di sotto del riferimento di 150. Quando la linea grigia sale con decisione al di sopra della linea gialla di 150, i prezzi del grano, o sia del mais che del grano, tendono a muoversi al rialzo. La linea di 150 è così rilevante in quanto storicamente, perlomeno per il mercato americano, 150 rappresenta il differenziale di equilibrio fra grano e mais; i differenziali tra i valori tendono a sviluppare un utilizzo di sostituzione. Il superamento di 150 generalmente indica una maggiore domanda di grano, con conseguente aumento di prezzo; la domanda quindi tende a spostarsi parzialmente sul mais, portando in alcuni casi prezzi maggiori anche per questo cereale. Mazziero Research Copyright 2015 Tutti i diritti riservati Il presente report è di natura strettamente confidenziale e soggetto al diritto d autore; il suo contenuto è riservato a [Omissis] che può utilizzarlo per la pubblicazione nel proprio notiziario. Ulteriori diffusioni senza il consenso esplicito dell autore sono vietate. AVVERTENZA Il Documento è stato preparato dalla Mazziero Research di Maurizio Mazziero (di seguito autore) e riflette esclusivamente le opinioni e le valutazioni dell autore. Qualsiasi informazione, opinione, valutazione e previsione contenuta nel presente Documento è stata ottenuta da fonti che l autore ritiene attendibili, ma della cui accuratezza e precisione l autore non può essere ritenuto responsabile, né può assumersi responsabilità alcuna sulle conseguenze finanziarie, fiscali o di altra natura che potrebbero derivare dall utilizzazione di tali informazioni. Le informazioni e le opinioni espresse dall autore non rappresentano una sollecitazione all'acquisto o alla vendita di commodity, future, opzioni o qualsiasi altro prodotto finanziario. L autore o altri collaboratori o conoscenti possono avere in certe circostanze posizioni sul mercato diverse o contrarie alle informazioni contenute nel report. Pertanto la Mazziero Research di Maurizio Mazziero declina assolutamente qualsiasi responsabilità relativa all'uso di tutte le informazioni, strumenti, grafici, analisi, software, e altri contenuti presenti in siti ad esso riconducibili o nelle documentazioni rilasciate, ribadendo che ogni lettore è responsabile delle proprie scelte e dell'utilizzo di questo materiale. 18