I VOUCHER FORMATIVI NELLA PROVINCIA DI LIVORNO



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Unione Europea Fondo Sociale Europeo I VOUCHER FORMATIVI NELLA PROVINCIA DI LIVORNO NOTE DI APPROFONDIMENTO novembre 2013

PROVINCIA DI LIVORNO 3 I VOUCHER FORMATIVI DELLA PROVINCIA DI LIVORNO L accrescimento delle competenze della popolazione attiva è un obiettivo strategico di lungo periodo, individuato dalle strategie europee e ripreso nei documenti di programmazione regionali e provinciali. Investire risorse nel miglioramento del capitale umano di un territorio significa, infatti, accrescerne le opportunità occupazionali e allo stesso tempo, contribuire a migliorarne la qualità. Proprio in quest ottica la Provincia di Livorno, fin dal 2010, ha promosso e finanziato diverse azioni formative volte ad accrescere le competenze e l occupabilità della popolazione locale. I principali strumenti utilizzati a tal fine sono stati i voucher formativi individuali ed aziendali. Con il termine voucher, mutuato dal contesto turistico e trasferito al mondo della formazione, si fa riferimento ad un finanziamento destinato a chi desidera frequentare un master o un corso di formazione. Si tratta in effetti di un buono che può essere richiesto dal cittadino (voucher individuale) o dall impresa (voucher aziendale) all Ente provinciale per coprire parzialmente o totalmente il costo del corso individuato. La peculiarità dello strumento è la sua estrema flessibilità ed adattabilità alle esigenze individuali: ciascuno sceglie infatti il corso più adatto alle proprie esigenze; l unico vincolo è che si tratti di un attività formativa svolta da un agenzia accreditata presso la Regione Toscana o altre regioni italiane, o, nel caso di un corso di specializzazione post laurea, che sia tenuto presso Università, Istituti di ricerca e scuole di alta formazione riconosciute dal MIUR o, nel caso di corsi all estero, dalle rispettive autorità pubbliche competenti. Nel presente documento analizzeremo una serie di informazioni relative al periodo compreso fra il 2010 ed il primo semestre del 2013, presentando dapprima (par. 1) i dati relativi alle diverse tipologie di voucher individuali, quindi (par. 2) quelli relativi ai voucher aziendali. A conclusione del documento (par. 3) si presenteranno alcune prime evidenze in relazione alle ricadute occupazionali dei voucher individuali finanziati nel biennio 2010-2012.

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO 1. I VOUCHER INDIVIDUALI Come appare dalla figura 1, nel corso degli ultimi anni la Provincia di Livorno ha finanziato ben 3.183 voucher individuali con un trend crescente nel periodo; il dato del 2013, infatti, è relativo solamente al primo semestre dell anno; nello stesso periodo dell anno precedente i voucher finanziati erano stati solo 762, e dunque nel 2013 si registra un incremento di circa il 14% rispetto all anno precedente. FIGURA 1 NUMERO DI VOUCHER INDIVIDUALI FINANZIATI DALLA PROVINCIA DI LIVORNO PER ANNO DI INIZIO CORSO. PERIODO 2010 2013 I TRIM Per la nostra analisi è opportuno distinguere diverse tipologie di voucher, individuabili in base alla tipologia dell intervento formativo, al target cui sono rivolti o ad entrambe le cose insieme. Il primo tipo di voucher è quello destinato a finanziare corsi per l accrescimento delle competenze, cui si accede tramite bando: sia i disoccupati iscritti ai Centri per l impiego che gli occupati del settore privato, a seconda del proprio livello di scolarizzazione, possono ricevere un finanziamento per: a) corsi di formazione professionale con rilascio dell attestato di qualifica, o della certificazione di competenze; b) corsi di formazione professionale post diploma con rilascio dell attestato di frequenza, o di specializzazio-

PROVINCIA DI LIVORNO 5 ne, o della dichiarazione degli apprendimenti, c) master, corsi di specializzazione e perfezionamento post laurea. In base ad una serie di indicatori relativi sia alla qualità e coerenza dei corsi sia alle caratteristiche del soggetto che ne ha fatto richiesta, è stata stilata una graduatoria in base alla quale i voucher sono finanziati fino all esaurimento delle risorse. Vi sono poi diversi tipi di voucher individuali finalizzati a migliorare l occupabilità dei destinatari: i più diffusi sono i voucher erogati per frequentare le attività di formazione inserite nel catalogo provinciale, offerte agli iscritti ai Centri per l impiego inseriti nel Progetto ricerca attiva, senza che vi sia dunque un bando specifico; vi sono poi i bandi per la conciliazione, che si rivolgono alle disoccupate con problemi di conciliazione fra le attività domestiche e le esigenze professionali e formative, prevedendo il finanziamento di voucher da utilizzare per servizi da destinare a bambini, anziani o disabili; a questa categoria sono riconducibili infine anche alcuni bandi destinati a target specifici 1. Distinguendo i voucher finanziati in base a tale tipologia, possiamo subito osservare come si tratti in gran parte (2.635 su 3.183) di voucher offerti a soggetti inseriti nel percorso di ricerca attiva, che hanno svolto attività formative tra quelle offerte dal catalogo disponibile a livello provinciale. A questi si aggiungono 326 voucher per l accrescimento delle competenze individuali, finanziati sulla base di specifici bandi provinciali (qualifica, post diploma e post laurea), 113 voucher riferibili a bandi rivolti alla conciliazione fra vita privata e vita lavorativa, riservati alla componente femminile, e 103 relativi a bandi indirizzati a specifiche categorie di soggetti (66 voucher per gente di mare, 22 voucher per i tirocini presso la Procura e il Tribunale di Livorno e 5 voucher per i corsisti ex-muliebris ). 1) Fra questi ultimi vanno menzionati i tirocini formativi e di orientamento presso la Procura della Repubblica e il Tribunale di Livorno, riservati ai giovani neolaureati in giurisprudenza o scienze politiche e ai neodiplomati. Da menzionare anche quelli riservati agli iscritti nel registro Gente di mare, per il conseguimento delle abilitazioni obbligatorie a lavorare a bordo delle navi a tutti i livelli professionali, nonché un finanziamento specifico rivolto ad alcuni soggetti (5 ragazzi), frequentanti il corso per estetisti e parrucchieri, che hanno visto chiudere prima del termine la loro scuola (la Muliebris, un istituto di formazione tra quelli accreditati presso la Regione). Poiché gli studenti avevano già sostenuto per intero i costi del corso hanno ricevuto un finanziamento dalla Provincia per portare a termine il percorso formativo intrapreso.

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO FIGURA 2 I VOUCHER INDIVIDUALI FINANZIATI DALLA PROVINCIA DI LIVORNO PER TIPO DI BANDO. PERIODO 2010 2013 I TRIM I bandi (tabella 1) sono stati finanziati prevalentemente attraverso il II asse del POR Toscana (Occupabilità), visto che la finalità primaria di tali interventi consisteva nell offrire opportunità di riqualificazione ed aggiornamento a soggetti in difficoltà occupazionale allo scopo di facilitarne l ingresso o il reingresso nel mercato del lavoro. Ciò vale per tutte le tipologie di voucher, ad eccezione di quelli destinati all accrescimento delle competenze individuali attraverso percorsi formativi mirati al conseguimento di una qualifica o di una specializzazione post diploma e post laurea, che sono stati finanziati prevalentemente attraverso il IV asse (Capitale umano). TABELLA 1 I VOUCHER INDIVIDUALI FINANZIATI DALLA PROVINCIA DI LIVORNO PER TIPO E ASSE DI FINANZIAMENTO. PERIODO 2010 2013 I TRIM TIPO VOUCHER I ADATTABILITÀ ASSE RIPARTO FINANZIARIO II OCCUPABILITÀ III INCLUSIONE SOCIALE IV CAPITALE UMANO ACCRESCIMENTO COMPETENZE 22 0 0 304 326 CONCILIAZIONE 6 113 0 0 119 BANDI SPECIFICI 4 76 0 23 103 TOTALE OFFERTA A CATALOGO 0 2.332 303 0 2.635 TOTALE 32 2.521 303 327 3.183

PROVINCIA DI LIVORNO 7 TIPO VOUCHER I ADATTABILITÀ ASSE RIPARTO FINANZIARIO II OCCUPABILITÀ III INCLUSIONE SOCIALE IV CAPITALE UMANO TOTALE ACCRESCIMENTO COMPETENZE 6,7% 0,0% 0,0% 93,3% 100,0% CONCILIAZIONE 5,0% 95,0% 0,0% 0,0% 100,0% BANDI SPECIFICI 3,9% 73,8% 0,0% 22,3% 100,0% OFFERTA A CATALOGO 0,0% 88,5% 11,5% 0,0% 100,0% TOTALE 1,0% 79,2% 9,5% 10,3% 100,0% Ciascun asse è articolato in uno o più obiettivi specifici: l obiettivo maggiormente dichiarato, per cui si contano circa 2.400 interventi, è quello di attuare politiche del lavoro attive e preventive. Seguono lo sviluppo di percorsi integrati per l inserimento di soggetti svantaggiati e la promozione della ricerca e dell innovazione, i quali registrano entrambi circa 300 voucher, un numero nettamente inferiore rispetto a quello del primo obiettivo. TABELLA 2 I VOUCHER INDIVIDUALI FINANZIATI IN PROVINCIA DI LIVORNO PER TIPO E OBIETTIVO SPECIFICO. PERIODO 2010 2013 I TRIM OBIETTIVO SPECIFICO A SVILUPPARE SISTEMI DI FORMAZIONE CONTINUA E SOSTENERE L ADATTABILITÀ DEI LAVORATORI B FAVORIRE L INNOVAZIONE E LA PRODUTTIVITÀ ATTRAVERSO UNA MIGLIORE ORGANIZZAZIONE E QUALITÀ DEL LAVORO E ATTUARE POLITICHE DEL LAVORO ATTIVE E PREVENTIVE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI NEL MERCATO DEL LAVORO, ALL INVECCHIAMENTO ATTIVO, AL LAVORO AUTONOMO E ALL AVVIO DI IMPRESE F MIGLIORARE L ACCESSO DELLE DONNE ALL OCCUPAZIONE E RIDURRE LE DISPARITÀ DI GENERE G SVILUPPARE PERCORSI INTEGRATI E MIGLIORARE IL RE INSERIMENTO LAVORATIVO DEI SOGGETTI SVANTAGGIATI COMBATTERE OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE NEL MERCATO DEL LAVORO H ELABORAZIONE E INTRODUZIONE DELLE RIFORME DEI SISTEMI DI ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO PER MIGLIORARNE L INTEGRAZIONE E SVILUPPARE L OCCUPABILITÀ, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ORIENTAMENTO ACCR. COMPET TIPO VOUCHER CONCILIAZ. BANDII SPECIFICI OFFERTA A CATALOGO TOTALE 22 0 4 0 26 0 6 0 0 6 0 0 76 2.332 2.408 0 113 0 0 113 0 0 0 303 303 0 0 10 0 10

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO OBIETTIVO SPECIFICO I AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE ALLE OPPORTUNITÃ FORMATIVE LUNGO TUTTO L ARCO DELLA VITA E INNALZARE I LIVELLI DI APPRENDIMENTO E CONOSCENZA L CREAZIONE DI RETI TRA UNIVERSITÃ, CENTRI TECNOLOGICI DI RICERCA, MONDO PRODUTTIVO E ISTITUZIONALE CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA PROMOZIONE DELLA RICERCA E DELL INNOVAZIONE ACCR. COMPET TIPO VOUCHER CONCILIAZ. BANDII SPECIFICI OFFERTA A CATALOGO TOTALE 0 0 13 0 13 304 0 0 0 304 TOTALE 326 119 103 2.635 3.183 La Provincia, durante tutto il periodo, (figura 3) ha finanziato voucher individuali per un ammontare complessivo di 2.980.000 euro con una tendenza in aumento, se consideriamo che il dato del 2013 è relativo solamente al primo semestre. FIGURA 3 RISORSE IMPEGNATE DALLA PROVINCIA DI LIVORNO PER I VOUCHER INDIVIDUALI PER ANNO DI INIZIO CORSO. PERIODO 2010 2013 I TRIM, MIGLIAIA DI EURO. È inoltre evidente (figura 4) come il costo medio di ciascun voucher sia letteralmente crollato dopo il 2010, passando da oltre 3.700 euro a circa 1.200 euro nel 2011, arrivando a circa la metà, di nuovo, l anno successivo, con il valore più basso del periodo, pari a 584 euro.

PROVINCIA DI LIVORNO 9 FIGURA 4 COSTO MEDIO IN EURO DI CIASCUN VOUCHER INDIVIDUALE PER ANNO DI INIZIO CORSO. PERIODO 2010 2013 I TRIM Ciò è accaduto perché l utilizzo dei voucher è chiaramente mutato nel corso del tempo (tabella 3). Nel 2010 i voucher erano stati utilizzati soprattutto come strumento volto all innalzamento della professionalità e delle conoscenze individuali, al fine di migliorare la qualità delle risorse umane e rafforzare la competitività dell offerta di lavoro locale. Dal 2011, invece, essi sono stati utilizzati prevalentemente per finanziare interventi di politica attiva del lavoro, cioè percorsi formativi piuttosto brevi e finalizzati al sostegno all inserimento lavorativo. Nel 2010, ad esempio, oltre i tre quarti dei voucher (131 su 169) erano frutto di bandi specifici, indirizzati allo svolgimento di master universitari, corsi di specializzazione o di qualifica, mentre l anno successivo questi stessi voucher rappresentavano appena il 10,8% del totale. La maggior parte dei voucher erogati nel 2011 (il 74,2%) fa riferimento al finanziamento di corsi a catalogo, offerti a soggetti in cerca di occupazione ed iscritti ai Centri per l Impiego provinciali. Questi arrivano a rappresentare addirittura il 95% delle attività formative finanziate nel 2012, per assestarsi all 86% nel primo trimestre del 2013.

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO TABELLA 3 I VOUCHER INDIVIDUALI FINANZIATI IN PROVINCIA DI LIVORNO PER TIPO E ANNO DI INIZIO CORSO. PERIODO 2010 2013 I TRIM TIPO DI VOUCHER ANNO 2010 2011 2012 2013 TOTALE ACCRESCIMENTO COMPETENZE 131 81 47 67 326 CONCILIAZIONE 38 80 1 0 119 PROFILI SPECIFICI 0 32 17 54 103 OFFERTA A CATALOGO 0 556 1330 749 2635 TOTALE 169 749 1395 870 3183 ACCRESCIMENTO COMPETENZE 77,5% 10,8% 3,4% 7,7% 10,2% CONCILIAZIONE 22,5% 10,7% 0,1% 0,0% 3,7% PROFILI SPECIFICI 0,0% 4,3% 1,2% 6,2% 3,2% OFFERTA A CATALOGO 0,0% 74,2% 95,3% 86,1% 82,8% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% I diversi tipi di voucher hanno costi fortemente differenziati, e ciò spiega il crollo del costo medio dei voucher evidenziato nella figura 4: oltre l 80% dei voucher destinati a finanziare i corsi a catalogo ha avuto infatti un costo inferiore ai 1.000 euro, mentre avviene l opposto per i voucher destinati a finanziare corsi di qualifica, specializzazione o master, la metà dei quali è costata più di 3.000 euro. Anche i voucher erogati a favore di target specifici hanno per oltre l 80% un costo superiore ai 1.000 euro, cosa che si riscontra anche per la totalità dei voucher relativi a bandi di conciliazione che presentano una distribuzione fortemente concentrata nella classe di costo 1.000-2.000 euro. TABELLA 4 I VOUCHER INDIVIDUALI FINANZIATI IN PROVINCIA DI LIVORNO PER TIPO E COSTO. PERIODO 2010 2013 I TRIM TIPO VOUCHER FINO A 120 COSTO 121 500 501 1000 1001 2000 2001 3000 OLTRE 3000 TOTALE ACCRESCIMENTO COMPETENZE 0 37 18 54 55 162 326 CONCILIAZIONE 0 0 0 84 0 35 119 BANDI SPECIFICI 0 13 4 36 18 32 103 OFFERTA A CATALOGO 1.058 614 578 271 114 0 2.635 TOTALE 1.058 664 600 445 187 229 3.183

PROVINCIA DI LIVORNO 11 COSTO TIPO VOUCHER FINO A 120 121 500 501 1000 1001 2000 2001 3000 OLTRE 3000 TOTALE ACCRESCIMENTO COMPETENZE 0,0% 11,3% 5,5% 16,6% 16,9% 49,7% 100,0% CONCILIAZIONE 0,0% 0,0% 0,0% 70,6% 0,0% 29,4% 100,0% BANDI SPECIFICI 0,0% 12,6% 3,9% 35,0% 17,5% 31,1% 100,0% OFFERTA A CATALOGO 40,2% 23,3% 21,9% 10,3% 4,3% 0,0% 100,0% TOTALE 33,2% 20,9% 18,9% 14,0% 5,9% 7,2% 100,0% Per effettuare un confronto più puntuale ci possiamo riferire al costo medio di ciascun tipo di corso. Come mostra la figura 5, i voucher destinati all accrescimento delle competenze (3.450 euro) hanno un costo medio maggiore; seguono i voucher per misure di conciliazione (poco meno di 2.400 euro) e quelli riservati a profili specifici (circa 2.200 euro). I voucher per corsi a catalogo hanno invece un costo medio molto più contenuto, di poco superiore ai 500 euro. FIGURA 5 COSTO MEDIO IN EURO DI CIASCUN VOUCHER INDIVIDUALE PER TIPO. PERIODO 2010 2013 I TRIM

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO 1.1. I BENEFICIARI DEI VOUCHER Cerchiamo a questo punto di capire chi siano i beneficiari dei voucher finanziati dalla Provincia di Livorno, partendo dall analisi delle loro caratteristiche demografiche (figura 6). Quasi 7 beneficiari su 10 sono donne, il 35% ha meno di 30 anni e solo il 19,1% ne ha oltre 45. Rispetto alle caratteristiche dei disoccupati iscritti ai Centri per l impiego, desumibili dai rapporti dell osservatorio del mercato del lavoro provinciale, si evidenzia una sovrarappresentazione della componente femminile (che fra il 2011 e il 2013 si attestava sempre intorno al 59%) ed una sottorappresentazione degli ultraquarantacinquenni (in tutto il periodo stabili intorno al 35%). FIGURA 6 I BENEFICIARI DEI VOUCHER INDIVIDUALI FINANZIATI IN PROVINCIA DI LIVORNO PER SESSO E PER CLASSI D ETÀ. PERIODO 2010 2013 I TRIM, VALORI % Si può notare (cfr. tabella 5 e figura 7) come la distribuzione per classi d età sia piuttosto differenziata in base al genere. Fra i maschi è notevolmente più alta la quota di beneficiari under 30 (il 43,5% contro il 31,3% delle femmine), a scapito soprattutto delle classi di età immediatamente successive (30-39 anni), età nella quale sembra esservi un minor interesse alle attività formative tra i maschi.

PROVINCIA DI LIVORNO 13 TABELLA 5 I BENEFICIARI DEI VOUCHER INDIVIDUALI FINANZIATI IN PROVINCIA DI LIVORNO PER SESSO E CLASSI D ETÀ. PERIODO 2010 2013 I TRIM ETÀ SESSO SESSO TOTALE F M F M TOTALE FINO A 24 340 260 600 56,7% 43,3% 100,0% 25 29 351 162 513 68,4% 31,6% 100,0% 30 34 372 123 495 75,2% 24,8% 100,0% 35 39 383 130 513 74,7% 25,3% 100,0% 40 44 332 121 453 73,3% 26,7% 100,0% 45 E OLTRE 435 174 609 71,4% 28,6% 100,0% TOTALE 2.213 970 3.183 69,5% 30,5% 100,0% FIGURA 7 I BENEFICIARI DEI VOUCHER INDIVIDUALI FINANZIATI IN PROVINCIA DI LIVORNO PER SESSO E PER CLASSI D ETÀ. PERIODO 2010 2013 I TRIM, VAL % Se si considerano i tipi di voucher, i bandi rivolti a target specifici registrano un cambiamento di tendenza rispetto alla distribuzione per sesso: i maschi sono i due terzi del totale, e ciò è da attribuire interamente ai voucher rivolti ai soggetti iscritti nel registro Gente di mare, dove 56 beneficiari su 66 sono uomini.

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO TABELLA 6 I BENEFICIARI DEI VOUCHER INDIVIDUALI FINANZIATI IN PROVINCIA DI LIVORNO PER TIPO DI VOUCHER E SESSO. PERIODO 2010 2013 I TRIM SESSO SESSO TIPO VOUCHER TOTALE F M F M TOTALE ACCRESCIMENTO COMPETENZE 214 112 326 65,6% 34,4% 100,0% CONCILIAZIONE 119 0 119 100,0% 0,0% 100,0% BANDI SPECIFICI 36 67 103 35,0% 65,0% 100,0% OFFERTA A CATALOGO 1.844 791 2.635 70,0% 30,0% 100,0% TOTALE 2.213 970 3.183 69,5% 30,5% 100,0% Più interessante il dato relativo all incrocio fra tipo di voucher e classe d età, dove emergono con chiarezza le diversità di utenza dei vari strumenti. I voucher di accrescimento delle competenze interessano infatti per oltre l 80% soggetti con meno di 35 anni, così come i bandi rivolti a destinatari specifici. I voucher di conciliazione invece si rivolgono a soggetti fra i 30 ed i 44 anni, età in cui si concentrano gli impegni di cura verso i figli e/o gli anziani. L offerta a catalogo si distribuisce in maniera piuttosto diffusa tra il valore massimo e quello minimo con una lieve maggioranza degli under 24. TABELLA 7 I BENEFICIARI DEI VOUCHER INDIVIDUALI FINANZIATI IN PROVINCIA DI LIVORNO PER TIPO DI VOUCHER E CLASSE D ETÀ. PERIODO 2010 2013 I TRIM ETÀ IN CLASSI TIPO VOUCHER TOTALE 45 E FINO A 24 25 29 30 34 35 39 40 44 OLTRE ACCRESCIMENTO COMPETENZE 32 148 85 29 17 15 326 CONCILIAZIONE 3 12 23 41 28 12 119 BANDI SPECIFICI 53 17 8 2 6 17 103 OFFERTA A CATALOGO 512 336 379 441 402 565 2.635 TOTALE 600 513 495 513 453 609 3.183 ACCRESCIMENTO COMPETENZE 9,8% 45,4% 26,1% 8,9% 5,2% 4,6% 100,0% CONCILIAZIONE 2,5% 10,1% 19,3% 34,5% 23,5% 10,1% 100,0% BANDI SPECIFICI 51,5% 16,5% 7,8% 1,9% 5,8% 16,5% 100,0% OFFERTA A CATALOGO 19,4% 12,8% 14,4% 16,7% 15,3% 21,4% 100,0% TOTALE 18,9% 16,1% 15,6% 16,1% 14,2% 19,1% 100,0%

PROVINCIA DI LIVORNO 15 Le differenze emergono ancor più chiaramente se si considera l età media dei beneficiari di ciascun tipo di voucher: le più anziane sono le donne coinvolte nei voucher di conciliazione, cui seguono i beneficiari dei voucher relativi ai corsi a catalogo. I più giovani sono invece i beneficiari dei voucher relativi a bandi specifici (pesano tra questi i tirocini presso Procura e Tribunale, riservati a neolaureati e neodiplomati). FIGURA 8 ETÀ MEDIA DEI BENEFICIARI DEI VOUCHER INDIVIDUALI FINANZIATI IN PROVINCIA DI LIVORNO PER TIPO DI VOUCHER. PERIODO 2010 2013 I TRIM, VAL % 2. I VOUCHER AZIENDALI Oltre ai voucher individuali la Provincia di Livorno ha finanziato anche voucher aziendali per la crescita professionale dei lavoratori del sistema produttivo locale. I destinatari di tali voucher sono i lavoratori delle imprese del territorio provinciale che operano in alcuni settori considerati strategici: turismo, componentistica auto, nautica, logistica, ambiente, meccanica, costruzioni, fabbricazione articoli in gomma e plastica, informatica, agricoltura, servizi per l infanzia. In questo caso, le domande di finanziamento sono state presentate dall impresa

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO la quale ha ricevuto in un secondo momento i contribuiti per ciascun lavoratore che ha partecipato alle iniziative formative 2. Dal 2010 al giugno del 2013 la Provincia di Livorno ha finanziato 371 voucher aziendali 3, coinvolgendo ben 272 imprese del territorio. Gli anni centrali del periodo in questione hanno visto il maggior numero di voucher finanziati (143 nel 2011 e 154 nel 2012) mentre nel 2013 si evidenzia una tendenza decrescente, pur essendo il dato relativo soltanto al primo semestre dell anno. FIGURA 9 NUMERO DI VOUCHER AZIENDALI FINANZIATI DALLA PROVINCIA DI LIVORNO PER ANNO FINANZIAMENTO. PERIODO 2010 2013 I TRIM Complessivamente nel periodo 2010-2013 (I semestre) la provincia di Livorno 2) In realtà nel caso di corsi dovuti per legge potevano presentare domanda tutte le imprese con unità locali nel territorio provinciale, senza il vincolo del settore di appartenenza 3) Dei 371 voucher aziendali finanziati dalla Provincia, 25 hanno visto una revoca della concessione del finanziamento e per 21 c è stata una rinuncia da parte dell impresa. Procedendo con l analisi faremo dunque riferimento ai soli 325 voucher effettivamente erogati, che hanno interessato 238 imprese dell area livornese.

PROVINCIA DI LIVORNO 17 ha erogato alle imprese del territorio voucher formativi per un ammontare di oltre 1.150.000 euro, cui vanno aggiunti quasi 160.000 euro derivanti dal contributo delle imprese stesse. Il finanziamento infatti ha coperto, nella maggioranza dei casi, il 90% del costo dell intervento formativo, tuttavia tale percentuale poteva scendere o salire a seconda di una serie di parametri individuati dal bando di gara. L importo di ciascun voucher finanziato, assai variabile, dipendeva sia dal tipo di corso formativo scelto (sono diversi i costi, a seconda degli argomenti e della durata dei corsi), sia dal numero di soggetti che l impresa intendesse formare. Il contributo massimo per ciascun lavoratore formato era comunque fissato a 2.000 euro, ed il contributo massimo per una singola impresa era di 20.000 euro, potendo coinvolgere fino ad un massimo di 12/15 lavoratori a seconda del bando 4. In realtà (figura 10) circa un quarto dei voucher non ha raggiunto i 500 euro, mentre solo l 8,3% ha superato i 10.000 euro. FIGURA 10 VOUCHER AZIENDALI FINANZIATI DALLA PROVINCIA DI LIVORNO PER IMPORTO DEL FINANZIAMENTO. PERIODO 2010 2013 I TRIM. VAL% 4) Il contributo massimo poteva essere elevato fino a 30.000 euro e solo nel caso in cui l azienda richiedesse più voucher in diverse scadenze, nel periodo di validità del bando.

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO Si può inoltre notare come il livello di copertura del finanziamento provinciale sia piuttosto omogeneo al variare del costo del voucher (figura 11), con differenze che in media non raggiungono mai i 4 punti percentuali. FIGURA 11 PERCENTUALE MEDIA DI COPERTURA DEL COSTO DEL CORSO FINANZIATA DAL VOUCHER DELLA PROVINCIA DI LIVORNO PER IMPORTO DEL FINANZIAMENTO. PERIODO 2010 2013 I TRIM. VAL% Come notato per i voucher individuali, il valore medio dei voucher aziendali finanziati in ciascun anno del periodo (figura 12) è piuttosto diversificato, con un iniziale caduta dell importo medio, passato da 7.200 euro del 2010 a poco più di 1.600 dell anno successivo, seguita da un progressivo aumento nei due anni successivi, senza però raggiungere a fine periodo i valori iniziali.

PROVINCIA DI LIVORNO 19 FIGURA 12 IMPORTO MEDIO DEL FINANZIAMENTO EROGATO PER CIASCUN VOUCHER PER ANNO DI FINANZIAMENTO. PERIODO 2010 2013 I TRIM. VAL% Vediamo a questo punto quali siano i settori economici che hanno maggiormente beneficiato dell opportunità offerta dalla Provincia: oltre un quarto dei voucher (87) sono stati attivati per altre attività di servizi, ed oltre un sesto (57) per costruzioni ; seguono servizi alle imprese (31) e trasporto e magazzinaggio (29). Nel complesso, oltre il 60% dei voucher ha interessato questi quattro settori, cui se ne aggiungono altri tre con almeno 20 voucher finanziati: sanità e assistenza sociale, attività manifatturiere, alloggio e ristorazione ; quindi l 85% dei voucher ha interessato queste sette sezioni economiche. TABELLA 8 VOUCHER AZIENDALI FINANZIATI DALLA PROVINCIA DI LIVORNO PER SEZIONE DI ATTIVITÀ ECONOMICA DELL IMPRESA ATECO2007. PERIODO 2010 2013 I TRIM. VAL ASS. E % SEZIONE DI ATTIVITÀ ECONOMICA N % A AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 1 0,3 B ESTRAZIONE DI MINERALI - - C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 26 8,0 D FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA E GAS 4 1,2 E FORNITURA DI ACQUA, RETI FOGNARIE, GESTIONE DEI RIFIUTI 14 4,3 F COSTRUZIONI 57 17,5

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO SEZIONE DI ATTIVITÀ ECONOMICA N % G COMMERCIO 17 5,2 H TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO 29 8,9 I ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 20 6,2 J SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE - - K ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE 1 0,3 L ATTIVITA IMMOBILIARI 2 0,6 M ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE 2 0,6 N NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI ALLE IMPRESE 31 9,5 O AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA 1 0,3 P ISTRUZIONE 3 0,9 Q SANITA E ASSISTENZA SOCIALE 28 8,6 R ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO 2 0,6 S ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI 87 26,8 TOTALE 325 100,0 Diversa è la geografia dei settori maggiormente beneficiati dall intervento provinciale se invece di considerare il numero di voucher finanziati, si considerano prima le risorse complessivamente investite nel settore, e quindi il finanziamento medio di ciascun intervento. Secondo il primo parametro, il settore sanità ed assistenza sociale è ampiamente primo, ottenendo il 18% del finanziamento complessivo; seguono i servizi alle imprese (13,8%), le costruzioni (12,5%), e il manifatturiero (12,2%). È significativo che le altre attività dei servizi nonostante fossero ampiamente prime per numero di voucher finanziati, si posizionino solo al settimo posto per ammontare complessivo del finanziamento. TABELLA 9 AMMONTARE IN EURO DEL FINANZIAMENTO PROVINCIALE E IMPORTO MEDIO FINANZIATO A CIASCUN VOUCHER PER SEZIONE DI ATTIVITÀ ECONOMICA DELL IMPRESA ATECO2007. PERIODO 2010 2013 I TRIM. SEZIONE DI ATTIVITÀ ECONOMICA FINANZIAMENTO % IMPORTO MEDIO A AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 1.026 0,1 1026,0 B ESTRAZIONE DI MINERALI - -

PROVINCIA DI LIVORNO 21 SEZIONE DI ATTIVITÀ ECONOMICA FINANZIAMENTO % IMPORTO MEDIO C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 140.405 12,2 5400,2 D FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA E GAS 23.350 2,0 5837,5 E FORNITURA DI ACQUA, RETI FOGNARIE, GESTIONE DEI RIFIUTI 100.734 8,7 7195,3 F COSTRUZIONI 144.419 12,5 2533,7 G COMMERCIO 35.452 3,1 2085,4 H TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO 117.122 10,2 4038,7 I ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 60.997 5,3 3049,9 J SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE - - K ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE 675 0,1 675,0 L ATTIVITA IMMOBILIARI 2.619 0,2 1309,5 M ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE 6.228 0,5 3114,0 N NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI ALLE IMPRESE 158.949 13,8 5127,4 O AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA 6.500 0,6 6500,0 P ISTRUZIONE 67.925 5,9 22641,7 Q SANITA E ASSISTENZA SOCIALE 207.003 18,0 7392,9 R ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO 2.430 0,2 1215,0 S ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI 75.859 6,6 871,9 TOTALE 1.151.694 100,0 3543,7 Se invece si considera l importo medio del voucher, spicca il settore dell istruzione, che con soli 3 voucher finanziati raccoglie quasi il 6% delle risorse complessive, con un importo medio del voucher superiore ai 22.000 euro. Seguono a notevole distanza, sanità ed assistenza sociale e fornitura acqua e gestione dei rifiuti, entrambe con un valore superiore ai 7.000 euro. 2.1. LE IMPRESE BENEFICIARIE La grande maggioranza delle imprese beneficiarie ha avuto un solo voucher finanziato, ma ve ne sono comunque 35 che hanno ottenuto 2 voucher e 20 che ne hanno ottenuti 3 o più.

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO FIGURA 13 NUMERO DI VOUCHER AZIENDALI FINANZIATI DALLA PROVINCIA DI LIVORNO ALLE IMPRESE BENEFICIARIE. PERIODO 2010 2013 I TRIM Oltre la metà (tabella 10) delle imprese beneficiarie ha ricevuto attraverso i voucher un finanziamento inferiore ai 1.500 euro, mentre troviamo solo 9 imprese (3,8% del totale) che hanno ottenuto un finanziamento superiore ai 20.000 euro. TABELLA 10 IMPRESE BENEFICIARIE PER AMMONTARE DEL FINANZIAMENTO RICEVUTO ATTRAVERSO I VOUCHER. PERIODO 2010 2013 I TRIM. FINANZIAMENTO COMPLESSIVO N % FINO A 500 69 29,0 501 1500 57 23,9 1501 5000 39 16,4 5001 10000 38 16,0 10001 20000 26 10,9 OLTRE 20000 9 3,8 TOTALE 238 100,0 Chiaramente esiste una relazione positiva (tabella 11) fra il numero di voucher finanziati ed il totale del finanziamento ottenuto dall impresa. Oltre il 60% delle

PROVINCIA DI LIVORNO 23 imprese che hanno effettuato un solo voucher ha ottenuto un finanziamento complessivo inferiore ai 1500 euro, mentre delle imprese che hanno ottenuto tre o più voucher, il 70% ha ottenuto un finanziamento superiore ai 10.000 euro. TABELLA 11 IMPRESE BENEFICIARIE PER AMMONTARE DEL FINANZIAMENTO RICEVUTO ATTRAVERSO I VOUCHER E NUMERO DI VOUCHER EFFETTUATI. PERIODO 2010 2013 I TRIM. FINANZIAMENTO COMPLESSIVO NUMERO DI VOUCHER 1 2 3 O PIÙ FINO A 500 65 4 0 69 501 1500 49 8 0 57 1501 5000 29 9 1 39 5001 10000 28 5 5 38 10001 20000 11 8 7 26 OLTRE 20000 1 1 7 9 TOTALE TOTALE 183 35 20 238 FINO A 500 35,5% 11,4% 0,0% 29,0% 501 1500 26,8% 22,9% 0,0% 23,9% 1501 5000 15,8% 25,7% 5,0% 16,4% 5001 10000 15,3% 14,3% 25,0% 16,0% 10001 20000 6,0% 22,9% 35,0% 10,9% OLTRE 20000 0,5% 2,9% 35,0% 3,8% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 3. LE RICADUTE OCCUPAZIONALI DEI VOUCHER INDIVIDUALI Cercheremo ora di capire quanti dei beneficiari dei voucher individuali abbiano ottenuto almeno un offerta lavorativa nell anno successivo all inizio del corso 5. Per effettuare questa verifica è stato utilizzato il database relativo alle comunicazioni obbligatorie di assunzione raccolte dalla Provincia di Livorno dal 01/01/2010 al 31/12/2012, composto da oltre 167.000 registrazioni. 5) Sarebbe stato più corretto utilizzare la data di fine corso, ma purtroppo il dato presenta oltre il 50% di casi mancanti.

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO Dovendo verificare l avviamento nell anno successivo all inizio del corso abbiamo potuto far riferimento solo ai beneficiari che avessero iniziato l attività formativa entro il 31/12/2011, pari a 918 soggetti. Quindi, utilizzando come chiave di collegamento fra i due database, il codice fiscale del beneficiario, sono state dapprima selezionate tutte le assunzioni riguardanti tali soggetti, e quindi sono state considerate solo quelle con data di avviamento successiva di massimo 12 mesi alla data di inizio corso (nel caso di più avviamenti è stato considerato il primo in ordine cronologico). Poco più di un quarto (25,6%) dei beneficiari di un voucher formativo ha avuto un occupazione nell anno successivo all inizio del corso, e tale dato può considerarsi certamente sottostimato, dato che alcuni tipi di contratto (es. collaborazione occasionale) non sono soggetti a comunicazione obbligatoria. Relativamente alla tipologia di voucher, è stata fatta una riaggregazione in tre sole classi, vista la bassa numerosità dei casi: i voucher di accrescimento delle competenze (212 voucher), quelli di conciliazione (118 voucher) e quelli finalizzati all aumento dell occupabilità dei beneficiari (588 voucher di cui 32 relativi al bando Gente di mare e gli altri all offerta a catalogo). Possiamo notare (tabella 12) come non sembrino esserci significative differenze in termini di ricadute occupazionali fra i diversi tipi di voucher e fra i differenti livelli di costo degli stessi. Mostrano invece una certa influenza il sesso e l età dei beneficiari: i maschi hanno una maggiore probabilità di avere un avviamento così come i più giovani, a scapito soprattutto dei più anziani. TABELLA 12 BENEFICIARI, AVVIATI E TASSO DI AVVIAMENTO PER TIPO E COSTO DEL VOUCHER, SESSO ED ETÀ DEL BENEFICIARIO. VOUCHER INIZIATI NEGLI ANNI 2010 E 2011. BENEFICIARI AVVIATI % AVVIATI Accrescimento competenze 212 54 25,5 TIPO VOUCHER Conciliazione 118 29 24,6 Occupabilità 588 152 25,9 Fino a 120 183 50 27,3 121-500 86 18 20,9 COSTO VOUCHER 501-1000 191 54 28,3 1001-2000 193 46 23,8 2001-3000 91 26 28,6 Oltre 3000 174 41 23,6

PROVINCIA DI LIVORNO 25 BENEFICIARI AVVIATI % AVVIATI SESSO Femmine 709 173 24,4 Maschi 209 62 29,7 Fino a 24 118 37 31,4 25-29 178 45 25,3 ETÀ 30-34 181 44 24,3 35-39 152 38 25,0 40-44 129 38 29,5 45 e oltre 160 33 20,6 TOTALE 918 235 25,6 Considerando contemporaneamente il tipo di voucher e l età del beneficiario 6 - con la riaggregazione in tre sole classi per evitare una eccessiva dispersione dei pochi casi - emerge un andamento piuttosto diverso fra i voucher di accrescimento delle competenze e quelli di conciliazione. Mentre questi ultimi sembrano riscuotere una maggiore efficacia fra le beneficiarie più giovani (ricordiamo che i bandi di conciliazione interessano la sola componente femminile), i voucher di accrescimento delle competenze ottengono migliori risultati occupazionali con l aumento dell età del beneficiario. TABELLA 13 BENEFICIARI, AVVIATI E TASSO DI AVVIAMENTO PER TIPO DEL VOUCHER ED ETÀ DEL BENEFICIARIO. VOUCHER INIZIATI NEGLI ANNI 2010 E 2011. TIPO VOUCHER ETÀ 3 CLASSI FINO A 29 30 39 40 E OLTRE TOTALE Accrescimento competenze 123 77 12 212 BENEFICIARI Conciliazione 15 63 40 118 Occupabilità 158 193 237 588 Totale 296 333 289 918 6) Analoga elaborazione è stata effettuata per la variabile sesso, senza rilevare alcuna evidenza significativa.

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO TIPO VOUCHER ETÀ 3 CLASSI FINO A 29 30 39 40 E OLTRE TOTALE Accrescimento competenze 30 20 4 54 AVVIATI Conciliazione 5 18 6 29 Occupabilità 47 44 61 152 Totale 82 82 71 235 Accrescimento competenze 24,4 26,0 33,3 25,5 TASSO AVVIAMENTO Conciliazione 33,3 28,6 15,0 24,6 Occupabilità 29,7 22,8 25,7 25,9 Totale 27,7 24,6 24,6 25,6 Possiamo concludere queste brevi considerazioni sulla ricaduta occupazionale dei voucher individuali analizzando il tipo di occupazione che viene offerto ai beneficiari avviati. Relativamente al contratto di avviamento, si osserva come oltre la metà degli avviati (129 soggetti) abbia avuto un contratto a tempo determinato, cui segue il contratto a tempo indeterminato (nel quale sono stati considerati anche i contratti di apprendistato), i tirocini e il lavoro parasubordinato. FIGURA 14 BENEFICIARI AVVIATI PER TIPO DI CONTRATTO DI AVVIAMENTO. VAL %

PROVINCIA DI LIVORNO 27 Relativamente al tipo di attività lavorativa svolta, abbiamo classificato le qualifiche riportate nella comunicazione di avviamento in base alla classificazione generica delle professioni in otto grandi gruppi professionali (il risultato è visibile nella tabella 14). Circa un terzo degli avviati ha svolto attività lavorative del gruppo professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi ; si tratta in gran parte di commessi, camerieri e addetti all assistenza personale); a queste seguono le professioni esecutive d ufficio, soprattutto addetti alle funzioni di segreteria e addetti agli affari generali e le professioni non qualificate, soprattutto nei settori della pulizia e della ristorazione. Meno del 10% dei beneficiari avviati è stato chiamato a svolgere professioni di elevata specializzazione, e ancor meno sono i soggetti impegnati in professioni tecniche. TABELLA 14 BENEFICIARI DI VOUCHER INDIVIDUALI AVVIATI A UN ANNO DALL INIZIO DEL CORSO PER GRANDE GRUPPO PROFESSIONALE DELL AVVIAMENTO. GRANDI GRUPPI PROFESSIONALI N % LEGISLATORI, IMPRENDITORI E ALTA DIRIGENZA - - PROFESSIONI INTELLETTUALI, SCIENTIFICHE E DI ELEVATA SPECIALIZZAZIONE 23 9,8 PROFESSIONI TECNICHE 11 4,7 PROFESSIONI ESECUTIVE NEL LAVORO D UFFICIO 46 19,6 PROFESSIONI QUALIFICATE NELLE ATTIVITA COMMERCIALI E NEI SERVIZI 78 33,2 ARTIGIANI, OPERAI SPECIALIZZATI E AGRICOLTORI 18 7,7 CONDUTTORI DI IMPIANTI, OPERAI DI MACCHINARI, CONDUCENTI DI VEICOLI 3 1,3 PROFESSIONI NON QUALIFICATE 44 18,7 MANCANTE 12 5,1 TOTALE 235 100,0 Cerchiamo a questo punto se vi siano delle differenze nella tipologia contrattuale adottata e nel tipo di lavoro svolto sulla base del sesso, dell età del beneficiario avviato e del tipo di voucher finanziato. Per rendere più chiara l analisi, sia la tipologia contrattuale che i grandi gruppi professionali sono stati riclassificati in

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO modo più compatto 7. In relazione al sesso non si registrano differenze significative relativamente al tipo di contratto di avviamento, mentre si evidenzia qualche differenza in relazione al profilo professionale ricoperto: fra i maschi è più elevata la quota di soggetti avviati verso professioni intellettuali o tecniche (con una netta prevalenza di queste ultime), mentre fra le femmine sono maggiormente presenti gli avviamenti verso professioni non qualificate. FIGURA 15 BENEFICIARI AVVIATI PER SESSO E PROFILO PROFESSIONALE DI AVVIAMENTO. VAL % Anche in relazione all età (figura 16) non si registrano significative differenze rispetto alla tipologia contrattuale di avviamento: la quota maggiore di avviamenti del tempo indeterminato nella classe d età più giovane, può essere infatti spiegata ricordando che tutti i contratti di apprendistato ricadono in questa classe d età. Si evidenzia invece una diversa collocazione professionale dei beneficiari a seconda della classe d età: quasi i due terzi dei più giovani svolgono attività di addetti d ufficio o professioni qualificate nel commercio e servizi, e solo il 12,7% svolge 7) Relativamente al contratto sono stati lasciati separati il tempo indeterminato (comprensivo dell apprendistato) ed il tempo determinato, mentre tutte le altre tipologie contrattuali sono state aggregate in un unica classe denominata altri atipici. In relazione alla professione, sono stati aggregati i grandi gruppi 2 e 3 (con l aggregazione risultante denominata professioni intellettuali e tecniche ), 4 e 5 ( addetti ufficio, commercio e servizi ), 6 e 7 ( operai e conduttori ).

PROVINCIA DI LIVORNO 29 attività non qualificate. Fra i più anziani, la quota di avviamenti di personale non qualificato è più che doppia, e cresce anche la quota di operai e conduttori, a scapito di entrambi gli altri due aggregati. FIGURA 16 BENEFICIARI AVVIATI PER CLASSI D ETÀ, PER TIPO DI CONTRATTO E PROFILO PROFESSIONALE DI AVVIAMENTO. VAL % FIGURA 17 BENEFICIARI AVVIATI PER TIPO DI VOUCHER, PER TIPO DI CONTRATTO E PROFILO PROFESSIONALE DI AVVIAMENTO. VAL %

IL COLLOCAMENTO MIRATO IN PROVINCIA DI LIVORNO Concludiamo la nostra analisi facendo riferimento al tipo di voucher finanziato: si può notare qualche differenza in relazione al tipo di contratto, con una lieve superiorità degli avviamenti a tempo indeterminato fra quanti hanno fatto dei voucher per accrescimento delle competenze, ma appare invece molto evidente la differenza in termini di professione svolta. I voucher di accrescimento delle competenze portano oltre la metà dei beneficiari a svolgere professioni intellettuali o tecniche, contro una quota inferiore al 5% per gli altri tipi di voucher. Tali voucher, seppure come abbiamo visto più costosi, sembrano dunque facilitare un buon inserimento professionale dei beneficiari. 4. CONCLUSIONI A seguito delle analisi qui presentate possiamo certamente affermare che il voucher rappresenta uno strumento di politica del lavoro piuttosto duttile, che può essere impiegato per molteplici obiettivi: accrescimento dell occupabilità, accrescimento delle competenze di disoccupati ed occupati (a questi ultimi sono rivolti soprattutto i voucher aziendali) e sostegno a target specifici. Se per i voucher aziendali l obiettivo della riqualificazione dei lavoratori del sistema produttivo locale resta costante per l intero periodo, per i voucher individuali l interesse dell ente verso i diversi obiettivi appare mutato, essendo chiaramente condizionato dal protrarsi della crisi economica e dalle pesanti ricadute occupazionali che questa ha avuto sia a livello locale che nazionale: se inizialmente una quota maggiore di risorse era stata destinata a percorsi di alta formazione finalizzati all innalzamento delle competenze specialistiche del capitale umano locale, negli anni successivi l interesse si è concentrato soprattutto sul finanziamento di interventi formativi più brevi in grado di accrescere l occupabilità dei disoccupati iscritti ai Centri per l Impiego. L elemento di grande interesse verso tale misura è l elevatissimo livello di personalizzazione che consente: i soggetti coinvolti nelle attività a catalogo hanno infatti una molteplicità di opportunità formative fra le quali scegliere quella più adatta alle proprie esigenze ed aspettative, ed una situazione ancora migliore riguarda coloro che accedono ai voucher tramite bando, per la cui scelta l unico vincolo è rappresentato dall individuazione di un attività formativa riconosciuta dai sistemi formativi regionali o dal MIUR.

PROVINCIA DI LIVORNO 31 Peraltro, contrariamente a quanto spesso si creda pensando ad attività formative, l analisi delle caratteristiche dei destinatari dei voucher individuali mostra come già oggi tale misura non si rivolga ad un target quasi esclusivamente giovanile (poco meno della metà dei beneficiari ha più di 35 anni), e che anzi l utilizzo di tali strumenti, in una prospettiva di lifelong learning, interesserà sempre più la platea del lavoratori e disoccupati adulti. Rispetto ai diversi tipi di voucher finanziati, occorre sottolineare che se ad una prima analisi 8 non sembrano emergere differenze significative in termini di probabilità di ottenere un occupazione nell anno successivo all attività formativa svolta, queste appaiono chiaramente allorché si faccia riferimento alla qualità dell occupazione trovata: fra i beneficiari di voucher di accrescimento delle competenze (che ricordiamo sono corsi di lunga durata finalizzati al conseguimento di una qualifica o di una specializzazione) cresce la probabilità di ottenere un lavoro a tempo indeterminato e, soprattutto, cresce la probabilità di accedere ad una professione di elevata qualificazione. Questa evidenza ci fornisce qualche spunto di riflessione sul futuro di questa misura di politica attiva, che, una volta superata l emergenza occupazionale generata dalla crisi in corso, dovrà probabilmente riportare una quota crescente di risorse verso quegli interventi formativi di maggior consistenza e impegno (quelli che nel presente lavoro abbiamo appunto definito come accrescimento delle competenze ), che appaiono in grado di facilitare un buon accesso al mercato del lavoro ai soggetti beneficiari. Con ciò non si vuole disconoscere l importanza delle attività formative a catalogo che possono anzi essere funzionali facilitare in tempi brevi la soluzione di problematiche occupazionali dei soggetti iscritti ai Centri per l impiego, ma osservare che a questo tipo di misure dovranno essere comunque affiancati interventi del primo tipo, affinando magari ulteriormente le procedure di selezione delle iniziative da finanziare in modo da ottimizzare l utilizzo delle risorse disponibili. 8) Per avere evidenze maggiormente affidabili occorrerebbe effettuare ulteriori analisi utilizzando serie storiche più lunghe e costruendo dei gruppi di controllo di soggetti che non abbiano partecipato ad attività formative.

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