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Transcript:

Dati Consuntivi INDAGINE CONGIUNTURALE SEMESTRALE Situazione Secondo Semestre 2016 Previsioni Primo Semestre 2017 Ravenna,3 aprile 2017

PREMESSA L Indagine Congiunturale sulla situazione economica delle imprese ravennati aderenti a Confindustria Romagna effettuata dal Servizio Economico di Confindustria Romagna relativa ai dati consuntivi del secondo semestre 2016 e alle previsioni per il primo semestre 2017 è riferita ad un campione di aziende del comparto manifatturiero e dei servizi, e non comprende il settore delle costruzioni. Sempre più frequentemente nelle rilevazioni, all interno dello stesso settore emergono imprese con parametri molto positivi ed altre che mostrano situazioni più complicate, per cui il risultato medio risente di questo effetto a macchia di leopardo. RAVENNA: SITUAZIONE SECONDO SEMESTRE 2016 La rilevazione ha evidenziato come per le aziende ravennati il fatturato totale, rilevato a prezzi correnti, sia lievemente aumentato (+0,2%). In generale, l aumento del fatturato totale deriva soprattutto dal buon andamento del fatturato estero +2,2%, mentre il fatturato interno è più o meno stazionario a -0,1%. Con riferimento alla classe dimensionale delle imprese, quelle con meno di 50 dipendenti evidenziano il dato migliore: +3% del fatturato totale con +11% di quello estero, ma denotano una diminuzione dell 1% del fatturato interno. Le aziende con un numero di dipendenti compreso fra 50 e 249 segnano una stazionarietà del fatturato totale (-0,2%), con una crescita del fatturato estero appena dell 1% e un lieve calo del fatturato interno (-1,1%). Le imprese con numero di dipendenti maggiore o uguale a 250 denotano una diminuzione del fatturato totale di -2,8%, un calo del fatturato estero (-6,6%), mentre il fatturato interno denota un aumento del +5,5%. Il grado di internazionalizzazione delle imprese, inteso come percentuale di fatturato estero sul totale, si attesta in media al 30% con una percentuale dell 80,5% nelle grandi aziende, del 45% nelle aziende con meno di 50 dipendenti e del +18,7% nelle aziende con un numero di dipendenti compreso fra 50 e 249. Gli andamenti riferiti alla produzione segnano una diminuzione pari a -4,1%. Le imprese che hanno visto un decremento nella produzione più marcato sono state le

medie (-4,5%), mentre le piccole e le grandi hanno riportato un calo più contenuto rispettivamente pari a -3,4% e -2,2%. L occupazione nel secondo semestre 2016 è cresciuta (+2,4%) soprattutto per le piccole (+7,2%), mentre per le medie imprese e per le grandi l aumento è stato più lieve, attestandosi rispettivamente a +1,7% e +0,9%. Per numero di Addetti Produzione < 50 add. da 50 a 249 > 250 add. produzione -3,4-4,5-2,2 Fatturato < 50 add. da 50 a 249 > 250 add. fatturato totale + 3,0-0,2-2,8 fatturato interno -1,0-1,1 + 5,5 fatturato estero + 11,0 + 1,0-6,6 % di export sul fatturat + 0,5 + 0,2 + 0,8 Occupazione < 50 add. da 50 a 249 > 250 add. occupazione + 7,2 + 1,7 + 0,9 Per quel che riguarda gli ordini, il 31,1% delle imprese ha rilevato un aumento, mentre per il 22,3% sono in diminuzione. Gli ordini esteri registrano una percentuale del 19,5% di imprese che li ha avuti in aumento e una percentuale del 19,5% che li dichiara in diminuzione. Nessuna grande impresa prevede una diminuzione degli ordini esteri. Ordini totali aumento 31,1% stazionarietà 46,6% diminuzione 22,3% Ordini totali < 50 add. da 50 a 249 > 250 add. aumento + 33,3 + 29,6 + 40,0 stazionarietà + 45,5 + 51,9 + 40,0 diminuzione + 21,2 + 18,5 + 20,0 Ordini esteri aumento 19,5% stazionarietà 61,0% diminuzione 19,5% Ordini esteri < 50 add. da 50 a 249 > 250 add. aumento + 17,3 + 22,7 + 40,0 stazionarietà + 63,5 + 54,5 + 60,0 diminuzione + 19,2 + 22,7 + 0,0 Il dato relativo alle giacenze mostra una situazione stazionaria per il 63,1% delle imprese del campione, una diminuzione per il 19% e un aumento per il 17,9% dei casi

Giacenze aumento 17,9% stazionarietà 63,1% diminuzione 19,0% Giacenze < 50 add. da 50 a 249 > 250 add. aumento + 16,0 + 24,0 + 16,7 stazionarietà + 60,0 + 68,0 + 66,7 diminuzione + 24,0 + 8,0 + 16,7 Il costo delle materie prime ha visto il dato stazionario per il 57,8% delle imprese, è aumentato per il 31,3% ed è in diminuzione per il 10,8%. Nessuna grande impresa però ha visto il dato in diminuzione. Costo Mat. Prime aumento 31,3% stazionarietà 57,8% diminuzione 10,8% Costo Mat.Prime < 50 add. da 50 a 249 > 250 add. aumento + 28,6 + 37,5 + 50,0 stazionarietà + 61,2 + 50,0 + 50,0 diminuzione + 10,2 + 12,5 + 0,0 Per quel che riguarda la difficoltà nel reperimento del personale soltanto lo 0,9% delle aziende la considera molto elevata e il 7,5% elevata, mentre il 30,2% del campione non riscontra alcuna difficoltà, il 20,8% riscontra una difficoltà bassa e il 40,6% una media difficoltà. Analisi settori merceologici: Settore della chimica e farmaceutica si denota un aumento della produzione (+3%) e del fatturato (+5,1%) Il settore carta e stampa mostra un aumento della produzione del 2,7% e del fatturato del 3%. Per il settore alimentare la produzione registra una diminuzione del - 22,5% e il fatturato totale del - 6,3%. L occupazione invece è in aumento (+7,5%). Si precisa che il rilevamento dei dati dell indagine è puntale e circoscritto ad un preciso periodo che per il settore, in questa occasione, è coinciso con fattori momentanei ed irripetibili. Il settore metalmeccanico ha visto il fatturato a -7,4% (interno -4,7% ed estero -9,2%) con la produzione a -2,2%. L occupazione invece è aumentata del +2,2%. Il settore legno e mobile vede in calo sia il fatturato (-5%) che la produzione (-1%) mentre l occupazione aumenta (+2%). Il settore gomma e plastica registra un aumento della produzione (+2,3%) e del fatturato (+3,2%) Il comparto materiali mostra una crescita della produzione (+7,5%), dell occupazione (+1,5%) e del fatturato (+1,6%).

RAVENNA: PREVISIONI PRIMO SEMESTRE 2017 Le previsioni, relative al primo semestre 2017, sono ottimistiche anche nelle indicazioni del campione di imprese ravennati che ha risposto all Indagine. L andamento della produzione viene previsto stazionario dal 55,2% delle imprese, in aumento dal 34,5% e solo il 10,3% degli imprenditori prevede una diminuzione. Produzione % aumento 34,5% stazionarietà 55,2% diminuzione 10,3% Produzione aumento 31,4% 34,6% 80,0% stazionarietà 62,7% 53,8% 0,0% diminuzione 5,9% 11,5% 20,0% Analoghe le considerazioni per le previsioni sugli ordini: il 53,1% degli imprenditori prevede una stazionarietà, il 38,8% un aumento e soltanto l 8,2% una diminuzione. Ordini esteri: il 54,3% prevede una stazionarietà, il 39,1% un aumento e soltanto il 6,5% una diminuzione. Nessuna grande impresa prevede una diminuzione degli ordini. Ordini totali % aumento 38,8% stazionarietà 53,1% diminuzione 8,2% Ordini esteri % aumento 39,1% stazionarietà 54,3% diminuzione 6,5% Ordini totali aumento 37,7% 33,3% 100,0% stazionarietà 55,7% 59,3% 0,0% diminuzione 6,6% 7,4% 0,0% Ordini esteri aumento 25,5% 20,0% 100,0% stazionarietà 66,7% 75,0% 0,0% diminuzione 7,8% 5,0% 0,0% Per quel che riguarda le giacenze l 80,8% le prevede stazionarie, il 12,8% in diminuzione e solo il 6,4% in aumento. Giacenze % aumento 6,4% stazionarietà 80,8% diminuzione 12,8% Giacenze aumento 8,7% 4,3% 0,0% stazionarietà 82,6% 78,3% 83,3% diminuzione 8,7% 17,4% 16,7%

Le previsioni sull occupazione sono stazionarie per il 75% del campione, in crescita per il 18,3% e in calo per il 6,7%. Occupazione % aumento 18,3% stazionarietà 75,0% diminuzione 6,7% Occupazione aumento 16,7% 14,8% 66,7% stazionarietà 80,3% 74,1% 16,7% diminuzione 3,0% 11,1% 16,7% Il dato che emerge dal ricorso alla cassa integrazione da parte delle aziende ravennati evidenzia che per l 82,7% tale ricorso è da escludersi e l 11,5% lo considera poco probabile. Il 3,8% lo considera probabile ma limitato e l 1,9% probabile e consistente. CONCLUSIONI In generale possiamo concludere dicendo che l indagine congiunturale dell area vasta, espressione del campione di imprese ravennati associate a Confindustria Romagna, esprime un segnale positivo pur invitando alla prudenza. Per quanto riguarda la Provincia di Ravenna, dai dati di Banca d Italia emergono segnali di riduzione degli impieghi seppur contenuti: infatti, a dicembre 2016 gli impieghi complessivi su base annua sono diminuiti del 1,14% e del1,33% per quel che riguarda gli impieghi alle imprese private. Per quel che riguarda infine il tema dell accesso al credito da parte delle imprese, si nota che la grande massa di liquidità immessa dalla BCE in questi mesi, non arriva alla maggioranza delle imprese.