IPERTENSIONE - Che cos'è - Classificazione dei valori di pressione arteriosa.

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IPERTENSIONE - Che cos'ã - Classificazione dei valori di pressione arteriosa Salute e Benessere Inviato da : Dott. Giuseppe De Cicco Pubblicato il : 4/7/2017 8:50:00 L'ipertensione arteriosa à una condizione morbosa caratterizzata da un aumento dei valori della pressione arteriosa sistolica o massima (rilevabile durante la sistole che à la fase di contrazione del cuore) e della pressione diastolica o minima (determinata dalla fase di riposo o rilasciamento del muscolo cardiaco). L'ipertensione puã² essere pericolosa, perchã il cuore deve sostenere uno sforzo superiore alla normalitã e, se à prolungato, puã² portare ad un ingrossamento del cuore stesso; inoltre il sangue che scorre nei vasi con una pressione elevata li sottopone ad una eccessiva usura e puã² danneggiarli gravemente, coinvolgendo in questa situazione anche tessuti e organi irrorati dai vasi colpiti, in particolare cuore, cervello, reni e occhi. Definizioni e classificazione dei valori di pressione arteriosaâ Categoria Pagina 1 / 9

Sistolica Diastolica (mmhg) Â Â Â Ottimale Pagina 2 / 9

Normale Normale-alta Pagina 3 / 9

 85 130-89 - 139 Ipertensione di Grado 1 ("lieve") 140-159 90-99 Pagina 4 / 9

 Sottogruppo: bordeline 140-149 90-94 Ipertensione di Grado 2 ("moderata") Pagina 5 / 9

160-179 100-109 Ipertensione di Grado 3 ("grave") Â 180110 > 180 > 110 Pagina 6 / 9

   Quando la pressione sistolica e diastolica di un paziente rientrano in categorie differenti, la classificazione va fatta in base alla categoria maggiore. I PERTERSIONE SECONDARIA Si parla di ipertensione secondaria quando la causa della condizione à nota e questo si verifica nel 25-30% dei casi. L'ipertensione puã² essere una conseguenza di patologie endocrine, di difetti enzimatici surrenali, di problemi vascolari, come una stenosi, cioã un restringimento, dell'aorta e di patologie renali. Terapia La terapia di questo tipo di ipertensione si basa sulla valutazione e sulla risoluzione della causa, che talvolta puã² essere anche chirurgica. Nella maggior parte dei casi l'ipertensione secondaria viene guarita dopo che la causa à stata scoperta e risolta. Criterio fondamentale à quello di portare la pressione a valori vicini il piã¹ possibile a quelli normali e questo à spesso possibile con la terapia medica che si avvale di farmaci con diversi meccanismi ipotensivi efficaci e ben tollerati. IPERTENSIONE ESSENZIALE L'ipertensione detta essenziale ha un'origine sconosciuta ed à molto frequente: quasi il 90% degli ipertesi soffre di questo tipo di ipertensione. Numerosi fattori sono certamente importanti nella manifestazione dell'ipertensione essenziale, per esempio l'ereditarietã, la razza, la dieta, il regime di vita, l'etã. Spesso l'invecchiamento à accompagnato da ipertensione anche nei soggetti che non hanno mai avuto precedentemente il problema o che addirittura in gioventã¹ avevano il problema opposto. Pagina 7 / 9

Manifestazioni Inizialmente l'ipertensione essenziale puã² manifestarsi con un aumento piã¹ o meno spiccato della pressione arteriosa non accompagnato da sintomi, tanto che il paziente puã² non accusare nessun disturbo e non accorgersene. Importante, quindi, à la misurazione della pressione periodicamente, specialmente ad una certa etã oppure quando si manifestano i primi leggeri sintomi di cefalea, astenia, cioã stanchezza fisica e intellettuale, nervosismo, insonnia, vertigini, ronzii. Con il tempo e quando non à curata, l'ipertensione puã² causare problemi al cuore(angina, infarto, scompenso cardiaco), insufficienza vascolare cerebrale o renale con anomalie ematiche rilevabili in laboratorio, epistassi, offuscamento della vista(da retinopatia),aneurisma dell'aorta. Terapia L'ipertensione essenziale puã² essere curata, ma non guarita. La terapia medica à molto efficace, se seguita con attenzione e costanza, e riduce significativamente il problema ed eventuali complicazioni mantenendo la pressione a livelli accettabili, ma se si sospendono i medicinali l'ipertensione tende inevitabilmente a ripresentarsi. La decisione di trattare i pazienti con ipertensione non dovrebbe basarsi soltanto sul livello della pressione arteriosa, ma anche sulla presenza di altri fattori di rischio, di malattie concomitanti, di danno d'organo, di malattie cardiovascolari o renali, nonchã di caratteristiche o elementi personali, medici e sociali inerenti il paziente. Si deve prendere in considerazione l'etã, il sesso, il fumo, il diabete, le colesterolemia, la storia familiare di pregresse malattie cardiovascolari in etã precoce, il danno d'organo e la storia di pregresse malattie cardiovascolari o renali. Si somministrano uno o piã¹ farmaci ad azione antipertensiva, come i diuretici, i vasodilatatori, i calcioantagonisti, i betabloccanti e altri simili, quindi il controllo medico à essenziale per definire la cura piã¹ adeguata e l'associazione farmacologica migliore per risolvere il problema specifico e per tenere sempre sotto controllo l'ipertensione ed eventuali alterazioni ad altri distretti. Considerazioni Alcune misure comportamentali possono influire positivamente sul controllo dell'ipertensione: una corretta attivitã fisica, un controllo del peso corporeo per evitare il sovrappeso o l'obesitã, seguire una dieta equilibrata, evitare, se possibile, eccessivi stress emotivi.. Un utile complemento alla terapia medica sono alcune misure igienico-sanitarie come abolire il fumo, soprattutto in presenza di danni vascolari, seguire una dieta ipocalorica e iposodica per controllare il valore della pressione ed evitare alterazioni ematiche come, per esempio, una colesterolemia troppo elevata.   Pagina 8 / 9

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